Ho 37 anni. E ho capito una cosa fondamentale guardando le amicizie rovinate mie e di altri, ma soprattutto le litigate in famiglia. L'orgoglio a volte va eliminato totalmente.
L'importante è che nelle migliaia di persone che si incontrano nella vita, hai sempre qulle 2/3 persone fidate che te la fanno tollerare di più, purtroppo per il resto non si può fare nulla, con l'avanzare dell'età si deve per forza preferire la qualità alla quantità, anche perché come hai detto tu, si ha il tempo più limitato. Bella ❤️
Grazie mille Doggo per questo video, sei riuscito a spiegare alla perfezione i motivi per i quali crescendo ci si tende ad allontanare dalle altre persone. In questi giorni fatalità stavo anch'io riflettendo su questo tema: le amicizie, perché si sfasciano così facilmente, ecc. Mi ponevo domande del tipo: ma sono io il problema o lo sono gli altri? Francamente, ripensando al mio passato, ho scoperto come hai detto tu stesso nel video che le persone EFFETTIVAMENTE si offendono per cazzate, cazzate che se affrontate in maniera un tantino più assertiva si potevano anche risolvere. Io, per fare un esempio, mi offendo e inizio ad allontanarmi da te solo se come minimo mi commetti un torto (pesantuccio). Poi se la pensi diversamente da me (dipende da quanto ovviamente e su che cosa) su alcune cose, non è che mi allontano. Insomma, perché un'amicizia si rovini, per me deve capitare qualcosa di grave come minimo, invece le persone si allontanano non appena commetti una cosa del tipo...esempio, frequenti altre persone al di fuori della loro comitiva. Ma scusatemi: se conosco altre persone oltre a voi, perché dovrei SOLO frequentare voi? Dove sta scritto? (true story) Poi me ne sono successe altre dove, per carità, lì un tantino ho sbagliato pure io (capita), ma non è che abbia commesso un qualcosa di così grave oggettivamente. Il problema alla base è che le persone non sanno essere ASSERTIVE: bisognerebbe educare gli individui a saper affrontare i problemi, se ci sono, in modo assertivo, piuttosto che comportarsi da aggressivi o passivi, offendendosi facilmente, sparendo dalla circolazione. Ma che dire, è una realtà che dobbiamo imparare ad accettare: la maggior parte delle persone è DELICATA. Per questo si tende a restare più da soli che accompagnati. E forse è meglio così: anche da soli, con i giusti mezzi, volendo, si può imparare a crescere. Sarà triste, ma anche da soli, una volta imparato a coltivare, si coltiva. Ricordatevelo!
@ L' amicizia al giorno d'oggi è morta esistono solo conoscenze. Io prima dei 13 anni non avevo amici(a scuola non ne ho mai trovati comunque)poi conoscendo in precedenza i figli dei vicini(5 persone chi è che riesce ad avere una compagnia di 30 persone?) di casa siamo diventati amici dal 2002 e per 9 anni tutto bene poi dopo una settimana a jesolo (una palla ognuno stava per conto suo a guardare i porno 3 giorni dopo) e un' pò alla volta chi cercava altri amici per fare cose meno noiose o più stimolanti come andare in giro in moto,ragazze ecc. ci si vedeva sempre di meno(uno non lo sentivo da un'anno e mi ha chiamato perché voleva il regalo di compleanno) poi uno di loro iniziò a prendermi pesantemente in giro perché non riuscivo a trovare un lavoro (ci ho messo 7 anni a trovarne uno)e una ragazza (maledette puttane) chiamandomi continuamente frocio,fallito e cose così(mi sono sempre fatto un'pò prendere in giro ) il bello e che gli avevo chiesto se poteva presentarmi una ragazza dicendomi indirettamente di arragiarmi;però voleva che lo portassi al lavoro o che facessi numero giocando a calcetto per pagare meno il campo cosi un giorno (2016) li ho mandati a quel paese e da 7 anni a questa parte sto per i fatti miei trovando un'ecquilibriio(esercizio fisico,videogiochi,fumetti,lavoro) che mi fa vivere sereno il mio consiglio è trova una ragazza che ti ami o va a puttane (la metà delle donnee lo è) e se ti trovi bene metti su famiglia e se no pazienza compro un cane e vado puttane. Ps a scuola ero solo se andava bene altrimenti dovevo prendere per il collo o tirare un pugno per essere lasciato in pace(i miei erano bulli erano poco "seri" per fortuna ad altri ho sentito che è andanta molto peggio).
Dopo anni di solitudine (dalla fine delle medie fino alla terza/quarta superiore in cui ho iniziato a frequentare amici di amici) sono giunto alla conclusione che l'unico modo di ovviare a questo problema sia quello di imparare a vivere bene con se stessi, sviluppare hobby ed interessi personali, come il disegno, il cucito, la passione per le piante, l'amore per i videogiochi ecc, in modo da sopperire alla paura del restare da soli. Non sto dicendo di SOSTITUIRE le amicizie con le attività e gli interessi, ma che sviluppando questi ed imparare a vivere bene da soli vi toglierà la paura di rimanere soli, poiché saprete che se un giorno il tuo gruppo si dovesse sfaldare, se degli amici se dovessero andare e cose così, tu sarai in grado di ripartire da te stesso per trovare altre amicizie affini a te in quel momento. Ricordate, tutto cambia, il cambiamento è normale e noi NON possiamo fermarlo, il massimo che possiamo fare è viverci al meglio i momenti con i nostri amici (e da soli) e collezionare ricordi ed esperienze che ci rendono le persone che siamo e che saremo un giorno
ciao bro,mi trovi d'accordo sullo sviluppo degli hobby...ma per me che sto in una età sulla 20ina,non avere amici...beh non è facile.Pur volendo posso trascorrere molto tempo facendo tutti gli hobby che voglio ma la voglia di avere un'interazione sociale mi assale,perchè mi è molto più importante.
@@GeRRy46 ciao, anche io ho 20 anni e capisco a pieno. A volte vengo a sapere che alcuni miei amici si vedono anche di giorno senza dirmi nulla o invitarmi e questo mi fa star male, ma proprio perché lavoro a progetti personali e sviluppo hobby ci sto un po’ meno male di come ci sarei stato a 14/15 anni. Sicuramente ne parlerò con loro e chiederò come mai si vedono anche di giorno senza invitare (dato che più volte ho detto che a casa da solo mi annoio e i giorni ormai sono tutti uguali), però sono certo che se non avessi hobby, se non uscissi a fare passeggiate e fotografie, se non cucissi i miei stessi vestiti e se non disegnassi arriverei a fine giornata con una gran voglia di spararmi in testa dalla solitudine. Poi ci sono giorni in cui mi prendo una pausa e non faccio nulla, altri in cui esco con loro e altri ancora in cui non voglio vedere nessuno, ma sono certo che se non avessi interessi al di fuori della mia compagni non mi sentirei una persona ma solo una parte del gruppo che da sola non vale nulla. Questo è un ragionamento che vale per me, poi ognuno ha le sue esperienze, spero per te che possa trovare il tuo e le persone che ti facciano star bene perché tutti lo meritiamo, ti mando un abbraccio 🫂
@@cane0044 vedi bene questa cerchia di amici che non ti chiama,forse non fa per te. Anche io ho degli hobby specie i videogames, le ore sulla play le passo lo stesso non è quello il problema...ma purtroppo non esiste solo quello. lasciami il tuo insta se ti va. Un abbraccio anche a te.
Grazie doggo, è un video di cui avevo molto bisogno, anche se sono in piena età adolescenziale. Avevo bisogno di un altro punto di vista sulla questione del perdere i rapporti con gli amici ed effettivamente mi ritrovo molto nel tuo, ottimo video come al solito
Ciao Doggo, ti ringrazio davvero tanto per questo video perché questo argomento è il principale motivo per cui recentemente ho passato un periodo di merda. Mi sono trovato anche io a riflettere su cosa possa spingere le persone a prendersela per cazzate, andarsene senza motivo, rompere rapporti che erano durati decadi. La risposta che mi sono dato è che semplicemente le persone crescono con ritmi diversi, e altre non lo fanno proprio. Ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare molto presto (circa 21 anni), con tutto ciò che ne comporta: mettere da parte dei soldi, comprare una macchina, una casa, avere degli impegni seri. Sarà brutto da dire perché non mi ritengo chissà quale genio o modello, ma le persone che ho visto allontanarsi, mentirmi, dirmi che "era tutto ok" quando andavo a chiedere se mi stessero evitando, erano tutte persone che nella vita non hanno saputo combinare un cazzo e che ora, più vicine ai 30 che ai 20, non hanno niente in mano, né un lavoro né un percorso di studi. So che può sembrare un discorso da boomer, ma quando inizi a lavorare e avere tutti questi impegni non vuoi minimamente avere a che fare con puttanate tipo "gni gni gni Tizio ha detto quello di Caio quindi è uno stronzo parliamogli dietro", perché semplicemente non hai voglia, e quando finalmente stacchi da lavoro vuoi solo passare del tempo di qualità con persone a cui vuoi bene. Le persone dalle quali invece arriva questo comportamento, invece, sono proprio quelle che non sono mai cresciute e non hanno mai capito cosa sia un "vero problema". Io non credo che gli adulti si divertano a smettere di parlarsi per cazzate, non credo che non abbiano volontà di risolvere le questioni, anzi, penso l'esatto contrario. Penso che dopo un po' di tempo semplicemente ti passa ogni voglia di correre dietro a persone di merda che non ti hanno dimostrato di saperti venire incontro. Con tutti gli impegni che ho, se succedesse qualcosa sarei disposto a mollare tutto per parlare e risolvere con le persone alle quali ora tengo davvero, ma diventare adulto mi ha fatto davvero capire quali siano le persone per cui vale la pena farlo. Nel mio caso, le persone che non hanno avuto la minima voglia di risolvere le questioni non erano "adulti con una vita da adulto", ma persone che non hanno NULLA a cui pensare nella propria vita e che per dare a essa un senso hanno dovuto ingigantire cose che per me sarebbero finite in mezz'ora. È veramente difficile fare un discorso del genere senza trasformarlo in un rant personale, ma spero di aver fatto passare il concetto. Spero che il mio sia un caso particolare e che le persone normali quando passa il tempo possano anche crescere, non solo invecchiare.
L'ultimo periodo in cui ho avuto una buona vita sociale era in terza media, poi da superiori in poi quasi niente. Ora a 20 anni, facendo l'università, noto che è veramente difficile creare nuove relazioni con le persone.
come sempre pareri veri, attuali e in cui ci possiamo riconoscere tutti, io personalmente ho un gruppo di +- dieci persone dalle medie che sono diciamo gli amici veri/stretti, però 3 anni fa mi sono trasferito all estero e li vedo qualche settimana l’anno, altri pian piano vanno fuori sede, forse la cosa speciale è che ci vogliamo tutti bene quindi non fa granché differenza alla fine troveremo un modo per vederci, uscire e si insomma..stronzeggiare chiaramente in una situazione come questa diventa d’obbligo trovare un gruppo di amici con cui uscire più spesso, e ho avuto la fortuna di trovare un gruppo di persone tutte della mia stessa regione con cui uscire nei weekend e viaggiare, tutto sommato non mi posso lamentare rimane vero che tra lavoro, impegni e cazzi vari le amicizie si adattano al tuo nuovo stile di vita, sicuramente non capirò mai come si fa a dimenticare un amico d’infanzia, io col mio farò un tatuaggio entro un mese 😂
Personalmente non vedo nulla di sbagliato nel volersi accerchiare di persone che la pensano allo stesso modo invece che stare con persone che si vedono solo per riempire il tempo. Perché alla fine ognuno punta a qualcosa nella vita e per riuscirci nel miglior modo bisogna circondarsi di persone che hanno lo stesso obbiettivo. Li si forma un team, una vera famiglia. Immagina avere un team di persone che la pensano a modo tuo e che puoi fidarti ciecamente. Sappiamo tutti che nei gruppi di amici c’è sempre quell’elemento di cui ti fidi di meno e poi si crea quell’anello della catena che fa marcire tutto. Le amicizie perfette sarebbero sentirsi, come hai detto te, 1 volta al mese ed aggiornarsi come sta procedendo la vita, ma quando si è focussati al 100% su una cosa si tenta di perdere il minor tempo possibile e poi organizzare una rimpatriata del genere diventa impossibile.
Se a te piacerebbe essere amico di tutti stai idealizzando l'amicizia. Purtroppo non possiamo piacere a tutti ma stai sicuro che quelli a cui piaci non ti lasceranno facilmente
Ho quasi 22 anni, sono cresciuto in periferia in mezzo a 200 ragazzi, mi ritrovo pienamente in quello che dici, tra ragazze, lavoro, problemi familiari ecc ecc, ci si allontana, rimanendo una decina di amici ma credo che faccia parte del "gioco". Condivido molti pensieri tuoi, e me sei simpatico, quindi te auguro il meglio
Mio padre ha diversi gruppi di amici, abbastanza numerosi..uno di questi in particolare è quello degli amici conosciuti al liceo, con i quali si sente e organizza pranzi insieme ancora oggi, dopo più di 50 anni. La cosa più bella è che questo gruppo col tempo si è allargato includendo i diversi partner dei membri di questo gruppo, per non parlare del fatto che persino le mie zie, quindi le sorelle di mio padre, fanno parte di questa compagnia...pensandoci mi viene un sacco di tristezza, non solo perché con le mie sorelle non ho mai unito le compagnie, ma soprattutto perché i miei amici stretti si sono ridotti a due e spero che col tempo la vita non ci separi
Condivido pienamente quello che pensi lo stesso vale per gli autistici o per chi soffre di ipperattività che è ancora più difficile teneseli considerando le loro difficoltà. La diversità è bella proprio perché ci possoni essere delle occasioni poter sperimentare e conoscere nuove persone ma spesso anche perderle....
Più si cresce più il tempo a disposizione è limitato, indi per cui abbiamo più esigenze nel conoscere le persone, perché la persona che frequenti deve valere il tempo che perdi per te stesso. Poi ci sono delle variabili quali ignoranza, orgoglio, sentirsi superiori, chiusura mentale.
Io penso che il problema più grande delle persone sia la scarsa valorizzazione di sé. Purtroppo, in questa società, si tende sempre a non valorizzare mai sé stessi e ciò porta, di conseguenza, a sfruttare altre cose per coprire quel vuoto generato dalla tale non-valorizzazione. Che siano gli amichetti di comitiva, i soldi, le fidanzate, le macchine poco importa... qualsiasi di queste cose verranno utilizzate per cercare di coprire quel vuoto, il quale, però, non si riuscirà mai a colmare. Proprio per questo motivo, tale incolmabilità porterà alle persone a sentirsi sempre più frustrate nei confronti della vita, arrivando a non cercare il proprio confronto con nessuno se non con chi la pensa come loro alimentando sempre di più la loro chiusura mentale. Porterà a rendere le persone sempre più opportuniste nei confronti del prossimo, a discapito dei valori umani (quali fedeltà, lealtà, rispetto, amicizia e il fatidico amore...). Porterà sempre alle persone a sprecare il proprio tempo, impedendo ad esse di godersi la vita con quello che hanno. Porterà alle persone ad essere sempre viziate e gelose di cose che non hanno/possiedono, dando per scontato quello che hanno e così via... Ed, infine, porterà a rendere le persone sempre più orgogliose di sé, impedendo, di conseguenza, loro di fare autocritica, la quale è cosa fondamentale per la propria crescita personale. Queste cose, purtroppo, con il passare del tempo, renderanno l'essere umano sempre più annichilito nell'animo portandolo, alla fine, a diventare un essere senz'anima che cammina. E da lì che l'essere umano m*rirà a tutti gli effetti da solo...
Credo che.. in gran parte della mia vita, non ho mai avuto un gruppo fidato di amicizie. Fin da piccolo sono sempre stato lo "sfigato", come hai detto nel video diciamo, di qualunque classe e quindi di conseguenza del gruppo (anche superiori volendo, anche se li è leggermente diverso). Questo anche perchè le "attività" avevo a che fare sempre con quel paesino. Non avevo amici miei fin da piccolo perché ho sempre abitato lontano dalle città e paesi, da quel che ricordo. Oltre al fatto che ero con delle persone con una certa mentalità conservatrice e che, se eri diverso, ti vedevano di malocchio (si, sono stato in un paese a fare le scuole d'obbligo, ad eccezione delle superiori). Ho avuto episodi di bullismo, talvolta anche gravi a causa di questo opportunismo ed intolleranza delle persone, rendendomi ancora più timido di quello che ero già. Alle superiori era una solitudine dovuta alla "distanza" dei miei compagni stessi, andando in una grande città per studiare mentre abitavo in mezzo al nulla (così come adesso all'università). Tutto questo per dire che sono sempre stato solo in un modo obbligato e l'ho sfruttato per conoscere me stesso, le mie passioni/hobby e capire che persone vuoi essere circondato, perché la compagnia fa fare cose che tu non faresti mai da solo! Meglio circondarsi di poche persone, ma almeno affidabili e poco opportuniste che avere un gruppone di amici del quale manco ricordi chi siano e come si chiamano sinceramente per sfruttarle solo per dei favori. E poi arrivò, alla fine delle superiori, il mio attuale migliore amico.. "Marco". Grazie a lui e la sua grande esuberanza, mi ha fatto conoscere un sacco di amici. Sono in ottimi rapporti con loro e spesso alla sera (spesso giocando ai videogiochi) ci divertiamo e ci parliamo (quando possiamo, perchè alcuni già lavorano). In agosto ci vediamo con più facilità di presenza, perchè andiamo in un posto dove ci riuniamo tutti (in montagna). Ciò che mi ha permesso legare con loro sono stati alcuni interessi e i valori. Questi ultimi sono il punto chiave delle amicizie, non tanto le opinioni o interessi, come dici nel video. Se tu reputi importante come valori comprensione e rispetto, difficilmente legherai con uno che è opportunista e menefreghista. Nel frattempo, tramite questo gruppo di amicizie, ho incontrato la mia attuale ragazza. Doggo , so che, avendo nel tuo caso delle amicizie fin da sempre esistenti (al contrario mio), è difficile per te a stare da solo, ma... Dovresti piano piano ad abituarti. Nella vita ti toccherà affrontare delle difficoltà da solo e, se non riesci ad avere un aiuto, devi cavartela con le proprie forze. Come qualcuno aveva scritto nei commenti, la gente non sa stare da sola BENE, a capire BENE se stessi e quindi scegliersi BENE le persone con cui stare. La gente non sa dare bene valore alle cose (sottovaluta problemi seri e si focalizza su stronzate, as always) e alle azioni delle altre persone. Purtroppo nulla è per sempre nella vita, che sia amore, famiglia, amicizia o lavoro ma l'importante è fare il massimo per chi reputi degno di farlo.
Sulla parte degli interessi, lavoro, trasferimenti etc sono d'accordissimo, sulla parte della permalosità e orgoglio invece non ho capito in che modo sia correlato all'età adulta e non all'infanzia.
Рік тому+3
con l'avanzare dell'età si mettono per primi, sempre di più i propri interessi, piuttosto del rapporto con gli altri
da adolescente devo dire che anche io ho paura di restare senza amici, metti che succede qualcosa e il mio gruppo si sgretola, se non riesco ad immergermi in contesti sociali come la scuola una volta adulto sono fregato, ora sto "correndo ai ripari" cercando di conoscere più persone possibile ma non è per niente facile trovare persone genuine e ragionevoli nella mia generazione
Il problema è che ora in quanto ragazzino non verrei preso sul serio, e quando sarai adulto sarai molto più simile a loro di quanto credi, e il cerchio si richiude
Penso le stesse cose e condivido soprattutto il discorso sui genitori e l'orgoglio...da quando sono piccolo non ho mai potuto sopportare come gli adulti siano capaci di troncare amicizie di anni al minimo torto subito
Ho perso un'amicizia con una ragazza quando lei mi ha accusato di averle guardato il culo per tutto il tempo quando siamo usciti insieme ad altri. Secondo me invece voleva chiudere i rapporti perchè non le piacevo come persona; perciò si è inventata sta storia inutile tra l'altro non vera che non solo ha fatto chiudere l'amicizia tra me e lei, ma anche quella con un suo amico che mi stava molto simpatico. Ti do ragione; un'altro problema che sto vivendo è anche le persone che incontro, lo so che districarsi in questo mondo è difficile ma è davvero straziante che in questi mesi abbia conosciuto persone che amano far stare male il prossimo e che se la prendono al primo sbaglio che tu compia, oppure che simulino situazioni che mettono in cattiva luce qualcuno, o uno che non capisce che lo scherzo è bello finché dura poco. Molti miei coetanei più grandi dicono che è la nostra età che è un brutto periodo e di conseguenza i ragazzi delle medie si comportano spesso nel modo sbagliato, e spero vivamente che sia così; non voglio trovare questo tipo di persone ora che andrò al liceo. Ottimo video come sempre.
le medie saranno probabilmente il periodo peggiore della tua vita purtroppo (come per tutti) se ti può consolare alle superiori tendenzialmente molti ragazzi si calmano un pò è c'è un'atmosfera migliore (se non hai troppa sfiga)
finirà tutto a me è successo. ci pensi adesso, appena sarai solo con l'avanzare della tua età non pensi al rimane solo, anzi al contrario vuoi stare solo ,i problemi ti attanagliano e non vorrai nessuno per trasmetterli , ne loro vogliono ascoltare te. Quando cresci penserai ai soldi che non ti bastano, non hai forze, ti invecchi ed hai dolori che prima non avevi. non ti piaci più fisicamente, e mentalmente non riuscirai a gestire questa condizione. antidepressivi e psicofarmaci saranno tua madre e tuo padre. spererai di non vivere in questa condizioni da debole , e pian piano cominci a convincerti che non sei più cosi intoccabile cone quando eri un ragazzino.
È la situazione del padre del mio migliore amico che è divorziato e non ha una ragzza ne un lavoro che hli faccia quadagnare più di 1000 euro al mese. Prima era più felice ora è piu triste arriabbiato ed agressivo. Poi quando capita di andare a casa del padre lui fa le pizze nel forno e mi rattristisce perchè a 43 anni credo che uscire solo per il lavoro e per la spesa sia una delle cose che non vorrei che mi capiti mai.
Francamente non comprendo tutta questa paura nel restare soli, sopratutto a una certa età, quando ormai hai il tuo carattere, non è sempre una cosa negativa è una ridicola propaganda quella di vedere la solitudine come una malattia, o una negatività, magari per certi umani lo è perchè la subiscono non per loro volontà, ma molte persone sono sempre state solitarie, anzi vivono meglio perchè riescono a conoscere se stessi più profondamente. Quindi è inutile avere paura di quello che non si conosce, perchè è solo la vostra suggestione che vi spaventa, come quando da piccoli si aveva paura del buio fino a quando non ti avventuravi e scoprivi che le cose non cambiavano affatto.😅 Moltissimi umani vivono meglio isolati o almeno con una certa dose di intimità, pensate a tutti quelli che si rinchiudono di proposito in conventi, fanno gli eremiti, partono per spedizioni, per mare, in guerra, o semplicemente vanno in altri Paesi lasciandosi tutto alle spalle, non sempre per ricominciare, ma molte volte perchè stanno cercando loro stessi, cosa impossibile fino a quando la routine quotidiana scandisce la tua vita, ci sono persone che a 40/50 anni non conoscono nenache i loro limiti o le loro preferenze, la solitudine non va temuta a prescindere, potrebbe essere quello di cui avete bisogno per disintossicarvi dalla società e suoi capricci ?!😅👍
Ciao,ti racconto la mia. Io ho letteralmente paura di stare solo poichè in effetti lo sono da tempo,se vogliamo ci sta anche... ma spero non si dilunghi col tempo nonostante vari tentativi da parte mia nel cercare di avere nuove interazioni sociali ecc ecc. Perciò ti confermo che io ho moooolta paura di stare solo sia ora sia per il futuro... E purtroppo contro la mia voglia.
@@GeRRy46 Sicuramente perchè la vivi come una cosa contro la tua volontà, ma esattamente cosa vorresti e che età hai (più o meno) ??? Se cerchi amici, ti basta uscire nel bar della tua zona e chiachierare con chi è disponibile, magari offrigli un caffè o altro, oppure trova la prima associazione di volontariato, bocciofila, centro per la terza età e dagli una mano, vedrai che nel giro di una settimana avrai tanto lavoro non retribuito e un sacco di nuove conoscenze. Se invece cerchi una compagna è più difficile, ma intanto parti dal conoscere nuove persone, uscire più spesso e il resto viene da solo.
@@GeRRy46 A 20 anni è MOLTO più difficile vivere da soli, per questo ho scritto uomini di una certa età, ora hai perfino una componenete ormonale che ti spinge a socializzare, ma non dura nel tempo, più invecchi e meno la senti, poi sparisce completamente, lascia perdere i centri per la terza età o le bocciofile, prova con locali per giovani, tipo discoteche, ritrovi o posti dove ci si diverte, oppure ti serve un hobby, qualunque cosa va bene, anche la pesca, i computer, il golf o qualune sport, gli hobby portano sempre conoscenze nuove, nel caso dei computer che in genere ti aiuta tantissimo a passare il tempo, ma ti isola un pochino, lo puoi usare per riparare gratis i pc degli altri, troverai la fila di persone che hanno un pc da sistemare. Comunque non hai nulla di reale da temere, è impossibile che rimani solo per troppo tempo a 20 anni, dovresti essere malato o impossibilitato ad uscire, nel tuo caso è solo una situazione momentanea, ti basta un pochino di intraprendenza e molta simpatia, tranquillo, perfino molti lavori ti porteranno conoscenze.
@@GeRRy46ciao, non ti conosco ma vorrei farti una domanda (siamo quasi coetanei, ho giusto un paio d'anni più di te). In questo momento senti di avere degli obbiettivi da raggiungere? Intendo a livello lavorativo, di università, di miglioramento fisico, passioni ecc. Perché secondo me una volta che hai delineato quello la solitudine inizia a non pesare più, proprio perché sfrutti la solitudine per raggiungere i tuoi obbiettivi. Io sono convinto che poi le amicizie verranno di conseguenza, ma tu devi arrivare ad un punto tale che devi bastarti da solo: tradotto, hai degli amici? Bene. Non ci sono? Va bene lo stesso. Io la vivo così, ho pochi amici veri (4) tra l'altro tutti sparsi e qualche conoscente con cui mi vedo meno spesso (principalmente ex compagni di superiori), di conseguenza non ho una compagnia di amici con cui uscire. Passo sabati sera a casa e festività varie sempre a casa, eppure la cosa (che tu ci creda o no) non mi pesa. Un po' per il mio carattere introverso (che attenzione non deve essere scambiato per timidezza, infatti io parlo tranquillamente con quasi tutti), un po' perché le mie passioni principali sono tutte "casalinghe" (videogiochi, libri, manga, partite di calcio e studio in generale) e un po' anche per la vicinanza alla mia famiglia, l'assenza di una compagnia fissa di amici mi ha pesato forse in passato quando ero più giovane, ma adesso molto molto meno. E soprattutto io ho un mio obbiettivo: ottenere una laurea magistrale in economia e trovare una materia che mi piaccia particolarmente (e credo di averla individuata, ora devo solo darmi da fare). Quello per me viene prima di tutto il resto: viene prima degli amici, di una eventuale ragazza, delle uscite il sabato sera, dei capodanni ecc. Infine per concludere, condivido ciò che ha scritto il ragazzo prima di me: anche solo lavorando se trovi l'ambiente giusto le conoscenze le fai: io ho lavorato 6 mesi e con i colleghi e il capo abbiamo creato un bel rapporto, tanto che facevamo cene e pranzi insieme. Questo fa tanto perché così a lavoro ci vai volentieri e ti senti parte di un gruppo
Pensieri un po' confusi, ma ci sta. Crescendo, capirai. Un po' lo hai già intuito: gli amici con cui stai volentieri sono quelli con cui condividi interessi come lo sport, gli hobby o il lavoro. Moltissimi non hanno hobby e quindi hanno solo amici legati al lavoro. Triste, ma è così. Da adolescente hai gli amici di scuola... con i quali condividi un interesse: quello di andare a scuola. E condividi anche il cazzeggio... ma da adulto il cazzeggio per fortuna poi lo metti da parte. Da adulto se vuoi nuovi amici devi trovarli in un ambito che ti costringe a condividere con loro un'attività di qualche genere.
In queste settimane la mia fidanzata mi ha lasciato dopo 2 anni. Va tutto bene. Sto bene. Vado in palestra mi preoccupo di me stesso e va alla perfezione. Ma ho paura che una volta finita l'estate e iniziata l'università ho paura di soffrire la solitudine parecchio. Grazie per aver riassunto tutto in questo video...
Penso che bisogna fare una differenza semantica tra amicizia e conoscenza. Come suggerito dal nome, la conoscenza è di grado inferiore all'amicizia, pertanto conoscere 40 persone è alquanto improbabile che siano tutte amiche. Amicizie di Serie A e B non esistono: o sei amico, o non lo sei, e se qualcuno ti tratta con meno valore rispetto ad un altro amico, allora quella persona non è stata mai tua amica. Anche perchè un componente fondamentale è l'empatia, cosa che nel 2023 pare sia un optional poco gradito. Se c'è volontà, si può essere amici anche avendo interessi differenti: una birra al bar non è sicuramente gatekeeping, nè un film o altri svaghi moderni.
Tranquillo bro si chiama evoluzione e tu sei arrivato all'evoluzione finale e il premio e solo fisicamente ma felice internamente contro insieme agli altri fisicamente ma soli internamente, ovviamente meglio la prima
Ho un amico fisso con cui esco che conosco da 7 anni, e due amici che ho conosciuto giocando online che frequento da 3 anni, ormai è prassi uscire con i Bro (anche se viviamo a distanza) almeno una volta l'anno per andare in vacanza. Per esperienza personale mi fanno abbastanza cagare le relazioni quindi preferisco stare con poche persone ma buone .
Ma chi se ne frega di uscire con gli altri, è ormai una cosa estremamente sopravvalutata, che ho provato e sento già da quando ero molto piccolo ed ho incominciato ad uscire verso i 13 anni. Se stai con gli altri il giusto e stai molto piu tempo con te stesso starai molto meglio. Bisogna preoccuparsi di altre cose e altre priorità per perdere tempo ed energie a curarsi dei messaggi e i sentimenti degli altri.
Ciao, sono uno di quelli che ti cringia dentro e che ha bisogno solo di una ragazza per vivere bene, in mia difesa, posso dire che c'è molto di genetica, mio padre ha la stessa tendenza infatti, semplicemente gli amici sono un'optional, piacevole se ci sono, ma se non.... amen.
"Se non siete sfigati sicuramente avrete la vostra cerchia di amici", bro sei serio a dire questo? Esiste gente a cui non gliene frega niente di avere amici, parliamoci chiaramente. Io stesso non ho quasi piu amici, conoscenti si magari, ma di amici ormai quasi 0, ma ciò non vuol dire che sono sfigato ahaha Ne potrei avere quanti ne voglio, ma la mia è una decisione. Ormai avere rapporti di amicizia con altra gente, equivale ad avere problemi, perche la gente ne ha e anche fin troppi. Già bastano i nostri di problemi nella vita, piu aggiungiamo quelli degli altri e stiamo proprio apposto.
Condivido ciò che dici all'inizio. Io posso dire di avere pochi amici veri, ma mi bastano loro. Non mi interessa avere la grande comitiva di amici anche perché non si sposerebbe bene con il mio carattere (tendo a stancarmi molto quando sono in gruppi molto grandi di persone e preferisco il rapporto a due). Certo, in alcuni momenti mi sono chiesto se fossi normale (perché è molto difficile trovare persone che la pensano come me) e la cosa mi faceva stare giù di morale, ma piano piano crescendo sto imparando a conoscermi e a capire quali sono i miei obbiettivi di vita e quali sono le cose veramente importanti per me. Prima anche io mi sentivo sfigato, ora a 23 anni la parola sfigato per me è desueta, e ho capito che se qualcuno ti dà dello sfigato perché non hai la compagnia di amici, non hai la ragazza, ecc. vuol dire che quella persona a parte la sua compagnia di amici non ha nient'altro.
Bhe mio padre conosce un amico che per me è come uno zio vabbe lasciamo sta conosce questo amico da ben 46 anni e mio padre a 47 anni quindi io o degli amici che li conosco dalla lementare e per fortuna siamo ancora amici perché io faccio 3 media e non riesco fare amici fincome il mio italiano dio scusate vabbe non o lesuna cosa uguale perché altri parlano solo di calcio e io non è che sono un grande fan poi ci sono quelli che parlano di cose femminili e io non sono così maniaco poi questi che li oddio che fanno sempre a botte con qualcuno l'unica persona che conosco bene e una che conosco dalle lemetari ma non eravamo amici alla lemetari di preciso 1 e 2 ero un po pieno nel senso grasso avevo una cota per questa è niente s detto di no vabbe poi sono diventato una tavola da serf serv COME SI SCRIVE dettagli quando sono diventato la tavola mia rotto le prugne e li o capito già una cosa se una ragazza donna non ti voglia perché sei grasso o non ricco ma se lo diventi quello e un tipico piatto detto troia scusate per la parola ma se vedi e e. capisci tutto vabbe grazie per i tuoi video ti stimo
Apro il video, leggo il titolo e tra me e me dico "oddio ma sono io", sorrido, penso, piango e mi sgozzo ma vedo il gioco in sottofondo e poso l'arma
* "oddio ma siamo noi"
Ti sgozzi ma rivedi il gioco e resusciti
idem
Ho 37 anni. E ho capito una cosa fondamentale guardando le amicizie rovinate mie e di altri, ma soprattutto le litigate in famiglia. L'orgoglio a volte va eliminato totalmente.
L'importante è che nelle migliaia di persone che si incontrano nella vita, hai sempre qulle 2/3 persone fidate che te la fanno tollerare di più, purtroppo per il resto non si può fare nulla, con l'avanzare dell'età si deve per forza preferire la qualità alla quantità, anche perché come hai detto tu, si ha il tempo più limitato. Bella ❤️
Grazie mille Doggo per questo video, sei riuscito a spiegare alla perfezione i motivi per i quali crescendo ci si tende ad allontanare dalle altre persone. In questi giorni fatalità stavo anch'io riflettendo su questo tema: le amicizie, perché si sfasciano così facilmente, ecc.
Mi ponevo domande del tipo: ma sono io il problema o lo sono gli altri?
Francamente, ripensando al mio passato, ho scoperto come hai detto tu stesso nel video che le persone EFFETTIVAMENTE si offendono per cazzate, cazzate che se affrontate in maniera un tantino più assertiva si potevano anche risolvere. Io, per fare un esempio, mi offendo e inizio ad allontanarmi da te solo se come minimo mi commetti un torto (pesantuccio). Poi se la pensi diversamente da me (dipende da quanto ovviamente e su che cosa) su alcune cose, non è che mi allontano. Insomma, perché un'amicizia si rovini, per me deve capitare qualcosa di grave come minimo, invece le persone si allontanano non appena commetti una cosa del tipo...esempio, frequenti altre persone al di fuori della loro comitiva.
Ma scusatemi: se conosco altre persone oltre a voi, perché dovrei SOLO frequentare voi? Dove sta scritto? (true story)
Poi me ne sono successe altre dove, per carità, lì un tantino ho sbagliato pure io (capita), ma non è che abbia commesso un qualcosa di così grave oggettivamente.
Il problema alla base è che le persone non sanno essere ASSERTIVE: bisognerebbe educare gli individui a saper affrontare i problemi, se ci sono, in modo assertivo, piuttosto che comportarsi da aggressivi o passivi, offendendosi facilmente, sparendo dalla circolazione.
Ma che dire, è una realtà che dobbiamo imparare ad accettare: la maggior parte delle persone è DELICATA. Per questo si tende a restare più da soli che accompagnati.
E forse è meglio così: anche da soli, con i giusti mezzi, volendo, si può imparare a crescere. Sarà triste, ma anche da soli, una volta imparato a coltivare, si coltiva. Ricordatevelo!
bravissimo
Grazie del commento🙏🏻
@ L' amicizia al giorno d'oggi è morta esistono solo conoscenze. Io prima dei 13 anni non avevo amici(a scuola non ne ho mai trovati comunque)poi conoscendo in precedenza i figli dei vicini(5 persone chi è che riesce ad avere una compagnia di 30 persone?) di casa siamo diventati amici dal 2002 e per 9 anni tutto bene poi dopo una settimana a jesolo (una palla ognuno stava per conto suo a guardare i porno 3 giorni dopo) e un' pò alla volta chi cercava altri amici per fare cose meno noiose o più stimolanti come andare in giro in moto,ragazze ecc. ci si vedeva sempre di meno(uno non lo sentivo da un'anno e mi ha chiamato perché voleva il regalo di compleanno) poi uno di loro iniziò a prendermi pesantemente in giro perché non riuscivo a trovare un lavoro (ci ho messo 7 anni a trovarne uno)e una ragazza (maledette puttane) chiamandomi continuamente frocio,fallito e cose così(mi sono sempre fatto un'pò prendere in giro ) il bello e che gli avevo chiesto se poteva presentarmi una ragazza dicendomi indirettamente di arragiarmi;però voleva che lo portassi al lavoro o che facessi numero giocando a calcetto per pagare meno il campo cosi un giorno (2016) li ho mandati a quel paese e da 7 anni a questa parte sto per i fatti miei trovando un'ecquilibriio(esercizio fisico,videogiochi,fumetti,lavoro) che mi fa vivere sereno il mio consiglio è trova una ragazza che ti ami o va a puttane (la metà delle donnee lo è) e se ti trovi bene metti su famiglia e se no pazienza compro un cane e vado puttane.
Ps a scuola ero solo se andava bene altrimenti dovevo prendere per il collo o tirare un pugno per essere lasciato in pace(i miei erano bulli erano poco "seri" per fortuna ad altri ho sentito che è andanta molto peggio).
Questo video è diseducativo e viola le norme della community
Dopo anni di solitudine (dalla fine delle medie fino alla terza/quarta superiore in cui ho iniziato a frequentare amici di amici) sono giunto alla conclusione che l'unico modo di ovviare a questo problema sia quello di imparare a vivere bene con se stessi, sviluppare hobby ed interessi personali, come il disegno, il cucito, la passione per le piante, l'amore per i videogiochi ecc, in modo da sopperire alla paura del restare da soli. Non sto dicendo di SOSTITUIRE le amicizie con le attività e gli interessi, ma che sviluppando questi ed imparare a vivere bene da soli vi toglierà la paura di rimanere soli, poiché saprete che se un giorno il tuo gruppo si dovesse sfaldare, se degli amici se dovessero andare e cose così, tu sarai in grado di ripartire da te stesso per trovare altre amicizie affini a te in quel momento.
Ricordate, tutto cambia, il cambiamento è normale e noi NON possiamo fermarlo, il massimo che possiamo fare è viverci al meglio i momenti con i nostri amici (e da soli) e collezionare ricordi ed esperienze che ci rendono le persone che siamo e che saremo un giorno
ciao bro,mi trovi d'accordo sullo sviluppo degli hobby...ma per me che sto in una età sulla 20ina,non avere amici...beh non è facile.Pur volendo posso trascorrere molto tempo facendo tutti gli hobby che voglio ma la voglia di avere un'interazione sociale mi assale,perchè mi è molto più importante.
@@GeRRy46 ciao, anche io ho 20 anni e capisco a pieno. A volte vengo a sapere che alcuni miei amici si vedono anche di giorno senza dirmi nulla o invitarmi e questo mi fa star male, ma proprio perché lavoro a progetti personali e sviluppo hobby ci sto un po’ meno male di come ci sarei stato a 14/15 anni. Sicuramente ne parlerò con loro e chiederò come mai si vedono anche di giorno senza invitare (dato che più volte ho detto che a casa da solo mi annoio e i giorni ormai sono tutti uguali), però sono certo che se non avessi hobby, se non uscissi a fare passeggiate e fotografie, se non cucissi i miei stessi vestiti e se non disegnassi arriverei a fine giornata con una gran voglia di spararmi in testa dalla solitudine. Poi ci sono giorni in cui mi prendo una pausa e non faccio nulla, altri in cui esco con loro e altri ancora in cui non voglio vedere nessuno, ma sono certo che se non avessi interessi al di fuori della mia compagni non mi sentirei una persona ma solo una parte del gruppo che da sola non vale nulla. Questo è un ragionamento che vale per me, poi ognuno ha le sue esperienze, spero per te che possa trovare il tuo e le persone che ti facciano star bene perché tutti lo meritiamo, ti mando un abbraccio 🫂
@@cane0044 vedi bene questa cerchia di amici che non ti chiama,forse non fa per te. Anche io ho degli hobby specie i videogames, le ore sulla play le passo lo stesso non è quello il problema...ma purtroppo non esiste solo quello. lasciami il tuo insta se ti va. Un abbraccio anche a te.
Grazie doggo, è un video di cui avevo molto bisogno, anche se sono in piena età adolescenziale. Avevo bisogno di un altro punto di vista sulla questione del perdere i rapporti con gli amici ed effettivamente mi ritrovo molto nel tuo, ottimo video come al solito
mi fa molto piacere ❤
Ciao Doggo, ti ringrazio davvero tanto per questo video perché questo argomento è il principale motivo per cui recentemente ho passato un periodo di merda.
Mi sono trovato anche io a riflettere su cosa possa spingere le persone a prendersela per cazzate, andarsene senza motivo, rompere rapporti che erano durati decadi. La risposta che mi sono dato è che semplicemente le persone crescono con ritmi diversi, e altre non lo fanno proprio.
Ho avuto la fortuna di iniziare a lavorare molto presto (circa 21 anni), con tutto ciò che ne comporta: mettere da parte dei soldi, comprare una macchina, una casa, avere degli impegni seri.
Sarà brutto da dire perché non mi ritengo chissà quale genio o modello, ma le persone che ho visto allontanarsi, mentirmi, dirmi che "era tutto ok" quando andavo a chiedere se mi stessero evitando, erano tutte persone che nella vita non hanno saputo combinare un cazzo e che ora, più vicine ai 30 che ai 20, non hanno niente in mano, né un lavoro né un percorso di studi.
So che può sembrare un discorso da boomer, ma quando inizi a lavorare e avere tutti questi impegni non vuoi minimamente avere a che fare con puttanate tipo "gni gni gni Tizio ha detto quello di Caio quindi è uno stronzo parliamogli dietro", perché semplicemente non hai voglia, e quando finalmente stacchi da lavoro vuoi solo passare del tempo di qualità con persone a cui vuoi bene. Le persone dalle quali invece arriva questo comportamento, invece, sono proprio quelle che non sono mai cresciute e non hanno mai capito cosa sia un "vero problema".
Io non credo che gli adulti si divertano a smettere di parlarsi per cazzate, non credo che non abbiano volontà di risolvere le questioni, anzi, penso l'esatto contrario.
Penso che dopo un po' di tempo semplicemente ti passa ogni voglia di correre dietro a persone di merda che non ti hanno dimostrato di saperti venire incontro.
Con tutti gli impegni che ho, se succedesse qualcosa sarei disposto a mollare tutto per parlare e risolvere con le persone alle quali ora tengo davvero, ma diventare adulto mi ha fatto davvero capire quali siano le persone per cui vale la pena farlo.
Nel mio caso, le persone che non hanno avuto la minima voglia di risolvere le questioni non erano "adulti con una vita da adulto", ma persone che non hanno NULLA a cui pensare nella propria vita e che per dare a essa un senso hanno dovuto ingigantire cose che per me sarebbero finite in mezz'ora.
È veramente difficile fare un discorso del genere senza trasformarlo in un rant personale, ma spero di aver fatto passare il concetto.
Spero che il mio sia un caso particolare e che le persone normali quando passa il tempo possano anche crescere, non solo invecchiare.
L'ultimo periodo in cui ho avuto una buona vita sociale era in terza media, poi da superiori in poi quasi niente. Ora a 20 anni, facendo l'università, noto che è veramente difficile creare nuove relazioni con le persone.
come sempre pareri veri, attuali e in cui ci possiamo riconoscere tutti, io personalmente ho un gruppo di +- dieci persone dalle medie che sono diciamo gli amici veri/stretti, però 3 anni fa mi sono trasferito all estero e li vedo qualche settimana l’anno, altri pian piano vanno fuori sede, forse la cosa speciale è che ci vogliamo tutti bene quindi non fa granché differenza alla fine troveremo un modo per vederci, uscire e si insomma..stronzeggiare
chiaramente in una situazione come questa diventa d’obbligo trovare un gruppo di amici con cui uscire più spesso, e ho avuto la fortuna di trovare un gruppo di persone tutte della mia stessa regione con cui uscire nei weekend e viaggiare, tutto sommato non mi posso lamentare
rimane vero che tra lavoro, impegni e cazzi vari le amicizie si adattano al tuo nuovo stile di vita, sicuramente non capirò mai come si fa a dimenticare un amico d’infanzia, io col mio farò un tatuaggio entro un mese 😂
Mi fai venire sempre più paura del futuro così, Doggo
Personalmente non vedo nulla di sbagliato nel volersi accerchiare di persone che la pensano allo stesso modo invece che stare con persone che si vedono solo per riempire il tempo.
Perché alla fine ognuno punta a qualcosa nella vita e per riuscirci nel miglior modo bisogna circondarsi di persone che hanno lo stesso obbiettivo.
Li si forma un team, una vera famiglia.
Immagina avere un team di persone che la pensano a modo tuo e che puoi fidarti ciecamente.
Sappiamo tutti che nei gruppi di amici c’è sempre quell’elemento di cui ti fidi di meno e poi si crea quell’anello della catena che fa marcire tutto.
Le amicizie perfette sarebbero sentirsi, come hai detto te, 1 volta al mese ed aggiornarsi come sta procedendo la vita, ma quando si è focussati al 100% su una cosa si tenta di perdere il minor tempo possibile e poi organizzare una rimpatriata del genere diventa impossibile.
Più vado avanti e più son convinto che il detto "meglio soli che mal accompagnati" sia la dura e vera realtà
E vero pero io continuo a cercare una via di mezzo
Se a te piacerebbe essere amico di tutti stai idealizzando l'amicizia. Purtroppo non possiamo piacere a tutti ma stai sicuro che quelli a cui piaci non ti lasceranno facilmente
Ho quasi 22 anni, sono cresciuto in periferia in mezzo a 200 ragazzi, mi ritrovo pienamente in quello che dici, tra ragazze, lavoro, problemi familiari ecc ecc, ci si allontana, rimanendo una decina di amici ma credo che faccia parte del "gioco".
Condivido molti pensieri tuoi, e me sei simpatico, quindi te auguro il meglio
Mio padre ha diversi gruppi di amici, abbastanza numerosi..uno di questi in particolare è quello degli amici conosciuti al liceo, con i quali si sente e organizza pranzi insieme ancora oggi, dopo più di 50 anni. La cosa più bella è che questo gruppo col tempo si è allargato includendo i diversi partner dei membri di questo gruppo, per non parlare del fatto che persino le mie zie, quindi le sorelle di mio padre, fanno parte di questa compagnia...pensandoci mi viene un sacco di tristezza, non solo perché con le mie sorelle non ho mai unito le compagnie, ma soprattutto perché i miei amici stretti si sono ridotti a due e spero che col tempo la vita non ci separi
un discorso che è impossibile non condividere, grazie Doggo
Condivido pienamente quello che pensi lo stesso vale per gli autistici o per chi soffre di ipperattività che è ancora più difficile teneseli considerando le loro difficoltà. La diversità è bella proprio perché ci possoni essere delle occasioni poter sperimentare e conoscere nuove persone ma spesso anche perderle....
Più si cresce più il tempo a disposizione è limitato, indi per cui abbiamo più esigenze nel conoscere le persone, perché la persona che frequenti deve valere il tempo che perdi per te stesso. Poi ci sono delle variabili quali ignoranza, orgoglio, sentirsi superiori, chiusura mentale.
Io penso che il problema più grande delle persone sia la scarsa valorizzazione di sé.
Purtroppo, in questa società, si tende sempre a non valorizzare mai sé stessi e ciò porta, di conseguenza, a sfruttare altre cose per coprire quel vuoto generato dalla tale non-valorizzazione. Che siano gli amichetti di comitiva, i soldi, le fidanzate, le macchine poco importa... qualsiasi di queste cose verranno utilizzate per cercare di coprire quel vuoto, il quale, però, non si riuscirà mai a colmare.
Proprio per questo motivo, tale incolmabilità porterà alle persone a sentirsi sempre più frustrate nei confronti della vita, arrivando a non cercare il proprio confronto con nessuno se non con chi la pensa come loro alimentando sempre di più la loro chiusura mentale.
Porterà a rendere le persone sempre più opportuniste nei confronti del prossimo, a discapito dei valori umani (quali fedeltà, lealtà, rispetto, amicizia e il fatidico amore...).
Porterà sempre alle persone a sprecare il proprio tempo, impedendo ad esse di godersi la vita con quello che hanno.
Porterà alle persone ad essere sempre viziate e gelose di cose che non hanno/possiedono, dando per scontato quello che hanno e così via...
Ed, infine, porterà a rendere le persone sempre più orgogliose di sé, impedendo, di conseguenza, loro di fare autocritica, la quale è cosa fondamentale per la propria crescita personale.
Queste cose, purtroppo, con il passare del tempo, renderanno l'essere umano sempre più annichilito nell'animo portandolo, alla fine, a diventare un essere senz'anima che cammina.
E da lì che l'essere umano m*rirà a tutti gli effetti da solo...
Credo che.. in gran parte della mia vita, non ho mai avuto un gruppo fidato di amicizie. Fin da piccolo sono sempre stato lo "sfigato", come hai detto nel video diciamo, di qualunque classe e quindi di conseguenza del gruppo (anche superiori volendo, anche se li è leggermente diverso).
Questo anche perchè le "attività" avevo a che fare sempre con quel paesino. Non avevo amici miei fin da piccolo perché ho sempre abitato lontano dalle città e paesi, da quel che ricordo. Oltre al fatto che ero con delle persone con una certa mentalità conservatrice e che, se eri diverso, ti vedevano di malocchio (si, sono stato in un paese a fare le scuole d'obbligo, ad eccezione delle superiori).
Ho avuto episodi di bullismo, talvolta anche gravi a causa di questo opportunismo ed intolleranza delle persone, rendendomi ancora più timido di quello che ero già. Alle superiori era una solitudine dovuta alla "distanza" dei miei compagni stessi, andando in una grande città per studiare mentre abitavo in mezzo al nulla (così come adesso all'università). Tutto questo per dire che sono sempre stato solo in un modo obbligato e l'ho sfruttato per conoscere me stesso, le mie passioni/hobby e capire che persone vuoi essere circondato, perché la compagnia fa fare cose che tu non faresti mai da solo!
Meglio circondarsi di poche persone, ma almeno affidabili e poco opportuniste che avere un gruppone di amici del quale manco ricordi chi siano e come si chiamano sinceramente per sfruttarle solo per dei favori.
E poi arrivò, alla fine delle superiori, il mio attuale migliore amico.. "Marco". Grazie a lui e la sua grande esuberanza, mi ha fatto conoscere un sacco di amici. Sono in ottimi rapporti con loro e spesso alla sera (spesso giocando ai videogiochi) ci divertiamo e ci parliamo (quando possiamo, perchè alcuni già lavorano). In agosto ci vediamo con più facilità di presenza, perchè andiamo in un posto dove ci riuniamo tutti (in montagna).
Ciò che mi ha permesso legare con loro sono stati alcuni interessi e i valori. Questi ultimi sono il punto chiave delle amicizie, non tanto le opinioni o interessi, come dici nel video. Se tu reputi importante come valori comprensione e rispetto, difficilmente legherai con uno che è opportunista e menefreghista.
Nel frattempo, tramite questo gruppo di amicizie, ho incontrato la mia attuale ragazza.
Doggo , so che, avendo nel tuo caso delle amicizie fin da sempre esistenti (al contrario mio), è difficile per te a stare da solo, ma... Dovresti piano piano ad abituarti. Nella vita ti toccherà affrontare delle difficoltà da solo e, se non riesci ad avere un aiuto, devi cavartela con le proprie forze.
Come qualcuno aveva scritto nei commenti, la gente non sa stare da sola BENE, a capire BENE se stessi e quindi scegliersi BENE le persone con cui stare. La gente non sa dare bene valore alle cose (sottovaluta problemi seri e si focalizza su stronzate, as always) e alle azioni delle altre persone. Purtroppo nulla è per sempre nella vita, che sia amore, famiglia, amicizia o lavoro ma l'importante è fare il massimo per chi reputi degno di farlo.
Sulla parte degli interessi, lavoro, trasferimenti etc sono d'accordissimo, sulla parte della permalosità e orgoglio invece non ho capito in che modo sia correlato all'età adulta e non all'infanzia.
con l'avanzare dell'età si mettono per primi, sempre di più i propri interessi, piuttosto del rapporto con gli altri
da adolescente devo dire che anche io ho paura di restare senza amici, metti che succede qualcosa e il mio gruppo si sgretola, se non riesco ad immergermi in contesti sociali come la scuola una volta adulto sono fregato, ora sto "correndo ai ripari" cercando di conoscere più persone possibile ma non è per niente facile trovare persone genuine e ragionevoli nella mia generazione
Il problema è che ora in quanto ragazzino non verrei preso sul serio, e quando sarai adulto sarai molto più simile a loro di quanto credi, e il cerchio si richiude
Vedo tutti i miei coetanei felici e che si stanno realizzando, io anche se ho letteralmente tutto quello che voglio mi sento sempre infelice
greve
spesso la vite degli altri ci sembrano perfette solo perchè non le viviamo, fidati è inutile fare comparazioni con gli altri.
Penso le stesse cose e condivido soprattutto il discorso sui genitori e l'orgoglio...da quando sono piccolo non ho mai potuto sopportare come gli adulti siano capaci di troncare amicizie di anni al minimo torto subito
Ho perso un'amicizia con una ragazza quando lei mi ha accusato di averle guardato il culo per tutto il tempo quando siamo usciti insieme ad altri. Secondo me invece voleva chiudere i rapporti perchè non le piacevo come persona; perciò si è inventata sta storia inutile tra l'altro non vera che non solo ha fatto chiudere l'amicizia tra me e lei, ma anche quella con un suo amico che mi stava molto simpatico.
Ti do ragione; un'altro problema che sto vivendo è anche le persone che incontro, lo so che districarsi in questo mondo è difficile ma è davvero straziante che in questi mesi abbia conosciuto persone che amano far stare male il prossimo e che se la prendono al primo sbaglio che tu compia, oppure che simulino situazioni che mettono in cattiva luce qualcuno, o uno che non capisce che lo scherzo è bello finché dura poco.
Molti miei coetanei più grandi dicono che è la nostra età che è un brutto periodo e di conseguenza i ragazzi delle medie si comportano spesso nel modo sbagliato, e spero vivamente che sia così; non voglio trovare questo tipo di persone ora che andrò al liceo.
Ottimo video come sempre.
le medie saranno probabilmente il periodo peggiore della tua vita purtroppo (come per tutti) se ti può consolare alle superiori tendenzialmente molti ragazzi si calmano un pò è c'è un'atmosfera migliore (se non hai troppa sfiga)
Ho 30 anni, ti racconto lo step dopo:
Pure la morosa alla lunga rompe le scatole
me lo aspettavo
finirà tutto a me è successo. ci pensi adesso, appena sarai solo con l'avanzare della tua età non pensi al rimane solo, anzi al contrario vuoi stare solo ,i problemi ti attanagliano e non vorrai nessuno per trasmetterli , ne loro vogliono ascoltare te. Quando cresci penserai ai soldi che non ti bastano, non hai forze, ti invecchi ed hai dolori che prima non avevi. non ti piaci più fisicamente, e mentalmente non riuscirai a gestire questa condizione. antidepressivi e psicofarmaci saranno tua madre e tuo padre. spererai di non vivere in questa condizioni da debole , e pian piano cominci a convincerti che non sei più cosi intoccabile cone quando eri un ragazzino.
È la situazione del padre del mio migliore amico che è divorziato e non ha una ragzza ne un lavoro che hli faccia quadagnare più di 1000 euro al mese. Prima era più felice ora è piu triste arriabbiato ed agressivo. Poi quando capita di andare a casa del padre lui fa le pizze nel forno e mi rattristisce perchè a 43 anni credo che uscire solo per il lavoro e per la spesa sia una delle cose che non vorrei che mi capiti mai.
io ho molta paura che crescendo con i miei amici,ognuno avrà il proprio lavoro, e quindi sarò da solo
Nahh,lavorando fai amicizie. 100%
Francamente non comprendo tutta questa paura nel restare soli, sopratutto a una certa età, quando ormai hai il tuo carattere, non è sempre una cosa negativa è una ridicola propaganda quella di vedere la solitudine come una malattia, o una negatività, magari per certi umani lo è perchè la subiscono non per loro volontà, ma molte persone sono sempre state solitarie, anzi vivono meglio perchè riescono a conoscere se stessi più profondamente.
Quindi è inutile avere paura di quello che non si conosce, perchè è solo la vostra suggestione che vi spaventa, come quando da piccoli si aveva paura del buio fino a quando non ti avventuravi e scoprivi che le cose non cambiavano affatto.😅
Moltissimi umani vivono meglio isolati o almeno con una certa dose di intimità, pensate a tutti quelli che si rinchiudono di proposito in conventi, fanno gli eremiti, partono per spedizioni, per mare, in guerra, o semplicemente vanno in altri Paesi lasciandosi tutto alle spalle, non sempre per ricominciare, ma molte volte perchè stanno cercando loro stessi, cosa impossibile fino a quando la routine quotidiana scandisce la tua vita, ci sono persone che a 40/50 anni non conoscono nenache i loro limiti o le loro preferenze, la solitudine non va temuta a prescindere, potrebbe essere quello di cui avete bisogno per disintossicarvi dalla società e suoi capricci ?!😅👍
Ciao,ti racconto la mia.
Io ho letteralmente paura di stare solo poichè in effetti lo sono da tempo,se vogliamo ci sta anche... ma spero non si dilunghi col tempo nonostante vari tentativi da parte mia nel cercare di avere nuove interazioni sociali ecc ecc. Perciò ti confermo che io ho moooolta paura di stare solo sia ora sia per il futuro... E purtroppo contro la mia voglia.
@@GeRRy46 Sicuramente perchè la vivi come una cosa contro la tua volontà, ma esattamente cosa vorresti e che età hai (più o meno) ???
Se cerchi amici, ti basta uscire nel bar della tua zona e chiachierare con chi è disponibile, magari offrigli un caffè o altro, oppure trova la prima associazione di volontariato, bocciofila, centro per la terza età e dagli una mano, vedrai che nel giro di una settimana avrai tanto lavoro non retribuito e un sacco di nuove conoscenze.
Se invece cerchi una compagna è più difficile, ma intanto parti dal conoscere nuove persone, uscire più spesso e il resto viene da solo.
@@MuxiWeb ciao,età sulla 20ina...ho provato a fare le prime 2 cose che hai detto,più è più volte,ma 0!! spero che in futuro qualcosa si aggiusti.
@@GeRRy46 A 20 anni è MOLTO più difficile vivere da soli, per questo ho scritto uomini di una certa età, ora hai perfino una componenete ormonale che ti spinge a socializzare, ma non dura nel tempo, più invecchi e meno la senti, poi sparisce completamente, lascia perdere i centri per la terza età o le bocciofile, prova con locali per giovani, tipo discoteche, ritrovi o posti dove ci si diverte, oppure ti serve un hobby, qualunque cosa va bene, anche la pesca, i computer, il golf o qualune sport, gli hobby portano sempre conoscenze nuove, nel caso dei computer che in genere ti aiuta tantissimo a passare il tempo, ma ti isola un pochino, lo puoi usare per riparare gratis i pc degli altri, troverai la fila di persone che hanno un pc da sistemare.
Comunque non hai nulla di reale da temere, è impossibile che rimani solo per troppo tempo a 20 anni, dovresti essere malato o impossibilitato ad uscire, nel tuo caso è solo una situazione momentanea, ti basta un pochino di intraprendenza e molta simpatia, tranquillo, perfino molti lavori ti porteranno conoscenze.
@@GeRRy46ciao, non ti conosco ma vorrei farti una domanda (siamo quasi coetanei, ho giusto un paio d'anni più di te).
In questo momento senti di avere degli obbiettivi da raggiungere? Intendo a livello lavorativo, di università, di miglioramento fisico, passioni ecc.
Perché secondo me una volta che hai delineato quello la solitudine inizia a non pesare più, proprio perché sfrutti la solitudine per raggiungere i tuoi obbiettivi. Io sono convinto che poi le amicizie verranno di conseguenza, ma tu devi arrivare ad un punto tale che devi bastarti da solo: tradotto, hai degli amici? Bene. Non ci sono? Va bene lo stesso.
Io la vivo così, ho pochi amici veri (4) tra l'altro tutti sparsi e qualche conoscente con cui mi vedo meno spesso (principalmente ex compagni di superiori), di conseguenza non ho una compagnia di amici con cui uscire. Passo sabati sera a casa e festività varie sempre a casa, eppure la cosa (che tu ci creda o no) non mi pesa. Un po' per il mio carattere introverso (che attenzione non deve essere scambiato per timidezza, infatti io parlo tranquillamente con quasi tutti), un po' perché le mie passioni principali sono tutte "casalinghe" (videogiochi, libri, manga, partite di calcio e studio in generale) e un po' anche per la vicinanza alla mia famiglia, l'assenza di una compagnia fissa di amici mi ha pesato forse in passato quando ero più giovane, ma adesso molto molto meno.
E soprattutto io ho un mio obbiettivo: ottenere una laurea magistrale in economia e trovare una materia che mi piaccia particolarmente (e credo di averla individuata, ora devo solo darmi da fare). Quello per me viene prima di tutto il resto: viene prima degli amici, di una eventuale ragazza, delle uscite il sabato sera, dei capodanni ecc.
Infine per concludere, condivido ciò che ha scritto il ragazzo prima di me: anche solo lavorando se trovi l'ambiente giusto le conoscenze le fai: io ho lavorato 6 mesi e con i colleghi e il capo abbiamo creato un bel rapporto, tanto che facevamo cene e pranzi insieme. Questo fa tanto perché così a lavoro ci vai volentieri e ti senti parte di un gruppo
Il video apre bene con “THE GREAT KING OF EVIL GANONDORF”
Hai praticamente detto il futuro del 99% delle persone
Il bro ha veramente spoilerato tutto ocarina of time
io che ho sentito il video in sottofondo mentre facevo altro mi sono salvato
Se vuoi possiamo essere nemici, alla fine è più edgy dell'amicizia
Sbortus, Doggo e Tweener la triforza contro il cerbero Ganondorf.
@@yarideagostini5744 lol
ti voglio bene doggo
Pensieri un po' confusi, ma ci sta. Crescendo, capirai.
Un po' lo hai già intuito: gli amici con cui stai volentieri sono quelli con cui condividi interessi come lo sport, gli hobby o il lavoro. Moltissimi non hanno hobby e quindi hanno solo amici legati al lavoro. Triste, ma è così.
Da adolescente hai gli amici di scuola... con i quali condividi un interesse: quello di andare a scuola. E condividi anche il cazzeggio... ma da adulto il cazzeggio per fortuna poi lo metti da parte.
Da adulto se vuoi nuovi amici devi trovarli in un ambito che ti costringe a condividere con loro un'attività di qualche genere.
In queste settimane la mia fidanzata mi ha lasciato dopo 2 anni. Va tutto bene. Sto bene. Vado in palestra mi preoccupo di me stesso e va alla perfezione. Ma ho paura che una volta finita l'estate e iniziata l'università ho paura di soffrire la solitudine parecchio. Grazie per aver riassunto tutto in questo video...
Che boss battle emozionante
Penso che bisogna fare una differenza semantica tra amicizia e conoscenza. Come suggerito dal nome, la conoscenza è di grado inferiore all'amicizia, pertanto conoscere 40 persone è alquanto improbabile che siano tutte amiche. Amicizie di Serie A e B non esistono: o sei amico, o non lo sei, e se qualcuno ti tratta con meno valore rispetto ad un altro amico, allora quella persona non è stata mai tua amica. Anche perchè un componente fondamentale è l'empatia, cosa che nel 2023 pare sia un optional poco gradito. Se c'è volontà, si può essere amici anche avendo interessi differenti: una birra al bar non è sicuramente gatekeeping, nè un film o altri svaghi moderni.
Bel video come sempre
@ d che segno sei?
Mi spiace solo che sono alle strette coi soldi e ho dovuto disdire l' abbonamento. Ci si rivede tra un paio di mesi spero😢
Bel video come sempre
tranguill❤
Tranquillo bro si chiama evoluzione e tu sei arrivato all'evoluzione finale e il premio e solo fisicamente ma felice internamente contro insieme agli altri fisicamente ma soli internamente, ovviamente meglio la prima
Magari impara prima a scrivere e ad esprimerti meglio
Ci vuole la Master sword e la triforza.
Chi sarà l'eroe a brandirla
Può succedere?
Ho un amico fisso con cui esco che conosco da 7 anni, e due amici che ho conosciuto giocando online che frequento da 3 anni, ormai è prassi uscire con i Bro (anche se viviamo a distanza) almeno una volta l'anno per andare in vacanza. Per esperienza personale mi fanno abbastanza cagare le relazioni quindi preferisco stare con poche persone ma buone .
0 amici però va be' tanto a nessuno può interessare 😂
Fra shalla, tanto so tutti deludenti
Ciao bella come stai oggi È quello che era successo con le notizie su tutto questo?😅
però io volevo vedere il finale del gioco
Ma chi se ne frega di uscire con gli altri, è ormai una cosa estremamente sopravvalutata, che ho provato e sento già da quando ero molto piccolo ed ho incominciato ad uscire verso i 13 anni. Se stai con gli altri il giusto e stai molto piu tempo con te stesso starai molto meglio.
Bisogna preoccuparsi di altre cose e altre priorità per perdere tempo ed energie a curarsi dei messaggi e i sentimenti degli altri.
Ciao, sono uno di quelli che ti cringia dentro e che ha bisogno solo di una ragazza per vivere bene, in mia difesa, posso dire che c'è molto di genetica, mio padre ha la stessa tendenza infatti, semplicemente gli amici sono un'optional, piacevole se ci sono, ma se non.... amen.
Che tipo di microfono utilizzi?
yotto qualcosa
"Se non siete sfigati sicuramente avrete la vostra cerchia di amici", bro sei serio a dire questo? Esiste gente a cui non gliene frega niente di avere amici, parliamoci chiaramente.
Io stesso non ho quasi piu amici, conoscenti si magari, ma di amici ormai quasi 0, ma ciò non vuol dire che sono sfigato ahaha
Ne potrei avere quanti ne voglio, ma la mia è una decisione.
Ormai avere rapporti di amicizia con altra gente, equivale ad avere problemi, perche la gente ne ha e anche fin troppi.
Già bastano i nostri di problemi nella vita, piu aggiungiamo quelli degli altri e stiamo proprio apposto.
Condivido ciò che dici all'inizio.
Io posso dire di avere pochi amici veri, ma mi bastano loro. Non mi interessa avere la grande comitiva di amici anche perché non si sposerebbe bene con il mio carattere (tendo a stancarmi molto quando sono in gruppi molto grandi di persone e preferisco il rapporto a due).
Certo, in alcuni momenti mi sono chiesto se fossi normale (perché è molto difficile trovare persone che la pensano come me) e la cosa mi faceva stare giù di morale, ma piano piano crescendo sto imparando a conoscermi e a capire quali sono i miei obbiettivi di vita e quali sono le cose veramente importanti per me.
Prima anche io mi sentivo sfigato, ora a 23 anni la parola sfigato per me è desueta, e ho capito che se qualcuno ti dà dello sfigato perché non hai la compagnia di amici, non hai la ragazza, ecc. vuol dire che quella persona a parte la sua compagnia di amici non ha nient'altro.
Mi hai spoilerato il finale di ocarina of time >:[
rip
Guardare i tuoi video sembra di parlare col mio cervello
Vederti giocare Ocarina of Time ti ha fatto salire un bel po' nella mia classifica mentale degli UA-camrs 💖
Vabbè fra ma tu giochi a DBD?
nope
Bhe mio padre conosce un amico che per me è come uno zio vabbe lasciamo sta conosce questo amico da ben 46 anni e mio padre a 47 anni quindi io o degli amici che li conosco dalla lementare e per fortuna siamo ancora amici perché io faccio 3 media e non riesco fare amici fincome il mio italiano dio scusate vabbe non o lesuna cosa uguale perché altri parlano solo di calcio e io non è che sono un grande fan poi ci sono quelli che parlano di cose femminili e io non sono così maniaco poi questi che li oddio che fanno sempre a botte con qualcuno l'unica persona che conosco bene e una che conosco dalle lemetari ma non eravamo amici alla lemetari di preciso 1 e 2 ero un po pieno nel senso grasso avevo una cota per questa è niente s detto di no vabbe poi sono diventato una tavola da serf serv COME SI SCRIVE dettagli quando sono diventato la tavola mia rotto le prugne e li o capito già una cosa se una ragazza donna non ti voglia perché sei grasso o non ricco ma se lo diventi quello e un tipico piatto detto troia scusate per la parola ma se vedi e e. capisci tutto vabbe grazie per i tuoi video ti stimo
Impara a stare da solo e non sarai mai solo
è vero ma hai mai visto Into the Wild?
@ Sì assolutamente
11esimo
Mi saluti
Ne farai altri video simili a questo?
credo proprio di sì
@ allora sarò il primo a guardare 💪🏻
Grazie dei video comunque
Scarbirati senza meta spaca