Fantastico Leonardo sto imparando molto da te e Domenico ( mikovel) ,mi sento in debito con voi Ormai le mie 80 piante da frutto me le gestisco da solo grazie a voi. Grazie ancora
Ciao Riccardo, sono contento e ti ringrazio; d'altra parte uno degli obiettivi di questo canale è di passare l'esperienza per rendere autonomi. Ti saluto. Buon orto.
Ho partecipato ad un corso per potare le piante nel 2017 ( premetto che non sapevo neanche riconoscere un melo da un susino😁😁) e da allora ho provato a casa mia cn alcune piante e così ho continuato anche nel mio paese tramite chiamate di famiglie o persone anziane mettendo mano a piante vecchie o giovani di ogni tipo diventando così ( oltre che secondo lavoro ☺️) una passione che è quasi arte per me 😎😎😊e mi da molte soddisfazioni soprattutto.Complimenti per il lavoro e se ero lì anche io gli davo una mano molto volentieri 👍👍✋
Ciao Nicola, ti ringrazio per la tua simpatia. Ti saluto augurandoti che l'arte delle piante continui a darti sempre maggiori soddisfazioni. Buon frutteto.
Leonardo grazie per questa bella lezione pratica. E' stata fatta una potatura drastica ma necessaria dato lo sviluppo eccessivo in altezza della pianta. A presto buona serata!!
Ciao Federico, purtroppo il melo, ma anche le altre piante da frutto tendono a "sfuggire", per cui diventa necessario, specialmente in piante vecchie e non potate da qualche anno, questo tipo energico di potatura. Questo, ma la potatura in generale, si fa per equilibrare la produzione con la vegetazione, in modo da avere la frutta più costante negli anni ed inoltre non permettere alla pianta la sua forma naturale, di diventare troppo alta e questo per agevolare la raccolta. Ho visto ulivi alti anche 30 metri o viti con grappoli di uva a 10 metri di altezza...voglio dire che la potatura è una mediazione fra la pianta selvatica fruttifera che può svilupparsi liberamente e la pianta fruttifera coltivata, che per motivi "umani" deve sottostare a certe regole... poi però ci sono enormi differenze tra i vari metodi di frutticoltura: tipo di varietà, moderna o antica, distanze di impianto, forme di allevamento a vaso o a palmetta o altre, tipo di portinnesto, tipo di potatura, trattamenti chimici o naturali, etc. Ti saluto. Buon orto.
Buona sera ho visto questo video e molto interessante e spiegato alla perfezione, volevo chiedere ho un melo un po' trascurato ed ha diciamo che è pieno di zampe di gallina senza legno nuovo, cosa posso fare per farlo risvegliare, grazie per la sua disponibilità
Ciao @vincenzosavarino6149, è difficile dare consigli senza vederlo. Ipotizzo: 1) alleggerire le cime per "far fermare" la linfa nella parte bassa/mediana della pianta. 2) rinnovare le branchette fruttifere ormai invecchiate con tagli di ritorno e/o anche con speronature a 5-10 cm (specialmente quelle più grosse di diametro ed invecchite) per stimolare l'emissione di germogli da parte delle gemme latenti . 3) se presente qualche ramo nuovo più o meno verticale, anche un succhione in buona posizione, fare un'inclinazione per preparare una futura branchetta fruttifera. Ti saluto. Buon frutteto.
Ciao Giuseppe, credo che la passione e la volontà possa rendere possibile anche quello che prima ritenevamo non alla nostra portata; almeno per me è stato così per alcune cose; ad esempio fino a 10 anni fa avevo problemi con la tecnologia, a volte avevo problemi persino con il telecomando della televisione; poi, siccome sentivo la necessità di passare quel poco o tanto della mia esperienza in agricoltura sono dovuto partire da zero per studiare l'informatica, computer, programmi, uso della videocamera, il montaggio delle clip, etc. Credo che l'importante sia utilizzare la tecnologia come un mezzo per fare cose positive e non come un fine. Scusa se ho divagato. Ti saluto. Buon orto.
Buongiorno, complimenti bellissimo lavoro? Ho un albicocco dì quattro anni e su una branchetta ho un cancro come quello che si vede su questo video, cioè la corteccia un po’ aperta, mi conviene tagliare la branchetta o posso coprirlo con il mastice da innesto?
Ciao Andrea, se la branchetta può essere eliminata senza creare un "buco" o rinnovata (magari al di sotto del cancro attraverso un taglio di ritorno o si lascia vedendo l'evoluzione nel tempo, è meglio piuttosto che dargli il mastice, che ha, a mio avviso, tanti buoni motivi per non essere usato: principalmente perchè il mastice può creare nella zona interna un ambiente ideale per la pullulazione di funghi e batteri, responsabili della degradazione del legno. Stando all'aria c'è più probabilità di una cicatrizzazione o perlomeno di un "compenso" con nuove emissioni...ma il discorso sarebbe lungo... Ti saluto. Buon orto.
Sig. Leo buongiorno e buon lavoro. Gli agricoltori non sono lavoratori anonimi, svolgono un lavoro socialmente utile, lo stato deve versare i contributi per la pensione, una paga giornaliera più che meritoria, paga piena mensile, tramite cooperative, a carico di altre strutture, chi lavora in campagna deve avere la paga che lo gratifica, deve essere orgoglioso di appartenere alla categoria degli agricoltori. Abitazione sane e spaziose. Saluti e buon laboro
Ciao Antonio, sono daccordo su tutto quello che hai detto. L'agricoltore è un lavoro importantissimo a cui bisogna dare il giusto merito anche economico, perchè da da mangiare al resto della popolazione; se coltiva senza prodotti chimici, senza semi moderni e manipolati geneticamente può dare anche la salute e non sporca la terra e le falde dell'acqua; se nel suo terreno mette delle piante fa aumentare l'ossigeno che ripulisce l'aria; Ti saluto. Buona agricoltura e buon lavoro.
Ho visto tutti i video e non ne ho ancora trovato uno che non mi abbia insegnato qualcosa. Meraviglia! Posso chiederti varietà e portinnesto di questo melo? Con la potatura estiva credi sia possibile gestire delle piante su mm111 a palmetta libera entro i 3,5m per poterli coprire con le reti? Qui da me (Modenese) le cimici sono una piaga purtroppo. Un caro saluto
Ciao Davide, varietà Abbondanza rossa (marchigiana) innestata su franco. Sebbene ci siano delle variabili che non conosco (ad es. il nome della cultivar, il punto di innesto, più è alto e più si riduce il vigore, l'età della pianta, la modalità della potatura, le distanze di impianto, etc.) e sebbene mm111 dia una media vigoria, credo che sia possibile non superare quell'altezza, a patto di dosare bene gli interventi di potatura. Come regola generale adottare tutte le modalità per fare lavorare la pianta in basso, sia con gli interventi al bruno, sia con gli interventi al verde, rinnovando i rami fruttiferi puntualmente. Evitare in alto raccorciamenti dei rami, ma piuttosto diradare alla base i germogli laterali, o al limite fare inclinazioni o torsioni; snellire le cime delle branche primarie, specialmente quelle poste in alto; preferibile per la potatura al verde fare in due fasi : a Maggio strappando i germogli a mano e in estate, ricordando che in quel periodo la pianta "non reagisce" ; Si potrebbe continuare a lungo, ma mi fermo qui; anzi scusami se ti ho detto delle cose che sicuramente già sai. Ti saluto. Buon orto-frutteto.
Buongiorno, grazie per il video esaustivo come sempre. Dovrei effettuare la potatura di svecchiamento in due piante di albicocco, vorrei sapere se gli accorgimenti da tenere siano gli stessi del video. Inoltre chiedo quale sia il periodo migliore per effettuare l'operazione, considerando che abito al nord. Arrivederci
Ciao Paolo, il periodo migliore è alla fine dell'inverno, immediatamente prima dell'ingrossamento delle gemme; più o meno i concetti-base sono quelli. In sintesi diradare energicamente in alto; rinnovare in basso anche con raccorciamenti o speronature sulle branchette esaurite per stimolare le gemme latenti ad emettere i germogli (poi rami); favorire la circolazione della luce, con opportuni tagli sui rami verso l'interno; ovviamente tagli di ritorno per ricompattare la chioma; ovviamente le cime delle branche primarie da sfoltire il più possibile; se queste troppo scosciate verso l'esterno fare tagli di ritorno su rami che tendono verso l'alto. Un' ultima cosa: l'albicocco ha difficoltà a cicatrizzare i tagli su grosse branche formando gomma e in seguito possibilità di infezioni funghine (specialmente in ambienti umidi), per cui è preferibile eseguirli alla fine della stagione vegetativa, prima della caduta delle foglie. Ti saluto. Buon orto.
@@leonardodidonato Grazie mille, quando sarà tempo ci proverò. Grazie per la disponibilità e per l'impegno con cui fai video, che sono sicuro essere utile a molte altre persone come lo sono per me.
Ciao Davide, il melo è meno sensibile al freddo rispetto ad una drupacea, però conviene evitare la potatura nel pieno dell'inverno; io i meli e i peri li poto a Febbraio e le drupacee appena prima dell'ingrossamento delle gemme. Ti saluto. Buon orto.
Buongiorno! Ho scoperto stamane il suo suo video sulla potatura del melo e l'ho trovato davvero ben fatto. Ora son qui a godermi la seconda puntata, ma non riesco ad arrivare in fondo senza prima farle una domanda. Possiedo un vecchio melo; non viene potato da anni ed è chiaramente ricco di succhioni. Sono decisamente smanioso di mettere in pratica i suoi insegnamenti, ma immagino che dovrò attendere il prossimo inverno. Eppure la voglia è tanta, quindi le chiedo questo: potare fuori stagione cosa provoca pe la pianta? La ringrazio in anticipo.
Ciao Giancarlo, è uno squilibrio per la pianta, specialmente su una pomacea alla ripresa vegetativa. Non si può fare. Dovrai avere un pò di pazienza. Ti saluto. Buon orto-frutteto.
@@leonardodidonato tento ancora una domanda. Il melo, come detto, è messo male. Potrò il prossimo inverno effettuare la necessaria potatura su tutta la pianta, o sarebbe consigliabile dilazionarla negli anni andando a intervenire di volta in volta su singole branche? Grazie.
Ciao Fabio, di solito no. L'importante è eseguire il taglio nella maniera corretta: senza sfilacciature e, importante, sopra il collare del ramo e il corrugamento di corteccia, sia in caso di diradamento con taglio alla base, sia se si fa un taglio di ritorno; è importante perchè la pianta in questo modo può formare una barriera (creando nuovo legno grazie al cambio) all'introduzione di patogeni (funghi ed insetti); le drupacee, specialmente l'albicocco, hanno più difficoltà a fare questa barriera nei tagli su grosse branche e rami formando gomma e in seguito possibilità di infezioni funghine (specialmente in ambienti umidi), per cui è preferibile eseguirli alla fine della stagione vegetativa, prima della caduta delle foglie. Ti saluto. Buon orto.
Salve, le scrivo dalla Svezia dove ho trovato dei meli veramente vecchi di cui ho raccolto i frutti che voglio provare a seminare, c’è qualche accorgimento particolare da rispettare nella semina del melo? Grazie ancora per i filmati .
Ciao Massimiliano, si, devono subire un periodo di "vernalizzazione". In pratica in natura la mela cade dall'albero; passa l'inverno sul terreno; si disfa e libera i semi nel tempo; quindi noi dovremmo creare artificialmente queste condizioni; ci sono essenzialmente due modi o fare una stratificazione in sabbia/ torba (così i semi si mantengono umidi) posta in luogo fresco o in sacchetti di plastica chiusi con dentro i semi mescolati con torba o sabbia ed il tutto in frigorifero; in entrambi i modi dopo 2-3 mesi sono pronti per la semina. Ti saluto. Buon orto.
Ciao Leonardo, per caso ti è capitato dopo aver potato "pesantemente" per dare forma, rinnovare o abbassare l'albero, che durante la fase vegetativa o meglio durante la fruttificazione e maturazione dei frutti esce una linfa rossa dalle ferite e l'anno dopo si creano dei rigonfiamenti su tutta la corteccia. Dalle info che ho trovato sul web parlano di tumori, cancri della pianta che è destinata a morire. Hai qualche info a riguardo?
Ciao Gius Eppe, credo che tu ti riferisca alla gommosi che si presenta sulle drupacee, specialmente in caso di forte potatura. L' essudato (la linfa rossa) non è altro che una reazione della pianta. Questo può avvenire anche per tanti altri motivi: grandine, attacchi parassitari di funghi, insetti e batteri, troppa pioggia che causa asfissia radicale, etc. Cosa puoi fare per cercare di rimediare ? Se è possibile togliere la gomma il più possibile, fare una "pappetta" con poltiglia bordolese o ossicloruro + zolfo bagnabile + acqua e poi spalmarla su tutto il tronco/ branche. Puoi fare questo trattamento adesso e poi prima dell'ingrossamento delle gemme. Questo allo scopo di evitare o limitare l'ingresso di agenti parassitari. Possibilmente fare questi trattamenti in giornate con sole e con poco vento. Fammi sapere. Ti saluto. Buon orto.
Ciao @GiocampoGiocampo, è un taglio fatto su di una branca sopra un ramo per ridimensionarla, farla più corta; la fa "ritornare" alla lunghezza che era magari qualche anno prima. Ti saluto. Buon frutteto.
Grazie per i tuoi insegnamenti Leonardo
Fantastico Leonardo sto imparando molto da te e Domenico ( mikovel) ,mi sento in debito con voi
Ormai le mie 80 piante da frutto me le gestisco da solo grazie a voi.
Grazie ancora
Ciao Riccardo, sono contento e ti ringrazio; d'altra parte uno degli obiettivi di questo canale è di passare l'esperienza per rendere autonomi. Ti saluto. Buon orto.
Ho partecipato ad un corso per potare le piante nel 2017 ( premetto che non sapevo neanche riconoscere un melo da un susino😁😁) e da allora ho provato a casa mia cn alcune piante e così ho continuato anche nel mio paese tramite chiamate di famiglie o persone anziane mettendo mano a piante vecchie o giovani di ogni tipo diventando così ( oltre che secondo lavoro ☺️) una passione che è quasi arte per me 😎😎😊e mi da molte soddisfazioni soprattutto.Complimenti per il lavoro e se ero lì anche io gli davo una mano molto volentieri 👍👍✋
Ciao Nicola, ti ringrazio per la tua simpatia. Ti saluto augurandoti che l'arte delle piante continui a darti sempre maggiori soddisfazioni. Buon frutteto.
@@leonardodidonato grazie infinite e buon proseguimento sempre avanti 👍💪💪
Buongiorno Leonardo
Complimenti per l'intervento e la sua
spiegazione durante le fasi di potatura.
Cordialmente la saluto!
Ciao Fulvio, ti ringrazio e ti saluto. Buon orto.
Bravissimo molto chiaro e un ottimo video complimenti
Grazie , Grazie, Grazie.....che bella lezione.....Quante cose da imparare.....Un caro saluto da Enrico e dalla Liguria (entroterra).
Ciao Enrico, ti ringrazio per le belle parole. Un caro saluto da Leonardo e dalle Marche (costa).
Leonardo grazie per questa bella lezione pratica. E' stata fatta una potatura drastica ma necessaria dato lo sviluppo eccessivo in altezza della pianta. A presto buona serata!!
Ciao Federico, purtroppo il melo, ma anche le altre piante da frutto tendono a "sfuggire", per cui diventa necessario, specialmente in piante vecchie e non potate da qualche anno, questo tipo energico di potatura.
Questo, ma la potatura in generale, si fa per equilibrare la produzione con la vegetazione, in modo da avere la frutta più costante negli anni ed inoltre non permettere alla pianta la sua forma naturale, di diventare troppo alta e questo per agevolare la raccolta.
Ho visto ulivi alti anche 30 metri o viti con grappoli di uva a 10 metri di altezza...voglio dire che la potatura è una mediazione fra la pianta selvatica fruttifera che può svilupparsi liberamente e la pianta fruttifera coltivata, che per motivi "umani" deve sottostare a certe regole...
poi però ci sono enormi differenze tra i vari metodi di frutticoltura: tipo di varietà, moderna o antica, distanze di impianto, forme di allevamento a vaso o a palmetta o altre, tipo di portinnesto, tipo di potatura, trattamenti chimici o naturali, etc.
Ti saluto. Buon orto.
Grazie mille, sei stato perfetto 👍
Risultato sorprendente!!!
Auguri Leonardo...Buon Natale....e Buon Anno......!
Ciao OnceUponATime, altrettanto a te, sperando in un 2022 di pace e di riconciliazione. Ti saluto. Buona vita.
Buona sera ho visto questo video e molto interessante e spiegato alla perfezione, volevo chiedere ho un melo un po' trascurato ed ha diciamo che è pieno di zampe di gallina senza legno nuovo, cosa posso fare per farlo risvegliare, grazie per la sua disponibilità
Ciao @vincenzosavarino6149, è difficile dare consigli senza vederlo. Ipotizzo:
1) alleggerire le cime per "far fermare" la linfa nella parte bassa/mediana della pianta.
2) rinnovare le branchette fruttifere ormai invecchiate con tagli di ritorno e/o anche con speronature a 5-10 cm (specialmente quelle più grosse di diametro ed invecchite) per stimolare l'emissione di germogli da parte delle gemme latenti .
3) se presente qualche ramo nuovo più o meno verticale, anche un succhione in buona posizione, fare un'inclinazione per preparare una futura branchetta fruttifera.
Ti saluto. Buon frutteto.
Grazie Leonardo. Questi video capitano a fagiolo per me che provo ad imparare. Sto appena approcciando il Tamaro per vedere di capire qualcosa
Ciao Giuseppe, credo che la passione e la volontà possa rendere possibile anche quello che prima ritenevamo non alla nostra portata;
almeno per me è stato così per alcune cose; ad esempio fino a 10 anni fa avevo problemi con la tecnologia, a volte avevo problemi persino con il telecomando della televisione;
poi, siccome sentivo la necessità di passare quel poco o tanto della mia esperienza in agricoltura sono dovuto partire da zero per studiare l'informatica, computer, programmi, uso della videocamera, il montaggio delle clip, etc.
Credo che l'importante sia utilizzare la tecnologia come un mezzo per fare cose positive e non come un fine. Scusa se ho divagato. Ti saluto. Buon orto.
Buongiorno, complimenti bellissimo lavoro? Ho un albicocco dì quattro anni e su una branchetta ho un cancro come quello che si vede su questo video, cioè la corteccia un po’ aperta, mi conviene tagliare la branchetta o posso coprirlo con il mastice da innesto?
Ciao Andrea, se la branchetta può essere eliminata senza creare un "buco" o rinnovata (magari al di sotto del cancro attraverso un taglio di ritorno o si lascia vedendo l'evoluzione nel tempo,
è meglio piuttosto che dargli il mastice, che ha, a mio avviso, tanti buoni motivi per non essere usato: principalmente perchè il mastice può creare nella zona interna un ambiente ideale per la pullulazione di funghi e batteri, responsabili della degradazione del legno. Stando all'aria c'è più probabilità di una cicatrizzazione o perlomeno di un "compenso" con nuove emissioni...ma il discorso sarebbe lungo...
Ti saluto. Buon orto.
@@leonardodidonato grazie mille per la risposta gentilissimo🙏🏻
Sig. Leo buongiorno e buon lavoro. Gli agricoltori non sono lavoratori anonimi, svolgono un lavoro socialmente utile, lo stato deve versare i contributi per la pensione, una paga giornaliera più che meritoria, paga piena mensile, tramite cooperative, a carico di altre strutture, chi lavora in campagna deve avere la paga che lo gratifica, deve essere orgoglioso di appartenere alla categoria degli agricoltori. Abitazione sane e spaziose. Saluti e buon laboro
Ciao Antonio, sono daccordo su tutto quello che hai detto.
L'agricoltore è un lavoro importantissimo a cui bisogna dare il giusto merito anche economico, perchè da da mangiare al resto della popolazione;
se coltiva senza prodotti chimici, senza semi moderni e manipolati geneticamente può dare anche la salute e non sporca la terra e le falde dell'acqua;
se nel suo terreno mette delle piante fa aumentare l'ossigeno che ripulisce l'aria;
Ti saluto. Buona agricoltura e buon lavoro.
Ho visto tutti i video e non ne ho ancora trovato uno che non mi abbia insegnato qualcosa. Meraviglia!
Posso chiederti varietà e portinnesto di questo melo? Con la potatura estiva credi sia possibile gestire delle piante su mm111 a palmetta libera entro i 3,5m per poterli coprire con le reti? Qui da me (Modenese) le cimici sono una piaga purtroppo.
Un caro saluto
Ciao Davide, varietà Abbondanza rossa (marchigiana) innestata su franco.
Sebbene ci siano delle variabili che non conosco (ad es. il nome della cultivar, il punto di innesto, più è alto e più si riduce il vigore, l'età della pianta, la modalità della potatura, le distanze di impianto, etc.) e sebbene mm111 dia una media vigoria, credo che sia possibile non superare quell'altezza, a patto di dosare bene gli interventi di potatura. Come regola generale adottare tutte le modalità per fare lavorare la pianta in basso, sia con gli interventi al bruno, sia con gli interventi al verde, rinnovando i rami fruttiferi puntualmente. Evitare in alto raccorciamenti dei rami, ma piuttosto diradare alla base i germogli laterali, o al limite fare inclinazioni o torsioni; snellire le cime delle branche primarie, specialmente quelle poste in alto; preferibile per la potatura al verde fare in due fasi : a Maggio strappando i germogli a mano e in estate, ricordando che in quel periodo la pianta "non reagisce" ; Si potrebbe continuare a lungo, ma mi fermo qui; anzi scusami se ti ho detto delle cose che sicuramente già sai.
Ti saluto. Buon orto-frutteto.
Buongiorno, grazie per il video esaustivo come sempre. Dovrei effettuare la potatura di svecchiamento in due piante di albicocco, vorrei sapere se gli accorgimenti da tenere siano gli stessi del video. Inoltre chiedo quale sia il periodo migliore per effettuare l'operazione, considerando che abito al nord. Arrivederci
Ciao Paolo, il periodo migliore è alla fine dell'inverno, immediatamente prima dell'ingrossamento delle gemme; più o meno i concetti-base sono quelli.
In sintesi diradare energicamente in alto; rinnovare in basso anche con raccorciamenti o speronature sulle branchette esaurite per stimolare le gemme latenti ad emettere i germogli (poi rami);
favorire la circolazione della luce, con opportuni tagli sui rami verso l'interno; ovviamente tagli di ritorno per ricompattare la chioma;
ovviamente le cime delle branche primarie da sfoltire il più possibile; se queste troppo scosciate verso l'esterno fare tagli di ritorno su rami che tendono verso l'alto.
Un' ultima cosa: l'albicocco ha difficoltà a cicatrizzare i tagli su grosse branche formando gomma e in seguito possibilità di infezioni funghine (specialmente in ambienti umidi), per cui è preferibile eseguirli alla fine della stagione vegetativa, prima della caduta delle foglie.
Ti saluto. Buon orto.
@@leonardodidonato Grazie mille, quando sarà tempo ci proverò. Grazie per la disponibilità e per l'impegno con cui fai video, che sono sicuro essere utile a molte altre persone come lo sono per me.
Grazie Leonardo!.. Se poto adesso il melo non teme le gelate? O meglio aspettare a fine febbraio/marzo?
Ciao Davide, il melo è meno sensibile al freddo rispetto ad una drupacea, però conviene evitare la potatura nel pieno dell'inverno; io i meli e i peri li poto a Febbraio e le drupacee appena prima dell'ingrossamento delle gemme. Ti saluto. Buon orto.
Buongiorno! Ho scoperto stamane il suo suo video sulla potatura del melo e l'ho trovato davvero ben fatto. Ora son qui a godermi la seconda puntata, ma non riesco ad arrivare in fondo senza prima farle una domanda. Possiedo un vecchio melo; non viene potato da anni ed è chiaramente ricco di succhioni. Sono decisamente smanioso di mettere in pratica i suoi insegnamenti, ma immagino che dovrò attendere il prossimo inverno. Eppure la voglia è tanta, quindi le chiedo questo: potare fuori stagione cosa provoca pe la pianta? La ringrazio in anticipo.
Ciao Giancarlo, è uno squilibrio per la pianta, specialmente su una pomacea alla ripresa vegetativa. Non si può fare. Dovrai avere un pò di pazienza. Ti saluto. Buon orto-frutteto.
@@leonardodidonato tento ancora una domanda. Il melo, come detto, è messo male. Potrò il prossimo inverno effettuare la necessaria potatura su tutta la pianta, o sarebbe consigliabile dilazionarla negli anni andando a intervenire di volta in volta su singole branche? Grazie.
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Ciao Leonardo ti chiedo dopo aver portato ti chiedo gli dai il mastice o meglio di no? ovviamente sui tagli più grossi .
Ciao Fabio, di solito no. L'importante è eseguire il taglio nella maniera corretta: senza sfilacciature e, importante, sopra il collare del ramo e il corrugamento di corteccia, sia in caso di diradamento con taglio alla base, sia se si fa un taglio di ritorno; è importante perchè la pianta in questo modo può formare una barriera (creando nuovo legno grazie al cambio) all'introduzione di patogeni (funghi ed insetti);
le drupacee, specialmente l'albicocco, hanno più difficoltà a fare questa barriera nei tagli su grosse branche e rami formando gomma e in seguito possibilità di infezioni funghine (specialmente in ambienti umidi), per cui è preferibile eseguirli alla fine della stagione vegetativa, prima della caduta delle foglie.
Ti saluto. Buon orto.
Salve, le scrivo dalla Svezia dove ho trovato dei meli veramente vecchi di cui ho raccolto i frutti che voglio provare a seminare, c’è qualche accorgimento particolare da rispettare nella semina del melo? Grazie ancora per i filmati .
Ciao Massimiliano, si, devono subire un periodo di "vernalizzazione". In pratica in natura la mela cade dall'albero; passa l'inverno sul terreno; si disfa e libera i semi nel tempo;
quindi noi dovremmo creare artificialmente queste condizioni;
ci sono essenzialmente due modi o fare una stratificazione in sabbia/ torba (così i semi si mantengono umidi) posta in luogo fresco
o in sacchetti di plastica chiusi con dentro i semi mescolati con torba o sabbia ed il tutto in frigorifero;
in entrambi i modi dopo 2-3 mesi sono pronti per la semina.
Ti saluto. Buon orto.
@@leonardodidonato Molte grazie Leonardo buon orto anche a te ti terrò aggiornato
Ciao Leonardo, per caso ti è capitato dopo aver potato "pesantemente" per dare forma, rinnovare o abbassare l'albero, che durante la fase vegetativa o meglio durante la fruttificazione e maturazione dei frutti esce una linfa rossa dalle ferite e l'anno dopo si creano dei rigonfiamenti su tutta la corteccia. Dalle info che ho trovato sul web parlano di tumori, cancri della pianta che è destinata a morire. Hai qualche info a riguardo?
Ciao Gius Eppe, credo che tu ti riferisca alla gommosi che si presenta sulle drupacee, specialmente in caso di forte potatura.
L' essudato (la linfa rossa) non è altro che una reazione della pianta. Questo può avvenire anche per tanti altri motivi: grandine, attacchi parassitari di funghi, insetti e batteri, troppa pioggia che causa asfissia radicale, etc.
Cosa puoi fare per cercare di rimediare ? Se è possibile togliere la gomma il più possibile, fare una "pappetta" con poltiglia bordolese o ossicloruro + zolfo bagnabile + acqua e poi spalmarla su tutto il tronco/ branche. Puoi fare questo trattamento adesso e poi prima dell'ingrossamento delle gemme. Questo allo scopo di evitare o limitare l'ingresso di agenti parassitari. Possibilmente fare questi trattamenti in giornate con sole e con poco vento.
Fammi sapere.
Ti saluto. Buon orto.
👍👋😇
Cosa s'intende per taglio di ritorno?
Ciao @GiocampoGiocampo, è un taglio fatto su di una branca sopra un ramo per ridimensionarla, farla più corta; la fa "ritornare" alla lunghezza che era magari qualche anno prima. Ti saluto. Buon frutteto.
Quanti anni ha il tuo melo?
Ciao Simone, più o meno una quarantina d'anni. Ti saluto. Buon orto.
Perché non viene segato a rami molto poi bassi, tanto farà succhioni uguale,
Ciao @aresmares8059, se puoi dettagliare meglio. grazie.