Peter grande musicista, cantante, compositore...e grande persona dall'animo generoso e umano, oltre che modesto. Grazie per la tua profonda presentazione che condivido. Capire le radici filosofiche, religiose di Peter non è cosa facile. La figura di Gabriel merita di essere studiata in modo approfondito. Di lui parleranno molto i posteri e mi auguro anche i presenti, come hai fatto tu, in parte. La sua musica è un modo di "essere". Il mio brano preferito è Four Kind of horses, 8 minuti di perfezione.
Senz’altro PG merita un più accurato approfondimento 🙂 Ci sono molte radici filosofiche nella sua opera, e legami con le arti visive. Anche fra le mie preferite c’è Horses, senz’altro, e The Court 👌🏻 Grazie per esserti fermata a lasciare il tuo messaggio. Se vuoi nel canale trovi altri video di approfondimento su parecchi artisti, magari qualcuno può interessarti 😘
Ottima recensione, complimenti per come esprimi i concetti che condivido appieno. È bello ascoltarti riesci a trasmettere la passione per la musica come pochi. Sei un grande…
Questo tuo podcast dovrebbe essere considerato un bene sotto tutela. Penso la cosa migliore a tema musicale che abbia incrociato in lingua italiana. L'analisi della differenza dei due mix è da manuale, come rendere nitida anche agli occhi di un bambino una sfumatura quasi impercettibile senza ricorrere a mezzo tecnicismo. Complimenti davvero.
Grazie di cuore. Questo commento me lo appendo al muro per guardarlo quando mi chiederò chi me lo fa fare 😄 Sì, cerco di evitare i tecnicismi e parlare solo di cosa trasmette e “significa” la musica, sono felice che ti piaccia
Grazie mille x questo video. Direi che sei uno delle rare persone sul youtube che parla molto xché ha molte cose da dire. Bravo. X quanto riguarda il mix x me il dark. Ascoltare in un impianto degno Four kind of horses da 4.20 alla fine (6.47) x me ne é il migliore esempio. Grazie e ancora complimenti 👍
Sono d’accordo, la parte finale di FKOH è uno degli apici del disco, bellissima! Grazie mille, se vuoi trovi altre puntate del podcast nel canale, ne pubblico circa tre dal mese 🙂
Mille grazie! Mi piace leggere e ascoltare chi usa bene le parole e tento di fare lo stesso ☺️ Se vuoi nel nostro canale trovi una decina di altri video come questo, dedicati ad artisti, dischi, canzoni, e pure qualcuno con qualche storia strana ma che c’entra con la musica: Arthur Rimbaud, Aleister Crowley, la Body Art…
Ciao, Grazie per questo illuminante contributo. Mi sono sempre chiesto quali fossero le differenze tra questi due mix ed essendo sempre maggiormente attento alla qualità della musica che a quella del suono non avevo colto le varie sfumature. Peter Gabriel mi piace molto e mi è piaciuto fin da subito anche questo sua ultimo lavoro. Così ho acquistato subito in vinile il bright-side (forse attirato dal nome), ma una cosa mi stonava, appunto, suonava troppo pop. Ora ascoltando meglio il dark side mi si è aperto un mondo: la separazione dei suoni è più netta e si sentono adirittura meglio degli strumenti che nel bright side sono amalgamati ad altri. Approfondirò ancora l'ascolto e soprattutto acquisterò il dark-side mix quanto prima. Grazie ancora!
Sono felice che il video ti sia stato utile 🙂 Come avrai intuito anch’io mi ritrovo di più nel dark mix 👌🏻 Incredibile quanto il suono influenzi la percezione di una canzone. Grazie mille 🙏🏻
Io ho ascoltato la traccia stereo del bluray e la trovo molto curata ma soprattutto è il primo vero atmos che gestisce molto bene tutti gli 11 canali ed il sub....ottimo lavoro complessivo 🙏👍👏💪
cercavo un live di Blood of Eden per avere una piccola dose di bellezza pre-sonno e non so perché il primo risultato che mi è uscito è stato questo. Non ti conosco ma trovo questo tuo video spettacolare, mi sono avvicinato alla musica di Gabriel negli ultimi 10 anni ed è una scoperta continua. La tua descrizione dei due mix di i/o mi ha affascinato ed è inoltre bellissimo sentirti parlare. 20 minuti sono volati. Per quanto mi riguarda non ho avuto dubbi su quale mix mi piacesse di più, il dark è il Gabriel di cui mi sono innamorato. Però il bright mi ha funzionato meglio su alcuni pezzi con potenziale più pop. Da cantautore cerco sempre di non dimenticare l'importanza del mix nel processo creativo, questo lavoro di PG ci dimostra quanto possa fare la differenza nell'indirizzo di un brano o di un intero disco
Piacere di conoscerti e grazie per avermi scritto! Ah, Blood Of Eden, con la splendida Sinéad. Sono contento di averti intrigato. É vero che il Bright “funziona” ma anche per me il suono di PG é nel Dark, soprattutto per l’elemento percussivo. Che musica fai? Se vuoi nel nostro canale trovi una decina di altri video dedicati alla musica che amiamo, magari possono interessarti
Secondo me il miglior live dove si trova anche Blood Of Eden è il Secret World Live... dove c'era Manu Katche alla batteria! Penso di averlo consumato 😂
Apprezzo veramente molto il tuo lavoro. Potevi anche collegare, in qualche modo, il tuo video su Battiato/Gurdjieff con questo. Non a caso David Rodhes suonava con entrambi. C'è bisogno di fare un po' di luce...Grazie
In effetti come dico nel video su Battiato forse tutto quello di cui parlo é collegato. Se faccio correttamente 2+2 credo potresti apprezzare anche il video su Mark Hollis. Mille grazie del supporto 🙂🙏🏻
credo che il dark mix sia pensato per lo streaming , per un ascolto meno impegnato . Comunque se riesci ascolta la versione bluray con mix atmos, tanta roba.
Perché dici che il Dark Mix propone un ascolto meno impegnato? A me sembra l’esatto opposto, come ho tentato di spiegare nel video. Eh so che c’è anche il terzo, devo ancora sentirlo 🙂
per terzo intendi quello inside mix atmos giusto? Ho avuto il piacere di ascoltarlo ed è il migliore, esperienza unica. Tornando al dark mix forse mi sono spiegato male. Voglio dire che a mio avviso è stato pensato per l'ascolto in "bassa" risoluzione , youtube ,servizi streaming ecc... dove rende veramente bene. Il bright mix su un impianto buono suona meglio del dark. Per concludere dico che sono comunque valutazioni personali e che stiamo parlando di un grande disco. @@beautifullosersrecords
Ah ok! Sì, può essere… il Dark Mix è più compresso e un po’ più spinto sui toni medi, che escono meglio dai dispositivi che usiamo generalmente per lo streaming
esattamente: la compressione subita nel Dark-Side e' congeniale, come giustamente osservato da @hotstone1986b, per l'ascolto sulle piattaforme streaming. e' passato un mesetto dal commento a cui sto rispondendo e sinceramente mi auguro che tu sia riuscito ad ascoltare la versione In-Side ed il motivo e' facilmente intuibile nel senso che non stai ascoltando un lavoro ma sei immerso nello stesso, riuscendo a coglierne per intero la portata culturale e la genialita'. ho avuto la fortuna di poterlo sentire dal vivo il 21 maggio a Milano e debbo riconoscere che, da buon sessantenne, l'emozione nella condivisione del momento, la "carnalita'" di strumenti come violoncello violino viola, i tocchi sulla batteria di Manu e sulle corde del basso di Tony ed ogni singola "mossetta" di tutti gli interpreti, sono inarrivabili. scritto questo, debbo anche ringraziarti per il tuo lavoro, del quale ho apprezzato i contenuti ed il linguaggio, tant'e' vero che mi sono andato a vedere anche il podcast su Waters, condividendo appieno le considerazioni espresse. grazie e buon lavoro@@beautifullosersrecords
Li ho amati enormemente. Dopo i primi 3 non li ho più seguiti. Pensavo che non potevano fare di più dopo Anesthesi (?). Ma adesso mi hai incuriosito per la produzione successiva e li sentirò
Immagino tu ti riferisca ai Dead Can Dance (mi hai scritto sotto Peter Gabriel) 🙂 Sinceramente trovo che ogni album della loro discografia sia molto bello, un caso più unico che raro di band che non ha avuto cadute… ognuno è un progetto che vale la pena di esplorare, le preferenze vanno solo a gusti ☺️🙏🏻
Scusa la lunghezza, voglio scrivere tante cose, per te ma anche per chi si ferma ad ascoltarti. 5 punti: 1) Devo correggerti, non erano 23 anni ma 21 dall'ultima uscita: c'è "UP" nel 2002, per me l'apice, che contiene "Signal to noise", l'apice dell'apice. Sono comunque tanti anni! 2) Secondo me, Peter Gabriel inizia a far capire cos'è la sua arte dal terzo album solista ("Melt)", prima che dal quarto. Nel terzo inizia ad avere finalmente le idee chiare (e c'è pure "Biko"). Ma è soggettivo, c'è chi preferisce addirittura il secondo (meh). 3) Non saprei quale mix preferire tra i due. Ero attratto dal chiaro, a istinto, perché sui miei dischi ho avuto esperienza di entrambi, e sulle mie canzoni lo scuro lo percepivo impastato e confuso, mentre col chiaro, sembrano dei Beatles (!!!). E poi amo la voce di Peter, quando si rompe, sugli acuti, sui bassi minacciosi... quindi mi stava bene che fosse spinta. Ma ascoltando il mix scuro, in effetti compaiono più suoni, che nell'altro non si notano! TI RINGRAZIO per questa guida! 4) La mia attenzione va per prima sempre sulla composizione, soprattutto sulle armonie, e "And still" è davvero raffinata in questo! 5) Tu lo chiami autoritratto, ci sta. A me sembra un riassunto, un (magnifico) tirare le somme di quello che è la sua musica. Non ho potuto fare a meno di fare paragoni, dei rimandi a sue canzoni precedenti. Ad esempio, "Live and let live" è la "In your eyes" del disco (tanto che verso la fine sembra di risentire Papa Wemba); "Road to joy" è la "Steam", "Panopticom" è la "Darkness" e così via. Sembra proprio un felice congedo. Pensa che oggi, se alla facoltà di Musicologia parli di "world music" ti guardano malissimo, perché purtroppo non è più quella che Peter Gabriel intendeva: ora è percepita come una pratica coloniale dei bianchi, che si appropriano "turisticamente" dei suoni degli altri... Ora si parla di "musica etnica contemporanea", come dice Gianni Placido (esperto di didjeridoo). A mio avviso, questo non scalfisce minimamente la visione umanitaria e mondiale che PG ha diffuso: è il filantropo per antonomasia! Per me il numero uno, tra i miei riferimenti principali (musicalmente non sembrerebbe, ma spiritualmente sì).
Ciao caro, sempre un piacere leggere le tue riflessioni, specie se lunghe. 1) ho contato 23 perché Up non mi aveva entusiasmato, ci vedevo già un calo, ma le tue parole mi fanno venire voglia di riascoltarlo e cambiare idea! Lo ricordo molto cupo e introverso, con alcuni grandi momenti. 2) verissimo, nel terzo si annusa già molto, e le canzoni sono fantastiche! 3) sono felice di averti spinto ad apprezzare certi dettagli. Poi dark non vuol dire impastato, anzi qui è proprio il contrario, tutto bello separato e vivido. 4) che dire di quella parte di violoncello, magnifica. In tutto il disco comunque ci sono melodie da fuoriclasse. 5) oh si si! Non sapevo di questa riconsiderazione della world music. Immagino ci possa stare. Anche se in fondo pure musicisti dei paesi del terzo mondo l’hanno fatta, mica solo noi abbiamo “rubato”. Io lo vedevo più come un abbiamo “imparato”. Comunque non credo si possano svalutare dischi come quelli di PG o Paul Simon
Probabilmente ho avuto una cattiva esperienza di dark mix, forse quello ricevuto era un'altra cosa ahahah! WET mix... Secondo me, il discorso contro la world music dev'essere una di quelle paranoie da bianchi americani ed europei, non richiesta dal resto del mondo. Se penso all'afrobeat e agli afrofuturisti, che secondo me si mettono a ridere... E dubito che qualcuno possa accusare PG di colonialismo! @@beautifullosersrecords
É vero che Up ha delle idee musicali più originali. Me lo sono riascoltato dopo aver fatto il video. I/o punta su canzoni canoniche. Comunque non è assolutamente semplice scrivere una bella canzone canonica 🙂
Provo a giustificare la "sparata". Prima di tutto, secondo me a prescindere dalla sontuosità degli arrangiamenti, è un disco che ha il proprio centro nei testi. Le interpretazioni e la scrittura delle orchestrazioni sono funzionali al significato delle parole e, appunto, in un progetto così tanto musicale non è necessariamente ovvio. Secondo punto: le orchestrazioni sono davvero distanti da qualsiasi "romanticismo" orchestrale (e anche tardo romanticismo, in senso più stretto) che normalmente finisce per ammantare in maniera stucchevole molte canzoni in maniera facilona. Qui la scrittura è coltissima e origina dalle avanguardie del '900 con risultati che onestamente non ho mai sentito altrove. Ultimo ma non ultimo, il suono. L' orchestra ha una presenza figlia di idee di registrazione nuove e diverse da quelle tradizionali (che naturalemente hanno tutto il loro senso di esistere) con, ancora una volta, risultati inediti.@@beautifullosersrecords
Domanda: hai ascoltato la versione multicanale? Perché se le differenze sono avvertibili tra le 2 versioni stereo..la versione multicanale è un altro disco ancora. Considera che il disco è nato e concepito per l'audio multicanale.. ascoltare la versione stereo è togliere 4 canali..4 canali dove esce musica e non suoni sparati a caso per circondare il punto d'ascolto. In pratica con le versioni stereo si ascolta il 25% del disco..per ascoltare e comprendere al 100% l'opera va ascoltato in multicanale
@@beautifullosersrecords ho comprato il cofanetto con i 3 dischi..uno è il Blu-ray con il disco in dolby atmos (se non si dispone dell'atmos viene scalato in dolby truehd 5.1). Tutte le considerazioni fatte in modo super esauriente.. vedrai che quando avrai modo di ascoltare la versione atmos.. sarà ascoltare un altro disco ancora..e le tracce stereo risulteranno poi inascoltabili perché prive di senso
Non sono proprio d'accordo cioè ascoltando prima uno poi l'altro mix risultano ok entrambe perchè l'orecchio tende ad abituarsi... se fate un ascolto con tracce in sincro (esempio su una daw) e poi switchate A/B la differenza è enorme e di sicuro sceglierete la versione bright
Secondo me è soggettivo. Io ho fatto il confronto anche switchando da un mix all’altro e ho sempre trovato più vicino alla mia sensibilità il dark 🙂 Comunque, ripeto, nessuno dei due è “meglio”, il senso del mio video è proprio analizzare come mix diversi rispondono a sensibilità diverse, ma entrambi sono mix eccellenti
@@beautifullosersrecords Certo che entrambi sono mix eccellenti... figuriamoci se peter gabriel affida i suoi mix a incompetenti ! Concordo anche che è tutto soggettivo 👍 quello che intendevo dire era che solo con la comparazione ci si rende conto della differenza cioè ascoltando tutto il disco si può solo dire preferisco uno o l'altro
Tutto OK. Data l'età preferisco il dark mix, più "rock-prog" ma hai dimenticato l'in-side mix. A mio modo di vedere il disco è una presa d'atto che la musica odierna non può prescindere dalle tencicalità. Gabril non ha detto pressocchè nulla di nuovo con questo disco da un punto di vista compositivo/musicale ma ha voluto mostrarci di aver perfettamente assimilato le conseguenze di quella che è stata la sua ricerca tecnica rispetto all'evoluzione dei modi in cui la moderna tecnologia ci permette di fruire della musica. Non so quanto ciò lo renda felice o soddisfatto vista la sensazione di tristezza oppressiva trasmessa dall'immagine della copertina del disco. E' da dire poi che nel disco praticamente non vi sono suoni reali ma solo artefatti. L'orchestra stessa è solo un suono fra gli altri.
L’in-side mix devo ancora sentirlo… non volevo mettere troppa carne al fuoco. Condivido che il disco è più interessante dal punto di vista tecnico che compositivo (per quanto siano gran belle canzoni), anche per quello ho scelto di dare questo taglio al video! Comunque PG é un faro anche dal punto di vista tecnico, fra i migliori di sempre. Sono dischi che potremo riascoltare fra vent’anni e saranno sempre perfetti. Di strumenti “veri”ce ne sono parecchi, ma sì, tutto è super post-prodotto, é la sua alchimia 🙂 Grazie per aver condiviso il tuo parere!
@@beautifullosersrecords Non ho sentito la versione multicanale ma ho letto al riguardo. Per vari motivi pratici e filosofici non sono interessato al multicanale. Credo che l'immagine in copertina rappresenti appunto le tre modalità di missaggio.
Bellissimo racconto, come sempre, e condivido con chi ti ha definito il Barbero della musica. Bentornato 👏👏👏
Peter grande musicista, cantante, compositore...e grande persona dall'animo generoso e umano, oltre che modesto. Grazie per la tua profonda presentazione che condivido. Capire le radici filosofiche, religiose di Peter non è cosa facile. La figura di Gabriel merita di essere studiata in modo approfondito. Di lui parleranno molto i posteri e mi auguro anche i presenti, come hai fatto tu, in parte. La sua musica è un modo di "essere".
Il mio brano preferito è Four Kind of horses, 8 minuti di perfezione.
Senz’altro PG merita un più accurato approfondimento 🙂 Ci sono molte radici
filosofiche nella sua opera, e legami con le arti visive. Anche fra le mie preferite c’è Horses, senz’altro, e The Court 👌🏻 Grazie per esserti fermata a lasciare il tuo messaggio. Se vuoi nel canale trovi altri video di approfondimento su parecchi artisti, magari qualcuno può interessarti 😘
Ottima recensione, complimenti per come esprimi i concetti che condivido appieno. È bello ascoltarti riesci a trasmettere la passione per la musica come pochi. Sei un grande…
Sei troppo gentile 🙏🏻 grazie mille, mi fa piacere ☺️
Questo tuo podcast dovrebbe essere considerato un bene sotto tutela. Penso la cosa migliore a tema musicale che abbia incrociato in lingua italiana. L'analisi della differenza dei due mix è da manuale, come rendere nitida anche agli occhi di un bambino una sfumatura quasi impercettibile senza ricorrere a mezzo tecnicismo. Complimenti davvero.
Grazie di cuore. Questo commento me lo appendo al muro per guardarlo quando mi chiederò chi me lo fa fare 😄 Sì, cerco di evitare i tecnicismi e parlare solo di cosa trasmette e “significa” la musica, sono felice che ti piaccia
Complimenti davvero!!!
Dovresti spiegare in questo modo tutti gli album che hanno fatto storia 👍👍👍
Grazie mille! Ho cominciato da qualche mese… magari pian piano ☺️🙏🏻
Grazie mille x questo video. Direi che sei uno delle rare persone sul youtube che parla molto xché ha molte cose da dire. Bravo. X quanto riguarda il mix x me il dark. Ascoltare in un impianto degno Four kind of horses da 4.20 alla fine (6.47) x me ne é il migliore esempio. Grazie e ancora complimenti 👍
Sono d’accordo, la parte finale di FKOH è uno degli apici del disco, bellissima! Grazie mille, se vuoi trovi altre puntate del podcast nel canale, ne pubblico circa tre dal mese 🙂
Ciao Andrea, Mi piace molto come spiegni le cose.
Ciao! Grazie mille ne sono felice ☺️🙏🏻
complimenti, un'analisi molto interessante e formulata con proprietà di linguaggio.
Mille grazie! Mi piace leggere e ascoltare chi usa bene le parole e tento di fare lo stesso ☺️ Se vuoi nel nostro canale trovi una decina di altri video come questo, dedicati ad artisti, dischi, canzoni, e pure qualcuno con qualche storia strana ma che c’entra con la musica: Arthur Rimbaud, Aleister Crowley, la Body Art…
Ciao,
Grazie per questo illuminante contributo.
Mi sono sempre chiesto quali fossero le differenze tra questi due mix ed essendo sempre maggiormente attento alla qualità della musica che a quella del suono non avevo colto le varie sfumature.
Peter Gabriel mi piace molto e mi è piaciuto fin da subito anche questo sua ultimo lavoro.
Così ho acquistato subito in vinile il bright-side (forse attirato dal nome), ma una cosa mi stonava, appunto, suonava troppo pop.
Ora ascoltando meglio il dark side mi si è aperto un mondo: la separazione dei suoni è più netta e si sentono adirittura meglio degli strumenti che nel bright side sono amalgamati ad altri.
Approfondirò ancora l'ascolto e soprattutto acquisterò il dark-side mix quanto prima.
Grazie ancora!
Sono felice che il video ti sia stato utile 🙂 Come avrai intuito anch’io mi ritrovo di più nel dark mix 👌🏻 Incredibile quanto il suono influenzi la percezione di una canzone. Grazie mille 🙏🏻
Belle e interessanti riflessioni. Grazie
Grazie a te per esserti fermato a lasciare un commento 🙏🏻
Interessante spiegazione che mi ha chiarito molti aspetti. Complimenti
Mille grazie! Se vuoi ci sono altre puntate del podcast nel nostro canale, su parecchi artisti 🙂
Io ho ascoltato la traccia stereo del bluray e la trovo molto curata ma soprattutto è il primo vero atmos che gestisce molto bene tutti gli 11 canali ed il sub....ottimo lavoro complessivo 🙏👍👏💪
Quel mix devo proprio sentirmelo 🙂
cercavo un live di Blood of Eden per avere una piccola dose di bellezza pre-sonno e non so perché il primo risultato che mi è uscito è stato questo. Non ti conosco ma trovo questo tuo video spettacolare, mi sono avvicinato alla musica di Gabriel negli ultimi 10 anni ed è una scoperta continua. La tua descrizione dei due mix di i/o mi ha affascinato ed è inoltre bellissimo sentirti parlare. 20 minuti sono volati. Per quanto mi riguarda non ho avuto dubbi su quale mix mi piacesse di più, il dark è il Gabriel di cui mi sono innamorato. Però il bright mi ha funzionato meglio su alcuni pezzi con potenziale più pop. Da cantautore cerco sempre di non dimenticare l'importanza del mix nel processo creativo, questo lavoro di PG ci dimostra quanto possa fare la differenza nell'indirizzo di un brano o di un intero disco
Piacere di conoscerti e grazie per avermi scritto! Ah, Blood Of Eden, con la splendida Sinéad. Sono contento di averti intrigato. É vero che il Bright “funziona” ma anche per me il suono di PG é nel Dark, soprattutto per l’elemento percussivo. Che musica fai? Se vuoi nel nostro canale trovi una decina di altri video dedicati alla musica che amiamo, magari possono interessarti
Secondo me il miglior live dove si trova anche Blood Of Eden è il Secret World Live... dove c'era Manu Katche alla batteria! Penso di averlo consumato 😂
Ottima analisi. Grazie
Grazie a te per il feedback 🙂🙏🏻
Bravo il Capitano!
Per quanto mi riguarda sei il Prof. Barbero della musica 👏🏻😁
Grazie! Farò presto un video sulla musica dei Longobardi 😎
Bravissimo😊
Grazie mille 🙏🏻 💙
Bravissimo sono completamente d'accordo con te! Iscritto!
Wow grazie! Spero apprezzerai anche le altre puntate del podcast 🙂 Fammi sapere!
Apprezzo veramente molto il tuo lavoro. Potevi anche collegare, in qualche modo, il tuo video su Battiato/Gurdjieff con questo. Non a caso David Rodhes suonava con entrambi. C'è bisogno di fare un po' di luce...Grazie
In effetti come dico nel video su Battiato forse tutto quello di cui parlo é collegato. Se faccio correttamente 2+2 credo potresti apprezzare anche il video su Mark Hollis. Mille grazie del supporto 🙂🙏🏻
gran bella disamina ♥
Grazie ☺️ 🙏🏻
Dark side mi rispecchia assai capolavoro!
Sì, anch’io più lo ascolto più lo apprezzo
credo che il dark mix sia pensato per lo streaming , per un ascolto meno impegnato . Comunque se riesci ascolta la versione bluray con mix atmos, tanta roba.
Perché dici che il Dark Mix propone un ascolto meno impegnato? A me sembra l’esatto opposto, come ho tentato di spiegare nel video. Eh so che c’è anche il terzo, devo ancora sentirlo 🙂
per terzo intendi quello inside mix atmos giusto? Ho avuto il piacere di ascoltarlo ed è il migliore, esperienza unica.
Tornando al dark mix forse mi sono spiegato male. Voglio dire che a mio avviso è stato pensato per l'ascolto in "bassa" risoluzione , youtube ,servizi streaming ecc... dove rende veramente bene. Il bright mix su un impianto buono suona meglio del dark. Per concludere dico che sono comunque valutazioni personali e che stiamo parlando di un grande disco.
@@beautifullosersrecords
Ah ok! Sì, può essere… il Dark Mix è più compresso e un po’ più spinto sui toni medi, che escono meglio dai dispositivi che usiamo generalmente per lo streaming
esattamente: la compressione subita nel Dark-Side e' congeniale, come giustamente osservato da @hotstone1986b, per l'ascolto sulle piattaforme streaming. e' passato un mesetto dal commento a cui sto rispondendo e sinceramente mi auguro che tu sia riuscito ad ascoltare la versione In-Side ed il motivo e' facilmente intuibile nel senso che non stai ascoltando un lavoro ma sei immerso nello stesso, riuscendo a coglierne per intero la portata culturale e la genialita'. ho avuto la fortuna di poterlo sentire dal vivo il 21 maggio a Milano e debbo riconoscere che, da buon sessantenne, l'emozione nella condivisione del momento, la "carnalita'" di strumenti come violoncello violino viola, i tocchi sulla batteria di Manu e sulle corde del basso di Tony ed ogni singola "mossetta" di tutti gli interpreti, sono inarrivabili. scritto questo, debbo anche ringraziarti per il tuo lavoro, del quale ho apprezzato i contenuti ed il linguaggio, tant'e' vero che mi sono andato a vedere anche il podcast su Waters, condividendo appieno le considerazioni espresse. grazie e buon lavoro@@beautifullosersrecords
Li ho amati enormemente. Dopo i primi 3 non li ho più seguiti. Pensavo che non potevano fare di più dopo Anesthesi (?). Ma adesso mi hai incuriosito per la produzione successiva e li sentirò
Immagino tu ti riferisca ai Dead Can Dance (mi hai scritto sotto Peter Gabriel) 🙂 Sinceramente trovo che ogni album della loro discografia sia molto bello, un caso più unico che raro di band che non ha avuto cadute… ognuno è un progetto che vale la pena di esplorare, le preferenze vanno solo a gusti ☺️🙏🏻
Scusa la lunghezza, voglio scrivere tante cose, per te ma anche per chi si ferma ad ascoltarti. 5 punti:
1) Devo correggerti, non erano 23 anni ma 21 dall'ultima uscita: c'è "UP" nel 2002, per me l'apice, che contiene "Signal to noise", l'apice dell'apice. Sono comunque tanti anni!
2) Secondo me, Peter Gabriel inizia a far capire cos'è la sua arte dal terzo album solista ("Melt)", prima che dal quarto. Nel terzo inizia ad avere finalmente le idee chiare (e c'è pure "Biko"). Ma è soggettivo, c'è chi preferisce addirittura il secondo (meh).
3) Non saprei quale mix preferire tra i due. Ero attratto dal chiaro, a istinto, perché sui miei dischi ho avuto esperienza di entrambi, e sulle mie canzoni lo scuro lo percepivo impastato e confuso, mentre col chiaro, sembrano dei Beatles (!!!). E poi amo la voce di Peter, quando si rompe, sugli acuti, sui bassi minacciosi... quindi mi stava bene che fosse spinta. Ma ascoltando il mix scuro, in effetti compaiono più suoni, che nell'altro non si notano! TI RINGRAZIO per questa guida!
4) La mia attenzione va per prima sempre sulla composizione, soprattutto sulle armonie, e "And still" è davvero raffinata in questo!
5) Tu lo chiami autoritratto, ci sta. A me sembra un riassunto, un (magnifico) tirare le somme di quello che è la sua musica. Non ho potuto fare a meno di fare paragoni, dei rimandi a sue canzoni precedenti. Ad esempio, "Live and let live" è la "In your eyes" del disco (tanto che verso la fine sembra di risentire Papa Wemba); "Road to joy" è la "Steam", "Panopticom" è la "Darkness" e così via. Sembra proprio un felice congedo.
Pensa che oggi, se alla facoltà di Musicologia parli di "world music" ti guardano malissimo, perché purtroppo non è più quella che Peter Gabriel intendeva: ora è percepita come una pratica coloniale dei bianchi, che si appropriano "turisticamente" dei suoni degli altri... Ora si parla di "musica etnica contemporanea", come dice Gianni Placido (esperto di didjeridoo). A mio avviso, questo non scalfisce minimamente la visione umanitaria e mondiale che PG ha diffuso: è il filantropo per antonomasia! Per me il numero uno, tra i miei riferimenti principali (musicalmente non sembrerebbe, ma spiritualmente sì).
Ciao caro, sempre un piacere leggere le tue riflessioni, specie se lunghe.
1) ho contato 23 perché Up non mi aveva entusiasmato, ci vedevo già un calo, ma le tue parole mi fanno venire voglia di riascoltarlo e cambiare idea! Lo ricordo molto cupo e introverso, con alcuni grandi momenti.
2) verissimo, nel terzo si annusa già molto, e le canzoni sono fantastiche!
3) sono felice di averti spinto ad apprezzare certi dettagli. Poi dark non vuol dire impastato, anzi qui è proprio il contrario, tutto bello separato e vivido.
4) che dire di quella parte di violoncello, magnifica. In tutto il disco comunque ci sono melodie da fuoriclasse.
5) oh si si!
Non sapevo di questa riconsiderazione della world music. Immagino ci possa stare. Anche se in fondo pure musicisti dei paesi del terzo mondo l’hanno fatta, mica solo noi abbiamo “rubato”. Io lo vedevo più come un abbiamo “imparato”. Comunque non credo si possano svalutare dischi come quelli di PG o Paul Simon
Probabilmente ho avuto una cattiva esperienza di dark mix, forse quello ricevuto era un'altra cosa ahahah! WET mix...
Secondo me, il discorso contro la world music dev'essere una di quelle paranoie da bianchi americani ed europei, non richiesta dal resto del mondo. Se penso all'afrobeat e agli afrofuturisti, che secondo me si mettono a ridere... E dubito che qualcuno possa accusare PG di colonialismo! @@beautifullosersrecords
Molto interessante... Hai ascoltato il mix 3D?
No 🙂 com’è?
@@beautifullosersrecords Non l'ho ancora ascoltato ma sono curiosa, penso ci voglia una app speciale...
Ciao, mi permetto di consigliarvi l' ascolto dei Chrysarmonia, album Fly me to the sun! 🙏
grazie del consiglio, ascolterò
Up del 2002 è molto bello, in quel disco osa molto di più rispetto i/o.
É vero che Up ha delle idee musicali più originali. Me lo sono riascoltato dopo aver fatto il video. I/o punta su canzoni canoniche. Comunque non è assolutamente semplice scrivere una bella canzone canonica 🙂
a sto punto aspettiamo la video recensione di Lisa Germano
Temo che ce la guarderemo io e te. Ma la farò senz’altro. Perché è una delle più splendide cantautrici di sempre… e chissà che fine ha fatto
Accidenti...Scratch My Back è uno dei dischi più rivoluzionari del secolo...
Wow addirittura 😀 Sono pronto a riascoltarlo e rivalutarlo. Dimmi meglio che ne pensi
D’accordissimo! Disco fantastico
Provo a giustificare la "sparata". Prima di tutto, secondo me a prescindere dalla sontuosità degli arrangiamenti, è un disco che ha il proprio centro nei testi. Le interpretazioni e la scrittura delle orchestrazioni sono funzionali al significato delle parole e, appunto, in un progetto così tanto musicale non è necessariamente ovvio. Secondo punto: le orchestrazioni sono davvero distanti da qualsiasi "romanticismo" orchestrale (e anche tardo romanticismo, in senso più stretto) che normalmente finisce per ammantare in maniera stucchevole molte canzoni in maniera facilona. Qui la scrittura è coltissima e origina dalle avanguardie del '900 con risultati che onestamente non ho mai sentito altrove. Ultimo ma non ultimo, il suono. L' orchestra ha una presenza figlia di idee di registrazione nuove e diverse da quelle tradizionali (che naturalemente hanno tutto il loro senso di esistere) con, ancora una volta, risultati inediti.@@beautifullosersrecords
"Quali sono le differenze fra i due mix del nuovo disco di Peter Gabriel?"
Il colore delle stampe in CD e vinile 🤣
Beh gli arrangiamenti son quelli ma i suoni e il feeling io li trovo diversi…
Domanda: hai ascoltato la versione multicanale? Perché se le differenze sono avvertibili tra le 2 versioni stereo..la versione multicanale è un altro disco ancora. Considera che il disco è nato e concepito per l'audio multicanale.. ascoltare la versione stereo è togliere 4 canali..4 canali dove esce musica e non suoni sparati a caso per circondare il punto d'ascolto. In pratica con le versioni stereo si ascolta il 25% del disco..per ascoltare e comprendere al 100% l'opera va ascoltato in multicanale
No, non l’ho sentito ancora. Quel che dici è verissimo, cercherò di procurarmela 🙂 grazie del suggerimento
@@beautifullosersrecords ho comprato il cofanetto con i 3 dischi..uno è il Blu-ray con il disco in dolby atmos (se non si dispone dell'atmos viene scalato in dolby truehd 5.1). Tutte le considerazioni fatte in modo super esauriente.. vedrai che quando avrai modo di ascoltare la versione atmos.. sarà ascoltare un altro disco ancora..e le tracce stereo risulteranno poi inascoltabili perché prive di senso
Non sono proprio d'accordo cioè ascoltando prima uno poi l'altro mix risultano ok entrambe perchè l'orecchio tende ad abituarsi... se fate un ascolto con tracce in sincro (esempio su una daw) e poi switchate A/B la differenza è enorme e di sicuro sceglierete la versione bright
Secondo me è soggettivo. Io ho fatto il confronto anche switchando da un mix all’altro e ho sempre trovato più vicino alla mia sensibilità il dark 🙂 Comunque, ripeto, nessuno dei due è “meglio”, il senso del mio video è proprio analizzare come mix diversi rispondono a sensibilità diverse, ma entrambi sono mix eccellenti
@@beautifullosersrecords Certo che entrambi sono mix eccellenti... figuriamoci se peter gabriel affida i suoi mix a incompetenti ! Concordo anche che è tutto soggettivo 👍 quello che intendevo dire era che solo con la comparazione ci si rende conto della differenza cioè ascoltando tutto il disco si può solo dire preferisco uno o l'altro
Ma come lo ascolti, col telefono?
Se non sei d’accordo partecipa alla discussione con degli argomenti, che ascolterò con piacere
una follia forse .... ma qualcuno ha pensato di ascoltarli sovrapposti ??? cioè di fare un terzo mix che sia la somma dei due !!!!
Perché una follia? Credo che ascoltarli insieme sarebbe il modo migliore per non apprezzarne nessuno dei due 🙂
Tutto OK. Data l'età preferisco il dark mix, più "rock-prog" ma hai dimenticato l'in-side mix.
A mio modo di vedere il disco è una presa d'atto che la musica odierna non può prescindere dalle tencicalità. Gabril non ha detto pressocchè nulla di nuovo con questo disco da un punto di vista compositivo/musicale ma ha voluto mostrarci di aver perfettamente assimilato le conseguenze di quella che è stata la sua ricerca tecnica rispetto all'evoluzione dei modi in cui la moderna tecnologia ci permette di fruire della musica. Non so quanto ciò lo renda felice o soddisfatto vista la sensazione di tristezza oppressiva trasmessa dall'immagine della copertina del disco.
E' da dire poi che nel disco praticamente non vi sono suoni reali ma solo artefatti. L'orchestra stessa è solo un suono fra gli altri.
L’in-side mix devo ancora sentirlo… non volevo mettere troppa carne al fuoco. Condivido che il disco è più interessante dal punto di vista tecnico che compositivo (per quanto siano gran belle canzoni), anche per quello ho scelto di dare questo taglio al video! Comunque PG é un faro anche dal punto di vista tecnico, fra i migliori di sempre. Sono dischi che potremo riascoltare fra vent’anni e saranno sempre perfetti. Di strumenti “veri”ce ne sono parecchi, ma sì, tutto è super post-prodotto, é la sua alchimia 🙂 Grazie per aver condiviso il tuo parere!
@@beautifullosersrecords Non ho sentito la versione multicanale ma ho letto al riguardo. Per vari motivi pratici e filosofici non sono interessato al multicanale.
Credo che l'immagine in copertina rappresenti appunto le tre modalità di missaggio.
La ragione di questa operazione?...
Ho provato a spiegarla nel video 🙂