ALESSANDRA CIATTINI. Gli slogan del NEOLIBERISMO: la MERITOCRAZIA, il NARCISISMO e la FLESSIBILITA'
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- Опубліковано 13 жов 2024
- Assieme ad Alessandra Ciattini andiamo a concludere il percorso fatto sul #neoliberismo ed andiamo ad analizzare gli slogan che tale #ideologia ha creato nel corso degli anni.
#postmoderno #postmodernismo #neocolonialismo #neoliberal
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#StoriaUniversale #AnalisiStorica #filosofia #Storia #PercezioneStorica #Marxismo #Socialismo #Capitalismo
Un saluto Compagni! Ascoltare la Compagna professoressa Alessandra Ciattini è sempre un piacere.
Altamente istruttivo. Da sentire al telegiornale. E gli operai vanno a destra!!!! Significa la insigificanza della sinistra. U disastro per chi lavora
Miticissimo! Alessandra Ciattini! Porti sempre persone interessanti nei tuoi contenuti! Grazie!
E te lo dice uno juventino ahahah ;-P
Grazie a te!! Un abbraccio!!
Quanto mi piacete!🥰
grazie Monica!
Questo dialogo andrebbe trascritto per ricavarne un saggio da far circolare sui social
La vita che stiamo facendo è super veloce, non hai tempo di chiacchierare perché si ha da fare. Fare fare fare fare per arrivare di corsa alla morte. Delegare a degli estranei il cibo che mangiamo è il primo sintomo di stupidità: la figura della casalinga tanto commiserata e bistrattata aveva la sua ragione di esistere nel curare i propri familiari cucinando cibo sano.Ora è tutto già pronto ed è una perdita di tempo cucinare con le proprie mani penso proprio che rientri nelle categorie non meritocratiche. Noi siamo quello che mangiamo quindi mangiamo cibi precotti, veloci e schifezze varie allora diventeremo schifezze e ci ammaleremo. Lavoriamo e non possiamo goderci i nostri figli e le nostre amicizie ma che vita è? Sorprendersi perché gli operai votino a destra è non capire che la sinistra ha tradito in primis i suoi principi e si è spostata leggermente a destra. Canali come Tracce Di Classe sono molto istruttivi ma noto che hanno 3250 iscritti e la causa è che la maggior parte delle persone adulte non ha interesse ad informarsi perché è appagata dai vari giocattolini che ha
Nella teorizzazione di Karl Marx, il comunismo è un modello sociale ed economico caratterizzato dall'assenza di classi e dello stato che mira a eliminare le disuguaglianze economiche tra i cittadini attraverso la proprietà collettiva dei mezzi di produzione. Nella teoria comunista, l'economia è pianificata in modo democratico e la distribuzione delle risorse è basata sulle capacità e i bisogni individuali.
Per superare il capitalismo, la teoria di Marx prevede una fase intermedia, definita socialismo o dittatura del proletariato, durante la quale lo stato è mantenuto come strumento per realizzare la transizione verso il comunismo. In questa fase la proprietà privata dei mezzi di produzione dei beni è progressivamente abolita attraverso l’esproprio. La pianificazione economica non è da subito democratica ma più probabilmente centralizzata: un comitato coordina la trasformazione dei mezzi di produzione e la distribuzione equa delle risorse.
Nel Manifesto del Partito Comunista, Marx non spiega come affrontare il dissenso politico nel passaggio dal capitalismo al socialismo. L’esperienza pratica dei regimi socialisti, come Unione Sovietica, Cina maoista, e la Corea popolare, mostra che il dissenso alle nuove politiche collettiviste è in genere stato neutralizzato con strumenti limitativi della libertà personale, come la rieducazione, il carcere, o la morte. Il diritto di sciopero è reso illegale o fortemente limitato, riducendo il potere negoziale dei lavoratori. Ad esempio, si pensi alla violenta repressione degli scioperi nella Repubblica Democratica Tedesca (1953), e nei regimi socialisti di Polonia e Ungheria (1956).
Ma come mai si verificano dissenso e resistenze?
Individui o gruppi che precedentemente detenevano vantaggi economici o status sociale sotto il capitalismo possono resistere alle riforme socialiste che minacciano di ridurre o eliminare tali vantaggi. La perdita di privilegi personali, potere economico, o autonomia può portare a forme di dissenso sia aperte che occulte.
La promessa marxista di distribuire le risorse "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni" può essere difficile da realizzare in pratica. Disaccordi sulla definizione di "bisogni" e "capacità" possono creare conflitti e dissenso riguardo a come le risorse vengono allocate e distribuite. La pianificazione economica centralizzata può portare a inefficienze, scarsità, e decisioni che non riflettono le reali necessità o desideri dei lavoratori, generando dissenso e dubbi rispetto alla capacità del regime socialista di farvi fronte.
Infine, secondo molti critici, la teoria di Marx sottovaluta l’esistenza fattori culturali e psicologici che potrebbero influenzare l'accettazione del comunismo. Le persone potrebbero dissentire non solo su base economica, ma anche per ragioni di identità culturale, abitudini o valori personali.
Nessun regime socialista è riuscito a transitare con successo al sistema comunista.
bella riflessione. ti invito a riflettere al fatto che tutte le esperienze si verificano in un mondo sempre interconnesso , in cui la propaganda, la egemonia culturale , ha sempre avuto un fattore determinate nel cambiamento dei fattori socio economici. Il sistema economico in cui siamo immersi promuove l'invidia, egoismo, l'individualismo e non è facile combatterlo. Io constato che si sta distruggendo progressivamente tutto il sistema cooperativistico in occidente
@TueLesPigeons - vedo che sei tornato a sparare le tue caxxate a sproposito e fuori tema, dopo qualche giorno...(tra l'altro facendo i tuoi "copia e incolla" ridicoli ed altamente infantili) - eri andato in vacanza?
@@aldosecchi1539 Invidia e egoismo sono presenti anche nel socialismo. Si tratta di caratteristiche umane, resistenti all'educazione. Il compagno Breznev era avido collezionista di auto e orologi occidentali.
brava,brava,brava alessandra ciattini
✊✊✊✊✊
Capolavoro ho capito tutto e bene anche io che sono troppo grezzo e ignorante. . ❤ Grazie.
grazie a te, Bruno!
Ottimo panoramica. Come diffonderla all'uomo di strada ?
Ciao! Ci proviamo con questi video, ripetendo i concetti in forma differenti e toccando questi temi a piu' livelli di analisi, ma contro hai tutta l'ideologia dominante, dunque non e' facilissmo.
Scena iniziale del film “Trinità”: Terence Hill ai tre banditi “rompetevi le ossa, quello che rimane in piedi non lo uccido”
Meritocrazia Aziendale
Verissimo...e' cosi'...
Bella puntata. Come mai, a vostro avviso, troppi lavoratori svoltano a destra o comunque odiano i comunisti? Credete sia dovuto necessariamente al concetto di merito e la speranza di ascesa?
a mio avviso Sahra Wagenknecht ha descritto molto bene il processo - credo ci faro' a breve un altro video.
Le classi lavoratrici sono state abbandonate a se stesse, quando gli "intellettuali" che un tempo erano di sinistra hanno deciso di abbandonare la loro missione storica di educare le masse e si sono invece voltate altrove.
Come la sinistra comunista e' diventata europeista e cosmopolita, scegliendo di rappresentare gli interessi delle banche e dei gruppi finanziari europei, cosi gli intellettuali in cerca di fama gli sono andati appresso.
A questo punto si e' aperto uno spazio, sembrava non esserci piu' nessuno pronto a rispondere e colmare il disagio delle classi popolari, piu' nessuno pronto a rispondere e dare voce a quelle richieste ed a rappresentarle.
Ecco tale spazio lo e' andato ad occupare la destra sociale, che in modo strumentale si e' posta come unico difensore delle classi deboli, spostando il conflitto dalla lotta di classe contro le classi borghesi ricche (dunque dal basso verso l'alto) ad un piano orizzontale - ossia creando una lotta tra poveri (ie, immigrazione come causa di tutti i mali). A tutto cio' occorre aggiungere che anche la piccola borghesia impoverita dalle misure portate avanti in nome dell'austerity europea (associate giustamente al PD ed il loro gruppo intellettuale) da forza progressiva, per conservare le sue posizioni ha radicalizzato le sue idee e si e' spostata a destra. Ciao!
L'analisi è interessante ma lascia un po' l'amaro in bocca.
Temi ripresi anche da Baumann
Vero, lui fa un'analisi molto piu' sociologica a mio avviso, interessante in questa chiave e' il suo libro "la decadenza degli intellettuali" dove viene descritto il processo di trasformazione dell'intellettuale che abbandona il suo ruolo guida. Ciao!
Merito? Se ci fosse un genio che non lecca il c... al padrone del vapore sarebbe ignorato ,nel migliore dei casi nel peggiore elimiato.
Il problema delle immagini, del frammento fotografico e dell'istante...
Io come ricercatore nei conflitti ambiente/uomo lo vivo sulla mia pelle, ovvero una narrazione conservazionista che sta scadendo nella narrativa di un mondo parellelo, decontestualizzato, ma che crea "dogmi", con una marea di pubblicazioni scientifiche che non si basano più sull'effetiva ricerca, ma che sono conferma di quello che io già so.
Io la chiamo l'era dell'immagine, dove da un fotogramma ci si inventa una storia...senza contesto...
E' cosi' Ettore - a volte su quell'immagine costruiscono una storia e la fanno diventare una tradizione. Mi sto accordando con un ospite molto preparato sul tema...vediamo se riusciamo a fare questo discorso la prossima settimana. Ciao!