COME LA CENTRATURA DELLE LENTI PROGRESSIVE INCIDE SULLA CORRETTA VISIONE ?

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  • Опубліковано 22 сер 2024
  • www.espertidell... - L’occhio è l’organo fondamentale della vista. L’85% delle informazioni del mondo esterno arrivano agli occhi sotto forma di stimoli luminosi, questi una volta inviati ai centri nervosi, vengono trasformati in immagini. Per una miglior comprensione possiamo paragonare i nostri occhi a una macchina fotografica che imprime l’immagine sulla pellicola: nello stesso modo questa si realizza sulla retina. La cornea e il cristallino costituiscono l’obiettivo, la pupilla il diaframma, la retina la pellicola e i centri nervosi il laboratorio di stampa.
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    Tutte le lenti hanno un centro ottico e generalmente coincide con l'asse della lente attorno al quale convergono o divergono i raggi luminosi, per apportare quella variazione al sistema ottico dell'occhio che permette una corretta focalizzazione.
    Questo, deve coincidere con l'asse visivo del nostro occhio che passa all' incirca al centro della pupilla, per ottenere la giusta correzione ottica. Ciò vale anche per le lenti progressive dove però non vi è un vero e proprio centro inteso nel modo tradizionale.
    Per comprendere meglio bisogna capire come sono fatte le lenti progressive.
    Le lenti perché presentano diverse aree, con una variazione graduale che va dal valore diottrico necessario per il lontano, a quello necessario per il vicino.
    Possiamo infatti individuare tre zone principali, quella per il lontano che solitamente la più ampia ed occupa circa la metà superiore della lente, quella intermedia costituita da un canale più o meno largo che congiunge con gradualità la zona del lontano e quella del vicino.
    Infine la zona per il vicino si trova nella parte bassa della lente e risulta meno ampia di quella per il lontano ma sufficientemente ampia per consentire l'attività prossimali tipo la lettura.
    L'ampiezza di queste zone dipende molto dalla qualità della lente, intesa come tecnologia utilizzata per la sua costruzione.
    Oggi gli elaboratissimi algoritmi utilizzati insieme a sofisticati torni a controllo numerico, permettono di ottenere lenti progressive con caratteristiche inimmaginabili fino a pochi anni fa.
    Perché una lente progressiva deve essere ben centrata?
    Malgrado le evoluzioni di queste lenti, resta fondamentale da loro centratura durante il montaggio dell'occhiale.
    Per quanto possano essere ampliate le diverse zone e infatti necessario che gli occhi possano guardare in modo simmetrico lungo una linea centrale che attraversa la zona intermedia e che ricongiunge il centro del lontano con quello del vicino.
    Solo in questo modo si può garantire il corretto funzionamento delle lenti in tutte le direzioni di sguardo e quali sono i metodi per rilevare la centratura?
    Esistono vari metodi, uno è il metodo classico, con il segno di un pennarello inciso sulla lente di presentazione della montatura, guardando frontalmente il cliente.
    Questo metodo è molto pratico e veloce ma altrettanto poco preciso e poco attendibile, ma comunque sufficiente, se ben gestito per ottenere un'adeguata centratura delle lenti.
    Un secondo metodo è quello di utilizzare degli adesivi immobili che si possono spostare preventivamente applicati sulle lenti di presentazione, in base alla distanza degli occhi elevata con un righello.
    Un terzo metodo più moderno sofisticato e preciso e quello che utilizza uno strumento detto il video centrato re computerizzato, che attraverso l'acquisizione di alcune immagini, opportunamente angolate, permette la rilevazione delle centratura in modo preciso e ripetibile, rispettando la normale postura dell'utilizzatore
    Consente inoltre di rilevare una serie di altri parametri, come l'inclinazione della montatura, l'avvolgimento e la distanza dagli occhi, necessaria per la costruzione delle più moderne lenti progressive.
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КОМЕНТАРІ • 3

  • @StivanPoletti
    @StivanPoletti 2 роки тому +1

    Buongiorno, volevo riportare la mia esperienza con le lenti progressive.
    Ho 47 anni e circa 3 anni ho iniziato la mia avventura con le progressive, abbandonata dopo circa 1 mese causa mancanza di adattamento, specialmente nel lontano ed errori dell'ottico.
    Ora a causa di un peggioramento della miopia e ormai stanco di dover continuamente cambiare occhiali ho deciso di ritentare.
    Ho cambiato ottico, scegliendone uno con esperienza (oltre 30 anni) e che avesse le migliori marche di lenti.
    La mia prescrizione è la seguente:
    OD: Sph. -8,25 Cyl. -0,50 Ax 40 Add 2.00
    OS: Sph. -7,50 Cyl. -0,50 Ax 150 Add 2.00
    Ho scelto lenti top di gamma di una nota marca giapponese per cercare di avere la lente migliore possibile, spendendo circa 1200 euro.
    I miei utilizzi principali sono alla guida (nei vecchi occhiali progressivi avevo fortissime distorsioni laterali e non riuscivo a mettere a fuoco gli specchietti) e al pc, dato che lavoro 8 ore al giorno davanti a un monitor.
    Ritirati gli occhiali ho avuto le seguenti impressioni:
    - il lontano lo vedo abbastanza bene, senza praticamente distorsioni laterali, anche se leggermente sdoppiato.
    - l'intermedio è quasi inutilizzabile, dato che per mettere a fuoco il monitor alla distanza di circa 60 cm devo piegare la testa all'indietro di almeno 10° e comunque vedo a fuoco una piccola area.
    - il vicino lo devo andare a cercare in fondo alla lente, riesco a leggere per pochi minuti, dopo mi viene il mal di testa.
    La cosa strana è che tutte le zone mi sembrano spostate in basso, nel senso che nel lontano per vedere perfettamente a fuoco devo alzare leggermente la testa, stessa cosa per vedere a fuoco il cruscotto dell'auto.
    Guardando perfettamente davanti a me vedo leggermente sdoppiato, e di sera vedo le luci sdoppiate, una reale bianca e una leggermente sotto in blu. La distanza tra queste immagini sdoppiate si riduce fino ad annullarsi e quindi vedere perfettamente inclinando leggermente la testa all'indietro.
    Ho fatto presente questi problemi all'ottico, il quale sostiene che ha già alzato al massimo l'inizio del canale e non può alzarlo di più (la montatura è alta circa 40mm), e il fenomeno delle immagini sdoppiate è dovuto ad un effetto prismatico delle lenti, che ha cercato di correggere, senza successo, aumentando l'angolo pantoscopico della montatura.
    Io sono comunque convinto che l'errore sia nella centratura verticale, in quanto alzando a mano gli occhiali di circa 3-4 mm vedo meglio a tutte le distanze.
    L'ottico mi ha preso le misure con il VisiOffice di Essilor, ma forse durante la misurazione ho tenuto la testa troppo alta rispetto alla mia postura normale.
    Ho controllato i simboli di riferimento di inizio canale riportati sulle lenti e ho notato che sono almeno 5-6 mm sotto il centro pupillare (2-3 mm sotto le rime palpebrali).
    Ormai è quasi un mese che porto questi lenti tutto il giorno, tranne che al lavoro al pc, per il quale uso ancora i vecchi occhiali monofocali per vicino con la seguente prescrizione:
    OD: Sph. -6,25 Cyl. -0,50 Ax 5
    OS: Sph. -5,50 Cyl. -0,50 Ax 150
    con i quali vedo perfettamente lo schermo posto ad una distanza di circa 60 cm.
    Ora aspetto ancora qualche giorno poi tornerò dall'ottico per verificare la centratura.
    Nel frattempo però volevo avere qualche altra opinione su questi problemi.
    Grazie per il supporto.

    • @josescar
      @josescar 6 місяців тому

      ciao, anch'io sto avendo problemi con la centratura, tu lo hai risolto in questi anni?

    • @StivanPoletti
      @StivanPoletti 6 місяців тому

      @@josescar si, ho risolto facendo rifare le lenti alzando la centratura verticale di 2 mm, in questo modo sto utilizzando gli occhiali da più di 2 anni senza problemi. Per l'uso prolungato al PC continuo comunque a usare i miei vecchi monofocali, in quanto i progressivi hanno una zona centrale piccola e poco utilizzabile.