La “Volontà di potenza” , Nietzsche la ha progettata(se ne trovano tracce nei frammenti postumi) ma non la ha mai pubblicata. È vero che dopo la sua morte è stato edito un testo così titolato, ma la critica ha incontrovertibilmente dimostrato essere stato un falso , ordito dalla sorella e attuato assemblando in modo arbitrario alcuni appunti e ipotesi di lavoro del Filosofo . Però , nell’ultimo periodo della sua vita cosciente, ha pubblicato due brevi saggi che meritano(a mio modo di vedere) di essere letti e riletti : L”anticristo” e il “crepuscolo degli idoli”
Per alimentare una breve parentesi dialettica e culturale vorrei soffermarmi su un'opera diversa ovvero su " La gaia scienza ", testo sempre in forma aforistica, rivela uno spirito nuovo del filosofo , spirito che si esprime in uno stile trasparente e disinvolto, se si pensa a "Aurora ", freddo, radicale , riflessivo ; a quell'opera obiettiva e luminosa, questa , invece , oppone tutta la passionalita' soggettiva del filosofo , alla quale tuttavia l'ultima parte di "Aurora " sembrava preludere. In questa, invece, il pensatore mette a nudo se stesso, avvince i lettori perche' parla di cose ben sue e quindi fu il suo grande successo. La lettura di esso rivela tutta la sua inquietudine psicologica, da' il senso di una vita ricca, piena, estesa, che subisce tutti i riflessi delle cose con la massima indipendenza. Il suo precedente atteggiamento , un po' rigido, risentiva del freno che egli imponeva alla propria agitazione; era che credeva di aver visto chiaro tutto cio che c'era da vedere. Percio' nella "Gaia scienza " il filosofo sembra sorvolare la superficie e cogliere d'un tratto o d'un balzo il loro intimo movimento. Si tratta della sua seconda giovinezza, di una giovinezza tanto piu' libera, spiritualmete, quanto la prima giovinezza era stata appiattita dal peso retorico dei libri. Sembrerebbe che avesse voluto vivere solo per se', meglio, si lasciava vivere festosamente fra impressioni, sogni e fantasie. Proprio adesso , che credeva di poter abbandonare l'isolamento , trovava tra gli uomini il suo destino in cui la sua personalita' si erergeva e si salvera' tragicamente creando il mito di una sua nuova personalita' : Zarathustra. @@giovanbattistadaoudwaly8164
E' sempre interessante leggere i commenti al seguito di un video. Trovi persone intelligenti, trovi gli umili ,trovi i coglioni politicizzati solitamente sinistronzi ,quelli cresciuti a pane e centro sociale con l'ausilio di qualche droguccia perchè quelli sono gli " alternativi", ma soprattutto trovi dei gran frustrati. Brutta cosa l'invidia !! Solitamente chi giudica è un fallito e lo sa bene , uno che nella vita non ha combinato un cazzo e allora per sentirsi meglio non fa che giudicare e questo accade in ogni campo. La sanno tutti più lunga , e allora mi chiedo : com'è che chi giudica è sempre un emerito nessuno ?? Più vado avanti nella vita e più mi accorgo di essere circondato da fenomeni...da baraccone chiaramente.
la critica è sacrosanta mentre il giudizio, in astratto e in penuria fortunata di ipocrisie, seppur dal costo talvolta esilarantemente autobiografico, è dei ragazzi o degli irrisolti. Credo che il dualismo meno insensato, se ne avremo la forza, potrà essere quello, citando un noto ex politico non tra i più incapaci, dei meriti e dei bisogni.
Roma non ha mai imposto il latino a nessuno dei popoli che si trovarono entro la sua influenza amministrativa, culturale, politica e militare. Al minuto 39:00 l'esempio è un esempio scorretto e aberrante. Da qui la netta differenza tra l'universalismo romano e la globalizzazione intesa dal capitale nel mondo odierno, dove la lingua dominante è quella angloamericana. Ebbene Roma, adottatando un doppio livello di cittadinanza, quella romana (per accedere agli organi più alti dello stato) e quella locale (autosufficienza politica dei municipi e delle sue cariche) lasciava che le leggi locali venissero scritte nella lingua delle genti d'origine così come, in generale, mai si nota dalle fonti il predominio del latino nel commercio. Anzi proprio nel commercio si usavano con suprema libertà tutte le lingue del mondo. Infine che la cultura greca conquistò la classe dirigente romana dimostra l'apertura mentale Latina, nei confronti del diverso, che i Greci non hanno mai dimostrato, nel corso di tutta la loro storia, di possedere.
Fare dei parallelismi (intesi come uguaglianza in senso matematico) non ha senso. Certo che Roma ha imposto la sua cultura e la sua lingua. Basti pensare che il latino (e non dimentichiamo) ed il greco erano "le uniche" lingue che si potevano scrivere. In più, riesci ad immaginare un senatore che non fa un discorso in latino? E di senatori/notabili/militari "barbari" ve ne furono molti
Maestro, va bene che non ci sono fatti ma solo interpretazioni, però così me lo fa diventare un chierichetto. Se voleva dire che Dio è morto in croce, scusi, non c’era mica bisogno di farlo dire a Nietzsche. Lo diceva lei e poi andavamo al cinema.
Sai, penso che Vattimo spieghi abbastanza bene il perché di questa interpretazione. E se lo dice Vattimo non é certo perché se lo é inventato un pomeriggio d'estate, ma perché é un concetto maturato da anni di letture e confronti con suoi pari. Stiamo parlato di un filosofo che su Nietzsche ha quasi costruito quasi tutto il suo pensiero. Di fatto, Nietzsche figlio di pastore luterano, e in costante contatto con la sua famiglia da cui mai ci fu una rottura netta, forse chierichetto lo era anche stato, visto che a principio aveva anche iniziato gli studi in teologia.
Nietzsche è letteratura, non filosofia. Idem Heidegger. Due autori di prosa di retrogusto poetico, dove il sentimento prevale sulla razionalità, presupposto sine qua non di ogni filosofare. Hanno saputo vendere il loro prodotto letterario in modo abile, spacciandolo per filosofia anziché quel pathos pseudo-religioso che in realtà è. Volutamente criptici, usano la tattica della ripetizione e dell’attrazione per avvalorare tesi completamente insensate. Andrebbero trattati nei testi come personaggi meta-filosofici, attori di quel mondo offuscato dove mistica, religione, poesia, arti, ovvero, in sintesi, le varie forme del pathos si manifestano in quella contradditorietà che le separa incontrovertibilmente da ogni espressione filosofica propriaemente definita.
Io ho l'impressione che ogni filosofia sia letteratura. Non riesco a comprendere il loro ragionamento perché mi sembra uno "sragionare" basato su presupposti totalmente arbitrari. Se posso, quale filosofo, secondo te, merita di essere letto?
@@meganoid_9001 Schopenhaure era quello che più mi colpì alle superiori. Gli altri li trovo ormai sorpassati. Ma sarà sicuramente una mia impressione. Forse non voglio comprenderli
Direi che è anche letteratura. Per la parte prettamente filosofica la reputo, forse sorpassata come andare attraverso un ectoplasma di pensiero. Però Zarathustra per me resta la più digeribile delle sue produzioni, forse perché dedita a una narrativa più fruibile in corso di lettura.
Ma guarda !! E pensare che sia il nazismo ( 1933 ) che il fascismo (1922 ) ancora non erano nati. Se poi quelli si sono appropriati erroneamente delle teorie di Nietzsche vogliamo dare la colpa a lui ?? Ma dove ti hanno messo in testa certe cazzate, al centro sociale ??
Dio e' morto...Dio e' mio padre...che girava in carrozza...per un mondo malandato...questo e' Nietzsche...ho sopportato tutto nella vita...sopporto anche sto sfigato di professore...
Vattimo lascia trasparire, attraverso la narrazione stanca ed enciclopedica, un sentimento di personale fallimento al cospetto di un rivoluzionario del pensiero occidentale.
Può darsi....a me personalmente non piace Vattimo e mi trovo spesso in disaccordo su molte cose, in questo caso specifico l'ho trovato esaustivo, anche se un po' noioso. Arrivare alla fine delle oltre 4 ore, ricordo molto bene, è stata dura 😉
@@walterpoluzzi9846 Grazie a personaggi come te direi, che confondono l'intelletto con la fama, che faccino pure la gloria di Nietzsche, Deleuze, Foucault, Vattimo. Gloria eterna al post-moderno che ci rende liberi(sti)! A parte questo Vattimo stravolge Nietzsche, che è tossico, deleteroio, e lo riconduce ad una pappa buona, un liberatore, che prewdica la liberazione di ogni individuo dai draghi dogmatici delle cattive verita assolute. E la gente ci crede!
Pino Colosimo probabilmente massone, confonde è magnifica un personaggio osceno del pensiero come questo. La filosofia e’ una roba contorta, in cui si dà spazio anche a idee terrificanti, che sopratutto nella modernità secolarizzata priva di valori possono combinare ogni tipo di disastro, proprio riguardo nietzsche ci sarebbe tanto da dire. E vattimo non lo dice. Sempre meglio la storia, la filosofia solo di passaggio
Grazie Aurelio. Ho capito, ora mi è chiaro. Io mi sono incuriosito di Nietzsche e sto iniziando a leggerlo. Tutto è iniziato con una biografia di Massimo Fini. Grazie ancora.
Pino Colosimo figurati, spero non prenderai per faziosa la mia lettura, visto che in Italia si fa apologia di personaggi molto molto discutibili, forse proprio per questo. La cultura e’ occupata, e non solo in Italia, ma qui il filone dell’apologetica massonica ci proprina il peggio. Non parliamo poi degli italiani, da Dante a Giordano Bruno a D’Annunzio se ne potrebbe parlare a lungo. Riguardo il tedesco le sue convinzioni esoteriche lo collocano a parere mio, con la ragione ed il pensiero non ha nulla a che fare. Ma approfondire e’ un bene proprio per conoscere. Ti auguro un buono studio ;)
Mamma mia quanto sei pesante! Hai passato poi tutta la vita a studiare Nietzsche e non lo hai capito: Ma come fai a parlare di lui senza citare almeno una volta Stirner!!! Studia di meno e vivi di più:Capirai!!!!!!
![Ausonio e Bissula, la schiava bambina - di Alessandro Barbero [2021]](http://i.ytimg.com/vi/U_3cNG17bxA/mqdefault.jpg)
Straordinario Gianni Vattimo
Grande spaccato di Nietzsche,grande e magistrale spiegazione di Vattimo!!
Un vero tesoro. Ascolto in cuffia mentre pedalo, o mentre faccio i servizi domestici in casa. Grazie Vattimo.
Io mi ci addormento la sera..)
@@prospectoful😄
4 ore di parole che splendono come il sole
4 ore e 47 minuti di parole straordinarie
Eccezionale Gianni Vattimo
Proprio bello. Molto chiare le spiegazioni di "Umano troppo umano" e anche l'eredità di Nietzsche sul pensiero contemporaneo
Nell'Opera " Umano troppo Umano " il filosofo e' molto chiaro nell'esporre le sue idee rispetto ai suoi precedenti scritti
@@giuseppedantonioesposito8589 ppp o
Nietzsche: si può dire tutto e contro di tutto
@@giuseppedantonioesposito8589 1
Grazie prof. Vattimo, stupenda analisi
Straordinario
Grazie professore. Molto illuminante e interessante
Fra le tante interpretazioni, questa è onestamente didattica e quindi utile per gli studenti.
Fredrich. Nietzsche fu un Grande Pensatore,innovativo e coraggioso. Oggi ce ne sono pochissimi.
Bellissimo lezione
Magnifico... Grazie!
4 ore di parole meravigliose
Semplice, profondo, ampio...
"Se il sole non risorgesse ogni mattina noi andremmo rapidamente a ramengo" TOP :D
Analisi certosina e non didascalica! Grande sessione culturale.
Grazie DomDav .
Il modo più diretto per conoscere un autore è leggere le sue opere, possibilmente in lingua originale
A me , personalmente , piacerebbe rileggere e commentare lo " Zarathustra " e " La Volonta' di Potenza "
La “Volontà di potenza” , Nietzsche la ha progettata(se ne trovano tracce nei frammenti postumi) ma non la ha mai pubblicata. È vero che dopo la sua morte è stato edito un testo così titolato, ma la critica ha incontrovertibilmente dimostrato essere stato un falso , ordito dalla sorella e attuato assemblando in modo arbitrario alcuni appunti e ipotesi di lavoro del Filosofo . Però , nell’ultimo periodo della sua vita cosciente, ha pubblicato due brevi saggi che meritano(a mio modo di vedere) di essere letti e riletti : L”anticristo” e il “crepuscolo degli idoli”
Per alimentare una breve parentesi dialettica e culturale vorrei soffermarmi su un'opera diversa ovvero su " La gaia scienza ", testo sempre in forma aforistica, rivela uno spirito nuovo del filosofo , spirito che si esprime in uno stile trasparente e disinvolto, se si pensa a "Aurora ", freddo, radicale , riflessivo ; a quell'opera obiettiva e luminosa, questa , invece , oppone tutta la passionalita' soggettiva del filosofo , alla quale tuttavia l'ultima parte di "Aurora " sembrava preludere. In questa, invece, il pensatore mette a nudo se stesso, avvince i lettori perche' parla di cose ben sue e quindi fu il suo grande successo. La lettura di esso rivela tutta la sua inquietudine psicologica, da' il senso di una vita ricca, piena, estesa, che subisce tutti i riflessi delle cose con la massima indipendenza. Il suo precedente atteggiamento , un po' rigido, risentiva del freno che egli imponeva alla propria agitazione; era che credeva di aver visto chiaro tutto cio che c'era da vedere. Percio' nella "Gaia scienza " il filosofo sembra sorvolare la superficie e cogliere d'un tratto o d'un balzo il loro intimo movimento. Si tratta della sua seconda giovinezza, di una giovinezza tanto piu' libera, spiritualmete, quanto la prima giovinezza era stata appiattita dal peso retorico dei libri. Sembrerebbe che avesse voluto vivere solo per se', meglio, si lasciava vivere festosamente fra impressioni, sogni e fantasie. Proprio adesso , che credeva di poter abbandonare l'isolamento , trovava tra gli uomini il suo destino in cui la sua personalita' si erergeva e si salvera' tragicamente creando il mito di una sua nuova personalita' : Zarathustra. @@giovanbattistadaoudwaly8164
Andrebbe fatto un podcast con gli mp3 di questi episodi di A8DS più che dei video statici, per migliore fruizione
Finché non ci sono spot pubblicitari vanno bene anche così.
Ci sono gli episodi su raiplayradio ma hanno intro outro e stacchetto musicale
E' sempre interessante leggere i commenti al seguito di un video. Trovi persone intelligenti, trovi gli umili ,trovi i coglioni politicizzati solitamente sinistronzi ,quelli cresciuti a pane e centro sociale con l'ausilio di qualche droguccia perchè quelli sono gli " alternativi", ma soprattutto trovi dei gran frustrati. Brutta cosa l'invidia !! Solitamente chi giudica è un fallito e lo sa bene , uno che nella vita non ha combinato un cazzo e allora per sentirsi meglio non fa che giudicare e questo accade in ogni campo.
La sanno tutti più lunga , e allora mi chiedo : com'è che chi giudica è sempre un emerito nessuno ?? Più vado avanti nella vita e più mi accorgo di essere circondato da fenomeni...da baraccone chiaramente.
"Solitamente chi giudica è un fallito e lo sa bene".
Lo sai che hai giudicato mezzo mondo, vero?
la critica è sacrosanta mentre il giudizio, in astratto e in penuria fortunata di ipocrisie, seppur dal costo talvolta esilarantemente autobiografico, è dei ragazzi o degli irrisolti. Credo che il dualismo meno insensato, se ne avremo la forza, potrà essere quello, citando un noto ex politico non tra i più incapaci, dei meriti e dei bisogni.
@@Iutub0ne_Genzore Chiarissimo.
Scusa ma... puoi tradurre il commento o è stato scritto per pochi eletti?
Oro
Perché questi frammenti di colonna sonora?
Roma non ha mai imposto il latino a nessuno dei popoli che si trovarono entro la sua influenza amministrativa, culturale, politica e militare. Al minuto 39:00 l'esempio è un esempio scorretto e aberrante.
Da qui la netta differenza tra l'universalismo romano e la globalizzazione intesa dal capitale nel mondo odierno, dove la lingua dominante è quella angloamericana. Ebbene Roma, adottatando un doppio livello di cittadinanza, quella romana (per accedere agli organi più alti dello stato) e quella locale (autosufficienza politica dei municipi e delle sue cariche) lasciava che le leggi locali venissero scritte nella lingua delle genti d'origine così come, in generale, mai si nota dalle fonti il predominio del latino nel commercio. Anzi proprio nel commercio si usavano con suprema libertà tutte le lingue del mondo.
Infine che la cultura greca conquistò la classe dirigente romana dimostra l'apertura mentale Latina, nei confronti del diverso, che i Greci non hanno mai dimostrato, nel corso di tutta la loro storia, di possedere.
Fare dei parallelismi (intesi come uguaglianza in senso matematico) non ha senso. Certo che Roma ha imposto la sua cultura e la sua lingua. Basti pensare che il latino (e non dimentichiamo) ed il greco erano "le uniche" lingue che si potevano scrivere. In più, riesci ad immaginare un senatore che non fa un discorso in latino? E di senatori/notabili/militari "barbari" ve ne furono molti
Maestro, va bene che non ci sono fatti ma solo interpretazioni, però così me lo fa diventare un chierichetto. Se voleva dire che Dio è morto in croce, scusi, non c’era mica bisogno di farlo dire a Nietzsche. Lo diceva lei e poi andavamo al cinema.
Sai, penso che Vattimo spieghi abbastanza bene il perché di questa interpretazione. E se lo dice Vattimo non é certo perché se lo é inventato un pomeriggio d'estate, ma perché é un concetto maturato da anni di letture e confronti con suoi pari. Stiamo parlato di un filosofo che su Nietzsche ha quasi costruito quasi tutto il suo pensiero. Di fatto, Nietzsche figlio di pastore luterano, e in costante contatto con la sua famiglia da cui mai ci fu una rottura netta, forse chierichetto lo era anche stato, visto che a principio aveva anche iniziato gli studi in teologia.
@@AntNuz scherzavo. Conosco l'opera di Gianni Vattimo e la sua meravigliosa autoironia fin dal lontano 1977.
2020.1.30 G
Nietzsche è letteratura, non filosofia. Idem Heidegger. Due autori di prosa di retrogusto poetico, dove il sentimento prevale sulla razionalità, presupposto sine qua non di ogni filosofare. Hanno saputo vendere il loro prodotto letterario in modo abile, spacciandolo per filosofia anziché quel pathos pseudo-religioso che in realtà è. Volutamente criptici, usano la tattica della ripetizione e dell’attrazione per avvalorare tesi completamente insensate. Andrebbero trattati nei testi come personaggi meta-filosofici, attori di quel mondo offuscato dove mistica, religione, poesia, arti, ovvero, in sintesi, le varie forme del pathos si manifestano in quella contradditorietà che le separa incontrovertibilmente da ogni espressione filosofica propriaemente definita.
Io ho l'impressione che ogni filosofia sia letteratura. Non riesco a comprendere il loro ragionamento perché mi sembra uno "sragionare" basato su presupposti totalmente arbitrari. Se posso, quale filosofo, secondo te, merita di essere letto?
@@mrdak88 Platone, Aristotele, Kant, e Schopenhauer (#1), anche in ordine inverso!
@@meganoid_9001 Schopenhaure era quello che più mi colpì alle superiori. Gli altri li trovo ormai sorpassati. Ma sarà sicuramente una mia impressione. Forse non voglio comprenderli
Direi che è anche letteratura. Per la parte prettamente filosofica la reputo, forse sorpassata come andare attraverso un ectoplasma di pensiero. Però Zarathustra per me resta la più digeribile delle sue produzioni, forse perché dedita a una narrativa più fruibile in corso di lettura.
Il poeta delle destre lanticristo
Ma guarda !! E pensare che sia il nazismo ( 1933 ) che il fascismo (1922 ) ancora non erano nati. Se poi quelli si sono appropriati erroneamente delle teorie di Nietzsche vogliamo dare la colpa a lui ??
Ma dove ti hanno messo in testa certe cazzate, al centro sociale ??
Nietsche-e stato-troppo-grande-x-essere-tiratox-la-giacca-inventore-della-psicanalisi-prima-di-freud-geniale-l.idea-che-gli-dei-sono-stati-dai-greci-antichi-visti-x-la-prima-volta-in-sogno-ec-ecc-
Vattimo, un Nietzsche decaffeinato
Dio e' morto...Dio e' mio padre...che girava in carrozza...per un mondo malandato...questo e' Nietzsche...ho sopportato tutto nella vita...sopporto anche sto sfigato di professore...
Vattimo lascia trasparire, attraverso la narrazione stanca ed enciclopedica, un sentimento di personale fallimento al cospetto di un rivoluzionario del pensiero occidentale.
il titolo più corretto sarebbe il caso Vattimo, dovrebbe scrivere un libro col titolo
"Nietzsche er mozzarella, ma de quella bona".
Può darsi....a me personalmente non piace Vattimo e mi trovo spesso in disaccordo su molte cose, in questo caso specifico l'ho trovato esaustivo, anche se un po' noioso. Arrivare alla fine delle oltre 4 ore, ricordo molto bene, è stata dura 😉
Mera sciocchezza , trattare oppure disvalutare il grande filosofo dell'Ottocento con epiteti poco gradevoli !
@@giuseppedantonioesposito8589 Per una volta che non critico Nietzsche ma i suoi epigoni che lo stravolgono, impara a leggere almeno.
Vero, allora fai una bella cosa, vacci tu a spiegare i filosofi. Com'è che Vattimo è famosissimo e tu non sei nessuno ??
@@walterpoluzzi9846 Grazie a personaggi come te direi, che confondono l'intelletto con la fama, che faccino pure la gloria di Nietzsche, Deleuze, Foucault, Vattimo.
Gloria eterna al post-moderno che ci rende liberi(sti)!
A parte questo Vattimo stravolge Nietzsche, che è tossico, deleteroio, e lo riconduce ad una pappa buona, un liberatore, che prewdica la liberazione di ogni individuo dai draghi dogmatici delle cattive verita assolute. E la gente ci crede!
vattimo non ha nulla a che fare con il grande Fritz!!! per favore...
Per la divulgazione mi pare vada bene; il pensiero di Vattimo qui non ha rilevanza.
Inascoltabile vattimo
Perché Aurelio? Io mi sto avvicinando alla filosofia e non comprendo
Pino Colosimo probabilmente massone, confonde è magnifica un personaggio osceno del pensiero come questo. La filosofia e’ una roba contorta, in cui si dà spazio anche a idee terrificanti, che sopratutto nella modernità secolarizzata priva di valori possono combinare ogni tipo di disastro, proprio riguardo nietzsche ci sarebbe tanto da dire. E vattimo non lo dice. Sempre meglio la storia, la filosofia solo di passaggio
Grazie Aurelio. Ho capito, ora mi è chiaro. Io mi sono incuriosito di Nietzsche e sto iniziando a leggerlo. Tutto è iniziato con una biografia di Massimo Fini. Grazie ancora.
Pino Colosimo figurati, spero non prenderai per faziosa la mia lettura, visto che in Italia si fa apologia di personaggi molto molto discutibili, forse proprio per questo. La cultura e’ occupata, e non solo in Italia, ma qui il filone dell’apologetica massonica ci proprina il peggio. Non parliamo poi degli italiani, da Dante a Giordano Bruno a D’Annunzio se ne potrebbe parlare a lungo. Riguardo il tedesco le sue convinzioni esoteriche lo collocano a parere mio, con la ragione ed il pensiero non ha nulla a che fare. Ma approfondire e’ un bene proprio per conoscere. Ti auguro un buono studio ;)
Grazie Aurelio, la penso come te. E inizio a studiarlo per comprendere ciò che istintivamente sospetto. Un caro saluto
Mamma mia quanto sei pesante! Hai passato poi tutta la vita a studiare Nietzsche e non lo hai capito: Ma come fai a parlare di lui senza citare almeno una volta Stirner!!! Studia di meno e vivi di più:Capirai!!!!!!