Il condominio inclinato. Bergamo, sole, casbah, pollai e terrazze fiorite. Trailer

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  • Опубліковано 25 сер 2024
  • Il film è stato selezionato all’interno del programma del Milano Design Film Festival, novembre 2020; XIV Istanbul International Architecture and Urban Films Festival, dicembre 2020; Architexture #3, Bologna, 7/2021; Horcynus Festival, Messina 8/2021; Miasto Movie, Breslavia (10/2021); Moskow International Design Film Festival (10/2021) Festival DESIGNAgorà di Porto (12/2021); Cinema e ambiente Avezzano (6/2022); Suburbinale, Groß-Enzersdorf (Austria, 5/2023).
    #ilcondominioinclinato #produzionialbertovaltellina
    Il condominio inclinato. Bergamo, sole, casbah, pollai e terrazze fiorite.
    (The Tilted Block of Flats. Bergamo, Sun, Kasbah, Chicken Coops and Flowered Terraces.)
    Bergamo. I condomini “Terrazze fiorite” e “Bergamo Sole” (architetti Giuseppe Gambirasio e Giorgio Zenoni, 1976) sono oggetto di un vivace progetto di ricerca cinematografica. Una serie di sopralluoghi e di incontri con chi ci vive ha messo in evidenza come nel tempo la qualità architettonica degli spazi abbia costituito il presupposto sul quale i residenti hanno costruito una specifica cultura dell’abitare, allo stesso tempo fortemente legata all’immagine pubblica dell’edifico e alla appropriabilità delle sue parti private.
    Bergamo. The condominiums “Terrazze fiorite” and “Bergamo Sole” (architects Giuseppe Gambirasio and Giorgio Zenoni, 1976), harshly opposed at first, are today among the most desirable residences in town. The buildings are the subject of a lively film research project. A series of inspections and meetings with those who live there have highlighted how over time the architectural quality of the spaces has formed the basis on which residents have created a specific culture of living, at the same time strongly linked to the public image of the building and the appropriateness of its private parts.
    Riprese Alberto Valtellina, Carlo Valtellina; montaggio Alberto Valtellina e Paolo Vitali; musica Emilio Montalvo (violoncello), Matteo Montalvo (violino), Giulio Montalvo (violino), Anna Laura De Luca (violino), Elena Rota (violoncello), Valter Biella (baghèt bergamasco, flautino, campanine), Livia Monacelli (pianoforte); con Adele Prina, Simona Ghezzi, Emilio Montalvo, Matteo Montalvo, Giulio Montalvo, Giorgio Zenoni, Paolo Vitali, Laura Armani, Alessandra Radaelli, Anna Gritti, Maddalena Raineri, Francesco Giarrusso, Nicola Schiavone, Roberto Ravasio, Sara Viscardi, Giulia Ravasio, Viola Ravasio, Adriano Rebussi, Eleonora Belotti, Nadia Paris, Fausto Barbieri, Ornella Fratus, Sonia Rancati, Erwin Rancati, Valter Biella, Rosa Dolci, Luca Catò, Diego Catò, Carlotta Loglio, Emilio Armani, Silvio Calvi, Monique Lambert, Francesco Vitali, Teresa Vitali, Delia Rielli, Eleonora Iaciofano, Giusy Frusteri, Agata Zambelli, Antonina Micali, Chiara Amadei, Valentina Maffeis, Pietro Bolognini, Andrea Tironi, Annamaria Paganelli, Anna Laura De Luca, Elena Rota, Livia Monacelli, Alberto Valtellina, Simone Paganoni, Alessandra Bettinelli, Giovanni Gibellini, Claudia Fassi, Cinzia Gibellini, Elio Scirocco, Aldo Scirocco, Giada Prandi, Stelio Conti, Silvano Sgrignoli, Marco Sgrignoli, Valentina Radaelli, Paolo Viscardi. Italia 2020. Durata 74’. Colore. Formato di proiezione 2,39:1. Il film è disponibile per proiezioni in DCP.
    NOTE DI REGIA
    Tra il dopoguerra e gli anni 70 i complessi abitativi di grandi dimensioni sono stati la risposta a un’idea di città e di società. Il modello di riferimento era il falansterio, grande edificio unitario che avrebbe dovuto sviluppare socialità e favorire relazioni cooperative. In una società che andava progressivamente articolandosi e complessificandosi il prevalere, all’interno di questi progetti, di un carattere “concentrazionario” dello spazio e una sua eccessiva semplificazione ne hanno decretato quasi ovunque il “fallimento”.
    Tra le eccezioni una realizzazione particolarmente riuscita è la “città orizzontale” di G. Gambirasio e G. Zenoni a Bergamo (1976-1980). Pur nascendo all’interno del medesimo clima culturale, nell’intervento prevale un approccio sperimentale, ricco di soluzioni che promuovono e favoriscono modalità significative di interazione con lo spazio da parte degli utenti. Un progetto a forte vocazione urbana, capace di mediare tra l’omogeneità di una concezione unitaria e la complessità delle relazioni della città contemporanea.
    A distanza di 40 anni dalla costruzione, i condomini “Bergamo Sole” e “Terrazze fiorite” sono oggetto di un film mirato a far emergere la forte interazione tra spazio e abitanti. I sopralluoghi e le interviste con i residenti hanno messo in evidenza come sulla qualità architettonica degli spazi si sia costruita nel tempo una specifica cultura dell’abitare, fortemente legata sia all’immagine pubblica dell’edifico, sia alla adattabilità delle sue parti private. Emerge una dimensione sociale dello spazio che nessun resoconto architettonico sarebbe in grado di restituire. L’esplorazione dei luoghi della vita di tutti i giorni diventa così un’antropologia dello spazio.

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