1047- Il terrore rosso in Etiopia. Guerra, massacri e fame [Pillole di Storia]
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- Опубліковано 10 гру 2023
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![1052- La fine della dittature etiope e la nascita dell'Eritrea [Pillole di Storia]](http://i.ytimg.com/vi/xKWv9bHiyXw/mqdefault.jpg)
![1052- La fine della dittature etiope e la nascita dell'Eritrea [Pillole di Storia]](/img/tr.png)
![902- Somalia, dalla democrazia alla dittatura. Il crollo di un paese [Pillole di Storia]](http://i.ytimg.com/vi/Z1QltzBnFsQ/mqdefault.jpg)
![910- Massacri e guerra civile, nella caduta della dittatura Somala [Pillole di Storia]](http://i.ytimg.com/vi/wVzQTdeh2XE/mqdefault.jpg)
Desidero esprimere la mia gratitudine per questa affascinante serie che sto seguendo con passione. Sono parte della seconda generazione proveniente dall'Etiopia e posso attestare la complessità nel navigare attraverso la storia recente e passata del paese. Molte delle informazioni disponibili sono permeate da propaganda e miti. Chiunque ne parli sembra essere influenzato da un particolare punto di vista o supportare una specifica tesi.
Ascoltando i vari resoconti di coloro che hanno vissuto direttamente questi periodi storici, e nonostante le molteplici sfide, molti tendono a considerare Hailé Selassié come una figura illuminata per il suo tempo e contesto, specialmente alla luce dei successivi leader.
Like preventivo per argomento di massimo interesse.
Ciao Mauro 😘😘😘❤️
@@quartadimensione532 Ciao Quarta! 🥰🥰🥰
La canzone We are the world era dedicata proprio per raccogliere dei fondi per la carestia dell'Etiopia
Caspita... Non lo ricordavo più ormai... 👍👋
Gli italiani saranno stati quello che saranno stati in Africa orientale, ma i successivi leader di quei paesi non sono stati da meno. Ancora oggi purtroppo l'Etiopia vive carestie e guerre pur essendo secondo molti destinata a diventare la più grande potenza del continente
Beh, almeno ora sono gli Etiopi, i Somali e gli Eritrei ad avere in mano il proprio futuro e a poter decidere per sé stessi, non qualche gerarca o crapa pelata con la mascella volitiva dalla lontana Italia. Se il presente è uno schifo, le nuove generazioni africane potranno progettare e costruire qualcosa di meglio
Il peggior impero è nobile confronto al miglior colonialismo
@@azz1717 concordo
@@gamename00L'Etiopia ha anche una storia millenaria ed è sbagliatissimo pensare che gli italiani ne abbiano riscritto la storia (in 5 anni poi).
E chi dice che il colonialismo sia solo negativo?
Ma è importante, molto Gioele, per quelli della mia generazione, poter oggi comprendere i fatti di quei giorni... E sempre con una qualità veramente alta alta di contenuti... Grazie Gioele.... grazie Biblioteca di Alessandria ❤❤❤
Grazie mille, come sempre!
❤ grazie
molto interessante....
thanx
Un periodo oscuro.
La conosco la storia di DO They Know per raccogliere i fondi per il Tigray 😅😅
Anch'io ho il mio commento tattico-strategico 😂😂
Ad aiutare e appoggiare l'Etiopia erano non solo Russia e Cuba, ma c'era anche Gheddafi.
Si tra l’80e l’84
Grazie.
Grazie mille a te!
@@laBibliotecadiAlessandria Gioele, figurati
Scusa, hai ricevuto mia e-mail? 🙄🙄😔
Non mi sembra e ho appena finito di far passare le vecchie mail. A labibliotecadialessandria0@gmail.com ?
@@laBibliotecadiAlessandria si Gioele, ho scritto giorni fa...posso risalire alla data...mannaggia 😔😔😔
Me la rimanderesti? Che non la vedo neanche nello spam
Gioele, senza volerlo ti ho suggerito quattro nuovi argomenti per pillole e un'ucronia:
- L'EZLN e la sua rivoluzione in Chiapas
- La rivoluzione Spartachista del 1919
- L'interessante esperimento sociale di Tristan da Cunha
- La rivoluzione di Machno in Ucraina
- L'ucronia "Se gli Spartachisti avessero preso il potere in Germania"
A proposito, hai già dato un'occhiata alla mia tesi sul Congo?
Si, ed è molto bella. Aspetto che diventi uno stato votato per leggermela con calma, ma le prime 40 pagine circa sono un'ottima base di partenza!
@@laBibliotecadiAlessandria Sono molto felice che la mia tesi ti piaccia! Da pagina 41 in poi, se non le hai ancora lette, puoi trovare interessanti informazioni sull'evoluzione del sistema economico del Paese al variare del regime politico e sugli interessi economici dietro la guerra
Snodo fondamentale della storia africana...
Bei tempi quando c'era il terrore nero
😢😢😢😢
Come mai ha dedicato Così meno spazio alla guerra dell'ogaden dal punto di vista Etiope? Siccome aveva dedicato un'intera pillola sulla serie sulla Somalia mi aspettavo una analoga per l'Etiopia😂
E che faccio, ripeto le stesse cose? 😸😸😸
Ma questa comflittualità tra Unione Sovietica e Cina da dove è scaturità? Sì...le vellità dell'URSS in Manciuria erano palesi durante la Seconda Guerra Mondiale ma non mi sembra un motivo sufficiente. So di non avere i giusti mezzi per capire bene come sono andate le cose ma so già che la storia dietro è complicatissima; potrebbe spiegarmelo a gradi linee? Grazie
È una questione molto lunga in effetti. Magari ci dedico una pillola
Mi ricordo che nei primi anni '80 l'Etiopia fu colpita da una terribile carestia che fece un gran numero di vittime; la popolazione era già stremata dalla guerra, ci mancava solo la carestia....😢
Proprio Così, fu in quel periodo che venne organizzato il trasferimento( non ricordo l'anno esatto)degli ebrei etiopici, chiamati Falascià in Israele.
@@giuseppezagheni9479 Si, anche se poi, non è che i falascia' se la passino tanto bene, subiscono discriminazioni per via del colore....😔Alla fine, dovunque ci sono gli stessi difetti....
@@antonellaromano Concordo pienamente. Tra l'altro mi era sembrato ( dal punto di vista culturale) una cosa sbagliata, si privava il territorio di una cultura presente fin dal tempo di Salomone in quella parte dell' Africa. Almeno stando ai racconti della bibbia.
@@giuseppezagheni9479 Infatti, i Falascia' secondo la tradizione sarebbero i discendenti della regina di Saba.😊
Ricordi di un ventennio di guerra, fame e disperazione; un caos che ogni tanto spunta fuori da qualche parte.
Mi è capitato di contestare molte volte, ma in questo caso sei stato più chè eccellente, vista la non facilità storica
Tra l'altro tra gli stati alleati di menghistu vi era anche la Corea del nord che gli fornì armamenti pesanti
Prevedo già quelli che diranno "e gli USA?"
E gli USA allora????
Scherzo 😁😁😂❤️👋
E l'Italia che fece, era italiana per molto tempo l'Eritrea?
@@leonardo718l'Eritrea l'abbiamo letteralmente creata noi. Poi gli inglesi, l'Etiopia e gli arabi l'hanno rovinata. Oggi è definita la "Corea del Nord africana." Che dovremmo fare? Andare a salvarli? Ma siamo dei cattivoni bianchi occidentali colonialisti!111!!
Altro che una puntata ci vuole...
Cuba mi fà pensare come sia schiava di una dittatura. È una delle nazioni più povere del mondo e pensa di aiutare l'Etiopia probabilmenre nonostante messa male è più ricca di Cuba. Un paradosso delle dittature vedi la Corea del nord che manda munizioni alla Russia nella guerra in Ucraina, mentre il popolo è tutto snello chissà perchè?
perchè i soldi per le armi come per la droga ci sono e si trovano sempre
Nel 1980 l'Etiopia era una delle nazioni più povere del mondo, molto più di Cuba, in realtà
Cuba non sta così male poi
Cuba non si è mai ridotta come l'Etiopia, o la Cina di Mao o l'URSS di Stalin, per il semplice fatto che, a un certo punto, rinunciò alle politiche di "industrializzazione forzata", ossia Lo Stato smise di sfruttare sistematicamente i contadini, preferendo anzi offrire servizi di welfare (finchè sono durati). Quindi zero crescita economica, ma neppure fame e miseria. La ricetta adatta per galleggiare nei decenni, senza infamia e senza lode.@@laBibliotecadiAlessandria
@@pao5567 Io ho incontrato un cubano e mi ha sempre parlato male della politica del suo paese.
Scusi ci sono molti imprecisioni io penso che dovrebbe riguardare un po meglio la storia, Isee Afewerki e altri compagni. prima e andato in fronte PLF poi è andati studiare in Cina in questo modo ha aiutato, la Cina non ha aiutato con le armi. Le armi sono state prese dai soldati etiopici vincendoli.
PLF sarebbe EPLF? Fino alla fine degli anni 70 era una parte del tutto minoritaria dei gruppi indipendentisti. Ma non capisco cosa cambi rispetto alla narrazione
hai in programma di trattare di fiume e la reggenza del quarnaro?
Non a breve, anche perché ci sono già parecchi video a riguardo
Un'errore: Isaias fondo' la fronte popolare per la liberazione dell' Eritrea!
Ho detto il contrario?
Hai detto Etiopie e non Eritrea in continuazione. Lo stesso con fronte popolare eritreo
Ah scusa, spero si capisse dal contesto
A non essersi ancora imposta, se non in piccolissime e isolate realtà come il Chiapas messicano e l'isola britannica di Tristan da Cunha, è la variante libertaria e democratica di Comunismo, quella più fedele a ciò che aveva in mente Marx. Le esperienze del Chiapas e di Tristan da Cunha resistono tuttora e si sono dimostrate un grande successo, ma si tratta appunto di applicazioni su piccolissima scala.
Tentativi di applicazione del comunismo libertario su vasta scala sono stati stroncati sul nascere, o non ancora nati, dalla violenza delle forze reazionarie (Rivoluzione Spartachista tedesca del 1919 e Comune di Parigi) o di quelle bolsceviche (l'esperimento dell'anarco-comunista Nestor Machno in Ucraina). In particolare la Rivoluzione Spartachista di Rosa Luxembourg, tentata nella patria di Karl Marx, se fosse riuscita avrebbe potuto cambiare in meglio la Storia mondiale: il nazismo non sarebbe mai esistito e nemmeno la Seconda Guerra mondiale e il modello comunista libertario tedesco avrebbe forse potuto imporsi su quello autoritario sovietico, come ideologia comunista dominante a livello internazionale
Ma veramente a tuo parere un'isola di 230 persone in mezzo all'oceano rappresenta un esempio credibile?
@@Boney1992 Però nelle municipalità autonome zapatiste del Chiapas vivono 300.000 persone
@@riccardosantagostino6677 si tratta di zone rurali in una zona di guerra, tra cartelli della droga, governo e gruppi militari comunisti. È difficile dire persino chi comandi in quella zona, che è comunque caratterizzata da una rilevante arretratezza. Sostanzialmente ricorda i vecchi villaggi medioevali, dove c'era una forte vita comunitaria. È un esempio che non vale nulla rispetto a una moderna economia industriale, che è enormemente più complessa e raffinata. L'esperienza ci dice che laddove il comunismo prende il potere in uno stato organizzato, si instaura una dittatura violenta. E d'altro canto non potrebbe essere altrimenti, visto che i progetti di collettivizzazione richiedono necessariamente una burocrazia oppressiva e coercizione militare per essere implementati.
@@Boney1992 L'esempio jugoslavo dimostra che i mezzi di produzione possono essere controllati dai collettivi di lavoratori a livello di fabbrica/fattoria/ufficio/punto vendita, senza complesse, opprimenti e inefficienti strutture burocratiche e senza che la produzione sia pianificata e imposta dall'alto. Se la Jugoslavia avesse democratizzato anche la politica, oltre che la sfera economico-produttiva, probabilmente oggi esisterebbe ancora e probabilmente avremmo sotto gli occhi ancora oggi un primo esempio di Comunismo libertario applicato ad una società industriale, anziché vari staterelli pseudo democratici e para-mafiosi ubriachi di nazionalismo, quali sono i Paesi ex jugoslavi
L'autoritarismo dello Stato jugoslavo è stato uno dei fattori che hanno portato alle guerre jugoslave, dato che le élite politiche autoritarie e corrotte, che controllavano banche di Stato con le casse vuote (dato che si erano indebitate con le banche occidentali e col Fondo Monetario Internazionale), hanno dapprima cercato di assumere il controllo dei luoghi produttivi tramite privatizzazioni graduali, suggerite dal FMI, poi, di fronte alle proteste dei lavoratori che quei luoghi di produzione li controllavano, hanno fabbricato a tavolino la guerra civile, in modo da poter procedere a privatizzazioni di guerra (come in Croazia) o ad espropri, saccheggi, occupazioni armate e successiva regolarizzazione della proprietà usurpata (Bosnia Erzegovina). In Serbia le privatizzazioni, già tentate e in parte compiute da Milosevic prima, durante e dopo la guerra, sono state completate dal governo successivo, nel contesto di un Paese ormai a pezzi, distrutto dai bombardamenti NATO, umiliato, demoralizzato e schiavo dei nazionalisti
Va bene tutto , ma chiamare l'Unione Sovietica di sinistra lo trovo un tantinello azzardato 😁Noi di DP non abbiamo mai considerato l' Unione Sovietica di Sinistra ,anzi eravamo proprio contro tutto il sistema burocratico di quel paese.
Lo era in premessa, nei fatti era una dittatura burocratica e Stalin aveva di fatto spostato a destra l'asse politico, con una sorta di controrivoluzione strisciante, mentre sterminava i rivoluzionari della prima ora.
Per carità, tutti i distintinguo del mondo, ma tale rimaneva 😸
@@laBibliotecadiAlessandria 😄😄 Su questo dissentiamo😄😄
Certo certo, l'Unione Sovietica non era comunista. Classiche storielle da centro sociale per negare che il comunismo è un'ideologia violenta e oppressiva.
Hai mai sentito come definivano nell'Unione Sovietica quelli di DP 🤣?
Stragi sensa senso solo per cosa potere. Soldi? Che orrori😭😭
Osservazione ironica (ma non troppo): il titolo è un po' ridondante. Sarebbe bastato scrivere comunismo in Etiopia per poter dedurre che in quel paese c'erano state guerra, stragi e fame.
Comunque è veramente incredibile come le politiche agricole collettiviste portino in modo sistematico a disastri. Ma d'altro canto i comunisti erano riusciti a rendere l'URSS importatrice netta di grano, quindi tutto sommato gli eventi etiopi non sorprendono. Studiando le politiche agrarie comuniste si potrebbe scrivere un manuale su cosa non fare per la gestione del settore.
E' interessante come disastri simili siano avvenuti anche nella Cina nazionalista degli anni Quaranta e nell'India britannica nello stesso periodo. Al di là dell'ideologia, ogni qual volta una Stato moderno pretende di ricavare da un'economia agricola arretrata risorse che non ha/non può avere (da usarsi per fare investimenti industriali, come in URSS, o semplicemente per sostenere lo sforzo bellico, come nella Cina nazionalista, nell'India britannica e probabilmente anche in Etiopia), il risultato è sempre fame e carestia.
@@AlessandroGianniniprof1992 corretto. Il modo giusto in realtà è sviluppare prima il settore agricolo e quello dell'industria leggera per accumulare i capitali necessari all'industria pesante. Insomma, il passaggio deve essere graduale. Diciamo che i comunisti però questa porcheria di collettivizzare per accumulare le risorse per l'industrializzazione forzata creando carestie la fanno sempre e sistematicamente.
Non metterei comunque sullo stesso piano le scelte di guerra con quelle prese in tempo di pace. In tempo di guerra, la rosa delle opzioni si stringe. Ad esempio, le carestie nell'India britannica furono legate alla terra bruciata nel Bengala per impedire attacchi giapponesi più che a deliberate scelte politico-economiche.
Obiezione interessante. Però secondo mein fondo le due politiche si somigliano, perchè le economie capitaliste di Stato (io non le definisco "comuniste" nè "comunisti" quelli che le hanno fatte) sono sempre e comunque delle economie "di guerra" anche se fatte in tempo di pace. Stalin volle elevare di corsa le forze produttive sovietiche perchè voleva essere pronto per la Seconda Guerra. Mao per la Terza. Il disastro etiopico è avvenuto in tempo di guerra, contro separatisti eritrei e contro i somali. Voglio dire che la furia di accumulare capitali affamando i contadini è dovuta in gran parte alla ""necessità" di accumulare capitali/svilupparsi per guerre prensenti o immediatamente previste come future. Mi ha infatti colpito molto come la stessa cosa avvenne proprio nella Cina nazionalista negli anni Quaranta. Inoltre, al di là della terra bruciata anti-giapponese, le requisizioni non mancavano neppure in Bengala. Se vogliamo completare il quadro, possiamo notare come la politica del comunismo di guerra degli anni Venti (sia pure non paragonabile a un'Etiopia, a un golodomor e a un "grande" balzo in avanti", sia avvenuta nel bel mezzo della guerra civile coi bianchi. Del resto, molti storici legano le origini delle politiche economiche "comuniste" a quelle della germania durante la prima guerra (l' "economia capitalista di Stato del kaiser"). La verità è che nel corso del novecento i comunisti occidentali confondevano questa forma di economia statalista di guerra col socialismo, e quindi mancavano di senso critico verso esperienze che di socialista non vevano proprio nulla. @@Boney1992
Peraltro, dal punto di vista economico, il comunismo così come era stato pensato da Marx, si sarebbe dovuto applicare ad economie avanzate e sviluppate. Invece è sempre stato applicato a stati arretrati e con economie agricole.
Chissà cosa direbbe delle socialdemocrazie moderne
infatti, paradossalmente, le rivoluzioni "comuniste" Marx le avrebbe definite probabilmente "rivoluzioni borghresi": sommovimenti "per il progresso", lo sviluppo economico e la "borghesia" di contro ad arretratezza e vecchi sistemi. Se ci pensiamo bene, il risultato fin ale delle rivoluzioni russa e cinese non è stato quello di trasformare questi due Paesi da Stati arretrati pre-capitalisti a grandi potenze capitalistiche contemporanee?@@laBibliotecadiAlessandria
FRONTE POPOLARE DELL'ERITREA NON ETIOPE
Si
Ma parla dei nazi-israeliani e dei crimini delle stelle e le strisce qualche volta.
Mi scusi signore, le è caduto il cervello. Dato che sembra nuovo e mai usato, le spiace se lo diamo a qualcuno che non sia uno spreco di ossigeno come lei?
Ma vai a lucidare il busto di Marx🫠
@@eddd1707 Che tu non hai mai letto somaro perché non lo capiresti...
@@laBibliotecadiAlessandria Si si, quando si è colpiti nel vivo brucia...
@@lorenzomarchi6635 E tu non mi conosci pagliaccio, quindi non puoi avere la presunzione di sapere cosa ho letto e cosa no. Parla meno a vanvera che fai una figura migliore!