Lezione di Piano n.60: 'Le scale modali' - seconda parte
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- Опубліковано 16 жов 2024
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BRAVISSIMO MAESTRO CARUGATI. E NON PERCHE' LO DICO IO MA PERCHE' SI SENTE CHE AMA LA MUSICA E AMA TRASMETTERE AD ALTRI LA STESSA SUA PASSIONE. SI NOTA UN ALTRUISMO E NON UN EGO SUPPONENTE CHE HANNO ALCUNI SEDICENTI MAESTRI. GRAZIE. MAESTRO.
Grazie, Giancarlo e buon Ferragosto
eccellente hai un ....modo di spiegare coinvolgente e la tua simpatia mi rilassa ......grazie tino
+Maurizio Del Fiume ma grazie a te davvero, Amico. Ciauuu
Finalmente una spiegazione chiara del concetto di modalità. Erano anni che volevo capirlo! Un sincero grazie al maestro Carugati per questa bellissima lezione.
Grazie molte a te per il gentile commento.
Grazie te per il gentile commento! Buona musica
finalmente ci si capisce qualcosa... grazie per aver condiviso queste due bellissime lezioni.
Sei molto bravo e professionale.
+Marco Farina Grazie, Marco
Da tastierista autodidatta di una modesta rock band con due chitarristi non ho mai avuto la possibilità di improvvisare mai qualcosa, ora grazie alle tue indicazioni mi si è aperta una porta, e mi sento di ringraziarti pubblicamente per l'impegno e la passione che trasmetti in modo generoso nei tuoi tutorial che a mio parere, oltre ai contenuti didattici, sono anche molto divertenti e scorrevoli. Non è mai troppo tardi. Grazie
+Paolo Pozzi Non lo è mai! Grazie, Paolo, gentilissimo. Ciauuu
Bravo! Sei veramente un GRANDISSIMO!!! Nelle spiegazioni sei chiaro ed esaustivo come non lo si può essere di più! Non è da tutti trasmettere nozioni così complesse, con tanta chiarezza! Tino, complimenti davvero e grazie!
Grazie, Francesco, parole che mi onorano. Grazie davvero.
Bella presentazione, Tino. Molto chiara.
Grazie Tigrolic, gentilissimo
Grazie Tino è un piacere ascoltare le tue parole e la tua musica ,la tua cordialità e simpatia che quasi fanno passare in secondo piano il tuo grande talento. Grazie ancora Tino ti ascolto davvero tanto volentieri quando ti lasci andare all improvvisazione e all improvviso tiri fuori un Baglioni, un Battisti sembra un concerto Live. Davvero unico. Ciao amico mio.
+Zampone1960 Troppo buono Fede. Grazie e un abbraccio
Complimenti sinceri, ha reso semplice un argomento complesso e soprattutto lo tratta con professionalità, precisione e simpatia!
Grazie, Giovanni!
che dire, ogni lezione è un capolavoro!
+Luigi Russo Grazie, Luigi, sempre un capolavoro di gentilezza tu. Ciauuu
+Tino Carugati beh i complimenti sono meritatissimi! A proposito, il brano che suoni all'inizio del video, forse viene ancora utilizzato dalla RAI, non son sicuro, indagherò!
Penso in una rubrica che si chiama anch'essa Almanacco, ma che va in onda in orari notturni
+Tino Carugati forse la usano per il sottofondo degli spot prima dei programmi di servizio, tipo il meteo
Eccezionale bravura e semplicità di insegnamento!
Innanzitutto grazie per queste lezioni e compimenti! Come mai se tutti i modi sono "rotazioni" della scala maggiore, uno di questi, ossia il modo eolio o minore naturale, ha acquisito un ruolo a sé? Tant'è vero che se ho capito bene, la scala minore naturale viene usata in modo "tonale". Come mai questo non avviene per gli altri modi? (Mi riferisco principalmente alla musica pop/leggera).
Ciao Tino, innanzi tutto complimenti per la grande chiarezza e la simpatia, le tue lezioni sono molto utili e piacevolissime! Volevo chiederti una cosa: ma in fondo, tutte queste modalità non sono sempre e comunque riconducibili a una specifica tonalità di riferimento, con la sola differenza che usiamo solo uno o due accordi e che teniamo come target per la nostra scala un accordo specifico? (Voglio dire, se suoniamo un Re dorico non è come essere sempre e comunque in tonalità di Sib? la differenza sta solo nel fatto che facciamo orbitare la scala attorno al Rem?).
Scusa la domanda forse banale, ho basato tutto il mio apprendimento dello strumento sulle conoscenze armoniche e forse per questo fatico a distaccarmi da una percezione tonale della musica. Mi sembra che ogni situazione modale sia comunque sempre riconducibile a una specifica tonalità (ma sicuramente mi sbaglio e mi sfugge qualcosa), mi chiedo allora dove stia la differenza da un punto di vista meramente esecutivo
Non c'è differenza, Alessandro, dal punto di vista esecutivo. Le scale modali hanno la prerogativa di creare un "ambiente" armonico tutto loro. Lo spiego nel video. Felice Natale
Grazie Maestro! Chiarissimo come sempre!
Grazie Cesare
caro tino tu sei meravigliosamente chiaro ad insegnare è che queste scale mi hanno ubriacato senza bere un goccio ,pero trovo che siano meravigliose per sonorità ed alternative che ti ofgfrono per comporre nuova musica ,io sono un compositore e lo faccio per divertirmi sono autodidatta ,non ho mai esplorato queste scale e quindi faccio un pò di casino ma gia dall'ultima volta che ho visto il video n°60 seconda parte comincio a vedere la luce ,mi raccomando mantieniti cosi
Io ci provo, a mantenermi...sperem! Ciauuuu
Grazie Tino, per questa ulteriore perla di lezione. Un abbraccio ed alla prossima.
+Roberto Ramella Levis Grazie a te Roby per l'interesse incessante. Ciauuu
Grazie per la lezione!!!
A te, Andrea. Buona Domenica!
grazie Tino!
provo e mi alleno.....
Di certo non è semplice!
Ma non mollo!
Un saluto.
Marco
Brau! Ciauuu
Buonasera Maestro, io non sono un musicista jazz ma il genere mi affascina molto; porgo una domanda forse ovvia, fermo restando siamo in DoM, quando diciamo di usare ad esempio una scala di Do misolidia piuttosto che eolia ecc..., armonicamente parlando, su queste scale useremo comunque l'accordo di Do ? E poi uguale e relativamente anche nelle altre tonalità? Un immenso grazie anche per tutte le altre squisite e professionali videolezioni che ci dona. Un caro saluto!
No, no, calma, Benedetto....misolidia è una cosa, eolia un'altra
@@TinoCarugati certo Maestro, che sono due scale ben diverse è chiarissimo, anche perché derivanti da gradi diversi, il mio dilemma era un altro, cioè ogni modo costruito va usato in tonalità diverse in base a brani che si presentano, giusto?. Sorry ☺️ Probabilmente l'argomento dovrò assimilarlo bene prima di metterlo in pratica
@@benedettopipoli2658 Scusami, Benedetto, continuo a non capire quello che mi domandi
@@TinoCarugati riformulo la domanda Maestro Tino 😅: ogni modo della scala ( ionico, dorico, frigio, lidio, misolidio, eolio, locrio), ha un utilizzo specifico in base all'accordo che stiamo usando giusto?
@@benedettopipoli2658 Assolutamente si
Ciao Tino , sempre lezioni bellissime , per quanto riguarda i modi che derivano dalle scale minori , armonica e melodica , si utilizzano anch'essi come quelli della scala maggiore ? che hai spiegato molto bene , penso di si ma meno utilizzati penso .....
Si utilizzano anche loro, certo, ma con molto meno frequenza. Un abbraccio
sei il milgliore spieghi con una semplicità disarmante ,ma le scale modali non le ho capite riguarderò ancora i video ,ma tu sei un grande mi trovo meglio con te che con il maestro cui vado che mi fa studiare bach il preludio che palle vai tinoooooooooo continua cosi
Bach è l'essenza della musica, Maurizio. Non credo sia esistito musicista di tale altezza e fecondità creativa. Chopin, che io adoro, lo suoni col piano e stop. Bach, tant'è grande la sua musica, lo puoi suonare anche con due ocarine che non perde la sua magnificenza. E' stato un genio della musica. Lui, però. Chi si limita a suonare Bach o comunque a non cimentarsi con altri generi musicale che non siano la musica Classica è un musicista limitato. Dillo al tuo Maestro che ti faccia approcciare anche altri generi di musica, che non possono che arricchirti musicalmente e non solo. Sempre che ne sia in grado; se non lo è ti consiglio di cambiare insegnante. Qualcuno che ti faccia assaporare anche il piacere di fare qualcosa in qualche modo di tuo, che non siano solo Fughe e Preludi. Anche Albano e Romina vanno bene, se quando suoni li sai interpretare a modo tuo, magari sostituendo le armonie, variandone a piacimento la ritmica, perchè no improvvisandoci sopra. Questa è la vera libertà musicale. Butta lo spartito, suona all'infinito. Un abbraccio dal Tino
Tino scusa se insisto con le mie domande, anche piuttosto lunghe. Se un brano ha più di un accordo, ad esempio Dm e G7, penso alla tonalità di Cmaj. Se c'è un Gm in luogo del G7, penso alla tonalità di Fmaj. E mi è diventato anche abbastanza automatico. Per brani più complicati, me li devo "studiare" preventivamente. Se mi perdo durante l'improvvisazione penso all'intera scala maggiore di impianto, a tutti i modi , arpeggi , e pentatoniche, sviluppabili con le sue note. Mi accorgo che la bravura sta nella capacità di enfatizzare l'armonia che suona in quel momento. Ma questo, almeno io, lo posso affidare soltanto all' orecchio. Altrimenti diventa un lavoro matematico che non so se sarà mai alla mia portata. Non mi sembra che questa seconda lezione si discosti troppo da quello che sto dicendo. O sbaglio? La domanda è aperta a tutti i frequentatori delle tue bellissime lezioni. Grazie, e scusa di nuovo.
perdona, Stefano ma è impossibile rispondere a queste domande, qui, soprattutto
@@TinoCarugati Mi sto rendendo conto che, in tutti i video didattici, gli spazi riservati agli "allievi" servono solo per fare i complimenti. Ma non importa perché, nel tuo caso, i complimenti te li meriti tutti. Ti ringrazio ugualmente per avermi risposto, e continuerò a seguirti. Prima o poi, l'illuminazione arriverà..
Ciao e grazie per queste lezioni! Sono un bassista che con la punta dei piedi si avvicina a questi argomenti per imparare un linguaggio e poter esprimersi...posso dire di avere capito che siamo in situazione tonale quando un giro di accordi è costruito rispettando i gradi della scala della tonalità e le frasi chiudono in maniera "naturale" in quello...in quella modale invece la relazione tra la successione di accordi è svincolata da un centro tonale e questo determina un approccio, nell improvvisazione , "personalizzato" per ogni accordo rispettando, attraverso l'utilizzo dei modi, il singolo "sapore" ?
Perfetto, Alessandro. Buona Domenica
Grande davvero, grazie. Pensavo ad una cosa, nell’esempio di C misolidio (C7 la dominante di F) suoniamo appunto il do misolidio, ma a me verrebbe da pensare subito al alla scala di F su un C7, appunto il quinto grado quindi diatonico. Sicuramente mi sfugge qualcosa; cosi anche per gli altri modi. 🙏🏻 Grazie davvero x queste lezioni.
E' la medesima cosa, infatti. Puoi pensarla come vuoi
@@TinoCarugati Credo di aver capito allora. Grazie ancora, di cuore. Buonaserata 😉
Dopo questa lezione per me è San Tino da Opera tutti i giorni. 👋👋😊. Grazie Maestro, come sempre chiaro, anche quando affronti argomenti ostici come questo. Avrei anche una curiosità da chiedere in proposito.
Il brano Mad world dei tears for fears, eseguito da Gary Jules al pianoforte, suona in fa dorico??
Grazie, Rocco. Non so, non lo conosco
ciao tino ho gia visto almeno 4 volte i video delle scale modali ,ma in un giro armonico do m come le applichi ? non vanno applicate come nel sistema tonale perche scusa la mia ignoranza ma mi risulta tutto diverso
scusa, Maurizio ma non comprendo la domanda. Riformulamela, grazie
Che dire... condivido tutti gli elogi indirizzati al Tino
+Fabrizio Grazie, Fabri. Buona Domenica
carissimo maestro Tino, a parte gli ennesimi complimenti che ti meriti sia per il nobile sforzo quotidiano di renderci più eruditi sia per la chiarezza espositiva, ho trovato una bella definizione su Wikipedia circa il suonare "modale", in buona sostanza recita: "Lo sviluppo musicale MODALE avviene attraverso la melodia, che è al centro di tutto. Gli accordi non sono mai considerati causa determinante per lo sviluppo delle melodie, ma piuttosto un "effetto" di essi, a differenza di quanto avviene invece nel sistema "tonale", dove vige un rapporto di gerarchia tra la tonica e tutti gli altri suoni di una scala diatonica fatta di equilibri, tensioni e risoluzioni". Concordi con tale definizione? In effetti nel suonare modale non si percepiscono situazioni di tensione e successivo "riposo" o risoluzione su un accordo di tonica. Ciaooo
Concordo assolutamente, Escape. Buona musica
Grande maestro. Gli ultimi 10 minuti sono quelli che nell'insieme della lezione definiscono la linea di demarcazione tra il suonare modale e tonale. Nel modale è più la melodia che comanda mentre l'armonia e quindi gli accordi (per accompagnare il brano) si "adattano" tenendo presente che spesso ci troviamo di fronte a uno o due accordi. Nel tonale devo invece capire in primis la tonalità d'impianto, la progressione armonica che si sviluppa, la presenza eventuale di brevi interscambi modali, domin. secondarie se non addirittura modulazioni. Pertanto quando improvviso mi chiedo: cosa viene ad ogni cambio di accordo? È sufficiente improvvisare con le note di quella scala esaltando le note target ad ogni cambio di accordo oppure c'è un accordo non diatonico per cui dovrò tener conto di note estranee?? Insomma il discorso si complica
si, Escape, si complica al punto da non poterne parlare qui, tra i commenti. Mi comprenderai, ne sono certo. Buona musica
@@TinoCarugati infatti... Lo so, ci sono in proposito un paio o forse più di tuoi video che trattano ad hoc l'argomento. Un abbraccio
Gran bella lezione Tino , come sempre :)
Ho una domanda per te, esistono le scale modali delle relative minori? Per esempio esiste un fa lidio che ha le note di do minore (e di conseguenza di mib maggiore)?
+leoermaster Ciao. Esistono modi derivanti dalle scale minori ma melodiche ed armoniche. Se le estrapolassimo da una minore naturale sarebbero le medesime derivanti dalla scala maggiore. Da cui possiamo ottenere un Lidio aumentato, dominante, minore e #2.
Ciao tino, molte grazie per aver condiviso questo video. Esiste un tuo video dove spieghi come scegliere una scala modale da utilizzare per l'improvvisazione in base al giro armonico della mano sinistra?
Ciao, Marco. In tutti i video dove spiego l'impro che faccio c'è sempre un riferimento alle scale modali.
+Tino Carugati ho visto le spiegazioni nel video e mi sono chiare. La mia curiosità riguarda un modo generale per "modalizzare" un brano. Cerco di spiegarmi meglio con un esempio: supponiamo che io abbia un giro armonico del tipo la maggiore, si minore, reb settima, re maggiore. Esiste un metodo per capire quale scala modale posso utilizzare? Lo trovo nel video sull'improvvisazione? Ti ringrazio ancora per la pazienza
Carissimo: mi chiedi una lezione di Armonia sui commenti del Canale....come si fa?
+Tino Carugati magari è un'idea per il prossimo video 😉
Grande Tino!!! Ecco, ti propongo d'ora in poi di fare ogni sera una specie di almanacco che si conclude con un tuo videotutorial...!! Cosa ne pensi...??? Bravo, e' sempre un piacere ascoltarti. Ciaoooo
+piancamax ehhhh, Max. Non ho l'etàààà.....non ho l'etàààààà....Ciauuu
Ciao Tino!!!! Sono LAUREATO in composizione di colonne sonore e ti devo dire sinceramente una cosa: ho sempre voluto capirci qualcosa di sti modi maledetti!!! Ho sempre chiesto di fare lezioni su questo argomento ai miei vecchi insegnanti e non mi hanno mai dato ascolto.. anzi.. sembrava che non lo volessero proprio affrontare il discorso! Ora grazie a te ho capito cosa sono i modi!!! Grazie mille!!!!!!! Posso solo farti una domanda che potrebbe essere anche uno spunto per un nuovo video? Se devo scrivere un brano con il modale? Come posso usare l'armonia? Penso che si perda il concetto di V - I.. non penso ci sia ancora il "bisogno" di sentire una dominante.. Come quindi si possono creare delle efficaci successioni accordali nel modale per riuscire a fare un brano? Grazie!!
Ciao, Cristian. Vecchi insegnanti???? Perchè io sono giovane? Beh, insomma di spirito (musicale, almeno credo) senz'altro; ma è una questione di cultura, non anagrafica. Se vuoi scrivere un brano modale devi trattare le armonie come ho suggerito: alternare, cioè, ad ogni accordo quello che da l'idea della modalita' (Re dorico= alternanza di Rem e Sol, Do lidio= alternanza di Do e Re, magari con la settima al basso etc etc). Come amalgamare il tutto...beh, lì sta la bravura compositiva e lì il Tino può insegnare poco, perchè ognuno sente le successioni accordali a modo suo e nella misura del proprio talento. Sennò anche l'Erminia farebbe Morricone di cognome...Ciauuu, belè!
Grazie mille Tino per la risposta anche così tempestiva!! Allora mi ci metto subito a tirare fuori qualche bella successione!!! Sei un bravo insegnante davvero!! Se passo da Milano vengo a trovarti!!! :D
Ci conto. Ciauuu
ciao tino complimenti per la lezione ma non mi è chiaro quando su due accordi posso usare la stessa scala e quando invece per ogni accordo devo usare la rispettiva scala modale. Ci sono situazioni precise in cui devo usare la stessa scala?
Sei in tonalità di Do: puoi usare la scala di DoM su tutti gli accordi che si armonizzano su di essa. Dunque Do7+ Rem MIm FA7+ Sol7 Lam Siø
Tino Carugati grazie mille tino ma se dovessi improvvisare su due accordi come lab9 e rebm quale scala dovrei usare?
In che tonalità siamo? Prima domanda da porsi quando si improvvisa.
Tino Carugati siamo il lab e mi è difficile capire su quel reb minore cosa suonare
Un Reb dorico
Salve, complimenti. Ma vorrei proporre un altra prospettiva un po' balzana e un po' balorda, magari già proposta da altri. Non si potrebbe dire che un brano modale è un brano in cui è sempre assente la cadenza V---I ? So what oppure Oye como va tonalità di Do, Smooth operator tonalità Fa (Re min, Sol min, La min) e così via ?
Ciao, Silvio. Un brano modale non si significa che graviti esclusivamente intorno ad una 'modalità': può avere una parte preponderante magari in modalità misolidia e poi 'switchare' in una ionica. Ed ecco così che viene a formarsi la cadenza perfetta. Movimento magari raro ma che non si può escludere. Se ho inteso bene la domanda
Ottima lezione Tino, se mi permetti però volevo esortarti a pubblicare un altro tutorial in cui applicare su uno standard proprio alcune delle scale modali più usate, magari So What o Impressions (io preferirei quest ultimo). Così come sono i due tutorial sulle modali restano incompiuti.😉
Che ne pensi?
Ci penserò, Andrea. Grazie per il suggerimento e buona musica
Tino Carugati pensaci davvero Tino ...fugheresti tanti dubbi. Grazie
hai ragione ti chiedo perdono il fatto è che mi hanno scombussolato un pò tutto ,quello che non capisco se quelle scale che ho visto fare dalle tue mani come le posso applicare su di un giro armonico di do maggiore, perche io ci ho provato sia a costruire una melodia che ad improvvisare come hai detto ,ma è tutto talmente diverso dal sistema tonale che non ci capisco nulla vado nei matti,spero di essermi spiegato ,scusa la mia ignoranza
Caro, Maurizio io più chiaramente di così penso che non sarei stato in grado di spiegarle le modali. Guardati l'ultima lezione sull'improvvisazione: forse può schiarirti le idee. Ciauuu
ma gli accordi restano gli stessi ? secondo me sono alterati o no?
Se intendi le triadi restano inalterate. L 'accordo relativo alla scala Misolidia vede l'inserimento della settima minore; gli altri anche intesi con le loro estensioni primarie (7e) restano invariati. Ciauuu
"We've gotta get out of this place", un pezzo degli Animals, è un pezzo nel modo misolidio oppure è un pezzo tonale?
Assolutamente tonale.
Tino Carugati grazie per la risposta :)
Complimenti, fatto proprio bene. Specificherei più chiaramente che il modo Ionico si caratterizza per successioni armoniche che non hanno un tipico "giro armonico" (successione) proprio del sistema tonale classico... in pratica una composizione con ricorrenti successioni del tipo Dominante -> Sottodominante (cioè V -> IV) essendo sufficiente - per una serie di motivi - a "mettere in crisi" il centro tonale inteso in senso classico tradizionale, "svelerebbe" una modalità pienamente modale ionica (e quindi del tutto diversa da un tono "maggiore")
Concordo pienamente e ti ringrazio per i graditi complimenti. Buona musica!
grazie!
Ma grazie a te, amico
adesso che ti ho scoperto....wow! sicuramente potrò migliorarmi! tanti saluti cordiali e buon lavoro
Tino Patrimonio dell'Umanità.
+ArgoBeats Ah ah ah addirittura, Argo...gentilissimo, ma non credo di valere tanto. Ciauuu e grazie ancora
+Tino Carugati senza "addirittura", Tino! Hai un carisma veramente unico, un abbraccio a te e buon pranzo! - Domenico
+ArgoBeats Troppo buono, davvero. Grazie, buon pranzo anche a te|
Grazie, grandissimo Tino! Sei riuscito a farmi capire tante cose, a farmi venire la pazienza di andare a cercarmi altre notizie, e soprattutto... scoprire quanto sono ignorante, accidenti! Mi piacerebbe, se e quando vorrai, che ci raccontassi la storia della tua formazione: quale è stato il tuo percorso di studio? Come si fa a raggiungere tutta questa padronanza dell'armonia, dei vari generi musicali, ecc?
+vuolsuonare Grazie. Una volta registrero' una 'Tino's story', dai. Ciauuu
ottima esecuzione in lidio se non sbaglio...
Ciao, Flavio. Esatto. Buona musica
Sono un po in retardo,
buon giorno Tino,buona domenica a te.
+Lucia Ferraro Ciauuu, Lucia!