Grande competenza, lo si vede anche in confronto ad altri canali di restauratori. Apprezzo molto il tuo modo di spiegare che è essenziale, pratico e senza noiose e ripetizioni. Mai banale e sempre ricco di preziose informazioni.
Ciao Gianni, non sono una restauratrice, ma ogni tanto mi capita di rappezzare qualche vecchio mobile. Ormai, dopo tutti i danni che ho fatto, non muovo più un passo senza consultare i tuoi video. Grazie per la tua competenza che condividi così generosamente
Ciao Gianni io sono un restauratore "in pensione" . Sono di Pescara ma da 16 anni vivo nelle Marche ora a Civitanova dove le botteghe di restauro nn esistono praticamente se nn un paio di persone che lo fanno con poco lavoro da quanto ho potuto vedere ed io ormai da anni sono uno di quelli eppure di competenze ne avrei soprattutto come decoratore per finti marmi ecc... come ci sto male ma ormai le occasioni pare nn esistano più e vedere te per lo meno mi fa riassaporare con gli occhi questo mestiere e ammetto che di competenze ne hai e tante . Ti faccio i miei complimenti e semmai dovessi avere delle dritte te ne sarei grato. Saluti.
Lo so Lorenzo, anche qui a Tolentino che di lavoro nel restauro ce n'era a fiumi, ora non ce n'è praticamente più. Gli antiquari hanno tutti chiuso bottega, resta un rigattiere e di restauratori restano un paio di botteghe senza lavoro che si arrangiano come possono. Ci si arrangia a fare lavori diversi, come tavoli in resina, restauri di infissi o perfino traslochi, pur di sbarcare il lunario. Questo lavoro che sto facendo su UA-cam serve anche a questo: cercare di risvegliare l'interesse della gente verso il bello e il prezioso, che non è il truciolato di Svezia, che costa si pochissimo, ma vale meno. E poi vogliamo mettere il fascino di un oggetto costruito secoli fa e che ha vissuto chissà quale storia?
Mentre sto leggendo la tua risposta contemporaneamente sto vedendo un altro tuo video sulla lucidatura a poro aperto la mia passione nn finisce mai. Sono sconvolto nell apprendere da che a Tolentino ci sia questa situazione è inutile la tecnologia ha quasi totalmente soppiantato l arte antica e i meravigliosi mestieri che pena in ogni caso ti ringrazio della tua risposta che posso dirti continuerò a seguire i tuoi video e complimenti nn incontro spesso restauratori con le tue competenze riconosco al volo chi mastica la materia. Ciao Gianni.
Gianni sei un vero artista...a parte per le competenze da restauratore , dove sei fantastico , ma anche per la teatralità con cui concludi i video , mi fai morire 😂... menomale che esiste gente come te ancora...ormai è un mondo di apparenze e narcisismo...una tristezza atomica!!!un abbraccio ciao 😊
Il magheggio di una volta, quando si camuffavano i rattoppi degli abiti, che solo le monache certosine sapevano fare. Oggi fanno solo schifezze che neanche vale la pena riparare. Bisogna tenerseli da conto gli oggetti antichi, e menomale che c'è gente come lei che si dedica a questa bellissima arte del restauro. Complimenti.
Grazie davvero! Non è poi un lavoro così complicato... basta sapere cosa va fatto: seguire una linea sinuosa, che permetta di buttare il meno possibile del legno originale e di far confondere il segno con nodi e venature...
@@Restaura_con_Gianni La fa facile lei, ma chi non ha passione, pazienza, manualità e senso della misura, anche coi materiali, non potrebbe fare quei lavori. Li fanno si, ma sperperando e all'acqua di rose. Mi creda, ne sono rimasti troppo pochi, che posseggono quelle doti.
Trovo molto utile seguire i tuoi video e apprezzo la semplicità espositiva e la umiltà con cui ti approcci a chi non ha la tua competenza. Questo è un elemento che caratterizza i veri professionisti
Salve gianni! I suoi video li trovo moltoistruttivi perche sono dettagliati.le scrivo perche spero che presto ne faccia uno su come fare le integrazioni di tasselli su un mobile antico facendo vedere come usa gli utensili adatti.la ringrazio anticipatamente
Mi faccia capire bene... desidera un video sul come integrare una lacuna nel legno causata da che so... una caduta di un nodo o una parte marcita, o altro danno simile? Non è previsto in breve... però si, sarebbe un video interessante e potrei far aspettare un pochino i video che ho in progetto...
Ciao Gianni ho visto con piacere il tuo video e io ho un problema analogo a quello da te riscontrato. Tu spieghi molto bene ma quando dici per i tempi ho usato lo stucco poliuretanico e la colla poliuretanica cosa intendi ? Come avresti fatto diversamente? E soprattutto se non si trova il pezzo di impiallacciatura originale cosa consigli di comprare in caso di un pezzo di mogano che ho staccato con laspirapolvere insieme alla base sottostante di legno? Grazie in anticipo per il tuo aiuto Anna
Il lavoro perfetto sarebbe stato asportare il legno non più sano, magari con una raspa, incollarvi un tassello di legno con colla d'ossa, modellarlo per bene, e infine incollarvi sopra il piallaccio. Se non disponi di un piallaccio identico, usa quello più somigliante che riesci a trovare. Nella peggiore delle ipotesi, un legno simile ma più chiaro, per poi tingerlo...
Ciao Gianni oggi ho visto un altro tuo bellissimo video sullo stucco di gommalacca . Secondo te può essere una buona idea usare questo tipo di stucco al posto della pasta di legno ? Poi metterei un piallaccio e finirei la parte mancante sempre con lo stucco di gommalacca. Grazie per il tuo prezioso aiuto
Grazie ancora per tutti i tuoi preziosissimi consigli; avrei un paio di domande. Prima domanda era possibile usare colla vinilica? Seconda domanda mettendo della plastica al posto della carta si sarebbe evitato di asportarla dopo l'incollaggio
Grazie a te Carlo. In caso di restauro di un mobile antico, la colla ideale è la colla animale, o di bue o colla forte ecc. che dir si voglia... In questo caso ho usato la colla poliuretanica solo per risparmiare tempo, perchè dovevo finire il video al più presto; altrimenti, a questo punto, vinilica o poliuretanica poco cambia... Anche la plastica va benissimo, ma in genere si usa la carta, sempre per velocizzare l'asciugatura, anche se in questo caso la colla non è asciugata per essiccazione ma per reazione chimica con l'umidità contenuta nel legno... Quindi si: nel caso di colla animale o vinavil, mettere la carta è importante, ma in questo caso non ho risolto nulla...
Video interessante. Un piccolo commento, non sarebbe più semplice usare un pezzettino di polietilene invece della carta per non avere tutti i pezzi di carta appiccicati alla fine da rimuovere?
Si, in questo caso, poteva essere in effetti una parziale soluzione. Il problema è che per accorciare i tempi, ho usato una colla poliuretanica rapida, mentre per un restauro in genere si usa colla di coniglio o al massimo colla vinilica se il mobile è di scarso valore. Entrambe hanno lunghi tempi di asciugatura... La colla poliuretanica, molto più veloce, prima di seccare, si gonfia ed arriva un po' ovunque... la carta si è incollata perchè sotto ci era arrivata la colla, se avessi messo un foglio di plastica, non avrei avuto la carta da togliere, ma comunque avrei avuto la colla... Ho fatto così, istintivamente, per abitudine, perchè la carta, oltre a impedire al tassello di incollarsi, assorbe in parte l'acqua della colla e contribuisce all'essiccazione, ma in questo caso il meccanismo di solidificazione è completamente diverso e carta o plastica, avrebbe cambiato poco, da questo punto di vista... Comunque, grazie per avermelo fatto notare :)
Colla poliuretanica... Mio nonno falegname usava la colla vinilica, è un errore così grave? Chiedo perché mi accingo a fare una riparazione simile sul piano di un comodino di fine 800-inizio 900 e vorrei fare un lavoro definitivo. Ah il comodino (uno di quelli che si usavano per riporre il vaso da notte) lo tengo in bagno, e sulla parte superiore purtroppo prende umidità, il precedente lavoro che avevo fatto è durato 5 anni, ma ora necessita di essere rifatto, e volevo fare qualcosa di più permanente.
Buongiorno Stefano. Ho usato la colla poliuretanica solo per la sua velocità, la colla perfetta sarebbe stata quella d'ossa, che però nin andrebbe bene nel tuo caso perché non deve prendere umidità. Comunque il bagno è il peggior posto in cui tenere un mobile antico sia perché l'umidità scolla tutto, ma rovina anche la lucidatura e favorisce i tarli. Un mobile restaurato bene e tenuto a modo può durare centinaia di anni...
si, ma... Sarebbe un lavoro orribile! Ma nel caso di un mobile senza valore su cui vada fatto un lavorettaccio economico, si può fare anche con lo stucco... Però hai una macchia indelebile, che per quanto la vuoi ritoccare, avrà sempre un aspetto molto diverso dal legno...
Si usa solo per la preparazione alla doratura,la colla di coniglio.Si usa la colla forte o detta caravella o colla da falegname.Il non aver tempo per il video non giustifica la colla e lo stucco che usi che anche se lo dici non è bell'esempio.Dovevi parlare della reversibilità della colla animale.Ino altre parole "Predichi bene e Razzoli male".Come i tanti che usano il vinavil .Il restauro e un arte fatto di pazienza ed attesa non una lotta contro il tempo anche se per un video.
Quale prodotto si potrebbe usare su delle tapparelle avvolgibili rovinate dal tempo, con lievi crepe su alcune stecche e con il colore completamente sparito su tutte.Quindi escluderei i vari ravvivanti ed ipotizzerei una resina o un consolidante, visto che il legno sembra secco. Oppure basta stuccare le lievi crepe ,carteggiare e poi dare l'impregnante e la finitura che gli ridarà splendore e l'immagine di un tempo.
Ti consiglio di carteggiare via bene la vecchia vernice, magari con l'aiuto di una buona levigatrice rotorbitale che è molto veloce, anche se non arriva bene negli angoli e dovresti fare anche parecchio lavoro manuale... per poi passare uno o meglio ancora due mani di impregnante, la seconda se non vuoi scurire troppo può essere anche trasparente, ma la prima è importante che sia almeno un po' colorata, per una maggiore protezione contro i raggi ultravioletti, poi dai 2 mani se a spruzzo, almeno 3 se a pennello, di vernice tixotropica, o tixo che dir si voglia. Questa è molto densa, e la puoi usare anche come stucco, spingendola con una spatola nelle crepe, purchè siano piccole come dici. Se superano il millimetro di larghezza, potresti usare dello stucco acrilico per legno, che si trova in commercio in cartuccia come il silicone. Rimarrà sempre elastico ed asseconderà i movimenti del legno, garantendo una lunga durata, al contrario dello stucco poliuretanico, molto più resistente, ma che ha elasticità zero e finisce per spaccarsi, staccarsi e cadere. Questi prodotti non li cercare in un centro per bricolage, ma in un buon colorificio; forse spenderesti qualcosa meno, ma la qualità dei prodotti che vendono in quei posti è davvero bassissima... Buon lavoro
Salve Gianni, potrei avere la sua mail per mandarle un paio di foto di comodini, non riesco a darvi un’età, un valore e nemmeno una gravità della situazione…. Saluti e grazie per i suoi video! Gianpaolo
Scusami Gianpaolo. Specie in questo periodo che sto lavorando lontano da casa mi è già complicato rispondere ai commenti, figuriamoci fate stime di valori e restauri da semplici foto senza poter vefere dal vivo il mobile in questione... L'ideale sarebbe farlo vedere da un restauratore o antiquario...
ma tanti fichi con un restauro fatto come si deve e poi usa la poliuretanica e stucco catalizzato...? tanto valeva rifare il pezzo con lo stesso legno, era sicuramente più solido.
Io le cose cerco di spiegarle al meglio delle mie capacità: 3:10 Ma questo non significa che tutti intendano, specie se non ha intenzione di intendere 😉 L'oggetto di questo video è il restauro fatto all'impiallacciatura, non quello fatto al legno del fondo, che avrebbe richiesto un intervento con il paraloid B 72 che non ho fatto perchè questo oggetto, nella migliore delle ipotesi finirà in pezzi per restaurare cose più preziose, nella peggiore delle ipotesi, finirà sul fuoco
Grande competenza, lo si vede anche in confronto ad altri canali di restauratori. Apprezzo molto il tuo modo di spiegare che è essenziale, pratico e senza noiose e ripetizioni. Mai banale e sempre ricco di preziose informazioni.
Grazie!
Spero che i miei video ti siano utili 😉
Perfetto, ora il pezzo che hai fatto è buono, è tutto il resto che è da buttare.
Esatto 🤔🤣🤣🤣
Ciao Gianni, non sono una restauratrice, ma ogni tanto mi capita di rappezzare qualche vecchio mobile. Ormai, dopo tutti i danni che ho fatto, non muovo più un passo senza consultare i tuoi video. Grazie per la tua competenza che condividi così generosamente
Grazie!
Spero di farti fare bella figura 😄
Ciao Gianni io sono un restauratore "in pensione" . Sono di Pescara ma da 16 anni vivo nelle Marche ora a Civitanova dove le botteghe di restauro nn esistono praticamente se nn un paio di persone che lo fanno con poco lavoro da quanto ho potuto vedere ed io ormai da anni sono uno di quelli eppure di competenze ne avrei soprattutto come decoratore per finti marmi ecc... come ci sto male ma ormai le occasioni pare nn esistano più e vedere te per lo meno mi fa riassaporare con gli occhi questo mestiere e ammetto che di competenze ne hai e tante . Ti faccio i miei complimenti e semmai dovessi avere delle dritte te ne sarei grato. Saluti.
Lo so Lorenzo, anche qui a Tolentino che di lavoro nel restauro ce n'era a fiumi, ora non ce n'è praticamente più. Gli antiquari hanno tutti chiuso bottega, resta un rigattiere e di restauratori restano un paio di botteghe senza lavoro che si arrangiano come possono.
Ci si arrangia a fare lavori diversi, come tavoli in resina, restauri di infissi o perfino traslochi, pur di sbarcare il lunario.
Questo lavoro che sto facendo su UA-cam serve anche a questo: cercare di risvegliare l'interesse della gente verso il bello e il prezioso, che non è il truciolato di Svezia, che costa si pochissimo, ma vale meno. E poi vogliamo mettere il fascino di un oggetto costruito secoli fa e che ha vissuto chissà quale storia?
Mentre sto leggendo la tua risposta contemporaneamente sto vedendo un altro tuo video sulla lucidatura a poro aperto la mia passione nn finisce mai. Sono sconvolto nell apprendere da che a Tolentino ci sia questa situazione è inutile la tecnologia ha quasi totalmente soppiantato l arte antica e i meravigliosi mestieri che pena in ogni caso ti ringrazio della tua risposta che posso dirti continuerò a seguire i tuoi video e complimenti nn incontro spesso restauratori con le tue competenze riconosco al volo chi mastica la materia. Ciao Gianni.
Non è il mio ambito restaurare il legno ma è un piacere vedere questi lavori fatti a regola d arte,come gli antichi mentori
Grazie :)
Gianni sei un vero artista...a parte per le competenze da restauratore , dove sei fantastico , ma anche per la teatralità con cui concludi i video , mi fai morire 😂... menomale che esiste gente come te ancora...ormai è un mondo di apparenze e narcisismo...una tristezza atomica!!!un abbraccio ciao 😊
Abbraccio ricambiato, ma non mi morire ti pregoooo 😰😰😰
@@Restaura_con_Gianni no no prima rovino qualche mobile , poi mi ammazzera' qualcuno tranquillo 🤣
@@Metiu83 a, in questo caso "puoi stare sereno" cit. Renzi. Che ci penso io di persona!
😂😂😂
Il magheggio di una volta, quando si camuffavano i rattoppi degli abiti, che solo le monache certosine sapevano fare.
Oggi fanno solo schifezze che neanche vale la pena riparare. Bisogna tenerseli da conto gli oggetti antichi, e menomale che c'è gente come lei che si dedica a questa bellissima arte del restauro. Complimenti.
Grazie davvero!
Non è poi un lavoro così complicato... basta sapere cosa va fatto: seguire una linea sinuosa, che permetta di buttare il meno possibile del legno originale e di far confondere il segno con nodi e venature...
@@Restaura_con_Gianni
La fa facile lei, ma chi non ha passione, pazienza, manualità e senso della misura, anche coi materiali, non potrebbe fare quei lavori.
Li fanno si, ma sperperando e all'acqua di rose.
Mi creda, ne sono rimasti troppo pochi, che posseggono quelle doti.
Complimenti ai nostri artigiani! Bravo.
Grazie!
Grande Maestro 💪
Trovo molto utile seguire i tuoi video e apprezzo la semplicità espositiva e la umiltà con cui ti approcci a chi non ha la tua competenza. Questo è un elemento che caratterizza i veri professionisti
Grazie! spero ti siano utili
Lavoro da vero maestro.
Grazie 👋👋👋
COMPLIMENTI!!!! E' UN PIACERE VEDERLA LAVORARE. AVESSI UN MAESTRO COSI' FORSE RIUSCIREI ANCHE IO
Come si fa lo ha visto, ora per farcela non ha bisogno di nessun maestro, ma solo di credere in se stesso ;-)
Salve gianni! I suoi video li trovo moltoistruttivi perche sono dettagliati.le scrivo perche spero che presto ne faccia uno su come fare le integrazioni di tasselli su un mobile antico facendo vedere come usa gli utensili adatti.la ringrazio anticipatamente
Mi faccia capire bene... desidera un video sul come integrare una lacuna nel legno causata da che so... una caduta di un nodo o una parte marcita, o altro danno simile?
Non è previsto in breve... però si, sarebbe un video interessante e potrei far aspettare un pochino i video che ho in progetto...
Buonasera gianni .si mi riferisco a dei tasselli mancanti in generale e sareifelice di vedere come li prepara e che utensili usa .grazie tanto
E’ sempre un piacere vedere i tuoi video. Bravo!!👍🏼
Grazie!
Congratulazioni
Favoloso!
Sei proprio BRAVO!
Grazie Gaetano :-)
Complimenti 👌
Grazie :)
Ciao Gianni ho visto con piacere il tuo video e io ho un problema analogo a quello da te riscontrato. Tu spieghi molto bene ma quando dici per i tempi ho usato lo stucco poliuretanico e la colla poliuretanica cosa intendi ? Come avresti fatto diversamente? E soprattutto se non si trova il pezzo di impiallacciatura originale cosa consigli di comprare in caso di un pezzo di mogano che ho staccato con laspirapolvere insieme alla base sottostante di legno? Grazie in anticipo per il tuo aiuto Anna
Il lavoro perfetto sarebbe stato asportare il legno non più sano, magari con una raspa, incollarvi un tassello di legno con colla d'ossa, modellarlo per bene, e infine incollarvi sopra il piallaccio.
Se non disponi di un piallaccio identico, usa quello più somigliante che riesci a trovare. Nella peggiore delle ipotesi, un legno simile ma più chiaro, per poi tingerlo...
Ciao Gianni oggi ho visto un altro tuo bellissimo video sullo stucco di gommalacca . Secondo te può essere una buona idea usare questo tipo di stucco al posto della pasta di legno ? Poi metterei un piallaccio e finirei la parte mancante sempre con lo stucco di gommalacca. Grazie per il tuo prezioso aiuto
complimenti
Grazie!
Grazie ancora per tutti i tuoi preziosissimi consigli; avrei un paio di domande. Prima domanda era possibile usare colla vinilica? Seconda domanda mettendo della plastica al posto della carta si sarebbe evitato di asportarla dopo l'incollaggio
Grazie a te Carlo.
In caso di restauro di un mobile antico, la colla ideale è la colla animale, o di bue o colla forte ecc. che dir si voglia...
In questo caso ho usato la colla poliuretanica solo per risparmiare tempo, perchè dovevo finire il video al più presto; altrimenti, a questo punto, vinilica o poliuretanica poco cambia...
Anche la plastica va benissimo, ma in genere si usa la carta, sempre per velocizzare l'asciugatura, anche se in questo caso la colla non è asciugata per essiccazione ma per reazione chimica con l'umidità contenuta nel legno...
Quindi si: nel caso di colla animale o vinavil, mettere la carta è importante, ma in questo caso non ho risolto nulla...
ciao Gianni ottimo lavoro
Grazie!
Questo legno non è proprio vivo... ma tentiamo di dargli nuova vita! ;)
Bravo
dalla parlata mi pare di capire che siamo vicini... bel lavoro
Grazie!
Io so de Tulintì ;-D
@@Restaura_con_Gianni magerata granne!!!!
@@ritiporch6624 Buona serata a te che vivi all'ombra dello Sferisterio!
Muy buen trabajo, saludos desde Argentina 🇦🇷
Gracias!
Dios te proteja a ti y a Argentina
Video interessante. Un piccolo commento, non sarebbe più semplice usare un pezzettino di polietilene invece della carta per non avere tutti i pezzi di carta appiccicati alla fine da rimuovere?
Si, in questo caso, poteva essere in effetti una parziale soluzione.
Il problema è che per accorciare i tempi, ho usato una colla poliuretanica rapida, mentre per un restauro in genere si usa colla di coniglio o al massimo colla vinilica se il mobile è di scarso valore. Entrambe hanno lunghi tempi di asciugatura... La colla poliuretanica, molto più veloce, prima di seccare, si gonfia ed arriva un po' ovunque... la carta si è incollata perchè sotto ci era arrivata la colla, se avessi messo un foglio di plastica, non avrei avuto la carta da togliere, ma comunque avrei avuto la colla...
Ho fatto così, istintivamente, per abitudine, perchè la carta, oltre a impedire al tassello di incollarsi, assorbe in parte l'acqua della colla e contribuisce all'essiccazione, ma in questo caso il meccanismo di solidificazione è completamente diverso e carta o plastica, avrebbe cambiato poco, da questo punto di vista...
Comunque, grazie per avermelo fatto notare :)
Sei bravissimo ,dove posso trovare un persona come te , vicino la mia zona
Questa è una domanda davvero difficile... Anche perchè i restauratori sono una specie in via di estinzione...
💯👍👍
Colla poliuretanica... Mio nonno falegname usava la colla vinilica, è un errore così grave? Chiedo perché mi accingo a fare una riparazione simile sul piano di un comodino di fine 800-inizio 900 e vorrei fare un lavoro definitivo. Ah il comodino (uno di quelli che si usavano per riporre il vaso da notte) lo tengo in bagno, e sulla parte superiore purtroppo prende umidità, il precedente lavoro che avevo fatto è durato 5 anni, ma ora necessita di essere rifatto, e volevo fare qualcosa di più permanente.
Buongiorno Stefano.
Ho usato la colla poliuretanica solo per la sua velocità, la colla perfetta sarebbe stata quella d'ossa, che però nin andrebbe bene nel tuo caso perché non deve prendere umidità.
Comunque il bagno è il peggior posto in cui tenere un mobile antico sia perché l'umidità scolla tutto, ma rovina anche la lucidatura e favorisce i tarli. Un mobile restaurato bene e tenuto a modo può durare centinaia di anni...
Ciao una domanda, ma questo lavoro lo puoi fare direttamente solo stuccando??
si, ma...
Sarebbe un lavoro orribile!
Ma nel caso di un mobile senza valore su cui vada fatto un lavorettaccio economico, si può fare anche con lo stucco...
Però hai una macchia indelebile, che per quanto la vuoi ritoccare, avrà sempre un aspetto molto diverso dal legno...
@@Restaura_con_Gianni ti ringrazio,di certo un lavoro orribile nn mi sta bene, comunque grazie infinite
Hai fatto un video su come preparare ed usare la colla di coniglio
Non ancora, ma ce ne sono già molti validi e ben fatti.
Ma prima o poi lo farò anche io
Si usa solo per la preparazione alla doratura,la colla di coniglio.Si usa la colla forte o detta caravella o colla da falegname.Il non aver tempo per il video non giustifica la colla e lo stucco che usi che anche se lo dici non è bell'esempio.Dovevi parlare della reversibilità della colla animale.Ino altre parole "Predichi bene e Razzoli male".Come i tanti che usano il vinavil .Il restauro e un arte fatto di pazienza ed attesa non una lotta contro il tempo anche se per un video.
Il soggetto fel video è la forma del "rattoppo" che faccio l'impiallacciatura.
La colla animale avrà un video tutto suo.
@@gileonis
1) i miei video si ruferiscono ai neofiti
2)per capirne il senso bisogna seguire quello che dico 😁
Quale prodotto si potrebbe usare su delle tapparelle avvolgibili rovinate dal tempo, con lievi crepe su alcune stecche e con il colore completamente sparito su tutte.Quindi escluderei i vari ravvivanti ed ipotizzerei una resina o un consolidante, visto che il legno sembra secco.
Oppure basta stuccare le lievi crepe ,carteggiare e poi dare l'impregnante e la finitura che gli ridarà splendore e l'immagine di un tempo.
Ti consiglio di carteggiare via bene la vecchia vernice, magari con l'aiuto di una buona levigatrice rotorbitale che è molto veloce, anche se non arriva bene negli angoli e dovresti fare anche parecchio lavoro manuale... per poi passare uno o meglio ancora due mani di impregnante, la seconda se non vuoi scurire troppo può essere anche trasparente, ma la prima è importante che sia almeno un po' colorata, per una maggiore protezione contro i raggi ultravioletti, poi dai 2 mani se a spruzzo, almeno 3 se a pennello, di vernice tixotropica, o tixo che dir si voglia. Questa è molto densa, e la puoi usare anche come stucco, spingendola con una spatola nelle crepe, purchè siano piccole come dici. Se superano il millimetro di larghezza, potresti usare dello stucco acrilico per legno, che si trova in commercio in cartuccia come il silicone. Rimarrà sempre elastico ed asseconderà i movimenti del legno, garantendo una lunga durata, al contrario dello stucco poliuretanico, molto più resistente, ma che ha elasticità zero e finisce per spaccarsi, staccarsi e cadere.
Questi prodotti non li cercare in un centro per bricolage, ma in un buon colorificio; forse spenderesti qualcosa meno, ma la qualità dei prodotti che vendono in quei posti è davvero bassissima...
Buon lavoro
Salve Gianni, potrei avere la sua mail per mandarle un paio di foto di comodini, non riesco a darvi un’età, un valore e nemmeno una gravità della situazione….
Saluti e grazie per i suoi video!
Gianpaolo
Scusami Gianpaolo. Specie in questo periodo che sto lavorando lontano da casa mi è già complicato rispondere ai commenti, figuriamoci fate stime di valori e restauri da semplici foto senza poter vefere dal vivo il mobile in questione...
L'ideale sarebbe farlo vedere da un restauratore o antiquario...
Grazie comunque Gianni e buon lavoro 👋🏻
ma tanti fichi con un restauro fatto come si deve e poi usa la poliuretanica e stucco catalizzato...? tanto valeva rifare il pezzo con lo stesso legno, era sicuramente più solido.
Io le cose cerco di spiegarle al meglio delle mie capacità: 3:10
Ma questo non significa che tutti intendano, specie se non ha intenzione di intendere 😉
L'oggetto di questo video è il restauro fatto all'impiallacciatura, non quello fatto al legno del fondo, che avrebbe richiesto un intervento con il paraloid B 72 che non ho fatto perchè questo oggetto, nella migliore delle ipotesi finirà in pezzi per restaurare cose più preziose, nella peggiore delle ipotesi, finirà sul fuoco