LO ZAINO PERFETTO NON ESISTE…BISOGNA FARLO! - come è nato il mio ARCH GRISETTI [ENG sub]
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- Опубліковано 24 лют 2024
- La storia di come è nato il mio GRISETTI 28L Alpine Ski-Mod LL.
Si. Pure le inziali ci abbiamo messo a questo modello!
Un infinito grazie ad Andrea Perici, artigiano sopraffino e saggio consigliere (io avevo tante idee, ma alla fine lui gli zaini li fa…e la sa lunga), nonché fondatore e one-man-band di ARCH:
/ arch_ind - Спорт
Che lavoro strepitoso. Complimenti a entrambe!
Gran bel prodotto, gran bel video! Ma probabilmente il punto che più ci ha “toccati” è sul concetto di “perfezione”; troppo spesso si parla della perfezione di un prodotto come se fosse un sostantivo da dare come “un timbro di qualità”, ma la perfezione negli oggetti è soggettiva e qualcosa di perfetto per me, per te potrebbe essere una colossale schifezza. Detto ciò buone escursioni Luca!
Tanta roba lo zaino, complimenti a tutti e 2 per la realizzazione, ogni dettaglio pensato al meglio.
Complimenti Luca! Davvero un bel prodotto ed un report, come al solito, chiaro ed esaustivo.
Grazie
che figata assurda, veramente tanta roba complimenti ❤
Ciao Luca, che chicca questo video!😉🤙
Ecco il meme perfetto per un thru hiker o in generale per un alpinista/escursionista "Biogna portare quello che si sa di saper usare".
Lo zaino è indubbiamente attraente ma . . .una versione economica(cinese) di un ultra light figo è più che sufficiente.
Per chi non può comprare la meraviglia del video di Luca propongo il mio(3F UL Gear 40Lt) pagato circa 50 neuri. Ci ho solo aggiunto una taschina da spallaccio per il telefono, fascia ventrale comodissima(forse un filo troppo ampia) e capientissima(sono effettivamente 2 marsupi laterali) retina esterna fantastica e una miriade di regolazioni e laccetti(ne ho tolti alcuni). Tessuto economico ma resistente e poco impermeabile(tanto uso le sacche stagne). Provato sui pirenei per 40 gg con base wight 7 kg(tenda sacco e tutto ma in estate) e caricato fino a forse 10/11kg max di viveri. Sotto gli 8 kg è perfetto, e quando si sta sui dieci comincia a sentirsi il frame less, ma poco. Funziona talmente bene ed è ancora in buone condizioni che non ci penso neanche di cambiarlo.
Eh sarà anche un meme ed un cliché, ma come spesso (sempre?) accade per i luoghi comuni, c’è un fondo di verità: è effettivamente giusto portare quello che si sa usare, soprattutto per quello che riguarda il soccorso.
Per quanto riguarda lo zaino, se sbirci tra gli altri commenti troverai il mio amico Giangi Quattro che ha una posizione simile alla tua. Vi sono alcuni “dati di fatto” ma per il resto la ricerca dell’attrezzatura migliore è così personale che non c’è per forza torto o ragione, ma alla fine solamente tanta, tanta soggettività…
@@LucaLoro certamente. Ho letto il post(lunghissimo) e ho pure risposto lungamente.🤭 Diciamo la veritá: se avessi la disponibilita economica mi comprerei tutto e ne godrei, ma venendo da una famiglia che da piccolo mi ha insegnato la frugalitá mi viene sempre da fare il rapporto costi/utilizzo per ogni cosa che compro. Quindi bici: ho speso molto e la uso moltissimo. Attrezzatura montagna/trekking: 4/6 settimane l'anno, ho limitato i costi. Però vado pazzo per le scarpe e le sense ride 5 che ho comprato proprio per un tuo video mi hanno lasciato sbalordito pur non amandole esteticamente. Ma confermo che la scelta dei materiali mi appassiona parecchio ed ecco perché mi passo le ore davanti ai tuoi luunghi video🤪. E mi piace pure che ogni tanto parti per qualche tangente riflessivo filosofica che permette agli autori di video su yt, come te, di allontanarsi drasticamente dal concetto di televisione e avvicinarsi a quello di libro? Discussione? Confronto? Non lo so. Forse ci vorrebbe un altro video a riguardo😅. Un saluto e grazie per i tuoi contenuti(che parola stramba, un video anche su questo😁).
Bello! Anche i colori! Sembra proprio un bel prodotto.Complimenti.Aspetto un video sui Draco 😉ciao
Davvero un gran bello zaino!!
Zaino spettacolare!
LO VOGLIO!!!
16:34 mi hai aperto un mondo...
per il resto del video dico la mia: è bello rendersi conto di aver saziato il leone, potersi godere l'ambiente in modo diverso, intimo, introspettivo. Una maturazione che va colta.
col porta picca?
@@LucaLoro sì, il diamante infilato nel foro sulla testa della picca.
dimenticavo: zaino bellissimo, costruzione e materiali top e non sapevo dell'esistenza di quel " tessuto" con così grandi caratteristiche, sembra di derivazione velistica.
In effetti il Dyneema venne utilizzato la prima volta per la costruzione di vele, in sostanza è polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE) generalmente da 50 denari.
Ultra 200 ha un tessuto esterno da 210 denari composto al 70% da Dyneema puro. Quindi la quantità di UHMWPE ("dyneema") qui è molto più alta: invece di alcuni microfili all'interno ne hai uno spesso strato all'esterno come prima linea di difesa, quindi le sue prestazioni sono notevolmente migliori (ad es. resistenza all'abrasione 5 volte migliore).
complimenti, zaino veramente stupendo, si vede che c'è tanta cura e analisi del dettaglio dietro (grande esperienza), immagino anche il costo sia importante. Anche io avevo xalp23 e amavo l'apertura con cerniera verticale sullo schienale (apribile bene anche senza buttare lo zaino a terra) e mi son sempre chiesto perchè oltre salomon nessuno l'abbia mai riproposta, optando per l'apertura a C su tutto lo schienale, molto piu scomoda - Alla fine volendo uno zaino alpinistico/scialpinistico e per trek "unico" ho optato per il millet mixt 25+5, che però rispetto ad arch ha diversi "minus" non avendo una tasca dedicata per antivalanga (ma ho risolto comprando la custodia di arva, dove dentro ci metti tutto e cosi, dentro il sacco, è facile estrarlo al volo) e non ha un accessso veloce all'interno... ma per il resto è abbastanza simile ad arch, come concetto.
Domanda... uno zaino cosi realizzato.. quanto è costato? sulle 300?
ahi ahi ahi...non hai visto il video fino in fondo dove parlo del prezzo...
@@LucaLoro ho sentito ora, avevo perso gli ultimi secondi😅
Ciao Luca, gran bel video come sempre! Una curiosità, perché non utilizzi zaini con dispositivi "antivalanga" (airbag ecc.)?
Ciao Richard! No, da quando sono rimasto travolto da valanga, ho smesso. Scelta personalissima eh, ma psicologicamente mi metteva in un brutto mood lo zaino ABS. Se ho dei dubbi, oggi come oggi, torno a casa all'istante.
Video richiesto e video visto. Bello bello e bello. Ankio sono feticista dei materiali ma molto meno perfezionista per possibilità e necessità. Se vieni sul Montello con la bici scrivi se femo na pedalata in compagnia. Park da me
Zaino spettacolare! Quali sono i guanti che stai usando nell'uscita sciaplinistica?
Ciao Luca, quando hai girato. noi siamo tornati a Domenica scorsa e su si coglievano margherite...
Ciao Luca! Non hai mai considerato il millet Mixt 25+5? io lo uso da quasi un anno, per alpinismo invernale e scialpinismo e mi ci trovo davvero bene, se non fosse che in vita non ha nessun tipo di tasca. Video super interessante, come sempre!
Ciao! non sei l'unico che mi ha nominato questo zaino. Si lo conosco, ha degli aspetti interessanti! Resta un prodotto completamente diverso, soprattutto come target, ma è uno degli zaini che ho considerato tra le ispirazioni
E' stato molto bello l'excursus sulla "sicurezza" del margine di errore. Capisco bene cosa vuol dire "per me oggi non ha piu senso prendere rischi".
Vorrei domandarti se usi mai sistemi avabag o altri antivalanga. Grazie!
Ciao! non li uso, no. Da quando sono rimasto travolto da valanga, ho smesso. Scelta personalissima eh, ma psicologicamente mi metteva in un brutto mood lo zaino ABS. Se ho dei dubbi, oggi come oggi, torno a casa all'istante.
Adoro i behind the scenes. Super interessante partire dalle idee, dalle necessità ed arrivare al risultato.
Andre ha catturato la mia attenzione tempo fa con un marsupio, che anche per il trail running potrebbe essere molto interessante!
In ogni caso grazie della condivisione 🙏
per la prossima estate qualcosa da trail vedrai che arriverà...non con litraggio microscopico, ma molto più piccolo comunque
Ciao Luca ti seguo da un po' di tempo e mi stanno appassionando molto i tuoi video. Ti faccio i miei complimenti.
Ho una domanda... Visto che devo cambiare lo zaino grisetti potrebbe replicare il tuo?
Mi e piaciuto molto e trovo sia uno zaino perfetto per lo skialp.
Ciao e grazie
Ciao e grazie mille! Grazie davvero.
Certo, tutto si può fare. Gli scrivi,,gli spieghi le tue necessità, e si fa lo zaino giusto di conseguenza! In descrizione ho messo il link.
Ciao Luca, secondo te uno schienale semi rigido è più o meno comodo per sciare? O secondo te serve solo in caso ti carico importante?
dipende! io mi trovo bene con lo zaino morbido sempre. però son gusti...io per sciare direi comunque che un po'di mobilità deve esserci
Puoi dirmi dove hai girato, ho un'idea....
le parti di sci? anche perché il resto è a casa mia
Si forse riconosco le montagne... Ciao e grazie!@@LucaLoro
Ortisei?
Completamente fuori strada, pensavo dietro il Pomagagnon..... Grazie e ancora complimenti @@LucaLoro
Il discorso sui materiali è fikissimo.
È che poi per quanto mi riguarda, stringi stringi, non c'entra niente con la montagna, se troppo presente è quasi fuorviante.
E forse è anche per questo che trovo più appagante comprare roba economica e adattarla alle mie esigenze, un po' come facevano gli alpinisti di una volta.
Ciao Giangi! Si, capisco perfettamente e per certi versi anche invidio questa capacità. Secondo me la passione per i materiali, alla fine di quello si tratta, è molto legata alla personalità. Poi indubbiamente avere un prodotto su misura e con le caratteristiche che si cercava è magnifico, ma comunque è legato alla passione.
@@LucaLoro quando anni fa, passato il primo periodo con le cose riciclate, ho cominciato ad acquistare il primo zaino, il primo pantalone, il primo pile, il primo intimo e così via, e dopo qualche anno il secondo, pensando di sapere ciò che volevo e cercavo...ecco mi sono reso conto innanzitutto di non saperlo, che poi le esigenze cambiano e quello che mi sembrava utile e indispensabile poteva anche essere o diventare fastidioso.
Mi sembra quasi che lasciar fare al caso e adattarsi e adattare il prodotto sia meglio che essere schiavi delle proprie idee.
E non per ultimo il pensiero costante che gli alpinisti di una volta non avevano quasi niente e hanno fatto molto molto molto di più di ciò che faccio io, mi fa sentire come uno che si prepara all'invasione degli alieni.
Negli ultimi anni è maturata la consapevolezza che in montagna l'unica cosa che conta è l'esperienza unita alla capacità e detto in maniera brutale il materiale non conta un cazzo, salvo un po' di prestazione e comfort in più che non fa mai male per uno smidollato come me ma che non è indispensabile.
Per cui i materiali sono un argomento affascinante e coinvolgente ma i pensieri che ti ho raccontato drenano tutta l'energia necessaria all'applicazione.
Come vedi niente da invidiare, anzi.
Trovo il mio godimento nell'utilizzo di materiali poveri o non convenzionali perché in fondo mi permettono di stare con la testa sulla terra e dall'altra soddisfano una parte del mio ego 😁
Alla fine però anche questa è una scelta di materiali, a modo suo. Comunque capisco. È anche vero che, per il pochissimo che ho potuto vedere, la pratica dell’andare selvatico è veramente libera da questo punto di vista.
Già lo sci e la bici necessitano per forza di cose di “attrezzatura”. Poi anche lì puoi essere molto minimale è vero…però comunque indipendentemente dalle epoche, anche chi compiva le imprese del passato, lo cercava di fare col materiale migliore che trovava, e vuoi per sicurezza o pigrizia, oppure proprio per cambio della tecnica, tante pratiche moderne conviene farle con i materiali nuovi (piccozze, sci, corde…).
Sai bene anche tu quanta differenza possa fare una scarpa giusta rispetto ad un paio di all-star…
Poi sul sapersi arrangiare, e sopperire ai mille gadget con la propria esperienza, beh sono d’accordossimo (o almeno, per quel che riesco 😅)
@@LucaLoro eh in montagna non ci si può andare tutti i giorni e pensare al materiale è un ottimo modo per sognare avventure, l'importante è non capovolgere l'equazione 😉
Non mi dirai che con questo nuovo zaino farai cose che non avresti potuto fare con quello vecchio o addirittura con quello con cui andavi a scuola?!?! 😁
Mah, in realtà un po’si. Ho sempre pensato all’attrezzatura come un mezzo, non il fine ovviamente. E il mezzo migliore è quello che oppone la minor resistenza tra quello che si vuole fare, e il farlo. Forse “si può fare le cose” anche con lo zaino Invicta delle elementari, ma sarebbe tutto più lento, scomodo, e alla fine dei conti l’esperienza stessa cambia. Quindi no, non si possono fare le “stesse cose”. Lo zaino ovviamente è marginale, seppur importantissimo. Se iniziamo a parlare di bici, o di sci, sicuramente è più forte la differenza. Non avrei potuto fare i 1100km della Race Across France con una bici diversa, magari in acciaio e vecchia? Si. Forse. Ma non in quattro giorni, e quindi sarebbe stata un’esperienza completamente diversa. “Qualcuno” avrebbe potuto farli, ma io no. Mentre ero lì mica pensavo alla bici, alle ruote, alle borse, alla pressione degli pneumatici. Eppure sono quei dettagli che mi hanno fatto arrivare alla fine. Ciò che si usa cambia radicalmente quello che si può fare, e il marginal gain ha senso anche per chi non è un campione. Semplicemente attrezzatura migliore (il che è soggettivo, tu hai esperienza, e hai capito quale lo è per te) vuol dire meno pensieri e meno pause: quindi velocitá, sicurezza, e il viversi “l’avventura” con meno pensieri.
Se io ho un portascì fatto bene su uno zaino, che non va in conflitto con le piccozze appese, e la tasca per pala e sonda, ad esempio, sarò più rapido e sicuro, e non avrò pensieri inutili durante un passaggio difficile di risalita di un canale, ad esempio. Io ho sempre avuto una cura estrema sulla scelta dei materiali, un po’ mi piacciono, sicuramente, ma so che in situazioni limite fanno la differenza, e anche tanta (sempre relativamente alla funzione dello strumento di cui stiamo parlando)
mozione "kit medico"