2 il dato sulle bonifiche che ha citato (600.000 ettari) è del 1933. Le bonifiche successivamente andarono avanti. Tra il 1938 e il 1942 si ebbe la seconda fase, che interessò soprattutto Puglia, Calabria, Campania , Sicilia e poco tempo prima la Sardegna. In tutto le bonifiche riguardarono circa 6.000.000 di ettari, dato riportato anche da Wikipedia.
@@salvatoreandaloro5245 no. Se sono pseudo intellettuali so riconoscerli. Leggo molto e sono molto..."curioso" , quindi ho cercato e trovato anche fonti dirette. Testimonianze. Certamente non ci si può basare su Wikipedia. Sarebbe come studiare dal famoso..."Bignami"...che molti usavano a scuola per strappare un "buon 4" al professore.😉
perchè sapeva, anni prima, che li avresti usati entrambi per lubrificarti e favorire l'introduzione del manganello in zona perianale..... che a te piace tanto.
@@Marco-zt4xu ma molto,molto più di te visto che io ho letto e studiato molto sul Fascismo e sul comunismo del dopoguerra, al contrario di te che apri "pagine" a caso su YT e fai commenti da Asilo Mariuccia. Neanche hai letto il libro in oggetto, sicuramente non hai mai aperto un libro in vita tua......ecco perchè puoi usare olio di ricino e manganello nel c..o perchè è li che hai il cervello
1 In merito a quel che si dice e si scrive, è vero che la Cassa nazionale di Previdenza nasce nel 1898 (ma non funziona, perché non obbliga i datori di lavoro) ed è vero che il sito dell’Inps annuncia con gioia che dal 1919 vi è l’assicurazione obbligatoria. Ma occorre fare una precisazione, che non mi sembra marginale. Il decreto istitutivo dell’assicurazione obbligatoria (decreto legge del 21 aprile 1919, n. 603) fu presentato alla Camera il 28 novembre 1918; fu emanato il 21 aprile 1919 ma rimase in attesa di conversione in legge dalla Camera; il 5 febbraio 1920 fu ripresentato dal ministro Ferraris e il 25 giugno successivo fu presentato nuovamente dal ministro Labriola. Quando fu approvato? Bisognerà dire all’Inps che fu convertito solo nel 1923 con un decreto che conferiva al provvedimento valore di legge. Quindi solo dopo che il Fascismo aveva preso il potere. Quello che ho scritto è l'analisi storica del professor Giuseppe Parlato, allievo di Renzo de Felice, uno storico più autorevole di lei.
Io sono una donna femminista...... HO POTUTO STUDIARE GRAFICA PUBBLICITARIA, E FARE POST DIPLOMA 4 ANNI DI ILLUSTRAZIONE COME ILLUSTRATRICE ALL'ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN..... NON SO SE NEL FASCISMO CONTAVANO LE DONNE, ERANO SOLO CONSIDERATE CONTENITRICI DI FIGLI......
Libro imbarazzante. L'autore cita dati dei primi anni'30 spacciandoli per definitivi, confonde proposte di legge con decreti legge e cita disposizioni a piacimento omettendone altre a lui non congeniali. Un libro imbarazzante, utile come fermacarte.
@@Herzogluca già fatto da mesi, in qualunque forum che tratta di storia questo volume è stato stroncato, nessun docente l'ha mai preso in considerazione e l'autore vorrei far notare che non è un accademico. Scrivi la tua mail e ti allego tutto! Baci e abbracci!
Ragazzi fatevene una ragione. Non si governa per venti anni, in quegli anni, senza consenso e senza fare niente. Nessuno vorrebbe vivere in una dittatura ma non pensiate che uno Stato come il nostro, che non vede governi legittimi da non so quanti anni abbia tanto di cui rallegrarsi. Direi che sia ora di mettere una pietra sopra e andare avanti. C'è una infinita ignoranza riguardo la storia. Tutti diventano storici (non parlo dell'autore) ma degli italiani, solo quando si tratta del ventennio. Poi non sanno niente di tutto il resto. Fate qualche riflessione sul pensiero unico dominante, sulla società dei consumi, su come funzionano i media. Guardate un po' al presente perché del passato avete capito assai poco.
"Non si governa per venti anni, in quegli anni, senza consenso e senza fare niente. " In parte vero, ma lui governò reprimendo le opposizioni. Non lo dimenticare mai. "Nessuno vorrebbe vivere in una dittatura ma non pensiate che uno Stato come il nostro, che non vede governi legittimi da non so quanti anni abbia tanto di cui rallegrarsi. " E sulla base di cosa questi governi sarebbero ILLEGITTIMI?
@@lucamontanarilughi530 Dammi l'indirizzo del tuo spacciatore. Deve avere roba forte per scrivere cose senza senso. P.S. Non so se mai mai letto la costituzione. Non si elegge un governo; si elegge un parlamento! Quest'ultimo è sovrano nel fare e disfare i governi. Quando ci sarà il rpesidenzialismo (se mai verrà approvato), se ne riparlerà.
Non è necessario essere uno "storico di professione". Basta avere amore per la verità e documentarsi. Ad esempio...tutte le date e le cifre , citate nel libro di Filippi...possono essere verificate.
@@fabrizio67 guarda...ti basta leggere l'introduzione. È uno storico e si chiama Francesco Filippi. A nessuno si può chiedere l'imparzialità assoluta. Semplicemente perché non esiste nell''uomo. Per questa ragione noi compriamo "la Repubblica"...oppure "il Giornale". Quel che si chiede allo storico , così come al giornalista...è onestà intellettuale e fedeltà ai fatti.
10 la Riforma Gentile è stata la più grande riforma della Scuola dall'Unità d'Italia (l'ultima era del 1859). Prevedeva l'obbligo scolastico fino ai 14 anni. La fascistizzazione della Scuola (mai attuata fino in fondo) avvenne dopo. E le donne non furono escluse. Mia nonna ci è andata a scuola, e anche Rita Levi Montalcini (è un esempio, per dire che anche le donne andavano a scuola).
dipende tutto dai costi, comunque su Gentile è vero, ma, signori... edit_ anche Croce " è vero"... la cose più civile che abbiamo oggi è il SSN, roba degli anni 80
Il nome di Rita Levi Montalcini in bocca a lei...è un oltraggio alla decenza. Mi accorgo sempre dopo che i commenti più inesatti sono i suoi. O i più tendenziosi. Le donne durante il fascismo erano relegate a doveri casalinghi. Dovevano allevare la prole maschia. Pochissime donne poterono studiare. Quindi...quello che afferma è la classica propaganda da Istituto LUCE. Le donne poterono anche accedere al lavoro, quando tutti gli uomini erano impegnati in guerra. Non un privilegio o un diritto...ma un obbligo.
Una riforma che, però, aveva un difetto di fondo. Ossia aver privilegiato la cultura umanistica rispetto a quella scientifica. Il risultato fu meno iscritti alle facoltà scientifiche. E per un paese che aspira ad essere grande potenza, erano quelli i laureati che servivano.
Tommaso cortese sei solo un miserabile caprone ignorante, la riforma gentile fu una delle riforme peggiori mai attuate, poiché impediva ai figli degli appartenenti alla classe operaia di poter studiare. Fu una riforma classista e becera, per di più la fascistizzazione fu attuata fino in fondo eccome, gli studenti erano costretto a fare il saluto fascista ogni giorno in classe davanti alla foto di mussolini. E a scuola veniva fatto un costante lavaggio del cervello agli alunni.
@@felice7428 Esiste un punto di vista oggettivo: il fascismo fu una dittatura che si è fatta avanti con l'uso dello squadrismo e poi delle leggi fascistissime; il regime fascista attuò riforme sociali importanti e questo è innegabile. Ogni contesto è relativo: perchè c'è chi lo vive bene e ciechi lo vive male, ma non si può generalizzare.
@@salvatoreandaloro5245 gentile Salvatore , Francesco Filippi è uno storico affermato. La Repubblica è il miglior quotidiano nazionale, assieme al più filogovernativo "Corriere della sera " o alla "Stampa" di Torino. Tra l'altro, le ultime 4 pagine del libro, riguardano le "fonti" da cui sono state prese le notizie. Il "Gazzettino Ufficiale " è una fonte attendibilissima. (Solo per fare un esempio). È ovvio che, avendo dovuto giurare fedeltà al fascismo...anche i Prefetti erano costretti a mentire (Non venivano menzionati gli episodi di violenza o cronaca nera...i treni arrivavano sempre in perfetto orario etc...) alimentando così il falso mito di un "fascismo buono"...o che comunque ha fatto anche cose buone...mentre se andiamo a vedere con la dovuta attenzione...quasi tutti i lavori...furono cominciati nell'Italia liberale e conclusi nell'Italia Repubblicana. Se parliamo dell'edilizia popolare...Non dobbiamo dimenticare di aggiungere all'ecquazione "le case al popolo"..tutte le case che, grazie sì a Mussolini, furono distrutte durante la folle guerra che ridurrà il Paese ad un campo di materiali da risulta. Mio nonno, era direttore del Gazzettino di Modena , redattore del resto del Carlino e dell'eco di Bergamo. È stato insignito del premio più importante per il giornalismo "la scogliera d'argento "...etc. Ho a casa la sua diretta corrispondenza con il re d'Italia etc. Non parlo per sentito dire. Mi farebbe molto piacere, che, anche chi muove delle perplessità a ciò che dico, sia altrettanto ben informato.
Libro a tesi di autore con forte bias ideologico. Utile tutt'al più sotto l'ombrellone per farsi 4 risate. Se volete testi storici sull'argomento, leggere DeFelice, ancora valido e non superato.
Non superato??😳😳...ma forse da te perché non t'informi. Prova a vedere i documentari con protagonisti reali che commenta Paolo Mieli. Essendo DOCUMENTARI...sono autentici...mentre De Felice di autentico , aveva solo il fatto di essere uno "storico" di parte...i cui testi ,infatti, non vengono più studiati nelle scuole. Servono appunto per regolare l'altezza di un tavolino traballante...come le sue tesi.
@Filippo Schifano hahaha Che c'è non posso esprimere la mia opinione ? Il nazi comunista mi vuole tappare la bocca ? Credo proprio di aver letto più libri di te saputello sinistroide dei miei stivali.
Marco marco chissà se un domani capirai che post idiota hai scritto?Chissà...hai tempo per diventare adulto e studiare,certo se parti così prevenuto con la storia non ci capirai mai un cazzo,usandola per la tua obsoleta ideologia morta e sepolta.
E quindi ? Allora riscriviamo i libri di storia da capo ! Tu metti quello che dici , però mettiamo la verità sul comunismo e le stragi che ha fatto .... ma anche le stragi partigiane
non è che si mette un pochini per uno. Certo che ci somno state, ma cambia la ragione dui fondo. Se poi mi dicidd che nel Mondo il comunismo ha ( ind pres, no cong) fatto più danni del fassismo è vero, ma in Italia il com,unismo era " democratico". Concetti di tal Kossiga, non proprio un compagno, nè " Berlinguer" nè " Stalin" volevano violare YALTA quando si è disinfettato dai fascisti in ascolto che disturberebbero spiego anche perchè ( io sono antifascista, ma anche anticomunista, sai, mi stanno sul cazzo le dittature che neanche si vergognasno di esserlo, defascistizzando sarebbe un argomento interessante da trattar, ma i mosconi non li tollero, non più. Di fasci, a loro non conviene parlare avendo fonti e racconti in prima persona, loro se non mistificano...insomma...la peggior democrazia è meglio della miglior dittatura, escluso il dispotismo illuminato di Leopoldo di Toscana, despota feroce anche , si, ma illuminatissimo e primo Stato al Mondo a toglierer la pena di morte...pensa quanto erano avanti...Insomma, scusa la papagna scritta, al Mondo fatto più danni il comunismo, ma in Italia...il comunismo non c'è mai stato, direi per fortuna, ma il fascismo purtroppo si, si è visto, sentito e tutt'ora spesso in giro senza offesa, ma ci assimilano ai turchi anche per i guaasti del regime ventennale per colpa del quale, o meglio della sua inettitudione, la casa "reale" savoia è stata cacciata dai consessi principali delle nobiltà mondiali. Insomma...sputtahnati su tutta la linea. Meno male sono morti tutti e ancora per un po' e solo un po' purtroppo per colpa delle generaziomni dei padri che nn hanno insegnato un cazzo e forse un cazzo sapevano e dunque non potremo, salvo miracoli, sottrarci ad una nuova ondata di buio, scuro, Sith, cattiveria, intolleranza, mistificazione, perdita delle libertà dell'individuo. Ecco qualcosa, a parte amici o chi li ha genitori o figli, per cui dare la propria vita, se servirà. Poi di nuovo tornerà la luce, ma se non impareremo a ricordare, sarà solo un ciclo. CHe noia, sta gentaglia. Ignoranti come gatti rossi, i neri. Please sorry for lots of bad or "lost" digits. Its my k failure.
@Black Channel ecco il primo e spero unico moscone __non credo sia quello il tuo problema, se tu poi la tua lingua la cnoiscessi meglio, avresti capito, limitatamente all'aspetto sintattico che purtroppo per te non è quello semantico, e magari sei un moccioso,, portami un familiare o chi ti insegna lettere, se ne parla con lui. ps o sei parente della pulzella di piazza venessia ? ose uno dei casapoundari tipo: " brima gli idaglianniiii" con la sig.ra nera che parla un italiano un po' milanesizzato certo, ma con dizione quasi perfetta...chi è italiano tu o lei ? tu sei idaglianno che è ben altro, anche se all'estero ci conoscono come fossimo tutti tipo voi. ps Ahahahahaahab
@@ludovicodemarco7794 In questo senso. Quando il giornale per cui Scalfari lavorava pubblicò una serie di articoli in cui si accusavano gerarchi di aver speculato sulla costruzione dell'EUR, fu espulso dal GUF e dal partito.
@@Herzogluca si ha denunciato che i gerarchi erano corrotti,non che erano FASCISTI. Diciamo che avrebbe voluto dei fascisti non corrotti........mah..... anche oggi vorremmo politici onesti, che non rubano ecc. .......Ma quello è un altro problema al di la' del fascismo o della (pseudo) democrazia.Purtroppo siamo sempre stati e rimaniamo(oggi come ieri) un popolo di LADRI. Torrnando al Nostro, possiamo affermare che pur essendo stato un fascista almeno non era un LADRO. Diamone atto non è poco
@@ludovicodemarco7794 Beh, in tutte le dittature (fsciste, comuniste, naziste, integraliste, populiste) ruba sempre chi è d'accordo col "capo". La differenza con le democrazie è che una stampa libera può indagare e denunciare. Vedi Nixon, per esempio.
HO LA MATURITA' I GRAFICA PUBBLICITARIA E HO FATTO 4 ANNI DI ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN ILLUSTRAZIONE...... se fossi nata in quel periodo sarei stata solo una riproduttrice di figli......
"Ci sono altre case editrici che vanno tenute d'occhio". Bella democrazia. "Tenute d'occhio" poi, e so perché. Voi non volete che la gente sappia la verità sul Ventennio, non so come mai. Di certo so che io ho smontato tutte le bufale che lei ha raccontato. Addio.
Si...poi è suonata la sveglia e si è dovuto svegliare. 🤣 In realtà, sono molte le volontarie omissioni che lei fa. A cominciare dell'assassinio del genero del Duce , Galeazzo Ciano (aveva sposato la figlia di Mussolini, Edda).
@@felice7428 Esiste un punto di vista oggettivo: il fascismo fu una dittatura che si è fatta avanti con l'uso dello squadrismo e poi delle leggi fascistissime; il regime fascista attuò riforme sociali importanti e questo è innegabile. Ogni contesto è relativo: perchè c'è chi lo vive bene e ciechi lo vive male, ma non si può generalizzare.
Molti storici,analisti,testimoni,studiosi non sono d'accordo con il professore. Sul fatto che girino bufale su bufale ha ragione....... comunque (a parte che le dittature sono TUTTE da condannare) che il regime fascista abbia fatto anche cose buone(e cose assolutamente pessime) è fuori di dubbio. Poi ripeto i regimi sono TUTTI da condannare,ivi compreso quello finanziario/bancario che ci sta "comandando" ai giorni nostri.
Filippi è comunista. Purtroppo è una caratteristica frequente tra molti ricercatori e questo comporta evidentemente, in molti casi, un filtro ideologico che non è così infrequente nel mondo della ricerca. In effetti, lo stesso Chabod (storico e partigiano del Partito d'Azione, quindi di certo non un simpatizzante di Mussolini) ne "L'Italia Contemporanea (1918-1948)" scrive che le misure messe in atto per il settore agricolo, durante la Grande Depressione, diedero dei risultati che permisero la quasi totale ripresa del settore, pur rimanendo l'economia italiana in grave crisi. Riporto testualmente un passaggio di pag. 89
@@maurolazzarin8654 bonifica dell'agropontino (ad esempio) e molte altre, creazione delle prime misure sociali(es. fondazione dell'Inail,Enpas ecc.)opere pubbliche di qualità, metanizzazione, costruzione di molte centrali idroelettriche, ricostruzioni (ad esempio nel Volture ma anche altrove) di interi quartieri antisismici che hanno retto (ma non si può dirlo),molto meglio degli edifici ricostruiti secondo le "nuove" norme antisismiche degli anni 80'.........si potrebbe proseguire ma mi limito a ciò che conosco con certezza.......... Mi meraviglio che ci sia tanta disinformazione per cui c'è gente che è all'oscuro di queste cose.
@@ludovicodemarco7794 quando uno storico smonta tutte le teorie dei simpatizzanti del dvce, gli si dà del comunista, ma l'unico che può dare risposte è proprio lo storico. E ha smentito tante fake
@@maurolazzarin8654 prima di tutto io non ho dato del comunista a nessuno e se vuoi saperlo non ritengo affatto che "comunista" possa essere usato come termine spregiativo. Senz'altro avrà smontato molte fake (giustamente). L'unica cosa che contesto (anche a te) è il voler per forza negare che durante il fascismo siano state fatte ANCHE cose valide,significa negare evidenze e fare analisi sbagliate! Vuoi dirmi con esattezza se le cose che ho elencato nel mio commento sono vere? Sono false? E motivare per filo e per segno? Me le sono inventate dunque? Poi che siano state fatte cose gravissime,sbagliatissime,imperdonabili è innegabile! Quello che mi piace poco è il non voler vedere le cose se non attraverso ideologie e preconcetti. Il mio è un giudizio LIBERO non simpatizzo proprio per nessuno.
gentile Francesco FILIPPI, io penso che uno storico, quale lei si definisce, dovrebbe SEMPRE tendere a far emergere la vera Verità dei fatti storici, a prescindere dalla propria ideologia ! II suo libricino è molto ma molto approssimativo, alquanto parziale e totalmente inesatto e fuorviante; non me ne voglia ! Sembra che lei abbia commentato un articolo di un Regio Decreto e ne abbia voluto tralasciare tanti altri; CUI PRODEST ??!! Vero che, come lei scrive, la "previdenza sociale" muove i suoi timidi passi nel Regno d'Italia nel 1898 (in quanto, nel 1864, la "pensione", pur creata, era un vero e proprio "privilegio" di pochissimi lavoratori !) con la creazione della "Cassa Nazionale di Previdenza per l’Invalidità e la Vecchiaia degli Operai", altrettanto vero che si tratta di un’assicurazione soltanto VOLONTARIA, per di più integrata da un "LIBERO contributo" per i datori di lavoro (industriali); in sostanza, si è difronte ad un Provvedimento teso più a calmare acque, giustamente, molto agitate della classe operaia, che di seria volontà ed autentico desiderio da parte degli Esecutivi del 1898 (prima a guida Di Rudinì e poi a guida Pelloux) di tutela della classe lavoratrice; soltanto nel corso del 1919 (governo a guida Nitti) la previdenza inizierà ad avere una certa rilevanza, facendo divenire obbligatoria l’assicurazione per la vecchiaia e l’invalidità. Ma il vero "SISTEMA previdenziale", cioè quella coordinata, omogenea ed incisiva legislazione a tutela dei Lavoratori, di TUTTI i Lavoratori (!), nasce - pur se lei non lo vuole ammettere e scrivere ... - con il Decreto n. 3184/1923 quando il Governo a guida Mussolini dispone l’OBBLIGO GENERALE dell’assicurazione che aveva quale: *scopo principale l’assegnazione della pensione nei casi di invalidità e vecchiaia; *finalità secondarie: a) la concessione al familiare di un assegno mensile temporaneo in caso di morte dell’assicurato; b) la prevenzione e la cura nei casi di invalidità. Questa è semplicemente la Verità !
4 frase falsa, Galeazzo Ciano non l'ha riportata nel suo diario. Riportò una cosa simile: "Questa neve e questo freddo vanno benissimo. Così muoiono le mezze cartuccie: e si migliora questa mediocre razza italiana. Una delle principali ragioni per cui ho voluto il rimboschimento dell'Appennino è stata per rendere più fredda e nevosa l'Italia". Quindi, non è diretto ai soldati in Grecia e non augura la morte a nessuno. Mussolini tentava invano di far diventare gli italiani un popolo guerriero, cosa che non eravamo mai stati (a parte nell'Antica Roma).
9 il contrario di Fascismo non è democrazia, ma nemmeno comunismo. Esiste anche i Fascismo democratico (Movimento Sociale italiano). Il contrario di Fascismo è se stesso, perché esso è l'insieme di molte ideologie (nazionalismo, socialismo, corporativismo...). E mi dica, qual è il contrario di comunismo, sapendo che tutti i Paesi che l'hanno subito sono state delle dittature? Secondo il suo ragionamento, dovrebbe essere democrazia, perché pure il comunismo è antidemocratico.
@@carlodellamonica1900 @Felice Scalfaro Esiste un punto di vista oggettivo: il fascismo fu una dittatura che si è fatta avanti con l'uso dello squadrismo e poi delle leggi fascistissime; il regime fascista attuò riforme sociali importanti e questo è innegabile. Ogni contesto è relativo: perchè c'è chi lo vive bene e ciechi lo vive male, ma non si può generalizzare.
Negare che il fascismo abbia fatto anche cose positive, è semplicemente inconcepibile, poiché è del tutto evidente che cosi realmente è stato accertato, Ma si sa il parere di chi difende i perdenti, almeno in questo caso, non conta nulla, anzi si diventa simpatizzanti del fascismo, cosa che nel mio caso assolutamente non è.
questo pseudo storico ciarlatano carrierista per esempio ignora che il Codice Civile, pur con ovvii aggiornamenti successivi, frutto di un lavoro collettivo dei migliori giuristi italiani, è stato completato nel 1942.
7 l'alleanza con Hitler non fu un errore, fu un obbligo. Dopo che Francia e Inghilterra ci rivelarono le sanzioni per aver attaccato l'Etiopia, l'Italia di Mussolini si trovò isolata, e che fare. L'unico alleato possibile era Hitler. Tesi esposta anche da Renzo de Felice.
No, fu un errore, voluto da Mussolini perché si intestardì a voler prendere l'Etiopia a tutti i costi, ben sapendo che lo faceva senza mettersi d'accordo con Francia e Gran Bretagna. Quanto alle sanzioni, che erano ridicole, erano ben meritate, essendo NOI gli aggressori!
Peccato che nessuno ci avesse obbligato a invadere l'Etiopia, peccato che nessuno ci avesse costretto a scegliere la Germania a scapito di Unione Sovietica e Stati Uniti (due superpotenze infinitamente superiori della Germania).
Il problema degli italiani è che confondono una cosa per un altra, confondono il fascismo con il nazismo di Hitler come il cattolicesimo con il cristianesimo, tanto è vero che se a una persona che va in chiesa chiedi se è Cristina ti risponderà di si...... Se vado in chiesa sarò cattolico, non cristiano il cristianesimo e il cattolicesimo sono due cose ben differenti come lo sono il fascismo e il nazismo. Le persone pensano che il comunismo sia il bene e il fascismo il male ma tutti hanno fatto sia cose buone che cattive... E di cose cattive il comunismo ne ha fatte tante forse al pari del fascismo per cui se vogliono vietare di essere fascisti dovrebbero vietare anche di essere comunisti
Il comunismo non è vietato perché non c'è mai stato un regime comunista in questo paese ne siamo mai stati invasi dall'armata rossa, mentre il fascismo invece è nato e cresciuto nel grembo dei nostri confini nazionali ed è stato senza ombra di dubbio il momento più basso della nostra storia dall'unità di Italia ad oggi. Quindi dovrebbe essere fisiologico tutelarsi dal ripetere questa esperienza piuttosto che da un presunto spauracchio rosso che in Italia, pur essendo stato un paese anomalo rispetto all'occidente, non ha mai attecchito. Infine mi sembra un ragionamento abbastanza manicheo e benaltrista ridurre tutto a buoni e cattivi e fare paragoni giocando al ribasso e senza contesto, è il miglior modo per sfociare nel populismo e nella polarizzazione. Questa non è una critica al contenuto ma al metodo, nel senso che se al posto di fascismo e comunismo ci metti qualsiasi altro contenuto con forze apparentemente o volutamente contrapposte tra loro il risultato sarà lo stesso: mera propaganda, perché "Le persone pensano che il comunismo sia il bene" è una frase che fa molto comodo solo ad un certo tipo di narrazione ma non è certamente un'affermazione vera, ne rappresentativa, ne tantomeno storicamente accreditata e chiunque dica il contrario lo fa solo per portare l'acqua al suo mulino o perché è succube di quella narrazione.
13 l'economia fascista non funzionava? Con l’avvento del fascismo, se nel campo agrario si ebbero notevoli impulsi benefici grazie alle opere di bonifica dei terreni e alle politiche attuative nei confronti dell’espropriazione dei grandi latifondi e della sbracciantizzazione, il comparto industriale ebbe una forte spinta allo sviluppo e numerose furono le aziende in ascesa tanto da poter competere sul piano internazionale. Nel comparto della chimica e nella lavorazione della gomma va menzionata la Snia Viscosa di Torino. Fondata nel 1917 acquisì una dimensione nazionale assorbendo la Società Viscosa di Pavia e l’Italiana Fabbriche Viscosa di Venaria Reale nel 1920. Nel 1922 venne quotata alla Borsa di Milano e nel 1925 fu la prima azienda italiana con un capitale sociale pari ad un miliardo di lire. La produzione di fibra artificiale da cellulosa detta seta artificiale o rayon raggiunse negli anni 20′ traguardi di tutto rispetto, era seconda solo a quella degli Usa. Nella metà degli anni venti, la Snia Viscosa occupava circa 20 mila persone in quattro grandi stabilimenti. Nel 1925 fu la prima società italiana ad essere quotata in una borsa estera (prima Londra e poi Wall Street). L’80% della produzione era destinato all’esportazione. Esportazione che a seguito delle sanzioni ricevute dell’Italia si arrestarono costringendo la Snia Viscosa a rivolgersi al mercato interno con la commercializzazione della Lanital, una fibra autarchica tratta dalla caseina, la proteina del latte. Sempre nel comparto della chimica e lavorazione di materie plastiche annoveriamo la presenza della Società Anonima Orsi Mangelli - Saom di Forlì che nel 1926 fece partire la produzione di seta artificiale grazie anche al contributo del Duce che aveva voluto e inaugurato la nuova stazione ferroviaria di Forlì nei cui pressi si insediarono gli stabilimenti dell’azienda. A Milano nel 1929 vennero inaugurati i primi stabilimenti per la produzione di cellophane. Dopo la guerra, come molte aziende, anche la Saom ebbe salve le macchine che permisero una rapida ripresa della produzione. Tra i colossi della chimica italiana non va assolutamente dimenticata la Montecatini - Società Generale per l’Industria Mineraria e Chimica. Nata nel 1888, durante il fascismo grazie alle geniali intuizioni di Giacomo Fauser, ingegnere chimico novarese, giunse alla produzione di massa di ammoniaca a basso costo con un processo che permetteva di estrarre l’azoto dall’atmosfera al posto della più dispendiosa lavorazione dagli escrementi animali. Negli anni ’30 la Montecatini inaugurò impianti su larga scala e puntando molto sulla ricerca e sull’alto grado di preparazione dei tecnici e ingegneri che facevano parte dell’azienda, si cimentò con successo nella produzione di coloranti, gas liquefatti, oli lubrificanti e nylon. Alla fine degli anni ’30 contava circa 50 mila dipendenti e i settori di competenza spaziavano da quello minerario, a quello metallurgico, passando per la farmaceutica, ai coloranti, agli esplosivi, alle fibre sintetiche, alle materie plastiche fino ad arrivare ai fertilizzanti. Nel settore della farmaceutica i nomi più illustri erano la Carlo Erba di Vigevano e la Schiapparelli di Torino. La prima negli anni ’40 ebbe una produzione che spaziava dall’originario campo farmaceutico al settore alimentare fino a strumenti scientifici, e contava vari stabilimenti, mentre la Società Anonima Stabilimenti Chimici Farmaceutici Riuniti Schiapparelli nel 1935 avviò lo stabilimento di Torino al cui interno lavoravano circa 400 dipendenti. Nel nuovo complesso, oltre al reparto farmaceutico, erano attivi anche i settori galenico, alcaloidi e prodotti puri. Come altre eccellenze italiane dell’epoca, anche la Schiapparelli cessò l’attività negli anni ’90. Il petrolio cominciò in quegli anni ad assumere importanza sempre maggiore e il fascismo, comprendendo bene l’evoluzione dei tempi, non si fece trovare impreparato. Fu lo stesso Mussolini a volere un’azienda statale che si occupasse di petrolio e derivati. Nacque così nel 1926 l’Agip - Azienda Generale Italiana Petroli che investì non solo in Italia, ma anche in Romania. In Sicilia le ricerche furono fruttifere così come nella zona della Val Padana che a sorpresa portarono alla scoperta non di petrolio, ma di gas metano. L’Agip disponeva di un impianto di raffinazione a Fiume e rileverà sul finire degli anni ’30 anche quello di Marghera. Successivamente, per sostenere le campagne coloniali, l’Agip dovette rinunciare a proseguire alcuni investimenti in Iran, mentre nel 1939 l’esploratore Ardito Desio riuscì a trovare in Libia il petrolio. Nacque così l’operazione “Petrolibia” che vide Agip e Fiat associate. Il comparto elettrico, durante il fascismo contava già tre nomi importanti: la Edison, la Sip (Società Idroelettrica Piemontese) e la Società Adriatica di Elettricità (Sade). Nacque a Milano con il nome di Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison dove gestiva la prima centrale elettrica d’Europa. Lo sviluppo si ebbe negli anni ’20 e ’30 del ‘900 che proiettarono l’azienda ad essere tra i principali gruppi elettrici a livello europeo. Una fortissima ascesa durante il Ventennio fascista la ebbe anche l’industria metalmeccanica e degli armamenti. Già negli anni ’20 la siderurgia era prevalentemente basata sulle tecniche del riutilizzo del rottame. L’azienda principe fu la Finsider - Società Finanziaria Siderurgica facente parte del grande gruppo Iri che aveva rilevato dalle banche il controllo dell’Ilva, delle Acciaierie di Cornigliano, della Terni e della Dalmine. Fondata a Genova nel 1937, con le intuizioni del presidente Oscar Sinigaglia fu la prima azienda a passare alla produzione a ciclo integrale. La Ansaldo di Genova fu una delle più antiche società industriali italiane. L’azienda nacque per interesse dei Savoia che vollero un’industria nazionale che costruisse locomotive a vapore e materiale ferroviario, settore dove l’Italia dipendeva interamente dall’estero. Fu così che nel 1846, grazie anche ai finanziamenti del governo sabaudo, nacque la Ansaldo. Durante il fascismo l’azienda, che aveva patito la grande depressione del 1929 e penalizzata dalla incapacità di riconvertire la produzione da quella bellica a quella civile, dopo la prima guerra mondiale, dichiarò fallimento nel 1932. Intervenne l’Iri che risollevò le sorti aziendali dando nuova vita e crescita. L’artefice della ripresa dell’Ansaldo fu opera dell’ingegner Agostino Rocca che dal 1935 portò nuova linfa all’azienda che cominciò a realizzare corazzate da 35 mila tonnellate, mentre i tecnici portarono a termine i primi prototipi di carri armati italiani. Ansaldo presso Napoli prese invece a produrre cannoni ed è proprio grazie alle commesse belliche che l’azienda genovese giunse al suo massimo splendore. Nel 1939 contava 22 mila dipendenti e nel 1943 oltre 35 mila. La meccanica industriale poteva contare su nomi illustri in Italia durante gli anni del fascismo: Fiat, Marelli e Olivetti erano le tre punte di diamante, ma avevamo anche la Weber storica azienda di carburatori, la Necchi che produceva macchine da cucire e la G.D. che fu un marchio molto conosciuto all’epoca nella costruzione di motociclette. La più grossa azienda automobilistica italiana, la Fiat di Torino, già nel 1920 poteva vantare una forza lavoro pari a 25 mila operai e 2500 impiegati con una produzione di circa 100 veicoli al giorno. La politica autarchica decisa dal fascismo se da un lato non permise lo sviluppo all’estero dell’azienda, come da desiderio degli Agnelli, dall’altro favorì, e non di poco, lo sviluppo sul mercato interno. È di questo periodo lo sviluppo della celebre Fiat 508 Balilla presentata ufficialmente nel 1932 e venduta in 110 mila esemplari. Nel 1936 sarà la volta della Topolino, antesignana della Fiat 500 a polverizzare ogni record di vendite con oltre 500 mila esemplari venduti. Poco prima dell’entrata in guerra la Fiat inaugurò lo stabilimento di Mirafiori, nella zona sud di Torino dove per la prima volta la produzione a catena di montaggio era stabilita sui tre turni di lavoro. Un altro marchio storico della storia automobilistica italiana è rappresentato dall’Alfa Romeo. Nata nel 1910 a Milano, cominciò la produzione che crebbe fino all’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Nel 1921 di fatto l’Alfa verrà controllata dalle banche che ne rileveranno l’amministrazione puntando peraltro sulle gare automobilistiche che arrisero allo storico marchio vincitore nel 1925 del primo campionato del mondo di automobilismo. Da qui cominciarono i successi sportivi inanellati anno dopo anno, ma la situazione finanziaria non migliorava tanto da far ventilare l’ipotesi di una chiusura. A quel punto intervenne direttamente Benito Mussolini, che ritenendo prestigiose per l’Italia le vittorie sportive dell’Alfa, attraverso l’Iri statalizzò di fatto l’azienda. L’incarico di sanare la società sia da un punto di vista finanziario che produttivo fu dato a Ugo Gobbato che puntò sulla produzione di modelli d’auto potenti ed eleganti. Sulle sponde del lago di Como, sponda lecchese, ed esattamente a Mandello del Lario, sorse nel 1921 la Moto Guzzi. Con l’ascesa del fascismo lo storico marchio di motociclette cominciò a prendere parte alle competizioni sportive. Già nel 1925 erano oltre 300 gli operai che lavoravano nell’impianto di Mandello. Nel 1929 la produzione raggiunse le 2500 unità e nel 1934 la Guzzi si fregiò di essere il maggiore produttore di motociclette in Italia. Con la guerra la produzione fu interamente rivolta al mercato militare, con il famoso modello Airone 250, ma anche con l’Alce e il Trialce.
Se, allora, l'Italia fascista era una così grande potenza industriale, come mai la produzione bellica fu TOTALMENTE DEFICITARIA? l'Italia fascista era un paese agricolo, con un'industria arretrata e incapace di produzione di massa.
Ancora? "Me possino cecamme" se il fascismo abbia mai portato alcun beneficio in campo agricolo: sei passato a dire dell'agricoltura e dell'industria, senza mai specificare nulla sulla produzione: infatti non esistono e non sono mai esistiti rapporti a riguardo. Gli unici rapporti esistenti sul ventennio, sono quelli che riguardano le malefatte della Banda Carità e delle altre squadracce di camice nere. Se il fascismo ed il re "pippetto" avessero avuto meriti, Mussolini non avrebbe mai dovuto tentare la fuga all'estero. Penoso.
Sull'architettura ma che dici?Il fascismo ha scelto i migliori architetti d'Italia tramite concorso e ha realizzato opere che sono il da vedere dopo 70 anni esempio di razionalismo architettonico,che poi sia diventata anche architettura di regime è vero ma questo non toglie nulla alla validità delle stesse!Il critico d'arte d'argan ha riconosciuto dopo anni che l'architettura fascista era all'avanguardia.Studia ignorante!
Credo che il problema vero non sia tanto denunciare i luoghi comuni del Ventennio quanto ribadire che Mussolini attuò una politica antioperaia perché espressione degli interessi di industriali banchier... ovvero l'intera classe dirigente dell'epoca
Vero, tanto che i fasci furono usati dai ceti imprenditoriali, nobili e altoborghesi dal 20 al 24 per contrastare le proteste dei lavoratori nelle città e le rivolte contadine al latifondo. Come le squadracce che si sostituivano ai lavoratori in sciopero
Ancora con l’interpretazione marxista?! Ma basta… per piacere… la situazione fu ben più complessa sia di come voglia far credere lei, sia di come voglia far apparire il “buon” filippi, che scrive libri intitolati “perchè non è vero che…” con una logica da lavagna dei buoni e dei cattivi degna di una classe elementare (poi se lo faccia per convinzione o per rispondere ad una esigenza di catechesi non ci è dato sapere). Il ventennio fu un periodo a tutto tondo, con diversi momenti, e con molte forze in gioco che portarono, nel tempo, a molti compromessi. Farlo diventare “perchè noi siamo buoni e quelli son cattivi” è esattamente l’opposto di un serio lavoro di ricerca storica e di storicizzazione…
@@alessandrobigoni2678 E con disonestà, piacere e voglia (almeno nella maggior parte dei casi), certi lobotomizzati preferiscono menzogne e fantasie rassicuranti che Storia e verità liberatorie ma scomode.
Quindi non ha fatto un cazzo alla fine... Possibile che non si possa mai essere obiettivi e bisogna dire che è stato tutto sbagliato!?!?? E quota 90 per la lira??? Che era diventata una valuta super valutata rispetto a prima??? Anche quello non ha fatto?
@Cuore Granata no, perché l'Italia correva il rischio di essere invasa da Hitler. Nel 1939 il Fürer chiese aiuto al Duce in virtù del patto d'Acciaio. In base a quest'alleanza dovevamo entrare il guerra subito, ma Mussolini supplicò Hitler dicendo che non saremmo stati pronti entro il 1942. Così Hitler ci concesse la neutralità, ma a tre condizioni: 1 l'Italia non deve rivelare la propria neutralità, 2 l'Italia deve continuare i preparativi per la Guerra, 3 Mussolini deve inviare in Germania operai che devono sostituire quelli tedeschi. Ciano, però, per dimostrare alla Francia e alla Gran Bretagna che noi siamo ancora fedeli, rivela la neutralità. Hitler si infuria e fa intendere che se l'Italia non rispetta il patto d'Acciaio, non esiterà ad occupare l'Italia. Inoltre la Germania era una macchina da guerra che in pochi mesi aveva steso Polonia, Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Belgio e Francia. Mussolini colse l'occasione di ottenere molto perdendo niente.
@@tommasocortese1470 No, mio caro, non ne hai scritta una giusta. Il famoso "patto d'acciaio" fu, intanto, preparato dai tedeschi, e si capì subito che, firmandolo, Mussolini si sarebbe trovato invischiato in un conflitto nel momento sbagliato, specialmente se non fai mettere nero su bianco che la guerra non doveva iniziare prima del 1942 (anche se sappiamo tutti come Hitler considerava i trattati, vedi Molotov-von Ribbentrop). Purtroppo, volle firmarlo per ripicca nei confronti di Francia e Gran Bretagna, ripicche dovute alla pessima idea di attaccare l'Etiopia, al solo scopo di vendicare la sconfitta di Adua del 1896 (guerra che non è servita a niente, visto che l'impero andò perso già nel maggio 1941!!!). Non solo, ma l'aver partecipato alla guerra civile spagnola aveva provocato lo svuotamento delle casse dello stato, oltre all'usura dei materiali, spesso e volentieri lasciati in Spagna e nemmeno fatti pagare (Hitler si fece pagare tutto fino all'ultima peseta), le pessime prove date dalle forze armate sia in Spagna sia in Albania, operazione talmente mal condotta da far dire che sarebbe bastato agli albanesi un corpo dei pompieri ben addestrato per ributtarci a mare, avrebbe dovuto consigliare una linea più prudente. La cosiddetta "non belligeranza" fu, di fatto, una scelta obbligata dalle pessime condizioni delle forze armate, cosa ben nota a Mussolini (ed anche a Hitler). Era ben noto che Hitler aveva mire immediate a est (Lebensraum); il sud non gli interessava. L'ingresso in guerra nel giugno 1940 fu l'atto di uno sciacallo che sperava di avere qualche boccone senza fatica. Scoprirà ben presto di non essere buono nemmeno come sciacallo. Quanto a Franco, Hitler cercò di farlo entrare in guerra, ma Franco vedeva più lontano di quei due e fece spallucce, pur avendo ricevuto buone offerte territoriali. E non risultano minacce di Hitler alla Spagna come non ce ne sono state dai tedeschi all'atto della non belligeranza. Anzi, nel giugno 1940 il nostro ingresso in guerra fu un fastidio per loro.
Ma lascia fottere sono 20 anni che chiunque viene fa quello che vuole .la magistratura aiuta i delinquenti i poliziotti devono farsi sparare prima di difendersi e questi parlano di mussolini che e' morto 100 anni fa ! L' italia una monnezza come oggi non e' mai stata altro che mussolini.
Carta del lavoro? Il diritto al "periodo annuo feriale di riposo retribuito", venne sancito per la prima volta in Italia dal XVI disposto contenuto nella Carta del Lavoro, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 1927.
ahahahaha .... poi mi deve spiegare cosa c'entra la costruzione della stazione centrale di Milano con la guerra.... Signor storico: la stazione centrale di Milano è stata inaugurata nel 1931 e la guerra nel 1939. La stazione è servita per entrare in guerra e senza di essa non ci sarebbe stata ?? Ma mi faccia il piacere !!!!
Ragazzo dell'81 si e no avrà fatto il militare e vuole parlare della guerra basandosi su cosa su scritti su studi di chi?? Leggete libri di chi la storia l'ha vissuta, Montanelli ad esempio...
Non conta l'età, conta il lavoro sulle fonti storiche disponibili a tutti, a prescindere dall'età, negli archivi storici. Altrimenti nessuno potrebbe scrivere storicamente sul 1800 perchè nessuno nato i quel secolo è in vita. Brucia eh ... la verità ...
Pensione di reversibilità? Venne introdotta col regio decreto legge 14 aprile 1939-XVII, n. 636 - convertito in legge 6 luglio 1939, n. 1272 - come misura di tutela delle DONNE che non avessero una pensione propria e che, alla morte del coniuge, restavano prive di un reddito minimo.
14 in che senso clientelismo? Sta forse dicendo che Mussolini era un pupazzo degli industriali? Beh, non proprio. La giornata lavorativa di 8 ore, la settimana lavorativa di 40, l'Opera Nazionale Dopolavoro... quand'è che ci fu clientelismo?
Tommaso Cortese le 8 ore di lavoro? Prima di tutto non era un’idea sua. In più ,si “mise” le 8 ore giornaliere e le 40 settimanali; ma se il lavoratore si rifiutava poteva essere licenziato in tronco . Se mi chiedi le fonti: mio nonno era un industriale. Punto
@@igormenchetti7561 ovvio che non fu un'idea sua, era un vecchio cavallo di battaglia del Partito Socialista! Se il lavoratore si rifiutava di fare le 8 ore poteva fare benissimo gli straordinari, anzi, molta gente li faceva.
@@igormenchetti7561 se fossero stati obbligatori non sarebbero stati più straordinari, ma un innalzamento dell'orario di lavoro, che in effetti ci fu nel 1925 (giornata lavorativa portata a 9 ore per esigenze economiche), che successivamente fu abbassata.
Debo leer ese libro,pero una cosa me sorprende muchos italianos aun creen q el facismo era " bueno "....y seguramente creen q solo gracias a los americanos se liberaron..... o quizas solo saben de historia por q van al cine jjjjj
Per onestà intellettuale bisognerebbe indagare anche la parte politica che qui, sembra, il convitato di pietra e si evince facilmente dal committente dell'intervista. Al proposito è una bufala anche l'oro di Dongo?
I casi sono due, o è una bufala, oppure se lo sono fregato i partigiani e poi ci si sono aperti la sede storica del pci che sta al centro di roma. Informati a riguardo. Comunque la verità non la sapremo mai.
@@marinellamaccagni6951 io conosco una storia diversa, confermata dal libro "il sangue dei vinti", i partigiani del Comasco hanno avuto un ruolo di primo piano nella sparizione, ci furono diverse esecuzioni tra i partigiani che avrebbero voluto riconsegnare il tesoro allo stato italiano. Fatto sta che non fu mai ritrovato perché le zecche rosse sono sanguisughe da sempre
6 allora, intanto gli insegnanti non vengono cacciati dalle scuole perché criticano Salvini, ma perché insultano le forze dell'ordine. È inutile dire che Salvini è fascista. Parla mai di corporativismo? Di socializzazione? No, e in una retorica fascista uno che vuole le autonomie ed è fortemente settentrionalista come può essere mussoliniano?
Libro adatto per quelli che non hanno particolare amore per la storia. Scrittura mediocre e capacità narrative di livello molto basso. Pieno di inesattezze. Divertente ma inutile 😅
Vi ringrazio infinitamente per l'approfondimento di questo tema così all'ordine del giorno ...seguirò gli scritti di questo storico così al passo con i tempi
@@tommasocortese1470 se non hai argomenti concreti...e ti assicuro che non li hai...lascia perdere. Fai solo la figura del fascista ignorante (poi dite che è un luogo comune). Quello che è scritto con chiarezza nel libro è documentabile. Le leggi hanno una data e un numero...l'Emilia Romagna è rossa...perché, oltre ad averla fatta distruggere dagli "alleati nazisti" durante la guerra per motivi di vana gloria e calcoli fatti con i piedi...Non bonificò un bel nulla etc etc...
@@felice7428 dacci un taglio. Le figure le stai facendo solo tu, come già detto le fesserie scritte da Filippi le può smontare anche uno studente al primo anno di liceo. Fate pena 🤦🏻♂️
E per fortuna non avremo le fedi donate alla patria e rubate dai fascisti, non avremo le inferriate divelte per farne armi (ma la finta contraerea in Libia era fatta con i cannoni di legno), non avremo il lanital autarchico che si lacerava e induriva con la pioggia e la neve dell'epiro e del don , non avremo quella indecente e grottesca pensata degli orticelli di guerra davanti al castello sforzesco per rimediare alla fame degli italiani, non avremo un capo che si traveste da soldato per espatriare come un miserabile, non avremo quelle immonde e vergognose leggi razziali che sono ancora un'onta incancellabile per l'Italia innescate da pubblicazioni grottesche e criminali come "la difesa della razza" e non avremo dichiarazioni di guerra scellerate agli USA... TUTTE queste "belle" cose per fortuna non le avremo più. Fatevene una ragione
Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184 . Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158 . Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841 . Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653 . Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277 . Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798 . Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055 . Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312 9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928 . Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397 . Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827 . Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768 . Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264 . Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923 15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817 . Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048 . I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138 . Istituto Autonomo Case Popolari 19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali . Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859) . Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo
@valandil 2000 Le leggi contro gli scioperi e la repressione di essi c'erano nelle civilissima Uk, Francia e Usa. Guardato come i poliziotti americani trattavano i protestanti anti guerra in Vietnam.
certo che con quella faccia... + la firma del canile di retto-bblica ch'avete poco da smentire.... ormai sono sempre meno quelli che credono alle vostre palle... Lo sanno anche i cani che gli "storici" farebbero la fame.. .. a meno che non cantino sempre la stessa canzone..... (quella che piace tanto alla banda bassotti)...
Citazioni parziali dei fatti, fatti con palese faziosità e tono saccente e strafottente. Mancano citazioni su altri meriti sociali indiscutibilmente opera di Mussolini. Opera di poco spessore e poca utilità.
Audio terribile, distoglie l'attenzione da ciò che dici, comunque cose che già sapevo e che sa molta gente. Comunque aggiunge particolari e riflessioni nuove,bravo. 😉👏👋
2 il dato sulle bonifiche che ha citato (600.000 ettari) è del 1933. Le bonifiche successivamente andarono avanti. Tra il 1938 e il 1942 si ebbe la seconda fase, che interessò soprattutto Puglia, Calabria, Campania , Sicilia e poco tempo prima la Sardegna. In tutto le bonifiche riguardarono circa 6.000.000 di ettari, dato riportato anche da Wikipedia.
allora... :))
Già...perché è da Wikipedia che si impara la storia...🤣🤣🤣
@@felice7428 ahahahahahahahahahaha vero
@@felice7428 Da dove la vuoi imparare? Dagli pseudointelettuali che parlano senza sapere?
@@salvatoreandaloro5245 no. Se sono pseudo intellettuali so riconoscerli. Leggo molto e sono molto..."curioso" , quindi ho cercato e trovato anche fonti dirette. Testimonianze. Certamente non ci si può basare su Wikipedia. Sarebbe come studiare dal famoso..."Bignami"...che molti usavano a scuola per strappare un "buon 4" al professore.😉
È verissimo che hanno fatto anche cose buone: ad esempio, hanno prodotto olio di ricino e manganelli di ottima qualità.
perchè sapeva, anni prima, che li avresti usati entrambi per lubrificarti e favorire l'introduzione del manganello in zona perianale..... che a te piace tanto.
@@viruxinem Lei sì che se ne intende...
@@Marco-zt4xu ma molto,molto più di te visto che io ho letto e studiato molto sul Fascismo e sul comunismo del dopoguerra, al contrario di te che apri "pagine" a caso su YT e fai commenti da Asilo Mariuccia. Neanche hai letto il libro in oggetto, sicuramente non hai mai aperto un libro in vita tua......ecco perchè puoi usare olio di ricino e manganello nel c..o perchè è li che hai il cervello
Per i delinquenti
Testa di ignorante
Noi nati negli anni 70, abbiamo studiato sulle figurine della Panini? Ma cosa stanno rinnegando ed a che prezzo si sono venduti?
1 In merito a quel che si dice e si scrive, è vero che la Cassa nazionale di Previdenza nasce nel 1898 (ma non funziona, perché non obbliga i datori di lavoro) ed è vero che il sito dell’Inps annuncia con gioia che dal 1919 vi è l’assicurazione obbligatoria. Ma occorre fare una precisazione, che non mi sembra marginale. Il decreto istitutivo dell’assicurazione obbligatoria (decreto legge del 21 aprile 1919, n. 603) fu presentato alla Camera il 28 novembre 1918; fu emanato il 21 aprile 1919 ma rimase in attesa di conversione in legge dalla Camera; il 5 febbraio 1920 fu ripresentato dal ministro Ferraris e il 25 giugno successivo fu presentato nuovamente dal ministro Labriola. Quando fu approvato? Bisognerà dire all’Inps che fu convertito solo nel 1923 con un decreto che conferiva al provvedimento valore di legge. Quindi solo dopo che il Fascismo aveva preso il potere. Quello che ho scritto è l'analisi storica del professor Giuseppe Parlato, allievo di Renzo de Felice, uno storico più autorevole di lei.
Certo. Lo abbiamo capito tutti che lei non pensa e non scrive ma fa soltanto dei...COPIA - INCOLLA
Questa è una bugia, l'inps era già attivo e funzionante prima del fascismo.
è su repubblica.... non puoi pretendere gran che
TUTTE LE AUTROCRAZIE SONO NEGATIVE....... TUTTI I FONDALISMI RELIGIOSI SONO NEGATIVI....
Io sono una donna femminista...... HO POTUTO STUDIARE GRAFICA PUBBLICITARIA, E FARE POST DIPLOMA 4 ANNI DI ILLUSTRAZIONE COME ILLUSTRATRICE ALL'ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN..... NON SO SE NEL FASCISMO CONTAVANO LE DONNE, ERANO SOLO CONSIDERATE CONTENITRICI DI FIGLI......
Libro imbarazzante. L'autore cita dati dei primi anni'30 spacciandoli per definitivi, confonde proposte di legge con decreti legge e cita disposizioni a piacimento omettendone altre a lui non congeniali. Un libro imbarazzante, utile come fermacarte.
E questo sarebbe uno "storico"! AHAHAHAH!!! Forse è solo una manovra per candidarsi col PD, lo spero per lui e per l'università italiana.
Hai letto lì libro?
@@Herzogluca ovvio, si legge in un'ora e si smonta in 10 minuti...
@@simon4799
Allora, dimostra dove ci sono errori.
@@Herzogluca già fatto da mesi, in qualunque forum che tratta di storia questo volume è stato stroncato, nessun docente l'ha mai preso in considerazione e l'autore vorrei far notare che non è un accademico. Scrivi la tua mail e ti allego tutto! Baci e abbracci!
E ti pareva che non ci fosse Repubblica dietro a questa narrazione 😮🥱 non mi meraviglio più di tanto 👎👎👎
Ragazzi fatevene una ragione. Non si governa per venti anni, in quegli anni, senza consenso e senza fare niente. Nessuno vorrebbe vivere in una dittatura ma non pensiate che uno Stato come il nostro, che non vede governi legittimi da non so quanti anni abbia tanto di cui rallegrarsi. Direi che sia ora di mettere una pietra sopra e andare avanti. C'è una infinita ignoranza riguardo la storia. Tutti diventano storici (non parlo dell'autore) ma degli italiani, solo quando si tratta del ventennio. Poi non sanno niente di tutto il resto. Fate qualche riflessione sul pensiero unico dominante, sulla società dei consumi, su come funzionano i media. Guardate un po' al presente perché del passato avete capito assai poco.
"Non si governa per venti anni, in quegli anni, senza consenso e senza fare niente. "
In parte vero, ma lui governò reprimendo le opposizioni. Non lo dimenticare mai.
"Nessuno vorrebbe vivere in una dittatura ma non pensiate che uno Stato come il nostro, che non vede governi legittimi da non so quanti anni abbia tanto di cui rallegrarsi. "
E sulla base di cosa questi governi sarebbero ILLEGITTIMI?
@@Herzogluca Non sono stati eletti. Sono stati eletti dei rappresentanti che poi si sono piegati a logiche di convenienza o internazionali.
@@lucamontanarilughi530
Dammi l'indirizzo del tuo spacciatore. Deve avere roba forte per scrivere cose senza senso.
P.S.
Non so se mai mai letto la costituzione.
Non si elegge un governo; si elegge un parlamento!
Quest'ultimo è sovrano nel fare e disfare i governi. Quando ci sarà il rpesidenzialismo (se mai verrà approvato), se ne riparlerà.
@@lucamontanarilughi530
Scherzi?
Tutti bravi a dire, ma quanti di voi fa lo storico di professione?
Basta saper leggere eh...
Non è necessario essere uno "storico di professione". Basta avere amore per la verità e documentarsi. Ad esempio...tutte le date e le cifre , citate nel libro di Filippi...possono essere verificate.
@@felice7428 Se volete consultare gli storici del Fascismo, leggete Emilio Gentile e Renzo De Felice!
Solo di loro vi potete fidare!
@@felice7428 Filippi è un cazzaro di partito.....non è uno storico.
@@fabrizio67 guarda...ti basta leggere l'introduzione. È uno storico e si chiama Francesco Filippi. A nessuno si può chiedere l'imparzialità assoluta. Semplicemente perché non esiste nell''uomo. Per questa ragione noi compriamo "la Repubblica"...oppure "il Giornale".
Quel che si chiede allo storico , così come al giornalista...è onestà intellettuale e fedeltà ai fatti.
Mamma mia, se lo dice Filippi c'è da.crederci che è tutta una bufala...
Intanto, lui è uno storico. Tu un tizio con una tastiera.
@@Mg2SiO4 direi un fascista vigliacchetto con una tastiera ...visto che si firma con un nickname.
@@Mg2SiO4 è uno storico per chi, come lei, di storia non ne capisce un cazzo. Allora de felice cos'era?
Titolo di studio?
@@brunp69 Professore in pappagologia applicata.
10 la Riforma Gentile è stata la più grande riforma della Scuola dall'Unità d'Italia (l'ultima era del 1859). Prevedeva l'obbligo scolastico fino ai 14 anni. La fascistizzazione della Scuola (mai attuata fino in fondo) avvenne dopo. E le donne non furono escluse. Mia nonna ci è andata a scuola, e anche Rita Levi Montalcini (è un esempio, per dire che anche le donne andavano a scuola).
dipende tutto dai costi, comunque su Gentile è vero, ma, signori...
edit_ anche Croce " è vero"...
la cose più civile che abbiamo oggi è il SSN, roba degli anni 80
Il nome di Rita Levi Montalcini in bocca a lei...è un oltraggio alla decenza. Mi accorgo sempre dopo che i commenti più inesatti sono i suoi. O i più tendenziosi. Le donne durante il fascismo erano relegate a doveri casalinghi. Dovevano allevare la prole maschia. Pochissime donne poterono studiare. Quindi...quello che afferma è la classica propaganda da Istituto LUCE.
Le donne poterono anche accedere al lavoro, quando tutti gli uomini erano impegnati in guerra. Non un privilegio o un diritto...ma un obbligo.
Fino a quando non vennero promulgate le leggi razziali...
Una riforma che, però, aveva un difetto di fondo.
Ossia aver privilegiato la cultura umanistica rispetto a quella scientifica.
Il risultato fu meno iscritti alle facoltà scientifiche. E per un paese che aspira ad essere grande potenza, erano quelli i laureati che servivano.
Tommaso cortese sei solo un miserabile caprone ignorante, la riforma gentile fu una delle riforme peggiori mai attuate, poiché impediva ai figli degli appartenenti alla classe operaia di poter studiare. Fu una riforma classista e becera, per di più la fascistizzazione fu attuata fino in fondo eccome, gli studenti erano costretto a fare il saluto fascista ogni giorno in classe davanti alla foto di mussolini. E a scuola veniva fatto un costante lavaggio del cervello agli alunni.
Ah beh se lo dice repubblica ce da crederci 😂😂😂
E che quotidiano ci consigli di leggere??
@@felice7428 Informarsi bene utilizzando tutte le fonti sia scritta che quelli che hanno vissuto quel periodo.
@@felice7428 Esiste un punto di vista oggettivo: il fascismo fu una dittatura che si è fatta avanti con l'uso dello squadrismo e poi delle leggi fascistissime; il regime fascista attuò riforme sociali importanti e questo è innegabile. Ogni contesto è relativo: perchè c'è chi lo vive bene e ciechi lo vive male, ma non si può generalizzare.
@@salvatoreandaloro5245 gentile Salvatore , Francesco Filippi è uno storico affermato. La Repubblica è il miglior quotidiano nazionale, assieme al più filogovernativo "Corriere della sera " o alla "Stampa" di Torino. Tra l'altro, le ultime 4 pagine del libro, riguardano le "fonti" da cui sono state prese le notizie. Il "Gazzettino Ufficiale " è una fonte attendibilissima. (Solo per fare un esempio).
È ovvio che, avendo dovuto giurare fedeltà al fascismo...anche i Prefetti erano costretti a mentire (Non venivano menzionati gli episodi di violenza o cronaca nera...i treni arrivavano sempre in perfetto orario etc...) alimentando così il falso mito di un "fascismo buono"...o che comunque ha fatto anche cose buone...mentre se andiamo a vedere con la dovuta attenzione...quasi tutti i lavori...furono cominciati nell'Italia liberale e conclusi nell'Italia Repubblicana. Se parliamo dell'edilizia popolare...Non dobbiamo dimenticare di aggiungere all'ecquazione "le case al popolo"..tutte le case che, grazie sì a Mussolini, furono distrutte durante la folle guerra che ridurrà il Paese ad un campo di materiali da risulta.
Mio nonno, era direttore del Gazzettino di Modena , redattore del resto del Carlino e dell'eco di Bergamo. È stato insignito del premio più importante per il giornalismo "la scogliera d'argento "...etc. Ho a casa la sua diretta corrispondenza con il re d'Italia etc.
Non parlo per sentito dire. Mi farebbe molto piacere, che, anche chi muove delle perplessità a ciò che dico, sia altrettanto ben informato.
@ ah beh...se lo dici tu...non abbiamo motivo di dubitarne...
Per fortuna ci sono i dati ufficiali che confermano le bonifiche operate dal 1922 al 1942 del resto confermate anche su wikipedia
bè allora se è scritto su wikipedia.....l'edilizia popolare risale a ben prima del Fascismo,all'inizio del '900.
Libro a tesi di autore con forte bias ideologico. Utile tutt'al più sotto l'ombrellone per farsi 4 risate. Se volete testi storici sull'argomento, leggere DeFelice, ancora valido e non superato.
Non superato??😳😳...ma forse da te perché non t'informi. Prova a vedere i documentari con protagonisti reali che commenta Paolo Mieli. Essendo DOCUMENTARI...sono autentici...mentre De Felice di autentico , aveva solo il fatto di essere uno "storico" di parte...i cui testi ,infatti, non vengono più studiati nelle scuole. Servono appunto per regolare l'altezza di un tavolino traballante...come le sue tesi.
@@felice7428 ahahahah Paolo mileli ahahahah
Ma il video te lo sei visto prestando attenzione?
@@felice7428 Mi spiace contraddirti, ma le testimonianze non hanno valore scientifico. Ciò che conta è il lavoro che si fa nella ricerca accademica.
@@felice7428 Paolo Mieeliiiii .....ma riprenditi.
Si sicuramente un libro imparziale..... la prefazione di chi è ? di George Soros ?
@Filippo Schifano hahaha Che c'è non posso esprimere la mia opinione ? Il nazi comunista mi vuole tappare la bocca ? Credo proprio di aver letto più libri di te saputello sinistroide dei miei stivali.
@@marco-hp9nu nazi-comunista ? su che libro ?
Marco marco chissà se un domani capirai che post idiota hai scritto?Chissà...hai tempo per diventare adulto e studiare,certo se parti così prevenuto con la storia non ci capirai mai un cazzo,usandola per la tua obsoleta ideologia morta e sepolta.
La Repubblica…. 😂 e già fa ridere così
E quindi ? Allora riscriviamo i libri di storia da capo ! Tu metti quello che dici , però mettiamo la verità sul comunismo e le stragi che ha fatto .... ma anche le stragi partigiane
non è che si mette un pochini per uno. Certo che ci somno state, ma cambia la ragione dui fondo. Se poi mi dicidd che nel Mondo il comunismo ha ( ind pres, no cong) fatto più danni del fassismo è vero, ma in Italia il com,unismo era " democratico". Concetti di tal Kossiga, non proprio un compagno, nè " Berlinguer" nè " Stalin" volevano violare YALTA quando si è disinfettato dai fascisti in ascolto che disturberebbero spiego anche perchè ( io sono antifascista, ma anche anticomunista, sai, mi stanno sul cazzo le dittature che neanche si vergognasno di esserlo, defascistizzando sarebbe un argomento interessante da trattar, ma i mosconi non li tollero, non più.
Di fasci, a loro non conviene parlare avendo fonti e racconti in prima persona, loro se non mistificano...insomma...la peggior democrazia è meglio della miglior dittatura, escluso il dispotismo illuminato di Leopoldo di Toscana, despota feroce anche , si, ma illuminatissimo e primo Stato al Mondo a toglierer la pena di morte...pensa quanto erano avanti...Insomma, scusa la papagna scritta, al Mondo fatto più danni il comunismo, ma in Italia...il comunismo non c'è mai stato, direi per fortuna, ma il fascismo purtroppo si, si è visto, sentito e tutt'ora spesso in giro senza offesa, ma ci assimilano ai turchi anche per i guaasti del regime ventennale per colpa del quale, o meglio della sua inettitudione, la casa "reale" savoia è stata cacciata dai consessi principali delle nobiltà mondiali. Insomma...sputtahnati su tutta la linea. Meno male sono morti tutti e ancora per un po' e solo un po' purtroppo per colpa delle generaziomni dei padri che nn hanno insegnato un cazzo e forse un cazzo sapevano e dunque non potremo, salvo miracoli, sottrarci ad una nuova ondata di buio, scuro, Sith, cattiveria, intolleranza, mistificazione, perdita delle libertà dell'individuo. Ecco qualcosa, a parte amici o chi li ha genitori o figli, per cui dare la propria vita, se servirà. Poi di nuovo tornerà la luce, ma se non impareremo a ricordare, sarà solo un ciclo. CHe noia, sta gentaglia. Ignoranti come gatti rossi, i neri.
Please sorry for lots of bad or "lost" digits. Its my k failure.
@Black Channel ecco il primo e spero unico moscone __non credo sia quello il tuo problema, se tu poi la tua lingua la cnoiscessi meglio, avresti capito, limitatamente all'aspetto sintattico che purtroppo per te non è quello semantico, e magari sei un moccioso,, portami un familiare o chi ti insegna lettere, se ne parla con lui. ps o sei parente della pulzella di piazza venessia ? ose uno dei casapoundari tipo: " brima gli idaglianniiii" con la sig.ra nera che parla un italiano un po' milanesizzato certo, ma con dizione quasi perfetta...chi è italiano tu o lei ? tu sei idaglianno che è ben altro, anche se all'estero ci conoscono come fossimo tutti tipo voi.
ps Ahahahahaahab
filippi oggi usa i codici di mussolini,che dire ? auguri..
Allora quando Scalfari collaborava al giornale Fascista non aveva capito niente?
Infatti, divenne antifascista proprio grazie ai fascisti...
@@Herzogluca interessante,spiegati meglio...
@@ludovicodemarco7794
In questo senso.
Quando il giornale per cui Scalfari lavorava pubblicò una serie di articoli in cui si accusavano gerarchi di aver speculato sulla costruzione dell'EUR, fu espulso dal GUF e dal partito.
@@Herzogluca si ha denunciato che i gerarchi erano corrotti,non che erano FASCISTI. Diciamo che avrebbe voluto dei fascisti non corrotti........mah..... anche oggi vorremmo politici onesti, che non rubano ecc. .......Ma quello è un altro problema al di la' del fascismo o della (pseudo) democrazia.Purtroppo siamo sempre stati e rimaniamo(oggi come ieri) un popolo di LADRI. Torrnando al Nostro, possiamo affermare che pur essendo stato un fascista almeno non era un LADRO. Diamone atto non è poco
@@ludovicodemarco7794
Beh, in tutte le dittature (fsciste, comuniste, naziste, integraliste, populiste) ruba sempre chi è d'accordo col "capo".
La differenza con le democrazie è che una stampa libera può indagare e denunciare. Vedi Nixon, per esempio.
HO LA MATURITA' I GRAFICA PUBBLICITARIA E HO FATTO 4 ANNI DI ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN ILLUSTRAZIONE...... se fossi nata in quel periodo sarei stata solo una riproduttrice di figli......
"Ci sono altre case editrici che vanno tenute d'occhio". Bella democrazia. "Tenute d'occhio" poi, e so perché. Voi non volete che la gente sappia la verità sul Ventennio, non so come mai. Di certo so che io ho smontato tutte le bufale che lei ha raccontato. Addio.
Si...poi è suonata la sveglia e si è dovuto svegliare. 🤣
In realtà, sono molte le volontarie omissioni che lei fa. A cominciare dell'assassinio del genero del Duce , Galeazzo Ciano (aveva sposato la figlia di Mussolini, Edda).
@@felice7428 Esiste un punto di vista oggettivo: il fascismo fu una dittatura che si è fatta avanti con l'uso dello squadrismo e poi delle leggi fascistissime; il regime fascista attuò riforme sociali importanti e questo è innegabile. Ogni contesto è relativo: perchè c'è chi lo vive bene e ciechi lo vive male, ma non si può generalizzare.
Molti storici,analisti,testimoni,studiosi non sono d'accordo con il professore. Sul fatto che girino bufale su bufale ha ragione....... comunque (a parte che le dittature sono TUTTE da condannare) che il regime fascista abbia fatto anche cose buone(e cose assolutamente pessime) è fuori di dubbio. Poi ripeto i regimi sono TUTTI da condannare,ivi compreso quello finanziario/bancario che ci sta "comandando" ai giorni nostri.
Filippi è comunista. Purtroppo è una caratteristica frequente tra molti ricercatori e questo comporta evidentemente, in molti casi, un filtro ideologico che non è così infrequente nel mondo della ricerca. In effetti, lo stesso Chabod (storico e partigiano del Partito d'Azione, quindi di certo non un simpatizzante di Mussolini) ne "L'Italia Contemporanea (1918-1948)" scrive che le misure messe in atto per il settore agricolo, durante la Grande Depressione, diedero dei risultati che permisero la quasi totale ripresa del settore, pur rimanendo l'economia italiana in grave crisi. Riporto testualmente un passaggio di pag. 89
Tutti quelli che dicono che ha fatto anche cose buone, non dicono mai quali sono queste cose. E infatti non ce ne sono.
@@maurolazzarin8654 bonifica dell'agropontino (ad esempio) e molte altre, creazione delle prime misure sociali(es. fondazione dell'Inail,Enpas ecc.)opere pubbliche di qualità, metanizzazione, costruzione di molte centrali idroelettriche, ricostruzioni (ad esempio nel Volture ma anche altrove) di interi quartieri antisismici che hanno retto (ma non si può dirlo),molto meglio degli edifici ricostruiti secondo le "nuove" norme antisismiche degli anni 80'.........si potrebbe proseguire ma mi limito a ciò che conosco con certezza..........
Mi meraviglio che ci sia tanta disinformazione per cui c'è gente che è all'oscuro di queste cose.
@@ludovicodemarco7794 quando uno storico smonta tutte le teorie dei simpatizzanti del dvce, gli si dà del comunista, ma l'unico che può dare risposte è proprio lo storico. E ha smentito tante fake
@@maurolazzarin8654 prima di tutto io non ho dato del comunista a nessuno e se vuoi saperlo non ritengo affatto che "comunista" possa essere usato come termine spregiativo. Senz'altro avrà smontato molte fake (giustamente).
L'unica cosa che contesto (anche a te) è il voler per forza negare che durante il fascismo siano state fatte ANCHE cose valide,significa negare evidenze e fare analisi sbagliate! Vuoi dirmi con esattezza se le cose che ho elencato nel mio commento sono vere? Sono false? E motivare per filo e per segno?
Me le sono inventate dunque?
Poi che siano state fatte cose gravissime,sbagliatissime,imperdonabili è innegabile!
Quello che mi piace poco è il non voler vedere le cose se non attraverso ideologie e preconcetti. Il mio è un giudizio LIBERO non simpatizzo proprio per nessuno.
gentile Francesco FILIPPI, io penso che uno storico, quale lei si definisce, dovrebbe SEMPRE tendere a far emergere la vera Verità dei fatti storici, a prescindere dalla propria ideologia ! II suo libricino è molto ma molto approssimativo, alquanto parziale e totalmente inesatto e fuorviante; non me ne voglia ! Sembra che lei abbia commentato un articolo di un Regio Decreto e ne abbia voluto tralasciare tanti altri; CUI PRODEST ??!! Vero che, come lei scrive, la "previdenza sociale" muove i suoi timidi passi nel Regno d'Italia nel 1898 (in quanto, nel 1864, la "pensione", pur creata, era un vero e proprio "privilegio" di pochissimi lavoratori !) con la creazione della "Cassa Nazionale di Previdenza per l’Invalidità e la Vecchiaia degli Operai", altrettanto vero che si tratta di un’assicurazione soltanto VOLONTARIA, per di più integrata da un "LIBERO contributo" per i datori di lavoro (industriali); in sostanza, si è difronte ad un Provvedimento teso più a calmare acque, giustamente, molto agitate della classe operaia, che di seria volontà ed autentico desiderio da parte degli Esecutivi del 1898 (prima a guida Di Rudinì e poi a guida Pelloux) di tutela della classe lavoratrice; soltanto nel corso del 1919 (governo a guida Nitti) la previdenza inizierà ad avere una certa rilevanza, facendo divenire obbligatoria l’assicurazione per la vecchiaia e l’invalidità.
Ma il vero "SISTEMA previdenziale", cioè quella coordinata, omogenea ed incisiva legislazione a tutela dei Lavoratori, di TUTTI i Lavoratori (!), nasce - pur se lei non lo vuole ammettere e scrivere ... - con il Decreto n. 3184/1923 quando il Governo a guida Mussolini dispone l’OBBLIGO GENERALE dell’assicurazione che aveva quale:
*scopo principale l’assegnazione della pensione nei casi di invalidità e vecchiaia;
*finalità secondarie: a) la concessione al familiare di un assegno mensile temporaneo in caso di morte dell’assicurato; b) la prevenzione e la cura nei casi di invalidità.
Questa è semplicemente la Verità !
Vedi, il fatto è che troppi ignoranti dicono che le pensioni le ha crate Mussolini. Ma non è vero; al massimo, le ha riorganizzate.
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣
Come mai l'ho già visto 4 volte? Rivedi la cosa xchè non funziona... Grazie
4 frase falsa, Galeazzo Ciano non l'ha riportata nel suo diario. Riportò una cosa simile: "Questa neve e questo freddo vanno benissimo. Così muoiono le mezze cartuccie: e si migliora questa mediocre razza italiana. Una delle principali ragioni per cui ho voluto il rimboschimento dell'Appennino è stata per rendere più fredda e nevosa l'Italia". Quindi, non è diretto ai soldati in Grecia e non augura la morte a nessuno. Mussolini tentava invano di far diventare gli italiani un popolo guerriero, cosa che non eravamo mai stati (a parte nell'Antica Roma).
Nel commento sopra faccio riferimento al fatto che lei ha tralasciato di parlare di Galeazzo Ciano...invece lo fa...ma ovviamente a modo suo.
Un popolo guerriero senza armi?
9 il contrario di Fascismo non è democrazia, ma nemmeno comunismo. Esiste anche i Fascismo democratico (Movimento Sociale italiano). Il contrario di Fascismo è se stesso, perché esso è l'insieme di molte ideologie (nazionalismo, socialismo, corporativismo...). E mi dica, qual è il contrario di comunismo, sapendo che tutti i Paesi che l'hanno subito sono state delle dittature? Secondo il suo ragionamento, dovrebbe essere democrazia, perché pure il comunismo è antidemocratico.
si è democrazia...
@@francescomorandini4173 no, non è democrazia perché esiste il Fascismo democratico, come Almirante.
Sì, come i mazzieri che andavano sotto le scuole a picchiare chi non la pensava come loro...
@@carlodellamonica1900 @Felice Scalfaro Esiste un punto di vista oggettivo: il fascismo fu una dittatura che si è fatta avanti con l'uso dello squadrismo e poi delle leggi fascistissime; il regime fascista attuò riforme sociali importanti e questo è innegabile. Ogni contesto è relativo: perchè c'è chi lo vive bene e ciechi lo vive male, ma non si può generalizzare.
@@salvatoreandaloro5245 si tratta di tener conto dei fatti, e questi ti dicono che il bilancio è ampiamente negativo!
Io non ho tradito
Negare che il fascismo abbia fatto anche cose positive, è semplicemente inconcepibile, poiché è del tutto evidente che cosi realmente è stato accertato, Ma si sa il parere di chi difende i perdenti, almeno in questo caso, non conta nulla, anzi si diventa simpatizzanti del fascismo, cosa che nel mio caso assolutamente non è.
questo pseudo storico ciarlatano carrierista per esempio ignora che il Codice Civile, pur con ovvii aggiornamenti successivi, frutto di un lavoro collettivo dei migliori giuristi italiani, è stato completato nel 1942.
Ma vattene va!!!
Solo facciate di comodo per mantenere il potere, la fine che ha fatto è meritata in pieno!
Il titolo del libro andrebbe capovolto dato il messaggio che se ne trae. Evidente il motivo per cui sia stato presentato da Repubblica.
Io non sono di sinistra ma sempre meglio la repubblica dei nostalgici a tutti i costi
7 l'alleanza con Hitler non fu un errore, fu un obbligo. Dopo che Francia e Inghilterra ci rivelarono le sanzioni per aver attaccato l'Etiopia, l'Italia di Mussolini si trovò isolata, e che fare. L'unico alleato possibile era Hitler. Tesi esposta anche da Renzo de Felice.
No, fu un errore, voluto da Mussolini perché si intestardì a voler prendere l'Etiopia a tutti i costi, ben sapendo che lo faceva senza mettersi d'accordo con Francia e Gran Bretagna. Quanto alle sanzioni, che erano ridicole, erano ben meritate, essendo NOI gli aggressori!
Peccato che nessuno ci avesse obbligato a invadere l'Etiopia, peccato che nessuno ci avesse costretto a scegliere la Germania a scapito di Unione Sovietica e Stati Uniti (due superpotenze infinitamente superiori della Germania).
Chi vive di assoluti dice idiozie.
Chi ha vissuto in quel periodo non ha utilizzato i social come fa il prof. parlate con persone invece di cianciare
Il problema degli italiani è che confondono una cosa per un altra, confondono il fascismo con il nazismo di Hitler come il cattolicesimo con il cristianesimo, tanto è vero che se a una persona che va in chiesa chiedi se è Cristina ti risponderà di si...... Se vado in chiesa sarò cattolico, non cristiano il cristianesimo e il cattolicesimo sono due cose ben differenti come lo sono il fascismo e il nazismo. Le persone pensano che il comunismo sia il bene e il fascismo il male ma tutti hanno fatto sia cose buone che cattive... E di cose cattive il comunismo ne ha fatte tante forse al pari del fascismo per cui se vogliono vietare di essere fascisti dovrebbero vietare anche di essere comunisti
Il comunismo non è vietato perché non c'è mai stato un regime comunista in questo paese ne siamo mai stati invasi dall'armata rossa, mentre il fascismo invece è nato e cresciuto nel grembo dei nostri confini nazionali ed è stato senza ombra di dubbio il momento più basso della nostra storia dall'unità di Italia ad oggi. Quindi dovrebbe essere fisiologico tutelarsi dal ripetere questa esperienza piuttosto che da un presunto spauracchio rosso che in Italia, pur essendo stato un paese anomalo rispetto all'occidente, non ha mai attecchito.
Infine mi sembra un ragionamento abbastanza manicheo e benaltrista ridurre tutto a buoni e cattivi e fare paragoni giocando al ribasso e senza contesto, è il miglior modo per sfociare nel populismo e nella polarizzazione. Questa non è una critica al contenuto ma al metodo, nel senso che se al posto di fascismo e comunismo ci metti qualsiasi altro contenuto con forze apparentemente o volutamente contrapposte tra loro il risultato sarà lo stesso: mera propaganda, perché "Le persone pensano che il comunismo sia il bene" è una frase che fa molto comodo solo ad un certo tipo di narrazione ma non è certamente un'affermazione vera, ne rappresentativa, ne tantomeno storicamente accreditata e chiunque dica il contrario lo fa solo per portare l'acqua al suo mulino o perché è succube di quella narrazione.
13 l'economia fascista non funzionava? Con l’avvento del fascismo, se nel campo agrario si ebbero notevoli impulsi benefici grazie alle opere di bonifica dei terreni e alle politiche attuative nei confronti dell’espropriazione dei grandi latifondi e della sbracciantizzazione, il comparto industriale ebbe una forte spinta allo sviluppo e numerose furono le aziende in ascesa tanto da poter competere sul piano internazionale. Nel comparto della chimica e nella lavorazione della gomma va menzionata la Snia Viscosa di Torino. Fondata nel 1917 acquisì una dimensione nazionale assorbendo la Società Viscosa di Pavia e l’Italiana Fabbriche Viscosa di Venaria Reale nel 1920. Nel 1922 venne quotata alla Borsa di Milano e nel 1925 fu la prima azienda italiana con un capitale sociale pari ad un miliardo di lire. La produzione di fibra artificiale da cellulosa detta seta artificiale o rayon raggiunse negli anni 20′ traguardi di tutto rispetto, era seconda solo a quella degli Usa. Nella metà degli anni venti, la Snia Viscosa occupava circa 20 mila persone in quattro grandi stabilimenti. Nel 1925 fu la prima società italiana ad essere quotata in una borsa estera (prima Londra e poi Wall Street). L’80% della produzione era destinato all’esportazione. Esportazione che a seguito delle sanzioni ricevute dell’Italia si arrestarono costringendo la Snia Viscosa a rivolgersi al mercato interno con la commercializzazione della Lanital, una fibra autarchica tratta dalla caseina, la proteina del latte. Sempre nel comparto della chimica e lavorazione di materie plastiche annoveriamo la presenza della Società Anonima Orsi Mangelli - Saom di Forlì che nel 1926 fece partire la produzione di seta artificiale grazie anche al contributo del Duce che aveva voluto e inaugurato la nuova stazione ferroviaria di Forlì nei cui pressi si insediarono gli stabilimenti dell’azienda. A Milano nel 1929 vennero inaugurati i primi stabilimenti per la produzione di cellophane. Dopo la guerra, come molte aziende, anche la Saom ebbe salve le macchine che permisero una rapida ripresa della produzione. Tra i colossi della chimica italiana non va assolutamente dimenticata la Montecatini - Società Generale per l’Industria Mineraria e Chimica. Nata nel 1888, durante il fascismo grazie alle geniali intuizioni di Giacomo Fauser, ingegnere chimico novarese, giunse alla produzione di massa di ammoniaca a basso costo con un processo che permetteva di estrarre l’azoto dall’atmosfera al posto della più dispendiosa lavorazione dagli escrementi animali. Negli anni ’30 la Montecatini inaugurò impianti su larga scala e puntando molto sulla ricerca e sull’alto grado di preparazione dei tecnici e ingegneri che facevano parte dell’azienda, si cimentò con successo nella produzione di coloranti, gas liquefatti, oli lubrificanti e nylon. Alla fine degli anni ’30 contava circa 50 mila dipendenti e i settori di competenza spaziavano da quello minerario, a quello metallurgico, passando per la farmaceutica, ai coloranti, agli esplosivi, alle fibre sintetiche, alle materie plastiche fino ad arrivare ai fertilizzanti. Nel settore della farmaceutica i nomi più illustri erano la Carlo Erba di Vigevano e la Schiapparelli di Torino. La prima negli anni ’40 ebbe una produzione che spaziava dall’originario campo farmaceutico al settore alimentare fino a strumenti scientifici, e contava vari stabilimenti, mentre la Società Anonima Stabilimenti Chimici Farmaceutici Riuniti Schiapparelli nel 1935 avviò lo stabilimento di Torino al cui interno lavoravano circa 400 dipendenti. Nel nuovo complesso, oltre al reparto farmaceutico, erano attivi anche i settori galenico, alcaloidi e prodotti puri. Come altre eccellenze italiane dell’epoca, anche la Schiapparelli cessò l’attività negli anni ’90. Il petrolio cominciò in quegli anni ad assumere importanza sempre maggiore e il fascismo, comprendendo bene l’evoluzione dei tempi, non si fece trovare impreparato. Fu lo stesso Mussolini a volere un’azienda statale che si occupasse di petrolio e derivati. Nacque così nel 1926 l’Agip - Azienda Generale Italiana Petroli che investì non solo in Italia, ma anche in Romania. In Sicilia le ricerche furono fruttifere così come nella zona della Val Padana che a sorpresa portarono alla scoperta non di petrolio, ma di gas metano. L’Agip disponeva di un impianto di raffinazione a Fiume e rileverà sul finire degli anni ’30 anche quello di Marghera. Successivamente, per sostenere le campagne coloniali, l’Agip dovette rinunciare a proseguire alcuni investimenti in Iran, mentre nel 1939 l’esploratore Ardito Desio riuscì a trovare in Libia il petrolio. Nacque così l’operazione “Petrolibia” che vide Agip e Fiat associate. Il comparto elettrico, durante il fascismo contava già tre nomi importanti: la Edison, la Sip (Società Idroelettrica Piemontese) e la Società Adriatica di Elettricità (Sade). Nacque a Milano con il nome di Società Generale Italiana di Elettricità Sistema Edison dove gestiva la prima centrale elettrica d’Europa. Lo sviluppo si ebbe negli anni ’20 e ’30 del ‘900 che proiettarono l’azienda ad essere tra i principali gruppi elettrici a livello europeo. Una fortissima ascesa durante il Ventennio fascista la ebbe anche l’industria metalmeccanica e degli armamenti. Già negli anni ’20 la siderurgia era prevalentemente basata sulle tecniche del riutilizzo del rottame. L’azienda principe fu la Finsider - Società Finanziaria Siderurgica facente parte del grande gruppo Iri che aveva rilevato dalle banche il controllo dell’Ilva, delle Acciaierie di Cornigliano, della Terni e della Dalmine. Fondata a Genova nel 1937, con le intuizioni del presidente Oscar Sinigaglia fu la prima azienda a passare alla produzione a ciclo integrale. La Ansaldo di Genova fu una delle più antiche società industriali italiane. L’azienda nacque per interesse dei Savoia che vollero un’industria nazionale che costruisse locomotive a vapore e materiale ferroviario, settore dove l’Italia dipendeva interamente dall’estero. Fu così che nel 1846, grazie anche ai finanziamenti del governo sabaudo, nacque la Ansaldo. Durante il fascismo l’azienda, che aveva patito la grande depressione del 1929 e penalizzata dalla incapacità di riconvertire la produzione da quella bellica a quella civile, dopo la prima guerra mondiale, dichiarò fallimento nel 1932. Intervenne l’Iri che risollevò le sorti aziendali dando nuova vita e crescita. L’artefice della ripresa dell’Ansaldo fu opera dell’ingegner Agostino Rocca che dal 1935 portò nuova linfa all’azienda che cominciò a realizzare corazzate da 35 mila tonnellate, mentre i tecnici portarono a termine i primi prototipi di carri armati italiani. Ansaldo presso Napoli prese invece a produrre cannoni ed è proprio grazie alle commesse belliche che l’azienda genovese giunse al suo massimo splendore. Nel 1939 contava 22 mila dipendenti e nel 1943 oltre 35 mila. La meccanica industriale poteva contare su nomi illustri in Italia durante gli anni del fascismo: Fiat, Marelli e Olivetti erano le tre punte di diamante, ma avevamo anche la Weber storica azienda di carburatori, la Necchi che produceva macchine da cucire e la G.D. che fu un marchio molto conosciuto all’epoca nella costruzione di motociclette. La più grossa azienda automobilistica italiana, la Fiat di Torino, già nel 1920 poteva vantare una forza lavoro pari a 25 mila operai e 2500 impiegati con una produzione di circa 100 veicoli al giorno. La politica autarchica decisa dal fascismo se da un lato non permise lo sviluppo all’estero dell’azienda, come da desiderio degli Agnelli, dall’altro favorì, e non di poco, lo sviluppo sul mercato interno. È di questo periodo lo sviluppo della celebre Fiat 508 Balilla presentata ufficialmente nel 1932 e venduta in 110 mila esemplari. Nel 1936 sarà la volta della Topolino, antesignana della Fiat 500 a polverizzare ogni record di vendite con oltre 500 mila esemplari venduti. Poco prima dell’entrata in guerra la Fiat inaugurò lo stabilimento di Mirafiori, nella zona sud di Torino dove per la prima volta la produzione a catena di montaggio era stabilita sui tre turni di lavoro.
Un altro marchio storico della storia automobilistica italiana è rappresentato dall’Alfa Romeo. Nata nel 1910 a Milano, cominciò la produzione che crebbe fino all’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Nel 1921 di fatto l’Alfa verrà controllata dalle banche che ne rileveranno l’amministrazione puntando peraltro sulle gare automobilistiche che arrisero allo storico marchio vincitore nel 1925 del primo campionato del mondo di automobilismo. Da qui cominciarono i successi sportivi inanellati anno dopo anno, ma la situazione finanziaria non migliorava tanto da far ventilare l’ipotesi di una chiusura. A quel punto intervenne direttamente Benito Mussolini, che ritenendo prestigiose per l’Italia le vittorie sportive dell’Alfa, attraverso l’Iri statalizzò di fatto l’azienda. L’incarico di sanare la società sia da un punto di vista finanziario che produttivo fu dato a Ugo Gobbato che puntò sulla produzione di modelli d’auto potenti ed eleganti. Sulle sponde del lago di Como, sponda lecchese, ed esattamente a Mandello del Lario, sorse nel 1921 la Moto Guzzi. Con l’ascesa del fascismo lo storico marchio di motociclette cominciò a prendere parte alle competizioni sportive. Già nel 1925 erano oltre 300 gli operai che lavoravano nell’impianto di Mandello. Nel 1929 la produzione raggiunse le 2500 unità e nel 1934 la Guzzi si fregiò di essere il maggiore produttore di motociclette in Italia. Con la guerra la produzione fu interamente rivolta al mercato militare, con il famoso modello Airone 250, ma anche con l’Alce e il Trialce.
si sputtanò tutto il vantaggio portato dalla Grande Guerra, iniziando col sostegno economico a Franco
Se, allora, l'Italia fascista era una così grande potenza industriale, come mai la produzione bellica fu TOTALMENTE DEFICITARIA?
l'Italia fascista era un paese agricolo, con un'industria arretrata e incapace di produzione di massa.
@@simonebrancazi2547
Sei sicuro di aver capito il significato del mio intervento?
@@Herzogluca Ho risposto al commento dell'alcalde tommaso cortese, non ce l'ho con te. Mo correggo.
Ancora? "Me possino cecamme" se il fascismo abbia mai portato alcun beneficio in campo agricolo: sei passato a dire dell'agricoltura e dell'industria, senza mai specificare nulla sulla produzione: infatti non esistono e non sono mai esistiti rapporti a riguardo. Gli unici rapporti esistenti sul ventennio, sono quelli che riguardano le malefatte della Banda Carità e delle altre squadracce di camice nere. Se il fascismo ed il re "pippetto" avessero avuto meriti, Mussolini non avrebbe mai dovuto tentare la fuga all'estero. Penoso.
Sull'architettura ma che dici?Il fascismo ha scelto i migliori architetti d'Italia tramite concorso e ha realizzato opere che sono il da vedere dopo 70 anni esempio di razionalismo architettonico,che poi sia diventata anche architettura di regime è vero ma questo non toglie nulla alla validità delle stesse!Il critico d'arte d'argan ha riconosciuto dopo anni che l'architettura fascista era all'avanguardia.Studia ignorante!
Credo che il problema vero non sia tanto denunciare i luoghi comuni del Ventennio quanto ribadire che Mussolini attuò una politica antioperaia perché espressione degli interessi di industriali banchier... ovvero l'intera classe dirigente dell'epoca
tipo la UE dici?
Vero, tanto che i fasci furono usati dai ceti imprenditoriali, nobili e altoborghesi dal 20 al 24 per contrastare le proteste dei lavoratori nelle città e le rivolte contadine al latifondo. Come le squadracce che si sostituivano ai lavoratori in sciopero
Ancora con l’interpretazione marxista?! Ma basta… per piacere… la situazione fu ben più complessa sia di come voglia far credere lei, sia di come voglia far apparire il “buon” filippi, che scrive libri intitolati “perchè non è vero che…” con una logica da lavagna dei buoni e dei cattivi degna di una classe elementare (poi se lo faccia per convinzione o per rispondere ad una esigenza di catechesi non ci è dato sapere).
Il ventennio fu un periodo a tutto tondo, con diversi momenti, e con molte forze in gioco che portarono, nel tempo, a molti compromessi. Farlo diventare “perchè noi siamo buoni e quelli son cattivi” è esattamente l’opposto di un serio lavoro di ricerca storica e di storicizzazione…
Quando volete vi do lezioni, ma a pagamento
39 persone sono ignoranti e pretendono di rimanere tali.
Non fai ridere
@@Joseph-lc4lv infatti non c'è da ridere
@@alessandrobigoni2678 E con disonestà, piacere e voglia (almeno nella maggior parte dei casi), certi lobotomizzati preferiscono menzogne e fantasie rassicuranti che Storia e verità liberatorie ma scomode.
mi fate pena la verita fa male vero.
Quindi non ha fatto un cazzo alla fine... Possibile che non si possa mai essere obiettivi e bisogna dire che è stato tutto sbagliato!?!?? E quota 90 per la lira??? Che era diventata una valuta super valutata rispetto a prima??? Anche quello non ha fatto?
@Cuore Granata sa almeno perché Mussolini è entrato in guerra?
@Cuore Granata no, perché l'Italia correva il rischio di essere invasa da Hitler. Nel 1939 il Fürer chiese aiuto al Duce in virtù del patto d'Acciaio. In base a quest'alleanza dovevamo entrare il guerra subito, ma Mussolini supplicò Hitler dicendo che non saremmo stati pronti entro il 1942. Così Hitler ci concesse la neutralità, ma a tre condizioni: 1 l'Italia non deve rivelare la propria neutralità, 2 l'Italia deve continuare i preparativi per la Guerra, 3 Mussolini deve inviare in Germania operai che devono sostituire quelli tedeschi. Ciano, però, per dimostrare alla Francia e alla Gran Bretagna che noi siamo ancora fedeli, rivela la neutralità. Hitler si infuria e fa intendere che se l'Italia non rispetta il patto d'Acciaio, non esiterà ad occupare l'Italia. Inoltre la Germania era una macchina da guerra che in pochi mesi aveva steso Polonia, Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi, Belgio e Francia. Mussolini colse l'occasione di ottenere molto perdendo niente.
@@tommasocortese1470
No, mio caro, non ne hai scritta una giusta.
Il famoso "patto d'acciaio" fu, intanto, preparato dai tedeschi, e si capì subito che, firmandolo, Mussolini si sarebbe trovato invischiato in un conflitto nel momento sbagliato, specialmente se non fai mettere nero su bianco che la guerra non doveva iniziare prima del 1942 (anche se sappiamo tutti come Hitler considerava i trattati, vedi Molotov-von Ribbentrop).
Purtroppo, volle firmarlo per ripicca nei confronti di Francia e Gran Bretagna, ripicche dovute alla pessima idea di attaccare l'Etiopia, al solo scopo di vendicare la sconfitta di Adua del 1896 (guerra che non è servita a niente, visto che l'impero andò perso già nel maggio 1941!!!).
Non solo, ma l'aver partecipato alla guerra civile spagnola aveva provocato lo svuotamento delle casse dello stato, oltre all'usura dei materiali, spesso e volentieri lasciati in Spagna e nemmeno fatti pagare (Hitler si fece pagare tutto fino all'ultima peseta), le pessime prove date dalle forze armate sia in Spagna sia in Albania, operazione talmente mal condotta da far dire che sarebbe bastato agli albanesi un corpo dei pompieri ben addestrato per ributtarci a mare, avrebbe dovuto consigliare una linea più prudente.
La cosiddetta "non belligeranza" fu, di fatto, una scelta obbligata dalle pessime condizioni delle forze armate, cosa ben nota a Mussolini (ed anche a Hitler).
Era ben noto che Hitler aveva mire immediate a est (Lebensraum); il sud non gli interessava.
L'ingresso in guerra nel giugno 1940 fu l'atto di uno sciacallo che sperava di avere qualche boccone senza fatica. Scoprirà ben presto di non essere buono nemmeno come sciacallo.
Quanto a Franco, Hitler cercò di farlo entrare in guerra, ma Franco vedeva più lontano di quei due e fece spallucce, pur avendo ricevuto buone offerte territoriali. E non risultano minacce di Hitler alla Spagna come non ce ne sono state dai tedeschi all'atto della non belligeranza. Anzi, nel giugno 1940 il nostro ingresso in guerra fu un fastidio per loro.
Ma lascia fottere sono 20 anni che chiunque viene fa quello che vuole .la magistratura aiuta i delinquenti i poliziotti devono farsi sparare prima di difendersi e questi parlano di mussolini che e' morto 100 anni fa ! L' italia una monnezza come oggi non e' mai stata altro che mussolini.
Basta con queste balle
😂😂😂 come i bambini questo video prima di credere a quello che dite mi sarebbe piaciuto sentire le due campane quindi non posso credere
La Storia la scrivono i vincitori.
Carta del lavoro? Il diritto al "periodo annuo feriale di riposo retribuito", venne sancito per la prima volta in Italia dal XVI disposto contenuto nella Carta del Lavoro, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 1927.
Peccatto che, allo stesso tempo, venivano congelati i salari, gli straordinari non potevano essere rifiutati...
ahahahaha .... poi mi deve spiegare cosa c'entra la costruzione della stazione centrale di Milano con la guerra....
Signor storico: la stazione centrale di Milano è stata inaugurata nel 1931 e la guerra nel 1939. La stazione è servita per entrare in guerra e senza di essa non ci sarebbe stata ??
Ma mi faccia il piacere !!!!
Ragazzo dell'81 si e no avrà fatto il militare e vuole parlare della guerra basandosi su cosa su scritti su studi di chi?? Leggete libri di chi la storia l'ha vissuta, Montanelli ad esempio...
Rispetto
@Filippo Schifano Si ma bisogna analizzarli con obiettività, non con faziosità o soggettività
Non conta l'età, conta il lavoro sulle fonti storiche disponibili a tutti, a prescindere dall'età, negli archivi storici. Altrimenti nessuno potrebbe scrivere storicamente sul 1800 perchè nessuno nato i quel secolo è in vita. Brucia eh ... la verità ...
@@sergiosetti60 si legga la verità leggendo i miei altri commenti.
Metiu io li ho letti ..è più o meno dicono le stesse cose
Ahhh ma è La Repubblica! Allora tutto si spiega...
Infatti insabbiatori di passione
certo,
Sì, spiega che la Storia la si apprende a scuola, non nelle taverne dietro un fiasco di vino...
@Black Channel Non è vero.
@Black Channel la mia prof aveva detto che la ww2 iniziò nel 1942 pensa un po'
Il male assoluto è il nazifascismo.
direi
Pensione di reversibilità? Venne introdotta col regio decreto legge 14 aprile 1939-XVII, n. 636 - convertito in legge 6 luglio 1939, n. 1272 - come misura di tutela delle DONNE che non avessero una pensione propria e che, alla morte del coniuge, restavano prive di un reddito minimo.
14 in che senso clientelismo? Sta forse dicendo che Mussolini era un pupazzo degli industriali? Beh, non proprio. La giornata lavorativa di 8 ore, la settimana lavorativa di 40, l'Opera Nazionale Dopolavoro... quand'è che ci fu clientelismo?
Tommaso Cortese le 8 ore di lavoro? Prima di tutto non era un’idea sua. In più ,si “mise” le 8 ore giornaliere e le 40 settimanali; ma se il lavoratore si rifiutava poteva essere licenziato in tronco .
Se mi chiedi le fonti: mio nonno era un industriale. Punto
@@igormenchetti7561 ovvio che non fu un'idea sua, era un vecchio cavallo di battaglia del Partito Socialista! Se il lavoratore si rifiutava di fare le 8 ore poteva fare benissimo gli straordinari, anzi, molta gente li faceva.
Tommaso Cortese gli straordinari vennero Messi obbligatori a tutti i lavoratori, tranne agli impiegati industriali
@@igormenchetti7561 se fossero stati obbligatori non sarebbero stati più straordinari, ma un innalzamento dell'orario di lavoro, che in effetti ci fu nel 1925 (giornata lavorativa portata a 9 ore per esigenze economiche), che successivamente fu abbassata.
Tommaso Cortese no, erano straordinari obbligatori. Punto
Debo leer ese libro,pero una cosa me sorprende muchos italianos aun creen q el facismo era " bueno "....y seguramente creen q solo gracias a los americanos se liberaron..... o quizas solo saben de historia por q van al cine jjjjj
Povero Filippi....
Tu saresti uno storico x me sei un saltimbanco😂😂
Se lo dice Filippo che insegna probabilmente storia alle elementari allora è vero
È uno storico diverso da professore di storia
Meno pareri e più fatti
Per onestà intellettuale bisognerebbe indagare anche la parte politica che qui, sembra, il convitato di pietra e si evince facilmente dal committente dell'intervista. Al proposito è una bufala anche l'oro di Dongo?
I casi sono due, o è una bufala, oppure se lo sono fregato i partigiani e poi ci si sono aperti la sede storica del pci che sta al centro di roma. Informati a riguardo. Comunque la verità non la sapremo mai.
@@marco-hp9nu la seconda che hai detto, chiedere lumi a Pietro Longo (in una seduta spiritica)
L'oro di Dongo se lo sono fregati gli alleati(e per alleati intendo gli americani).
@@marinellamaccagni6951 io conosco una storia diversa, confermata dal libro "il sangue dei vinti", i partigiani del Comasco hanno avuto un ruolo di primo piano nella sparizione, ci furono diverse esecuzioni tra i partigiani che avrebbero voluto riconsegnare il tesoro allo stato italiano. Fatto sta che non fu mai ritrovato perché le zecche rosse sono sanguisughe da sempre
@@brunogarruto2922 ti ringrazio per la puntualizzazione.
Perché dite fak nose
viva il DUCE
Grazie....al bravissimo scrittore. Parlatene sempre..il grande male è la disinformazione..
Tipo fare ricostruzioni di parte e palesemente orientate?! Ha proprio ragione…
Mamma mia... finalmente uno che usa una grafica via whatsapp in un libro, cosi'voi decorticati cerebrali potete comprendere.
😂😂😂😂😂
6 allora, intanto gli insegnanti non vengono cacciati dalle scuole perché criticano Salvini, ma perché insultano le forze dell'ordine. È inutile dire che Salvini è fascista. Parla mai di corporativismo? Di socializzazione? No, e in una retorica fascista uno che vuole le autonomie ed è fortemente settentrionalista come può essere mussoliniano?
settentrionalista???!!!
@@francescomorandini4173 significa uno che pensa che il Nord sia superiore al Sud.
Mussolini sicuramente avrà fatto anche cose buone, esattamente come Pacciani: salutava sempre i vicini.
Idolo!😂😂😂😂😂
Ma cosa volete smascherare... Ridicoli
Titolo di studio ?
@@brunp69 non ti interessa
Libro adatto per quelli che non hanno particolare amore per la storia. Scrittura mediocre e capacità narrative di livello molto basso. Pieno di inesattezze. Divertente ma inutile 😅
OTTIMO LITTORIO
Vi ringrazio infinitamente per l'approfondimento di questo tema così all'ordine del giorno ...seguirò gli scritti di questo storico così al passo con i tempi
Peccato siano solo balle quelle che ha detto.
@@tommasocortese1470 se non hai argomenti concreti...e ti assicuro che non li hai...lascia perdere. Fai solo la figura del fascista ignorante (poi dite che è un luogo comune). Quello che è scritto con chiarezza nel libro è documentabile. Le leggi hanno una data e un numero...l'Emilia Romagna è rossa...perché, oltre ad averla fatta distruggere dagli "alleati nazisti" durante la guerra per motivi di vana gloria e calcoli fatti con i piedi...Non bonificò un bel nulla etc etc...
@@felice7428 dacci un taglio. Le figure le stai facendo solo tu, come già detto le fesserie scritte da Filippi le può smontare anche uno studente al primo anno di liceo. Fate pena 🤦🏻♂️
Rassegnatevi. Anche se lo adorate quel regime non tornerà più.
E per fortuna non avremo le fedi donate alla patria e rubate dai fascisti, non avremo le inferriate divelte per farne armi (ma la finta contraerea in Libia era fatta con i cannoni di legno), non avremo il lanital autarchico che si lacerava e induriva con la pioggia e la neve dell'epiro e del don , non avremo quella indecente e grottesca pensata degli orticelli di guerra davanti al castello sforzesco per rimediare alla fame degli italiani, non avremo un capo che si traveste da soldato per espatriare come un miserabile, non avremo quelle immonde e vergognose leggi razziali che sono ancora un'onta incancellabile per l'Italia innescate da pubblicazioni grottesche e criminali come "la difesa della razza" e non avremo dichiarazioni di guerra scellerate agli USA... TUTTE queste "belle" cose per fortuna non le avremo più. Fatevene una ragione
Grande Filippi.
Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184 . Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158 . Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841 . Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653 . Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277 . Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798 . Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055 . Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312 9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928 . Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397 . Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827 . Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768 . Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264 . Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923 15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817 . Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048 . I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138 . Istituto Autonomo Case Popolari 19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali . Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859) . Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo
vero quanto dici, ma il ssn ( S S N) è anni 80
@valandil 2000 Le leggi contro gli scioperi e la repressione di essi c'erano nelle civilissima Uk, Francia e Usa. Guardato come i poliziotti americani trattavano i protestanti anti guerra in Vietnam.
@valandil 2000 Fake? Parla italiano e non straniero, abbiamo bisogno di più italianità.
@valandil 2000 Il fascismo va contestualizzato nel suo periodo e va valutato nel suo complesso tenendo conto sia degli aspetti positivi che negativi.
@valandil 2000 Bene
certo che con quella faccia... + la firma del canile di retto-bblica ch'avete poco da smentire.... ormai sono sempre meno quelli che credono alle vostre palle... Lo sanno anche i cani che gli "storici" farebbero la fame.. .. a meno che non cantino sempre la stessa canzone..... (quella che piace tanto alla banda bassotti)...
Le pecore hanno bisogno di un pastore .
Non sapevo che Musso fosse anche cuoco 😝🤣
Citazioni parziali dei fatti, fatti con palese faziosità e tono saccente e strafottente. Mancano citazioni su altri meriti sociali indiscutibilmente opera di Mussolini. Opera di poco spessore e poca utilità.
Su che base poggia il giudizio?
Ho finito proprio adesso di leggerlo. Gran bel libro.
Sei dell anpi
Per le parti riguardanti il GUF immagino avrà chiesto consiglio a Scalfari
Qui libro dovrebbe essere lettura obbligatoria nelle scuole
(nel dubbio: sono fuori dal tifo politico e comunque contano i FATTI)
Ha ragione. In mezzo a tanta merda e disinformazione sarebbe il suo fiore all'occhiello.
Professori , scusatemi non si capisce niente,
Per carità, buono per accendere il fuoco 😂😂😂
Audio terribile, distoglie l'attenzione da ciò che dici, comunque cose che già sapevo e che sa molta gente.
Comunque aggiunge particolari e riflessioni nuove,bravo. 😉👏👋