Da lettore/spettatore apprezzo davvero tanto Giorgio Cuscito. Pacato, chiaro e molto autorevole grazia anche alla sua gentilezza. Secondo me se il grande Maestro e il Prof. Caracciolo, vedo in Cuscito un eccezionale erede.
In tutta sincerità questa volta il titolo mi sembra un po' sballato, semmai la notizia di rilievo è che 6 taiwanesi su 10 non hanno votato DPP e che, anche leggendo le liti già nate, la possibilità di trovare una maggioranza totalmente orientata verso gli Stati Uniti è veramente molto bassa.
Ma perché la gente deve commentare a tutti i costi anche non sapendo una mazza boh. Sarai sicuro un grillino. Solo KMT è in qualche modo pro-Cina. L'altro partito TPP arrivato terzo non lo è affatto. E comunque la Cina non era l'unico tema elettorale eh. Esiste anche un paese con pornoemi tipo sanità educazione...
Analisi, valutazioni, ipotesi sul "pericolo Cina". Sta di fatto che come dice Travaglio su come si governano i cinesi sono fatti loro ma stà di fatto che storicamente la Cina di guerre non ne ha mai dichiarate ma solo subite. Non mi pare che la potenza egemone occidentale, con di volta in volta il sostegno di "alleati" europei possa vantare la stessa caratteristica. Io non sono cinese ma profondamente europeo ma sono stanco di questo continuo indottrinamento sempre contro qualcuno diverso da noi e dal nostro clan.
Hai una visione errata della storia cinese. Solo per dirne una, nel Sei- Settecento i cinesi conquistarono Tibet, Sinkiang, Mongolia, parte della Siberia. Tali territori furono poi in parte persi, in parte riconquistati, comunque è in virtù di quell'espansione che due popoli non cinesi, uighuri e tibetani, fanno ancor oggi parte dello Stato cinese. In questo dopoguerra la Cina ha poi combattuto due guerre per territori di frontiera, con India e Pakistan. Aggiungiamo che il passato non è di per sé una garanzia. Anche il Giappone non aveva una tradizione expansionista ma tra fine Ottocento e prima metà del Novecento è stato decisamente aggressivo. Oggi sono altri tempi, c'è il nucleare, le grandi potenze praticano meno l'annessione diretta, la Cina a differenza del Giappone di un tempo è già un colosso territoriale.... tutti elementi che possono limitare un'eventuale espansione cinese. Ma dire che tale espansione non sarebbe possibile per via di una tradizione, è azzardato.
Sono sempre felice che si parli a lungo della propaganda fatta/farà /ha fatto la Cina in Taiwan, o Occidente. Mai dico mai che ci siano inchieste e ammissioni dell'occidente o meglio US, su importanti quanto occulte campagne di proselitismo in paesi considerati nemici. Vedi Iran, Russia, paesi sud-americani. Ci considerate incapaci di valutazioni? Ma che sistema democratico avete costruito se i vostri/nostri cittadini sono trattati da incapaci?
Ma questa indipendenza di fatto come funziona per il cittadino? La carta di identità o il passaporto chi lo rilascia? I viaggi all'estero? Quali leggi si applicano?
li rilascia il governo taiwanese. Il passaporto taiwanese (che nella sua dicitura in inglese non fa piu' riferimento alla "Repubblica di Cina") e' accettato praticamente ovunque, tranne ovviamente in Cina. Le leggi (per fortuna) sono quelle taiwanesi, non cinesi. Non fosse per la minaccia cinese, Taiwan sarebbe uno stato come tutti gli altri.
A me pare che il tempo giochi invece più a favore degli USA che della Cina, soprattutto tenendo in conto il fattore demografico della PRC e il crescente senso di indipendenza Taiwanese
Quando sento le motivazioni cinesi per la riunificazione mi viene in mente un tale negli anni 30 in Europa che similmente parlava dei Sudeti e di Danzica...
L'occidente dovrebbe abbandonare ogni ambiguità e riconoscere Taiwan per ciò che già è: un paese indipendente, integrato e democratico. L'Europa dovrebbe fare di più e ribadire ufficialmente che in caso di attacco interverrebbe accanto agli Usa e al Giappone in difesa dell'isola. Invece il portafoglio chiama e le relazioni economiche con la Cina sono sempre più importanti dei valori ufficiali occidentali. A essere di manica larga con le dittature si rischia ciò che è successo con la Russia.
Anche i Padani di Bossi avevano deciso di essere indipendenti. Sfortunatamente l'assemblea delle Nazioni Unite non la vedeva allo stesso modo. Stessa cosa per Taiwan, che nessuno al mondo riconosce come indipendente (Stati Uniti compresi)
Informazioni molto accurate, e conclusioni molto sensate. L'unico aspetto di cui avrei parlato un po' di piú é il divario generazionale a Taiwan. Sotto i 40 anni il terzo partito che ha preso il 25% ha una popolaritá intorno al 60%. Il problema sono i vecchi che votano per abitudine sempre gli stessi partiti. Tra l'altro tanti giovani non sono riusciti ad andare a votare perché non é possibile votare dall'estero e perché tanti giovani lavoravano il giorno delle elezioni, mentre i pensionati vanno tutti a votare. Lí si hanno 7-10 giorni di ferie all'anno, quindi prenderne 1 per andare a votare é assurdo. Comunque la conclusione é che questo partito é destinato a crescere in popolaritá nei prossimi anni. Come dicono nel video, sará interessante vedere cosa fará la Cina, perché praticamente nessun Taiwanese, neanche chi vota il Kuomintang, vuole fare la fine di Hong Kong.
Poi io.intendevo un' autonomia all' italiana,tipo il Trentino.Che andrebbe bene.anche per l' Ucraina,se un giorno questa sara' dell' idea.Noi,oltre a dare.armi dovremmo caldeggiarla,o almeno proporla.Sul perche' e sul quando tocca agli.ucraini.Poi chiedo qual' e' la differenza tra autonomia e.indipendenza,non mi e' del tutto.chiara.
Autonomia fai parte dello stato d'appartenenza con possibilità di legiferare su norme ambientali, civili/penali, tributarie etc ma in piccola parte perché fai sempre parte di uno stato. Indipendenza sei uno stato sovrano a tutti gli effetti. Ciò che dici comporterebbe un'annessione russa dell'ucraina
Ah,capisco,ma non e' possibile che il Donbass sia autonomo rispetto allo stato centrale,tipo un Trentino,senza la presenza russa?Certo ormai l' hanno annesso alla Russia,i russi dovrebbero rinunciare a questo,cosa non facile,chiaro.
@@piopolizzi6823 sarebbe dovuto diventare una nazione autonoma slegata sia da ucraina che da Russia ma questa è pura fantascienza. Come se un giorno la Sicilia volesse diventare una nazione sovrana. E poi se fosse diventata (prima dell annessione) autonoma come il trentino sarebbe divenuto uno stato fantoccio
Le aziende straniere hanno abbandonato la Cina . Restano esposti i tedeschi … seriamente esposti con i grandi gruppi . Questo potrebbe essere un grande problema . Perché è’ solo questione di tempo e la Cina con le buone ( dubito ) oppure con le cattive prenderà l’isola . HK e’ collassata … il CCP ha i disperato bisogno di soldi … il costo operativo del controllo capillare dell’individuo e’ terribile …Taiwan rappresenta valore reale !!!
Non so in che mondo viva lei, ma nel mondo in cui vivo io su quasi ogni oggetto che mi passi per le mani c'è scritto made in china. Altro che non essere esposti...
In che senso le aziende tedesche sarebbero "esposte"? La Germania è da un bel pezzo il primo investitore occidentale in Cina, mentre noi ci consumiamo in vaneggiamenti anti cinesi, i tedeschi fanno business. L'idea che la Cina continentale possa invadere Taiwan è a dir poco irrealistica.
Ma se Taiwan divenisse per statuto una regione autonoma della Cina,mantenendo il proprio sistema di vita?,Tipo una Cina del futuro,comunque Cina,e autonoma,non indipendente.Poi dovrebbero pagare i tributi e si dovrebbero fare accordi commerciali ed equilibrati Tra Taiwan,Cina e resto del mondo,anche sulle rotte commerciali nel mar cinese.E' realistico questo,vi domando?
Non può funzionare perché la Cina per sua natura non rispetta mai questo tipo di accordi. Basta vedere ciò che è successo ad Hong Kong dove, dopo solenni promesse di rispettarne la natura democratica, il CCP ha estirpato ogni forma di libertà. I taiwanesi hanno già escluso ogni possibilità de "un paese due sistemi"
La repressione cinese di Hong Kong ha dimostrato che la formula “uno stato, due sistemi” è una bugia immensa. E poi Taiwan è il tappo che impedisce alla marina cinese di imporsi nel Pacifico. Gli Stati Uniti e i confinanti dell’area non vogliono certo fare questo regalo ai cinesi.
Esiste una sola Cina riconosciuta dalla comunità internazionale, la repubblica popolare. Detto questo la politica di Pechino nei confronti di Taiwan è un paese due sistemi, quindi l'autonomia di Taiwan è già riconosciuta dalla repubblica popolare. Il punto è che la cosiddetta indipendenza de facto di Taiwan non esiste perchè l'isola è un vaso di coccio stretto tra due vasi di acciaio. I taiwanesi non hanno altra scelta che dipendere dagli americani come finora, o dai loro fratelli cinesi. Nel primo caso dovranno spendere sempre più soldi per comprare armi dagli americani sottraendo risorse agli investimenti, ciò che ha portato il rallentamento economico e il DPP, pur avendo vinto le elezioni, è diventato minoranza a Taiwan. In un'ipotetica disputa territoriale o commerciale tra Taiwan e il Giappone i taiwanesi, secondo te, da che parte pensano che starebbero gli americani?
@@permarx1809 quindi per paura di litigare col purgatorio, ci si mette col diavolo? I cinesi possono fare tutte le dichiarazioni che vogliono, ma la storia dice ben altro. Il Tibet è stato invaso a suo tempo, le minoranze etnico-religiose subiscono i programmi di assimilazione, e a Hong Kong c'è stata repressione della polizia... per non parlare dell'assenza di diritti civili che il cittadino medio cinese subisce normalmente. Di che vogliamo parlare? Solo uno sprovveduto può pensare che la Cina lasci a Taiwan le cose come stanno. Comunque il fatto certo è che i taiwanesi non si stracciano certo le vesti per tornare con la Cina, semmai manifestano il contrario.
@@enricorinaldi8811 Tutte le economie moderne si basano "sulla massa lavoratrice che deve produrre valore per Versailles", sia che si tratti di Washington o di Pechino. I super ricchi che guadagnano individualmente quanto milioni di individui messi assieme esistono a occidente quanto nella Cina comunista. La differenza sta nel numero degli indigenti senza tetto e senza riserve che in America sono milioni mentre in Cina non se ne vedono più. I sistemi che si basano sull'individualità non sono meno autoritari di quelli che si basano sulla collettività, come sanno bene gli americani poveri di colore quando hanno a che fare con la polizia. La "nazionalizzazione (?)" di Taiwan non è diversa di quella della Padania nostrana, della Catalogna o dell'Irlanda del Nord, oppure del Lombardo Veneto, del regno delle Due Sicilie e del Gran Ducato di Toscana di qualche tempo fa. Che ti piaccia o no cinesi sono quelli della repubblica popolare del continente e cinesi sono quelli della repubblica di Cina confinata nell'isola, la cui stessa Costituzione riconosce che esiste una sola Cina di cui Taiwan è una provincia, e ne sancisce l'inviolabilità degli attuali confini. Per cui dichiarare l'indipendenza significa modificare i confini attuali e quindi non su potrebbe fare senza modificare la costituzione con maggioranza dei 2/3 del parlamento e referendum popolare.
Da lettore/spettatore apprezzo davvero tanto Giorgio Cuscito.
Pacato, chiaro e molto autorevole grazia anche alla sua gentilezza.
Secondo me se il grande Maestro e il Prof. Caracciolo, vedo in Cuscito un eccezionale erede.
In tutta sincerità questa volta il titolo mi sembra un po' sballato, semmai la notizia di rilievo è che 6 taiwanesi su 10 non hanno votato DPP e che, anche leggendo le liti già nate, la possibilità di trovare una maggioranza totalmente orientata verso gli Stati Uniti è veramente molto bassa.
Ma perché la gente deve commentare a tutti i costi anche non sapendo una mazza boh. Sarai sicuro un grillino. Solo KMT è in qualche modo pro-Cina. L'altro partito TPP arrivato terzo non lo è affatto. E comunque la Cina non era l'unico tema elettorale eh. Esiste anche un paese con pornoemi tipo sanità educazione...
Analisi, valutazioni, ipotesi sul "pericolo Cina".
Sta di fatto che come dice Travaglio su come si governano i cinesi sono fatti loro ma stà di fatto che storicamente la Cina di guerre non ne ha mai dichiarate ma solo subite.
Non mi pare che la potenza egemone occidentale, con di volta in volta il sostegno di "alleati" europei possa vantare la stessa caratteristica.
Io non sono cinese ma profondamente europeo ma sono stanco di questo continuo indottrinamento sempre contro qualcuno diverso da noi e dal nostro clan.
Hai una visione errata della storia cinese. Solo per dirne una, nel Sei- Settecento i cinesi conquistarono Tibet, Sinkiang, Mongolia, parte della Siberia. Tali territori furono poi in parte persi, in parte riconquistati, comunque è in virtù di quell'espansione che due popoli non cinesi, uighuri e tibetani, fanno ancor oggi parte dello Stato cinese. In questo dopoguerra la Cina ha poi combattuto due guerre per territori di frontiera, con India e Pakistan.
Aggiungiamo che il passato non è di per sé una garanzia. Anche il Giappone non aveva una tradizione expansionista ma tra fine Ottocento e prima metà del Novecento è stato decisamente aggressivo.
Oggi sono altri tempi, c'è il nucleare, le grandi potenze praticano meno l'annessione diretta, la Cina a differenza del Giappone di un tempo è già un colosso territoriale.... tutti elementi che possono limitare un'eventuale espansione cinese. Ma dire che tale espansione non sarebbe possibile per via di una tradizione, è azzardato.
Presidente si, ma con il 40% e 6 milioni di voti persi
in favore di posizioni piu moderate verso la Cina...60%
Grazie
Sono sempre felice che si parli a lungo della propaganda fatta/farà /ha fatto la Cina in Taiwan, o Occidente.
Mai dico mai che ci siano inchieste e ammissioni dell'occidente o meglio US, su importanti quanto occulte campagne di proselitismo in paesi considerati nemici.
Vedi Iran, Russia, paesi sud-americani.
Ci considerate incapaci di valutazioni? Ma che sistema democratico avete costruito se i vostri/nostri cittadini sono trattati da incapaci?
Applausi. Ma pare che ci di debba occupare solo della propaganda del nemico, e mai di quella dei "nostri" (padroni).
🍀🌟
Ma questa indipendenza di fatto come funziona per il cittadino? La carta di identità o il passaporto chi lo rilascia? I viaggi all'estero? Quali leggi si applicano?
li rilascia il governo taiwanese. Il passaporto taiwanese (che nella sua dicitura in inglese non fa piu' riferimento alla "Repubblica di Cina") e' accettato praticamente ovunque, tranne ovviamente in Cina. Le leggi (per fortuna) sono quelle taiwanesi, non cinesi. Non fosse per la minaccia cinese, Taiwan sarebbe uno stato come tutti gli altri.
Ma doveeeee?!!
Il tempo è un elemento prezioso. Può essere amico o traditore. Ma chi lo sa sfruttare, ne gode poi dei risultati. La Cina ha tempo. Gli USA, no.
A me pare che il tempo giochi invece più a favore degli USA che della Cina, soprattutto tenendo in conto il fattore demografico della PRC e il crescente senso di indipendenza Taiwanese
Per quali ragioni le sembra il contrario?
La guerra è l'opzione più costosa, la Cina dovrebbe puntare a una soluzione economica e politica
Io trovo folle che anche solo ventilino l'idea della guerra. Pechino farebbe bene ad abbassare la cresta.
Almeno per ora.
Quando sento le motivazioni cinesi per la riunificazione mi viene in mente un tale negli anni 30 in Europa che similmente parlava dei Sudeti e di Danzica...
Grazie al cavolo che ha un nome cinese, è un cinese.
L'occidente dovrebbe abbandonare ogni ambiguità e riconoscere Taiwan per ciò che già è: un paese indipendente, integrato e democratico. L'Europa dovrebbe fare di più e ribadire ufficialmente che in caso di attacco interverrebbe accanto agli Usa e al Giappone in difesa dell'isola. Invece il portafoglio chiama e le relazioni economiche con la Cina sono sempre più importanti dei valori ufficiali occidentali. A essere di manica larga con le dittature si rischia ciò che è successo con la Russia.
Nessuno vedrà l'alba del giorno dopo che l'occidente supererà la linea rossa di Taiwan.
Dopo che abbiamo abbandonato Afganistan e,fra un po,ucraina,chi ci crederebbe?
Il tuo commento è un crescendo di ilarità.
Vi arruolate voi, poi, però.
Anche i Padani di Bossi avevano deciso di essere indipendenti.
Sfortunatamente l'assemblea delle Nazioni Unite non la vedeva allo stesso modo.
Stessa cosa per Taiwan, che nessuno al mondo riconosce come indipendente (Stati Uniti compresi)
Penso che tu abbia ragione
Informazioni molto accurate, e conclusioni molto sensate.
L'unico aspetto di cui avrei parlato un po' di piú é il divario generazionale a Taiwan. Sotto i 40 anni il terzo partito che ha preso il 25% ha una popolaritá intorno al 60%. Il problema sono i vecchi che votano per abitudine sempre gli stessi partiti. Tra l'altro tanti giovani non sono riusciti ad andare a votare perché non é possibile votare dall'estero e perché tanti giovani lavoravano il giorno delle elezioni, mentre i pensionati vanno tutti a votare. Lí si hanno 7-10 giorni di ferie all'anno, quindi prenderne 1 per andare a votare é assurdo.
Comunque la conclusione é che questo partito é destinato a crescere in popolaritá nei prossimi anni. Come dicono nel video, sará interessante vedere cosa fará la Cina, perché praticamente nessun Taiwanese, neanche chi vota il Kuomintang, vuole fare la fine di Hong Kong.
Taiwan ho paura fara' una gran brutta fine.
Poi io.intendevo un' autonomia all' italiana,tipo il Trentino.Che andrebbe bene.anche per l' Ucraina,se un giorno questa sara' dell' idea.Noi,oltre a dare.armi dovremmo caldeggiarla,o almeno proporla.Sul perche' e sul quando tocca agli.ucraini.Poi chiedo qual' e' la differenza tra autonomia e.indipendenza,non mi e' del tutto.chiara.
Autonomia fai parte dello stato d'appartenenza con possibilità di legiferare su norme ambientali, civili/penali, tributarie etc ma in piccola parte perché fai sempre parte di uno stato.
Indipendenza sei uno stato sovrano a tutti gli effetti. Ciò che dici comporterebbe un'annessione russa dell'ucraina
Ah,capisco,ma non e' possibile che il Donbass sia autonomo rispetto allo stato centrale,tipo un Trentino,senza la presenza russa?Certo ormai l' hanno annesso alla Russia,i russi dovrebbero rinunciare a questo,cosa non facile,chiaro.
@@piopolizzi6823 sarebbe dovuto diventare una nazione autonoma slegata sia da ucraina che da Russia ma questa è pura fantascienza. Come se un giorno la Sicilia volesse diventare una nazione sovrana. E poi se fosse diventata (prima dell annessione) autonoma come il trentino sarebbe divenuto uno stato fantoccio
Le aziende straniere hanno abbandonato la Cina . Restano esposti i tedeschi … seriamente esposti con i grandi gruppi . Questo potrebbe essere un grande problema . Perché è’ solo questione di tempo e la Cina con le buone ( dubito ) oppure con le cattive prenderà l’isola . HK e’ collassata … il CCP ha i disperato bisogno di soldi … il costo operativo del controllo capillare dell’individuo e’ terribile …Taiwan rappresenta valore reale !!!
Non so in che mondo viva lei, ma nel mondo in cui vivo io su quasi ogni oggetto che mi passi per le mani c'è scritto made in china. Altro che non essere esposti...
@@MultiMario12345678 in cina da 22 anni .
In che senso le aziende tedesche sarebbero "esposte"?
La Germania è da un bel pezzo il primo investitore occidentale in Cina, mentre noi ci consumiamo in vaneggiamenti anti cinesi, i tedeschi fanno business.
L'idea che la Cina continentale possa invadere Taiwan è a dir poco irrealistica.
In Cina dicono: taiwanese falso e cortese 😊
Senza la "e"
Pare che gli piaccia anche la mènta vèrde, ai taiwanesi 😂
@@stefanodadamo6809 e il risotto col capriolo?
No …. In cina dicono CCP falso ! ( e basta ! )
Status Quo Ming Tang😂
Ma se Taiwan divenisse per statuto una regione autonoma della Cina,mantenendo il proprio sistema di vita?,Tipo una Cina del futuro,comunque Cina,e autonoma,non indipendente.Poi dovrebbero pagare i tributi e si dovrebbero fare accordi commerciali ed equilibrati Tra Taiwan,Cina e resto del mondo,anche sulle rotte commerciali nel mar cinese.E' realistico questo,vi domando?
Non può funzionare perché la Cina per sua natura non rispetta mai questo tipo di accordi. Basta vedere ciò che è successo ad Hong Kong dove, dopo solenni promesse di rispettarne la natura democratica, il CCP ha estirpato ogni forma di libertà. I taiwanesi hanno già escluso ogni possibilità de "un paese due sistemi"
La repressione cinese di Hong Kong ha dimostrato che la formula “uno stato, due sistemi” è una bugia immensa. E poi Taiwan è il tappo che impedisce alla marina cinese di imporsi nel Pacifico. Gli Stati Uniti e i confinanti dell’area non vogliono certo fare questo regalo ai cinesi.
Esiste una sola Cina riconosciuta dalla comunità internazionale, la repubblica popolare. Detto questo la politica di Pechino nei confronti di Taiwan è un paese due sistemi, quindi l'autonomia di Taiwan è già riconosciuta dalla repubblica popolare. Il punto è che la cosiddetta indipendenza de facto di Taiwan non esiste perchè l'isola è un vaso di coccio stretto tra due vasi di acciaio. I taiwanesi non hanno altra scelta che dipendere dagli americani come finora, o dai loro fratelli cinesi. Nel primo caso dovranno spendere sempre più soldi per comprare armi dagli americani sottraendo risorse agli investimenti, ciò che ha portato il rallentamento economico e il DPP, pur avendo vinto le elezioni, è diventato minoranza a Taiwan. In un'ipotetica disputa territoriale o commerciale tra Taiwan e il Giappone i taiwanesi, secondo te, da che parte pensano che starebbero gli americani?
@@permarx1809 quindi per paura di litigare col purgatorio, ci si mette col diavolo? I cinesi possono fare tutte le dichiarazioni che vogliono, ma la storia dice ben altro. Il Tibet è stato invaso a suo tempo, le minoranze etnico-religiose subiscono i programmi di assimilazione, e a Hong Kong c'è stata repressione della polizia... per non parlare dell'assenza di diritti civili che il cittadino medio cinese subisce normalmente. Di che vogliamo parlare? Solo uno sprovveduto può pensare che la Cina lasci a Taiwan le cose come stanno. Comunque il fatto certo è che i taiwanesi non si stracciano certo le vesti per tornare con la Cina, semmai manifestano il contrario.
@@enricorinaldi8811 Tutte le economie moderne si basano "sulla massa lavoratrice che deve produrre valore per Versailles", sia che si tratti di Washington o di Pechino. I super ricchi che guadagnano individualmente quanto milioni di individui messi assieme esistono a occidente quanto nella Cina comunista. La differenza sta nel numero degli indigenti senza tetto e senza riserve che in America sono milioni mentre in Cina non se ne vedono più. I sistemi che si basano sull'individualità non sono meno autoritari di quelli che si basano sulla collettività, come sanno bene gli americani poveri di colore quando hanno a che fare con la polizia.
La "nazionalizzazione (?)" di Taiwan non è diversa di quella della Padania nostrana, della Catalogna o dell'Irlanda del Nord, oppure del Lombardo Veneto, del regno delle Due Sicilie e del Gran Ducato di Toscana di qualche tempo fa.
Che ti piaccia o no cinesi sono quelli della repubblica popolare del continente e cinesi sono quelli della repubblica di Cina confinata nell'isola, la cui stessa Costituzione riconosce che esiste una sola Cina di cui Taiwan è una provincia, e ne sancisce l'inviolabilità degli attuali confini. Per cui dichiarare l'indipendenza significa modificare i confini attuali e quindi non su potrebbe fare senza modificare la costituzione con maggioranza dei 2/3 del parlamento e referendum popolare.
Arcipelagico però non si può....
A me pare una parola bellissima, mi proporrò di pronunciarla almeno una volta al mese.
Che flemma oh, non ce la fai a renderlo interessante? Perché lo sarebbe...