Razze Canine Italiane con Alberto Marengoni: Storia, Curiosità e Benessere | Parte 1"
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- Опубліковано 5 лют 2025
- In questo video parliamo di 10 tra le razze canine italiane, raccontate da Alberto Marengoni, giudice internazionale ENCI e FCI.
Alberto, con la sua vasta esperienza internazionale, ci guida attraverso il mondo delle razze italiane, condividendo aneddoti dalla sua carriera come giudice e appassionato del benessere del cane. Un contenuto perfetto da ascoltare in modalità podcast, per tutti coloro che amano i cani e vogliono conoscere di più sulle razze italiane e la loro importanza nel panorama mondiale.
In questo episodio parliamo di:
Bolognese
Bracco Italiano
C.P.Bergamasco
Cane di Mannara
Cirneco dell'Etna
Maltese
Mastino Napoletano
Spino degli Iblei
Spinone Italiano
Piccolo Levriero Italiano
Segui il video per una chiacchierata informativa e ricca di passione e se hai domande in merito a una di queste razze chiedi pure, risponderemo appena possibile.
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Sara Bonvicini
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Che bella diretta. Ho dovuto guardarla in differita perché non avendo IG, non riesco a seguire le dirette. Interessantissima. Ora però aspetto la puntata sui SEGUGI.....😊
Quella dopo, ma ti confesso che ne abbiamo parlato sommariam perché nessuno dei due li conosce in modo approfondito 😅
Comunque è gia pubblicata su yt la parte 2
Ciao! Mi sono dimenticato di chiedere ad Alberto sullo Spino degli Iblei se la mia teoria ha un senso o meno
Gli giro la domanda
Vorrei esprimere il mio pensiero. Ho avuto un Bergamasco proprio dell'allevamento di Cavalchini il nome Bergamasco è azzeccato perché originario delle Valli bergamasche di quei monti nell'alta Lombardia non si pettina si lascia incolto. Ho avuto il primo Briard importato on Italia che invece si pettina. Il barbone non ha assolutamente sottopelo. E per ultimo il cane di Mannera l'accento va sul Ma . Deriva da Mannera siciliano.Saluti
Sull accento del Mannara grazie della precisazione. Sul pelo infeltrito del bergamasco trovo molto plausibile che ogni tanto venisse tosato proprio perché nel mondo della pastorizia non c è tempo per i "fiocchetti"