gli scienziati-che siano dilettanti o professionisti-sono le persone piu buone ed esemplari al mondo! In genere non amano il potere ne ' il denaro e pertanto sono assolutamente ONESTI, generosi e sociali. Capirete che,purtroppo,sono una assoluta minoranza....un'altra virtù e 'l'umiltà e l'autostima autoreferenziale. Gli individui "socialmente pericolosi" sono essenzialmente privi di autostima autoreferenziale e,la loro aggressività,dipende essenzialmente dal voler cercare nella approvazione altrui la conferma-OSSESSIVA-della loro capacità di dominare la vita. Proprio come il bambino- memeticamente immaturo-cerca nei genitori il rimedio alla propria insicurezza(fisiologica).Vorrei- partendo della parola"insicurezza" giungere al nocciolo fondamentale della questione: il nocciolo si chiama semplicemente:PAURA!Quando il bambino diventa adulto senza aver esorcizzato la paura-naturale nel bambino-semplicemente rimane bambino con solo il fenotipo dell'adulto....E da questa mancata maturazione emergono tutti gli svariati aspetti psicofisici del disagio dell'uomo attuale.Dalle varie psicopatologie(ansia,depressione,disagio sociale,fobie,nevrosi, e quant'altro,per giungere-nei casi più eclatanti,alle personalità multiple,disturbi di adattamento sociale ecc.fino ai casi estremi-mancanza di empatia,crudeltà gratuite nei confronti degli animali e degli umani fini al sado- msochismo e alla delinquenza e criminalità.SI-certo-le persone più gratuitamente MALVAGIE sono le persone più deboli ! perché adulti nel soma e bambini nello spirito.Se mi posso permettere-e me lo permetto(secondo ovviamente la mia personale opinione)-anche le varie credenze religiose emergono da questo succitato "nocciolo".Le credenze religiose sono -tutte- FAVOLE- credute da bambini e portate-con progressivo consolidamento-nella fase adulta(che-però-secondo quanto spiegato in precedenza-si tratta di una falsata fase adulta.La credenza religiosa non è altro che tutta una serie di "fake news" che si tramanda memeticamente, da genitore(o omologo) al figlio non ancora maturo per sottoporre a critica razionale gli assunti- spesso inculcati-in buona o cattiva fede-dagli avi ai discendento per trasmissione memetica(ripetizione del concetto-ndr).Solo una evidenza razionale può essere assorbita e fissata nel" software"maturo del vero adulto/il resto è solo banale tradizione(ripeto) di notizie prive di evidenza dal soggetto A al soggetto B/e così via....Non sono idee schiettamente personali ma dettate dalla scienza dell'evoluzione=Neoevoluzionismo.Oggi il 95%~degli scienziati sono concordi nell'accettare l'evoluzionismo e il "Principio Antropico"...Io appartengo semplicemente a questa nutrita schierata maggioranza....!Pubblico questa in effetti lunghissima esposizione-mi auguro non prolissa- perché la filosofia della scienza è nel mio DNA ...Ovviamente mi aspetto anche una valanga di opposizioni ,addirittura minacciose note di disapprovazione,finanche a frasi fatte-come si usa oggi-" ma questo sedicente Dr.Osvaldo è proprio un "TROLL"...,,Saluto tutti gli amici(che spero-nonostante tutto)rimarranno amici....
Che bello hai trovato il punto loco della gravità alla fine! Mazza e tutto torna il tutto ,a parte alcune correzioni , in tutto lo studio di Guglielmo Tell sulla gravità che hai fatto ,che maestro di simpatia . Grazie mille! Lo pepitaaaaa!
ciao l'ipotesi di uno spazio tempo quantizzato è quello che viene proposto ma se lo spazio è quantizzato e lo si capisce dalla costante di Planck il tempo non potrebbe essere quantizzato sto parlando di altri lavori di fisici che hanno ipotizzato il Chronon? quindi lavorare su una congiunzione di spazio e tempo quantizzato? perchè il tempo dovrebbe sfuggire alla quantizzazione? in questo modo si avrebbero velocità discrete e quindi prevedibili nell'infinitamente piccolo.
Innanzitutto complimenti per il video. Ora sarebbero 1000 le domande da fare, ma ho bisogno di farne una in particolare. Il limite della misurazione oltre il quale un fotone collassa su se stesso è riferito alla lunghezza di Planck?
@@PepitediScienza La (o ti) ringrazio per il metodo usato nell’esporre con la PAROLA contenuti che difficilmente altrimenti sono compresi. Una grande parte della stima che nutro per Carlo Rovelli è il suo modo di spiegare con parole abbastanza semplici concetti profondamente alternativi. E’ vero che Galilei dice che “Il linguaggio della scienza è la matematica” ma se ciò fosse autenticamente vero, non comprendo l’accanimento che il pensiero contemporaneo aveva nei suoi confronti. Il pensiero matematico è da sempre gestito da pochi e difficilmente può cambiare la visione del senso comune delle cose. Quindi è la matematica tradotta in parola che aiuta alla visione alternativa del pensiero e della realtà.
Ciao Benso! Sono d'accordo sul fatto che la parola è essenziale per comunicare la scienza. E difatti ne parlo proprio nell'ultimo video sulla meccanica quantistica, quello in cui Bohr cerca un linguaggio esatto e privo di contraddizioni. Ma è anche vero che senza la matematica non avremmo capito questi concetti che solo dopo si traducono in parole. O comunque c'è sempre un gioco di scambi tra parole e matematica anche durante il processo di creazione e comprensione delle teorie fisiche. Ti ringrazio per questa bella riflessione! (Ci possiamo dare del tu :D ) Ciao! Simone
Ti ringrazio, ho acquistato il tuo libro "A cavallo di un protone" per donarlo a mio nipote, penso sia giusto che sin da piccoli avere la visione della realtà, ( Schrödinger...?) come si manifesta a noi "adesso". Tutto è possibile, naturalmente.
Vorrei farle i complimenti per il canale. Ha una capacità divulgativa magnetica, più forte della forza di gravità! Anche se mi occupo d'altro, questi argomenti mi hanno da sempre affascinata. Vorrei farle una domanda/riflessione. Probabilmente è stupida. Come va interpretato il tempo per chi sogna? Cioè se sono solo ferma e sveglia, ciò che intorno a me si muove mi da un'idea di tempo, e sembra spostarsi velocemente rispetto a me (Per quello che ho capito sulla relatività). Però sono sveglia e me ne rendo conto. Nel momento in cui dormo, il "mio tempo" che cos'è se non riesco a paragonarlo con niente visto che non sono cosciente?. Semplicemente esiste ma non posso descriverlo, può solo descriverlo chi è nella mia stanza e sta facendo qualcosa?. Per lui il tempo passa lentamente, io invece al risveglio ho la sensazione che sia passato in fretta ( l'unica cosa su cui mi aggrappo sono i sogni, quando si rappresentano nella mia mente mi danno una concezione estesa del tempo che trascorro dormendo). Magari mi son gia risposta da sola, ma vorrei, se possibile una sua spiegazione che sicuramente può aiutarmi a comprendere meglio la relatività. Grazie per l'attenzione.
Mi scuso se non ho fatto una domanda strettamente legata a questo video. Se mi son permessa di aprire questo dibattito qui sotto è perchè lei padroneggia benissimo questo concetto nei suoi video e a un certo punto mi sono chiesta questa cosa. PS: nella seconda parte di questo video è stato davvero esaustivo. Inizialmente ho avuto qualche difficoltà nel recepire il concetto dei volumi multipli dei quanti di spazio. La linea con la loro sequenza, mi ha aiutato molto a rappresentare il concetto nella mia mente.
Cara Alessandra, grazie mille per i tuoi commenti così appassionati e pieni di voglia di sapere ! Affronterei la domanda sul "tempo proprio in un sogno", facendo una distinzione tra il tempo percepito ed il tempo misurato da un orologio. Il tempo a cui si riferisce la fisica e quindi la relatività è il tempo di un orologio che ci portiamo appresso. Quello è il tempo proprio. Il "mio tempo" come l'ha chiamato lei. Descriverlo in un commento ora è forse impossibile, ma sto preparando una serie dedicata proprio al tempo. Al suo significato, alla sua origine, alla sua esistenza. Il tempo dentro un sogno, invece, è più vicino al "tempo percepito", che è diverso dal primo. Infatti, mentre l'orologio segna che son passati 5 minuti, posso avere la sensazione che sia passata un'ora (per esempio se aspetto una notizia importante) o possono volare (per esempio se mi sto divertendo molto). Un sogno è una elaborazione della nostra mente, quindi è tempo percepito e credo che non vi siano teorie in grado di spiegare con trasparenza cristallina come si possa definire il tempo dentro un sogno. Quello che trovo assolutamente affascinante è il concetto di tempo, quello di cui parla lei quando si riferisce alla sensazione del tempo che passa quando vediamo il resto delle cose muoversi intorno a noi. Ed è di questo che mi occuperò presto. Per finire con una battuta, forse dovremmo portarci un orologio nei nostri sogni, per misurare il "tempo proprio" e fare qualche esperimento eheh. Mi spiace di non poter dare una risposta. Credo che tale risposta non vi sia. Non ancora. ;) Un saluto!
@@PepitediScienza La ringrazio per il "suo tempo" a me dedicato per rispondere! Questa curiosità sul tempo per me è nata soprattutto quando ero piccola e vidi per la prima volta il famoso "giratempo" nel terzo capitolo della saga di Harry Potter. L'interesse è cresciuto ancora di più da quando ho visto Interstellar. Comunque aspetterò questa serie di video sul tempo su cui sta lavorando. Suppongo, anzi, spero venga spiegato meglio il famoso esempio dei due specchi (con l'oscillazione fra i due di una radiazione lumisona). Per concludere, mi aspettavo più o meno non ci fosse una risposta o una definizione per ciò che le ho chiesto. Me ne sono resa conto mentre le scrivevo, cercando di far ordine nella mia testa. Adesso porterò con me l'orologio nel sogno! ahahah. Un saluto!!
Buongiorno Alessandra ! Mi ricordavo che avevi un grande interesse nel capire il concetto di tempo. E ora che ho quasi finito di pubblicare la serie sul tempo, ti mando questo link a uno dei video, in caso tu abbia voglia di approfondire. Un abbraccio! :) Simone. Ecco il link: ua-cam.com/video/NjRj6txsbs4/v-deo.html
2. Allo stesso tempo, sono soggette alle leggi di gravità Io penso che le forze che tengono unito l'atomo siano talmente gigantesche rispetto alle forze di gravità dei corpi celesti da praticamente annullarne gli effetti. Forse potrà esserci una deviazione infinitesimale, talmente piccola che non verrà mai rilevata. Come lo scostamento dell'asse di rotazione terrestre dovuto alla forza gravitazionale di un meteorite a miliardi di anni luce da noi
Avrei una domanda. Perché meccanica quantistica e relatività generale sono incompatibili? È dovuto al fatto che non abbiamo esperienza delle interazioni gravitazionali nel mondo dei quanti?
È un problema prettamente matematico, cercando di quantizzare la gravità insieme alle altre forze vari termini tendono ad infinito, il che significa che non è possibile rinormalizzare le equazioni che ne descriverebbero il comportamento.
Buongiorno Simone! Intanto, ti volevo dire che a breve, tramite Amazon, arriverà il tuo protone ed anch'io ci monterò a cavallo e ti dirò dove mi ha portato... Eppoi, un suggerimento terminologico (perché le parole ci aiutano a capire): perché, nei video, non utilizzare il termine nanoscopico (un neologismo?) anziché microscopico... in fondo è in quei piccolissimi spazi che si manifesta il mistero quantico!
Ciao Giovanni! Il fatto è che micro andava benissimo, volendo dire "piccolo" in greco, ma poi l'hanno usato per il milionesimo di (metro, Kg, L, ecc). Stessa cosa per nano, che si riferisce ad una scala precisa. Quindi ci vorrebbe un prefisso per quantistico, tipo quantoscopico :P
E' veramente tosta la gravità quantistica a loop, ma secondo me questa diatriba con la teoria delle stringhe deve finire, non è affatto detto che l'una escluda, totalmente, l'altra. E comunque, la teoria delle stringhe è certamente più completa e adatta a divenire una teoria onnicomprensiva che non significa solo teoria quantistica della gravità. Detto questo, il fatto che lo spazio sia discreto, mi lascia perplesso, forse è così, altrimenti, se fosse continuo, ci sarebbe una quantità infinita di informazione necessaria per descrivere una distanza nello spazio (i decimali sarebbero infiniti), ma rinunciare così all'infinitamente piccolo potrebbe facilmente portare alla fine degli universi infiniti con la conseguenza di buttare alle ortiche tutto ciò che oggi da un senso alla nostra comprensione della realtà fisica per ripiombare in uno universo finito.
Voglio chiarire che questo pensiero deriva dalla convinzione dell'ipotesi dell'universo matematico in cui ogni struttura è possibile, che sia concepibile o meno dal cervello umano, per cui anche la teoria delle stringhe sarebbe, in ogni caso, solo una descrizione parziale di un sistema di universi dove vigono le regole della fisica quantistica e gli spazi di Hilbert, con tutte le sue stranezze in merito ad infinite copie di stessi, cervelli di Boltzmann compresi. Il problema è che o è così, includendo Tutto nel pacco regalo, oppure non c'è un senso per cui le cose siano come le vediamo e l'altro non abbia altrettanto diritto all'esistenza, sia pur separata non solo fisicamente dalla nostra realtà.
Buongiorno Simone e grazie, da una parte posso provare a immaginare che lo spazio sia composto da quanti gravitazionali, che il campo gravitazionale sia lo spazio stesso. Con tanta immaginazione ma la metafora della "spuma quantistica" rende l'idea. Se posso ti chiedo solo un chiarimento: i quanti gravitazionali, questa schiuma, è lo spazio attorno alla materia ? quindi è attorno a me. Immaginiamo di entrare in un corridoio vuoto, se cammino, questi si dispongono attorno, quindi lo spazio che vado a occupare si """apre""" per farmi passare ? se così fosse, loro si contraggono ? nel senso lo spazio attorno a me muta ? grazie e perdona la confusione : )
Ciao Antonio, bella domanda, per niente confusa! Lo spazio non si apre al tuo passaggio. La materia interagisce con i quanto di spazio ma questo non implica che in un punto vi sia un atomo OPPURE un quanto di spazio. Proprio perché lo spazio non è questa scatola in cui si muove la materia. Il fatto è che "ricalibrare" il nostro pensiero per abbracciare questa visione così diversa è difficile. Una cosa però che hai detto è vero. Al tuo passaggio in una stanza, lo spazio(-tempo) si curva a causa della presenza della tua massa. Quindi sì, lo spazio muta al tuo passaggio. È un effetto piccolissimo, chiaramente. Lo stesso effetto che, in grande, fa ruotare la Terra intorno al Sole. Se vuoi capirlo meglio, ne parlo nel video "Perché il tempo rallenta vicino alle masse?" A presto! :) Simone
@@PepitediScienza Grazie, seguo volentieri i tuoi nuovi video e recupero quelli passati. In un punto può esserci sia materia che quanti di spazio. Si, pazzesco, ma se fosse diversamente allora i quanti di spazio sarebbero come la materia, sarebbero un contenuto. Invece sono una cosa diversa. Non posso neanche dire che ci siamo immersi. Cadrei nuovamente un una visualizzazione sbagliata. Dove sono io non c'è il liquido della piscina. Lo spazio è quello su cui siamo strutturati. Come fosse lo scheletro, il supporto del tutto. Va beh... Immagini sfocate, molto sfocate. Grazie ancora. Antonio
A proposito di quanto si dice al termine del video, che non si può confinare un oggetto, per quanto piccolo come un elettrone, in uno spazio indefinitamente piccolo pena il vederlo svanire all'interno del "suo buco nero ". Questa cosa non mi convince. La discussione verte sulla posizione dell'oggetto, e sul volerla determinare con precisione comunque elevata. Ebbene, per definire una posizione non è necessario ridurre un oggetto a una dimensione puntiforme, il che ovviamente gli attribuirebbe densità indefinitamente grande. Per individuarne la posizione ci si può riferire al suo centro geometrico, ente puramente adimensionale ma perfettamente idoneo a definire una posizione nello spazio attraverso, appunto, coordinate spaziali. La conclusione poi mi pare ovvia. Sicuramente sbaglierò, mi piacerebbe sapere in cosa.
Buongiorno ! Grazie per la domanda, è interessante e ben posta. Bisogna pensare a come si svolge il processo di "misura" della posizione di un oggetto. Ogni misura si effettua con uno strumento. Da un righello, a un laser, a un microscopio. Per quanto complicato possa essere lo strumento, un'azione di misura sempre porta con sé un "errore di misura", che dipende da vari fattori, alcuni dei quali possono essere eliminati (per esempio, se ho la mano più ferma, le mie misure saranno più precise), mentre altri non si possono eliminare, perché sono "errori di misura" impliciti nello strumento che uso. Per esempio, con un righello che ha "tacchette" di un millimetro, posso determinare la posizione di un punto sul foglio a meno di 0,5 mm. Cioè, in realtà quel che posso dire veramente è che il punto che misuro si trova in una certa posizione "più o meno 0,5 mm", ovvero posso dare una finestra di 1 mm e posso dire che il punto sta lì dentro, secondo il mio strumento. Quindi si capisce che una misura ci dà un valore della posizione, "più o meno un certo errore", ovvero ci dà una finestra dentro la quale si trova l'oggetto. Non possiamo restringere la posizione dell'oggetto meglio di così, perché lo strumento ha dei limiti intrinseci. Ovvero lo strumento ci dice che l'oggetto si trova in quella finestra, ma dove esattamente non ce lo può assicurare. Quel che accade poi per misure più sofisticate è un pochino più complesso, perché in generale una misura ci dà un valore e una finestra in cui si ha una certa probabilità di trovare l'oggetto misurato. Ma la sostanza della "finestra" non cambia. Per riassumere, l'atto di una misura non fornisce mai un valore netto, ma sempre un valore "migliore" (best value, in Inglese) e una finestra attorno a quel valore. Tale finestra ci dice di quanto lo strumento ha potuto sbagliarsi. Quindi per poter individuare la posizione di un oggetto con più accuratezza, dovremmo usare uno strumento più sofisticato, che ci fornisce una finestra più ristretta. Insomma, la limitazione con cui si può misurare una "osservabile" (in questo caso la posizione) implica questo concetto di finestra e di restrizione di tale finestra per individuare la posizione con più accuratezza. Spero che la spiegazione sia stata chiara ! Se ha altri dubbi o non la convince, non esiti a commentare questa risposta ! :) Buona giornata e grazie mille ! :)
la storiasiamonoi ha centrato il problema e la risposta dell'autore mostra chiaramente che le basi del suo ragionamento non tengono il problema e' irrisolvibile Platone 2400 anni fa aveva capito cio' e per questo aveva teorizzato il mondo platonico delle IDEE un mondo ideale dove il principio di indeterminazione non vale per le IDEE l'entropia e' costante in un mondo reale la posizione e velocita' non sono determinabili perche' il sistema e' un sistema termodinamico dove l'entropia aumenta la spiegazione di heisemberg e' legata ad un mondo sorpassato in definitiva in tutte le branche della scienza esiste l'indeterminazione ma essa e' dovuta al II principio della termodinamica quindi tutti umili solo i fisici ci hanno stordito con 90 anni di indeterminazione!
E se il gravitone si facesse vedere e se fosse soggetto alla quantizzazione cosa cambierebbe in cosmologia .......forse è una domanda stupida ma io sono un ignorante scusami🙏🙂
Bellissimi video come al solito,credo anche intuitivamente sia scorretto pensare che un segmento AB si possa dividere infinite volte,ad un certo valore ,un quark o una stringa, la materia deve terminare e se il segmento non è fatto di materia cosa stiamo misurando?
Ciao Antonio! Esatto, è proprio quello il punto :) Ma solo se accetti una visione atomistica del mondo, cosa che non tutti gli antichi Greci erano disposti a fare. :) A presto, Simone
Il problema di questo ragionamento è che la materia NON è una specie di 'granello', ma un 'campo', o almeno questa è l'idea. Ad ogni buon conto, il tessuto dello spazio tempo certamente Non è assimilabile alla materia. Mi rendo perfettamente conto che per dominare gli infiniti della gravità quantistica, o di riffa o di raffa si deve quantizzare lo spazio-tempo, ma questa quantizzazione non è assolutamente detto rappresenti i 'mattoncini' ultimi, al momento non si sa se il tessuto possa essere stirato a piacimento. Mi permetto solo di ragionare sugli effetti dell'inflazione che lo spazio lo stira in maniera estremamente violenta, e nelle aree fuori il nostro universo, ancora soggette all'inflazione, essa continua da un tempo infinito.
Da Leonardo da Vinci ad Albert Einstein: Come facevano ad essere geniali? Erano geniali perché conoscevano Dio e sapevano chi fosse, ma non potevano dirlo apertamente per non essere tacciati come malati mentali (Vangelo di Giovanni 12.37/41). Ma Dio è possibile conoscerlo unicamente nei processi psicotici in cui l'individuo perde la realtà paradisiaca della fanciullezza (Genesi 2.7/8) repentinamente, per cui la memorizza e la ricorda, in cui è la chiave di accesso della scienza e della conoscenza. MA QUESTO IL MONDO NON LO SA: Difatti lo psicotico non è malato mentale ma avendo conosciuto e memorizzato l'Eden vissuto nel passato (la chiave di volta) non riesce più a vivere come gli altri. Appare evidente come l'umanità viva nell'ignoranza.
Ciao Asura! Il paradosso di Zenone non regge per il fatto che la somma di infiniti termini non è sempre un numero infinito. Sommando 0,5 + 0,25 + 0,125 + ... e sommando sempre la metà del numero precedente, si sommano infiniti termini, ma la somma totale è esattamente = 1. Ai tempi di Zenone, il concetto di infinito non era chiaro. :D Ciao! Simone
Ciao, I buchi neri sono spazio-tempo contorti da una grande energia e l'equazione di campo della relatività generale ci permette proprio di calcolare queste deformazioni dovute all'energia.
Ciao Fabio, aggiungerei che alla singolarità la relatività generale incontra dei problemi, ed è qui che entra in gioco la gravità quantistica :) Grazie per il tuo commento!
ERRORE LINGUISTICO DI MISCHIARE IL VEDERE COSE CON LA MATEMATICA E LA LOGICA Posso trovare implica occhi, vista . Infiniti punti fra 2 punti è esatto ma vale nella simulazione matematica e non nella realtà dei solidi . Qualcuno ci casca perchè noi ipotizziamo di poter zoommare e vedere all'infinito Il fatto che io possa ingigantire alla mia vista in modo tale da definire che vi sia qualcosa in mezzo è umano e fuorviante e non è reale ma è qualcosa che accade solo in modelli teorici matematici. Per provarvelo faro' un esempio. Allora vale anche il contrario se io zoomo all'indietro all'infinito l'universo o non esiste o è costituito da soli 2 punti perchè io ho umanamente applicato un modello matematico alla realtà fingendo di avere l'occhio di Dio e vedere l'universo come 2 pixel (esattamente come esso è ) L'universo non è due punti e fra due punti non esistonoinfiniti punti. Pace e Amore a Tutti
La domanda e' .... Gli effetti di gravita' che portano alla formazione di una massa , sono equivalenti in tutto l ' universo o dipendono dallo spazio circostante ? Cioe' , provo a spiegarmi meglio .... Un atomo di ferro che per esempio si trova tra noi e un altra galassia , soggetto alla stessa gravita' di uno che si trova sulla terra , ha la stessa grandezza del nostro ?
gli scienziati-che siano dilettanti o professionisti-sono le persone piu buone ed esemplari al mondo! In genere non amano il potere ne ' il denaro e pertanto sono assolutamente ONESTI, generosi e sociali. Capirete che,purtroppo,sono una assoluta minoranza....un'altra virtù e 'l'umiltà e l'autostima autoreferenziale. Gli individui "socialmente pericolosi" sono essenzialmente privi di autostima autoreferenziale e,la loro aggressività,dipende essenzialmente dal voler cercare nella approvazione altrui la conferma-OSSESSIVA-della loro capacità di dominare la vita. Proprio come il bambino- memeticamente immaturo-cerca nei genitori il rimedio alla propria insicurezza(fisiologica).Vorrei- partendo
della parola"insicurezza" giungere al nocciolo fondamentale della questione: il nocciolo si chiama semplicemente:PAURA!Quando il bambino diventa adulto senza aver esorcizzato la paura-naturale nel bambino-semplicemente rimane bambino con solo il fenotipo dell'adulto....E da questa mancata maturazione emergono tutti gli svariati aspetti psicofisici del disagio dell'uomo attuale.Dalle varie psicopatologie(ansia,depressione,disagio sociale,fobie,nevrosi, e quant'altro,per giungere-nei casi più eclatanti,alle personalità multiple,disturbi di adattamento sociale ecc.fino ai casi estremi-mancanza di empatia,crudeltà gratuite nei confronti degli animali e degli umani fini al sado- msochismo e alla delinquenza e criminalità.SI-certo-le persone più gratuitamente MALVAGIE sono le persone più deboli ! perché adulti nel soma e bambini nello spirito.Se mi posso permettere-e me lo permetto(secondo ovviamente la mia personale opinione)-anche le varie credenze religiose emergono da questo succitato "nocciolo".Le credenze religiose sono -tutte- FAVOLE- credute da bambini e portate-con progressivo consolidamento-nella fase adulta(che-però-secondo quanto spiegato in precedenza-si tratta di una falsata fase adulta.La credenza religiosa non è altro che tutta una serie di "fake news" che si tramanda memeticamente, da genitore(o omologo) al figlio non ancora maturo per sottoporre a critica razionale gli assunti- spesso inculcati-in buona o cattiva fede-dagli avi ai discendento per trasmissione memetica(ripetizione del concetto-ndr).Solo una evidenza razionale può essere assorbita e fissata nel" software"maturo del vero adulto/il resto è solo banale tradizione(ripeto) di notizie prive di evidenza dal soggetto A al soggetto B/e così via....Non sono idee schiettamente personali ma dettate dalla scienza dell'evoluzione=Neoevoluzionismo.Oggi il 95%~degli scienziati sono concordi nell'accettare l'evoluzionismo e il "Principio Antropico"...Io appartengo semplicemente a questa nutrita schierata maggioranza....!Pubblico questa in effetti lunghissima esposizione-mi auguro non prolissa- perché la filosofia della scienza è nel mio DNA ...Ovviamente mi aspetto anche una valanga di opposizioni ,addirittura minacciose note di disapprovazione,finanche a frasi fatte-come si usa oggi-" ma questo sedicente Dr.Osvaldo è proprio un "TROLL"...,,Saluto tutti gli amici(che spero-nonostante tutto)rimarranno amici....
eccola
Che bello hai trovato il punto loco della gravità alla fine! Mazza e tutto torna il tutto ,a parte alcune correzioni , in tutto lo studio di Guglielmo Tell sulla gravità che hai fatto ,che maestro di simpatia . Grazie mille! Lo pepitaaaaa!
ciao l'ipotesi di uno spazio tempo quantizzato è quello che viene proposto ma se lo spazio è quantizzato e lo si capisce dalla costante di Planck il tempo non potrebbe essere quantizzato sto parlando di altri lavori di fisici che hanno ipotizzato il Chronon? quindi lavorare su una congiunzione di spazio e tempo quantizzato? perchè il tempo dovrebbe sfuggire alla quantizzazione? in questo modo si avrebbero velocità discrete e quindi prevedibili nell'infinitamente piccolo.
Ciao Daniele! Parliamo proprio di tempo quantistico in quest'altro video: ua-cam.com/video/4IevC3T-D18/v-deo.html
Ciao! :) Simone
Innanzitutto complimenti per il video. Ora sarebbero 1000 le domande da fare, ma ho bisogno di farne una in particolare. Il limite della misurazione oltre il quale un fotone collassa su se stesso è riferito alla lunghezza di Planck?
Ciao Alessio, non esattamente. Si riferisce alla dimensione di un buco nero con massa pari all'elettrone :) Ciao! Simone
bellissimo, grazie
Grazie Benso! :) A presto
@@PepitediScienza
La (o ti) ringrazio per il metodo usato nell’esporre con la PAROLA contenuti che difficilmente altrimenti sono compresi. Una grande parte della stima che nutro per Carlo Rovelli è il suo modo di spiegare con parole abbastanza semplici concetti profondamente alternativi. E’ vero che Galilei dice che “Il linguaggio della scienza è la matematica” ma se ciò fosse autenticamente vero, non comprendo l’accanimento che il pensiero contemporaneo aveva nei suoi confronti. Il pensiero matematico è da sempre gestito da pochi e difficilmente può cambiare la visione del senso comune delle cose. Quindi è la matematica tradotta in parola che aiuta alla visione alternativa del pensiero e della realtà.
Ciao Benso! Sono d'accordo sul fatto che la parola è essenziale per comunicare la scienza. E difatti ne parlo proprio nell'ultimo video sulla meccanica quantistica, quello in cui Bohr cerca un linguaggio esatto e privo di contraddizioni. Ma è anche vero che senza la matematica non avremmo capito questi concetti che solo dopo si traducono in parole. O comunque c'è sempre un gioco di scambi tra parole e matematica anche durante il processo di creazione e comprensione delle teorie fisiche. Ti ringrazio per questa bella riflessione! (Ci possiamo dare del tu :D ) Ciao! Simone
Ti ringrazio, ho acquistato il tuo libro "A cavallo di un protone" per donarlo a mio nipote, penso sia giusto che sin da piccoli avere la visione della realtà, ( Schrödinger...?) come si manifesta a noi "adesso". Tutto è possibile, naturalmente.
Ciao Benso! Grande!! Spero che gli piaccia :) Simone
Vorrei farle i complimenti per il canale. Ha una capacità divulgativa magnetica, più forte della forza di gravità! Anche se mi occupo d'altro, questi argomenti mi hanno da sempre affascinata. Vorrei farle una domanda/riflessione. Probabilmente è stupida. Come va interpretato il tempo per chi sogna? Cioè se sono solo ferma e sveglia, ciò che intorno a me si muove mi da un'idea di tempo, e sembra spostarsi velocemente rispetto a me (Per quello che ho capito sulla relatività). Però sono sveglia e me ne rendo conto. Nel momento in cui dormo, il "mio tempo" che cos'è se non riesco a paragonarlo con niente visto che non sono cosciente?. Semplicemente esiste ma non posso descriverlo, può solo descriverlo chi è nella mia stanza e sta facendo qualcosa?. Per lui il tempo passa lentamente, io invece al risveglio ho la sensazione che sia passato in fretta ( l'unica cosa su cui mi aggrappo sono i sogni, quando si rappresentano nella mia mente mi danno una concezione estesa del tempo che trascorro dormendo). Magari mi son gia risposta da sola, ma vorrei, se possibile una sua spiegazione che sicuramente può aiutarmi a comprendere meglio la relatività. Grazie per l'attenzione.
Mi scuso se non ho fatto una domanda strettamente legata a questo video. Se mi son permessa di aprire questo dibattito qui sotto è perchè lei padroneggia benissimo questo concetto nei suoi video e a un certo punto mi sono chiesta questa cosa. PS: nella seconda parte di questo video è stato davvero esaustivo. Inizialmente ho avuto qualche difficoltà nel recepire il concetto dei volumi multipli dei quanti di spazio. La linea con la loro sequenza, mi ha aiutato molto a rappresentare il concetto nella mia mente.
Cara Alessandra, grazie mille per i tuoi commenti così appassionati e pieni di voglia di sapere !
Affronterei la domanda sul "tempo proprio in un sogno", facendo una distinzione tra il tempo percepito ed il tempo misurato da un orologio. Il tempo a cui si riferisce la fisica e quindi la relatività è il tempo di un orologio che ci portiamo appresso. Quello è il tempo proprio. Il "mio tempo" come l'ha chiamato lei. Descriverlo in un commento ora è forse impossibile, ma sto preparando una serie dedicata proprio al tempo. Al suo significato, alla sua origine, alla sua esistenza.
Il tempo dentro un sogno, invece, è più vicino al "tempo percepito", che è diverso dal primo. Infatti, mentre l'orologio segna che son passati 5 minuti, posso avere la sensazione che sia passata un'ora (per esempio se aspetto una notizia importante) o possono volare (per esempio se mi sto divertendo molto). Un sogno è una elaborazione della nostra mente, quindi è tempo percepito e credo che non vi siano teorie in grado di spiegare con trasparenza cristallina come si possa definire il tempo dentro un sogno.
Quello che trovo assolutamente affascinante è il concetto di tempo, quello di cui parla lei quando si riferisce alla sensazione del tempo che passa quando vediamo il resto delle cose muoversi intorno a noi. Ed è di questo che mi occuperò presto.
Per finire con una battuta, forse dovremmo portarci un orologio nei nostri sogni, per misurare il "tempo proprio" e fare qualche esperimento eheh.
Mi spiace di non poter dare una risposta. Credo che tale risposta non vi sia. Non ancora. ;)
Un saluto!
@@PepitediScienza La ringrazio per il "suo tempo" a me dedicato per rispondere! Questa curiosità sul tempo per me è nata soprattutto quando ero piccola e vidi per la prima volta il famoso "giratempo" nel terzo capitolo della saga di Harry Potter. L'interesse è cresciuto ancora di più da quando ho visto Interstellar. Comunque aspetterò questa serie di video sul tempo su cui sta lavorando. Suppongo, anzi, spero venga spiegato meglio il famoso esempio dei due specchi (con l'oscillazione fra i due di una radiazione lumisona). Per concludere, mi aspettavo più o meno non ci fosse una risposta o una definizione per ciò che le ho chiesto. Me ne sono resa conto mentre le scrivevo, cercando di far ordine nella mia testa. Adesso porterò con me l'orologio nel sogno! ahahah. Un saluto!!
Buongiorno Alessandra ! Mi ricordavo che avevi un grande interesse nel capire il concetto di tempo. E ora che ho quasi finito di pubblicare la serie sul tempo, ti mando questo link a uno dei video, in caso tu abbia voglia di approfondire. Un abbraccio! :) Simone. Ecco il link: ua-cam.com/video/NjRj6txsbs4/v-deo.html
È possibile parlare con te in provato ?, piacere Luca
2. Allo stesso tempo, sono soggette alle leggi di gravità
Io penso che le forze che tengono unito l'atomo siano talmente gigantesche rispetto alle forze di gravità dei corpi celesti da praticamente annullarne gli effetti. Forse potrà esserci una deviazione infinitesimale, talmente piccola che non verrà mai rilevata. Come lo scostamento dell'asse di rotazione terrestre dovuto alla forza gravitazionale di un meteorite a miliardi di anni luce da noi
Avrei una domanda. Perché meccanica quantistica e relatività generale sono incompatibili? È dovuto al fatto che non abbiamo esperienza delle interazioni gravitazionali nel mondo dei quanti?
È un problema prettamente matematico, cercando di quantizzare la gravità insieme alle altre forze vari termini tendono ad infinito, il che significa che non è possibile rinormalizzare le equazioni che ne descriverebbero il comportamento.
Buongiorno Simone!
Intanto, ti volevo dire che a breve, tramite Amazon, arriverà il tuo protone ed anch'io ci monterò a cavallo e ti dirò dove mi ha portato...
Eppoi, un suggerimento terminologico (perché le parole ci aiutano a capire): perché, nei video, non utilizzare il termine nanoscopico (un neologismo?) anziché microscopico... in fondo è in quei piccolissimi spazi che si manifesta il mistero quantico!
Ciao Giovanni! Il fatto è che micro andava benissimo, volendo dire "piccolo" in greco, ma poi l'hanno usato per il milionesimo di (metro, Kg, L, ecc). Stessa cosa per nano, che si riferisce ad una scala precisa. Quindi ci vorrebbe un prefisso per quantistico, tipo quantoscopico :P
E' veramente tosta la gravità quantistica a loop, ma secondo me questa diatriba con la teoria delle stringhe deve finire, non è affatto detto che l'una escluda, totalmente, l'altra. E comunque, la teoria delle stringhe è certamente più completa e adatta a divenire una teoria onnicomprensiva che non significa solo teoria quantistica della gravità. Detto questo, il fatto che lo spazio sia discreto, mi lascia perplesso, forse è così, altrimenti, se fosse continuo, ci sarebbe una quantità infinita di informazione necessaria per descrivere una distanza nello spazio (i decimali sarebbero infiniti), ma rinunciare così all'infinitamente piccolo potrebbe facilmente portare alla fine degli universi infiniti con la conseguenza di buttare alle ortiche tutto ciò che oggi da un senso alla nostra comprensione della realtà fisica per ripiombare in uno universo finito.
Voglio chiarire che questo pensiero deriva dalla convinzione dell'ipotesi dell'universo matematico in cui ogni struttura è possibile, che sia concepibile o meno dal cervello umano, per cui anche la teoria delle stringhe sarebbe, in ogni caso, solo una descrizione parziale di un sistema di universi dove vigono le regole della fisica quantistica e gli spazi di Hilbert, con tutte le sue stranezze in merito ad infinite copie di stessi, cervelli di Boltzmann compresi. Il problema è che o è così, includendo Tutto nel pacco regalo, oppure non c'è un senso per cui le cose siano come le vediamo e l'altro non abbia altrettanto diritto all'esistenza, sia pur separata non solo fisicamente dalla nostra realtà.
Buongiorno Simone e grazie, da una parte posso provare a immaginare che lo spazio sia composto da quanti gravitazionali, che il campo gravitazionale sia lo spazio stesso. Con tanta immaginazione ma la metafora della "spuma quantistica" rende l'idea. Se posso ti chiedo solo un chiarimento: i quanti gravitazionali, questa schiuma, è lo spazio attorno alla materia ? quindi è attorno a me. Immaginiamo di entrare in un corridoio vuoto, se cammino, questi si dispongono attorno, quindi lo spazio che vado a occupare si """apre""" per farmi passare ? se così fosse, loro si contraggono ? nel senso lo spazio attorno a me muta ? grazie e perdona la confusione : )
Ciao Antonio, bella domanda, per niente confusa!
Lo spazio non si apre al tuo passaggio. La materia interagisce con i quanto di spazio ma questo non implica che in un punto vi sia un atomo OPPURE un quanto di spazio. Proprio perché lo spazio non è questa scatola in cui si muove la materia. Il fatto è che "ricalibrare" il nostro pensiero per abbracciare questa visione così diversa è difficile.
Una cosa però che hai detto è vero. Al tuo passaggio in una stanza, lo spazio(-tempo) si curva a causa della presenza della tua massa. Quindi sì, lo spazio muta al tuo passaggio. È un effetto piccolissimo, chiaramente. Lo stesso effetto che, in grande, fa ruotare la Terra intorno al Sole. Se vuoi capirlo meglio, ne parlo nel video "Perché il tempo rallenta vicino alle masse?" A presto! :) Simone
@@PepitediScienza Grazie, seguo volentieri i tuoi nuovi video e recupero quelli passati. In un punto può esserci sia materia che quanti di spazio. Si, pazzesco, ma se fosse diversamente allora i quanti di spazio sarebbero come la materia, sarebbero un contenuto. Invece sono una cosa diversa. Non posso neanche dire che ci siamo immersi. Cadrei nuovamente un una visualizzazione sbagliata. Dove sono io non c'è il liquido della piscina. Lo spazio è quello su cui siamo strutturati. Come fosse lo scheletro, il supporto del tutto. Va beh... Immagini sfocate, molto sfocate. Grazie ancora. Antonio
Grazie a te, Antonio, per le belle discussioni! Ciao! Simone
A proposito di quanto si dice al termine del video, che non si può confinare un oggetto, per quanto piccolo come un elettrone, in uno spazio indefinitamente piccolo pena il vederlo svanire all'interno del "suo buco nero ". Questa cosa non mi convince. La discussione verte sulla posizione dell'oggetto, e sul volerla determinare con precisione comunque elevata. Ebbene, per definire una posizione non è necessario ridurre un oggetto a una dimensione puntiforme, il che ovviamente gli attribuirebbe densità indefinitamente grande. Per individuarne la posizione ci si può riferire al suo centro geometrico, ente puramente adimensionale ma perfettamente idoneo a definire una posizione nello spazio attraverso, appunto, coordinate spaziali. La conclusione poi mi pare ovvia. Sicuramente sbaglierò, mi piacerebbe sapere in cosa.
Buongiorno ! Grazie per la domanda, è interessante e ben posta. Bisogna pensare a come si svolge il processo di "misura" della posizione di un oggetto. Ogni misura si effettua con uno strumento. Da un righello, a un laser, a un microscopio. Per quanto complicato possa essere lo strumento, un'azione di misura sempre porta con sé un "errore di misura", che dipende da vari fattori, alcuni dei quali possono essere eliminati (per esempio, se ho la mano più ferma, le mie misure saranno più precise), mentre altri non si possono eliminare, perché sono "errori di misura" impliciti nello strumento che uso. Per esempio, con un righello che ha "tacchette" di un millimetro, posso determinare la posizione di un punto sul foglio a meno di 0,5 mm. Cioè, in realtà quel che posso dire veramente è che il punto che misuro si trova in una certa posizione "più o meno 0,5 mm", ovvero posso dare una finestra di 1 mm e posso dire che il punto sta lì dentro, secondo il mio strumento.
Quindi si capisce che una misura ci dà un valore della posizione, "più o meno un certo errore", ovvero ci dà una finestra dentro la quale si trova l'oggetto. Non possiamo restringere la posizione dell'oggetto meglio di così, perché lo strumento ha dei limiti intrinseci. Ovvero lo strumento ci dice che l'oggetto si trova in quella finestra, ma dove esattamente non ce lo può assicurare.
Quel che accade poi per misure più sofisticate è un pochino più complesso, perché in generale una misura ci dà un valore e una finestra in cui si ha una certa probabilità di trovare l'oggetto misurato. Ma la sostanza della "finestra" non cambia.
Per riassumere, l'atto di una misura non fornisce mai un valore netto, ma sempre un valore "migliore" (best value, in Inglese) e una finestra attorno a quel valore. Tale finestra ci dice di quanto lo strumento ha potuto sbagliarsi. Quindi per poter individuare la posizione di un oggetto con più accuratezza, dovremmo usare uno strumento più sofisticato, che ci fornisce una finestra più ristretta.
Insomma, la limitazione con cui si può misurare una "osservabile" (in questo caso la posizione) implica questo concetto di finestra e di restrizione di tale finestra per individuare la posizione con più accuratezza.
Spero che la spiegazione sia stata chiara ! Se ha altri dubbi o non la convince, non esiti a commentare questa risposta ! :) Buona giornata e grazie mille ! :)
la storiasiamonoi ha centrato il problema e la risposta dell'autore mostra chiaramente che le basi del suo ragionamento non tengono
il problema e' irrisolvibile
Platone 2400 anni fa aveva capito cio' e per questo aveva teorizzato il mondo platonico delle IDEE
un mondo ideale dove il principio di indeterminazione non vale
per le IDEE l'entropia e' costante
in un mondo reale la posizione e velocita' non sono determinabili perche' il sistema e' un sistema termodinamico dove l'entropia aumenta
la spiegazione di heisemberg e' legata ad un mondo sorpassato
in definitiva in tutte le branche della scienza esiste l'indeterminazione ma essa e' dovuta al II principio della termodinamica
quindi tutti umili solo i fisici ci hanno stordito con 90 anni di indeterminazione!
E se il gravitone si facesse vedere e se fosse soggetto alla quantizzazione cosa cambierebbe in cosmologia .......forse è una domanda stupida ma io sono un ignorante scusami🙏🙂
Bellissimi video come al solito,credo anche intuitivamente sia scorretto pensare che un segmento AB si possa dividere infinite volte,ad un certo valore ,un quark o una stringa, la materia deve terminare e se il segmento non è fatto di materia cosa stiamo misurando?
Ciao Antonio! Esatto, è proprio quello il punto :) Ma solo se accetti una visione atomistica del mondo, cosa che non tutti gli antichi Greci erano disposti a fare. :) A presto, Simone
@@PepitediScienza rinnovo i complimenti per la chiarezza dei video, spero che farai una puntata sulla teoria delle stringhe
Ciao Antonio! Il video sulle stringhe è in preparazione per l'inizio dell'anno prossimo :) A presto! Simone
Il problema di questo ragionamento è che la materia NON è una specie di 'granello', ma un 'campo', o almeno questa è l'idea. Ad ogni buon conto, il tessuto dello spazio tempo certamente Non è assimilabile alla materia. Mi rendo perfettamente conto che per dominare gli infiniti della gravità quantistica, o di riffa o di raffa si deve quantizzare lo spazio-tempo, ma questa quantizzazione non è assolutamente detto rappresenti i 'mattoncini' ultimi, al momento non si sa se il tessuto possa essere stirato a piacimento. Mi permetto solo di ragionare sugli effetti dell'inflazione che lo spazio lo stira in maniera estremamente violenta, e nelle aree fuori il nostro universo, ancora soggette all'inflazione, essa continua da un tempo infinito.
Da Leonardo da Vinci ad Albert Einstein:
Come facevano ad essere geniali?
Erano geniali perché conoscevano Dio e sapevano chi fosse, ma non potevano dirlo apertamente per non essere tacciati come malati mentali (Vangelo di Giovanni 12.37/41). Ma Dio è possibile conoscerlo unicamente nei processi psicotici in cui l'individuo perde la realtà paradisiaca della fanciullezza (Genesi 2.7/8) repentinamente, per cui la memorizza e la ricorda, in cui è la chiave di accesso della scienza e della conoscenza.
MA QUESTO IL MONDO NON LO SA:
Difatti lo psicotico non è malato mentale ma avendo conosciuto e memorizzato l'Eden vissuto nel passato (la chiave di volta) non riesce più a vivere come gli altri.
Appare evidente come l'umanità viva nell'ignoranza.
Quindi in un ipotetico viaggio da A ad A1, non ci arriverò mai?
se volesse saltare su ogni atomo da A a A1 ci metterebbe tanto ma arriverebbe, se volesse saltare su ogni punto no
Paradosso di Zenone per confutare il tempo?
Ciao Asura! Il paradosso di Zenone non regge per il fatto che la somma di infiniti termini non è sempre un numero infinito. Sommando 0,5 + 0,25 + 0,125 + ... e sommando sempre la metà del numero precedente, si sommano infiniti termini, ma la somma totale è esattamente = 1. Ai tempi di Zenone, il concetto di infinito non era chiaro. :D Ciao! Simone
Quindi il punto non é adimensionale ma é 10 ‐³⁴ m³?
Ciao, I buchi neri sono spazio-tempo contorti da una grande energia e l'equazione di campo della relatività generale ci permette proprio di calcolare queste deformazioni dovute all'energia.
Ciao Fabio, aggiungerei che alla singolarità la relatività generale incontra dei problemi, ed è qui che entra in gioco la gravità quantistica :) Grazie per il tuo commento!
ERRORE LINGUISTICO DI MISCHIARE IL VEDERE COSE CON LA MATEMATICA E LA LOGICA
Posso trovare implica occhi, vista . Infiniti punti fra 2 punti è esatto ma vale nella simulazione matematica e non nella realtà dei solidi .
Qualcuno ci casca perchè noi ipotizziamo di poter zoommare e vedere all'infinito
Il fatto che io possa ingigantire alla mia vista in modo tale da definire che vi sia qualcosa in mezzo è umano e fuorviante e non è reale ma è qualcosa che accade solo in modelli teorici matematici.
Per provarvelo faro' un esempio.
Allora vale anche il contrario se io zoomo all'indietro all'infinito l'universo o non esiste o è costituito da soli 2 punti perchè io ho umanamente applicato un modello matematico alla realtà fingendo di avere l'occhio di Dio e vedere l'universo come 2 pixel (esattamente come esso è )
L'universo non è due punti e fra due punti non esistonoinfiniti punti.
Pace e Amore a Tutti
La domanda e' .... Gli effetti di gravita' che portano alla formazione di una massa , sono equivalenti in tutto l ' universo o dipendono dallo spazio circostante ? Cioe' , provo a spiegarmi meglio .... Un atomo di ferro che per esempio si trova tra noi e un altra galassia , soggetto alla stessa gravita' di uno che si trova sulla terra , ha la stessa grandezza del nostro ?