Bellissimo il film sulla Vigezzina-Centovalli! L'ho usata in lungo e in largo, anche per le stazioni intermedie... La prima volta ho fatto il percorso Domodossola - confine. In inverno, con la neve e sulle carrozze che adesso chiamano "storiche", forse 1970! Poi ho fatto più volte tutta la tratta fino a Locarno, ma in estate. La cosa più emozionante è quando si fanno i ponti e quando si passa sopra la diga! Negli anni, mi sono Visitata quasi tutti i paesini da Domodossola a Re. A Verigo la stazione c 'è... Ma non c'è nessuno a gestirla, per cui, se vuoi che il treno si fermi per farti salire, ti devi improvvisare capostazione... devi prendere l'apposito paletto e sistemarlo nell'apposito buco sul marciapiede! Il treno si ferma, tu sali e il capotreno scende e rimette a posto il paletto... poi si riparte... Questo sistema si usa anche in altre stazioni, dove non c'è nessun ferroviere! Verigo è praticamente disabitata... strano perché è in una posizione bellissima ed è servita anche da una piccola strada asfaltata che parte da Trontano. Tutte casette con stalla e fienile. In pietra a secco i muri, travi e pavimenti in tavole di legno, tetti ovviamente in pietra! Sembrano case dei puffi! La storia è che non si poteva più pensare di vivere con qualche animale e il piccolo orto, così, già forse 2 o 3 generazioni fa, sono tutti emigrati, però da veri montagnini hanno mantenuto la proprietà. Solo che, nei vari passaggi di eredità, ogni casetta adesso è divisa tra diversi proprietari che, ovviamente, sono in disaccordo tra loro sul dafarsi, alcuni non si sa più nemmeno dove siano, così alcune crollano ed è un peccato... In inverno ho saputo che ci abita una signora anziana : figli e nipoti passano lì l'estate! Però il paesino non è del tutto abbandonato : a metà estate c'è una gran festa... I pastori portano giù le pecore dall' alpeggio... si radunano i proprietari delle pecore dai paesi vicini...ognuno cerca le sue ma, soprattutto, gli agnellini nati in alpeggio, così da poterli segnare col proprio colore... Impresa non semplice! Gli agnellini stanno in un recinto e, poche per volta, le madri riconoscono il proprio, così se ne stabilisce la proprietà! Poi c'è la tosatura... sul prato, con le vecchie forbicione... Grande festa con grigliate, canti e balli! Poi di nuovo tutti a casa e le pecore in montagna! Marone invece è proprio abbandonato... Mi avevano detto di stare molto attenta perché ci sono molti crolli. Incredibile... sul muro della chiesa c'era una scritta alla buona "viva Degasperi"... Chissà quante storie hanno visto quelle piccole case...il fieno da tagliare e mettere in cascina per l'inverno, la legna per il fuoco, capre e pecore da mungere, galline, conigli, orti, le patate e le mele da barattare con sale e farina, le foglie secche dei faggi per farne materassi e cuscini, bambini che nascono, il pane cotto nel forno comune e poi messo da parte, il bucato... le castagne, buone per farina povera... mirtilli e funghi da vendere... Quanta storia che abbiamo perso... Non ci sono più neanche i vecchi a raccontare... Qualche notizia è ancora recuperabile dai racconti di chi ha ricordi avuti dai nonni... Persino dei partigiani che cercavano rifugio nei paesi e dei tedeschi che abbattevano boschi interi per snidarli... Quante cose hanno visto quelle pietre...
Bellissimo il film sulla Vigezzina-Centovalli!
L'ho usata in lungo e in largo, anche per le stazioni intermedie...
La prima volta ho fatto il percorso Domodossola - confine.
In inverno, con la neve e sulle carrozze che adesso chiamano "storiche", forse 1970!
Poi ho fatto più volte tutta la tratta fino a Locarno, ma in estate.
La cosa più emozionante è quando si fanno i ponti e quando si passa sopra la diga!
Negli anni, mi sono Visitata quasi tutti i paesini da Domodossola a Re.
A Verigo la stazione c 'è... Ma non c'è nessuno a gestirla, per cui, se vuoi che il treno si fermi per farti salire, ti devi improvvisare capostazione... devi prendere l'apposito paletto e sistemarlo nell'apposito buco sul marciapiede!
Il treno si ferma, tu sali e il capotreno scende e rimette a posto il paletto... poi si riparte...
Questo sistema si usa anche in altre stazioni, dove non c'è nessun ferroviere!
Verigo è praticamente disabitata... strano perché è in una posizione bellissima ed è servita anche da una piccola strada asfaltata che parte da Trontano.
Tutte casette con stalla e fienile. In pietra a secco i muri, travi e pavimenti in tavole di legno, tetti ovviamente in pietra! Sembrano case dei puffi!
La storia è che non si poteva più pensare di vivere con qualche animale e il piccolo orto, così, già forse 2 o 3 generazioni fa, sono tutti emigrati, però da veri montagnini hanno mantenuto la proprietà.
Solo che, nei vari passaggi di eredità, ogni casetta adesso è divisa tra diversi proprietari che, ovviamente, sono in disaccordo tra loro sul dafarsi, alcuni non si sa più nemmeno dove siano, così alcune crollano ed è un peccato...
In inverno ho saputo che ci abita una signora anziana : figli e nipoti passano lì l'estate!
Però il paesino non è del tutto abbandonato : a metà estate c'è una gran festa...
I pastori portano giù le pecore dall' alpeggio... si radunano i proprietari delle pecore dai paesi vicini...ognuno cerca le sue ma, soprattutto, gli agnellini nati in alpeggio, così da poterli segnare col proprio colore...
Impresa non semplice!
Gli agnellini stanno in un recinto e, poche per volta, le madri riconoscono il proprio, così se ne stabilisce la proprietà!
Poi c'è la tosatura... sul prato, con le vecchie forbicione...
Grande festa con grigliate, canti e balli!
Poi di nuovo tutti a casa e le pecore in montagna!
Marone invece è proprio abbandonato... Mi avevano detto di stare molto attenta perché ci sono molti crolli.
Incredibile... sul muro della chiesa c'era una scritta alla buona "viva Degasperi"...
Chissà quante storie hanno visto quelle piccole case...il fieno da tagliare e mettere in cascina per l'inverno, la legna per il fuoco, capre e pecore da mungere, galline, conigli, orti, le patate e le mele da barattare con sale e farina, le foglie secche dei faggi per farne materassi e cuscini, bambini che nascono, il pane cotto nel forno comune e poi messo da parte, il bucato... le castagne, buone per farina povera... mirtilli e funghi da vendere...
Quanta storia che abbiamo perso... Non ci sono più neanche i vecchi a raccontare...
Qualche notizia è ancora recuperabile dai racconti di chi ha ricordi avuti dai nonni... Persino dei partigiani che cercavano rifugio nei paesi e dei tedeschi che abbattevano boschi interi per snidarli...
Quante cose hanno visto quelle pietre...