Vivere in Norvegia | Sfatiamo alcuni miti
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- Опубліковано 20 лют 2021
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Come vive un'italiana in Norvegia: estratto dell'intervista a Sara, expat a Bergen.
Sfatiamo alcuni miti sulla Norvegia.
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ma le informazioni date sulla sanità pubblica non sono corrette! È previsto un tetto annuale di 2.000 corone (200 euro l'anno), una volta superato questo tetto non si paga piu' nulla.
Grazie per la correzione, Francesca. L'intervista risale a qualche tempo fa, potrebbero nel frattempo essere cambiate le cose oppure sono sempre state così ma l'intervistata non era aggiornata... 🙏
Bravi, sfatate tutti i miti possibili perché non è giusto esaltare la Norvegia e in generale i paesi scandinavi come il paradiso dove tutto funziona. A proposito, vorrei chiedere una cosa sulle figure lavorative specializzate. Quello che mi induce a sospettare è proprio il fatto che li cercano queste figure. Mi spiego meglio: possibile mai che debba venire un italiano o qualsiasi altro straniero per svolgere incarichi di un certo livello di specializzazione quali ad esempio architetto, ingegnere, software engineer, ecc. I norvegesi cosa fanno? Gli operai? Non gli piacciono i lavori specializzati? Tutto ciò mi desta sospetto e mi fa pensare che tutti quelli che fanno video sui lavori che si trovano all'estero dopo la laurea hanno qualcosa da nascondere e che non dicano tutta la verità. Magari di questi lavori specializzati tanto osannati di meritocrazia sono precari, non so, la mia è un'ipotesi ma il tutto non mi quadra. Se qualcuno per esperienza personale o per testimonianze può darmi qualche chiarimento al riguardo gli/le sarei grato. Riguardo la mentalità inquadrata non è tanto buona come cosa perché va bene che bisogna seguire le regole, ma ci sono situazioni in cui secondo me bisogna essere più elastici, e se questa gente pecca da questo punto di vista è un problema. Comunque, in ogni caso, nessun paese è perfetto.
Ciao! È difficile dire cosa stia dietro al fatto che in tanti paesi sono parecchio richiesti specialisti stranieri. In certi casi è una questione culturale, in altri di densità di popolazione, in altri di qualità della formazione di quelle figure, in altri ancora di mindset delle persone. Fatto sta che questo fenomeno esiste in parecchi luoghi. Per la mia esperienza personale non c'è un mistero dietro, né aspetti che vengono nascosti in mala fede, ma a seconda dei paesi e dei contesti ci saranno condizioni diverse. Un abbraccio
@@AndreaCabassiCom Scusa, cosa si intende per mindset delle persone? E poi cosa intendi anche per qualità di formazione delle figure professionali? Se puoi essere più preciso....In ogni caso a me personalmente la cosa mi puzza un po' anche perché vorrebbe dire che l'Italia è la pecora nera dell'Europa in questo senso perché in Italia gli italiani hanno difficoltà a fare carriera per il discorso delle raccomandazioni, gli stranieri invece hanno proprio la strada chiusa. Infatti da noi gli stranieri vanno a raccogliere pomodori (con tutto il rispetto per tutti i lavori perché per me ogni lavoro è utile alla società). Infatti, hai mai visto un marocchino o albanese o rumeno ecc. fare i medici o gli infermieri o gli architetti o anche i responsabili di qualche punto vendita? A me non risulta. Possibile che solo in Italia c'è questo fenomeno e negli altri paesi è assente?
@@gladiator_80 Per minset intendo la mentalità delle persone, in questo caso specifico il modo in cui interpretano la loro professione.
Per qualità della formazione intendo che il modo in cui le persone vengono formate in certe culture è considerato (a torto o ragione) più efficace che in altre.
Ahimè non solo in Italia, ma anche altrove, certe persone hanno meno opportunità di altre.
In certi casi è un problema di preconcetti e forse anche razzismo, in altri è semplicemente un fatto di formazione, cioè che sono meno preparate di altre.
L'Italia è un paese tendenzialmente più chiuso e razzista di altri, ne ignoro la ragione, ma purtroppo non è l'unico, quindi tali fenomeni, come giustamente scrivi, ci sono anche all'estero.
Per la mia esperienza però, in parecchi paesi esteri si hanno più opportunità che in Italia perché c'è più meritocrazia, cioè si guarda più alle capacità delle persone che alla loro provenienza o raccomandazioni rispetto a quanto succeda in Italia.
Con questo non dico che chiunque vada all'estero troverà opportunità e tappeti rossi, resta sempre il fatto che occorre che il "valore" che porti con te (come competenze e cose che sai fare) sia abbastanza interessante per convincere un'azienda ad assumerti e pagarti bene.
Spero di essermi spiegato.
@@AndreaCabassiCom Si, ti sei spiegato, anche se non dimentichiamoci che oltre le competenze c'è un aspetto che a volte viene sottovalutato e cioè il comportamento, il rispetto per i colleghi, insomma la serietà in generale. Può sembrarti scontato ma ai tempi di oggi con la gente che c'è non lo è. Le competenze si possono acquisire sempre con la formazione e un pò di ostinazione, il comportamento forse un po' meno poiché riguarda anche l'educazione. Detto questo, non ho capito però una cosa riguardo alla bassa densità di popolazione che hai citato come uno dei motivi per cui può essere che ricercano delle figure specializzate. Ti faccio l'esempio della figura del medico. Se in Italia ne servono (per dire un numero) 10, nei paesi scandinavi che sono credo 1/5 di noi ne servono 2, quindi vuol dire che ci sono meno ospedali, di conseguenza meno medici, meno infermieri ecc., quindi dovrebbe essere tutto proporzionato. Ecco perché mi chiedevo come mai si debba scomodare uno dall'Italia o da un altro paese ad andare lì a fare il medico, l'infermiere o anche l'architetto(cosa ci sarà mai da progettare poiché mi è sembrato di capire che la maggior parte sono case basse più o meno tutte uguali?). Magari io lo vedo strano, non so...
Quella della densità di popolazione è solo un'ipotesi, non significa che sia sempre vera. Anche il tuo ragionamento fila. Comunque il punto è che per tantissime professionalità c'è un paese estero nel quale si hanno opportunità superiori che in Italia. Lo stesso vale anche per tanti altri paesi ovviamente...
Comunque la tipa che hai intervistato, è lenta, cioè mi viene da chiederle se è Siciliana come me. Ragiona da medioevo, i miei amici si trovano benissimo in Norvegia.
Ognuno ha (per fortuna) i propri gusti. Se ci stesse così male, forse se ne sarebbe già andata... 😉
Anche qua i medici diagnosticano solo da protocollo, ecco perché da quando siamo con l'omeopata non ci siamo più ammalate e non ci sfondiamo di antibiotici cortisone e antinfiammatori. E parlo fa nord a sud. In Italia Non c è lavoro, c è delinquenza, c è sporcizia, l' arte è discriminata, l' ambiente pure, la burocrazia italiana è agghiacciante come la giustizia. Ma potremmo andare avanti per ore.
Ciao! Cosa intendi con "anche qua"? Dove ti trovi? Grazie
@@AndreaCabassiCom credo intendesse dire "anche qua da noi in italia"
Si vede che non sei mai stato
fuori d'Italia: vacci al più presto,
così eviterai quella serie di
dabbenaggini!