Grazie per il video! Sono logopedista e infermiera. Il tema mi tocca in particolar modo, dato che oltre alla "pioggia di pasticcini" omaggio dei pazienti, sono pure pendolare. Spesso mi risulta impossibile prepararmi un pasto decente da portare a lavoro, e la tentazione del dolcetto é grande, soprattutto di notte, magari reduce da un cesareo alle 3 del mattino. Mi salvo solo perché mi alleno 5/6 volte a settimana (sollevamento pesi+ arti marziali miste).
Colgo l'occasione per ringraziarvi entrambi, sia lei sia il Dottor V. Rosso. Mi fate compagnia durante i miei allenamenti! Ogni tanto un video sull'anestesia, ogni tanto un video a tema psichiatria, ogni tanto un po' di musica per darmi coraggio 😂😢. Buon lavoro!
Che la turnistica in h. 24 è deleteria poiché altera i ritmi circadiani e biologici dell'essere umano è noto e riconosciuto a livello mondiale, infatti i contratti di lavoro riconosco una "indennità" notturna per compensare per modo di dire tali disagi. Ma a mio modesto parere tantissimo altro ancora si potrebbe fare ancora per tutelare i lavoratori in tal senso, ovvero prendendosi carico direttamente della salute dei lavoratori magari somministrando dei pasti "salutari" in fasce orarie stabilite, realizzando appositi spazi dove consumare tali pasti (area attrezzate nel contesto della struttura ospedaliera con ambientazione consona in termini di arredo e magari musica soft ecc..) e creare quelle condizioni tali da sedersi comodamente senza avere il timore di essere chiamati in urgenza per mollare il cibo o peggio consumare il pasto in fretta e furia. Ciò presuppone anche dotazione organica adeguata anche in virtù di questa esigenza, e non solo per garantire una adeguata distribuzione dei carichi di lavoro. In conclusione io "lavoratore professionista della salute" mentre sto consumando il mio pasto in ambito lavorativo devo essere messo nelle condizioni di una consapevolezza serena, ovvero non dovrei avere la sensazione di consumare un "reato" in quanto sto facendo una cosa che non dovrei fare, bensì devo avere la sensazione di godere di un mio diritto PER LA MIA SALUTE FISICA E MENTALE per poi ritornare alla mia attività più sereno e gratificato. Ma le mie sono solo fantasie difficilmente attuabili nella nostra società oppure sono semplicemente un sognatore. P.S. Le mie considerazioni sono frutto di esperienza personale in quanto lavoro da più di 25 anni in sanità prima da turnista adesso da giornaliero, e recentemente mi sono organizzato un po' meglio nella mia alimentazione favorito dal fatto di avere orari più "regolari" e anche il mio intestino adesso ringrazia !!
Grazie mille a tutti e due
Complimenti
Fantastico 🔥🔥 é stato un piacere!
Grazie per il video! Sono logopedista e infermiera. Il tema mi tocca in particolar modo, dato che oltre alla "pioggia di pasticcini" omaggio dei pazienti, sono pure pendolare. Spesso mi risulta impossibile prepararmi un pasto decente da portare a lavoro, e la tentazione del dolcetto é grande, soprattutto di notte, magari reduce da un cesareo alle 3 del mattino. Mi salvo solo perché mi alleno 5/6 volte a settimana (sollevamento pesi+ arti marziali miste).
Colgo l'occasione per ringraziarvi entrambi, sia lei sia il Dottor V. Rosso. Mi fate compagnia durante i miei allenamenti! Ogni tanto un video sull'anestesia, ogni tanto un video a tema psichiatria, ogni tanto un po' di musica per darmi coraggio 😂😢. Buon lavoro!
Che la turnistica in h. 24 è deleteria poiché altera i ritmi circadiani e biologici dell'essere umano è noto e riconosciuto a livello mondiale, infatti i contratti di lavoro riconosco una "indennità" notturna per compensare per modo di dire tali disagi. Ma a mio modesto parere tantissimo altro ancora si potrebbe fare ancora per tutelare i lavoratori in tal senso, ovvero prendendosi carico direttamente della salute dei lavoratori magari somministrando dei pasti "salutari" in fasce orarie stabilite, realizzando appositi spazi dove consumare tali pasti (area attrezzate nel contesto della struttura ospedaliera con ambientazione consona in termini di arredo e magari musica soft ecc..) e creare quelle condizioni tali da sedersi comodamente senza avere il timore di essere chiamati in urgenza per mollare il cibo o peggio consumare il pasto in fretta e furia. Ciò presuppone anche dotazione organica adeguata anche in virtù di questa esigenza, e non solo per garantire una adeguata distribuzione dei carichi di lavoro. In conclusione io "lavoratore professionista della salute" mentre sto consumando il mio pasto in ambito lavorativo devo essere messo nelle condizioni di una consapevolezza serena, ovvero non dovrei avere la sensazione di consumare un "reato" in quanto sto facendo una cosa che non dovrei fare, bensì devo avere la sensazione di godere di un mio diritto PER LA MIA SALUTE FISICA E MENTALE per poi ritornare alla mia attività più sereno e gratificato. Ma le mie sono solo fantasie difficilmente attuabili nella nostra società oppure sono semplicemente un sognatore.
P.S. Le mie considerazioni sono frutto di esperienza personale in quanto lavoro da più di 25 anni in sanità prima da turnista adesso da giornaliero, e recentemente mi sono organizzato un po' meglio nella mia alimentazione favorito dal fatto di avere orari più "regolari" e anche il mio intestino adesso ringrazia !!
Sono onorata di ospitare questo commmento!
Anche noi impiegati..... spesso la pausa si salta di netto tutto un non stop dal mattino a sera
E poi ,in ospedale,ci sono le festività in cui ognuno porta del cibo e ci si abbuffa come nn ci fosse un domani!😅😅