I Mattanza su Rai1 ad Uno Mattina in Famiglia con Vitti 'na crozza

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  • Опубліковано 11 бер 2017
  • Frammento della trasmissione Uno Mattina in Famiglia andata in onda alle 9:30 su Rai1 il 12 Marzo 2017.
    Di seguito il link della trasmissione integrale su RaiPlay:
    www.raiplay.it/video/2017/03/U...
  • Навчання та стиль

КОМЕНТАРІ • 49

  • @coco88shorts59
    @coco88shorts59 2 місяці тому +2

    Bravissima non mi stanco di ascoltarla Vitti na cruzza mi commuove sempre adoro i canti siciliani chiunque li canti 💖😊

  • @ignaciocarlisi9083
    @ignaciocarlisi9083 7 місяців тому +5

    Ciao! Io sono argentino, nato a Buenos Aires, ma mio padre era siciliano, emigrato come tanti altri negli anni 50' dopo la 2da guerra, dove lui e stato combattente. Sono cresciuto parlando il dialetto con lui, e ascoltando questa canzone tante volte. Ascoltarla eseguita in modo così perfetto dal gruppo Mattanza e soprattutto dala sua cantante, mi commuove fino alle lacrime perché mi trasporta a recordara profundamente mie radici siciliani, ed a un luogo di cui mi sento parte, ancho quando sono a tanti chilometri di distanza. Grazie per avermi stretto il cuore con tanta emozione! Buon anno 2024 a tutti!

  • @nicolachiera4368
    @nicolachiera4368 8 місяців тому +2

    Sublime...

  • @claudiols8532
    @claudiols8532 3 роки тому +7

    Straordinaria, bellissima interpretazione della bellissima e profonda canzone "Vitti na Crozza"....vero e commovente simbolo della profondità della sapienza umanitaria del popolo siciliano. Questa canzone, tutte le volte che l'ascolto mi commuove profondamente...complimenti al gruppo calabrese e alla cantante in particolare...bravissima !!!

  • @ninodimi9591
    @ninodimi9591 2 роки тому +5

    Complimenti! Davvero emozionante! Vita, radici e sacro in questa interpretazione geniale!

  • @user-qr1hy9ht2l
    @user-qr1hy9ht2l 5 місяців тому +2

    Bravi

  • @skychulla7600
    @skychulla7600 2 роки тому +4

    meravigliosi straordinari

  • @ProfMeri1
    @ProfMeri1 7 років тому +13

    Mattanza meravigliosi! Mimmo Martino vive per sempre...........

  • @paolorosselli1436
    @paolorosselli1436 3 роки тому +4

    Canzone stupenda

  • @gradozzi
    @gradozzi 6 років тому +10

    Da brivido! Bravissima, bravissimi!

  • @gianfrancobiagiotti8620
    @gianfrancobiagiotti8620 2 роки тому +3

    CONGRATULATIONS ! STUPENDI TUTTI, VERI MUSICISTI, VOCE PERFETTA, ARRANGIAMENTI OTTIMI ! ( da un collega Guitar)

  • @marioantonioingrao2785
    @marioantonioingrao2785 2 роки тому +4

    Beautiful

  • @rustyjamesb
    @rustyjamesb 2 місяці тому +2

    Porque se parecen tanto los Sicilianos antiguos con los Extremeños de España , que son mis mayores! 🎉

  • @elisaamico8789
    @elisaamico8789 2 роки тому +3

    Bellissima voce complimenti 🥰🥰

  • @massimonotarangelo6729
    @massimonotarangelo6729 5 років тому +5

    Che meraviglia!!

  • @frankalisantoro8935
    @frankalisantoro8935 6 років тому +3

    bRAVISSIMI

  • @user-pq4yo9ms9i
    @user-pq4yo9ms9i 20 днів тому +2

    sublime in terpretazione della cantante del gruppo i mattanza . Come si chiama questa brava artista ? grazie

    • @Mattanza
      @Mattanza 16 днів тому

      Grazie mille. Lei si chiama Rosamaria Scopelliti

  • @lellinolellino7691
    @lellinolellino7691 2 роки тому +3

    Fortunatamente un gruppo Calabrese che suona la musica Calabrese vera, naturalmente non in questo brano.

  • @Gattopardo320
    @Gattopardo320 7 років тому +8

    Sì... è proprio così! Li causi si limitò a rielaborare il testo e la melodia, che in realtà erano popolari (come già testimoniavano nei primi anni '50 i minatori e la gente del popolo in genere), precisamente appartenevano ai minatori di Favara (Agrigento), e questo molto prima che Li Causi facesse la sua versione per il film di Germi. Purtroppo il canto originario, conosciuto e tramandato solo oralmente dal popolo, non era stato raccolto e trascritto come molti altri canti popolari cui si cercò di far fare la stessa fine senza però riuscirci (vedi "Malarazza" di Modugno o "Amuri Amuri" di Profazio ecc., in realtà presi pari pari o quasi dalla tradizione popolare siciliana); per cui fu facile al Li Causi presentarlo come una sua composizione originale. Tuttavia si ammise che il Li Causi lavorò su un qualcosa di precedentemente esistente.

    • @berbero50
      @berbero50 6 років тому +2

      il testo non c'entra niente

    • @raffaelegalimi6203
      @raffaelegalimi6203 5 років тому +2

      Vorrei vedere scritto il testo della canzone. Bravissimacantante

    • @Legionarioghibellino
      @Legionarioghibellino 7 місяців тому

      ​@@berbero50 Caxxo dici?! Approfondisci e non limitarti a ciò che hai sentito in questo video! Il testo prende spunto da alcuni versi popolari che gli anziani minatori ricordavano ancora! Li Causi prese questi versi oltre che la melodia e vi lavorò sopra. Questo purtroppo è accaduto abbastanza spesso con la tradizione popolare siciliana. Soprattutto con i canti che non erano stati trascritti nelle famose raccolte di Frontini, Favara, Salamone Marino, Vigo di Calanna e altri. Studia!

  • @didjerama
    @didjerama 7 років тому +4

    go roby!!!

  • @ottavio1905
    @ottavio1905 7 років тому +4

    eccezzionali.

  • @fabiofatigati1834
    @fabiofatigati1834 7 місяців тому +1

    Nessuna torre ma l' ingresso della solfatara,quindi un minatore perito con un incidente e morto senza poi sepoltura,ma che cosa ne sa sto signore???

  • @Ignis63
    @Ignis63 4 роки тому +10

    .... non raccontate cavolate sulla origine.
    ""
    Di morte, di castelli torriati, di teschi, di miniere, di trallalero, ma anche di vita e d’amore, respira un antico canto siciliano, abbastanza tristemente noto. Di curiose domande e strazianti risposte: Murivi senza ‘n toccu di campani. Un’isola, una nazione, tanta gente al mondo, forse, che intona questa melodia che nessuno sa con certezza da dove provenga. Ma su altre domande andiamo a sbattere il cranio, la nostra crozza: Come può un testo dedicato a un dialogo visionario fra un vivo e uno scheletro umano virare ritmicamente e armonicamente verso la spensieratezza, la gioia, l’allegria quasi? È solo la celebre follia della mia gente a renderlo possibile? L’incurabile schizofrenia della luce e del lutto tutto in uno? Come può una raffinata rappresentazione simbolica del trapasso per mano violenta (un teschio di giustiziato, abbandonato sopra una torre “u cannuni”, o il corpo di un minatore davanti l’ingresso della miniera che tutto inghiotte come un cannuni) perdere nei secoli il proprio connotato tragico, e assumere sembianze di tarantella? Il funesto, il macabro che guizza fuori come farfalla leggiadra e divertita da un bruco oramai inutile e pesante cadavere. Sembra la metafora di una terra così tanto abituata a sporgersi sull’abisso da non avvertirne oramai manco il fastidio, il terrore. Danza e si dimena orgiasticamente sulla soglia del suo baratro. Pochissimi siciliani contemporanei conoscono il testo per intero (almeno il frammento più credibile che ci è pervenuto) di Vitti ‘na crozza. Di norma è una canzone che si richiede al chitarrista di turno, sui pullman delle gite domenicali, nel momento di massimo baccano e goliardia. E già sulle prime note ci si comincia a dimenare più o meno goffamente, urlando a squarciagola parole sconnesse e acconciando i muscoli facciali alla più sfrenata allegria; ridendo, a mimare quasi incontri amorosi, scambi di dolci effusioni. A nessuno, credo, balzi alla mente, anche solo per un attimo, che il testo che sta intonando dica letteralmente: Ho visto un teschio, sotto un “cannone”; mi ha incuriosito e ho voluto chiedere…e il teschio a me, con gran dolore, Sono morto senza un tocco di campane. Se ne sono volati via i miei anni, non so dove; ora alla mia età, chiamo la vita e la morte mi risponde. Perché, se così fosse, se ad ogni significante semantico, ad ogni curva della parola che descrive un sentimento, corrispondesse una melodia appropriata, su quelle parole dovremmo andare, intanto, un po’ più lenti, con accordi e intervalli melodici più orientati alla riflessione, quanto meno. Altrimenti sarebbe come musicare il Canto V della Commedia dantesca al ritmo di un twist, o I Sepolcri di Foscolo stile macarena. Certo nell’arte tutto è possibile, ma è anche meglio che sia credibile, accettabile. Siamo quasi certi che all’origine l’intonazione e la melodia, l’aria del canto fosse del tutto diversa; e qualcosa ci dice che anche quel malizioso “trallaleru la lleru la lleru la llà” non fosse previsto nella stesura popolare originale. E se è veramente così (e non abbiamo alcun motivo per dubitarne) cosa avviene allora nella tradizione di così subdolo da poter modificare radicalmente, tradendolo, il contenuto di un messaggio artistico?
    Si narra che Vitti ‘na crozza fosse un antico canto di lavoro. Si narra anche che il regista Pietro Germi ne venisse a conoscenza casualmente ad Agrigento, nel 1950, dalla voce di un anziano minatore, tal Giuseppe Cibardo Bisaccia, che assisteva alle riprese de Il cammino della speranza. Il regista aveva richiesto al maestro Franco Li Causi qualche antico canto popolare siciliano da inserire nella pellicola. Ma i brani proposti non lo avevano convinto per niente. Questo testo del minatore invece sì. Esso conteneva, secondo Germi, proprio quel carattere drammatico che il regista voleva rappresentare. Chiamò Li Causi e gli chiese di musicarlo, adattandolo alle esigenze cinematografiche, con una melodia tragico-sentimentale, ma anche allegra, ci tenne a precisare…ché anche allora i film si dovevano vendere e bisognava alleggerire, ieri come sempre, i pesi eccessivi. Li Causi eseguì pedissequamente e fu così che nacque la canzone che tutti conosciamo; appiccicando una cosa su un’altra che non c’entra affatto; sovrapponendo epoche e contesti diversi; mettendo insieme, come si dice ottimamente in volgare, cazzi e sasizzi. Manca ancora il trallalero, però. C’è qualcuno, per la verità, che sostiene che quel motivo non sia per nulla originale, ma che esso stesso sia un rifacimento in chiave “maggiore” di un antico canto di miniera. Per uno strano contrappasso, accadde che anche Li Causi dovette faticare non poco per farsi riconoscere la paternità dalla Siae; il suo nome infatti sparì misteriosamente dai titoli di testa e di coda del film. Autore delle musiche apparve solo Carlo Rustichelli. La pellicola vince l'Orso d'argento al Festival di Berlino del ’51 e il Vitti ‘na crozza viene ascoltato da un pubblico sempre più numeroso. Al punto da avvertire anche l’esigenza di una pubblicazione discografica del brano. A inciderlo per primo ci pensa il tenore Michelangelo Verso, che ne fa un vero successo di vendite. La canzone in questa veste tragico-sentimentale, ma anche allegra fa il giro del mondo, e chi se ne frega del testo dell’anziano minatore. Addirittura Rosanna Fratello, negli anni sessanta, quando c’è una certa attenzione per le culture regionali, ne incide una versione da brava calabrisella qual è; ed ha la geniale idea di interpuntare le strofe con un festosissimo trallalero la llero la llà, tanto per gradire. Il gioco è fatto! La tradizione è stata letteralmente servita e tradita. Un nostro canto popolare è famoso nel mondo, ma in una versione veramente fasulla. Oggi potremmo definirla Made in China. Nel corso dei decenni una distorsione condivisa ha fatto sì che degli ossuti e neri minatori, malvestiti e maleodoranti, fossero invitati a danzare in una discoteca variopinta, a fare il trenino e a ridere come degli imbecilli su un canto di morte e di rassegnata speranza: Ah, si putissi turnari a campari, chiù nun vurria muriri chi pp’amuri. Secondo me, se potesse tornare a vivere, intanto si guarderebbe bene dal suggerire quei versi a persone così poco affidabili.
    Carlo Muratori
    Vitti 'na crozza sutta a 'nu cannuni.
    Fui curiusu e cci vosi spiari.
    Idda m' arrispunniu ccu gran duluri:
    "Murivi senza 'n toccu di campani.
    Si nni jeru, si nni jeru li me anni,
    si nni jeru, si nni jeru nun sacciu unni.
    Ora ca su' arrivatu a uttant' anni
    chiamu la vita e morti m' arrispunni.
    Cunzatimi ccu ciuri lu me lettu,
    ca di li vermi su' manciatu tuttu.
    Ah, si putissi turnari a campari
    chiù nun vurria muriri chi pp' amuri."

    • @morbido1969
      @morbido1969 10 місяців тому

      @lgnis63 grazie ❤

    • @Ignis63
      @Ignis63 10 місяців тому +1

      @@morbido1969, prego.
      Dovere di cronaca.
      Da siciliano non si possono sentire certe analisi, passate per verità storiche .

    • @rustyjamesb
      @rustyjamesb 2 місяці тому

      Porque se parecen tanto la gente de los 40s y 50s de Sicilia con mis mayores de Extremadura , España?
      Pongo unas fotos Antiguas y creerian que son Sicilianos , son iguales 🎉

  • @marianajib8551
    @marianajib8551 5 років тому +1

    CANTUNI....

    • @turaccio
      @turaccio 5 років тому

      Peccato sarebbe stata ancora più bella. Comunque l'interpretazione è perfetta come tutto del resto

    • @clam-art
      @clam-art  4 роки тому +2

      Certo, si dice anche cantuni a seconda di come è stata tramandata. In questa versione u cannuni si riferisce al torrione di un castello dove erano state infilzate le teste dei nemici, tra cui i teschio con cui il protagonista ha un dialogo.
      In altre tradizioni o zone della sicilia, invece, ci si riferisce proprio a un cannone.
      Probabilmente la versione con il termine cantuni è più antica e il teschio è quello di una vittima di un crollo in miniera e non di un brigante a cui forse allude questa versione.
      Forse solo in un secondo momento si è aggiunta la parte della descrizione del paradiso/sicilia o comunque è arrivata anche in questa forma e che questo gruppo a ripreso epurando il tirullallero che, in tempi molto recenti, ha svuotato per tanti anni il testo e il senso delle versioni più antiche.

    • @anrtoninorandazzo784
      @anrtoninorandazzo784 4 роки тому

      cannuni e l'entrata di la galleria di carvuni

  • @user-fo2bu4ho6u
    @user-fo2bu4ho6u 5 місяців тому

    Versione carina, ma cantata da interpreti siciliani è un'altra storia, ascoltate per esempio la versione di Rosa Balistrieri o di Carlo Muratori e tanti altri....

  • @mimmon70k
    @mimmon70k 7 років тому +2

    bravi come musicisti ma l'accento calabrese si sente e non centra niente con una canzone siciliana

    • @frankalisantoro8935
      @frankalisantoro8935 6 років тому +4

      non si sente alcun accento calabrese

    • @massimonotarangelo6729
      @massimonotarangelo6729 5 років тому +2

      Allora stando alle sue parole, nemmeno De André doveva cantare una canzone napoletana scritta da Murolo! Ma che cosa assurda!

    •  Рік тому +2

      Dipende di che siciliano parliamo, se parliamo del siciliano della zona più occidentale ci somiglia poco, ma il siciliano Ionico Messina-Catania è molto simile anche l'accento.

  • @lucianaxos
    @lucianaxos 4 роки тому +3

    Ma come canta questa ... non si capisce 'na mazza ... invece di fare tutte quelle moine con la bocca e distorcere l'emissione della voce , magari la può cantare con meno "virtuosità" che risulta più gradevole all'ascolto

    • @clam-art
      @clam-art  4 роки тому +8

      Sono graditi tutti i commenti, anche quelli negativi.
      In questo caso però non è chiaro quando il testo non risulta comprensibile. Le parti definite virtuose sono solo su singole vocali allungate molto in linea con esecuzioni tradizionali.
      Se non piace l'esecuzione e l'interpretazione della cantante mi sembra più che legittimo, ma non mi pare che intacchi la comprensibilità del testo.

    • @rosamariascopelliti9422
      @rosamariascopelliti9422 4 роки тому +7

      La ringrazio per i minuti preziosi che ha speso per formulare il suo garbato commento. Già solo il fatto abbia dedicato il suo tempo e le sue energie al mio progetto, è motivo per me di orgoglio smisurato, a prescindere dalla finezza con cui ha espresso il suo parere, e di cui non siamo, evidentemente, tutti egualmente provvisti.
      Detto ciò, passo a spiegarle quanto segue.
      Quella che lei con faciloneria definisce “moina” è semplicemente la partecipazione del corpo tutto e del volto, labbra comprese, allo strazio, alla lacerazione, finanche al più piccolo brandello di testo che la invito a consultare, da che non le è risultato intellegibile, perché possa capire davvero la differenza fra il canto, che è racconto, trasfigurazione, emozione fatta suono,
      e il karaoke
      (che, comunque, si può fare piuttosto bene).
      Ciò detto, sarei curiosa di sapere dove il testo le fosse risultato oscuro, da che le “messe di voce” o i “virtuosismi” (più corretto di “virtuosità”), non lo intaccano, anzi sono mezzi tecnici asserviti alla scopo interpretativo e riguardano, come le è già stato spiegato nella precedente risposta, i suoni lunghi, le vocali tenute, e contribuiscono dunque a dare senso anche al Suono laddove non fosse fecondato dalla Parola.
      Sono disponibile ad ulteriori chiarimenti e/o approfondimenti, solo a patto, però, che muti il suo “Questa” in “Rosa”, il mio nome, da che, avrà capito, non amo vengano “distorte” le parole, figuriamoci i nomi.
      Alla prossima, Lucia.

    • @paologeom
      @paologeom 4 роки тому +1

      non capisci na minchia !!!!!!!

    • @paologeom
      @paologeom 4 роки тому

      IO prima ho cercato la traduzione in italiano e ascoltato la canzone ..... ora che sono arrivato a 80 anni chiamo la vita e la morte mi risponde !!! ... c'era un giardino in mezzo al mare tutto tessuto di aranci e fiori .... tutta la gente ci vanno a cantare .... e pure le Sirene ci fanno l'amore !!!!!! ...........

    • @silviapancani1407
      @silviapancani1407 4 роки тому

      Credo che ognuno di noi sia libero di esprimere il proprio giudizio senza per questo essere aggredito, io la penso alla stessa maniera si capisce meno della metà delle parole cantate questo perché tiene la bocca praticamente incollata al microfono, i cantanti quelli veri non ne hanno bisogno. Non sapete accettare le critiche e chi la pensa diversamente da voi. Questa canzone l'ho ascoltata interpretata da altri cantanti e questa è l'interpretazione peggiore.