Grazie davvero, Julian, per la tua assiduità nel seguirmi. Continuerò a fare il gioco di indovinare l'argomento degli episodi perché piace a molti di voi, a quanto pare. :)
Ciao, Carmine ! Grazie davvero per il tema interessantissimo. La mia lingua madre e` russa, e ci si puo` trovare molte parole dell' origine indoeuropeo ( o anche proto indoeuropeo) che sono simili al italiano. Per esempio : " дом " ( dom), " вдова" ( vdova) - " vedova" in italiano, " мастер" ( master) -" maestro", " ветер"( veter) - " vento " et cetera.
Grazie a te come sempre per aver ascoltato anche questo episodio con grande interesse e per aver condiviso le parole russe che sono simili all'italiano! :)
Grazie per questo nuovo podcast molto informativo ! Mi ha ricordato i miei corsi di linguistica all'università 😉. Questo è davvero un argomento emozionante. Ci sono molte parole francesi e italiane che si assomigliano 😅
Sono contento che ti sia piaciuto, anche perché è un argomento che mi appassiona tantissimo, sia perché adoro la storia antica, sia perché adoro la linguistica. :)
Per comodità ho parlato di "Proto-Indoeuropei" nel senso di parlanti della lingua proto-indoeuropea ricostruita dai linguisti. Questo episodio è tutto incentrato sulle ipotesi e deduzioni dei linguisti. Nel prossimo episodio parlerò di quella cultura specifica, di cui gli archeologi hanno ritrovato le tracce, che con molta probabilità era costuitita da parlanti della lingua "proto-indoeuropea".
Mi chiedo come si può escludere la possibilità seguente: Le proto-indoeuropei venivano del Europa mediterranea e le parole come cipresso, olivo o alloro mancano perché i popoli che non vivevano più nella questa regione dimenticavano queste parole perché non potevano utilizzare più queste parole. Perché non potevano più utilizzarle? Perché non c'è questo tipo di piante nelle altre regioni. Ad esempio: Si io et mio fratello e mia sorella sono nati in Europa mediterranea, forse conosciamo molti nomi di alberi, però forse dimenticheranno questi nomi se più tardi vivono molto tempo in regioni dove questi tipi di alberi non esistono: ad esempio, io in Marocco, mio fratello nella Svezia et mia sorella in Argentina. Se noi non dimentichiamo queste parole, i nostri figli probabilmente non le conosceranno - anche se nostri figli impareranno la nostra lingua romanza. Non penso che i proto-indoeuropei provenivano realmente dell'Europa mediterranea, ma lo scopo della mia domanda è di comprendere meglio il metodo e ragionamento.
Capisco il tuo ragionamento e grazie per il tuo commento interessante. È un buon punto di partenza per una riflessione. Credo però che ti possa rispondere solo un linguista che studia a fondo l'evoluzione del vocabolario di una lingua. Quello che comunque spiego nell'episodio è che il "proto-indoeuropeo" è una lingua ricostruita dai linguisti e che presumibilmente era quella che più si avvicinava alla lingua parlata dai popoli delle steppe, prima di cominciare le loro migrazioni verso l'Europa e l'Asia, per cui la mancanza e la presenza di certi vocaboli era uno specchio del mondo che conoscevano e da cui provenivano. Il proto-indoeuropeo non era quindi la lingua parlata dalle popolazioni che sono derivate nel corso del tempo da loro (figli, nipoti, pronipoti, ecc.) che potevano aver dimenticato o meno certe parole. Le popolazioni successive già non parlavano più il proto-indoeuropeo ricostruito dai linguisti, ma lingue ormai diverse. Ascolta anche l'episodio sulle migrazioni in cui parlo di come sarebbero derivate le lingue figlie del proto-indoeuropeo come le lingue germaniche, italiche, celtiche e così via.
Sono stato un fedele ascoltatore dal primo giorno che ti ho incontrato e il gioco di indovinare il nome del podcast è molto divertente.
Grazie davvero, Julian, per la tua assiduità nel seguirmi. Continuerò a fare il gioco di indovinare l'argomento degli episodi perché piace a molti di voi, a quanto pare. :)
Grazie mille!
Grazie mille a te! 😉
Ciao, Carmine ! Grazie davvero per il tema interessantissimo. La mia lingua madre e` russa, e ci si puo` trovare molte parole dell' origine indoeuropeo ( o anche proto indoeuropeo) che sono simili al italiano. Per esempio : " дом " ( dom), " вдова" ( vdova) - " vedova" in italiano, " мастер" ( master) -" maestro", " ветер"( veter) - " vento " et cetera.
Grazie a te come sempre per aver ascoltato anche questo episodio con grande interesse e per aver condiviso le parole russe che sono simili all'italiano! :)
Grazie per questo nuovo podcast molto informativo ! Mi ha ricordato i miei corsi di linguistica all'università 😉. Questo è davvero un argomento emozionante. Ci sono molte parole francesi e italiane che si assomigliano 😅
Sono contento che ti sia piaciuto, anche perché è un argomento che mi appassiona tantissimo, sia perché adoro la storia antica, sia perché adoro la linguistica. :)
@@Italianglot Anche a me è piaciuto molto studiare la storia antica a scuola !
Anche a me. Mi piace tantissimo! :)
Proto-Indoeuropei???🤔 ua-cam.com/video/Rg2iKHAO4r8/v-deo.html
Per comodità ho parlato di "Proto-Indoeuropei" nel senso di parlanti della lingua proto-indoeuropea ricostruita dai linguisti. Questo episodio è tutto incentrato sulle ipotesi e deduzioni dei linguisti. Nel prossimo episodio parlerò di quella cultura specifica, di cui gli archeologi hanno ritrovato le tracce, che con molta probabilità era costuitita da parlanti della lingua "proto-indoeuropea".
Mi chiedo come si può escludere la possibilità seguente: Le proto-indoeuropei venivano del Europa mediterranea e le parole come cipresso, olivo o alloro mancano perché i popoli che non vivevano più nella questa regione dimenticavano queste parole perché non potevano utilizzare più queste parole. Perché non potevano più utilizzarle? Perché non c'è questo tipo di piante nelle altre regioni. Ad esempio: Si io et mio fratello e mia sorella sono nati in Europa mediterranea, forse conosciamo molti nomi di alberi, però forse dimenticheranno questi nomi se più tardi vivono molto tempo in regioni dove questi tipi di alberi non esistono: ad esempio, io in Marocco, mio fratello nella Svezia et mia sorella in Argentina. Se noi non dimentichiamo queste parole, i nostri figli probabilmente non le conosceranno - anche se nostri figli impareranno la nostra lingua romanza.
Non penso che i proto-indoeuropei provenivano realmente dell'Europa mediterranea, ma lo scopo della mia domanda è di comprendere meglio il metodo e ragionamento.
Capisco il tuo ragionamento e grazie per il tuo commento interessante. È un buon punto di partenza per una riflessione. Credo però che ti possa rispondere solo un linguista che studia a fondo l'evoluzione del vocabolario di una lingua. Quello che comunque spiego nell'episodio è che il "proto-indoeuropeo" è una lingua ricostruita dai linguisti e che presumibilmente era quella che più si avvicinava alla lingua parlata dai popoli delle steppe, prima di cominciare le loro migrazioni verso l'Europa e l'Asia, per cui la mancanza e la presenza di certi vocaboli era uno specchio del mondo che conoscevano e da cui provenivano. Il proto-indoeuropeo non era quindi la lingua parlata dalle popolazioni che sono derivate nel corso del tempo da loro (figli, nipoti, pronipoti, ecc.) che potevano aver dimenticato o meno certe parole. Le popolazioni successive già non parlavano più il proto-indoeuropeo ricostruito dai linguisti, ma lingue ormai diverse. Ascolta anche l'episodio sulle migrazioni in cui parlo di come sarebbero derivate le lingue figlie del proto-indoeuropeo come le lingue germaniche, italiche, celtiche e così via.