INDOVINA CHI VIENE A PRANZO DONATO RAMUNNO DIRETTORE GENERALE ARPAB

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  • Опубліковано 27 сер 2024
  • Si presenta al ristorante rilassato e sorridente. Per sua natura, dice, non ama fare polemiche coi giornali, né tantomeno querelarli (fossero tutti come lui): il cinquantatreenne Donato Ramunno, originario di Melfi, afferma di essere molto sereno e sicuro del lavoro svolto finora, da luglio 2022, in un ruolo comunque “scottante” (nella terra del petrolio), come quello di direttore generale dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata.
    d - Come giustifica la sua esistenza?
    r - Credo che ognuno di noi abbia uno scopo nella vita.
    d - Lei ha anticipato un po’ la mia domanda. Ogni qual volta si profila all’orizzonte una nomina come questa, per sua natura, politica…
    r - ANCHE politica.
    d - …anche politica. Tuttavia ne derivano sempre tutta una serie di polemiche del tipo: “avrà le competenze e i titoli per ricoprirla?”. Anche nel suo caso non sono mancate.
    r - Per ricoprire il ruolo di direttore generale di Arpa bisogna avere dei requisiti specifici, dei titoli che hanno attinenza con l’ambiente e un’esperienza certificata maturata proprio in ambito ambientale.
    d - E lei ce l’ha?
    r - Eh, beh, credo che un geologo, laureato in Scienze Naturali…
    d - E quindi in ambito petrolio, per esempio…
    r - Io mi sono laureato presso l’Università degli studi della Basilicata, pertanto la mia palestra formativa è stata proprio la Val d’Agri, conducendo lì numerosi studi geofisici e geologico-strutturali.
    d - Da giovane studente a direttore dell’Ente che si occupa del monitoraggio della Val D’Agri, quanto è preoccupato per la situazione ambientale? O non è preoccupato per niente?
    r - Non si tratta di questo. Si tratta di svolgere il proprio ruolo con grande attenzione e rigore.
    r - In Val D’Agri conduciamo un controllo meticoloso dell’ecosistema. Riavvolgo anch’io il nastro: la preoccupazione dei cittadini è legata al fatto che non tutti sono informati a trecentosessanta gradi.
    d - E cosa ci dicono?
    r - Ci consegnano una qualità della medesima aria che respiriamo, che non desta e non dovrebbe destare alcuna preoccupazione.
    d - “Non dovrebbe”?
    r - Al momento non c’è stata alcuna problematica legata alle emissioni. Certo, si sono verificati in passato dei picchi di emissione legati a particolari circostanze, ma in generale in questi due anni da direttore generale di Arpa, la qualità dell’aria in Val D’Agri e nel resto della regione è eccellente.
    d - Il sindaco di Spinoso ha detto che il Pertusillo è un po’ il “fegato” di tutta la zona...
    r - È il recettore del fiume Agri e di tante altre piccole linee di impluvio che arricchiscono il lago di elementi nutritivi di cui si cibano queste stesse alghe, che poi proliferano.
    d - I cittadini, dunque, possono stare tranquilli?
    r - Io non sono un “tuttappostista”, ma dico che la situazione è oggetto di continuo e sistematico monitoraggio.
    d - È giusto fare un tavolo -come richiesto- con sindaci, cittadini della zona e rappresentanti della Regione Basilicata?
    r - Io non mi sono mai sottratto all’incontro con sindaci, cittadini o associazioni. Qualora volessero avere un incontro con me, sono disponibile a farlo.
    d - Alla luce delle polemiche pregresse, secondo lei c’è stato una sorta di allarmismo su acqua e petrolio?
    r - Non parlerei di allarmismo, semplicemente credo che in passato non ci sia stata una comunicazione adeguata, cosa che io sto provando a fare nel mio piccolo grazie alle testate giornalistiche locali e ai social network, rispetto ai dati e ai campionamenti che vengono effettuati durante tutto l’anno.
    d - Cos’è secondo lei che il Lucano non ha ben compreso?
    r -...Che le risorse ambientali rappresentano una ricchezza per tutti noi e che, in quanto tali, devono essere sfruttate con rispetto.
    d - …non da turista.
    r - Esatto, nel rispetto del nostro ambiente. E noi lo accoglieremo a braccia aperte.
    d - Di quante risorse avrebbe bisogno?
    r - Direi duecentocinquanta unità per raggiungere l’optimum, ma sarei felicissimo anche con duecento.
    d - I laboratori?
    r - Siamo dislocati su quattro sedi: Potenza, Matera, Metaponto e Viggiano. A Potenza e Matera abbiamo i laboratori di chimica, microbiologia, biotecnologia, chimica isotopica ed è lì, insieme a Metaponto, che è il nostro centro di ricerca, che c’è il nostro core business. Metaponto è stata assorbita in Arpa da oltre dieci anni.
    d - Il film che la rappresenta?
    r - “Le ali della libertà”.
    d - Il libro?
    r - “Paula” di Isabel Allende.
    d - La canzone?
    r - “Notte di note, note di notte” di Claudio Baglioni.
    d - Se tra cent’anni dovessero scoprire una targa a suo nome, cosa vorrebbe ci fosse scritto?
    r - Spero di aver fatto il mio dovere, mettendoci tutto me stesso.
    di Walter De Stradis

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