Imparare a vedere - dentro le opere di arte contemporanea / I^ ciclo - prof. Poli LEZIONE 1
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- Опубліковано 28 жов 2020
- Impare a vedere - dentro le opere di arte contemporanea è un progetto didattico nato nel 2015 fortemente voluto e interamente sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Un ciclo di conferenze, aventi come tema centrale l’arte contemporanea, che nasce dalla volontà di contribuire a far crescere le curiosità e la comprensione dell’arte contemporanea.
Le lezioni sono state tenute dal Professor Francesco Poli, curatore e critico d’arte di fama internazionale nonché docente nelle università di Parigi, Brera e Torino.
Bravo,bravo ,bravo! Una lezione così ti fa riprendere dall'idiozia dilagante di questi tempi
Molto interessante!
Ciao Prof.!
splendida lezione! complimenti :) saluti dalla Sicilia :) io sono un Pittore
Come è possibile recuperare il libro Storia dell'arte contemporanea le ricerche internazionali dalla fine degli anni 50 ad oggi. Non si trova da nessuna parte.
Wow king size!
Ogni scarafone è bello a mamma sua.... sicuramente a taluni piaceranno, per me son boiate , mi fan tornare alla mente la favola di Andersen il Re è nudo.. Certa arte spazzatura è l'esatto specchio di chi la crea e della Società che la esprime . AMEN
Forse avrebbe dovuto aprire il video sulla storia del calcio.
@@MaurizioFS Tu forse non avresti dovuto aprire alcun video visto che per quelli come te il nulla ha comunque un valore contenutistico.
Trovo che il processo di concettualizzazione e oggettivazione dell'arte, il "passo indietro" dell'artista, riveli una rinuncia a confrontarsi con l'arte antica, peraltro non sempre illusionistica né imitativa, sul piano di una interpretazione assertiva della realtà. Inoltre questa chiave di lettura basata sulla dualità: figurativo = obsoleto virtuosismo riproduttivo / astratto = nuova (unica e possibile!) frontiera dell'arte, non affronta, banalizzando, le molteplici sfaccettature del contemporaneo. Ma questo è solo il mio modesto pensiero...
Il professore sta'parlando di arte del secolo scorso, l'arte di oggi è Giovanni Gasparro Roberto Ferri Nicola Verlato... purtroppo in molti parlano solo di artisti morti decenni fa
1:30:31 ... La dimensione artistica è la dimensione dell' illusione e della "non verità"?.... In che senso?.... Vogliamo almeno assumerci la responsabilità di ciò che diciamo e cercare di spiegarlo, visto che è un discorso pubblico, reso pubblico e quindi presumibilmente reso al pubblico? Perche vorrei capire se si intende veramente qualcosa oppure se sono parole ricopiate...
L'insegnamento non può essere basato sui luoghi comuni...
A proposito di illusione io credo che dietro ogni illusione si celi sempre un segreto, c'è chi si accontenta di guardare "l'illusione" e di soprannominarla tale e chi cerca di guardare oltre per vedere il segreto ( senza aver bisogno di alcuna spiegazione di esso, solo per essere incantato )
Mutandari alla riscossa...
Che peccato per l’audio corrotto... sempre triste vedere un microfono rimasto sul tavolo ed essere costretti ad ascoltare solo le pareti
Non preoccuparti del volume , tanto questo presunto critico, non sta' dicendo niente, perche' questa e' merda, non e' arte.
Frasi dotte ,discorsi vuoti senza dire assolutamente nulla.
L 'arte è rapimento non c'e' nulla da imparare .
Parlare parlare senza dire nulla in questo il prof è bravo
L'arte di fontana è stata intesa anche come simbolo dell'organo femminile "questa è una stronzata" ma scusa, se l'arte è soggettiva, come puoi dire questo?
Soprattutto quando si parla di arte moderna, è tutto il più soggettivo possibile
Se dice così mi sa che non le è stato chiaro quel passaggio, perché in realtà l'accezione del prof sta proprio nel condannare una strumentalizzazione fatta in seguito ad una mostra a chiaro sfondo sessuale che, usufruendo dell'opera di Fontana, assoggettava l'opera esclusivamente al mero simbolo vaginale, quando in realtà come lei BEN DICE l'arte (in particolare questa) è soggettiva. Per cui è una stronzata, in quel contesto, associare l'opera di Fontana alla vagina, piuttosto è in essa presente tutta una serie di simbologie, interpretazioni che lasciano libera l'opera da un giudizio unilaterale da parte dell'osservatore. Per cui, spero, che sarà ora d'accordo che l'intervento, difende la soggettività dell'arte e non il contrario.
Quante parole e quanta "cultura" per definire il nulla...
Precursore di che'? Cambia mestiere , fai qualcosa di utile ,invece di sparare parole inutili e anestetizzanti.
Quando l’arte ha bisogno di essere spiegata per essere apprezzata e “capita” non è arte ma spazzatura
Bla,bla,bla,
Art not exist
La spiegazione è soltanto un'accozzaglia di supercazzole,, perché l'arte che non esiste non si spiega,