Christopher Priest e l'incipit PERFETTO [Story Doctor]

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  • Опубліковано 29 вер 2024
  • Si parla spesso di incipit e di quanto siano importanti per agganciare i lettori alla storia. Vediamo allora un esempi di quello che considero un incipit perfetto, tratto da "Inverted World" di Christopher Priest.
    Questo video è da intendersi anche come omaggio all'autore, scomparso da poco, che uno dei più influenti per la mia scrittura.
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КОМЕНТАРІ • 17

  • @sarap.5360
    @sarap.5360 6 місяців тому +3

    Va bhe ma che il protagonista usi l'unità di misura del tempo del suo mondo è normalmente giusto. Sarebbe stato sbagliato se si fosse messo a spiegare a noi. Il primo capitolo deve essere un punto in cui al lettore si mostrano pezzi di mondo e si istillano curiosità e dubbi. Se nel primo capitolo capisco tutto e ricevo subito chiarimenti il libro sta floppando. Onestamente non conoscevo l'autore anche se ho visto il film the prestige. Concordo con te che come incipit funziona molto e da subito un giusto inquadramento e incuriosisce :-) Aspetto il video su gli incipit cmq, che sono curiosa!

    • @StoryDoctor
      @StoryDoctor  6 місяців тому +1

      Video sugli incipit già pronto, una decina di giorni e arriva!

  • @mauriziolavarone5423
    @mauriziolavarone5423 6 місяців тому +1

    Si potrebbe dire che la discussione che hai avuto nel gruppo sugli incipit, in un certo senso, tratta di cosa sia meglio sacrificare di un incipit nel momento in cui il sacrificio sia considerato obbligatorio.
    Il romanzo di cui giustamente non dici il titolo (so di che romanzo si tratta), nel suo incipit, sacrifica l'Interesse in favore del rigore della scrittura immersiva (anche se un incipit immersivo al 100% può anche preservare l'interesse basta pensarci su un po').
    L'incipit di Priest è raccontato (avendo l'età che ha il romanzo non ci si aspetta certo l'immersività perfetta) però è nel punto di vista, è interessante, come dici tu fa una promessa al lettore, e l'elemento che crea il punto di domanda è tematico. Anche se poco visualizzabile ci parla già di raggiungimento di una distanza. A me che non ho letto il libro ha fatto subito pensare al fatto che il protagonista misurasse l'età in percorsi fatti.
    Ma il punto che riassume tutto secondo me è: quale è la funzione dell'incipit o Hook?
    è far sì che il romanzo venga letto o almeno iniziato e di tutte le caratteristiche che può avere per me l'unica non sacrificabile è l'interesse.
    Penso che il tuo interlocutore nella discussione ti stesse dicendo che l'incipit di Priest non segue il canone immersivo moderno: ma va!:)
    Però nei fatti è molto più funzionale.
    Ovviamente è la mia opinione.
    Quello che chiunque studi la scrittura immersiva può fare è introdurre nell'immersiva gli aspetti migliori degli incipit che immersivi non sono. E già qualcuno lo fa, anche in prima persona al presente.
    Non nel romanzo da te non citato, che cmq è stato molto apprezzato lo stesso. Avrebbe avuto anche l'inizio col botto introducendo un incipit alla Priest!

    • @StoryDoctor
      @StoryDoctor  6 місяців тому +1

      Posso capire le origini di quel commento, ma mi pare una visione domatica che non tiene conto delle molteplici funzioni di un testo di narrativa, e si concentra invece solo sulla parte formale del testo. E questo è purtroppo il problema che si riscontra in molti testi che sono scritti seguendo quei principi (che anch'io conosco e applico!) come formule matematiche, senza andare ad analizzare, ma anche solo porsi domande, sui livelli successivi di complessità.

    • @mauriziolavarone5423
      @mauriziolavarone5423 6 місяців тому +1

      @@StoryDoctor sì alla fine chiudersi a riccio nella forma rischia di lasciar fuori tanto, a volte proprio il nucleo fondante , vitale della narrativa.
      (so bene che le tue competenze sono alte e sai benissimo cos'è l'immersiva non volevo intendere diversamente)

  • @dukeof2958
    @dukeof2958 6 місяців тому +1

    Video interessante, grazie!

  • @marisatumia603
    @marisatumia603 6 місяців тому

    A prescindere dell'incipit si dovrebbe capire dal titolo

  • @lauramarinelli4107
    @lauramarinelli4107 6 місяців тому

    Incipit da paura, concordo.

  • @hobbes1887
    @hobbes1887 6 місяців тому

    C'è da dire che in realtà nessun lettore o quasi arriva al testo senza avere alcun contatto con il paratesto di corredo(illustrazione, quarta, sinossi, recensioni, consigli) che spesso fa già il ruolo di scivolo per portare il lettore dentro il mondo narrativo. Un incipit così è anche secondo me perfetto, dosando molto bene familiarità e stranezza, e inducendo così il lettore a continuare per capirci meglio

    • @StoryDoctor
      @StoryDoctor  6 місяців тому +1

      Certo, in particolare se un libro è diretto a un target specifico come in questo caso, difficilmente un incipit del genere sarà una barriera.

  • @LanfrancoAlbani
    @LanfrancoAlbani 6 місяців тому

    Non sono d'accordo. L'incipit dovrebbe essere letto senza alcun paratesto esterno.
    Quando mi hanno detto: "Leggi questo, è bellissimo" e ho visto la prima riga, ho chiuso la finestra. Mi sono sentito preso in giro.
    La differenza di conoscenza tra lettore e personaggio conta.

    • @StoryDoctor
      @StoryDoctor  6 місяців тому

      Se gli scrittori non potessero permettersi nemmeno un'oncia di asimmetria inormativa, non esisterebbero la supsense o l'ironia drammatica.

    • @LanfrancoAlbani
      @LanfrancoAlbani 6 місяців тому

      Qui il personaggio conosce tutto e il lettore conosce niente. E' l'esatto contrario dell'ironia drammatica, in cui il lettore conosce cose che il personaggio non conosce.
      Comunque è sempre una questione di "target", questo autore pensa di aver scritto un buon gancio, che per alcuni lettori è una spinta a sapere di più, per altri lettori è un invito a chiudere il libro e non leggere altro.

    • @hobbes1887
      @hobbes1887 6 місяців тому +1

      @@LanfrancoAlbani libero di apprezzarlo o meno, ma in sé è un incipit che cattura l'attenzione facendo esattamente quello che un buon incipit deve fare.
      Senza contare che essendo un raccontato in prima persona passata è perfettamente legittimato a saperne molto più del lettore. È la sua storia, che sta raccontando, nel mondo che ritiene più interessante, a chi vuole ascoltare. A una persona che ti racconta un suo aneddoto personale tu sei solito contestare l'asimmetria infomativa? O la ritieni normale?

    • @LanfrancoAlbani
      @LanfrancoAlbani 6 місяців тому

      Se uno che non conosco, mai visto prima, ti tende la mano e ti dice: "Ciao, ho 36 anni."
      Come la prenderesti?

    • @sarap.5360
      @sarap.5360 6 місяців тому +1

      Si, ma non conta alla prima riga. lì per forza il lettore non sa niente e il personaggio sa tutto del suo mondo. Se non è così c'è qualcosa che non sta funzionando... Cosa me la leggo a fare una storia di cui so già tutto?