Sono d'accordo con te: a mio parere questa è la strada giusta per portare avanti un personaggio che ha 42 anni e mezzo, ma ancora molto da dire se calato in un contesto narrativo più contemporaneo, pur rispettando la storia del personaggio. Un bellissimo albo, come il numero precedente.
@@giuliobelzer sì, la ricetta giusta è proprio quella di un mix equilibrato fra innovazione e tradizione del personaggio. In questo modo, secondo me, potrebbero essere rivitalizzate molte collane della Bonelli. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Bella la riflessione sui due albi, mi ha offerto un punto di vista che mi ha fatto molto piacere. Riguardo Dylan ho spesso letto e sentito come maggior passo verso una narrazione più moderna e contemporaneamente come critica più aspra ad esempio la discussione se il personaggio dovesse usare o meno il cellulare o il computer. Oppure il semplice far riferimento continuo a multiversi un effetto narrativo a mio parere po' ombelicale e autoreferenziale che porta a comunicare non molto in fine dei conti, come se questo potesse essere realmente un elemento di novità. Non può che farmi piacere il fatto di sentire che invece si è cercato con il linguaggio proprio del fumetto e con un impatto visuale e narrativo di proporre qualcosa di diverso, che non tradisce il personaggio (come ad esempio può permettersi di fare un Color Fest), ma lo porta allo stesso tempo verso un approccio comunicativo più fresco e che possa soprattutto competere ad armi pari con altri tipi di fumetti. Sono convito che il fumetto seriale prodotto in Italia ne abbia fortemente bisogno, al di là del formato editoriale in cui viene pubblicato. Recupererò questo numero. Grazie e un saluto.
hai evidenziato un aspetto a mio parere fondamentale. E' importante trovare un equilibrio tra la necessaria innovazione (sia visuale che narrativa) di una serie a fumetti e la necessità di non tradire il personaggio. Sono totalmente d'accordo con te. In questi due albi, secondo me, è stato realizzato questo (difficile) equilibrio. Il lettore standard di albi Bonelli può rimanere sorpreso da qualche trovata innovativa ma non spaesato. Anche l'approccio comunicativo più fresco è fondamentale per fare evolvere una serie. Molto spesso mi capita di leggere albi italiani eccessivamente verbosi (e anche un po' autoreferenziali di certi autori). A mio parere molti concetti possono essere espressi in modo più fluido e scorrevole senza che si perda il senso della storia. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
La rottura della gabbia bonelliana bisogna saperla fare, e loro non sempre ci riescono bene come fanno i giapponesi nei manga, ma in questo Dylan alcune tavole in effetti sono azzeccate tipo questa a 21:17
sono d'accordo con te. Non è facile costruire una tavola "libera" dalla gabbia bonelliana e, infatti, a volte viene fatto in modo deludente. Quando ho aperto questo albo di DD sono rimasto a bocca aperta. Spero che questo albo bis possa fare da apripista ad altri volumi di questo tipo sia su DD che su altre testate Bonelli. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Cico lo vogliono tutti morto, pure io lo eliminerei sinceramente 😄 Comunque molto carina quella parte sulle spalle dei protagonisti con quella frecciatina ai lettori
sì, la intro dell'albo di MM è veramente godibile. Anche perchè, a mio parere, è una frecciatina tirata in modo ironico e intelligente. Grazie per il commento. Alla prossima!
Ciao!! Lo spunto del video é interessante!! Essendo appassionato in primis di comics americani, non può che farmi piacere constatare il tentativo dell'editore Bonelli di rendere piú moderni i propri fumetti. Sembra incredibile pensarlo ma il fumetto americano aveva già iniziato questo percorso nei primi anni settanta con Neal Adams e Jim Steranko (ricordiamo le figure dei personaggi che escono dalle vignette e a volte "invadono" anche quelle vicine) per poi non ritornare più indietro...... l'evoluzione é lenta ma inesorabile...
@@eugeniomissere hai ragione, il fumetto americano è stato un favoloso anticipatore di tavole iperboliche. Ancora oggi difronte ad alcune tavole di supereroi rimango letteralmente stupito (che emozione vedere i personaggi che escono dalle griglie!). Ed è proprio questa capacità di stupire uno dei motivi principali per cui amo i comics. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
Ciao Fabrix sempre sul pezzo davvero! Io purtroppo ho mollato tutte le serie che seguivo saltuariamente (Dylan, Martin e qualche volta Nathan o Zagor) perché scocciato da sti personaggi e storie ripetitivi ad infinitum. Però.....ti dico mi fa' piacere se stanno smuovendo qualcosina di nuovo! A volte basta anche qualche ritocco e già quello può far piacere! 🥸
@@unpoditempolibero anche io ho mollato molte serie Bonelli perché le storie mi sembravano molto simili. Recentemente mi sono allontanato da qualche collana (ad esempio Dampyr) perché mi sembrava di girare in tondo sempre intorno alle stesse trame. Quindi fa piacere anche a me vedere questi albi così diversi dal solito. Spero siano i primi segnali di altre storie di questo livello. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
Ciao non ho ancora letto questi albi, ma posso dire che apprezzo quasi sempre le sperimentazioni quindi in generale ben vengano. La griglia bonelliana classica va benissimo, ma soprattutto per serie appunto classiche, come Tex, Zagor, forse anche altre tipo Julia, ma su Nathan Never o Dylan Dog, la sperimentazione è benvenuta. Specialmente su Nathan. Sono curioso di leggere la storia di Marinetti, anche se penso che qualche tavola più "normale" avrebbe potuto farla: tra prospettive ardite e vignette sovrapposte oppure di forma particolare, il risultato mi pare a prima vista un po' straniante. A volte esagerare non aiuta a comprendere bene lo svolgersi della storia. Ma per poter giudicare bene devo prima leggere, quindi potrei tranquillamente ricredermi. Marinetti da quel che vedo è comunque un disegnatore eccezionale.
@@Danimat72 anche io apprezzo le sperimentazioni. Sono d'accordo con te, l'ideale sarebbe trovare un equilibrio tra griglia bonelliana e tavole più libere. Il disegno di Marinetti su DD mi ha colpito molto, soprattutto perché ha reso in immagini la atmosfera quasi onirica di molte sequenze dell'albo. Concordo con te anche sul fatto che la testata più adatta per la sperimentazione sia Nathan Never. La fantascienza ha bisogno di un impatto visivo più libero rispetto ad una griglia fissa. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Grazie Fabrizio Interessante il tuo video Mi hai stimolato a prendere Dylan che ultimamente avevo mollato per i motivi che anche tu accenni....la monotonia Martin e Nathan non li seguo più da tanto tempo e non mi interessano più Avrai notato che anche su Zagor più con le storie brevi hanno iniziato a sperimentare una diversa impostazione delle tavole Dragonero è molto moderno nei disegni fin dai primi numeri Assolutamente apprezzo queste innovazioni grafiche che ritengo vitali per sopravvivere al cambio dei tempi
@@avikaplan1970 anche io apprezzo moltissimo queste innovazioni. Le tavole più libere e, a volte, persino sperimentali sono uno dei motivi per cui acquisto Zagor Più fin dal primo numero. Bellissime anche le tavole di Dragonero (che acquisto ogni tanto). In effetti è capitato anche a me di stancarmi di alcune serie Bonelli perché, a mio parere, troppo ripetitive. Questo albo di DD mi ha molto colpito. Lo considero un passo significativo nella evoluzione della collana. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
A mio parere rappresentano - per come li hai descritti - dei nuovi avvii. Due reboot, insomma, per usare un lemma caro ai comics. Auspichiamo che in casa Bonelli l'abbiano capito: non si può essere "sempre uguali" per tutto il decorso editoriale. Buone letture
sono in piena sintonia con il tuo pensiero. Speriamo davvero che in Bonelli abbiano compreso quanto sia importante sapere variare sia i temi narrativi che il modo di rappresentarli graficamente. Se il buongiorno si vede dal mattino, per ora siamo partiti bene. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
a me piace questa novità tra nathan e martin, forse perche questo tipo di argomentazione sui multiversi li ho gia visti sia nei fumetti dc e marvel ma anche in tv e poi sono un appassionato di misteri e fantascienza e ogni argomento che sia misterioso a me attira
@@Ancu76 sono totalmente d'accordo con te. Anche io sono appassionato di trame misteriose. Mi piace leggere storie in cui si parla di complotti e segreti. E mi piace anche la fantascienza, specialmente alla "Blade Runner". Quindi per ora sono molto entusiasta di questo crossover. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
I manga cambiano in continuazione, anche i comics si evolvono, solo alla Bonelli sono convinti che i cambiamenti facciano perdere lettori. PS: i disegni di entrambe le storie sono spettacolari, Marinetti è un fenomeno che su Dylan viene valorizzato come merita. Per fortuna non disegna più per Julia.
@@mikegordon9350 sì, è vero. In molti fumetti esteri si osa di più. In particolare io apprezzo la capacità di spiazzare il lettore che hanno alcuni autori di comics. Non faccio nomi perché l'elenco sarebbe lungo. Vero, Marinetti grandissimo talento. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@mattyTP questo bis di DD potrebbe essere una buona spinta per portare qualche innovazione sulla serie. Il crossover tra NN e MM è, secondo me, una scelta piuttosto coraggiosa (per gli standard Bonelli) e lodevole. Si tratta di un crossover, almeno fino ad ora, molto diverso dai (pochi) precedenti. Con tematiche più moderne, tavole libere da griglie fisse, personaggi che incontrano i loro "doppi" di altre dimensioni. Insomma un bel menù! Spero che la storia rimanga su questi livelli anche negli albi successivi. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@sebastianomasutti2985 si tratta di due personaggi molto cari anche a me. Questo ultimo albo di Martin Mystere mi ha davvero colpito. Una graditissima sorpresa. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Martin mystere magari i primi anni, oggi è pesantuccio lo colloco al penultimo posto nella mia classifica Bonelli. Tex non mi ha mai fatto impazzire il mio preferito é zagor seguito da Dylan dog
@@davidedicesare4412 anche io preferisco il Martin Mystere dei primi anni. Mi piaceva (e mi piace ancora) molto la sottotrama degli Uomini in Nero. Secondo me uno dei tanti colpi di genio di Castelli. Tex mi piace leggerlo in certi momenti. Quando sono giù di morale mi fa stare bene. Dylan lo acquisto da quando è in edicola e con Zagor ci sono cresciuto. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@sebastianomasutti2985 io preferisco il MM dei primi anni perchè amo le trame complottiste e la saga degli Uomini in Nero mi ha acchiappato fin da subito. Si tratta comunque di una testata che leggo sempre con piacere. Grazie per il commento. Alla prossima!
@@fabiocozzani7336 sicuramente gli darò una occhiata. Fantomius è un personaggio che mi piace molto. Ti ringrazio per il promemoria e per il commento. Alla prossima!
@@fabiocozzani7336 sì, tra poco esce il nuovo Zagor più. Secondo me promette bene, ho visto alcune tavole sul sito Bonelli. Molto interessanti! Viva Zagor! Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Ma non capisco perché ci si sorprenda per i crossover visto che sono 20 anni che la Bonelli li fa. Ci si sveglia adesso???? Dopodiché che la Bonelli restasse sempre quella di 60 anni fa mi sembra ridicolo visto che le generazioni cambiano, cambiano gli autori, cambiano i lettori. Niente resta statico nemmeno il gusto di chi compra i fumetti. Chi li comprava 30 anni fa non è la stessa persona di oggi. Il cambiamento è fisiologico e naturale. Diverso è fare un cambiamento di qualità. Ma anche qui: volevate che Bonelli restasse con le classiche tavole a quadretti in un'epoca di computer, cellulari e reti internet varie???? O ti evolvi o muori.
@@alessandropozzi9345 sì, evolversi è importante. Anche nei fumetti. Certo le tavole dei comics rimangono ancora piuttosto distanti ma i segnali che portano questi due albi Bonelli mi hanno bene impressionato. Vero che questo non è il primo crossover in casa Bonelli (come ho detto nel video). La novità infatti non è questa. La novità è l'incontro di personaggi Bonelli con i propri "doppi" di altre dimensioni. Grazie per il commento. Alla prossima!
Sono d'accordo con te: a mio parere questa è la strada giusta per portare avanti un personaggio che ha 42 anni e mezzo, ma ancora molto da dire se calato in un contesto narrativo più contemporaneo, pur rispettando la storia del personaggio. Un bellissimo albo, come il numero precedente.
@@giuliobelzer sì, la ricetta giusta è proprio quella di un mix equilibrato fra innovazione e tradizione del personaggio. In questo modo, secondo me, potrebbero essere rivitalizzate molte collane della Bonelli. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@fabrixfumettofilo3542 Grazie a te del video interessante e della risposta
@@giuliobelzerTi ringrazio per l'apprezzamento. Alla prossima!
Bella la riflessione sui due albi, mi ha offerto un punto di vista che mi ha fatto molto piacere.
Riguardo Dylan ho spesso letto e sentito come maggior passo verso una narrazione più moderna e contemporaneamente come critica più aspra ad esempio la discussione se il personaggio dovesse usare o meno il cellulare o il computer. Oppure il semplice far riferimento continuo a multiversi un effetto narrativo a mio parere po' ombelicale e autoreferenziale che porta a comunicare non molto in fine dei conti, come se questo potesse essere realmente un elemento di novità. Non può che farmi piacere il fatto di sentire che invece si è cercato con il linguaggio proprio del fumetto e con un impatto visuale e narrativo di proporre qualcosa di diverso, che non tradisce il personaggio (come ad esempio può permettersi di fare un Color Fest), ma lo porta allo stesso tempo verso un approccio comunicativo più fresco e che possa soprattutto competere ad armi pari con altri tipi di fumetti. Sono convito che il fumetto seriale prodotto in Italia ne abbia fortemente bisogno, al di là del formato editoriale in cui viene pubblicato. Recupererò questo numero.
Grazie e un saluto.
hai evidenziato un aspetto a mio parere fondamentale. E' importante trovare un equilibrio tra la necessaria innovazione (sia visuale che narrativa) di una serie a fumetti e la necessità di non tradire il personaggio. Sono totalmente d'accordo con te. In questi due albi, secondo me, è stato realizzato questo (difficile) equilibrio. Il lettore standard di albi Bonelli può rimanere sorpreso da qualche trovata innovativa ma non spaesato. Anche l'approccio comunicativo più fresco è fondamentale per fare evolvere una serie. Molto spesso mi capita di leggere albi italiani eccessivamente verbosi (e anche un po' autoreferenziali di certi autori). A mio parere molti concetti possono essere espressi in modo più fluido e scorrevole senza che si perda il senso della storia. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
La rottura della gabbia bonelliana bisogna saperla fare, e loro non sempre ci riescono bene come fanno i giapponesi nei manga, ma in questo Dylan alcune tavole in effetti sono azzeccate tipo questa a 21:17
sono d'accordo con te. Non è facile costruire una tavola "libera" dalla gabbia bonelliana e, infatti, a volte viene fatto in modo deludente. Quando ho aperto questo albo di DD sono rimasto a bocca aperta. Spero che questo albo bis possa fare da apripista ad altri volumi di questo tipo sia su DD che su altre testate Bonelli. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Cico lo vogliono tutti morto, pure io lo eliminerei sinceramente 😄
Comunque molto carina quella parte sulle spalle dei protagonisti con quella frecciatina ai lettori
sì, la intro dell'albo di MM è veramente godibile. Anche perchè, a mio parere, è una frecciatina tirata in modo ironico e intelligente. Grazie per il commento. Alla prossima!
Ciao!! Lo spunto del video é interessante!!
Essendo appassionato in primis di comics americani, non può che farmi piacere constatare il tentativo dell'editore Bonelli di rendere piú moderni i propri fumetti.
Sembra incredibile pensarlo ma il fumetto americano aveva già iniziato questo percorso nei primi anni settanta con Neal Adams e Jim Steranko (ricordiamo le figure dei personaggi che escono dalle vignette e a volte "invadono" anche quelle vicine) per poi non ritornare più indietro...... l'evoluzione é lenta ma inesorabile...
@@eugeniomissere hai ragione, il fumetto americano è stato un favoloso anticipatore di tavole iperboliche. Ancora oggi difronte ad alcune tavole di supereroi rimango letteralmente stupito (che emozione vedere i personaggi che escono dalle griglie!). Ed è proprio questa capacità di stupire uno dei motivi principali per cui amo i comics. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
Ciao Fabrix sempre sul pezzo davvero! Io purtroppo ho mollato tutte le serie che seguivo saltuariamente (Dylan, Martin e qualche volta Nathan o Zagor) perché scocciato da sti personaggi e storie ripetitivi ad infinitum. Però.....ti dico mi fa' piacere se stanno smuovendo qualcosina di nuovo! A volte basta anche qualche ritocco e già quello può far piacere! 🥸
@@unpoditempolibero anche io ho mollato molte serie Bonelli perché le storie mi sembravano molto simili. Recentemente mi sono allontanato da qualche collana (ad esempio Dampyr) perché mi sembrava di girare in tondo sempre intorno alle stesse trame. Quindi fa piacere anche a me vedere questi albi così diversi dal solito. Spero siano i primi segnali di altre storie di questo livello. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
Ciao non ho ancora letto questi albi, ma posso dire che apprezzo quasi sempre le sperimentazioni quindi in generale ben vengano. La griglia bonelliana classica va benissimo, ma soprattutto per serie appunto classiche, come Tex, Zagor, forse anche altre tipo Julia, ma su Nathan Never o Dylan Dog, la sperimentazione è benvenuta. Specialmente su Nathan.
Sono curioso di leggere la storia di Marinetti, anche se penso che qualche tavola più "normale" avrebbe potuto farla: tra prospettive ardite e vignette sovrapposte oppure di forma particolare, il risultato mi pare a prima vista un po' straniante. A volte esagerare non aiuta a comprendere bene lo svolgersi della storia.
Ma per poter giudicare bene devo prima leggere, quindi potrei tranquillamente ricredermi. Marinetti da quel che vedo è comunque un disegnatore eccezionale.
@@Danimat72 anche io apprezzo le sperimentazioni. Sono d'accordo con te, l'ideale sarebbe trovare un equilibrio tra griglia bonelliana e tavole più libere. Il disegno di Marinetti su DD mi ha colpito molto, soprattutto perché ha reso in immagini la atmosfera quasi onirica di molte sequenze dell'albo. Concordo con te anche sul fatto che la testata più adatta per la sperimentazione sia Nathan Never. La fantascienza ha bisogno di un impatto visivo più libero rispetto ad una griglia fissa. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Tavole stupende quelle di Crossover
sottoscrivo in pieno! Livello dei disegni altissimo. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Grazie Fabrizio
Interessante il tuo video
Mi hai stimolato a prendere Dylan che ultimamente avevo mollato per i motivi che anche tu accenni....la monotonia
Martin e Nathan non li seguo più da tanto tempo e non mi interessano più
Avrai notato che anche su Zagor più con le storie brevi hanno iniziato a sperimentare una diversa impostazione delle tavole
Dragonero è molto moderno nei disegni fin dai primi numeri
Assolutamente apprezzo queste innovazioni grafiche che ritengo vitali per sopravvivere al cambio dei tempi
@@avikaplan1970 anche io apprezzo moltissimo queste innovazioni. Le tavole più libere e, a volte, persino sperimentali sono uno dei motivi per cui acquisto Zagor Più fin dal primo numero. Bellissime anche le tavole di Dragonero (che acquisto ogni tanto). In effetti è capitato anche a me di stancarmi di alcune serie Bonelli perché, a mio parere, troppo ripetitive. Questo albo di DD mi ha molto colpito. Lo considero un passo significativo nella evoluzione della collana. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
A mio parere rappresentano - per come li hai descritti - dei nuovi avvii. Due reboot, insomma, per usare un lemma caro ai comics.
Auspichiamo che in casa Bonelli l'abbiano capito: non si può essere "sempre uguali" per tutto il decorso editoriale.
Buone letture
sono in piena sintonia con il tuo pensiero. Speriamo davvero che in Bonelli abbiano compreso quanto sia importante sapere variare sia i temi narrativi che il modo di rappresentarli graficamente. Se il buongiorno si vede dal mattino, per ora siamo partiti bene. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
a me piace questa novità tra nathan e martin, forse perche questo tipo di argomentazione sui multiversi li ho gia visti sia nei fumetti dc e marvel ma anche in tv e poi sono un appassionato di misteri e fantascienza e ogni argomento che sia misterioso a me attira
@@Ancu76 sono totalmente d'accordo con te. Anche io sono appassionato di trame misteriose. Mi piace leggere storie in cui si parla di complotti e segreti. E mi piace anche la fantascienza, specialmente alla "Blade Runner". Quindi per ora sono molto entusiasta di questo crossover. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
I manga cambiano in continuazione, anche i comics si evolvono, solo alla Bonelli sono convinti che i cambiamenti facciano perdere lettori.
PS: i disegni di entrambe le storie sono spettacolari, Marinetti è un fenomeno che su Dylan viene valorizzato come merita. Per fortuna non disegna più per Julia.
@@mikegordon9350 sì, è vero. In molti fumetti esteri si osa di più. In particolare io apprezzo la capacità di spiazzare il lettore che hanno alcuni autori di comics. Non faccio nomi perché l'elenco sarebbe lungo. Vero, Marinetti grandissimo talento. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
A breve leggerò il bis di Dylan Dog. Si in Bonelli o crossover che sono pure pochi o testate sempre con il personaggio in questione e basta.
@@mattyTP questo bis di DD potrebbe essere una buona spinta per portare qualche innovazione sulla serie. Il crossover tra NN e MM è, secondo me, una scelta piuttosto coraggiosa (per gli standard Bonelli) e lodevole. Si tratta di un crossover, almeno fino ad ora, molto diverso dai (pochi) precedenti. Con tematiche più moderne, tavole libere da griglie fisse, personaggi che incontrano i loro "doppi" di altre dimensioni. Insomma un bel menù! Spero che la storia rimanga su questi livelli anche negli albi successivi. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Martin Mystere è Tex a mio parere sono i migliori fumetti della Bonelli mai usciti gli altri a seguire.
@@sebastianomasutti2985 si tratta di due personaggi molto cari anche a me. Questo ultimo albo di Martin Mystere mi ha davvero colpito. Una graditissima sorpresa. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Martin mystere magari i primi anni, oggi è pesantuccio lo colloco al penultimo posto nella mia classifica Bonelli. Tex non mi ha mai fatto impazzire il mio preferito é zagor seguito da Dylan dog
@@davidedicesare4412 forse sono un po di parte ma a me il BVZM piace in tutte le versioni.
@@davidedicesare4412 anche io preferisco il Martin Mystere dei primi anni. Mi piaceva (e mi piace ancora) molto la sottotrama degli Uomini in Nero. Secondo me uno dei tanti colpi di genio di Castelli. Tex mi piace leggerlo in certi momenti. Quando sono giù di morale mi fa stare bene. Dylan lo acquisto da quando è in edicola e con Zagor ci sono cresciuto. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@sebastianomasutti2985 io preferisco il MM dei primi anni perchè amo le trame complottiste e la saga degli Uomini in Nero mi ha acchiappato fin da subito. Si tratta comunque di una testata che leggo sempre con piacere. Grazie per il commento. Alla prossima!
Ciao ricorda mercoledì in Topolino torna fantomius.
@@fabiocozzani7336 sicuramente gli darò una occhiata. Fantomius è un personaggio che mi piace molto. Ti ringrazio per il promemoria e per il commento. Alla prossima!
@fabrixfumettofilo3542 grazie a te, evviva Zagor tra poco esce il più I racconti.
@@fabiocozzani7336 sì, tra poco esce il nuovo Zagor più. Secondo me promette bene, ho visto alcune tavole sul sito Bonelli. Molto interessanti! Viva Zagor! Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Ma non capisco perché ci si sorprenda per i crossover visto che sono 20 anni che la Bonelli li fa. Ci si sveglia adesso???? Dopodiché che la Bonelli restasse sempre quella di 60 anni fa mi sembra ridicolo visto che le generazioni cambiano, cambiano gli autori, cambiano i lettori. Niente resta statico nemmeno il gusto di chi compra i fumetti. Chi li comprava 30 anni fa non è la stessa persona di oggi. Il cambiamento è fisiologico e naturale. Diverso è fare un cambiamento di qualità. Ma anche qui: volevate che Bonelli restasse con le classiche tavole a quadretti in un'epoca di computer, cellulari e reti internet varie???? O ti evolvi o muori.
@@alessandropozzi9345 sì, evolversi è importante. Anche nei fumetti. Certo le tavole dei comics rimangono ancora piuttosto distanti ma i segnali che portano questi due albi Bonelli mi hanno bene impressionato. Vero che questo non è il primo crossover in casa Bonelli (come ho detto nel video). La novità infatti non è questa. La novità è l'incontro di personaggi Bonelli con i propri "doppi" di altre dimensioni. Grazie per il commento. Alla prossima!