Davide Bennato: Il mio posto è qui, La profezia del male, Fantastic Machine, Room 999

L'offerta cinematografica di questa settimana è piuttosto sostanziosa, che mi costrige a usare il rasoio di Ockam per distiguere le mie diverse identità: territoriale, da appassionato, da studioso
00:33 Il mio posto è qui (Daniela Porto, Cristiano Bortone)
Qui è la mia identità di calabrese a scegliere, dato che il film è ambientato in una Calabria da dopoguerra in cui una ragazza cerca il proprio riscatto. Il film è anche una scusa per riallacciare attraverso l'immaginario il rapporto - un po' sfilacciato - che ho con la mia terra.
01:10 La Profezia del Male (Spenser Cohen, Anna Halberg)
Qui decide l'appassionato di cinema, e di cinema horror in particolare. Il film usa l'archetipo dei tarocchi (Tarot è il titolo originale) per svilupare una trama che mi pare essere simile - almeno nella struttura - ad un altro film horror come Talk to me. Niente di nuovo sotto il sole della storie, ma si sa: l'horror è fatto prevalentemente di atmosfere.
01:59 Fantastic Machine (Axel Danielson, Maximilien Van Aertryck)
Il docente universitario di media opta per i due documentari sul cinema. Questo documentario si presenta come una critica all'uso delle immagini nella soietà digitale contemporanea, francamente un approccio stantìo e ideologico.
02:30 Room 999 (Lubna Playoust)
Il nome oscuro di questo documentario è la risposta al progetto Room 666 di Wim Wenders del 1982, quando ci si chiedeva - allora ed oggi - se il cinema fosse un linguaggio che stesse per moire. Il film ancora non l'ho visto, ma la risposta può essere solo una: NO!
03:22 La classifica della settimana
Una classifica priva di un elemento dominante, con le prime tre posizioni piuttosto inspiegabili per quanto mi riguarda, forse frutto della frammentazione del pubblico risposta alla frammentazione dell'offerta. Bello però il fatto che the Fall Guy sia al terzo posto