Il Tuffatore di Paestum. Sulla fortuna di un'immagine ambigua

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  • Опубліковано 26 сер 2024
  • Incontro con Angelo Meriani e Gabriel Zuchtriegel
    curatori di La Tomba del Tuffatore. Rito, arte e poesia a Paestum e nel Mediterraneo d’epoca tardo-arcaica (ETS)
    Conduce Mauro Menichetti
    La tomba del Tuffatore è l’unica sepoltura con affreschi figurati nota da una città magno-greca prima del IV sec. a.C., con la rappresentazione tanto suggestiva quanto controversa del tuffo. Sin dal momento della sua scoperta, av- venuta nel 1968, l’eccezionalità di questa sepoltura di inizio V sec. a.C. ha avuto uno straordinario impatto sulla cultura contemporanea. Nel 2018, in occasione del cinquantesimo anno dalla scoperta della tomba, il Parco Archeologico di Paestum ha organizzato una mostra dal titolo L’immagine invisibile, a conclusione della quale si è svolto un convegno internazionale di studi, con la partecipazione di relatori provenienti da tutto il mondo.
    L’organizzazione scientifica è stata co-curata da MOISA (International Society for the Study of Greek and Roman Music and its Cultural Heritage).
    Il volume, per la cura di Angelo Meriani (ordinario di Lingua e Letteratura greca all’Università di Salerno) e Gabriel Zuchtriegel (all’epoca Direttore del Parco Archeologico di Paestum, ora del Parco Archeologico di Pompei) raccoglie 58 i contributi presentati in quell’occasione, rivisti anche alla 59 luce della discussione che avevano suscitato.
    Si è tentato di superare barriere tra discipline e di far dialogare archeologia e filologia, arte e rito, letteratura e musica, filosofia e religione, antichità e contemporaneità.
    La tensione tra eccezionalità e normalità (rituale, religiosa, artistica, sociale) ha caratterizzato il dibattito scientifico sulla Tomba del Tuffatore sin dalla sua scoperta e continuerà a caratterizzarlo in futuro

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