Già... A 19 anni smisi di suonare col gruppo per studiare ingegneria elettronica. Ora ho 58 anni, sono laureato, impiegato, incazzato nero. Un po' la propria passione va seguita. Bisogna cavalcare i propri sogni. Danno la forza per osare. Altrimenti fate la fine che ho fatto io
Io ho sempre avuto una forte passione di comporre musica da colonna sonora, ma ahimè, per sfortuna nella vita e carenza economica, non ho mai toccato uno strumento musicale musicale ahahah
Questo video è spettacolare. Mi ha chiarito ulteriormente le idee sul futuro, pur essendo indirizzato all'ambito musicale. La realtà è molto piu semplice, a volte, di come ce la dipingono
Wow, amico mio questo video é un pezzo unico: complimenti; da ex-studente di ingegneria elettronica che credeva di dover avere una struttura scientifica forte e che fosse l’unico modo per implementarla, da ventunenne che sta studiando piano per avere una conoscenza forte della teoria musicale per produrre meglio e wanna-be producer, ormai dai miei sedici anni a puntare a questo sogno. Dita incrociate, mani sulle guance a coprire i volti e le parole degli altri, sei stato fenomenale e terribilmente d’aiuto: “non abbiate paura di affrontare un percorso vostro e non istituzionalizzato”, tosta, ma verità assoluta!
Ciao Andrea, io ho assolutamente bisogno di capire cosa studiare, quale percorso intraprendere, per imparare a fare musica elettronica. E ne ho bisogno proprio a livello psicologico perché è quello che mi piace fare ! Ho 27 anni, sono sempre stato condizionato dai miei che lavorano in azienda, ad intraprendere un percorso come il loro: volevo fare il classico, mi hanno fatto fare ragioneria, rendendo quel tredicenne insicuro perché "al classico si studia troppo". Poi volevo fare lettere, psicologia o educazione fisica e mi hanno convinto a fare economia perché "altrimenti non trovo lavoro". A 27 anni, ancora non riesco a laurearmi perché odio ciò che studio. Vado da un insegnante di chitarra da pochi mesi, quindi ho nozioni basilari di teoria musicale ma mi piacerebbe imparare a produrre musica elettronica (techno/edm) e realizzare musica mia. Sono disperato oltre che demoralizzato, perché ancora oggi, pur volendo, non riesco ad abbandonare completamente economia, perché 1)credo che il settore musicale non proliferi di offerte di lavoro, 2) dovrei iniziare a 27 anni un percorso in cui non so se riuscirò 3) mi mancano 5 esami per laurearmi in economia. Ma sto psicologicamente a pezzi. Da 1 settimana sto provando a creare qualcosa su ableton, guardando anche video su UA-cam. Qualche loop esce fuori ma mi sento abbastanza spaesato. Grazie mille e scusami se sono stato lungo ..
Ciao! Grazie mille di aver condiviso questa domanda con me qui, ti rispondo in due modi: 1) mi sono preso la libertà di condividere il commento sul nostro profilo Instagram @zerofriendly.music e la nostra community ti sta cercando di rispondere nelle nostre storie, dacci un’occhiata! 2) sempre dal profilo Instagram scrivimi pure in DM e vedo se posso esserti di aiuto 🙏
@@andreadigiorgio grandissima idea Andrea ! Domani leggerò tutto, ora vado a nanna, mi aspetto però anche un tuo consiglio per capire quale percorso intraprendere ahhahahaha . In ogni caso, grazie di cuore ancora ❣️
Ciao, stavo cercando di sintetizzare una risposta qui in un commento ma è difficile darti un unico consiglio semplice. La tua è la situazione di moltissimi altri purtroppo, mi rendo conto del disagio che vivi perché, anche se in modo un po' diverso, l'ho sperimentato sulla mia pelle. Sul discorso "dovrei iniziare a 27 anni un percorso in cui non so se riuscirò", mi sento di dirti che in realtà tutta la vita è così: anche il percorso universitario che stai affrontando non sai se lo riuscirai a finire, fai fatica, non sai dove ti porterà, nessuno ti sta promettendo ne assicurando nulla in ogni caso. Con questo bisogna farci i conti qualsiasi cosa si scelga di fare nella vita. Inoltre ti direi anche che purtroppo si pensa che per essere felici bisogni necessariamente trasformare la propria passione in un lavoro, ma posso assicurarti che è una enorme trappola concettuale in quanto una volta trasformata in un lavoro, quella musicale è una carriera (come tutte le carriere in qualsiasi ambito professionale) piena di tantissime cose che hanno veramente poco a vedere con passione e musica. Se vuoi conservare un amore puro e un divertimento sincero facendo musica, il mio consiglio è di NON cercare subito la strada lavorativa. Questa scelta arriva solo se e quando si capisce di voler approfondire al punto di rinunciare a parte del sentimento per costruire lentamente e faticosamente qualcosa di stabile. Non voglio dire che il lavoro ammazza la passione, assolutamente no. Ma lavorare significa al 99% avere scadenze, stress, preoccupazione per i soldi, responsabilità, progetti, decine di ore di lavoro creativo forzato, stanchezza mentale e solo all'1% momenti di grande passione e divertimento. Ripeto, è normale, si chiama fatica e fa parte di tutte le cose della vita. Una mia grandissima passione è quella per la cucina ad esempio, ho pensato più volte seriamente, con i conti alla mano, di aprire un ristorante e di cambiare vita. Rendendomi conto del rapporto tra passione e lavoro che vivo con la musica mi sono ritrovato a decidere serenamente che non lo farò mai, quella rimarrà passione pura! È già un commento MOLTO lungo, ti invito a scrivermi su andrea.academy@zerofriendly.com se ti va di continuare questo scambio e parlarne meglio. Quello che spero sia passato da questa piccola introduzione a quello che vorrei dirti, è una provocazione che ti porti intanto a scindere tra la necessità di approfondire una dimensione creativa per te vitale e l'eventuale idealizzazione che il mondo social ci propone: un mondo in cui la felicità si ottiene lavorando con i propri sogni e passioni. Sono due cose molto diverse, la prima è la necessità costitutiva dell'uomo di creare, contemplare, appassionarsi. La seconda (la favola del lavoro-passione) è una menzogna, la realtà è che amo molto il mio lavoro, ma la questione è molto più complessa e diversa da come chi non ci è dentro possa immaginarla. Spero di sentirti presto per mail! In bocca al lupo
wow sono affascinato da questo tuo commento pieno di vita e speranza. Io a soli 19 anni mi sembra di perdere giá la speranza, come per esempio in questo caso della musica mi faccio pare mentali perché è solo una passione e devo pensare a cose concrete ma è qui che ci si sbaglia perché le nostre passioni rimarranno per sempre quindi è ora di farsi trasportare dalla passione e dalla mente creativa di una persona non solo da numeri. Detto questo da oggi voglio incominciare un mio percorso musicale e farmi trasportare dalle vibes e dalle mie passioni.
Ciao Andrea, Seguo con molto interesse i tuoi video che trovo appassionati e appassionanti. complimenti per la competenza la chiarezza e la semplicità espositiva. Mi ha fatto venire voglia di avvicinarmi alla produzione e alla sintesi musicale. Possiedo un controller midi, l’Arturia Keylab MK II 61. Vorrei prendere un sintetizzatore analogico, Forse saró esagerato, ma ti chiedo cosa mi consiglieresti tra ARTURIA Polibrute e Moog sound studio 3. E se si può collegare il controller midi a questi strumenti. Se vuoi consigliarmi diversamente il campo è libero. Grazie Saluti
Ciao! Grazie 🙏☺️ Sono due synth nolto diversi, o meglio il moog soundstudio è composto da 3 synth diversi semimodulari, mentre il polybrute è un polifonico analogico. Dipende totalmente dal tipo di musica che fai! Ad entrambe le situazioni e possibile aggiungere un controller midi, ma probabilmente questo ti servirà solo sul soundstudio dato che il polybrute ha la sua tastiera e il suo sequencer integrati 👌
Andrea grazie, era video di cui avevo bisogno💕 comunque volevo chiederti se ti andrebbe di portare un video sul canale dove paragoni il korg sq 64 e la arturia beatstep pro. Grazie ancora per i tuoi video, ti supporto e ti stimo
Buonasera. Mi ha colpito molto questo video (ed in questo periodo ne sto guardando tanti) per tono, educazione e chiarezza. C'è possibilità di scriverle in privato in modo da spiegarle ciò che cerco?
Ciao Andrea, ho trovato per caso il tuo canale e mi sono iscritto. Sono uscito dal liceo quest’anno e vorrei intraprendere una carriera per lavorare nel mondo della musica, che mi appassiona da sempre. Usando Logic, da un paio di anni ho cominciato a buttare giù le idee che mi venivano in mente per delle produzioni ma mi rendo conto di non sapere nulla sul piano tecnico. Inoltre non ho potuto mai dedicargli il giusto tempo. Ora, con un mio amico siamo appassionati di questo e vorremmo intraprendere un percorso. Stiamo valutando il corso di musica elettronica in conservatorio, che ne pensi? La mia inclinazione è quella di trovare melodie però per il momento mi risulta difficile completare la produzione. Infatti un mio brano scritto da me al pianoforte è stato completato solo dalla mano di un produttore professionista. Mi piacerebbe approfondire anche diversi ambiti della musica è non solo la produzione anche se essa rimane il punto di interesse principale. Ti ringrazio se vorrai rispondermi e ti faccio i miei complimenti per i video che fai. Grazie mille
Ciao Raffaele, grazie del tuo racconto! Se devo darti un consiglio secondo la mia modesta opinione, dato che sei giovane e hai un interesse vario e articolato, se puoi vai all’estero. Qui in Italia purtroppo è veramente ancora molto difficile trovare un ambito in cui si studi produzione come vuoi fare tu, tantomeno in conservatorio da quel che so. Ti consiglierei invece di dare un’occhiata ad istituti in inghilterra ad esempio, a Londra so che la scena e la mentalità sono molto diverse ad esempio, così come a Barcellona o Madrid. Nel mio percorso ad un certo punto ho dovuto recuperare tanto tempo perso e fare tutto da solo, avendo purtroppo incontrato solo ambienti un po’ vecchi e che non permettevano il tipo di percorso a 360º di cui parli. Non vorrei demoralizzarti o spaventarti, anzi, vorrei proprio che ti sentissi preso sul serio che secondo me una strada esiste e bisogna, se vuoi davvero spenderti per questo lavoro e per la rua passione, scommettere tutto su un percorso moderno, che purtroppo ripeto, qui in Italia fatico a vedere anche solo all’orizzonte.
Ciao Andrea, bellissimo videone come sempre! Cosa ne pensi delle scuole come la SAE, Abbey Road institute ecc? Vorrei fare un corso tecnico di fonia con il sogno/idea di lavorare nella post-production cinematografica o nella post-production nei videogames.
Ci siamo già sentiti in passato su Instagram. Vivo in Olanda e non parlando Olandese la scelta ricade appunto su questi istituti dove il percorso di studi è gia “scritto” e prestabilito.
Ciao! Guarda purtroppo non conosco personalmente i percorsi nelle scuole che hai nominato. Ho avuto pareri contrastanti da persone che li hanno frequentati ma non mi sento di dirti la mia dato che non ne ho esperienza diretta. Se l’obiettivo è quello di lavorare in post audiovisivo, secondo me è fondamentale trovare un luogo dove prima di tutto di fa cinema, conoscendo da fuori l’ambiente posso dirti che è una cerchia non grandissima e che non c’è molto lavoro. Quindi bisogna mirare molto bene 👌 quello che ti consiglierei è di vedere corsi in ambienti come il centro sperimentale o simili e di trovare percorsi più brevi che ti permettano di fare teoria e di iniziare a praticare più a stretto contatto possibile con chi fa cinema e cortometraggi. Ripeto, è un ambiente relativamente piccolo, pochi progetti e si lavora per equipe e conoscenza. Bisogna formarsi in fretta e nei luoghi giusti, dove magari quello del fonico è visto come una parte marginale del prodotto finale 👌
In generale si, anche perchè le produzioni cinematografiche o i corti richiedono per forza team medio grandi e budget elevati oltre che lunghi tempi di realizzazione. Mentre in ambito musicale chi produce lo fa a budget ridotto, da solo. È molto più facile e frequente trovare produzioni su cui lavorare piuttosto che progetti audiovisivi. Non è comunque un mondo dove i lavori crescono sugli alberi, ma è un campo in cui se si capisce comeproporsi e si sa ttrovare qualcosa di differente, si lavora bene.
ciao,potresti aiutarmi a creare un brano elettropop ispirato ai daft punk, perchè sono un principiante ed è sempre stato il mio sogno fare musica ma non ho mai avuto l'occasione per iniziare, sarei molto felice se mi aiutassi
Ciao, mi piacerebbe molto! Normalmente offro questo tipo di tutoring a musicisti principianti per accompagnarli nella produzione dei loro primi brani. Scrivimi su smartstudio@zerofriendly.com e raccontami un po’ meglio la questione 👌
Io ho sempre vissuto con la musica, da piccolo suonavo la chitarra elettrica e ho preso lezioni per 5 anni, mio padre mi ha trasmesso la passione e suonava in una band rock/metal. Poi ho lasciato per dedicarmi ad altre passioni. Ora un gruppo di ragazzi della mia zona (ormai da 4 anni) hanno aperto un collettivo che fa musica Techno / hardgroove /trance. E mi ha risvegliato questa passione che ho sempre tenuto latente che però è sempre stata lì. è riesplosa in un modo folle e a 26 anni dopo una laurea in psicologia e vari lavori ho capito che voglio vivere di questo, voglio creare voglio vivere di sentimenti dati dalla musica. In questi 4 anni ho appoggiato questo collettivo andando alle loro serate ed è da 6 mesi che mi sono fatto regalare la mia prima console, ho cominciato grazie al loro appoggio ad imparare a "suonare" e ho già fatto le mie prime serate. Sto facendo tantissima ricerca su nuovi artisti. Voglio vivere di questo e adesso mi sto informando per fare un corso serio di 1 anno o più che mi permetta di entrare in questo ambiente lavorativamente parlando. Avresto qualche consiglio su che cosa intraprendere? al contempo sento la pressione del tempo, ho 26 anni e vorrei definire la mia "strada", senza perdere tempo. Andrea
Ciao, a livello professionale cosa studiare dipende strettamente da cosa esattamente vuoi fare, ma tieni conto che non esistono (anche se potrebbero farti credere il contrario) corsi che ti introducono più o meno al mondo del lavoro. Quello musicale è un campo in cui devi farti da solo e trovare il tuo modo di lavorare. Detto questo il mio consiglio è di capire esattamente cosa vuoi fare, come puoi iniziare a lavorare in proprio pensando ad una strategia creativa e cercare di non sentire la pressione del tempo che semplicemente non esiste. Apparte che sei giovane, ma poi la strada si fa facendola non decidendola a priori, mantieni alta la motivazione e cerca di uscire dalla logica del lavoro stabile perché questo non lo è. Se lavorerai continuativamente solo con la musica dovrai essere pronto a pensarlo come un lavoro che cambia continuamente, senza certezze, precario e flessibile per sempre. Questo ha ovviamente dei lati negativi e dei lati molto positivi, ma è semplicemente un altro paradigma rispetto a qualunque tipo di lavoro classico e/o dipendente (altra cosa che in musica praticamente non esiste)
@@andreadigiorgio chiaramente mette un po’ di paura questa prospettiva ma correrò il rischio. Preferisco fare una cosa che mi piace piuttosto che rimanere infelice. In ogni caso penso sia un percorso in divenire, non so cosa voglio fare precisamente perché ci sono un infinità di figure professionali dell ambito e soprattuto finché non inizi a studiare non conosci tutte le vie disponibili. Al momento le due cose che più mi interessano sono sicuramente produzione in primis e mi attira molto anche sound design. Domenica vado ad un openday alla scala di Milano per un corso di tecnologia del suono, cercherò di informarmi il più possibile
Ciao grande anche io faccio musica, con l'ausilio di software su pc. Non ho mai studiato musica, avrei proprio bisogno di pareri sulla musica che faccio.
Ciao! Partiamo dal presupposto che è SEMPRE necessario studiare, molto, sia su computer che su strumenti tradizionali, altrimenti si rimane sempre molto limitati. Se vuoi far sentire qualcosa mandaci tutto su smartstudio@zerofriendly.com e con i ragazzi di arrangiamenti e mix ti diamo un parere 👌
salve, sono all'ultimo anno delle superiori e sto pensando di andare alla Sae (un'accademia/università di produzione audio). Il mio dubbio se andarci o meno consiste nel aver paura di perdere tempo. So che la studierei tecnicamente il suono (da fonico), imparerei le tecniche di ripresa audio però la cosa che non mi convince è il fatto che non vi è l'aspetto creativo, mentre io voglio diventare un vero e proprio artista con un mio nome (non solo produttore). Produco già ormai da quasi 10 anni pertanto non sono nuovo nel settore, pertanto i dubbi in realtà sono molti, dato che non so se spendere 30.000 euro abbai senso dato che un po' ci cose le so già. Se mi rispondi mi farebbe davvero piacere perchè non ci sto capendo più niente.
Ciao! Se vuoi fare una carriera creativa non ti consiglierei mai di fare un percorso di tre anni in cui dedicare tutto il tuo tempo e le tue energie alla fonia. Sarebbe come consigliare ad uno che vuole correre di passare prima tre anni solo a costruire scarpe da corsa. D’altra parte ci sta perfettamente che tu voglia completarti a livello di competenze e saper gestire anche gli aspetti tecnici del lavoro, è questa completezza che fa la differenza tra chi gioca e chi sa cosa sta facendo 👌 Ne approfitto per ripeterti (mi perdonerai se l’ho già detto nel video 😅) che è proprio per questo che i corsi su Zerofriendly durano 3 o 6 mesi e non 3 anni. Proprio per offrire formazione e completezza a chi vuole lavorare come produttore OGGI, cioè essere una figura artistica, creativa, completa a livello tecnico e poliedrica 🤟🏽 Passioni come la tua richiedono un percorso un po’ particolare che finora era molto difficile incontrare in un’offerta formativa.
Ti ringrazio per avermi risposto (non ho nessuno con cui parlarne) Inoltre ho visto che ci sono università all’estero proprio di produzione musicale e composizione insieme (mi fanno impazzire perché c’è anche la parte soundtrack) le consigli aldilà del costo?
In linea di massima si, anche l'idea di andare all'estero può essere vincente perchè in Italia siamo anni luce indietro musicalmente. Detto questo dipende moltissimo dai programmi da affrontare e da esperienze di chi ha effettivamente frequentato queste accademie!
cosa ne pensi del fatto che oggi ormai praticamente a tutti i corsi insegnano solo con pc, daw e plugin? solo perchè più comodo e alla portata di chiunque.....l'era del digitale e della logica di consumo di massa sta soverchiando totalmente l'amore x il fascino analogico?...io lo trovoun po’ triste e demotivante questo aspetto.
In realtà la penso esattamente al contrario rispetto a quanto hai detto (su alcune cose): 1) penso che in realtà si studi e si lavori su plugin e software perché processori e tecniche si sono evolute, come in qualsiasi ambito professionale 2) il digitale e il consumismo in questo ambito non vanno necessariamente di pari passo, accedere più facilmente a tecnologia professionale per produrre e mixare e saperla usare veramente per produrre musica a livello professionale, sono due cose ben diverse! 3) anche il tanto blasonato fascino dell’analogico è ormai un fatto quasi solo di marketing per mantenerci incollati all’idea che prima era meglio di ora (non vero) e che per fare bella musica sia necessario spendere tanto (questo è il vero consumismo tossico). Come in tutte le cose bisogna ragionare ed essere mentalmente aperti e liberi di giudicare aspetti positivi e negativi di ogni cosa, a prescindere da preconcetti negativi o positivi che si possono avere sull’argomento 👌
@@andreadigiorgio sarà che personalmente detesto lavorare con i pc..e proprio non mi piace l'idea di suonare un computer. è musica, e io voglio toccare strumenti, non cliccare, digitare e sfogliare cartelle, tra bug, incompatibilità e crash...che poi si spende un botto anche per stare al passo con gli imminenti aggiornamenti. poi io la sento subito la differenza in realtà...non c'è calore nel dig,,i preconcetti non fanno parte del mio modo di approcciarmi alla realtà cmq, assolutamente. hai frainteso mi sa ciò che intendevo....il fine non è quello di fare la guerra al digitale...solo mi rendo conto che nn c'è più nessuno che suona e registra senza daws...
Chiaro capisco bene e ripeto, secondo me pensare che l’analogico sia a prescindere meglio del digitale, o che ci sia una differenza di suono (toccherebbe mettere a confronto processori simili, altrimenti “analogico” e “digitale” significa poco fuori contesto) è proprio una forma di preconcetto, che molto spesso nasce semplicemente da una mancata comprensione profonda di come funziona la tecnologia che usiamo(è un discorso lungo per cui servirebbero delle dimostrazioni, non basta parlarne qui ovviamente, ma il concetto di “calore” è una questiona matematica e fisica e non è assolutamente propria dei sistemi analogici di per se). Lo stesso discorso inoltre potrebbero farlo i musicisti del ‘7-‘800 ai primi che registravano e usavano microfoni dicendo “la vera musica si scrive solo su carta, l’idea di registrare snatura la nostra arte”. Menomale che tutti registrano in daw perché il mondo va avanti e gli strumenti si evolvono per il bene e per il meglio 👌
@@andreadigiorgio concordo. Gli strumenti, sono appunto strumenti, oggetti che ci aiutano a fare un lavoro o raggiungere un obiettivo. Per me conta solo se quello che fanno funziona bene nel contesto in cui li si usa, a prescindere da come sono fatti o da chi li ha fatti. Suono strumenti da quando avevo 10 anni e li ho sempre cambiati a seconda di quello che il mio animo "artistico" mi suggeriva di usare (poi nella realtà non ho nessun talento ma la musica per me è soprattutto divertimento o svago).
@@andreadigiorgio no, no per niente. io se giudico qualcosa lo faccio solo a posteriori sulla base di esperienze empiriche e ovviamente con i miei gusti o punti di vista. ho un paio di orecchie e una mentalità sufficentemente aperta per essere sicuro di ciò che dico, senza dovermi impuntare subito su una questione di ’io comprendo e te no’.
Ciao concordo pienamente con quello che hai detto mi piacerebbe approfondire il discorso produzione riguardo a musica tek house ho delle belle idee ma anche tanti dubbi ad esempio su mixing e mastering, mi piacerebbe fare un corso per acquisire queste cose che non conosco e che mi servono ma soprattutto uno volta imparate sono sicuro di poterle mettere un atto.tu sai indicarmi cosa fare? Ti ringrazio.
ciao andrea, ti volevo raccontare il mio problema chee ho ormai da troppi anni faccio il dj da circa 14 anni e negli anni ho ascoltato e suonato molti generi finchè ho trovato il mio. da anni provo a produrre, ho fatto dei corsi, ho imparato un po' la base della teoria musicale e di mix e master, ma il problema di fondo è la creatività, butto giu la mia idea, bella piena di suoni, mi gasa, la faccio suonare bene, 32/64 battute che amo, ma nel momento in cui dico ok devo stendere la traccia per quei 5 minuti mi blocco, la mia creatività finisce, la traccia da quel loop diventa una linea che man mano che va avanti diventa noiosa, mi ''deprimo'' e mollo. dopo un po' riprendo ma rifinisco sempre nel solito problema. il mio sogno è almeno una volta nella vita far uscire una mia traccia da qualche parte, perchè mi convinco che se quel loop prendesse forma potrebbe spaccare, o almeno per me. in questo caso penso che la creatività non la compri e non la studi, ma magari mi sbaglio. spero appena potrai leggere questo messaggio in un tuo consiglio.
Ciao Matteo, capisco perfettamente come ti senti e purtroppo è una cosa comune a tantissimi che producono musica. Mi vengono in mente due cose: 1) la creatività vera è quella che ti porta a scrivere un loop, se poi uno riesce a fissare l’idea, la stesura è un lavoro meccanico, di artigianato. Dove ovviamente la creatività c’entra, ma non è il punto focale. Tu hai già “creato”, ora devi perfezionare e seguire schematicamente un progetto. Quindi prima cosa è: progetta, proprio con carta e penna, il tuo arrangiamento, le durate, cosa deve succedere in ogni punto e poi limitati ad eseguire il piano. 2) considerato che non è probabilmente un problema di creatività vera e propria, il problema secondo me potrebbe essere nella “paura di esporsi”. Aver paura di finire un brano che si sa non essere perfetto e quindi avere come la sensazione che quel brano debba dire chi siamo e di cosa siamo capaci. Finché carichiamo il brano/video/opera di questo peso non saremo mai in grado di concludere nulla e per sicurezza ci auto assicureremo un fallimento certo nel non tentare neanche. Bisogna affrontare la parte pratica di chiusura del brano come un gioco, divertirsi, accettare di sbagliare e vedere le cose in un contesto più ampio e oggettivo in cui il brano è solo un piccolo tassello di un percorso da costruire! Non importa che sia perfetto, importa che SIA.
Ciao Matteo, anche io sono stato in questo loop che fa sentire non all’altezza o non abbastanza talentuosi. Ne sono “uscito” smettendo di pensare che ogni traccia che stessi producendo dovesse essere quella che suonerà per una grande label. Ho smesso di dedicare 1 mese a una produzione sperando di fare la hit mondiale, ho iniziato a chiuderle, anche se magari non all’altezza e non come le volessi io. Questo mi ha aiutato molto, produzione dopo produzione ad avere più confidenza con la stesura. Provaci 💪🏻
Ciao Andrea, grazie per questo video! Mi hai incuriosito molto con il tuo corso e visto che la musica e tutto ciò che ruota attorno ad essa mi appassiona e pensar di poter vivere con la musica per me sarebbe un sogno volevo chiederti: calcolando che ho 35 anni e che per una reale opportunità lavorativa sarei disposto a ricominciare da ZERO, sinceramente il tuo corso potrebbe far realizare questo sogno?
Andrea sei un grande! Ho 25 anni scrivo canzoni da una decina e da 7-8 utilizzo una daw per produrre musica Seppure da autodidatta abbia imparato diverse cose tra produzione e registrazione, inizio a soffrire della mancanza di una preparazione tecnica e professionale, dato che vorrei vivere della mia passione. Ti ho scoperto tramite delle recensioni di tastiere e sintetizzatori e, in tutta onestà video come questo mi servono come l’aria. Grazie di portare questo tipo di contenuti. Ancora meglio se poi a portarli è un ragazzo che potrebbe essere mio coetaneo e non un 60enne ormai inserito nell’industria musicale da troppo tempo per affrontare certi temi in modo attuale. Un saluto dalle Marche.
Grazie davvero di questo bellissimo commentone ❤️❤️ Sono felice che ti piacciano i miei contenuti e che ti siano utili! Se vorrai approfondire qualsiasi aspetto scrivimi pure (tramite profili social che trovi in descrizione) e sarò felice di aiutarti come e se posso 🤟🏽🤟🏽❤️
ciao, posso far entrare pad donner il flusso di informazioni mi tramite MIDI out midi jack 3.5 e farlo entrare sempre con jack 6.5mm a scheda audio in entrata sul canale canon predisposto normalmente per il microfono ecc..? posso avere il tuo iinstagram per spiegarti meglio?ù
Già... A 19 anni smisi di suonare col gruppo per studiare ingegneria elettronica.
Ora ho 58 anni, sono laureato, impiegato, incazzato nero. Un po' la propria passione va seguita. Bisogna cavalcare i propri sogni. Danno la forza per osare.
Altrimenti fate la fine che ho fatto io
Io ho sempre avuto una forte passione di comporre musica da colonna sonora, ma ahimè, per sfortuna nella vita e carenza economica, non ho mai toccato uno strumento musicale musicale ahahah
mi fischiano le orecchie ahahahahah lo aspettavo questo video
Video per te ❤️
Questo video è spettacolare. Mi ha chiarito ulteriormente le idee sul futuro, pur essendo indirizzato all'ambito musicale. La realtà è molto piu semplice, a volte, di come ce la dipingono
❤️❤️ sono felice di averti aiutato
Wow, amico mio questo video é un pezzo unico: complimenti;
da ex-studente di ingegneria elettronica che credeva di dover avere una struttura scientifica forte e che fosse l’unico modo per implementarla, da ventunenne che sta studiando piano per avere una conoscenza forte della teoria musicale per produrre meglio e wanna-be producer, ormai dai miei sedici anni a puntare a questo sogno.
Dita incrociate, mani sulle guance a coprire i volti e le parole degli altri, sei stato fenomenale e terribilmente d’aiuto: “non abbiate paura di affrontare un percorso vostro e non istituzionalizzato”, tosta, ma verità assoluta!
Sono molto felice che ti sia stato d’aiuto!! In bocca al lupo per la tua strada musicale ❤️❤️❤️
Ciao Andrea, io ho assolutamente bisogno di capire cosa studiare, quale percorso intraprendere, per imparare a fare musica elettronica. E ne ho bisogno proprio a livello psicologico perché è quello che mi piace fare !
Ho 27 anni, sono sempre stato condizionato dai miei che lavorano in azienda, ad intraprendere un percorso come il loro: volevo fare il classico, mi hanno fatto fare ragioneria, rendendo quel tredicenne insicuro perché "al classico si studia troppo". Poi volevo fare lettere, psicologia o educazione fisica e mi hanno convinto a fare economia perché "altrimenti non trovo lavoro". A 27 anni, ancora non riesco a laurearmi perché odio ciò che studio. Vado da un insegnante di chitarra da pochi mesi, quindi ho nozioni basilari di teoria musicale ma mi piacerebbe imparare a produrre musica elettronica (techno/edm) e realizzare musica mia.
Sono disperato oltre che demoralizzato, perché ancora oggi, pur volendo, non riesco ad abbandonare completamente economia, perché 1)credo che il settore musicale non proliferi di offerte di lavoro, 2) dovrei iniziare a 27 anni un percorso in cui non so se riuscirò 3) mi mancano 5 esami per laurearmi in economia. Ma sto psicologicamente a pezzi.
Da 1 settimana sto provando a creare qualcosa su ableton, guardando anche video su UA-cam. Qualche loop esce fuori ma mi sento abbastanza spaesato.
Grazie mille e scusami se sono stato lungo ..
Ciao! Grazie mille di aver condiviso questa domanda con me qui, ti rispondo in due modi:
1) mi sono preso la libertà di condividere il commento sul nostro profilo Instagram @zerofriendly.music e la nostra community ti sta cercando di rispondere nelle nostre storie, dacci un’occhiata!
2) sempre dal profilo Instagram scrivimi pure in DM e vedo se posso esserti di aiuto 🙏
@@andreadigiorgio grandissima idea Andrea ! Domani leggerò tutto, ora vado a nanna, mi aspetto però anche un tuo consiglio per capire quale percorso intraprendere ahhahahaha . In ogni caso, grazie di cuore ancora ❣️
Ciao, stavo cercando di sintetizzare una risposta qui in un commento ma è difficile darti un unico consiglio semplice. La tua è la situazione di moltissimi altri purtroppo, mi rendo conto del disagio che vivi perché, anche se in modo un po' diverso, l'ho sperimentato sulla mia pelle.
Sul discorso "dovrei iniziare a 27 anni un percorso in cui non so se riuscirò", mi sento di dirti che in realtà tutta la vita è così: anche il percorso universitario che stai affrontando non sai se lo riuscirai a finire, fai fatica, non sai dove ti porterà, nessuno ti sta promettendo ne assicurando nulla in ogni caso. Con questo bisogna farci i conti qualsiasi cosa si scelga di fare nella vita.
Inoltre ti direi anche che purtroppo si pensa che per essere felici bisogni necessariamente trasformare la propria passione in un lavoro, ma posso assicurarti che è una enorme trappola concettuale in quanto una volta trasformata in un lavoro, quella musicale è una carriera (come tutte le carriere in qualsiasi ambito professionale) piena di tantissime cose che hanno veramente poco a vedere con passione e musica.
Se vuoi conservare un amore puro e un divertimento sincero facendo musica, il mio consiglio è di NON cercare subito la strada lavorativa. Questa scelta arriva solo se e quando si capisce di voler approfondire al punto di rinunciare a parte del sentimento per costruire lentamente e faticosamente qualcosa di stabile.
Non voglio dire che il lavoro ammazza la passione, assolutamente no. Ma lavorare significa al 99% avere scadenze, stress, preoccupazione per i soldi, responsabilità, progetti, decine di ore di lavoro creativo forzato, stanchezza mentale e solo all'1% momenti di grande passione e divertimento. Ripeto, è normale, si chiama fatica e fa parte di tutte le cose della vita.
Una mia grandissima passione è quella per la cucina ad esempio, ho pensato più volte seriamente, con i conti alla mano, di aprire un ristorante e di cambiare vita. Rendendomi conto del rapporto tra passione e lavoro che vivo con la musica mi sono ritrovato a decidere serenamente che non lo farò mai, quella rimarrà passione pura!
È già un commento MOLTO lungo, ti invito a scrivermi su andrea.academy@zerofriendly.com se ti va di continuare questo scambio e parlarne meglio.
Quello che spero sia passato da questa piccola introduzione a quello che vorrei dirti, è una provocazione che ti porti intanto a scindere tra la necessità di approfondire una dimensione creativa per te vitale e l'eventuale idealizzazione che il mondo social ci propone: un mondo in cui la felicità si ottiene lavorando con i propri sogni e passioni.
Sono due cose molto diverse, la prima è la necessità costitutiva dell'uomo di creare, contemplare, appassionarsi. La seconda (la favola del lavoro-passione) è una menzogna, la realtà è che amo molto il mio lavoro, ma la questione è molto più complessa e diversa da come chi non ci è dentro possa immaginarla.
Spero di sentirti presto per mail! In bocca al lupo
wow sono affascinato da questo tuo commento pieno di vita e speranza. Io a soli 19 anni mi sembra di perdere giá la speranza, come per esempio in questo caso della musica mi faccio pare mentali perché è solo una passione e devo pensare a cose concrete ma è qui che ci si sbaglia perché le nostre passioni rimarranno per sempre quindi è ora di farsi trasportare dalla passione e dalla mente creativa di una persona non solo da numeri. Detto questo da oggi voglio incominciare un mio percorso musicale e farmi trasportare dalle vibes e dalle mie passioni.
’Mi iscrissi’😉....sono un amante delle lingue.....oddio detta così....vabeh🤣un caro saluto carissimo❤
Ciao Andrea,
Seguo con molto interesse i tuoi video che trovo appassionati e appassionanti. complimenti per la competenza la chiarezza e la semplicità espositiva.
Mi ha fatto venire voglia di avvicinarmi alla produzione e alla sintesi musicale.
Possiedo un controller midi, l’Arturia Keylab MK II 61.
Vorrei prendere un sintetizzatore analogico, Forse saró esagerato, ma ti chiedo cosa mi consiglieresti tra ARTURIA Polibrute e Moog sound studio 3.
E se si può collegare il controller midi a questi strumenti.
Se vuoi consigliarmi diversamente il campo è libero.
Grazie
Saluti
Ciao! Grazie 🙏☺️
Sono due synth nolto diversi, o meglio il moog soundstudio è composto da 3 synth diversi semimodulari, mentre il polybrute è un polifonico analogico.
Dipende totalmente dal tipo di musica che fai!
Ad entrambe le situazioni e possibile aggiungere un controller midi, ma probabilmente questo ti servirà solo sul soundstudio dato che il polybrute ha la sua tastiera e il suo sequencer integrati 👌
Andrea grazie, era video di cui avevo bisogno💕 comunque volevo chiederti se ti andrebbe di portare un video sul canale dove paragoni il korg sq 64 e la arturia beatstep pro. Grazie ancora per i tuoi video, ti supporto e ti stimo
Grazie davvero 🙏❤️
Ottima idea, me la segno 👌👌
Buonasera. Mi ha colpito molto questo video (ed in questo periodo ne sto guardando tanti) per tono, educazione e chiarezza. C'è possibilità di scriverle in privato in modo da spiegarle ciò che cerco?
Grazie 🙏 certo scrivimi pure in DM su Instagram a @zerofriendly.music
@@andreadigiorgio fatto. Grazie mille
Ciao Andrea, ho trovato per caso il tuo canale e mi sono iscritto.
Sono uscito dal liceo quest’anno e vorrei intraprendere una carriera per lavorare nel mondo della musica, che mi appassiona da sempre.
Usando Logic, da un paio di anni ho cominciato a buttare giù le idee che mi venivano in mente per delle produzioni ma mi rendo conto di non sapere nulla sul piano tecnico. Inoltre non ho potuto mai dedicargli il giusto tempo.
Ora, con un mio amico siamo appassionati di questo e vorremmo intraprendere un percorso. Stiamo valutando il corso di musica elettronica in conservatorio, che ne pensi? La mia inclinazione è quella di trovare melodie però per il momento mi risulta difficile completare la produzione. Infatti un mio brano scritto da me al pianoforte è stato completato solo dalla mano di un produttore professionista. Mi piacerebbe approfondire anche diversi ambiti della musica è non solo la produzione anche se essa rimane il punto di interesse principale.
Ti ringrazio se vorrai rispondermi e ti faccio i miei complimenti per i video che fai. Grazie mille
Ciao Raffaele, grazie del tuo racconto!
Se devo darti un consiglio secondo la mia modesta opinione, dato che sei giovane e hai un interesse vario e articolato, se puoi vai all’estero.
Qui in Italia purtroppo è veramente ancora molto difficile trovare un ambito in cui si studi produzione come vuoi fare tu, tantomeno in conservatorio da quel che so.
Ti consiglierei invece di dare un’occhiata ad istituti in inghilterra ad esempio, a Londra so che la scena e la mentalità sono molto diverse ad esempio, così come a Barcellona o Madrid.
Nel mio percorso ad un certo punto ho dovuto recuperare tanto tempo perso e fare tutto da solo, avendo purtroppo incontrato solo ambienti un po’ vecchi e che non permettevano il tipo di percorso a 360º di cui parli.
Non vorrei demoralizzarti o spaventarti, anzi, vorrei proprio che ti sentissi preso sul serio che secondo me una strada esiste e bisogna, se vuoi davvero spenderti per questo lavoro e per la rua passione, scommettere tutto su un percorso moderno, che purtroppo ripeto, qui in Italia fatico a vedere anche solo all’orizzonte.
@@andreadigiorgiociao, non avendo la possibilità di andare all’estero, tu che tipo di percorso consiglieresti?
Ciao Andrea, bellissimo videone come sempre! Cosa ne pensi delle scuole come la SAE, Abbey Road institute ecc? Vorrei fare un corso tecnico di fonia con il sogno/idea di lavorare nella post-production cinematografica o nella post-production nei videogames.
Ci siamo già sentiti in passato su Instagram. Vivo in Olanda e non parlando Olandese la scelta ricade appunto su questi istituti dove il percorso di studi è gia “scritto” e prestabilito.
Ciao! Guarda purtroppo non conosco personalmente i percorsi nelle scuole che hai nominato. Ho avuto pareri contrastanti da persone che li hanno frequentati ma non mi sento di dirti la mia dato che non ne ho esperienza diretta.
Se l’obiettivo è quello di lavorare in post audiovisivo, secondo me è fondamentale trovare un luogo dove prima di tutto di fa cinema, conoscendo da fuori l’ambiente posso dirti che è una cerchia non grandissima e che non c’è molto lavoro. Quindi bisogna mirare molto bene 👌 quello che ti consiglierei è di vedere corsi in ambienti come il centro sperimentale o simili e di trovare percorsi più brevi che ti permettano di fare teoria e di iniziare a praticare più a stretto contatto possibile con chi fa cinema e cortometraggi.
Ripeto, è un ambiente relativamente piccolo, pochi progetti e si lavora per equipe e conoscenza. Bisogna formarsi in fretta e nei luoghi giusti, dove magari quello del fonico è visto come una parte marginale del prodotto finale 👌
@@andreadigiorgio grazie mille per il consiglio! Ne farò tesero:)
Per quanto riguarda invece il settore musicale pensi ci sia più “richiesta” ?
In generale si, anche perchè le produzioni cinematografiche o i corti richiedono per forza team medio grandi e budget elevati oltre che lunghi tempi di realizzazione. Mentre in ambito musicale chi produce lo fa a budget ridotto, da solo. È molto più facile e frequente trovare produzioni su cui lavorare piuttosto che progetti audiovisivi. Non è comunque un mondo dove i lavori crescono sugli alberi, ma è un campo in cui se si capisce comeproporsi e si sa ttrovare qualcosa di differente, si lavora bene.
💚
ciao,potresti aiutarmi a creare un brano elettropop ispirato ai daft punk, perchè sono un principiante ed è sempre stato il mio sogno fare musica ma non ho mai avuto l'occasione per iniziare, sarei molto felice se mi aiutassi
Ciao, mi piacerebbe molto! Normalmente offro questo tipo di tutoring a musicisti principianti per accompagnarli nella produzione dei loro primi brani. Scrivimi su smartstudio@zerofriendly.com e raccontami un po’ meglio la questione 👌
Io ho sempre vissuto con la musica, da piccolo suonavo la chitarra elettrica e ho preso lezioni per 5 anni, mio padre mi ha trasmesso la passione e suonava in una band rock/metal. Poi ho lasciato per dedicarmi ad altre passioni. Ora un gruppo di ragazzi della mia zona (ormai da 4 anni) hanno aperto un collettivo che fa musica Techno / hardgroove /trance. E mi ha risvegliato questa passione che ho sempre tenuto latente che però è sempre stata lì. è riesplosa in un modo folle e a 26 anni dopo una laurea in psicologia e vari lavori ho capito che voglio vivere di questo, voglio creare voglio vivere di sentimenti dati dalla musica. In questi 4 anni ho appoggiato questo collettivo andando alle loro serate ed è da 6 mesi che mi sono fatto regalare la mia prima console, ho cominciato grazie al loro appoggio ad imparare a "suonare" e ho già fatto le mie prime serate. Sto facendo tantissima ricerca su nuovi artisti. Voglio vivere di questo e adesso mi sto informando per fare un corso serio di 1 anno o più che mi permetta di entrare in questo ambiente lavorativamente parlando. Avresto qualche consiglio su che cosa intraprendere? al contempo sento la pressione del tempo, ho 26 anni e vorrei definire la mia "strada", senza perdere tempo. Andrea
Ciao, a livello professionale cosa studiare dipende strettamente da cosa esattamente vuoi fare, ma tieni conto che non esistono (anche se potrebbero farti credere il contrario) corsi che ti introducono più o meno al mondo del lavoro. Quello musicale è un campo in cui devi farti da solo e trovare il tuo modo di lavorare.
Detto questo il mio consiglio è di capire esattamente cosa vuoi fare, come puoi iniziare a lavorare in proprio pensando ad una strategia creativa e cercare di non sentire la pressione del tempo che semplicemente non esiste.
Apparte che sei giovane, ma poi la strada si fa facendola non decidendola a priori, mantieni alta la motivazione e cerca di uscire dalla logica del lavoro stabile perché questo non lo è. Se lavorerai continuativamente solo con la musica dovrai essere pronto a pensarlo come un lavoro che cambia continuamente, senza certezze, precario e flessibile per sempre. Questo ha ovviamente dei lati negativi e dei lati molto positivi, ma è semplicemente un altro paradigma rispetto a qualunque tipo di lavoro classico e/o dipendente (altra cosa che in musica praticamente non esiste)
@@andreadigiorgio chiaramente mette un po’ di paura questa prospettiva ma correrò il rischio. Preferisco fare una cosa che mi piace piuttosto che rimanere infelice. In ogni caso penso sia un percorso in divenire, non so cosa voglio fare precisamente perché ci sono un infinità di figure professionali dell ambito e soprattuto finché non inizi a studiare non conosci tutte le vie disponibili. Al momento le due cose che più mi interessano sono sicuramente produzione in primis e mi attira molto anche sound design. Domenica vado ad un openday alla scala di Milano per un corso di tecnologia del suono, cercherò di informarmi il più possibile
Ciao grande anche io faccio musica, con l'ausilio di software su pc. Non ho mai studiato musica, avrei proprio bisogno di pareri sulla musica che faccio.
1:40, detto ciò non è necessario studiare. Anche se forse dovrei alzare l'asticella.
Ciao! Partiamo dal presupposto che è SEMPRE necessario studiare, molto, sia su computer che su strumenti tradizionali, altrimenti si rimane sempre molto limitati.
Se vuoi far sentire qualcosa mandaci tutto su smartstudio@zerofriendly.com e con i ragazzi di arrangiamenti e mix ti diamo un parere 👌
Ok.
salve, sono all'ultimo anno delle superiori e sto pensando di andare alla Sae (un'accademia/università di produzione audio). Il mio dubbio se andarci o meno consiste nel aver paura di perdere tempo. So che la studierei tecnicamente il suono (da fonico), imparerei le tecniche di ripresa audio però la cosa che non mi convince è il fatto che non vi è l'aspetto creativo, mentre io voglio diventare un vero e proprio artista con un mio nome (non solo produttore). Produco già ormai da quasi 10 anni pertanto non sono nuovo nel settore, pertanto i dubbi in realtà sono molti, dato che non so se spendere 30.000 euro abbai senso dato che un po' ci cose le so già. Se mi rispondi mi farebbe davvero piacere perchè non ci sto capendo più niente.
Ciao! Se vuoi fare una carriera creativa non ti consiglierei mai di fare un percorso di tre anni in cui dedicare tutto il tuo tempo e le tue energie alla fonia. Sarebbe come consigliare ad uno che vuole correre di passare prima tre anni solo a costruire scarpe da corsa.
D’altra parte ci sta perfettamente che tu voglia completarti a livello di competenze e saper gestire anche gli aspetti tecnici del lavoro, è questa completezza che fa la differenza tra chi gioca e chi sa cosa sta facendo 👌
Ne approfitto per ripeterti (mi perdonerai se l’ho già detto nel video 😅) che è proprio per questo che i corsi su Zerofriendly durano 3 o 6 mesi e non 3 anni. Proprio per offrire formazione e completezza a chi vuole lavorare come produttore OGGI, cioè essere una figura artistica, creativa, completa a livello tecnico e poliedrica 🤟🏽
Passioni come la tua richiedono un percorso un po’ particolare che finora era molto difficile incontrare in un’offerta formativa.
Ti ringrazio per avermi risposto (non ho nessuno con cui parlarne) Inoltre ho visto che ci sono università all’estero proprio di produzione musicale e composizione insieme (mi fanno impazzire perché c’è anche la parte soundtrack) le consigli aldilà del costo?
In linea di massima si, anche l'idea di andare all'estero può essere vincente perchè in Italia siamo anni luce indietro musicalmente. Detto questo dipende moltissimo dai programmi da affrontare e da esperienze di chi ha effettivamente frequentato queste accademie!
cosa ne pensi del fatto che oggi ormai praticamente a tutti i corsi insegnano solo con pc, daw e plugin? solo perchè più comodo e alla portata di chiunque.....l'era del digitale e della logica di consumo di massa sta soverchiando totalmente l'amore x il fascino analogico?...io lo trovoun po’ triste e demotivante questo aspetto.
In realtà la penso esattamente al contrario rispetto a quanto hai detto (su alcune cose):
1) penso che in realtà si studi e si lavori su plugin e software perché processori e tecniche si sono evolute, come in qualsiasi ambito professionale
2) il digitale e il consumismo in questo ambito non vanno necessariamente di pari passo, accedere più facilmente a tecnologia professionale per produrre e mixare e saperla usare veramente per produrre musica a livello professionale, sono due cose ben diverse!
3) anche il tanto blasonato fascino dell’analogico è ormai un fatto quasi solo di marketing per mantenerci incollati all’idea che prima era meglio di ora (non vero) e che per fare bella musica sia necessario spendere tanto (questo è il vero consumismo tossico).
Come in tutte le cose bisogna ragionare ed essere mentalmente aperti e liberi di giudicare aspetti positivi e negativi di ogni cosa, a prescindere da preconcetti negativi o positivi che si possono avere sull’argomento 👌
@@andreadigiorgio sarà che personalmente detesto lavorare con i pc..e proprio non mi piace l'idea di suonare un computer. è musica, e io voglio toccare strumenti, non cliccare, digitare e sfogliare cartelle, tra bug, incompatibilità e crash...che poi si spende un botto anche per stare al passo con gli imminenti aggiornamenti.
poi io la sento subito la differenza in realtà...non c'è calore nel dig,,i preconcetti non fanno parte del mio modo di approcciarmi alla realtà cmq, assolutamente. hai frainteso mi sa ciò che intendevo....il fine non è quello di fare la guerra al digitale...solo mi rendo conto che nn c'è più nessuno che suona e registra senza daws...
Chiaro capisco bene e ripeto, secondo me pensare che l’analogico sia a prescindere meglio del digitale, o che ci sia una differenza di suono (toccherebbe mettere a confronto processori simili, altrimenti “analogico” e “digitale” significa poco fuori contesto) è proprio una forma di preconcetto, che molto spesso nasce semplicemente da una mancata comprensione profonda di come funziona la tecnologia che usiamo(è un discorso lungo per cui servirebbero delle dimostrazioni, non basta parlarne qui ovviamente, ma il concetto di “calore” è una questiona matematica e fisica e non è assolutamente propria dei sistemi analogici di per se). Lo stesso discorso inoltre potrebbero farlo i musicisti del ‘7-‘800 ai primi che registravano e usavano microfoni dicendo “la vera musica si scrive solo su carta, l’idea di registrare snatura la nostra arte”. Menomale che tutti registrano in daw perché il mondo va avanti e gli strumenti si evolvono per il bene e per il meglio 👌
@@andreadigiorgio concordo. Gli strumenti, sono appunto strumenti, oggetti che ci aiutano a fare un lavoro o raggiungere un obiettivo. Per me conta solo se quello che fanno funziona bene nel contesto in cui li si usa, a prescindere da come sono fatti o da chi li ha fatti. Suono strumenti da quando avevo 10 anni e li ho sempre cambiati a seconda di quello che il mio animo "artistico" mi suggeriva di usare (poi nella realtà non ho nessun talento ma la musica per me è soprattutto divertimento o svago).
@@andreadigiorgio no, no per niente. io se giudico qualcosa lo faccio solo a posteriori sulla base di esperienze empiriche e ovviamente con i miei gusti o punti di vista. ho un paio di orecchie e una mentalità sufficentemente aperta per essere sicuro di ciò che dico, senza dovermi impuntare subito su una questione di ’io comprendo e te no’.
Ciao! Posso chiederti come si chiama la music academy di Bologna che hai frequentato?
Proprio “Music Academy” 👌
@@andreadigiorgio Ah trovato, grazie, perché forse stanno cambiando nome in Creative Hub Academy!
Ciao concordo pienamente con quello che hai detto mi piacerebbe approfondire il discorso produzione riguardo a musica tek house ho delle belle idee ma anche tanti dubbi ad esempio su mixing e mastering, mi piacerebbe fare un corso per acquisire queste cose che non conosco e che mi servono ma soprattutto uno volta imparate sono sicuro di poterle mettere un atto.tu sai indicarmi cosa fare? Ti ringrazio.
Ciao! Perché non mi scrivi su info@zerofriendly.com e organizziamo una chiacchierata 👍
Si va benissimo ti ringrazio molto.
ciao andrea, ti volevo raccontare il mio problema chee ho ormai da troppi anni
faccio il dj da circa 14 anni e negli anni ho ascoltato e suonato molti generi finchè ho trovato il mio.
da anni provo a produrre, ho fatto dei corsi, ho imparato un po' la base della teoria musicale e di mix e master, ma il problema di fondo è la creatività, butto giu la mia idea, bella piena di suoni, mi gasa, la faccio suonare bene, 32/64 battute che amo, ma nel momento in cui dico ok devo stendere la traccia per quei 5 minuti mi blocco, la mia creatività finisce, la traccia da quel loop diventa una linea che man mano che va avanti diventa noiosa, mi ''deprimo'' e mollo.
dopo un po' riprendo ma rifinisco sempre nel solito problema.
il mio sogno è almeno una volta nella vita far uscire una mia traccia da qualche parte, perchè mi convinco che se quel loop prendesse forma potrebbe spaccare, o almeno per me.
in questo caso penso che la creatività non la compri e non la studi, ma magari mi sbaglio.
spero appena potrai leggere questo messaggio in un tuo consiglio.
Ciao Matteo, capisco perfettamente come ti senti e purtroppo è una cosa comune a tantissimi che producono musica.
Mi vengono in mente due cose:
1) la creatività vera è quella che ti porta a scrivere un loop, se poi uno riesce a fissare l’idea, la stesura è un lavoro meccanico, di artigianato. Dove ovviamente la creatività c’entra, ma non è il punto focale. Tu hai già “creato”, ora devi perfezionare e seguire schematicamente un progetto. Quindi prima cosa è: progetta, proprio con carta e penna, il tuo arrangiamento, le durate, cosa deve succedere in ogni punto e poi limitati ad eseguire il piano.
2) considerato che non è probabilmente un problema di creatività vera e propria, il problema secondo me potrebbe essere nella “paura di esporsi”. Aver paura di finire un brano che si sa non essere perfetto e quindi avere come la sensazione che quel brano debba dire chi siamo e di cosa siamo capaci. Finché carichiamo il brano/video/opera di questo peso non saremo mai in grado di concludere nulla e per sicurezza ci auto assicureremo un fallimento certo nel non tentare neanche. Bisogna affrontare la parte pratica di chiusura del brano come un gioco, divertirsi, accettare di sbagliare e vedere le cose in un contesto più ampio e oggettivo in cui il brano è solo un piccolo tassello di un percorso da costruire! Non importa che sia perfetto, importa che SIA.
Ciao Matteo, anche io sono stato in questo loop che fa sentire non all’altezza o non abbastanza talentuosi. Ne sono “uscito” smettendo di pensare che ogni traccia che stessi producendo dovesse essere quella che suonerà per una grande label. Ho smesso di dedicare 1 mese a una produzione sperando di fare la hit mondiale, ho iniziato a chiuderle, anche se magari non all’altezza e non come le volessi io. Questo mi ha aiutato molto, produzione dopo produzione ad avere più confidenza con la stesura. Provaci 💪🏻
Ciao, in che orari si svolgono i tuoi corsi??
Tutti serali! Normalmente iniziano alle 8 e finiscono verso le 11 👌
Ciao Andrea, grazie per questo video! Mi hai incuriosito molto con il tuo corso e visto che la musica e tutto ciò che ruota attorno ad essa mi appassiona e pensar di poter vivere con la musica per me sarebbe un sogno volevo chiederti: calcolando che ho 35 anni e che per una reale opportunità lavorativa sarei disposto a ricominciare da ZERO, sinceramente il tuo corso potrebbe far realizare questo sogno?
Ciao! Perché non mi scrivi su info@zerofriendly.com così organizziamo una chiamata, ci conosciamo e ne parliamo così so dirti cosa ne penso 👌
Perche' un editore musicale si prende un brano e poi non lo produce e non lo divulga? Capita tranquilli.
🤔
Andrea sei un grande! Ho 25 anni scrivo canzoni da una decina e da 7-8 utilizzo una daw per produrre musica
Seppure da autodidatta abbia imparato diverse cose tra produzione e registrazione, inizio a soffrire della mancanza di una preparazione tecnica e professionale, dato che vorrei vivere della mia passione. Ti ho scoperto tramite delle recensioni di tastiere e sintetizzatori e, in tutta onestà video come questo mi servono come l’aria. Grazie di portare questo tipo di contenuti. Ancora meglio se poi a portarli è un ragazzo che potrebbe essere mio coetaneo e non un 60enne ormai inserito nell’industria musicale da troppo tempo per affrontare certi temi in modo attuale. Un saluto dalle Marche.
Grazie davvero di questo bellissimo commentone ❤️❤️
Sono felice che ti piacciano i miei contenuti e che ti siano utili!
Se vorrai approfondire qualsiasi aspetto scrivimi pure (tramite profili social che trovi in descrizione) e sarò felice di aiutarti come e se posso 🤟🏽🤟🏽❤️
ciao, posso far entrare pad donner il flusso di informazioni mi tramite MIDI out midi jack 3.5 e farlo entrare sempre con jack 6.5mm a scheda audio in entrata sul canale canon predisposto normalmente per il microfono ecc..? posso avere il tuo iinstagram per spiegarti meglio?ù
Ciao mi trovi come @andreadigiorgiomusic 👌