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Vittorio Adorni intervista Pier Paolo Pasolini
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- Опубліковано 6 кві 2015
- Nel 1969, durante una trasmissione del Processo alla tappa di Sergio Zavoli, Pier Paolo Pasolini viene intervistato da Vittorio Adorni.
Grande pier PAOLO
Di questo Adorni mi ha simpaticamente sorpreso la curiosità che esprime nell'inter rogare Pasolini. La si potrebbe ritrovare in un ciclista o calciatore oggi? Ho paura di no.
canepazzoTannen84 Uno sportivo di oggi non sarebbe assolutamente in grado, basta ascoltare la loro padronanza lessicale.
paolo bignardi e non dimentichiamoci del grado intellettuale
+canepazzoTannen84
Esatto. Hai colto nel segno. Stavo gurdando diverse interviste a Pasolini, ce ne fosse stata una i cui ospiti (giornalisti, scrittori, sportivi, artisiti, politici e intellettuali di ogni tipo) si fossero distinti per la loro maleducazione o ignoranza... Mi hanno colpito enormemente anche i contenuti dei dibatitti, tutti concetti che oggi, accendendo la televisione, non riuscirei mai a trovare. Le tematica più gettonata è sicuramente la filosofia (rapportata alla natura dell'uomo, alla vita e alla morte), successivamente, in un'ipotetica scala, inserirei politica ed economia (capitalismo, consumismo, ma anche fascismo e comunismo), infine l'arte e le sue mille sfaccettature. Spesso ci si collegava anche a più tematiche e il livello di interesse cresceva a dismisura (filosofia e politica, libertà e anarchia). Pasolini, siamo d'accordo, affrontava ogni argomento con estrema compostezza, lucidità mentale e obiettività, ma signori, vogliamo parlare degli intelluttuali (ma anche di "semplci" volti noti) che accalcavano gli studi televisi di un tempo?? Di certo non erano da meno (per quanto ognuno potesse avere opinioni differenti) del grande Pasolini! Quei dibattiti trasudavano enorme cultura! E' triste vedere come i tempi siano cambiati, Pasolini ha visto bene... Ci siamo trasformati, la nostra è una società ad impronta consumista. Abbiamo abbandonato l'aspetto spirituale e filosofico, ciò che ci rende umani insomma... E per cosa alla fine?? Non si lotta più per degli ideali, non c'è più alcun principio... Il senso critico della gente è andato a farsi benedire, e con lui la ragione e la lungimiranza... Siamo diventati arrendevoli e abbiamo dubbie priorità. Quel fuoco che ha contraddistinto le generazioni del secondo dopoguerra (fino agli anni 80) si è spento da un pezzo...
Ma si è parato il c. Sì è tirato indietro subito, ha chiesto scusa delle sue domande e si è giustificato nel non voler essere critico, come se la critica fosse un male, che non voleva offende e proprio con questo lo ha offeso (senza ovviemente esternarlo) credendo che Pasolini potesse addirittura rispondergli in modo sbarbato. La paura di saper essere all'altezza di un grande è quello che offende i grandi
io quando vedo e sento Pasolini penso sempre : come è umano
come direbbe Fantozzi intendi?
@@frafra9164 Cazzate messe in circolo da qualche fascista da 4 soldi.
Hai davvero ragione, ogni volte che lo si ascolta riempie di umanità e di dolcezza.
io penso come è geniale
Immenso pasolini
Il ciclista non è solo pedalatore ma, (come tutti), è uomo intero; non è schizofrenico; quando pedala porta in è la sua storia, i suoi drammi, le sue gioie. Il concetto di "unità di vita" è un fondamento di umanità con cui PPP risponde con molta semplicità alla domanda "impertinente" di Adorni su chi è il ciclista (ovvero un professionista e un uomo come gli altri).
Perché la domanda la trova domanda impertinente?
Non ho notato domande impertinenti, e quindi normale che ha ricevuto risposte cordiali e sinceramente cor-diali. Dal bigottismo siamo convinti che bisogna porre domande mai sprontate e sincere, come se porre domande fatte di pensiero fosse una critica inaccettabile...credo che le scuse non siano state gradite da Pasolini giacché sulle prime immagino sarà rimasto contento di una domanda finalmente sincera e senza ombre di offese ma si vedeva persino la stima e l interesse verso Pasolini ma poi accorgersi che chi ha fatto la domanda avesse paura di lui e ha chiesto scusa, si è anche giustificato che non volesse offendere e criticarlo, sarà stato devastante, una speranza stroncata, come se Pasolini potesse mai offendersi fino pure a poter essere sgarbato con una persona.
Dolce Pasolini, la gente avrà sempre amore e timore per chi è giusto.
La paura di fondo è quella di elevarsi e arrivare ad essere alla tua pari, quello che cercavi del resto: qualcuno, anche un bidello, che ti fosse alla pari senza paura di esserlo, senza tirarsi indietro...certo, difficile ma non impossibile
domande intelligenti di Adorni
Com'era bella la tv allora