Passo di Monte Carbonè 2800 m - Valle Gesso.
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- Опубліковано 7 вер 2024
- Questo stretto ed impervio valico (foto n'1) si trova in una delle ZONE PIÙ SELVAGGE E MENO FREQUENTATE della valle.
A differenza di altri, questo termina nel nulla e permette solo un esiguo collegamento con il sottostante Lago Carbonè (foto n'8).
Un punto panoramico di prim'ordine sul Gruppo Clapier-Maledia-Gelas (foto n'7) e su quello dell'Argentera (foto n'4-9 con il vicino Monte Carbonè).
Nel video si vede il valico lungo la cresta con il mio compagno d'avventure Alberto sulla sinistra.
Alzando l'inquadratura compare l'imponente sagoma del Monte Carbonè.
Continuando compare il Massiccio dell'Argentera ancora parzialmente innevato in tutto il suo splendore: svetta il Monte Argenetera, alla sua sinistra in successione Cima Paganini, Cima di Nasta, Cima del Baus, il Bastione, Cima di Brocan e Cima Ghiliè.
Abbasso l'inquadratura ed ecco il Lago della Roccia, isolato e poco conosciuto specchio d'acqua glaciale.
Rialzando nuovamente la ripresa veniamo alle vette con i ghiacciai più meridionali delle Alpi: il Monte Gelas con tutta la cresta della Traversata degli Italiani, Cima della Maledia, Cima Pagarì e il Monte Clapier.
Più vicino vediamo le Cime del Lago dell'Agnel con a sinistra Cima di Vernasca.
Per un attimo si presenta la Cima della Valletta Piccola per essere sostituita dalla continuazione della cresta che porta alla Cima del Lago Carbonè.
Infine uno spesso strato di nuvole copre la Pianura Cuneese, in basso il Lago Carbonè ancora parzialmente ghiacciato.
Partenza da San Giacomo d'Entracque seguendo la sterrata che s'immette nel Vallone di M. Colomb e ci ha portato agevolmente al Prà del Rasur.
Più avanti bivio a sinistra su Sentiero M14 verso il Lago Vej del Bouc (foto n'2) tramite un'agevole percorso a tornanti.
Qui inizia la parte selvaggia della gita, dove abbandoniamo i percorsi più battuti.
Su Sentiero M19 puntiamo verso la nostra destinazione.
Inizialmente la via risale ripidamente la destra orografica del Vallone del Vej del Buc, tramite un sentiero a tornanti MOLTO ESIGUO ED INVASO DALLA VEGETAZIONE⚠️.
Oltre una balza la pendenza e il verde diminuisce, il sentiero diventa una vecchia rotabile militare e si sale più facilmente.
Puntando verso una piccola cresta rocciosa, la si supera più avanti sulla destra e si entra dall'alto in un valloncello sospeso dove troviamo 150 m più in basso il Lago della Roccia (foto n'6).
Procedendo verso Nord, tagliando i versanti della Cima del Lago Carbonè, arriviamo al passo.
Inizialmente l'idea era di salire il Monte Carbonè ma un nevaio persistente molto inclinato ed impossibile d'aggirare ci sbarra il passaggio.
Ripieghiamo sulla più vicina Cima del Lago Carbonè tramite un percorso su cresta aerea, a tratti esposta, grado F alpinistico ma la nebbia risalita dal sottostante Vallone del Sabbione ci fa desistere.
Non conoscendo bene la zona e vista la totale assenza di una qualsiasi segnaletica che indichi la via da seguire, decidiamo di non rischiare.
Il ritorno si svolge sulla stessa via di salita.
Difficoltà EE.
1602 m di dislivello per 25 km circa totali.
Fantastic, Mattia 🙂
S P E T T A C O L O 😍👍
Che panorama che ambiente 👏🏻👏🏻👏🏻
@@MontanaroCamuno Le Alpi Marittime sono queste: cime impervie anche oltre i 3000 m a 30 km dal mare.
Ambienti bellissimi e molto selvaggi.
Splendido passo Mattia! Che posti.. 😍😍
@@NelyaDani-MountainAdventures Valle Gesso, ho detto tutto...😉.
Un caro saluto ragazzi.
Ciao Mattia! Che ambiente pazzesco! Laghi, rocce e ancora nevai...bellissimo! Complimenti per il percorso bello lungo ma top!!💪💪😉👋
@@annaeriki Grazie ragazzi.
Percorso eterno, dove al ritorno lo senti non poco, ma davvero, scenari bellissimi!!
Un angolo nascosto della Valle Gesso che vale la pena scoprire.
Un caro saluto.
Luogo totale, tra le gite più belle che ho mai fatto!!Sappi che 2 giorni fa sono stato fino alle 2 di notte a leggere roba su internet della tragedia aerea del '54!
C'è tanta documentazione legata a quell'incidente, qui quando Valerio ed Elio avevano portato su i parenti delle vittime la vicenda era ritornata alla luce.
Un caro saluto Alby, alla prossima.