Molti anni fa lessi un racconto per ragazzi di Roberto Piumini, "Motu-iti - l'isola dei gabbiani", che parlava, tra le altre cose, delle gare in canoa verso le isole spoglie al largo dell'isola di Pasqua, con un uovo di gabbiano tenuto in bocca durante il ritorno. Grazie per aver risvegliato quel ricordo.
Uno dei tuoi video più belli: la narrazione così approfondita (e profonda) a sostegno di una tesi é un'ottima idea😉 Ps: ho visto il tuo secondo video e ho tantissimo apprezzato la rettifica e la sincerità con cui ti sei esposto. Rimango però dell'idea che la narrazione non sia uno strumento sbagliato a priori: é vero, é uno strumento molto rischioso e concordo con te che chi ascolta, aderendo al patto narrativo, spegne la sua capacità di giudizio. É proprio un meccanismo della favola e chiaramente crea ostacoli alla divulgazione. Però gli strumenti non son di per sé negativi o positivi, dipende molto dall'uso che ne facciamo. Ad esempio la narrazione è più coinvolgente, crea una connessione e se accompagnata dalle giuste premesse e dalle ottime conclusioni, credo possa coronare un ottimo discorso argomentativo. Buona lavoro!
L'imperativo è: condividere, condividere, condividere! Poi riflettere e cambiare modo di pensare e agire. Grazie per tutti gli spunti di riflessione che ci dai!
Un altro grande video: questa dovrebbe essere la prima favola d amore da raccontare ai bambini! Non conoscevo la storia dell Isola di Pasqua ma subito ho capito dove volevi arrivare. Dovrebbe essere raccontata come il fatto storico piu importante: incredibile l abbia conosciuta solo ora
Conoscevo questa triste vicenda - e da amante degli alberi mi ha sempre rattristato. Un qualcosa di simile, ma con esiti meno catastrofici, e' accaduto anche a Islanda e Regno Unito, dove dopo secoli di predazione solo ora si cerca, a fatica, di riforestare. Certi processi non sono del tutto irreversibili, ma la fatica, per ripopolare lande deserte, ora spazzate dal vento, e' difficile. Questi problemi altamente non lineari sono istruttivi, ma purtroppo non c'e' nessuno piu' sordi di chi non vuol sentire. Ciao!
Un video stupendo! E a tal proposito del nostro possibile collasso, un gruppo metal cantava questo qualche anno fa: "Only after the last tree's cut and the last river poisoned only after the last fish is caught will you find that money cannot be eaten." Mi sono iscritto da molto poco ma già ho visto vari video tuoi, contentissimo di averti conosciuto. Ora vado a sentire la rettifica tranquillo!
troppo bella la storia raccontata in questo modo, semplice, chiaro e simpatico, la morale è che come sempre il passato ci insegna e noi dovremmo riflettere ed agire per non fare la stessa fine
Ho cominciato dal video disclaimer che hai rilasciato dopo questo per capire quali fossero i punti critici del racconto. Ora che ho ascoltato anche questo devo farti i complimenti per questo ottimo video. Anche se alcune cose non sono andate come viene raccontato a mio parere la potenza di questo racconto e il suo messaggio rimangono invariati. Quindi ragioniamo su come evitare un collasso
Grazie Giacomo, bellissimo video. Non ho mai letto nulla di Diamond però spero di recuperare al più presto. Credo che per noi sarà lo stesso dell'isola di Pasqua non ce ne accorgiamo perché presi dalla routine di tutti i giorno un po' come nel racconto di David Foster Wallace: com'è l'acqua.
Bel video! Tale argomento l'aveva toccato anche Massimo Polidoro, sia dal punto di vista ambientale che con altre chiavi di lettura , consiglio a chi fosse interessato di andare a vedere anche il suo video
Vorrei anche aggiungere che sì, fa rabbrividire l'idea che ancora oggi la consapevolezza della fragilità del pianeta non è ancora piena, siamo ancora lontani dal vivere in armonia con la natura senza incorrere, come nella politica ahimè, nell'estremismo, tra il massacro di animali a rischio estinzione e per motivi futili o la difesa incurante di specie eccessivamente diffuse come il gatto o le nutrie. Non ci si ferma mai a riflettere in modo ponderato, non ci si può affidare solo alle sensazioni e all'istinto, la parte fredda e riflessiva di noi deve avere il suo spazio adeguato nel nostro giudizio.
Piú che fragilitá dovremmo parlare di sensibilitá, un pianeta è un sistema chiuso che è sensibile e risponde ad ogni piccolo cambiamento attraverso la formazione di nuovi equilibri grazie ai complicati rapporti di causa-effetto che si sono andati a creare tra le sue componenti(atmosfera, biosfera, litosfera, idrosfera) ed è proprio questo il segreto della sua resilienza. Al contrario, dovremmo riflettere di piú sulla fragilitá della nostra specie che è parte di questo equilibrio che a seconda dei nostri interventi sull'ambiente che ci circonda puó decretare la crescita o la decrescita vertiginosa della nostra popolazione.
@@eliastefano3463 sì Stefano tu sei stato molto più preciso, io per pianeta intendevo proprio nella sua interezza e come "sistema", comprese le creature viventi, il clima ecc. Sono stato un po' generico, pardon.
@@Andr0ss987 non preoccuparti, non era un ammonizione, volevo soltanto ampliare il ragionamento poiché reputo che aver chiaro il nostro posto nel mondo sia una conoscenza fondamentale troppo spesso sottovalutata.
Grandissimo!! Mi ricordo di aver letto "Collasso" qualche mese dopo "Armi, acciaio e malattie". Mi lasciò con l'amaro in bocca, soprattutto verso la fine, nel capitolo più dedicato alla Cina e alle economie emergenti ( sono passati un bel po' di anni, forse ora ci sono più speranze, ma tant'è...). Ora ho appena comprato "Il mondo fino a ieri": so che non resterò delusa.
Splendida storia e ottima metafora. Una piccola precisazione. Spesso si dipinge l'uomo come l'unico animale distruttore del pianeta e ci si dimentica o si ignora che moltissimi animali si comportano così, vale a dire che in mancanza di predatori e malattie proliferano fino a esaurire le risorse e morire (o spostarsi). Abbiamo tantissimi esempi. Ciò che distingue l'umano è proprio quello che dici tu. Noi lo sappiamo, ne siamo consapevoli. Riusciremo a trovare una soluzione?
Bel video grazie. Probabilmente i capi erano degli economisti che asserivano che la crescita demografica continua fosse l’unica via per mantenere attiva e incrementare la costruzione dei mo hai. In questo modo la ricchezza complessiva sarebbe aumentata a beneficio di tutti. E la popolazione, avida, gli credeva. È una triste storia, ma con un lieto fine: l’estinzione della popolazione dell’isola.
Io non sono ottimista. La conoscenza non basta... Ci dovrebbe essere una presa di coscienza troppo grande che riguarda ogni singolo essere umano o almeno la maggior parte (>80%). Mi hai fatto sorridere perché io sono un convinto sostenitore "del disastro ecologico" prodotto dalle attività dell'essere umano e quando mi capita di parlare con qualcuno che mi chiede perché ho deciso di non mangiar più derivati di origine animale, porto sempre il paragone dell'isola di pasqua. Non credo nel cambiamento umano su piccola scala e tantomeno su larga scala. Di solito riporto sempre questo esempio: la gente continua ancora a fumare! Tutti sanno che fa male, ma nonostante questo fumano. E il mio non è un giudizio morale. È constatare che non basta la conoscenza. Ci devono essere delle motivazioni in cui si crede fermamente. Bah, discorsi inutili... abbiamo già passato la linea d'ombra...
Tipico commento da nazivegano. Nel caso specifico il problema è stato di tipo religioso visto che la maggior parte della legna è stata tagliata per fare gli scivoli per i moai, che evidentemente necessitavano degli alberi più grandi e visto il compito a cui erano destinati si usuravano molto prim delle canoe ad esempio, senza quelli l'impatto sarebbe stato decisamente più contenuto.
@@Martozen Beato te che sai giudicare le persone senza conoscerle... cmq intendevo che siamo costretti in questa Terra e che se la distruggiamo siamo fregati. Esattamente la stessa situazione degli abitanti dell'isola di Pasqua. A prescindere dai motivi che portano al collasso. Per gli abitanti dell'isola di Pasqua è stato anche tagliare gli alberi, per noi è anche l'eccessivo consumo di derivati animali.
@@XYZeta00 vorrei farti notare che il primo a giudicare sei stato tu. Sono d'accordo sul fatto che continuando così saremo fregati e dobbiamo fare qualcosa proprio per noi stessi (inteso come specie umana) perché il pianeta ha superato già 5 estinzioni di massa e lo farà anche con la sesta, noi non credo.
@@Martozen Fammelo notare, ma vorrei sapere anche dove e cosa intendi per giudicare... Io non ho giudicato nessuno e l'ho anche specificato. Definirmi nazivegano è un giudizio personale superfluo oltreche offensivo.
Bellissimo video, mi ha sempre affascinato la storia dell'isola di pasqua, anche nel famoso film Rapanui si toccano questi temi ma in maniera molto soft
Al minuto 1:12 : le statue (i moai) non sono normalmente rivolte verso il mare ma guardano verso l'interno... vabbè non ha importanza ma giusto per la precisione :)
@@stellaceleste3697 io so che erano una popolazione di topi giganti con le ali da megattera. Ovviamente le megattere hanno le ali per volare nel cosmo, ma i poteri forti ce lo nascondono.
Interessante. Che idea hai riguardo al fatto che le statue Moai presentano così tante analogie con le statue trovate presso il Tempio di Gobekli tepe rinvenuto qualche anno fa in medioriente? Parlo nello specifico della posizione delle mani poste sui fianchi che tendono ad andare verso la pancia, e la forma delle mani con dita allungate e tutte unite. Insomma lo stesso stile scultoreo. Ci sarebbero tantissime altre stranezze e coincidenze tra diverse civiltà disseminate nella storia che ufficialmente non si sarebbero mai incontrate, ma che di fatto producevano opere molto simili tra loro, ma qui si parla di isola di Pasqua e mi interessava una tua considerazione in merito, complimenti comunque.
Bellissimo e molto educativo! C'è un'altra importante differenza che però non è stata citata: la nostra capacità, rispetto agli abitanti dell'isola di Pasqua, di utilizzare tecnologie sempre nuove: queste hanno degli effetti ambigui su l'ambiente, che dipendono dai nostri obiettivi: possono servire a depredare l'ambiente sempre piu (es. pesca sempre piu intensiva), oppure a migliorare il nostro impatto (es. impianti fotovoltaici). Gli isolani, a parte forse la "nuova tecnologia" Per la costruzione delle statue non avevano sufficiente tecnologia per migliorare, oltre ovviamente l'assenza di una coscienza ecologica che è ststa, come detto, la causa principale.
Bellissimo collasso...nonostante prima di questo avessi letto di argomenti similari solamente sapiens lo ho divorato. A me è piaciuto davvero molto anche il primo capitolo che mentre leggevo mi sembrava troppo lungo(volevo leggere di pasqua e dei vichinghi) ma una volta finito ho considerato essenziale per rendere il libro un opera equilibrata e "completa". Non ho un capitolo preferito, tutti utili e ben scritti.
Finchè un concerto sarà più importante di una specie la storia dell'isola di pasqua sarà destinata a ripetersi. La vita è qualcosa di inspiegabile ad oggi, qualcuno la definisce entropia negativa, ma comincio a pensare il contrario.
Un mio prof ci aveva detto che tagliando gli alberi, l'umidità diminuisce e non permette più alle tante nuvole di scaricare... Bo magari è una cavolata!😉
Entropy for Life forte! Io studio scienze e tecnologie per l'ambiente, per caso sapresti consigliarmi altri suoi libri che trattano in particolare il tema dell'ambiente?
Ho letto pure io Collasso, dopo l'entusiasmo derivato da Armi, acciaio e malattie. Devo dire che per la storia dell'isola di Pasqua, dei Maya e della Islanda e Groenlandia (degne anche queste tre di un video penso), mi è piaciuto, ma l'iniziale storia del Montana con le miniere mi ha fatto quasi desistere dal continuare. Lo lessi anni fa, ma quel capitolo mi ricordo che mi diede un'impressione di parzialità tendente al ramo dell'ambientalismo negativo, ovvero quella per cui sarebbe da non far nessuna attività perché sennò si danneggierebbe l'ambiente. Mi chiedo quindi, fermando l'industria dell'estrazione, o utilizzando tecniche che limitino al massimo l'inquinamento ma che sarebbero estremamente antieconomiche, la nostra società egualmente non collasserebbe? Ma la vera domanda è: qual è il limite di danneggiamento dell'ambiente tollerabile per far prosperare, ma in alcuni casi sopravvivere, la società che ci siamo costruiti?
Davvero un bel video. Mi chiedevo se il nostro istinto dell'esplorazione spaziale - che in quanto istinto non ha ben chiari i fini - non ci porti ad una possibile sopravvivenza su altri pianeti. Sarebbe realmente possibile per i nostri organismi?
Bellissimo video...c'è un film, un po' vecchiotto tratto da un romanzo che parla dell'Isola di Pasqua. Io l'ho visto da bambina e mi ricordo che fu un po' triste vedere l'isola spogliarsi.
Cosa ne pensi della teoria di hayerdal? Con il suo viaggio a bordo del Kon tiki ha dimostrato che la colonizzazione dell'isola di pasqua e della Polinesia è più facile che sia avvenuta dal sud America con il favore delle correnti. Per me è super affascinante considerando che la tecniche costruttive sembrano quelle Sudamericane
Se posso provare a risponderti brevemente anch'io: linguisticamente e geneticamente gli abitanti dell'isola di Pasqua sono polinesiani e le datazioni della colonizzazione delle varie isole della Polinesia, come le conosciamo attualmente (quindi salvo scoperte future) procede sostanzialmente da ovest ad est con Hawaii, Nuova Zelanda e Isola di Pasqua come ultime aree colonizzate, e c'è una continuità culturale (in particolare lingua e specie animali e vegetali utilizzate) che procede nello stesso senso, da Taiwan e dall'Asia sud-orientale verso la Polinesia. Il fatto che qualcosa sia fattibile non significa di per se che sia avvenuto, per quanto possa essere affascinante. L'unico elemento, secondo me, serio che indica possibili contatti occasionali è la diffusione della patata dolce, una coltura che è originaria del Sudamerica ma che era già presente in Polinesia prima dell'arrivo degli europei.
@@staisereno7482 grazie mille. Questo rende ancora più incredibile il viaggio dei primi esploratori che con delle canoe sono riusciti a percorrere migliaia di chilometri controcorrente. Restano le leggende che parlano sia in sud America che in Polinesia di visitatori provenienti da est alti bianchi e con la barba rossa. Quest'estate in un museo del Perù ho visto diverse ceramiche del periodo Pre inca che raffiguravano chiaramente delle persone dai tratti arabi e delle persone africane risalenti a centinaia di anni prima di Colombo . Misteri della nostra storia.
Mi chiedo se fosse possibile identificare una risorsa chiave, come lo è stato il legno degli alberi in quell'ecosistema, per rapportare il parallelismo comportamentale tra l'uomo che ha abbattuto l'ultimo albero dell'isola di Pasqua, ritenendo a suo modo di pensare necessario farlo e l'uomo del futuro che esaurirebbe la risorsa che causerebbe il collasso dell'ecosistema planetario. Forse respirerà l'ultima boccata di ossigeno? O forse berrà l'ultimo sorso di acqua potabile? Sarebbe anche plausibile pensare che a livello planetario si riuscirebbe comunque a mettere una toppa e ad andare avanti, riuscendo sempre ad evitare il collasso, ma in fin dei conti credo che questo sia lo stesso modo di agire e di pensare che abbiamo già attuato sull'isola di Pasqua. Alla fine quello siamo.
metre l'ultimo uomo, tagliava l'ultimo albero, ci sarà stato qualcuno che glielo faceva notare, ed altri che lo tranquillizzavano dicendo di sapere dove trovarne altri
Sarebbe molto bello se si cominciasse ad agire per evitare la nostra estinzione, ma ehi, le aziende devono terminare il semestre in positivo, quindi buona estinzione a tutti!
La curiosa particolarità deile statue, Moai, è che tutte hanno lo sguardo rivolto verso l'interno dell'isola, e non verso il mare come detto nel video.
Mi hai appena ricordato che il mio prof. di storia della musica antica dell'anno scorso mi aveva detto che dovevo assolutamente leggere "armi acciaio e malattie". Me l'ero completamente dimenticato! Com'è il libro?
L'ultimo uomo che tagliava l'ultimo albero pensava nello stesso modo in cui pensa un tossicodipendente: adesso questo è tutto ciò che devo fare perché ne ho bisogno, non mi interessa ciò che avverrà poi.
Chiedo scusa, solo una piccola rettifica: I Moai sull'Isola di Pasqua non guardano verso il mare circostante, nessun Moai è rivolto verso l'oceano, in nessuna parte dell'isola!! Tutti i Moai sull'Isola di Pasqua sono invece rivolti verso l'interno, dando quindi le spalle al mare!! Inoltre, ricordavo che il primo ad esporre le proprie ricerche e conclusioni in merito fosse stato Thor Heyerdahl, che per primo condusse un'intensa campagna di ricerche sull'isola, sulle statue e sul popolo che le aveva scolpite ed erette! È così, o mi sbaglio? Se non vado errato, mi pareva pure d'aver letto, nel suo libro, che tale teoria sul collasso ecologico dell'ambiente isolano fosse stata proprio riportata da lui stesso per primo, nel libro stesso...e diffusa proprio dopo la lunga campagna da lui condotta a suo tempo! Questo se non erro, ovviamente!
Se fai tutte le scenette di quanto sei dispiaciuto di fare disinformazione cancella il video e piantala. O ti interessa di più la crescita del canale?dai per favore fai la persona seria
@@elisa-pezzi il rispetto non sai neppure dove sta di casa, forse dovresti seguire altri canali, come quello di Rick du Fer. Sragionate sulla stessa frequenza
@@fabiochristianvilla4319 scusa ma chi se ne frega di Rick du fer? Se fa tutte ste manfrine riguardo la correttezza dell'informazione allora o cancella il video o non è una persona coerente. Tu piuttosto, perchè parli di rispetto?
Sono arrivato in fondo... e niente, ora vado a guardarmi i video dove insegnano come fare trappole per topi con quello che si ha in casa perché un domani non si sa mai XD
Per me i contenuti sono davvero belli ce ne vogliono sempre di più. Con un taglio macrostorico del genere non c'è tantissimo. Ti consiglierei però di rendere un po' più fruibili, il video è un po' pesante senza montaggio. Senza immagini, infografiche o interazioni comunque più snelle.
Domanda: le generazioni successive, diciamo dopo un paio di secoli, avevano perso lo spirito di viaggiare verso l'ignoto, di viaggiare? Inoltre: avevano percezione di un mondo lontano oltre l'oceano florido e da poter raggiungere, oppure sono arrivati a pensare che la loro Isola fosse il tutto, tutto il mondo conosciuto?
(Analogia con l'universo fra svariati miliardo di anni, in cui eventuali civiltà non avranno modo di sapere che oltre la propria galassia ve ne sono altre)
Riguardo alla prima domanda, considera che dopo aver abbattuto tutti gli alberi non avevano più possibilità di costruire canoe adatte alla navigazione in alto mare (infatti dopo qualche tempo dall'insediamento scompaiono anche i resti di pesci come i tonni che non potevano più essere pescati) e di conseguenza era bloccati nell'isola senza possibilità di migrare
@@giacomoboscarol6198 Mi sembra strano, le piante possono viaggiare sfruttando la volatilità dei semi, gli animali non aviani non vedo come possano essere arrivati via mare
Se non sbaglio gli animali che vivevano sull'isola di Pasqua prima dell'arrivo dell'uomo erano solamente uccelli, crostacei e molluschi, che possono essere arrivati lì appunto via aerea o per mare
La fauna nativa di terra era formata essenzialmente da uccelli, molti uccelli, (arrivati ovviamente volando), nessun mammifero (prima dei ratti introdotti dai polinesiani), due specie di rettili (una lucertola e un geco, non so se arrivati accidentalmente via mare o con le canoe dei polinesiani), ragni e insetti arrivati portati dai venti. Ricorda, più in piccolo, la Nuova Zelanda prima della colonizzazione polinesiana e poi europea che era anch'essa priva di mammiferi (a parte in questo caso dei pipistrelli, se non sbaglio) e in cui le varie nicchie ecologiche erano occupate dagli uccelli.
Un consiglio senza vena critica: questo "testo" è buono per una prima stesura. Lo spunto è ottimo, prova a scriverti quello che vuoi dire, provalo e affina la forma in modo da essere più sicuro di quello che andrai a dire
Secondo me è perfetto come lo ha raccontato e se qualcuno lo vede povero di stesura è probabile che abbia difficoltà a capire il significato profondo. Quindi consiglio di risentire il tutto.
QUI PUOI ACQUISTARE IL MIO LIBRO "Se pianto un albero posso mangiare un bistecca?"
amzn.to/3UmMhnM
Una storia che è un monito per l'umanità!
Che ovviamente rimarrà inascoltata.
Davvero, a poche persone interessano davvero riflessioni di vita così importanti
Molti anni fa lessi un racconto per ragazzi di Roberto Piumini, "Motu-iti - l'isola dei gabbiani", che parlava, tra le altre cose, delle gare in canoa verso le isole spoglie al largo dell'isola di Pasqua, con un uovo di gabbiano tenuto in bocca durante il ritorno. Grazie per aver risvegliato quel ricordo.
Questo video, è così bello...
Racconti una storia che rapisce e mi stupisce.
Lo riascolterò. Ha troppe cose da interiorizzare in una sola visione.
Uno dei tuoi video più belli: la narrazione così approfondita (e profonda) a sostegno di una tesi é un'ottima idea😉
Ps: ho visto il tuo secondo video e ho tantissimo apprezzato la rettifica e la sincerità con cui ti sei esposto. Rimango però dell'idea che la narrazione non sia uno strumento sbagliato a priori: é vero, é uno strumento molto rischioso e concordo con te che chi ascolta, aderendo al patto narrativo, spegne la sua capacità di giudizio. É proprio un meccanismo della favola e chiaramente crea ostacoli alla divulgazione. Però gli strumenti non son di per sé negativi o positivi, dipende molto dall'uso che ne facciamo. Ad esempio la narrazione è più coinvolgente, crea una connessione e se accompagnata dalle giuste premesse e dalle ottime conclusioni, credo possa coronare un ottimo discorso argomentativo. Buona lavoro!
L'imperativo è: condividere, condividere, condividere! Poi riflettere e cambiare modo di pensare e agire. Grazie per tutti gli spunti di riflessione che ci dai!
Un altro grande video: questa dovrebbe essere la prima favola d amore da raccontare ai bambini! Non conoscevo la storia dell Isola di Pasqua ma subito ho capito dove volevi arrivare. Dovrebbe essere raccontata come il fatto storico piu importante: incredibile l abbia conosciuta solo ora
Ottimo il contenuto ed il modo di raccontare come se si fosse seduti davanti ad un caffè, rende il tutto più incisivo e determinato.
Conoscevo questa triste vicenda - e da amante degli alberi mi ha sempre rattristato. Un qualcosa di simile, ma con esiti meno catastrofici, e' accaduto anche a Islanda e Regno Unito, dove dopo secoli di predazione solo ora si cerca, a fatica, di riforestare. Certi processi non sono del tutto irreversibili, ma la fatica, per ripopolare lande deserte, ora spazzate dal vento, e' difficile. Questi problemi altamente non lineari sono istruttivi, ma purtroppo non c'e' nessuno piu' sordi di chi non vuol sentire. Ciao!
Sarebbe importante che più gente vedesse video come questo, e come i prossimi che vuoi portare 🌹
Grazie per averci condiviso una storia così interessante. Buona crescita per il canale :)
Grazie per l' importantissimo video. Non vedo l' ora che arrivino i video che hai preannunciato in modo da linkarli in giro per creare informazione.
Un video stupendo!
E a tal proposito del nostro possibile collasso, un gruppo metal cantava questo qualche anno fa:
"Only after the last tree's cut
and the last river poisoned
only after the last fish is caught
will you find that money cannot be eaten."
Mi sono iscritto da molto poco ma già ho visto vari video tuoi, contentissimo di averti conosciuto. Ora vado a sentire la rettifica tranquillo!
È una frase di Toro Seduto
troppo bella la storia raccontata in questo modo, semplice, chiaro e simpatico, la morale è che come sempre il passato ci insegna e noi dovremmo riflettere ed agire per non fare la stessa fine
Bellissimo il modo di raccontare tutto ciò, e interessante come molti altri tuoi video. Grazie!
Ho cominciato dal video disclaimer che hai rilasciato dopo questo per capire quali fossero i punti critici del racconto. Ora che ho ascoltato anche questo devo farti i complimenti per questo ottimo video. Anche se alcune cose non sono andate come viene raccontato a mio parere la potenza di questo racconto e il suo messaggio rimangono invariati. Quindi ragioniamo su come evitare un collasso
questo racconto è un pugno nello stomaco... bravissimo, continua così !
Interessantissimo grazie! Splendida anche la correlazione con la situazione che viviamo attualmente
Grazie Giacomo, bellissimo video.
Non ho mai letto nulla di Diamond però spero di recuperare al più presto.
Credo che per noi sarà lo stesso dell'isola di Pasqua non ce ne accorgiamo perché presi dalla routine di tutti i giorno un po' come nel racconto di David Foster Wallace: com'è l'acqua.
Grazie del consiglio, Angelo!
@@Sars78 figurati
Bel video! Tale argomento l'aveva toccato anche Massimo Polidoro, sia dal punto di vista ambientale che con altre chiavi di lettura , consiglio a chi fosse interessato di andare a vedere anche il suo video
Splendido video. Splendida storia. Grazie.
Questo è uno dei tuoi video più toccanti, grande!
Bellissimo video soprattutto per il messaggio finale: complimenti!
Grazie infinitamente, sempre ed ancora, per i tuoi contenuti, contributi e consigli 🙏🏼
Vorrei anche aggiungere che sì, fa rabbrividire l'idea che ancora oggi la consapevolezza della fragilità del pianeta non è ancora piena, siamo ancora lontani dal vivere in armonia con la natura senza incorrere, come nella politica ahimè, nell'estremismo, tra il massacro di animali a rischio estinzione e per motivi futili o la difesa incurante di specie eccessivamente diffuse come il gatto o le nutrie. Non ci si ferma mai a riflettere in modo ponderato, non ci si può affidare solo alle sensazioni e all'istinto, la parte fredda e riflessiva di noi deve avere il suo spazio adeguato nel nostro giudizio.
Piú che fragilitá dovremmo parlare di sensibilitá, un pianeta è un sistema chiuso che è sensibile e risponde ad ogni piccolo cambiamento attraverso la formazione di nuovi equilibri grazie ai complicati rapporti di causa-effetto che si sono andati a creare tra le sue componenti(atmosfera, biosfera, litosfera, idrosfera) ed è proprio questo il segreto della sua resilienza. Al contrario, dovremmo riflettere di piú sulla fragilitá della nostra specie che è parte di questo equilibrio che a seconda dei nostri interventi sull'ambiente che ci circonda puó decretare la crescita o la decrescita vertiginosa della nostra popolazione.
@@eliastefano3463 sì Stefano tu sei stato molto più preciso, io per pianeta intendevo proprio nella sua interezza e come "sistema", comprese le creature viventi, il clima ecc. Sono stato un po' generico, pardon.
@@Andr0ss987 non preoccuparti, non era un ammonizione, volevo soltanto ampliare il ragionamento poiché reputo che aver chiaro il nostro posto nel mondo sia una conoscenza fondamentale troppo spesso sottovalutata.
Sisì avevo compreso non preoccuparti, ma ci tenevo a precisare perché in effetti era troppo generico come l'ho scritto io.
Davvero una storia toccante. Grazie per il video 😊
Grandissimo!! Mi ricordo di aver letto "Collasso" qualche mese dopo "Armi, acciaio e malattie".
Mi lasciò con l'amaro in bocca, soprattutto verso la fine, nel capitolo più dedicato alla Cina e alle economie emergenti ( sono passati un bel po' di anni, forse ora ci sono più speranze, ma tant'è...).
Ora ho appena comprato "Il mondo fino a ieri": so che non resterò delusa.
Splendida storia e ottima metafora. Una piccola precisazione. Spesso si dipinge l'uomo come l'unico animale distruttore del pianeta e ci si dimentica o si ignora che moltissimi animali si comportano così, vale a dire che in mancanza di predatori e malattie proliferano fino a esaurire le risorse e morire (o spostarsi). Abbiamo tantissimi esempi. Ciò che distingue l'umano è proprio quello che dici tu. Noi lo sappiamo, ne siamo consapevoli. Riusciremo a trovare una soluzione?
Mamma mia! Quanto è attuale questa storia! Ho i brividi...
Bel video grazie. Probabilmente i capi erano degli economisti che asserivano che la crescita demografica continua fosse l’unica via per mantenere attiva e incrementare la costruzione dei mo hai. In questo modo la ricchezza complessiva sarebbe aumentata a beneficio di tutti. E la popolazione, avida, gli credeva. È una triste storia, ma con un lieto fine: l’estinzione della popolazione dell’isola.
Non so quanti siete arrivati in fondo... Io si. La storia già la conoscevo, ma è piaciuto risentirla. Grazie Giacomo
Io non sono ottimista. La conoscenza non basta... Ci dovrebbe essere una presa di coscienza troppo grande che riguarda ogni singolo essere umano o almeno la maggior parte (>80%). Mi hai fatto sorridere perché io sono un convinto sostenitore "del disastro ecologico" prodotto dalle attività dell'essere umano e quando mi capita di parlare con qualcuno che mi chiede perché ho deciso di non mangiar più derivati di origine animale, porto sempre il paragone dell'isola di pasqua.
Non credo nel cambiamento umano su piccola scala e tantomeno su larga scala. Di solito riporto sempre questo esempio: la gente continua ancora a fumare! Tutti sanno che fa male, ma nonostante questo fumano. E il mio non è un giudizio morale. È constatare che non basta la conoscenza. Ci devono essere delle motivazioni in cui si crede fermamente.
Bah, discorsi inutili... abbiamo già passato la linea d'ombra...
Tipico commento da nazivegano.
Nel caso specifico il problema è stato di tipo religioso visto che la maggior parte della legna è stata tagliata per fare gli scivoli per i moai, che evidentemente necessitavano degli alberi più grandi e visto il compito a cui erano destinati si usuravano molto prim delle canoe ad esempio, senza quelli l'impatto sarebbe stato decisamente più contenuto.
@@Martozen Beato te che sai giudicare le persone senza conoscerle... cmq intendevo che siamo costretti in questa Terra e che se la distruggiamo siamo fregati. Esattamente la stessa situazione degli abitanti dell'isola di Pasqua. A prescindere dai motivi che portano al collasso. Per gli abitanti dell'isola di Pasqua è stato anche tagliare gli alberi, per noi è anche l'eccessivo consumo di derivati animali.
@@XYZeta00 vorrei farti notare che il primo a giudicare sei stato tu.
Sono d'accordo sul fatto che continuando così saremo fregati e dobbiamo fare qualcosa proprio per noi stessi (inteso come specie umana) perché il pianeta ha superato già 5 estinzioni di massa e lo farà anche con la sesta, noi non credo.
@@Martozen Fammelo notare, ma vorrei sapere anche dove e cosa intendi per giudicare... Io non ho giudicato nessuno e l'ho anche specificato. Definirmi nazivegano è un giudizio personale superfluo oltreche offensivo.
@Capitan Merluzzo E i cambiamenti climatici a cosa sono anche dovuti? Ai folletti?! ;-)
Grazie mille ottimo video!!!!!!
"Empathy for Life" a questo episodio.
Feels 💓
Gran bel video!
Bellissimo video, mi ha sempre affascinato la storia dell'isola di pasqua, anche nel famoso film Rapanui si toccano questi temi ma in maniera molto soft
Uno dei tuoi video più interessanti! Mi hai fatto venire voglia di leggere "Collasso"
E' il mio sogno
Sono d'accordo ☺
Al minuto 1:12 : le statue (i moai) non sono normalmente rivolte verso il mare ma guardano verso l'interno... vabbè non ha importanza ma giusto per la precisione :)
1:10 piccola precisazione, le statue non guardano verso il mare ma danno le spalle al mare
So che le sculture sono molto più antiche di quanto detto nel video.
@@mamyjo1290 sono di una civiltà di un passaggio tra gli esseri della Lemuria e gli Atlantide , i giganti di una volta ………..
@@stellaceleste3697 ovviamente
Ricordate che il regazzo a la tendeza a essere ateo.
@@stellaceleste3697 io so che erano una popolazione di topi giganti con le ali da megattera. Ovviamente le megattere hanno le ali per volare nel cosmo, ma i poteri forti ce lo nascondono.
Interessante. Che idea hai riguardo al fatto che le statue Moai presentano così tante analogie con le statue trovate presso il Tempio di Gobekli tepe rinvenuto qualche anno fa in medioriente? Parlo nello specifico della posizione delle mani poste sui fianchi che tendono ad andare verso la pancia, e la forma delle mani con dita allungate e tutte unite. Insomma lo stesso stile scultoreo. Ci sarebbero tantissime altre stranezze e coincidenze tra diverse civiltà disseminate nella storia che ufficialmente non si sarebbero mai incontrate, ma che di fatto producevano opere molto simili tra loro, ma qui si parla di isola di Pasqua e mi interessava una tua considerazione in merito, complimenti comunque.
Bellissimo racconto, sembrava di rivedere le immagini del film rapanui ma arricchito con i tuoi dettagli.
Video fantastico! Fa riflettere veramente tanto!
Bellissimo e molto educativo!
C'è un'altra importante differenza che però non è stata citata: la nostra capacità, rispetto agli abitanti dell'isola di Pasqua, di utilizzare tecnologie sempre nuove: queste hanno degli effetti ambigui su l'ambiente, che dipendono dai nostri obiettivi: possono servire a depredare l'ambiente sempre piu (es. pesca sempre piu intensiva), oppure a migliorare il nostro impatto (es. impianti fotovoltaici). Gli isolani, a parte forse la "nuova tecnologia" Per la costruzione delle statue non avevano sufficiente tecnologia per migliorare, oltre ovviamente l'assenza di una coscienza ecologica che è ststa, come detto, la causa principale.
credo che sia il tuo video piu bello, domplimenti!!
In riguardo alle grandi Orecchie e le piccole quale è la vostra analisi.Grazie .
Bellissima storia a prescindere dal fatto che sia inesatta o meno.
Video veramente interessante, continua così
Bellissimo collasso...nonostante prima di questo avessi letto di argomenti similari solamente sapiens lo ho divorato. A me è piaciuto davvero molto anche il primo capitolo che mentre leggevo mi sembrava troppo lungo(volevo leggere di pasqua e dei vichinghi) ma una volta finito ho considerato essenziale per rendere il libro un opera equilibrata e "completa". Non ho un capitolo preferito, tutti utili e ben scritti.
Finchè un concerto sarà più importante di una specie la storia dell'isola di pasqua sarà destinata a ripetersi. La vita è qualcosa di inspiegabile ad oggi, qualcuno la definisce entropia negativa, ma comincio a pensare il contrario.
Wow storia ipnotica , grande Giacomo!! È vero che una volta eliminati gli alberi, ha smesso di piovere sull'isola?
È anche possibile che sia successo ma è impossibile che sia dovuto all'abbattimento degli alberi
Un mio prof ci aveva detto che tagliando gli alberi, l'umidità diminuisce e non permette più alle tante nuvole di scaricare... Bo magari è una cavolata!😉
L'ho letto. Il miglior libro che ho letto fino ad ora. L'anno scorso ho letto Ascesa e Caduta del terzo scimpanzé.
Hai conosciuto Diamond? 😯
Sì, a Bologna 2 anni fa
Entropy for Life forte!
Io studio scienze e tecnologie per l'ambiente, per caso sapresti consigliarmi altri suoi libri che trattano in particolare il tema dell'ambiente?
@@martab8648 lui ha scritto vari articoli scientifici di conservazione, non altri libri.
Ho letto pure io Collasso, dopo l'entusiasmo derivato da Armi, acciaio e malattie. Devo dire che per la storia dell'isola di Pasqua, dei Maya e della Islanda e Groenlandia (degne anche queste tre di un video penso), mi è piaciuto, ma l'iniziale storia del Montana con le miniere mi ha fatto quasi desistere dal continuare. Lo lessi anni fa, ma quel capitolo mi ricordo che mi diede un'impressione di parzialità tendente al ramo dell'ambientalismo negativo, ovvero quella per cui sarebbe da non far nessuna attività perché sennò si danneggierebbe l'ambiente. Mi chiedo quindi, fermando l'industria dell'estrazione, o utilizzando tecniche che limitino al massimo l'inquinamento ma che sarebbero estremamente antieconomiche, la nostra società egualmente non collasserebbe? Ma la vera domanda è: qual è il limite di danneggiamento dell'ambiente tollerabile per far prosperare, ma in alcuni casi sopravvivere, la società che ci siamo costruiti?
Lo sto leggendo ora e anch'io ho trovato pesante il capitolo sul Montana haha
Davvero un bel video. Mi chiedevo se il nostro istinto dell'esplorazione spaziale - che in quanto istinto non ha ben chiari i fini - non ci porti ad una possibile sopravvivenza su altri pianeti. Sarebbe realmente possibile per i nostri organismi?
Pierluigi Ceruso credo sia il sogno di ogni studente di astronomia, di ingegneria aerospaziale
Bellissimo video, interessantissimo 💜
Bellissimo video❤️
Il messaggio su Telegram l'ho ascoltato tutto: 9 minuti non sono troppi. Un saluto affettuoso.
EDIT: molto bello anche questo video.
Bellissimo video...c'è un film, un po' vecchiotto tratto da un romanzo che parla dell'Isola di Pasqua. Io l'ho visto da bambina e mi ricordo che fu un po' triste vedere l'isola spogliarsi.
Cosa ne pensi della teoria di hayerdal? Con il suo viaggio a bordo del Kon tiki ha dimostrato che la colonizzazione dell'isola di pasqua e della Polinesia è più facile che sia avvenuta dal sud America con il favore delle correnti. Per me è super affascinante considerando che la tecniche costruttive sembrano quelle Sudamericane
Se posso provare a risponderti brevemente anch'io: linguisticamente e geneticamente gli abitanti dell'isola di Pasqua sono polinesiani e le datazioni della colonizzazione delle varie isole della Polinesia, come le conosciamo attualmente (quindi salvo scoperte future) procede sostanzialmente da ovest ad est con Hawaii, Nuova Zelanda e Isola di Pasqua come ultime aree colonizzate, e c'è una continuità culturale (in particolare lingua e specie animali e vegetali utilizzate) che procede nello stesso senso, da Taiwan e dall'Asia sud-orientale verso la Polinesia.
Il fatto che qualcosa sia fattibile non significa di per se che sia avvenuto, per quanto possa essere affascinante. L'unico elemento, secondo me, serio che indica possibili contatti occasionali è la diffusione della patata dolce, una coltura che è originaria del Sudamerica ma che era già presente in Polinesia prima dell'arrivo degli europei.
@@staisereno7482 grazie mille. Questo rende ancora più incredibile il viaggio dei primi esploratori che con delle canoe sono riusciti a percorrere migliaia di chilometri controcorrente. Restano le leggende che parlano sia in sud America che in Polinesia di visitatori provenienti da est alti bianchi e con la barba rossa. Quest'estate in un museo del Perù ho visto diverse ceramiche del periodo Pre inca che raffiguravano chiaramente delle persone dai tratti arabi e delle persone africane risalenti a centinaia di anni prima di Colombo . Misteri della nostra storia.
E come potrebbe mai essere l'ultimo video di Giacomo? Strano! :-)
Bellissimo video. Questo sembra un esempio di trappola di Malthus
Anche se non condivido tutto, sei geniale. Bellissimi argomenti
Video da brividi.
Gran bella storia, grazie :) mi aspettavo dicessi "una specie invasiva: l'uomo"
bravo!
Bel video. Complimenti
Come si fa a non arrivare alla fine di questo video? Mi hai fstto appassionare tantissimo
Video particolarmente figo, nonostante il tema agghiacciante
Mi chiedo se fosse possibile identificare una risorsa chiave, come lo è stato il legno degli alberi in quell'ecosistema, per rapportare il parallelismo comportamentale tra l'uomo che ha abbattuto l'ultimo albero dell'isola di Pasqua, ritenendo a suo modo di pensare necessario farlo e l'uomo del futuro che esaurirebbe la risorsa che causerebbe il collasso dell'ecosistema planetario. Forse respirerà l'ultima boccata di ossigeno? O forse berrà l'ultimo sorso di acqua potabile? Sarebbe anche plausibile pensare che a livello planetario si riuscirebbe comunque a mettere una toppa e ad andare avanti, riuscendo sempre ad evitare il collasso, ma in fin dei conti credo che questo sia lo stesso modo di agire e di pensare che abbiamo già attuato sull'isola di Pasqua. Alla fine quello siamo.
metre l'ultimo uomo, tagliava l'ultimo albero, ci sarà stato qualcuno che glielo faceva notare, ed altri che lo tranquillizzavano dicendo di sapere dove trovarne altri
"Speriamo sia l'ultimo così me lo pagano bene"
Sarebbe molto bello se si cominciasse ad agire per evitare la nostra estinzione, ma ehi, le aziende devono terminare il semestre in positivo, quindi buona estinzione a tutti!
Ahhahaha ma si, chi se ne fotte delle risorse naturali! Preserviamo il collasso economico - è il caso di dirlo- come se non ci fosse un domani!
Non c'entra nulla con il video, ma potresti fare un video sull'omosessualità tra speci animali?
Mi sa che lo ha già fatto, non so perché ma mi ricordo di una cosa del genere
Video sull'omesessualità li farò, ma come minimo bisogna aspettare settembre, è un argomento abbastanza difficile da trattare
@@EntropyforLife Io mi aspettavo li facessi uscire a Giugno, visto che ne avevi parlato in un commento molti mesi fa ç_ç
@@alessandrochiofalo1681 Eh lo so, ma poi ho cambiato idea, voglio farli davvero molto bene e non ci sarei riuscito a Giugno
Credo che Il canale Zoosparkle abbia fatto un video a riguardo
La curiosa particolarità deile statue, Moai, è che tutte hanno lo sguardo rivolto verso l'interno dell'isola, e non verso il mare come detto nel video.
Molto interessante, quel libro me lo compro
Mi hai appena ricordato che il mio prof. di storia della musica antica dell'anno scorso mi aveva detto che dovevo assolutamente leggere "armi acciaio e malattie".
Me l'ero completamente dimenticato! Com'è il libro?
Bellooooo
vado a memoria quindi potrei sbagliarmi, ma Diamond in Collasso non dice che i Moai venivano trasportati facendoli oscillare sulla base?
No, quello era per alzarli, venivano trascinati in degli scivoli
Bella questa storia
Una domanda che non c'entra molto con l'argomento del video: quali altri libri di Jared Diamond consiglieresti? 😁
L'ultimo uomo che tagliava l'ultimo albero pensava nello stesso modo in cui pensa un tossicodipendente: adesso questo è tutto ciò che devo fare perché ne ho bisogno, non mi interessa ciò che avverrà poi.
Chiedo scusa, solo una piccola rettifica:
I Moai sull'Isola di Pasqua non guardano verso il mare circostante, nessun Moai è rivolto verso l'oceano, in nessuna parte dell'isola!!
Tutti i Moai sull'Isola di Pasqua sono invece rivolti verso l'interno, dando quindi le spalle al mare!!
Inoltre, ricordavo che il primo ad esporre le proprie ricerche e conclusioni in merito fosse stato Thor Heyerdahl, che per primo condusse un'intensa campagna di ricerche sull'isola, sulle statue e sul popolo che le aveva scolpite ed erette!
È così, o mi sbaglio? Se non vado errato, mi pareva pure d'aver letto, nel suo libro, che tale teoria sul collasso ecologico dell'ambiente isolano fosse stata proprio riportata da lui stesso per primo, nel libro stesso...e diffusa proprio dopo la lunga campagna da lui condotta a suo tempo!
Questo se non erro, ovviamente!
È una storia che mi ricorda un botto la fattoria degli animali di Orwell
Qui spiego perché questa storia non sia vera: ua-cam.com/video/PLE1cihLhDs/v-deo.html
Se fai tutte le scenette di quanto sei dispiaciuto di fare disinformazione cancella il video e piantala. O ti interessa di più la crescita del canale?dai per favore fai la persona seria
@@elisa-pezzi in effetti quello che dice elisa ha senso
@@elisa-pezzi il rispetto non sai neppure dove sta di casa, forse dovresti seguire altri canali, come quello di Rick du Fer. Sragionate sulla stessa frequenza
@@fabiochristianvilla4319 scusa ma chi se ne frega di Rick du fer? Se fa tutte ste manfrine riguardo la correttezza dell'informazione allora o cancella il video o non è una persona coerente. Tu piuttosto, perchè parli di rispetto?
@@elisa-pezzi perché il modo in cui ti esprimi non è rispettoso. Puoi avere ragione o no, ma esprimersi così non aiuta.
Sono arrivato in fondo... e niente, ora vado a guardarmi i video dove insegnano come fare trappole per topi con quello che si ha in casa perché un domani non si sa mai XD
Per me i contenuti sono davvero belli ce ne vogliono sempre di più. Con un taglio macrostorico del genere non c'è tantissimo. Ti consiglierei però di rendere un po' più fruibili, il video è un po' pesante senza montaggio. Senza immagini, infografiche o interazioni comunque più snelle.
Salve. Solo in pochi c'è ne stiamo accorgendo....
Domanda: le generazioni successive, diciamo dopo un paio di secoli, avevano perso lo spirito di viaggiare verso l'ignoto, di viaggiare? Inoltre: avevano percezione di un mondo lontano oltre l'oceano florido e da poter raggiungere, oppure sono arrivati a pensare che la loro Isola fosse il tutto, tutto il mondo conosciuto?
(Analogia con l'universo fra svariati miliardo di anni, in cui eventuali civiltà non avranno modo di sapere che oltre la propria galassia ve ne sono altre)
Riguardo alla prima domanda, considera che dopo aver abbattuto tutti gli alberi non avevano più possibilità di costruire canoe adatte alla navigazione in alto mare (infatti dopo qualche tempo dall'insediamento scompaiono anche i resti di pesci come i tonni che non potevano più essere pescati) e di conseguenza era bloccati nell'isola senza possibilità di migrare
dovevano creare gli stuzzicadenti?
Ma perché nel titolo c'è scritto "non vera"?
Gli abitanti di Rapa Nuì costruivano i Moai, caratteristiche e suggestive statue di quelle isole, per venerare i loro antenati.
La vera storia dell’isola di Pasqua < la vera dell’isola: Storia di Pasqua
MI ricorda Universo 25, l'esperimento sull’apocalisse da sovrappopolazione dei Topi!
Ti tocca vedere il film Rapa Nui. Tra l'altro molto bello.
Grazie mile bang Giacomo!
Animali gia presenti sull' isola, come ci sono arrivati?
Esattamente come sono arrivate le piante: via mare e/o via aria, suppongo
@@giacomoboscarol6198 Mi sembra strano, le piante possono viaggiare sfruttando la volatilità dei semi, gli animali non aviani non vedo come possano essere arrivati via mare
Se non sbaglio gli animali che vivevano sull'isola di Pasqua prima dell'arrivo dell'uomo erano solamente uccelli, crostacei e molluschi, che possono essere arrivati lì appunto via aerea o per mare
La fauna nativa di terra era formata essenzialmente da uccelli, molti uccelli, (arrivati ovviamente volando), nessun mammifero (prima dei ratti introdotti dai polinesiani), due specie di rettili (una lucertola e un geco, non so se arrivati accidentalmente via mare o con le canoe dei polinesiani), ragni e insetti arrivati portati dai venti.
Ricorda, più in piccolo, la Nuova Zelanda prima della colonizzazione polinesiana e poi europea che era anch'essa priva di mammiferi (a parte in questo caso dei pipistrelli, se non sbaglio) e in cui le varie nicchie ecologiche erano occupate dagli uccelli.
@@staisereno7482 magnifico, grazie
Sti polli sono da per tutto 🤣🤣🤣🤣, fino ai più moderni fast food 😁, e i gatti?
Rapa nui, film del 1994 con Keanu Reeves, racconta proprio questo. Guardatelo, anche se è un po' vecchiotto
Noto anche che una spinta all'autodistruzione è arrivata dalla divisione in clan e dalla ricerca della supremazia. Mi ricorda qualcosa
Grazie Giacomo
Un consiglio senza vena critica: questo "testo" è buono per una prima stesura. Lo spunto è ottimo, prova a scriverti quello che vuoi dire, provalo e affina la forma in modo da essere più sicuro di quello che andrai a dire
Anche secondo me dovrebbe esporre meglio o lavorare in post.
Secondo me è perfetto come lo ha raccontato e se qualcuno lo vede povero di stesura è probabile che abbia difficoltà a capire il significato profondo. Quindi consiglio di risentire il tutto.
Applausi.