Condivido in pieno la scelta di Giancarlo che,nelle condizioni in cui si trova la barca, decide di rallentare per evitare sicuri danni alla struttura. Saggia decisione visto che forzare l’andatura non servirebbe a niente.
Concordo. Dopo tante miglia di mare formato e incrociato, prendere una ulteriore tempesta a Capo Horn sarebbe pericoloso. Probabilmente la barca, con l'andare del tempo ha acquisito dei limiti e Pedote se ne è reso conto. Con Giancarlo al comando un giretto attorno al mondo me lo farei.
Assurdo criticare uno dei qualsiasi 40 partecipanti, l-altro giorno ho letto uno che scriveva che l'italia della velo oceanica meritava di piú di Giancarlo come se l'italia abbia fatto qualcosa per appoggiarlo, come se fosse uno statale qualsiasi, piú rispetto.
Se si vuol fare un'analisi obbiettiva e non da tifoso, le prestazioni di Giancarlo risultano al di sotto delle aspettative e di questo è sicuramente conscio anche Lui ... e comunque forza Giancarlo!!
È tutto razionalmente comprensibile, giusto preservare scafi malconci come fa Pedote, ma di questa Vandee Globe mi rimarrà il coraggio di Dalin, Richomme e Simon alle prese con l'occhio del ciclone nell'Oceano Indiano, con venti di portata superiore anche a quelli di Capo Horn e onde di 8 metri. Il giro del mondo è per pazzi e sognatori, non per ragionieri
Di vela non ne capisco molto ma ho sentito che Dalin lo scorso Vandee aveva quasi vinto, non è un caso quindi se per la seconda volta di fila è in lotta per il titolo. Giancarlo fa bene a mettere davanti la sicurezza, ma è pur sempre una competizione e la gara vera e propria probabilmente si era già chiusa i primi 10 giorni di regata, quando i primi sono scappati. Già concludere una competizione del genere è un grandissimo risultato ovviamente.
Capisco perfettamente l'aspetto unano delle scelte di Giancarlo, ma dal lato spotivo non si può accettare. Rallentare per timore di una depressione per quanto forte è impensabile in regata. Il buon quasi settantenne Le Cam alla sua 7 Vendee non penso proprio abbia pensieri del genere che gli frullano per la testa. Altro uomo, altro cuore...
tu che esperienze hai di navigazione? come ti viene in mente di dire una roba del genere a uno che sta attraversando il mondo in solitaria? L' Italia è allo sbaraglio più totale e tu ne sei la dimostrazione
Fanno bene Pedote e Joske a rallentare. A Capo Horn mancano 350 miglia e quel brutto fronte entro le prossime 24 ore avrà scaricato gli effetti meteomarini peggiori, permettendo un attraversamento più agevole dell'Everest della vela. Nella Vendee Globe l'importante è tornare a casa, possibilmente senza troppi danni. A forzare possono pensarci i due in lotta per la vittoria, Dalin e Richomme.
Mi risulta che l'imoca di Isabelle Joschke in 18 posizione, è più vecchia di quella di Giancarlo appartiene a 3 generazione più indietro e quella di giancarlo a 2 generazioni ed è davanti, mentre Damien Seguin con una imoca della stessa generazione è senza una mano è ora 15°, appena superato attanasio
@@cesareagnello8767 Che vuoi intendere ? Ti informo che chi prende parte alla Vendee Globe non è certo un regatante da lago. Sono tutti bravissimi ma una regata attorno al mondo presuppone una barca in ottime condizioni, strumenti adeguati, un equipaggio di terra altrettanto attrezzato e per ultimo ma non per importanza, una serie di giornate fortunate. I tre avanti di così tanto percorso dimostrano che vincere una regata attorno al mondo non dipende solo dalla barca o dalla bravura dei piloti.
@@viaggidona volendo fare un'analisi obbiettiva e non da tifoso, al netto delle sfortune di ognuno, le prestazioni di Giancarlo risultano al di sotto delle aspettative e di questo è sicuramente conscio anche Lui ... e comunque forza Giancarlo!!
@@cesareagnello8767 come fai a giudicare le prestazioni di uno skipper che ha risolto un problema al giorno ? Non è riuscito a risolvere qualcosa ? Non mi pare. Il fatto che Pedote sia italiano poi non conta nulla nella Vendee Globe. Proprio per come si preparano i regatanti nei vari anni. Nella vela non esistono più scuole, esistono diverse filosofie a cui si attengono molti skipper, indipendentemente dalla nazionalità. Foil o non foil. Bordo libero basso o alto. Ad esempio io parteggio per Le Cam perché ha fatto una scelta coraggiosa : barca nuova, senza foil.
Condivido in pieno la scelta di Giancarlo che,nelle condizioni in cui si trova la barca, decide di rallentare per evitare sicuri danni alla struttura. Saggia decisione visto che forzare l’andatura non servirebbe a niente.
Concordo. Dopo tante miglia di mare formato e incrociato, prendere una ulteriore tempesta a Capo Horn sarebbe pericoloso. Probabilmente la barca, con l'andare del tempo ha acquisito dei limiti e Pedote se ne è reso conto. Con Giancarlo al comando un giretto attorno al mondo me lo farei.
Ottima scelta di Giancarlo,, ancora manca tanto💪⚜️
Assurdo criticare uno dei qualsiasi 40 partecipanti, l-altro giorno ho letto uno che scriveva che l'italia della velo oceanica meritava di piú di Giancarlo come se l'italia abbia fatto qualcosa per appoggiarlo, come se fosse uno statale qualsiasi, piú rispetto.
Se si vuol fare un'analisi obbiettiva e non da tifoso, le prestazioni di Giancarlo risultano al di sotto delle aspettative e di questo è sicuramente conscio anche Lui ... e comunque forza Giancarlo!!
È tutto razionalmente comprensibile, giusto preservare scafi malconci come fa Pedote, ma di questa Vandee Globe mi rimarrà il coraggio di Dalin, Richomme e Simon alle prese con l'occhio del ciclone nell'Oceano Indiano, con venti di portata superiore anche a quelli di Capo Horn e onde di 8 metri. Il giro del mondo è per pazzi e sognatori, non per ragionieri
Hanno barche di ultima generazione, con Carene e Foil Superfast . Le barche dei primi tre sono di un altro pianeta!
Di vela non ne capisco molto ma ho sentito che Dalin lo scorso Vandee aveva quasi vinto, non è un caso quindi se per la seconda volta di fila è in lotta per il titolo. Giancarlo fa bene a mettere davanti la sicurezza, ma è pur sempre una competizione e la gara vera e propria probabilmente si era già chiusa i primi 10 giorni di regata, quando i primi sono scappati. Già concludere una competizione del genere è un grandissimo risultato ovviamente.
Capisco perfettamente l'aspetto unano delle scelte di Giancarlo, ma dal lato spotivo non si può accettare. Rallentare per timore di una depressione per quanto forte è impensabile in regata. Il buon quasi settantenne Le Cam alla sua 7 Vendee non penso proprio abbia pensieri del genere che gli frullano per la testa. Altro uomo, altro cuore...
E barca nuovissima.
tu che esperienze hai di navigazione? come ti viene in mente di dire una roba del genere a uno che sta attraversando il mondo in solitaria? L' Italia è allo sbaraglio più totale e tu ne sei la dimostrazione
Fanno bene Pedote e Joske a rallentare. A Capo Horn mancano 350 miglia e quel brutto fronte entro le prossime 24 ore avrà scaricato gli effetti meteomarini peggiori, permettendo un attraversamento più agevole dell'Everest della vela. Nella Vendee Globe l'importante è tornare a casa, possibilmente senza troppi danni. A forzare possono pensarci i due in lotta per la vittoria, Dalin e Richomme.
Mi risulta che l'imoca di Isabelle Joschke in 18 posizione, è più vecchia di quella di Giancarlo appartiene a 3 generazione più indietro e quella di giancarlo a 2 generazioni ed è davanti, mentre Damien Seguin con una imoca della stessa generazione è senza una mano è ora 15°, appena superato attanasio
@@cesareagnello8767 Che vuoi intendere ? Ti informo che chi prende parte alla Vendee Globe non è certo un regatante da lago. Sono tutti bravissimi ma una regata attorno al mondo presuppone una barca in ottime condizioni, strumenti adeguati, un equipaggio di terra altrettanto attrezzato e per ultimo ma non per importanza, una serie di giornate fortunate. I tre avanti di così tanto percorso dimostrano che vincere una regata attorno al mondo non dipende solo dalla barca o dalla bravura dei piloti.
@@viaggidona volendo fare un'analisi obbiettiva e non da tifoso, al netto delle sfortune di ognuno, le prestazioni di Giancarlo risultano al di sotto delle aspettative e di questo è sicuramente conscio anche Lui ... e comunque forza Giancarlo!!
@@cesareagnello8767 come fai a giudicare le prestazioni di uno skipper che ha risolto un problema al giorno ? Non è riuscito a risolvere qualcosa ? Non mi pare. Il fatto che Pedote sia italiano poi non conta nulla nella Vendee Globe. Proprio per come si preparano i regatanti nei vari anni. Nella vela non esistono più scuole, esistono diverse filosofie a cui si attengono molti skipper, indipendentemente dalla nazionalità. Foil o non foil. Bordo libero basso o alto. Ad esempio io parteggio per Le Cam perché ha fatto una scelta coraggiosa : barca nuova, senza foil.