FEDERICO FELLINI intervistato da Enzo Biagi (1)
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- Опубліковано 8 січ 2020
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Nella magica cornice del teatro 5 di Cinecittà, il regista premio Oscar Federico Fellini si racconta ad Enzo Biagi.
L'intervista del 1982 è a cura di Sandro Bolchi e fa parte della serie "I Ritratti" di Enzo Biagi:
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#FedericoFellini
I Ricordi, anche quelli piu' banali ed insignificanti, che per tante altre persone comuni non conterebbero nulla, diventano il motore principale degli artisti. Ed il cinema di Fellini ne e' infarcito. L'amore per la nostalgia, per quei piccoli, dolci, tristi, banali ricordi di un tempo che fu', che lui ha saputo trasformare in grande cinema.
Sentire parlare italiano corretto e con proprietà di lessico, in tv, fa un certo effetto.
"Una ragazzona con un grembiulone che odorava di bucce di patate che stava dalle monache..." qui c' e` tutto Fellini.
Verissimo!!!!!!!!!!
Fellini lo starei a sentire per ore...per giorni interi....parlare di qualsiasi cosa...senza mai annoiarmi. E' l'essenza del Genio.
Fellini anzi Federico: una flebo di nutrimento intellettuale/emotivo.
Nn mi va di definirlo stringendolo nelle parole.
Sandra Altrove
sì, l'ho pensato anch'io….stavo per scriverlo, poi ho letto io tuo commento :)
A sentire quella frase mi è subito venuta alla mente la tabaccaia di Amarcord!
"Mi pare che tutti i peccati meritino comprensione" disse con il sorriso da furbetto... Federico sei stato e sarai sempre il più grande !!!
Fellini, Mastroianni, Sordi... Quanto mancano al cinema di oggi
È un film anche il suo discorso
Hai perfettamente ragione . Una gioia della vita
Non avremo mai più un genio così nella settima arte. Non in Italia, non in Europa, non in America, non in alcun punto del globo terracqueo. Questo non vuole essere un piagnisteo nostalgico, piuttosto un invito a riscoprire ogni giorno le opere lasciateci da questo gigante. Sentiamoci fortunati di poter apprezzare in lingua originale (anzi, nelle lingue, visto l'utilizzo dell'italiano e dei dialetti) il lascito di Fellini
Mi sembra che Fellini, anche per il suo carisma straordinario, abbia avuto la capacità, all'interno della lingua italiana, dell'invenzione di una sua lingua propria - rilucente e rutilante, sempre sorprendente, florida di immagini e di aggettivazioni, prosperosa e polposa come le forme strabocchevoli delle femminone dei suoi film - , alla cui suggestione non rimangono estranei i colori timbrici ed espressivi della sua voce. Fantasia verbale perennemente caleidoscopica, in sempre nutriente effervescenza. I suoi libri, sia pure con l'aiuto del fido Gianfranco Angelucci (che ben sa imitare l'idioma felliniano), mostrano una grandezza di scrittore, inevitabilmente oscurata da quella, somma, del regista.
Che piacere leggere un commento così interessante e cosi ben formulato. Grazie! ❤
@@accasfilm Arrossisco e ringrazio a mia volta, anche per il molto materiale - sempre interessante - che mettete generosamente a disposizione di tutti. Un caro saluto.
Fellini, a mio avviso, con i suoi film rendeva visibili i suoi sogni, che eran poi, sotto sotto, i sogni di tutti.
Greta Garbo ‘monaca guerriera’, Chaplin con ‘una voce gracchiante, da banchiere, le mani piccolissime con su delle macchie d’oro’. Non incontrava o scrutava le persone, le disegnava
Odio essere nostalgico, ma vedendo personaggi del genere e pensando ad oggi, come si fa a non esserlo? E non parlo solo dell’Italia in questo caso…
fellini su di lui è stato detto e scritto tutto per questo motivo è probabile che il mio pensiero sia già volato di testa in testa prima di arrivare a me ed è il disagio di vivere di ognuno di noi a prescindere da quale sia la posizione sociale dei suoi personaggi ho sempre avvertito in ognuno di loro l'inadeguadezza dello stare al mondo e questo sentimento che ci riguarda un po tutti da vicino ci ha fatto amare il suo cinema tra tutti i suoi film quello che ho amato di più è stato 8 e mezzo perchè solo un genio come lui poteva portare sullo schermo un film che parlasse della crisi di un regista che ammette di non avere niente da dire ma vuole dirlo lo stesso assolutamente geniale
Che piacere ascoltare Fellini
Che bell'italiano parlava Fellini
Verissimo! E la cosa pazzesca è che mio nonno classe 1912 con la quinta elementare parlava meglio di me che ho la laurea. Non è una cosa che dico a vanvera è proprio così.
Mi affascina
Rende l'idea di qualsiasi cosa dica con le sue morbide, pertinenti, affascinanti e desuete parole ...
Unico
Un caro saluto a Viserba e Rivabella. Un pezzo di vita andata ma ancora presente.
@@pierfrancescocapparucci380 anche a Bellaria vala' che sono permalosi
@@MuThunder bellaria igea gatteo ma tutta la Riviera di Rimini. E anche la zona dell entroterra
I regret not being able to thank this man for all the Masterpiece's that he has left us , Dave at 54.
Even this simple interview is a masterpiece. I hope that you could fully understand it...
@@vandaangellozzi1990 I agree ,I could not understand fully without subtitles but rather his movement and expression I could gather a little but I miss the poetics of the interview , he is beautiful movement , I am 55 and I have loved his films for many years along with other Italian directors just so Beautiful and the passion of Italy , I had seen an earlier interview in black and white and he was much younger and it was subtitled , but it was like listening to him I just wanted to be there . There are many times in this life I feel so robbed and left empty by the things taken that should have been but never were and this is one of them , maybe in another life . Thanks for your response , Take Care , Dave W.
Quale grandezza circolava nel nostro paese! Menti raffinatissime Fellini, Pasolini...
Fellini persona colta e indimenticabile..... sempre vivo nei nostri cuori ❤️❤️
Viso serafico ed una voce decisamente calmante, quasi soporifera.
'Ecco, queste sono quelle domande che mi hanno fatto tante volte ma io non sono mai riuscito a preparare una rispostina intelligente...'
.
Da una risposta intelligentissima
che meraviglia.. una intervista che potrebbe durare anche secoli ed essere sempre rivelatrice
Che grandi personalità, quanto mancano oggi all'Italia
Dolce vertigine ...( ❤️)
Un genio che a me tanto commuove sempre
Incredibile un uomo così importante e grande con una vocina così modesta ....
Così poco autentica, da prete, piena di falsa umiltà cardinalizia. Chissà davvero. Se chiudi gli occhi sembra Prodi. Roba seria.
@@MuThunder cattivo?? Ma cosa dici..era deciso quando dirigeva gli attori ..a volte si arrabbiava magari offendeva. .ma lui diceva che quando dirigeva diventava un altra persona . Come se non fosse piu' lui. Ma dopo quando gli dicevano che una certa attrice si era messa a piangere perché magari si era sentita offesa lui stesso rimaneva sorpreso e subito correva dall' attrice a chiedergli scusa e confortarla con dolci parole. .era un genio ...
@@MuThunder Perché?
@@MuThunder Se lo dite voi...
@@danielecosta958 lo dicono gli attori che hanno lavorato con lui, come ad esempio la ekberg
L'immagine del ricordo di sé stesso bambino di 7 anni tra la braccia di quella ragazzona con quel vago turbamento è un forte simbolismo quasi onirico.Ognuno di noi ha ricordi che diventano ineffabili, impercettibili che si annidano nel profondo del subconscio diventando però inconsapevolmente la spina dorsale della nostra esistenza. Un poeta può rappresentare queste cose. Lo può fare un Dostoevskij nei suoi romanzi, lo può fare Munch nei suoi dipinti, lo può fare Rossini nelle sue opere e lo può fare anche un grande cineasta nei suoi migliori capolavori.Se il cineasta è Fellini l'arte diventa pellicola e la pellicola diventa vita quasi senza che lo spettatore se ne accorga.Se solo sapessimo assere più consapevoli dei geni che abbiamo avuto saremmo un popolo e non solo una Nazione
Che grande affabulatore era Fellini!
un poeta dell'immagine e una grande fantasia.
Fantastico come quella volta si girasse intorno ad un concetto ancora non sdoganato come le pulsioni sessuali usando parole come "turbamento". Pura poesia
Sono le parole appropriate.
Le epoche non c'entrano niente.
Che uomo di meravigliosa intelligenza. Lui parla e racconta per immagini... Mi sembra di vederlo lì, al cinematografo sulle spalle di suo padre.
Due maestri nel loro mondo: grazie a loro ed alla loro umiltà !
Quando l'Italia era bella......
Federico Fellini una leggenda ,,, patrimonio del mondo ,, orgoglio dell'Italia ,,grazie di tutto maestro
Dalla sua bocca uscivano universi...Che grandezza.
Registi come Federico Fellini hanno fatto grande il cinema italiano, purtroppo non ci sono piu
Hanno fatto grande… L’ITALIA STESSA, direi, attraverso la fantasia, l’arte, la poesia. Una generazione decisamente unica ed irripetibile.
🙏🏼🙏🏼🙏🏼
Bella scoperta.
Mi incanto, come sempre, ad ascoltare il Maestro
Genio.
Genio.
Genio.
Grazie per questo video 👏
Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920- Roma, 31 ottobre 1993 = 73 anni) è stato un regista , sceneggiatore, fumettista e scrittore italiano. Considerato il miglior regista della storia del cinema italiano attivo dal 1950 al 1990
I suoi film sono:
Luci del varietà, co-regia di Alberto Lattuada (1950)
Lo sceicco bianco (1952)
I vitelloni (1953)
La strada (1954)
Il bidone (1955)
Le notti di Cabiria (1957)
La dolce vita (1960)
8½ (1963)
Giulietta degli spiriti (1965)
Fellini Satyricon (1969)
Roma (1972)
Amarcord (1973)
Il Casanova di Federico Fellini (1976)
Prova d'orchestra (1979)
La città delle donne (1980)
E la nave va (1983)
Ginger e Fred (1986)
Intervista (1987)
La voce della Luna (1990)
Nel 1993 riceve l'Oscar alla carriera muore qualche mese dopo.
Genio. Genio e Mito, ora e per sempre
Un fervido silenzio
Uno dei miei canali preferiti
Ecco gli uomini del secolo scorso, quelli che hanno fatto onore alla loro professione e al nostro paese.Povera Italia orfana di tanto ingenio.
Grazie, l'intervista è splendida. Mi piacerebbe moltissimo rivederla in versione integrale.
Non è splendida per niente.
È interessante solo in funzione delle risposte di Fellini. Le domande non sono intelligenti.
Un' genio.
Dove posso trovare l'intervista completa ?
Sei il più grande Artista del nostro tempo🙏❤️
Fellini il Re del Cinema Italiano
stupendo
Mi fa piacere sentire che anche per Federico. Keaton fosse una spanna sopra a quel furbetto di Chaplin.
Uhm? Non lo ha mai confrontato a Chaplin? Prova a cercare cosa dice di lui nelle sue interviste e racconti, poi magari ripassa ahah.
@@Kael096 c'è un punto interrogativo di troppo oppure sono io a non aver capito. A Fellini piaceva Chaplin, questo vuoi dire?
@@TheRealMc101 Sì, molto a quanto pare. C'è un video qui su UA-cam che si chiama Fellini racconta (o qualcosa di simile) che dura una mezz'oretta.. se non sbaglio ne parla proprio lì.
Comunque il punto di domanda era voluto, ammetto di aver scritto come se stessi parlando e quindi di conseguenza ho dato quell'intonazione al commento.
@@Kael096 Ah, ok grazie. Qui dice che preferiva Keaton, però; e io a quello mi riferivo. E non dà una immagine felicissima di Chaplin, anche se son cose note. Ma non è la sua vita a lasciare perplesso me e molti altri, ci mancherebbe.; quello sarebbe incidentale. Il problema sono quelle "tirate" buone giusto per vendere il caffè, forse, in cui la retorica più melensa vanificava anche quel poco di buffo che ancora gli interessava mettere in scena. Il discorso del Dittatore, per esempio, sembra roba che potrebbe scrivere un autore di Bonolis in un pomeriggio, sinceramente (a me eh, ci mancherebbe) . Abbracciamoci, vogliamoci bene, bla bla bla... Keaton, di contro, non fingeva di essere, si muoveva in modo incosciente fra mille pericoli e insidie, col suo viso impassibile persino di fronte all'amore, Ci sono delle pagine di Deleuze molto belle su Keaton che spiegano ovviamente molto meglio di quanto possa fare io perché Keaton fosse , a parere di molti, il vero genio comico del cinema. Vabbè, ti avrò già annoiato o infastidito abbastanza. Non te la prendere, comunque. A me Chaplin , pre e post sonoro, mette voglia di strapparmi gli occhi per quanto è ruffiano e scontato, nel suo percorso autoriale e attoriale. Fa sempre quello che mi aspetto e lo fa sempre in modo da uscirne da vincente. Keaton è il vero perdente; anzi, Keaton è talmente puro da non sapere nemmeno in cosa consista il gioco, così come tutti noi in fondo. E' quello il punto, ma ripeto, opinioni "mie". Grazie della risposta, comunque.
Perché furbetto? Illuminaci.
Seduce anche quando parla
che tempi incredibili Biagi, come le incalzava lui le domande...
Mi spiace deluderla, ma Biagi non ha mai fatto una domanda che non fosse scontata o didascalica. È un fatto.
da 1:36 poeta puro. I brividi.
Che poeta!
Poeta, sì. Soprattutto poeta, prima ancora che regista.
Un poeta, si potrebbe dire, che aveva scelto il cinema come mezzo d'espressione, così come Woody Allen scelse il cinema come mezzo per esprimere la sua filosofia.
Maestro
Il caso estratto dal caos...un uomo fatto di meraviglie
È un caso che la parola "caso" è un anagramma della parola "caos" ? O è semplicemente puro caos coincidenziale ? È c'è differenza di significato caos e caso ? Oppure sono parole rassomiglianti per puro caso ?
@@riccardovita7423 Se può aiutare nella riflessione, "caos" - confusione - è l'esatto opposto di "cosmo" - ordine dell'universo.
Quando parlava eri rapito dalle sue parole
Tutto qui? Sarei rimasto ore ad ascoltarlo...
Lui è i suoi film...indefinibile
perche non e' completa l intervista? Per favore potete caricarla integralmente per il bene dell umanita?
anno?
Maciste all'Inferno mi cambio' la vita anche a me, aveva qualcosa di indescrivibile, era impressionate.
buon giorno
Correva l'anno...?
immenso
Una dialettica clamorosa
è il mio parente ignorato
non hanno chiamato Silvia Masina pure pensionata
voleva solo fare un regalo a Grace Kelly senza ammazzarla
darle sta bella notizia
Ad ascoltarlo vien quasi da chiedersi perchè si fosse "limitato" a fare il regista
Il meglio. Punto.
a proposito di Charlie Chaplin "mi colpirono le manine che erano piccolissime con sopra delle GRANDI macchie d'ORO, non so forse erano STERLINE....."
Lo hanno ascoltato anche gli altri.
Biagi, come al solito, non va oltre il didascalico.
Scompare di fronte a un artista vero come Fellini.
un santo
IN QUESTA INTERVISTA ERA GIOVANE , IO HO FATTO CON "LUI" GLI ULTIMI DUE FILM E LO SPOT DELLA BANCA DI ROMA MA LO AVEVO CONOSCIUTO PERSONALMENTE AI TEMPI DELLA CITTA' DELLE DONNE E LA NAVE VA
Marianna Shuk Ti capisco ....
El gemelo de nicolai gedda
Era una cuspide.
Per fortuna.. Indefinibile!
Come sarebbe. Una valvola cardiaca? Esprimiti in modo più chiaro.
Io preferisco Chaplin. 😉
Un ritratto di Chaplin impietoso. Chaplin il tipico vecchio ebreo.
Pessima l’idea di muovere la camera
La regia è di Sandro Bolchi, regista televisivo che realizzò numerose commedie e romanzi sceneggiati, produzioni di grande impegno e successo (I miserabili, I promessi sposi, Anna Karenina, I fratelli Karamazov e I demoni di Fedor Dostoevskij con la sceneggiatura dello scrittore Diego Fabbri; Il crogiuolo, Il mulino del Po, prima e seconda parte, per cui lavorò anche alla riduzione con l'autore del romanzo Riccardo Bacchelli. La coscienza di Zeno, dal romanzo omonimo di Italo Svevo, Le mie prigioni, di Silvio Pellico, e Assunta Spina); ebbe il merito di rendere popolari molti grandi classici della letteratura italiana e internazionale, anche grazie alla partecipazione di grandi attori, quasi tutti di provenienza teatrale.
@@accasfilm Sicuramente persona di grande spessore. Onestamente quei movimenti di camera distraggono. Il focus dovrebbe essere suii concetti e le parole dell'intervistato. Quei movimenti dal mio modestissimo punto di vista non aggiungono nulla, anzi, appunto tolgono sacralita', spessore, profondita' alle parole di Fellini.
@@gillesdoc sono dei bei movimenti di macchina ma un po' meccanici nell'editing, penso per le limitazioni tecniche dell'epoca. le interviste con le camere su carrello posso perfettamente funzionare
d'accordo con te. è una intervista, non un western.
@@LanciaD50 Esatto
Che testa. Doti oratorie non di questo mondo.
In effetti il cinema é stato lo strumento che ha veicolato i valori che oggi pervadono nella nostra società, e che hanno distrutto la nostra cultura (ancora più con la TV come diceva Pasolini). Siamo diventati un sottoprodotto culturale degli stati uniti e abbiamo perso le nostre radici cristiane.
Zighy Blue ma che centra le radici cristiane con il cinema....uff!
@@veronesemonica1829 c'entra enormemente, il cinema e soprattutto la TV hanno trasformato i valori morali della nostra società con una rapidità mai vista prima. La nostra civiltà ha dimenticato le sue radici cristiane nell'arco di mezzo secolo...
@Zighy Blue E quale sarebbe la tua o "nostra civiltà"?L' antica Grecia non era una civiltà, giusto?
@@antoniodada6009 La civiltà occidentale?
@@RiccardoMazzia ah, allora l'antica Grecia, la magna Grecia prosperavano in Oriente? Buono a sapersi.
biagi tempismo da incompetente
come fai ad affermare cio????
Lascialo perdere....chiacchiera a vuoto...
Domande manieristiche, prive di spessore. Assolutamente non all'altezza dell'intervistato.
Devo sforzarmi nn poco per farmi piacere i suoi film . Alla fine , pollice verso .
Ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni, ma fino ad un certo punto: questa è una bestialità, un orrore, una vergogna, il corrispettivo cinefilo di dire "mi piace toccare il culo ai bambini". Ritirati in un monastero isolato e non guardare più film, fatti 'sto piacere.
Beh , ancora riesco a distinguere un cinepanettone da un capolavoro e un film visionario nn è un capolavoro . Mi sa che a voi piacciono molto i film di Pierino , visto che Alvaro Vitali faceva parte del personale di fellini ahuahuahuahua
Roma città aperta di Monicelli è un capolavoro . Studiate studiate .
@@michelegirardi9813 Roma città aperta è di Rossellini. Sceneggiata da Fellini. Monicelli non ha a che fare con questo film
Hai ragione Rossellini , molto più in gamba di fellini , così come lo erano De Sica e Monicelli .
8 minuti e 39 de cazzate
come il tuo commento
@@ilpunitore.5686
Ma almeno ho sintetizzato!!!
Mai quanto il tuo commento.
Non sono molto credibili il raccontarsi continuo davanti alle camere per farsi vedere dal pubblico. Ogni volta che si racconti si corregge e si abbellisce avvenimento, oppure si da una interpretazione diversa e anche contraria. Succede lo stesso anche nel racconto mitologico e folclorico. Sono più credibili quelli che stano zitti, specialmente se artisti. Purtroppo nessuno, tutti vogliono coccole.