Sicuramente è un accordo di portata storica. C'è però il rischio che rimanga un accordo solo tra questi 7 paesi (che alla fine erano quelli più propensi a questa tassa già prima di ieri) e rischia di concentrare ancora di più il pagamento delle tasse delle multinazionali verso pochi paesi. Già dal G20 di luglio si vedrà l'andazzo se rimarrà un accordo isolato o diffuso tra molti paesi. Top video comunque!🔥🔥
Se i paesi che contano davvero si mettessero d'accordo potrebbero benissimo rendere impossibile la vita alle aziende che si trasferiscono nei paesi che non aderiscono
Comunque è davvero impressionante quanto certi liberisti tremino al solo pensiero di tassare le MULTINAZIONALI. Altro che libero mercato, queste aziende formano degli oligopoli nei loro campi, rendendo di fatto impossibile la competizione di altre aziende più piccole ANCHE perchè sono più favorite dalla tassazione. Poi se vogliamo fare come negli statti uniti dove certe aziende pagano pochissime tasse e nonostante questo la gente lavora tantissimo (hanno pochissime ferie e orari massacranti) e non ha nemmeno una copertur sanitaria di base, va bene ... ma poi non crediate che le multinazionali verrano ad aiutarvi. Eh già, perché anche supponendo che abbiano un ruolo importante per l'innovazione (spesso è il contrario dato che usano politiche anti concorrenziali, vedi apple e il suo store), se non pagano le tasse quei servizi carini che a tutti noi piacciono (tipo ospedali, strade, treni,scuole) finanziate dallo stato non ci saranno (vedi stati uniti) che direi son 10 mila volte più importanti di un social network o l'ultimo modello di iphone che rispetto a quello precedente ha solo il costo maggiore
Mi chiedo: non è che alla fine diventa un premio per nazioni inefficienti? Alla fine la concorrenza premiava chi riusciva a mantenere le tasse più basse e la burocrazia più snella, il fatto che questo impatti sempre negativamente sui privati mi sembra un po' riduttivo. Anche perché questi privati sono elettori, e se un governo peggiora la loro situazione a scapito di imprese straniere, molto probabilmente è destinato a prendersi degli scappellotti alle elezioni, no?
Qualche tempo fa ti mossi una critica perché i tuoi video alle volte erano troppo corti, e di conseguenza non c'era il tempo materiale per spiegare alcune cose. Oggi invece ti dico che questo ed altri recenti video sono perfetti in un rapporto "cose spiegate" / "tempo". Continua così, anche con questa zeta troppo carina!
Be, che le tasse al cittadino non diminuiscono okay, non ha nulla a che vedere con questo, ma che le multinazionali scaricheremo queste tasse sul consumatore ho sinceramente i miei dubbi, spesso queste multinazionali basano il proprio business su prodotti decenti a prezzi basse, se rinunciano a uno dei 2 fattori perdono molta della loro competitività rispetto alle aziende locali
@@pizzapanini3262 esattamente per noi da questo punto di vista cambia ben poco. Ad esempio sento molte persone lamentarsi del costo degli Smartphone, se questi cellulari fosserò fatti nei paesi del primo mondo e non sfruttando giacimenti minerari e manodopera dal terzo mondo altro che 1000€ !! Dovremmo aggiungerci almeno uno "0" e non sto esagerando, basta farsi una ricerchina. È nell'interesse delle multinazionali mantenere questo sfruttamento per rendere accessibile il prezzo del loro prodotto a noi utenti.
Lascerebbe anche più spazio ad imprese più piccole e nuove che non riescono ad emergere proprio a causa della "concorrenza sleale" e magari stanno in Italia a pagare il 40% di tasse (cifra più o meno a caso).
@@alessandroshingoji3087 si boh no, alla fine i chip li producono a Taiwan e Sud Corea, quindi non sono economici, semplicemente è economia di scala Poi ovviamente lo sfruttamento dei lavoratori delle miniere in africa è un altro discorso
@@fabiocavaleri ovviamente con "fatti" intendevo che se l'intera catena produttiva (dall'estrazione, all'assemblaggio) fosse fatta in paesi del primo mondo il costo dei dispositivi crescerebbe in maniera esponenziale. Inoltre, perdonami ma non mi pare che la Corea del Sud (per quanto sia un paese evoluto) sia al pari dell'Europa in quanto a tutela dei lavoratori. In questi paesi il lavoro costa meno e ci sarà pure un motivo, mi sbaglio? Sullo sfruttamento minerario del coltan in Africa non mi esprimo, c'è un fior fior di letteratura di approfondimento in merito che parla da sola, quello è letteralmente un genocidio alla luce del sole.
Oggi stanno valutando le opzioni per la tassazione italiana in 3 scaglioni: Fino a 25k circa il 23% Fino a 35k circa 33% Fino a 50k circa 43% E via via salendo... Le cifre indicate sono meramente un abbozzo, non sono precise, ma quello che DEVE saltare all'occhio è che le BIG DATA guadagnano MILIARDI , vengono tassate meno dell'operaio!! Allora cosa succede? Con un ridicolo 15% i governi, AUTORIZZANO LEGALMENTE UNA TASSA RIDICOLA, a cui poi, non si può far ritorno ad una più equa , e chi paga siamo sempre noi. Soluzione? Se a BIG DATA non piace pagare le tasse, viene oscurato. Google Microsoft FB Amazon etc, non sono LA RETE! LA RETE È INTERNET, nata molti anni prima,e funziona anche senza di loro.
Ho opinioni molto contrastanti a riguardo: da un lato è palese lo strapotere delle società tecnologiche come le FAANG. Hanno raggiunto capitalizzazioni pari a TRILIARDI di dollari. Apple da sola capitalizza quasi quanto il debito pubblico Italiano, una nazione del primo mondo con 60 milioni di abitanti. Con le risorse finanziarie di cui dispongono posso letteralmente fare tutto e sicuramente questa è una problematica che va affrontata prima o poi. Queste società potrebbero, per assurdo, formare di punto in bianco un esercito capace di rivaleggiare quelli dei singoli stati. Non dico che debba accadere necessariamente questa casistica (è molto improbabile) ma spero che passi il concetto. Tutto sta nel potere contrattuale e il loro sta crescendo a dismisura. Dall'altro lato sappiamo bene (e la storia lo ha insegnato più volte) che anche le istituzioni pubbliche nazionali e sovranazionali come L'Unione Europea sono fatte di esseri umani fallibili nonostante, per definizione, la legge dovrebbe essere assolutamente imparziale tutelando l'interesse comune. Il rischio che queste organizzazioni "si lascino prendere la mano" con richieste sempre più stringenti e distruttive della libera impresa è a mio avviso molto concreto. Se abbiamo migliorato drasticamente il nostro stile di vita lo dobbiamo alla libera concorrenza e ai suoi figli, ormai diventati colossi come Google. Queste società ci hanno semplificato enormemente la vita per quanto a noi piaccia sputarci sopra e ignorare il loro apporto nella nostra quotidianità. Se possiamo parlare qui, ad esempio, lo dobbiamo proprio a Google. Insomma si parla di un equilibrio molto delicato fra efficienza e equità. Se si vuole privilegiare una di queste due componenti lo si deve fare necessariamente a spese dell'altra e viceversa. Io non ho preferenze ma, considerando lo squilibrio attuale, un imposizione maggiore e più efficiente delle grandi multinazionali sembrerebbe auspicabile. In questo modo la grande multinazionale, sulla carta, gioca ad armi pari con le piccole e medie imprese locali. Già hanno vantaggi enormi dettati dalle economie di scala, pagare meno tributi tramite maneggiamenti legali è sicuramente scorretto in un'ottica generale. Rimane la mia preoccupazione sul "lasciarsi prendere la mano" e che lo stato inizi una battaglia, in principio giusta, per poi farla degenerare in una fiera di inefficienza economica dettata da un'imposizione eccessiva e assolutamente arbitraria.
Il libero mercato non lo portano avanti multinazionali che spesso e volentieri hanno un oligopolo nelo loro settore di riferimento. La tassazione dovrebbe essere progresiva, ovvero più sei piccola come azienda più agevolazioni hai, più sei grande e più tasse paghi, in modo da favorire la competizione di aiznede troppo piccole per mettersi contro dei colossi del genere. Per quanto mi riguarda una multinazionale dovrebbe pagare tasse anche del 40% per favorire la redistribuzione delle risorse. Non è possibile che gli stati si indebitino sempre di più e i soldi si accumulino nelle mani di pochissime aziende super ricche
@@goromir7093 voglio risponderti in due punti: 1) Il Mercato è cambiato radicalmente negli anni. Le multinazionali odierne, specie quelle del settore tecnologico, innovano continuamente. Sono consapevoli che, per sopravvivere, la mera dimensione da sola non basta più. Ci sono un'infinità di esempi di società che erano in posizioni monopolistiche/oligopolistiche finite in rovina per la loro incapacità di adattarsi. Io in queste aziende moderne vedo, invece, una situazione diametralmente opposta. Creano continuamente valore tramite investimenti in nuove tecnologie e un utilizzo efficientissimo delle risorse. Che se ne dica queste imprese non solo migliorano continuamente i nostri standard di vita (10 anni fa prendere un prodotto a caso e fartelo portare a casa in pochissimi giorni e a prezzi bassissimi te lo potevi sognare) ma creano anche moltissimi posti di lavoro. 2) "gli stati non possono continuare ad indebitarsi all'infinito". Condivido questo punto ma, ahimè, la colpa è proprio degli Stati in questione. La crisi economica e sociale che stiamo vivendo in Italia è il frutto della politica fiscale degli 70' e 80'. Purtroppo, in un sistema democratico, gli elettori spesso ignoranti finanziariamente parlando pensano solo al presente. Questo porta la classe politica a promettere sempre e solo manovre espansive che mirano a dare il contentino nell'immediato (anticipo l'età pensionabile, più soldi ai lavoratori, ai pensionati, a questi, a quelli ecc. ecc.) senza però lasciar nulla per investimenti di lungo termine. Poi ci si accorge che queste politiche non sono sostenibili e arriva il prossimo governo tecnico a rimettere le cose a posto quando ormai il danno è fatto. Quindi si attuano politiche di austerità, tagli alla spesa statale, aumento delle aliquote, nuovi tributi ecc. mettendo una toppa sui conti pubblici ma ammazzando, di fatto, la crescita del paese. Ora ritorniamo al punto: i soldi stanno meglio in mano allo Stato o alle grandi multinazionali? Come vedi la risposta non è così immediata. L'ideale sarebbe questo: avere un'imposizione adeguata per finanziare progetti pubblici meritevoli come una drastica e profonda riforma dell'istruzione, fra le tante cose. Secondo te, i governi hanno a cuore questo tipo di battaglie? Da quando non c'è stata una riforma dell'istruzione (comprese univeristà) seria che riesca a facilitare concretamente l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e ad essere cittadini pensanti? Le multinazionali non sono certo delle Onlus e saranno sempre spinte da motivazioni egoistiche, ma purtroppo anche l'operatore pubblico è soggetto a questo tipo di mentalità. L'unica differenza è che oltre a questo è anche estremamente inefficiente. Chiedere alle multinazionali di salvarci non è una soluzione ai nostri problemi. PS: che non passi il messaggio che non debbano pagare le tasse, ci mancherebbe. Il mio è un discorso contro il pensiero, ormai sempre più diffuso, che "I ricchi sono sempre più ricchi e quindi devono darci i soldi per salvarci", visione a mio avviso estremamente miope e semplicistica.
@@Tom-pp6fz E' vero, in geenrale quelle tecnologiche innovano molto di più, ma hanno due grandi problemi: hanno una posizione dominante nel stabilire il valore personale dei dati con gli utenti (in pratica te li prendono ad un valore stracciato rispetto al loroo reale valore) e stanno sviluppando tecnologie di intelligenza artificiale per sostituire la componente umana nella maggior parte dei lavori. Ora, predire l'economia del futuro non è semplice, magari son troppo pessimista io, ma da qui a dieci anni sempre più settori verranno soppiantati dall'automazione e la gente rimarrà senza lavoro. Spero che l'economia si adatti, ma considerando che la soglia di istruzione per qualisasi lavoro sta crescendo sempre di più, temo che arriveremo ad un punto dove la maggior parte delle persone sarà lasiata fuori. Motivo in più per tassare le grandi multinazionali, per aver soldi da investire nella società.
Scusate l'ignoranza ma ho una domanda, guardando il grafico sulla tassazione delle multinazionali nei vari paesi ho visto che l'irlanda sta al 12% quindi 10 punti in meno dell'italia ma prima dell'irlanda ci sta l'Ungheria che nonostante una tassaIone più favorevole non mi sembra sia rinomata per le numerosi multinazionali.
Per me è necessaria una tassa globale, dato che le multinazionali sono molto ricche e potenti, mentre nel mondo c'è ancora tanta gente che muore di fame! come hai detto nel video si sta solo discutendo, ma io spero che questa idea vada a fondo e che si implementato! i poveri non si occupano di economia, ma spero che non questa nuova iniziativa l'economia si occupi di loro!
@@mirkoiovine383 Ha detto che vuole più politiche di welfare, non la proprietà sociale dei mezzi di produzione e l'abolizione della proprietà privata. Svegliati.
Internet tax: Vogliono tassare almeno il 20% se hai più del 10% di margine? Ho capito bene? E non ho capito come pensano di risolvere l'elusione fiscale. Se ad google italia google Irlanda fa pagare X miliardi il nome google. Che fanno?
Se Google Italia paga X Google Irlanda incassa X. Da un punto di vista globale le casse di Google sono cambiate di X - X = 0 quindi non è cambiato nulla Tutto il punto di questa proposta è il punto di vista "globale" nel calcolare e imporre le tasse
@@davide7414 Si ma le paga in Irlanda, come succede ora. Non è che le tasse vanno all'italia, ma l'Irlanda prende più soldi. Perché anche se tutti si mettono d'accordo che il minimo è 15% e uno stato prima aveva il 30% è improbabile che si abbassi le tasse
Scusa Giorgio, ma questo video l'ho trovato annacquato. Forse avrei ottenuto gli stessi spunti da un lungo post su instagram. Ci sta che era una notizia fresca, ma 15 minuti erano tutti necessari? Piuttosto si poteva riprendere qualche approfondimento da video vecchi sullo stesso tema, se serviva questo formato video. Comunque grazie.
La tassa globale va imposta anche a imprese che non sono multinazionali, un esempio semplicissimo sono gli youtuber che scappano in Olanda a monetizzare video fatti in italiano (che promuovono corsi e prodotti agli italiani), pagano meno tasse e non le pagano al bel paese. Il giorno che la gente capirà questo sarà il passo definitivo verso la fine dell'elusione fiscale digitale. Servono enti di controllo che si dedichino solo ed esclusivamente al monitoraggio e alla ricezione di segnalazioni di questo tipo. Ci sono in ballo miliardi che unitamente a quelli delle multinazionali possono letteralmente cambiare il volto dell'economia. Serve inoltre una tassa fissa globale per i capital gain, perchè ormai anche gli investimenti sono globalizzati e le eventuali agevolazioni fiscali devono essere legate solo ad età, capitali esposti ed eventualmente alla differenza fra esporli su società estere piuttosto che su società che danno lavoro nella propria nazione. Mentre il mondo è impegnato a discutere di razzismo e omofobia, problematiche in trend di estinzione da decenni, il mondo della finanza e dell'istituzione corrotta cerca di distrarre costantemente gli sciocchi da le reali problematiche che impediscono al lavoro e all'impresa di fiorire nuovamente. Quindi, ben venga una tassa globale per le multinazionali, ma non si commetta l'errore di pensare che risolverà tutto, poichè tutti devono pagare, non solo le grandi aziende con sedi sparse per il mondo. p.s. e non scordatevi di comprare bitcoin.
Le multinazionali aumentano le quote di mercato a scapito delle altre anche con concorrenza sleale Per le prime si ritiene giusto l'eventuale 15% per le altre invece la flat tax identica è considerata iniqua Fantastico😎
Sono proposte piuttosto pericolose, perché da un sistema concorrenziale che porta a diminuire le pretese degli stati, si passa ad un sistema che porta gli stati che tendenzialmente agevolano le multinazionali ad adeguarsi al limite minimo di tassazione deciso dagli altri stati (massimizzando il reddito a fronte del medesimo costo per le imprese). Altri stati che saranno portati ad aumentare detto limite, creando così un circolo vizioso.
@@lorisdp8917 I danni alla concorrenza li fa lo stato che tartassa le imprese rendendole poco competitive a livello globale e disincentivando la crescita. Passare da un sistema che può dare incentivi agli stati affinché riducano l'imposizione fiscale alle imprese, ad uno in cui l'incentivo è quello di aumentarla, non mi sembra una bella mossa né per le imprese né per la concorrenza.
@@jhohnh ad esempio, se il mio e-commerce ha una tassazione sugli utili ipoteticamente anche bassa al 22% ma poi arriva un concorrente ce l'ha al 1,5%, il problema non sarà solo il mancato gettito per lo stato ma l'immediata morte della mia azienda. Concordo con te, meno tasse, ma farle pagare a tutti... questi colossi forse nemmeno esisterebbero in assenza di elusione fiscale e molte di più sarebbero le aziende in campo a giocarsela
@@lorisdp8917 ma il problema non sono i colossi, è lo stato ipertrofico. Tutti gli stati dovrebbero essere paradisi fiscali, invece continuiamo a vivere in un inferno fiscale. Non solo, molti vogliono anche inasprire questa situazione. Se vogliamo favorire la concorrenza e le imprese, non dobbiamo cercare di colpire chi riesce a destreggiarsi per ridurre il carico fiscale (a tutto vantaggio anche del consumatore), ma dovremmo agevolare chiunque cerca di mettersi sul mercato smettendo di imporgli limiti e balzelli. Peggiorare il sistema sperando di migliorarlo è assurdo, oltre che stupido.
questo non porterà le multinazionali ad abbandonare paesi asiatici come la cina nel g20? inoltre perche amazon e facebook sono favorevoli a questa tassazione?
No, la tassazione è solo un aspetto. Alcuni paesi oltre alla bassissima tassazione hanno norme sulla tutela della privacy e del segreto bancario molto stringenti (che tutelano le multinazionali che ci investono), il che è molto gradito da chi vuole far fare certi giri ai soldi a fine elusivo. Se li le tasse sono per esempio del 10% e vengono portate al 15% cosa cambia? Per una multinazionale che risparmia miliardi in tasse è solo una voce nei costi del bilancio. Chissà quante altre convenienze potenzialmente ci sono che nemmeno ci immaginiamo. Investire in Cina inoltre ha innumerevoli vantaggi, ad esempio il costo del lavoro, la supply e value chain molto efficienti, collegamenti rapidi con il resto del mondo, molte opportunità, vantaggi per le esportazioni, e molto altro. L'aumento di qualche punto percentuale delle tasse non è detto che faccia tutta questa differenza, magari qui "bravissimi e responsabili paesi" del G7 vogliono solo la loro fetta. Le multinazionali non sono a favore di questo ovviamente, se lo sono o ci guadagnano in altri modi o è solo finzione (opinione personale).
Oddio non so se una diminuzione di concorrenza faccia davvero bene...a me sembra un modo per ampliare la spesa pubblica e potere della politica nel economia (di cui ne abbiamo fin troppo in Italia)...poi verri far notare che l'Irlanda non è un paradiso fiscale, è semplice una paese in cui lo stato è più efficiente, perché sennò tutti i paesi che hanno tassazioni più basse della nostra sono paradisi fiscali. Quindi anche Finlandia che ha una corporate tax del 20% è un paradiso fiscale? PS. Tasse troppo alte sulle imprese è disraptive, meglio tassare le persone finali a cui arriva quel redditto
una volta che riusciranno a spolpare anche le multinazionali che ne faranno dei soldi gli stati? li daranno per la fame nel mondo oppure si riempiranno, come al solito, le tasche loro?
"Spolpare" è una parola grossa per aziende che da sole potrebbero avere il pil di una nazione. Le tasse vanno pagate, per finanziare ospedali, ricerca e avere le risorse per combattere contro il cambiamento climatio
La corsa verso il basso dell'imposizione fiscale verso le imprese è una cosa buona, come la concorrenza fiscale. Che porta gli stati ad avere una gestione migliore dei bilanci pubblici, basta guardare la differenza fra Italia (vero e proprio inferno fiscale) e Irlanda (che favorisce le multinazionali).
Il G7 non sono i paesi più importanti del mondo. Ma i paesi più industrializzati. se così fosse non mancherebbero Russia e Cina. E non ci sarebbero ne Italia ne Canada
Ma una tassazione minima non scoraggierebbe le multinazionali dal portare le loro imprese in paesi in via di sviluppo? Ad esempio grazie a degli sgravi fiscali potrebbero aprire fabbriche in paesi economicamente svantaggiati prendendosi il rischio di investire nell'economia del posto (con tutti i benefici che comporta) a patto di pagare meno tasse. Con questa tassazione mondiale quindi non si paralizzerebbero le economia dei paesi non ancora sviluppati?
@@goromir7093 però i benefici fiscali potrebbero essere un ulteriore incentivo (anche considerando gli enormi rischi in investire in paese privo di qualsiasi infrastruttura)e un prezzo maggiorato dalle imposte impedirebbe anche la possibilità per lungo tempo che quelle stesse merci possano essere vendute nel mercato interno di quel paese. Quindi la global tax non rallenterebbe il processo di sviluppo dei paesi sottosviluppati?
@@nicodanieli8879 teoricamente io tuo ragionamento ha senso, però devi considerare che spessissimo queste aziende sfruttano i lavoratori ed eludono quasi tutte le tasse, quindi il contributo che portano a questi paesi è estremamente limitato, anche se ovviamente è più di 0
@@pizzapanini3262 si purtroppo è vero,però tra una crescita sofferta che permette di uscire dalla povertà e rimanere nella povertà è meglio la prima. Purtroppo non vedo altre vie percorribili
You can tell whatever you want about his discussed but tell me guys that that is not the face that is generated on computer. first guy...Somethings wrong with his face anyway.
Mettere d'accordo tanti Stati secondo me è un utopia, Era sicuramente ora che si prendesse una decisione, ma adesso passare dalle parole ai fatti sarà davvero difficile.
Mi piacerebbe essere fiducioso che in base ai disastri che faranno al governo perderanno tutta la fiducia di cui godono, però dall'altro lato abbiamo avuto 20 anni di berlusconismo...
Magari evitiamo la concorrenza sleale!! Che dici!? O vogliamo continuare a tassare le piccole attività italiane per favorire multinazionali che oltre ad evadere drenano liquidità dall'Italia per portarla nei paradisi fiscali!? Ma si hai ragione!!! Fotte sega, se risparmi subito mentre acquisti due cazzate su Amazon, che ti importa se poi ti aumentano le tasse ed il tuo stipendio non salirà mai perché le imprese italiane sono in difficoltà a causa anche della concorrenza sleale, che grazie alla tassazione permette alle multi nazionali di abbassare il prezzo dei prodotti ed ottenere sempre più clienti a scapito delle imprese del tuo territorio!! Bravo, ragiona così, magari un giorno anche tu potrai diventare un magazziniere di amazon!
@@ginopino5596 invece di incazzarti con uno Stato che ti ipertassa te la prendi con le multinazionali che a te non hanno tolto nulla. Bravo Ah e il servizio che mi offre Amazon me lo sogno da qualsiasi altra impresa italiana. Il fallimento della microimpresa italiana è da ricercare in sé stessa
@@antoniomele4830 Stai scherzando vero!! Per fortuna, nel mio settore nessuna multinazionale per ora può infastidirmi! Ma hai mai pensato ai negozi che chiudono! Ai dipendenti delle piccole attività licenziati, all'indotto italiano che sta scomparendo in favore di prodotti made in China, usa è getta, perche qualitativamente scadenti, prodotti senza normative sulla tutela del lavoro etc etc, distribuiti sopratutto da amazon! Ti ripeto, io sto bene, ma mi fanno ridere queste idee! Difendere le multinazionali che drenano un territorio dalla sua ricchezza per spostarla in paradisi fiscali, e poi vedo li stessi che non trovano lavoro! Per inciso, mi farebbe piacere se anche a me permettessero di dichiarare gli utili in un parariso fiscale, così mi evito le tasse, e poi ospedali scuole tribunali forze dell'ordine etc etc chi sa chi le paga....ahi già i dipendenti!!
Mi hai fatto ricordare il film "fight club", sei già nell'ottica del consumatore!! Una bellissima spirale, come quella di un mio ex collega, quando ancora ero dipendente, prese una macchina a rate, per venire a lavorare, una bella Giulietta a 30000€, pagava la macchina per venire a lavorare, e lavorava per pagare la macchina, i giochi della PS4 e le serate, niente affitto viveva con i genitori!! E quasi derideva me, che avevo una macchina usatissima da meno di 2000€, e lavoravo il fine settimana come cameriere, peccato che io risparmiavo, e con i risparmi e un mutuo ho aperto un attività!! Lui adesso 7 anni dopo, ha finito la macchina e a 35 anni finalmente è andato via di casa...pagando un affitto!! Anche se adesso i tassi sono a quasi zero!! Il consumatore è un animale strano, vuole pagare poco, ma non capisce che se paga poco i prodotti, è perché qualcun altro viene pagato poco per farli!!!
@@diagrammidiminkowski795 concordo, io sono uno di quelli che non c'è stato in Italia. Non vedo giusto restare in un posto e non rispettare le regole. Però concorderai (spero) che tasse dal 35% in su per persone con redditi non così alti è roba da malattia mentale. Senza contare che in Italy la vita costa proprio troppo in proporzione a quello che hai. Per fortuna si può andare via, ma rimango davvero perplesso a vedere persone che si piegano così senza protestare neanche un minimo. Al posto che prendersela con la fonte del problema (lo stato) si perde tempo a invidiare i ricchi. Forse è più facile così.
In Italia la tassazione è maggiore del 15%, diciamo che è più un atto coercitivo verso gli altri paesi che hanno una fiscalità generale (e anche specifica per le multinazionali) minore del 15%
Tasse sulle multinazionali finiranno solo per aumentare i prezzi per i consumatori e rallentare la crescita economica. Se qualcuno innova e produce è giusto che sia premiato col profitto, questo non si riesce a capire
Facile innovare mentre hai un vantaggio sugli altri non pagando le tasse come le altre aziende. Poi, la maggior parte delle scoperte innovative son finanziate inizialmente con soldi pubblici (vedi spacx) attraverso la ricerca e gli incentivi finanziari per tecnologie che non sono ancora competitive (come ad esempio la situazione delle rinnovabili).
@@goromir7093 intendo non necessariamente innovazioni di portata vitale come nuovi farmaci.. Intendo anche semplicemente servizi efficienti che funzionano, come, senza fare nomi, alcuni servizi di e-commerce multinazionali che finalmente hanno la massima attenzione per il cliente. Purtroppo, mi spiace dirlo, ma nella mia esperienza personale i piccoli negozi nostrani mediamente hanno molta meno attenzione per il clienti, e non di rado ho avuto problemi e perso soldi perché avevo deciso ingenuamente di comprare nel piccolo negozio. Che poi purtroppo, parlando di evasione fiscale oppure di elusione, storicamente i commercianti nostrani non sono noti per un comportamento irreprensibile, quindi è difficile che quello possa essere un motivo di scelta per il consumatore
@@Trokji Ma quel servizio di e-commerce fa soldi sfruttando i suoi dipendenti, eludendo tasse e in un suo stabilimento in UK distruggono 130.000 oggetti a settimana tra computer, telefoni e altro, solo per poter mantenere certi prezzi. Non è che le multinazionali facciano business onestamente, sono poche quelle che lo fanno, quindi che almeno paghino più tasse.
Lol. Sapete chi pagherà queste tasse extra? Noi, i consumatori finali di questi servizi. Google e Amazon hanno già fatto notare che per nuove tasse di questo tipo, non c'è nessun problema per loro. Aumenteranno le loro fee/costi dei loro servizi non gratis. Loro aumentano le fee, i venditori in qualche modo collegati a loro alzano i prezzi, e paghiamo tutto noi. Continua questo interventismo sfrenato degli stati, vediamo dove finiamo da qui a 10 anni. Sono d'accordo che ci vogliono delle soluzioni, ma questa proposta suona proprio male.
Se la metti così allora aboliamo al 100% le tasse e entriamo nella anarchia almeno le aziende hanno 0 spese in più e noi "dovremmo pagare meno sui prodotti", sfortunatamente sappiamo che quando si tratta di multinazionali del genere un pensiero così tanto liberista non funziona sempre come previsto
Sicuramente è un accordo di portata storica. C'è però il rischio che rimanga un accordo solo tra questi 7 paesi (che alla fine erano quelli più propensi a questa tassa già prima di ieri) e rischia di concentrare ancora di più il pagamento delle tasse delle multinazionali verso pochi paesi.
Già dal G20 di luglio si vedrà l'andazzo se rimarrà un accordo isolato o diffuso tra molti paesi.
Top video comunque!🔥🔥
Se i paesi che contano davvero si mettessero d'accordo potrebbero benissimo rendere impossibile la vita alle aziende che si trasferiscono nei paesi che non aderiscono
Comunque è davvero impressionante quanto certi liberisti tremino al solo pensiero di tassare le MULTINAZIONALI. Altro che libero mercato, queste aziende formano degli oligopoli nei loro campi, rendendo di fatto impossibile la competizione di altre aziende più piccole ANCHE perchè sono più favorite dalla tassazione.
Poi se vogliamo fare come negli statti uniti dove certe aziende pagano pochissime tasse e nonostante questo la gente lavora tantissimo (hanno pochissime ferie e orari massacranti) e non ha nemmeno una copertur sanitaria di base, va bene ... ma poi non crediate che le multinazionali verrano ad aiutarvi.
Eh già, perché anche supponendo che abbiano un ruolo importante per l'innovazione (spesso è il contrario dato che usano politiche anti concorrenziali, vedi apple e il suo store), se non pagano le tasse quei servizi carini che a tutti noi piacciono (tipo ospedali, strade, treni,scuole) finanziate dallo stato non ci saranno (vedi stati uniti) che direi son 10 mila volte più importanti di un social network o l'ultimo modello di iphone che rispetto a quello precedente ha solo il costo maggiore
sono gli stati che creano oligopoli
"liberisti" di sicuro un socialista a scrivere, ah?
I liberisti italiani sono una barzelletta dal 1994 in poi
@@giuseppenhp8435 Pragmatico piuttosto
@@goromir7093 se vabbè
Mi chiedo: non è che alla fine diventa un premio per nazioni inefficienti?
Alla fine la concorrenza premiava chi riusciva a mantenere le tasse più basse e la burocrazia più snella, il fatto che questo impatti sempre negativamente sui privati mi sembra un po' riduttivo.
Anche perché questi privati sono elettori, e se un governo peggiora la loro situazione a scapito di imprese straniere, molto probabilmente è destinato a prendersi degli scappellotti alle elezioni, no?
Comunque complimenti come al solito per il video!
Qualche tempo fa ti mossi una critica perché i tuoi video alle volte erano troppo corti, e di conseguenza non c'era il tempo materiale per spiegare alcune cose.
Oggi invece ti dico che questo ed altri recenti video sono perfetti in un rapporto "cose spiegate" / "tempo".
Continua così, anche con questa zeta troppo carina!
Io ho solo un dubbio, che le tasse al singolo cittadino non diminuiranno e che le multinazionali scaricheranno queste tasse sul consumatore
Be, che le tasse al cittadino non diminuiscono okay, non ha nulla a che vedere con questo, ma che le multinazionali scaricheremo queste tasse sul consumatore ho sinceramente i miei dubbi, spesso queste multinazionali basano il proprio business su prodotti decenti a prezzi basse, se rinunciano a uno dei 2 fattori perdono molta della loro competitività rispetto alle aziende locali
@@pizzapanini3262 esattamente per noi da questo punto di vista cambia ben poco. Ad esempio sento molte persone lamentarsi del costo degli Smartphone, se questi cellulari fosserò fatti nei paesi del primo mondo e non sfruttando giacimenti minerari e manodopera dal terzo mondo altro che 1000€ !! Dovremmo aggiungerci almeno uno "0" e non sto esagerando, basta farsi una ricerchina. È nell'interesse delle multinazionali mantenere questo sfruttamento per rendere accessibile il prezzo del loro prodotto a noi utenti.
Lascerebbe anche più spazio ad imprese più piccole e nuove che non riescono ad emergere proprio a causa della "concorrenza sleale" e magari stanno in Italia a pagare il 40% di tasse (cifra più o meno a caso).
@@alessandroshingoji3087 si boh no, alla fine i chip li producono a Taiwan e Sud Corea, quindi non sono economici, semplicemente è economia di scala
Poi ovviamente lo sfruttamento dei lavoratori delle miniere in africa è un altro discorso
@@fabiocavaleri ovviamente con "fatti" intendevo che se l'intera catena produttiva (dall'estrazione, all'assemblaggio) fosse fatta in paesi del primo mondo il costo dei dispositivi crescerebbe in maniera esponenziale. Inoltre, perdonami ma non mi pare che la Corea del Sud (per quanto sia un paese evoluto) sia al pari dell'Europa in quanto a tutela dei lavoratori. In questi paesi il lavoro costa meno e ci sarà pure un motivo, mi sbaglio?
Sullo sfruttamento minerario del coltan in Africa non mi esprimo, c'è un fior fior di letteratura di approfondimento in merito che parla da sola, quello è letteralmente un genocidio alla luce del sole.
Complimenti per il video Giorgio 👍🏻
Oggi stanno valutando le opzioni per la tassazione italiana in 3 scaglioni:
Fino a 25k circa il 23%
Fino a 35k circa 33%
Fino a 50k circa 43%
E via via salendo...
Le cifre indicate sono meramente un abbozzo, non sono precise, ma quello che DEVE saltare all'occhio è che le BIG DATA guadagnano MILIARDI , vengono tassate meno dell'operaio!!
Allora cosa succede? Con un ridicolo 15% i governi, AUTORIZZANO LEGALMENTE UNA TASSA RIDICOLA, a cui poi, non si può far ritorno ad una più equa , e chi paga siamo sempre noi.
Soluzione? Se a BIG DATA non piace pagare le tasse, viene oscurato. Google Microsoft FB Amazon etc, non sono LA RETE! LA RETE È INTERNET, nata molti anni prima,e funziona anche senza di loro.
Propongo una tassa agli iscritti del canale per un doppiatore per le parole che finiscono in "zzazione". Deve fare solo quell'overlay.
Ho opinioni molto contrastanti a riguardo:
da un lato è palese lo strapotere delle società tecnologiche come le FAANG. Hanno raggiunto capitalizzazioni pari a TRILIARDI di dollari. Apple da sola capitalizza quasi quanto il debito pubblico Italiano, una nazione del primo mondo con 60 milioni di abitanti. Con le risorse finanziarie di cui dispongono posso letteralmente fare tutto e sicuramente questa è una problematica che va affrontata prima o poi. Queste società potrebbero, per assurdo, formare di punto in bianco un esercito capace di rivaleggiare quelli dei singoli stati. Non dico che debba accadere necessariamente questa casistica (è molto improbabile) ma spero che passi il concetto. Tutto sta nel potere contrattuale e il loro sta crescendo a dismisura.
Dall'altro lato sappiamo bene (e la storia lo ha insegnato più volte) che anche le istituzioni pubbliche nazionali e sovranazionali come L'Unione Europea sono fatte di esseri umani fallibili nonostante, per definizione, la legge dovrebbe essere assolutamente imparziale tutelando l'interesse comune. Il rischio che queste organizzazioni "si lascino prendere la mano" con richieste sempre più stringenti e distruttive della libera impresa è a mio avviso molto concreto. Se abbiamo migliorato drasticamente il nostro stile di vita lo dobbiamo alla libera concorrenza e ai suoi figli, ormai diventati colossi come Google. Queste società ci hanno semplificato enormemente la vita per quanto a noi piaccia sputarci sopra e ignorare il loro apporto nella nostra quotidianità. Se possiamo parlare qui, ad esempio, lo dobbiamo proprio a Google.
Insomma si parla di un equilibrio molto delicato fra efficienza e equità. Se si vuole privilegiare una di queste due componenti lo si deve fare necessariamente a spese dell'altra e viceversa. Io non ho preferenze ma, considerando lo squilibrio attuale, un imposizione maggiore e più efficiente delle grandi multinazionali sembrerebbe auspicabile. In questo modo la grande multinazionale, sulla carta, gioca ad armi pari con le piccole e medie imprese locali. Già hanno vantaggi enormi dettati dalle economie di scala, pagare meno tributi tramite maneggiamenti legali è sicuramente scorretto in un'ottica generale. Rimane la mia preoccupazione sul "lasciarsi prendere la mano" e che lo stato inizi una battaglia, in principio giusta, per poi farla degenerare in una fiera di inefficienza economica dettata da un'imposizione eccessiva e assolutamente arbitraria.
mi sembra un risposta un po alla drago Smaul di Zerocalcare minuto 3:14 ua-cam.com/video/4lTx2L8DMdA/v-deo.html
Il libero mercato non lo portano avanti multinazionali che spesso e volentieri hanno un oligopolo nelo loro settore di riferimento. La tassazione dovrebbe essere progresiva, ovvero più sei piccola come azienda più agevolazioni hai, più sei grande e più tasse paghi, in modo da favorire la competizione di aiznede troppo piccole per mettersi contro dei colossi del genere. Per quanto mi riguarda una multinazionale dovrebbe pagare tasse anche del 40% per favorire la redistribuzione delle risorse. Non è possibile che gli stati si indebitino sempre di più e i soldi si accumulino nelle mani di pochissime aziende super ricche
@@goromir7093 voglio risponderti in due punti:
1) Il Mercato è cambiato radicalmente negli anni. Le multinazionali odierne, specie quelle del settore tecnologico, innovano continuamente. Sono consapevoli che, per sopravvivere, la mera dimensione da sola non basta più. Ci sono un'infinità di esempi di società che erano in posizioni monopolistiche/oligopolistiche finite in rovina per la loro incapacità di adattarsi. Io in queste aziende moderne vedo, invece, una situazione diametralmente opposta. Creano continuamente valore tramite investimenti in nuove tecnologie e un utilizzo efficientissimo delle risorse. Che se ne dica queste imprese non solo migliorano continuamente i nostri standard di vita (10 anni fa prendere un prodotto a caso e fartelo portare a casa in pochissimi giorni e a prezzi bassissimi te lo potevi sognare) ma creano anche moltissimi posti di lavoro.
2) "gli stati non possono continuare ad indebitarsi all'infinito". Condivido questo punto ma, ahimè, la colpa è proprio degli Stati in questione. La crisi economica e sociale che stiamo vivendo in Italia è il frutto della politica fiscale degli 70' e 80'. Purtroppo, in un sistema democratico, gli elettori spesso ignoranti finanziariamente parlando pensano solo al presente. Questo porta la classe politica a promettere sempre e solo manovre espansive che mirano a dare il contentino nell'immediato (anticipo l'età pensionabile, più soldi ai lavoratori, ai pensionati, a questi, a quelli ecc. ecc.) senza però lasciar nulla per investimenti di lungo termine. Poi ci si accorge che queste politiche non sono sostenibili e arriva il prossimo governo tecnico a rimettere le cose a posto quando ormai il danno è fatto. Quindi si attuano politiche di austerità, tagli alla spesa statale, aumento delle aliquote, nuovi tributi ecc. mettendo una toppa sui conti pubblici ma ammazzando, di fatto, la crescita del paese. Ora ritorniamo al punto: i soldi stanno meglio in mano allo Stato o alle grandi multinazionali? Come vedi la risposta non è così immediata.
L'ideale sarebbe questo: avere un'imposizione adeguata per finanziare progetti pubblici meritevoli come una drastica e profonda riforma dell'istruzione, fra le tante cose. Secondo te, i governi hanno a cuore questo tipo di battaglie? Da quando non c'è stata una riforma dell'istruzione (comprese univeristà) seria che riesca a facilitare concretamente l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e ad essere cittadini pensanti?
Le multinazionali non sono certo delle Onlus e saranno sempre spinte da motivazioni egoistiche, ma purtroppo anche l'operatore pubblico è soggetto a questo tipo di mentalità. L'unica differenza è che oltre a questo è anche estremamente inefficiente. Chiedere alle multinazionali di salvarci non è una soluzione ai nostri problemi.
PS: che non passi il messaggio che non debbano pagare le tasse, ci mancherebbe. Il mio è un discorso contro il pensiero, ormai sempre più diffuso, che "I ricchi sono sempre più ricchi e quindi devono darci i soldi per salvarci", visione a mio avviso estremamente miope e semplicistica.
morte al capitalismo
@@Tom-pp6fz E' vero, in geenrale quelle tecnologiche innovano molto di più, ma hanno due grandi problemi: hanno una posizione dominante nel stabilire il valore personale dei dati con gli utenti (in pratica te li prendono ad un valore stracciato rispetto al loroo reale valore) e stanno sviluppando tecnologie di intelligenza artificiale per sostituire la componente umana nella maggior parte dei lavori. Ora, predire l'economia del futuro non è semplice, magari son troppo pessimista io, ma da qui a dieci anni sempre più settori verranno soppiantati dall'automazione e la gente rimarrà senza lavoro. Spero che l'economia si adatti, ma considerando che la soglia di istruzione per qualisasi lavoro sta crescendo sempre di più, temo che arriveremo ad un punto dove la maggior parte delle persone sarà lasiata fuori. Motivo in più per tassare le grandi multinazionali, per aver soldi da investire nella società.
Grazie mille, rendi le cose super chiare, complimenti
Ciao. Come mai non trovo più il video in cui spieghi come fanno le multinazionali a pagare poche tasse?
Scusate l'ignoranza ma ho una domanda, guardando il grafico sulla tassazione delle multinazionali nei vari paesi ho visto che l'irlanda sta al 12% quindi 10 punti in meno dell'italia ma prima dell'irlanda ci sta l'Ungheria che nonostante una tassaIone più favorevole non mi sembra sia rinomata per le numerosi multinazionali.
Esatto, le tasse sono solo una parte, leggi favorevoli e popolazione istruita fanno la reale differenza
Per me è necessaria una tassa globale, dato che le multinazionali sono molto ricche e potenti, mentre nel mondo c'è ancora tanta gente che muore di fame! come hai detto nel video si sta solo discutendo, ma io spero che questa idea vada a fondo e che si implementato! i poveri non si occupano di economia, ma spero che non questa nuova iniziativa l'economia si occupi di loro!
Praticamente vuoi il comunismo
Ma che cazzo c entra?
@@mirkoiovine383 Ha detto che vuole più politiche di welfare, non la proprietà sociale dei mezzi di produzione e l'abolizione della proprietà privata. Svegliati.
Internet tax:
Vogliono tassare almeno il 20% se hai più del 10% di margine? Ho capito bene?
E non ho capito come pensano di risolvere l'elusione fiscale. Se ad google italia google Irlanda fa pagare X miliardi il nome google. Che fanno?
Se Google Italia paga X Google Irlanda incassa X. Da un punto di vista globale le casse di Google sono cambiate di X - X = 0 quindi non è cambiato nulla
Tutto il punto di questa proposta è il punto di vista "globale" nel calcolare e imporre le tasse
@@davide7414
Si ma le paga in Irlanda, come succede ora. Non è che le tasse vanno all'italia, ma l'Irlanda prende più soldi.
Perché anche se tutti si mettono d'accordo che il minimo è 15% e uno stato prima aveva il 30% è improbabile che si abbassi le tasse
Scusa Giorgio, ma questo video l'ho trovato annacquato. Forse avrei ottenuto gli stessi spunti da un lungo post su instagram. Ci sta che era una notizia fresca, ma 15 minuti erano tutti necessari? Piuttosto si poteva riprendere qualche approfondimento da video vecchi sullo stesso tema, se serviva questo formato video.
Comunque grazie.
La tassa globale va imposta anche a imprese che non sono multinazionali, un esempio semplicissimo sono gli youtuber che scappano in Olanda a monetizzare video fatti in italiano (che promuovono corsi e prodotti agli italiani), pagano meno tasse e non le pagano al bel paese. Il giorno che la gente capirà questo sarà il passo definitivo verso la fine dell'elusione fiscale digitale. Servono enti di controllo che si dedichino solo ed esclusivamente al monitoraggio e alla ricezione di segnalazioni di questo tipo. Ci sono in ballo miliardi che unitamente a quelli delle multinazionali possono letteralmente cambiare il volto dell'economia. Serve inoltre una tassa fissa globale per i capital gain, perchè ormai anche gli investimenti sono globalizzati e le eventuali agevolazioni fiscali devono essere legate solo ad età, capitali esposti ed eventualmente alla differenza fra esporli su società estere piuttosto che su società che danno lavoro nella propria nazione. Mentre il mondo è impegnato a discutere di razzismo e omofobia, problematiche in trend di estinzione da decenni, il mondo della finanza e dell'istituzione corrotta cerca di distrarre costantemente gli sciocchi da le reali problematiche che impediscono al lavoro e all'impresa di fiorire nuovamente. Quindi, ben venga una tassa globale per le multinazionali, ma non si commetta l'errore di pensare che risolverà tutto, poichè tutti devono pagare, non solo le grandi aziende con sedi sparse per il mondo.
p.s. e non scordatevi di comprare bitcoin.
se facebook e amazon si dicono d'accordo con una tassazione a loro carico... c'è qualcosa che non va
Al top!
Le multinazionali aumentano le quote di mercato a scapito delle altre anche con concorrenza sleale
Per le prime si ritiene giusto l'eventuale 15% per le altre invece la flat tax identica è considerata iniqua
Fantastico😎
Col G20 ci sarà da divertirsi...
Ma la mitica Tobin Tax che fine ha fatto?
Video interessante
Sarebbe interessante riuscire a tassare solo profitto ed utili ed invece tenerle basse per reinvestimento in ricerca e sviluppo?
Sono proposte piuttosto pericolose, perché da un sistema concorrenziale che porta a diminuire le pretese degli stati, si passa ad un sistema che porta gli stati che tendenzialmente agevolano le multinazionali ad adeguarsi al limite minimo di tassazione deciso dagli altri stati (massimizzando il reddito a fronte del medesimo costo per le imprese). Altri stati che saranno portati ad aumentare detto limite, creando così un circolo vizioso.
credo che considerando i danni in corso a causa dell'elusione a concorrenza e imprese, si tratti comunque di piccoli rischi
@@lorisdp8917 i danni sarebbero il mancato gettito?
Forse meno soldi ad uno stato che li butta in imprese decotte non è poi così dannoso.
@@lorisdp8917 I danni alla concorrenza li fa lo stato che tartassa le imprese rendendole poco competitive a livello globale e disincentivando la crescita.
Passare da un sistema che può dare incentivi agli stati affinché riducano l'imposizione fiscale alle imprese, ad uno in cui l'incentivo è quello di aumentarla, non mi sembra una bella mossa né per le imprese né per la concorrenza.
@@jhohnh ad esempio, se il mio e-commerce ha una tassazione sugli utili ipoteticamente anche bassa al 22% ma poi arriva un concorrente ce l'ha al 1,5%, il problema non sarà solo il mancato gettito per lo stato ma l'immediata morte della mia azienda. Concordo con te, meno tasse, ma farle pagare a tutti... questi colossi forse nemmeno esisterebbero in assenza di elusione fiscale e molte di più sarebbero le aziende in campo a giocarsela
@@lorisdp8917 ma il problema non sono i colossi, è lo stato ipertrofico.
Tutti gli stati dovrebbero essere paradisi fiscali, invece continuiamo a vivere in un inferno fiscale.
Non solo, molti vogliono anche inasprire questa situazione.
Se vogliamo favorire la concorrenza e le imprese, non dobbiamo cercare di colpire chi riesce a destreggiarsi per ridurre il carico fiscale (a tutto vantaggio anche del consumatore), ma dovremmo agevolare chiunque cerca di mettersi sul mercato smettendo di imporgli limiti e balzelli.
Peggiorare il sistema sperando di migliorarlo è assurdo, oltre che stupido.
wait italia è nel g7 e la cina no? In base a che lo fanno ste liste..
In base a chi è arrivato prima 😂
Direi che sia una cosa molto positiva che le nazioni competano tra di loro per avere tasse più basse.
Era la c***o di ora !!!
per un attimo, all'inizio, pensavo fossi capitato in un altro video deepfake....quel tizio ha un viso assurdo!!!
questo non porterà le multinazionali ad abbandonare paesi asiatici come la cina nel g20? inoltre perche amazon e facebook sono favorevoli a questa tassazione?
No, la tassazione è solo un aspetto. Alcuni paesi oltre alla bassissima tassazione hanno norme sulla tutela della privacy e del segreto bancario molto stringenti (che tutelano le multinazionali che ci investono), il che è molto gradito da chi vuole far fare certi giri ai soldi a fine elusivo. Se li le tasse sono per esempio del 10% e vengono portate al 15% cosa cambia? Per una multinazionale che risparmia miliardi in tasse è solo una voce nei costi del bilancio. Chissà quante altre convenienze potenzialmente ci sono che nemmeno ci immaginiamo.
Investire in Cina inoltre ha innumerevoli vantaggi, ad esempio il costo del lavoro, la supply e value chain molto efficienti, collegamenti rapidi con il resto del mondo, molte opportunità, vantaggi per le esportazioni, e molto altro. L'aumento di qualche punto percentuale delle tasse non è detto che faccia tutta questa differenza, magari qui "bravissimi e responsabili paesi" del G7 vogliono solo la loro fetta.
Le multinazionali non sono a favore di questo ovviamente, se lo sono o ci guadagnano in altri modi o è solo finzione (opinione personale).
Oddio non so se una diminuzione di concorrenza faccia davvero bene...a me sembra un modo per ampliare la spesa pubblica e potere della politica nel economia (di cui ne abbiamo fin troppo in Italia)...poi verri far notare che l'Irlanda non è un paradiso fiscale, è semplice una paese in cui lo stato è più efficiente, perché sennò tutti i paesi che hanno tassazioni più basse della nostra sono paradisi fiscali. Quindi anche Finlandia che ha una corporate tax del 20% è un paradiso fiscale?
PS. Tasse troppo alte sulle imprese è disraptive, meglio tassare le persone finali a cui arriva quel redditto
Se il 15% significa una vittoria storica fa abbastanza ridere !
Secondo me è anche troppo
@@fabiocavaleri beh considerando nel contesto liberista in cui ci troviamo la tua chiave di lettura e coerente
Ma Amazon e Facebook sono ''d'accordo'' perchè sanno che questo renderà zoppi i i concorrenti più piccoli?
Ma se è solo per le multinazionali -.- anche se si facesse una decimazione delle micro/piccole imprese italiane non è male.
Ma se gli autonomi pagano il 60% di tasse... Che presa per il culo é questa???
1:26 parola con la 'r'
una volta che riusciranno a spolpare anche le multinazionali che ne faranno dei soldi gli stati? li daranno per la fame nel mondo oppure si riempiranno, come al solito, le tasche loro?
PoLiTiCi lAdRi
"Spolpare" è una parola grossa per aziende che da sole potrebbero avere il pil di una nazione. Le tasse vanno pagate, per finanziare ospedali, ricerca e avere le risorse per combattere contro il cambiamento climatio
se non viene fatto tra tutti non servirà a un cazzo
La corsa verso il basso dell'imposizione fiscale verso le imprese è una cosa buona, come la concorrenza fiscale. Che porta gli stati ad avere una gestione migliore dei bilanci pubblici, basta guardare la differenza fra Italia (vero e proprio inferno fiscale) e Irlanda (che favorisce le multinazionali).
Com'è che Facebook e Amazon sono favorevoli? Non ci perdono?
Non ho ancora visto il video, ma penso siano favorevoli a questa proposta rispetto ad una web tax che sarebbe inevitabile.
una scusa per introdurre la prima tassa globale poi... a noi
Il G7 non sono i paesi più importanti del mondo. Ma i paesi più industrializzati. se così fosse non mancherebbero Russia e Cina. E non ci sarebbero ne Italia ne Canada
Ma una tassazione minima non scoraggierebbe le multinazionali dal portare le loro imprese in paesi in via di sviluppo? Ad esempio grazie a degli sgravi fiscali potrebbero aprire fabbriche in paesi economicamente svantaggiati prendendosi il rischio di investire nell'economia del posto (con tutti i benefici che comporta) a patto di pagare meno tasse. Con questa tassazione mondiale quindi non si paralizzerebbero le economia dei paesi non ancora sviluppati?
Esatto
No, dato che in un paese più povero hanno già il vantaggio di una manodopera meno costosa.
@@goromir7093 però i benefici fiscali potrebbero essere un ulteriore incentivo (anche considerando gli enormi rischi in investire in paese privo di qualsiasi infrastruttura)e un prezzo maggiorato dalle imposte impedirebbe anche la possibilità per lungo tempo che quelle stesse merci possano essere vendute nel mercato interno di quel paese. Quindi la global tax non rallenterebbe il processo di sviluppo dei paesi sottosviluppati?
@@nicodanieli8879 teoricamente io tuo ragionamento ha senso, però devi considerare che spessissimo queste aziende sfruttano i lavoratori ed eludono quasi tutte le tasse, quindi il contributo che portano a questi paesi è estremamente limitato, anche se ovviamente è più di 0
@@pizzapanini3262 si purtroppo è vero,però tra una crescita sofferta che permette di uscire dalla povertà e rimanere nella povertà è meglio la prima. Purtroppo non vedo altre vie percorribili
Mah. Non cambierà nulla.
You can tell whatever you want about his discussed but tell me guys that that is not the face that is generated on computer. first guy...Somethings wrong with his face anyway.
Mettere d'accordo tanti Stati secondo me è un utopia, Era sicuramente ora che si prendesse una decisione, ma adesso passare dalle parole ai fatti sarà davvero difficile.
tutto il potere in mano ai soviet
finalmente
Povero Agnelli
Apprezzo questo ottimismo, ma non dimentichiamo che A Sora Giorgia e Er Capitano hanno probabilmente la maggioranza assoluta
Mi piacerebbe essere fiducioso che in base ai disastri che faranno al governo perderanno tutta la fiducia di cui godono, però dall'altro lato abbiamo avuto 20 anni di berlusconismo...
Tutti contenti, tanto il costo di tutto questo lo paghereml noi consumatori. Bravi, applaudite
Magari evitiamo la concorrenza sleale!! Che dici!? O vogliamo continuare a tassare le piccole attività italiane per favorire multinazionali che oltre ad evadere drenano liquidità dall'Italia per portarla nei paradisi fiscali!?
Ma si hai ragione!!! Fotte sega, se risparmi subito mentre acquisti due cazzate su Amazon, che ti importa se poi ti aumentano le tasse ed il tuo stipendio non salirà mai perché le imprese italiane sono in difficoltà a causa anche della concorrenza sleale, che grazie alla tassazione permette alle multi nazionali di abbassare il prezzo dei prodotti ed ottenere sempre più clienti a scapito delle imprese del tuo territorio!! Bravo, ragiona così, magari un giorno anche tu potrai diventare un magazziniere di amazon!
@@ginopino5596 invece di incazzarti con uno Stato che ti ipertassa te la prendi con le multinazionali che a te non hanno tolto nulla. Bravo
Ah e il servizio che mi offre Amazon me lo sogno da qualsiasi altra impresa italiana. Il fallimento della microimpresa italiana è da ricercare in sé stessa
@G. Tube Io sono cittadino italiano! Vivo E lavoro in italia, a tutti gli stati che hai nominato, nessuno vieta di entrare nell'accordo!!
@@antoniomele4830 Stai scherzando vero!! Per fortuna, nel mio settore nessuna multinazionale per ora può infastidirmi! Ma hai mai pensato ai negozi che chiudono! Ai dipendenti delle piccole attività licenziati, all'indotto italiano che sta scomparendo in favore di prodotti made in China, usa è getta, perche qualitativamente scadenti, prodotti senza normative sulla tutela del lavoro etc etc, distribuiti sopratutto da amazon! Ti ripeto, io sto bene, ma mi fanno ridere queste idee! Difendere le multinazionali che drenano un territorio dalla sua ricchezza per spostarla in paradisi fiscali, e poi vedo li stessi che non trovano lavoro!
Per inciso, mi farebbe piacere se anche a me permettessero di dichiarare gli utili in un parariso fiscale, così mi evito le tasse, e poi ospedali scuole tribunali forze dell'ordine etc etc chi sa chi le paga....ahi già i dipendenti!!
Mi hai fatto ricordare il film "fight club", sei già nell'ottica del consumatore!! Una bellissima spirale, come quella di un mio ex collega, quando ancora ero dipendente, prese una macchina a rate, per venire a lavorare, una bella Giulietta a 30000€, pagava la macchina per venire a lavorare, e lavorava per pagare la macchina, i giochi della PS4 e le serate, niente affitto viveva con i genitori!! E quasi derideva me, che avevo una macchina usatissima da meno di 2000€, e lavoravo il fine settimana come cameriere, peccato che io risparmiavo, e con i risparmi e un mutuo ho aperto un attività!! Lui adesso 7 anni dopo, ha finito la macchina e a 35 anni finalmente è andato via di casa...pagando un affitto!! Anche se adesso i tassi sono a quasi zero!!
Il consumatore è un animale strano, vuole pagare poco, ma non capisce che se paga poco i prodotti, è perché qualcun altro viene pagato poco per farli!!!
Si, certo... festeggiamo per un 15% di tasse alle multi quando noi poveracci alla fin fine paghiamo il 60% circa... festeggia... festeggia.....
Non sei obbligato a stare in italia
@@diagrammidiminkowski795 concordo, io sono uno di quelli che non c'è stato in Italia. Non vedo giusto restare in un posto e non rispettare le regole. Però concorderai (spero) che tasse dal 35% in su per persone con redditi non così alti è roba da malattia mentale. Senza contare che in Italy la vita costa proprio troppo in proporzione a quello che hai. Per fortuna si può andare via, ma rimango davvero perplesso a vedere persone che si piegano così senza protestare neanche un minimo. Al posto che prendersela con la fonte del problema (lo stato) si perde tempo a invidiare i ricchi. Forse è più facile così.
@@mattb925 sono assolutamente d' accordo infatti sono contro entrambe le tassazioni,e tra pochi mesi mi trasferisco finalmente in svizzera :)
In Italia la tassazione è maggiore del 15%, diciamo che è più un atto coercitivo verso gli altri paesi che hanno una fiscalità generale (e anche specifica per le multinazionali) minore del 15%
Tasse sulle multinazionali finiranno solo per aumentare i prezzi per i consumatori e rallentare la crescita economica. Se qualcuno innova e produce è giusto che sia premiato col profitto, questo non si riesce a capire
Facile innovare mentre hai un vantaggio sugli altri non pagando le tasse come le altre aziende. Poi, la maggior parte delle scoperte innovative son finanziate inizialmente con soldi pubblici (vedi spacx) attraverso la ricerca e gli incentivi finanziari per tecnologie che non sono ancora competitive (come ad esempio la situazione delle rinnovabili).
@@goromir7093 intendo non necessariamente innovazioni di portata vitale come nuovi farmaci.. Intendo anche semplicemente servizi efficienti che funzionano, come, senza fare nomi, alcuni servizi di e-commerce multinazionali che finalmente hanno la massima attenzione per il cliente. Purtroppo, mi spiace dirlo, ma nella mia esperienza personale i piccoli negozi nostrani mediamente hanno molta meno attenzione per il clienti, e non di rado ho avuto problemi e perso soldi perché avevo deciso ingenuamente di comprare nel piccolo negozio. Che poi purtroppo, parlando di evasione fiscale oppure di elusione, storicamente i commercianti nostrani non sono noti per un comportamento irreprensibile, quindi è difficile che quello possa essere un motivo di scelta per il consumatore
@@Trokji Ma quel servizio di e-commerce fa soldi sfruttando i suoi dipendenti, eludendo tasse e in un suo stabilimento in UK distruggono 130.000 oggetti a settimana tra computer, telefoni e altro, solo per poter mantenere certi prezzi. Non è che le multinazionali facciano business onestamente, sono poche quelle che lo fanno, quindi che almeno paghino più tasse.
Checce fregaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Lol. Sapete chi pagherà queste tasse extra? Noi, i consumatori finali di questi servizi. Google e Amazon hanno già fatto notare che per nuove tasse di questo tipo, non c'è nessun problema per loro. Aumenteranno le loro fee/costi dei loro servizi non gratis. Loro aumentano le fee, i venditori in qualche modo collegati a loro alzano i prezzi, e paghiamo tutto noi.
Continua questo interventismo sfrenato degli stati, vediamo dove finiamo da qui a 10 anni. Sono d'accordo che ci vogliono delle soluzioni, ma questa proposta suona proprio male.
Se la metti così allora aboliamo al 100% le tasse e entriamo nella anarchia almeno le aziende hanno 0 spese in più e noi "dovremmo pagare meno sui prodotti", sfortunatamente sappiamo che quando si tratta di multinazionali del genere un pensiero così tanto liberista non funziona sempre come previsto