Ecco perchè NON CONVIENE STUDIARE in ITALIA
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- Опубліковано 6 вер 2024
- Video inidirizzato a tutti quei ragazzi che come me erano in dubbio sul da farsi dopo la laurea.
E' così tanto fondamentale? In questo video diamo un'occhiata alla situazione accademica italiana, parlando dei pro e dei contro. Quando ha senso andare all'università e la sua convenienza economica effettiva.
Ringrazio @mr_rip e @tommasodiste per aver ispirato questo video
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#laurea #formazione #studente #soldi
Da laureato in Economia e Commercio, posso dire che non è valsa la pena. Se potessi tornare indietro, userei quel tempo per godermi gli anni migliori e per anticipare l'indipendenza economica. I miei non potrebbero vantarsi di avere un figlio laureato, ma questo poco importa ..
Il problema é che delle volte é solo una loro gioia, tantissime persone che conosco mollano il loro settore per fare quello che volevano fare da sempre e prediligono star bene piuttosto che vantarsi al bar
Pensa che in cina hanno consigliato ai laureati di fare lavori piu umili e di abbassare le aspettative perché sono troppi.
La richiesta di laurea da parte delle aziende è solo una barriera all'ingresso.
Quoto in parte, una percorso accademico decente ti da degli step in più se non vai “per il pezzo di carta” ma per imparare qualcosa
È bello vedere che ci sono ragazzi come te intellettualmente onesti, ti parlo da non laureato che è a capo di un team di sviluppo in una multinazionale.
Durante le fasi di assunzione vedo continuamente non solo la spocchia ma anche la mancanza di skills di gran parte dei laureati che mi si presentano ai colloqui tecnici, ed esattamente come dici tu la maggior parte pensano che avere un 110 corrisponda ad essere dei super programmatori quando poi in realtà fanno fatica ad usare un thread.
É un classico, più laureati con la sindrome dell’impostore meno laureati con la presunzione di essere arrivati🤝🏻
Spezzo una lancia a favore dei programmatori.. capisco quello che dici, comunque se ti sei laureato con 110 e in tempo, non sei l'ultimo scemo arrivato...Vuol dire che hai disciplina, dedicazione e una discreta testa. Ai colloqui tecnici bisogna andare preparati, non si può pensare di essere freschi su argomenti che si sono studiati anni prima e poi accantonati .. questa è una cosa che l'italiano non capisce a differenza di un Americano, dove per entrare in un posto di un certo livello devi fare colloqui multipli e prima ti devi preparare, non basta mostrare il pezzo di carta per avere il lavoro
@@alex-cu1tz secondo me il problema non é essere o meno scemi, il problema è proprio il sistema di formazione.
I laureati parlano tanto di forma mentis ma quello che vedo durante i colloqui sono persone abituate a ragionare in modo mnemonico mentre il programmatore è un mestiere prettamente logico, ed in generale per chi lavora nell'informatica ad alti livelli non è possibile uscirne vivi continuando ad imparare le cose a memoria.
Non voglio fare di tutte le erbe un fascio ed ovviamente ci sono anche le eccezioni, ma nel corso del tempo ne ho viste pochissime ed erano soprattutto persone appassionate e dedicate alla materia anche fuori dalle aule
@@user-ek3ch9kc9r concordo ma in parte .. vero quello che dici lo sviluppatore deve essere in grado di risolvere problemi, tutto però parte da una base teorica e poi pratica ... se non so cos'è un thread come faccio ad applicarlo nella risoluzione di un problema?? Non essendo andato all'università, come fai a dire che il sistema di formazione è errato? Non mi risulta che in università, per mia esperienza personale, si studiasse a memoria, perchè da noi i professori per gli esami ti facevano portare tutti gli appunti e libri che volevi, tanto se non avevi capito il concetto ti attaccavi al tram. Inoltre molte volte i professori per farti imparare a risolvere un problema, ti dicevano di arrangiarti e leggere i vari manuali .. ultima cosa, siamo onesti, parlando di colloqui tecnici per multinazionali in ambito tech, come direbbero gli americani "the interview system is broken" perchè alla fine ti chiedono contenuti che, per l amor del cielo utilissimi, ma sappiamo tutti che il lavoro è molto più semplice di quello che alla fine ti sei preparato e hai studiato per il colloquio .. ovviamente se l obiettivo di un ragazzo è entrare in una multinazionale, i 6/7 steps li deve fare, quindi con buona pazienza e volontà si deve mettere sotto e ripassare, studiare e fare pratica per i contenuti che servono per quel determinato colloquio. All'università si fanno svariate materie e se non si continua a fare pratica per quelle che ti servono, si ha un ritorno di ignoranza .. secondo me i ragazzi non hanno idea di quello che li aspetta al colloquio e non si preparano adeguatamente
@@alex-cu1tz vedi, la risposta che mi hai dato è esattamente ciò di cui parlo, avevi tutti gli elementi necessari e invece non solo non li hai interpretati nella maniera corretta ma sei partito con assunti totalmente errati.
Alla domanda sul come faccio a dire che il sistema di formazione è (secondo me) errato avevo già risposto nel precedente commento dicendo che lo vedo durante i colloqui in base alle risposte che mi vengono date ma, se vuoi un bit in più uno dei miei migliori amici ha cattedra al Polimi ed è lui per primo ad avallare questa tesi, ovviamente queste sono le mie parole e potrebbero non avere valore per te ma nell'ambiente sono cose di cui si parla da anni ed i docenti stessi spesso dicono che il sistema di istruzione è obsoleto e non al passo.
Veniamo poi all' interview system che sarebbe "broken", Io ho piena libertà di chiedere ai candidati ciò che voglio e non seguiamo nessun iter alla Google per le assunzioni, se sei interessato ad entrare nel merito l'iter si compone di uno screening test dove ci sono domande di cultura IT generale, roba che anche un ITIS dovrebbe sapere (e già lì ci perdiamo l' 80% dei candidati) e successivamente domande di pura logica basate sul background verificato nello screening test, mirate esclusivamente a sapere come il candidato ragiona e sul come risolverebbe un dato problema.
Quindi i candidati hanno non solo tutto il tempo di prepararsi dopo lo screening visto che tra le due fasi passa tempo ma, sicuramente nessuno gli viene a chiedere di scrivere a mano su carta un qualsivoglia algoritmo, e quindi anche il tuo assunto sul lavoro che é piú semplice del colloquio va a farsi benedire.
Concludo sulla questione del thread, nel mio commento se ci fai caso scrivevo che fanno fatica ad usarlo e non che non sapessero cos'è (quindi ennesimo tuo assunto errato), premesso che se un laureato non dovesse sapere cosa sia un thread sarebbe la prova lampante del fallimento del sistema di istruzione, quello specifico aneddoto fa riferimento ad un colloquio dove il 110 di turno mi tenne fermo ad ascoltare la sua spiegazione accademica sul threading per 5 minuti e poi alla prima domanda sul come verificare se questi avessero terminato il lavoro bloccò tutta la sua parlantina per poi terminare in scena muta, e si il livello è proprio questo purtroppo.
Si, conviene perché poi ti trasferisci all’estero con molta più facilità!
Per quello scenario non serve manco un video, compenso garantito al 100%
Ciao! Video piuttosto interessante e dici tutte cose vere. Ti recrimino solo una cosa: il tuo pensiero è troppo pessimistico.
Io ho conseguito una laurea triennale in Economia Aziendale, dopodiché ho svolto diversi lavori, compreso l'ambito in cui mi sono laureato.
Al di là degli stipendi percepiti (ovviamente bassi se parliamo dell'Italia), l'università mi ha dato moltissimo: la capacità di gestire la pressione, la capacità di continuare ad apprendere anche per conto mio e, non di meno, lo spirito critico e la capacità di analisi (queste sono solo alcune delle skills apprese all'univiersità).
Noi, per fortuna, abbiamo la possibilià di studiare in alcune delle migliori università del mondo a prezzi davvero irrisori e poi di scappare all'estero; visto come il nostro paese ci tratta, ritengo che non si meriti altro che essere spremuto.
Io ora vivo in Francia; offerte di lavoro non mancano, possibilià di far carriera ce ne sono e non escludo di completare qui il mio ciclo di studi.
A me dispiace davvero molto dire queste cose, ma bisogno un attimo guardare in faccia la realtà e decidere se restare in Italia per contribuire alla sua crescita, rischiando di non avere prospettive di carriera e, magari, di non trovare un lavoro per il quale abbiamo sputato lacrime e sangue sui libri per anni (e, quindi, non contribuire comunque in modo significativo alla crescita del nostro paese), oppure se seguire una via più "giusta" e di andare in luoghi in cui avremmo maggiori possibilità di essere valorizzati.
Detto questo, per me l'università è sempre un valore aggiunto in quanto l'impatto che ha sulla nostra crescita sia personale che intellettuale non ha eguali e, quindi, per rispondere alla domanda che hai posto all'inizio del video, si: per me, a patto che lo si desideri davvero, ha senso laurearsi. Ciò che non trovo avere senso è restare poi in contesti che non ti valorizzano (come ha fatto una mia ex compagna di corso la quale si è laureata con 110 e lavora al banco macelleria di un supermercato).
Ti chiedo scusa per la lunghezza del commento, ma spero davvero di aver lasciato un chiaro messaggio su come la penso riguardo a questo argomento.
Quello che dici in Italia è assolutamente vero, però c’è da dire che con una laurea, sopratutto in ambiti informatici hai la possibilità di andare all’estero e venir retribuito per quel che vali
Bravo Monte 💪
Grazie mille!
Troppo in stile Andrew Tate questo video, io sto facendo un percorso molto realista dove so che la laurea non ti fa diventare zio paperone, avrei consigliato strade più pratiche, esempio. MBA in top 7 Europa o top 15 US anche se non riguarda IT la strada per diventare benestante è quella.
Il video é provocatorio, mira più a criticare la situazione Italiana che l’utilità dell’università.
Come ho detto nel video sono laureato e laureando, quindi sarebbe un paradosso.
Quello che ti da una top università, a livello di skills, é difficilmente raggiungibile dalle alternative
bel video, la prossima volta inserisci le fonti e gli articoli in descrizione se riesci
🔥🔥🔥
Fuocherello🫡
caro Lorenzo , in base alla tua esperienza , se ti fosse stato dato la possibilità di prendere la triennale ma anche alla magistrale, se ti fosse dato l'opportunità di laurearti senza fare la tesi di laurea, tu opteresti per tale scelta o sceglieresti comunque di fare la tesi? beninteso sostituendo la tesi di laurea con 2-3 esami a scelta dello studente. ho una marea di amici che si sono laureati nelle materie più disparate e che a loro dire hanno fatto la tesi di laurea solo per laurearsi facendo il minimo indispensabile, venendo valutati in sede di discussione della tesi molto poco o zero. per favore ci potresti fare un video? grazie!
Ciao Luigi, nel mio caso la tesi triennale non fu valutata in sede di discussione, fu una semplice esposizione della stessa e qualche piccola domanda marginale, in generale credo che le tesi triennali siano quasi inutili, le tesi magistrali hanno più importanza ma siamo lì, personalmente preferirei non fare tutta quella manfrina e scegliere altro.
Statisticamente sono una perdita di tempo, dalle tesi emerge roba interessante una tesi su un miliardo
@@Lorenzomontesuelli grazie per la risposta! è la risposta che mi sarei aspettato!
È importante diplomarsi in Italia?
RDC>>>
😊
Sempre avanti🫶🏻
Un idraulico, elettricista e via discorrendo...ti metti in proprio e guadagni bene
Previsione mia: Tra qualche anno i lavori manuali specializzati si pagheranno a peso d’oro
@@LorenzomontesuelliCondivido
Ma infatti PhD e si valuta 🛫🛫
Vola più lontano possibile🫡