Anticipo già una classica frase dei fan del "il debito non esiste". Loro prendono le politiche Keynesiane quando lo Stato deve investire, ma si rifiutano di accettare che dopo lo Stato deve recuperare quanto ha investito. Per loro si deve fare debito nei momenti di crisi, di stagnazione, di crescita... Sempre e cmq, tanto basta stampare via!! :)
Ti amo quando fai questo tipo di video, così come quello sull'ambiente e quello "l'economia è giusta?" Perché a tante persone bisogna far capire che l'economia è una scienza e dà strumenti per capire certe dinamiche, ma non bisogna mischiarci politica e filosofia
La scienza economica ha parecchi limiti, sulla carta tutto bello, quattro assiomi (discutibili) e si parte con grafici e calcolini, ma la realtà é ben diversa e ben più complessa. Detto questo, io personalmente credo che la politica e filosofia siano importanti tanto quanto la "scienza economica.
@@federicoaielli1721 ha limiti come ogni scienza sociale, anche sul video infatti dice che chi studia economia ne è consapevole e che comunque molte teorie oggi si basano sull'economia comportamentale, che studia come le persone si comportano nella realtà o tramite esperimenti, non in base a teorie campate per aria. Tutto è importante, anche la politica e la filosofia, ma studiano cose diverse, come la fisica e la chimica, ma tutto coopera
Per quanto non sia d'accordo con la tua idea economica apprezzo molto i tuoi video, sono facili e la gente comune può capire al meglio l'economia moderna. Grazie What's Up Economy ❤️.
Ma ben tornato tu! 🙂... e mi sembra con bel video! Interessantissimo! Vai così 👍(corro a riabbonarmi al tuo canale, che per un un'errore con la prepagata mi é saltato ad agosto sorry...😉). Continua così che vai bene!
Apprezzo molto il tuo canale e i tuoi contenuti. Trovo che se migliorassi a livello comunicativo, a livello di come formuli ed esprimi stilisticsmente i concetti che tratti, potresti arrivare a molte più persone e non solo, risultare molto piu fruibile per chi giá ti segue e apprezza. Perchè ripeto, i concetti che tratti sono trattati in maniera impeccabile.
Potresti fare un video sulla scuola austriaca, magari toccando anche l'individualismo metodologico? Mi interesserebbe molto capire quanto sia ritenuta una prospettiva valida in economia e quali siano invece i suoi limiti
Se devo essere sincero anche io quando ero studente ad economia ero un fanatico del modello keynesiano proprio perché è il modello su cui si basa il primo esame di macro (all'epoca ricordo era il 2012/2013 e rimasi scioccato da come l'allora governo monti faceva l'esatto opposto di quello che studiavo) poi dopo è cambiato tutto😅
@@TheMrJoef eh no credimi c è letteralmente un abisso...Ryan scappa dagli stati uniti per questo.L'antitrust nasce in America e non credere che abbiano sempre presidenti alla Trump viene anche l 'Obama che ti da mutui a tasso zero e scatena crisi globali..Il punto è Rapture è stupenda ma non può durare come tutte le cose estreme..
Dico la mia: Libero mercato... la parola libero è fondamentale, ecco perchè è necessario un garante di libertà... Gli esseri umani hanno la tendenza a collaborare, ovviamente ogni gruppo cerca di fare il proprio interesse e se può sfruttare l'altro o le occasioni si lasciano tentare... perchè non avere dei vantaggi? solo per scelte che sono di responsabilità e tendenzialmente veicolate da una forza bruta e violenta (lo stato, con i suoi poliziotti e soldati) che mi obbliga a rispettare determinate regole che garantiscono che io non possa sfruttare il mio interlocutore... Quindi, la chiave per far funzionare il libero mercato, è la libertà e parità di tutti gli attori. Infatti è giusto avere una rappresentanza sindacale delle manovalanze, altrimenti sarebbero molto più deboli dei "padroni"... E viceversa un buon sindacato protegge anche l'azienda che da lavoro a tutti loro... (utopico? no solo complesso) Ora la smetto, che tutti hanno capito che sono un turbo-liberista convito che il libero accordo fra uomini sia migliore di altre forme di scambio di energie e idee fra uomini 🤣😂🤣
Giorgio, se posso, sul punto "creare valore e non profitto", sono parzialmente d'accordo, tuttavia bisogna dire che l'obiettivo primario dell'azienda è si creare valore, ma per creare valore vi sono altri 2 obiettivi collegati e non subordinati: la durabilità e indipendenza, altrimenti senza la capacità d'adattarsi ai mutamenti sociali/politici ed economici ed essere autonomamente capace d'agire, non si creano le condizioni per poter creare valore.
Sarò stupido io ma mi pare palese che il creare valore sia un mezzo (e non un fine quindi) per arrivare al profitto! Crea valore nella speranza di attirare investitori, dipendenti qualificati, clienti etc.. ma con l'ovvio fine di creare profitto, che è il fine ultimo di qualunque azienda che non sia, appunto, no-profit. O sbaglio?
@@jackfolla3517 non è un pensiero stupido o sbagliato, ma alquanto superato in realtà. Con il tempo si è andato ad affermare nella teoria economica aziendalista, cosa tra l'altro alquanto apprezzata e consolidata, l'idea che il creare profitto non debba essere prioritario per le aziende. Ma quanto piuttosto mantenere costanti, se non addirittura aumentarli, i rapporti e i flussi di scambio. La teoria del flusso circolare è importante giacché motiva momenti di mancanza del Mercato, come le crisi. In caso di crisi, viene a mancare il profitto anche per periodi prolungati, e quel che permane e si cerca di far permanere è la costanza dei rapporti e dei flussi di scambio tra gli agenti, sia essi fornitori, venditori, compratori, stato, banche ecc. È fondamentale capire tal concetto, specie in relazione ad economie moderne ed avanzare come quelle occidentali, in cui la crescita economica è tendenzialmente bassa, ai ritmi tra il 2-5%, poi dipende dai paesi e dalle loro grandezze, i redditi procapite ecc., ma questo spiega nel modo migliore come senza una costante dei rapporti che legano le aziende e quindi le reciprocità di flussi che ve ne siano, l'azienda ne viene a mancare e quindi fallisce. Ecco perché ad oggi nella teoria aziendale si dà particolare importanza si a soddisfare gli stakeholders, questi non sono solo gli azionisti ma anche compratori, fornitori, centri di credito, popolazione ecc., ma soprattutto alla durabilità dell'azienda nel tempo e alla sua indipendenza
@@ducadinapoli7483 Il valore di un'azienda non è altro che la sua capacità di generare profitto in futuro. È ovvio che un'azienda che si pone l'obiettivo di generare profitto immediato si ritroverà, a lungo andare, con meno profitti di un'azienda che pensa in grande.
Ciao,vorrei porti una domanda da non esperto in economia.Dal punto di vista della spiegazione di come si comportano realmente consumatori e produttori, quale e' la migliore teoria economica in circolazione tra quella keynesiana,austriaca e via dicendo?
Queste sono le tue personalissime opinioni, è possibile travere professoroni con h index + 40 che dicono il contrario e altri ancora che dicono il contrario del contrario. Es. primo quesito: Alcuni dicono di lasciare fare al libero mercato perché è il più efficace per il progresso tecnologico e quindi facendo così si troverà una tecnologia/business che risolve tutto
Ciao amico mio... Stamani a "L'aria che tira" Borghi ha detto che, "Nel 95 in un altra Italia che aveva la sua moneta, senza le regole europee , si cresceva del 3% del PIL, eravamo davanti alla Germania, eravamo davanti alla Francia basta andarli a vedere" Hai già fatto un video che sbufali queste affermazioni, (mi sembra, o forse ho visto una puntata de 'Le Belve', dove richiamava l'inflazione degli anni 90 e metteva in evidenza come il miglioramento và contestualizzato, e allora i problemi erano anche altri, comunque... Mi puoi aiutare a sbufalare, o a farmi vedere che era realmente così, questa affermazione di Borghi fatta il 31 agosto 2020 a l'ACT? Se hai già fatto qualche video a tema, ti sarei super grato se me lo indicizzassi, allo stesso modo se mi indicizzassi materiale atto a smentire confermare questa affermazione nel caso tu non ne abbia prodotto alcuno, oppure affiancare ai tuoi video per completare la tua opinione. Grazie mille dell'attenzione Buon lavoro Auguri
Un mito che noto spesso è che gli economisti siano tutti non solo liberisti/neo-liberisti, ma anche anti-marxisti: quanto di ciò è vero? Che spazio hanno Marx e la teoria del valore-lavoro nella scienza economica? Qual è il rapporto tra gli economisti marxisti e quelli non marxisti?
@@saulobuonuomo6150 Le teorie di Marx avevano molto senso nell'era dell'industrializzazione, dove di lavoravano 14 ore al giorno, con continui morti e mutilati, dove le paghe per gli operai non gli consentiva di avere da mangiare tutti i giorni in modo decente, dove se uno protestava veniva licenziato seduta stante. Tutto questo mentre gli industriali facevano la guerra al ribasso tra di loro. Marx ha ottenuto una buona parte di quel che voleva.
@@saulobuonuomo6150 Anche se si tratta di entrare nei dettagli, perché sarebbe stata superata? Spero che il rigetto di Marx non sia dovuto a un pregiudizio ideologico.
@@saulobuonuomo6150 Che i posti creati siano stati maggiori di quelli distrutti non ha però una valenza teorica ma pratica. E allo stesso modo, non è detto che la nuova rivoluzione industriale vada nello stesso modo, ossia che i robot, l'AI, la realtà aumentata, la guida autonoma possano dare più posti di lavoro di quelli attuali. In una economia comunista (non socialista, è diverso) questo sarebbe un bene per tutti, mentre in un economia capitalista o liberista questo sarebbe un dramma. Inoltre il fatto che si siano creati posti di lavoro, ciò non toglie che ci siano stati interi decenni in cui questi dovevano formarsi, alias disoccupazione, fame, morti, poveri. Non sono un fan del comunismo, anche questo ha molti limiti come quello da te descritto, senza incentivi la crescita tecnologica, sanitaria, informatica ecc avrebbero tempi enormi probabilmente, sicuramente molto più di un sistema capitalistico. Però sarebbe molto più facile affrontare i problemi attuali come i cambiamenti climatici, la disoccupazione, il Covid, le crisi finanziarie, le pensioni. Questo ovviamente sulla carta, perchè le prove concrete di comunismo sono sempre degenerate in dittature.
@@anse7288 la teoria del valore-lavoro è una teoria classica (Adam smith, Ricardo), così come l'idea che esistano un valore d'uso e un valore di scambio diversi tra loro. Marx ha riciclato queste teorie per giustificare la favola che i kapitalisti cattivi rubano il plusvalore (l'eccedenza) ai poveri lavoratori che per questo vengono sfruttati. Con la rivoluzione marginalista comunque è stata superata la falsa idea che ci sia una qualche relazione tra ore lavorate e valore del bene, bensì il valore è sempre soggettivo, perché uno stesso bene può soddisfare in modo diverso ogni consumatore che quindi gli attribuisce una propria importanza (utilità).
@@anse7288 Se ti può essere utile c'è un enorme pagina di Wikipedia che racchiude tutta la critica a Marx ed alle idee, che quindi ti spiega per il 90% di quello che ha scritto è sbagliato e non funziona. en.m.wikipedia.org/wiki/Criticism_of_Marxism#:~:text=Marxian%20economics%20have%20been%20criticized,to%20fall%20as%20Marx%20predicted
Il mercato mette già in conto il fatto ambientale ma dato che il mercato non è libero il consumatore non può scegliere più di tanto, si possono scegliere le macchine migliori,le energie migliori(anche se per la maggior parte gli investimenti energetici sono pubblici quindi non non abbiamo la minima decisione su questo), da cosa mangiare (riutilizzabile e non) Molte delle tecnologie inventate hanno permesso di non avere necessarie molte delle cose non riutilizzabili come la carta etc
In realtà no, il mercato non considera il fattore ambientale (e molti altri), perchè il mercato massimizza le preferenze, ma non è detto che gli agenti siano in grado di avere preferenze che massimizzino la loro utilità ed il loro benessere.
@@thicksunroof4687 un economista con abbastanza dati può calcolare qualsiasi cosa, pure quello che mangi a cena. Volevo dire esattamente quello che ho detto, al mercato non frega niente del fattore ambientale, per i motivi che ho spiegato. Esempio: la gente compra oggetti in plastica non riciclabile perché sono molto comodi, anche se questo costituisce ad uccidere l'umanità sul lungo periodo.
@@federicobidone7789 già dalla prima frase capisco che è na stronzata quello che hai appena detto, tu non puoi e non potrai mai calcolare il futuro di cosa una persona mangia perchè è incalcolabile, ok? Penso che siamo d'accordo su questo Il mercato normalmente è formato da movimenti naturali che muovono il mercato per far si di offrire la miglior qualità di vita possibile al maggior numero di persone possibili e il costo viene contato naturalmente nel mercato LIBERO perchè le persone hanno una domanda e le aziende per fare profitto e sopperire alla propria domanda delle persone in essa devono offrirla, che sia una abitazione, cibo, servizi, trasporti, etc, se alle aziende questa cosa comincia ad essere un costo e alle persone uguale si muoveranno verso mezzi elettrici prodotto da risorse rinnovabili come eolico e solare, mangeranno dai piatti di ceramica o le aziende troveranno un modo per riutilizzare il prodotto cosi da avere entrate rinnovabili Hai visto quanto ho dovuto scrivere? Questo il mercato LIBERO lo fa in modo naturale quello che burocrazia e leggi monopolizzanti ci metteranno molto più tempo per farlo perchè non avranno quella competizione che fa si di offrire il prodotto a un prezzo migliore e a una qualita migliore ma offriranno il prodotto a un margine maggiore quindi meno persone se lo potranno permettere il cambiamento per le rinnovabili e non metto in conto neanche che in un monopolio i salari possono essere più bassi perchè i lavoratori non hanno scelta Poi il mercato è fatto di transazioni tra cui ci sono anche quelle immobiliari di prodotti etc E se la proprietà è pubblica nessuno se ne curerà perchè non è di nessuno se è privata la persona penserà a curarla e mantenerla E una legge non può non permettere una transazione di un prodotto o servizio perchè qualcuno è stato il primo quindi deve essere l'unico che può farlo capisci che questa cosa rallenta il commercio quindi il benessere e il movimento delle aziende verso la copertura della maggior parte della domanda
@@federicobidone7789 io acquisto ciò che massimizza le mie preferenze. Quella che per te è una scelta stupida per me potrebbe essere utile, o viceversa. I consumatori oggi tengono più all'ambiente rispetto a qualche anno fa, le aziende che si adeguano a minor impatto ambientale guadagneranno consumatori, ma dovranno tener conto di costi per riconvertire la produzione.
Giorgio secondo me sei davvero competente e sei uno dei pochi che parla economia a questi livelli su UA-cam, però secondo me dovresti cercare di alleggerire il video con animazioni, video, tagli ecc come hai fatto con alcuni video passati, è abbastanza faticoso arrivare a fine video
Per il corso di 10 lezioni, lo consigli solo a chi ha già basi di economia o che ha frequentato l'università o anche a chi è interessato studiarla in futuro?
Contesto quello che dici all'inizio su Smith, non mi risulta l'affermazione per cui la mano invisibile, ovviamente una metafora, risolverebbe ogni problema economico, potresti citarmi il passaggio?
Altra contestazione, il Liberismo non si pone l'obbiettivo di risolvere problemi economici nel modo più efficiente o di renderci tutti felici, è innanzitutto una Filosofia del Diritto. Il Liberismo si contrappone al Socialismo (il cui estremo è il Comunismo) o Statalismo e ne mostra la illegittimità e i fallimenti. I cosiddetti "fallimenti del mercato" sono in realtà successi. Non è infatti economico, ad esempio, abitare in montagna. Lo Stato interviene sovvenzionando gli abitanti della montagna, impoverendo però tutti gli altri. Bisognerebbe pertanto parlare di "fallimenti dello stato".
Scusa ma se uno oggi compra delle azioni Amazon o meglio, tesla ovvio che sa che non riceverà alcun profitto nel immediato ma si aspetta sempre a un profitto, poi che le azioni aumentano di valore e quindi la necessità di un utile viene rimpiazzata da un ottima performance borsistica suona più come un gioco alla lotteria che una forma di investimento. Perché non credo che un investitore Amazon decida di comprare le azioni solo perché Amazon è riuscita a fare le consegne in giornata, comunque complimenti per i video che realizzi l.
Se Amazon fa le consegne in giornata e aumenta la platea di clienti, oltre che i ricavi, le azioni Amazon guadagnano valore, se non effettua le consegne in giornata perde clienti, perde ricavi, investirà di meno, diminuirà il valore delle azioni. Amazon non distribuisce dividendi perché li usa come autofinanziamento. PS: il mio commento semplifica forse troppo, ma serve per capire che anche il modello di business di Amazon, in quanto funzionante e molto competitivo come servizi, qualità e prezzi, ha un valore. Dubito comunque che chi acquistò agli inizi le azioni Amazon si lamenti che non distribiusca dividendi.
Si studia un modello neo-keynesiano, non keynesiano (o post-keynesiano). I primi si basano sempre sul paradigma neoclassico della scarsità delle risorse, gli altri sul paradigma della riproducibilità del capitale. I primi usano la teoria dei fondi prestabili, gli altri la teoria della moneta endogena. Le relazioni tra I,S,L ed M sono in certi casi stravolte o addirittura ribaltate. Dire che si studi un modello keynesiano è quindi molto fuorviante nei confronti di chi non sa molto della materia. In più, l'interpretazione odierna (econ.neoclassica) della mano invisibile di Smith travisa non poco la sua concezione originale (econ.classica). Per il resto bel video
L obiettivo del manager non è aumentare il profitto ma creare valore per gli state holders..... Ma se i più forti stake holders sono gli azionisti.....
È però necessario creare valore anche per altri perché se i clienti non sono molto soddisfatti significa che non sono molto attirato dall'attività aziendale, quindi addio profitti. Se poi non si creano delle situazioni di stabilità ancora prima di profitto, che non sempre si accompagnano, l'azienda rischia di non durare più di qualche anno, e quindi nuovamente si direbbe addio ai profitti.
Creare un beneficio per quelli che hanno qualche tipo d'interesse nei confronti dell'azienda, quindi non solo azionisti o proprietari ma anche fornitori, dipendenti etc. Approfondirò con un video
@Bonus Malus il comunismo è una branca del socialismo. Quel grande inetto di Marx lo definì "socialismo scientifico". Inevitabilmente se si parla di socialismo si include anche quello teorizzato dal filosofo. Se hai problemi consulta un dizionario.
Un mito sugli economisti è quello che si pensa puntino ad una crescita infinita, perciò chiederei se fosse possibile definire l'obiettivo dell'economia di uno stato, essendo che la crescita infinita è impossibile
Questo più che mito potrebbe essere un argomento complesso da trattare: l'economia che punterebbe ad una crescita senza fine ma con consumo di risorse ed inquinamento.
Bisogna vedere che risorse si utilizzano, se si utilizzano risorse limitate ed inquinanti non si può crescere all'infinito. L'obbiettivo è usare al 100% le risorse rinnovabili per poter sperare in una crescita illimitata
@@zefikristian94 purtroppo non sanno che la deflazione è correlata ai consumi (occupazione)... Io spero vivamente che non si vada verso un'Italia in continua deflazione...
L'economia è solo consumismo ai massimi livelli. L'economia non è una legge di natura, è un artificio creato dall'uomo e che l'uomo ha in ogni istante la possibilità di mutare a proprio piacimento. Trovo ideologicamente idiota parlare di leggi economiche, magari create 50/60/100 anni fa e completamente assurde nel mondo di oggi in cui i soldi (pezzi di carta) decidono il valore d'ogni cosa. Il primo mito dell'economia da sfatare è che serva davvero a qualcosa!
La prossima volta che scrivi da un computer o da un telefono, ricorda che l'hai fatto grazie al consumismo, a quei pezzi di carta e a quelle "assurde leggi create 100 anni fa". Ma se vuoi ritirarti in un bosco a dormire in mezzo alla bellissima e accogliente natura sei liberissimo di farlo.
@@mammamiasignoramia7206 il concetto è che ormai le tecnologie sono progredite abbastanza da svolgere al posto nostro il 90% dei lavori per i quali noi spendiamo il nostro tempo. Se pensi che lavorare sia la ragione di vita dell'essere umano allora mi sa che la tua mentalità sia alquanto annebbiata. Cosa succederà all'economia mondiale quando i robot ci sostituiranno nella maggior parte delle mansioni? Ci sono due ipotesi (e non si scappa, mi dispiace) 1: verrà garantito un reddito universale che permetterà ad ognuno di noi di comprare cibo e ci permetterà di vivere senza dover lavorare. 2: la soglia di povertà comprenderà il 98% della popolazione mondiale in quanto nessuno lavorerà e i pochi a farlo saranno gli unici beneficiari di ogni prodotto. Se le macchine ci sostituiranno cosa pensi succederà all'economia per come la intendiamo oggi? Se non lavori e non hai reddito come comprerai i beni che verranno prodotti? Ti ripeto, che tu lo voglia o meno, il futuro (si parla di 10/20 anni?) manderà letteralmente in pezzi tutte le leggi economiche che ora ci governano. Per questo dico che non hanno senso. Se gli stati che producono i soldi (di nuovo, pezzi di carta) decidessero di stamparne in abbondanza per tutti, teoricamente farebbero schizzare l'inflazione alle stelle, ma in pratica l'inflazione potrebbero anche decidere da l'oggi al domani che non esiste più. Insisto, sono leggi e formule che abbiamo creato noi. A cambiarle o ad eliminarle sai che succede? Proprio un cazzo
@@JonathanLivingston87 il terribile futuro che hai descritto veniva molto discusso anche all'inizio dell'industrializzazione, ben due secoli fa, e, indovina un po', le macchine non ci hanno affatto completamente sostituito, ma ci hanno alleggerito i lavori più pesanti. Ovviamente alcuni lavori sono quasi spariti, ma sono stati rimpiazzati da altri. I lavori al contatto col pubblico sono sempre più richiesti, e inoltre i macchinari e i computer non si riparano e soprattutto non si progettano da soli. Le macchine non generano ricchezza alle sole aziende, ma all'intera comunità. I prodotti costano meno e dunque anche una famiglia di ceto medio-basso può permettersi una vita dignitosa (cosa impensabile fino a meno di 100 anni fa). Le famiglie benestanti (che nel mondo sono sempre di più) possono permettersi più svaghi e pagano per questo. Ma se per lavoro intendi solo quello in cui ti spacchi la schiena e rischi la vita tutti i giorni, allora sì, potrebbe sparire entro il prossimo secolo (almeno nelle nazioni più ricche), ma i lavori ad alta istruzione e ad alte competenze sono sempre più richiesti, e molti di essi non esistevano fino a poche decine di anni fa. Il lavoro è eccome una parte fondamentale dell'essere umano, dato che per avere una vita godibile abbiamo bisogno del lavoro di altre persone. Siccome nessuno fa niente per niente abbiamo bisogno di un incentivo, e quei pezzi di carta ci rendono attivi nella società.
@@mammamiasignoramia7206 Premetto che "il terribile futuro" non deve essere per forza terribile. Detto questo, non puoi proprio paragonare la prima industrializzazione a quel che succederà e in realtà, sta già succedendo adesso. E no, non parlo esclusivamente di lavori in cui "ci si spacca la schiena". Basta guardare all'automobile e a quello che sta facendo la Tesla: il settore dei trasporti è ampiamente destinato a scomparire con l'avvento della guida automatica. Tu hai detto giusto, alcuni settori in cui è richiesta un'alta istruzione probabilmente resisteranno, ma nemmeno tutti; pensa alla medicina dove l'uomo parrebbe indispensabile, ma dove la precisione dei computer già adesso sta cominciando a sostituire le esperte ed altamente istruite mani di un bravo chirurgo. Mi spiace, ma credo non ci sia paragone rispetto all'avvento delle macchine a vapore. E soprattutto non vedo perché non sia possibile che l'uomo possa finalmente riappropriarsi del proprio tempo per accrescere la propria mente o le proprie passioni anziché lavorare, spesso in modo alienante, per produrre qualcosa che una macchina può far meglio e più velocemente. Dei lavori spariranno? No! La maggior parte dei lavori spariranno! La sola nascita dell'intelligenza artificiale potrebbe da sola spazzar via una miriade di occupazioni, persino a livello politico. E forse solo il settore dell'intrattenimento resterà davvero attivo. Non nasceranno nuove occupazioni, esattamente come non ne sono nate negli ultimi anni. Il lavoro, in generale è sempre in costante declino ed è inevitabile. Insomma, l'abbiamo visto in questa pandemia: a livello economico sarebbe dovuto succedere un disastro con il 70% delle persone a casa, eppure non è cambiato assolutamente nulla, è stato immesso in circolo denaro, prodotto dal nulla (perché mi dispiace, ma quei pezzi di carta vengono prodotti DAL NULLA) e anche se la teoria economica urlava all'insostenibilità, a livello pratico non è successo alcunché. E questo perché, come ho scritto prima, queste "leggi economiche" possono essere cambiate, riscritte, ignorate per permettere al sistema di continuare ad andare avanti. Ah, invece credo che macchinari e computer diventeranno assolutamente autonomi e saranno altri computer a progettare e a riparare altre macchine. Le potenzialità dell'AI secondo me sono immense, a malapena concepiamo quali applicazioni potrebbero avere. E non parlo davvero di utopia. Questo è il futuro e bisognerà capire che ruolo VUOLE avere l'essere umano in tutto ciò.
@@JonathanLivingston87 beh in realtà esiste una corrente di pensiero chiamata "anti-lavorista" che partendo proprio dalle tue stesse tesi vede nell'automazione il migliore alleato per liberare l'umanità dl giogo dei lavori pesanti o ripetitivi.
Giorgio ci porterai mai un video su Keynes, il keynesismo e i keynesiani? Ne sarei molto curioso
P. S. Comunque sei fantastico❤️
Lo farà sicuramente: ha promesso un video sul moltiplicatore
Anticipo già una classica frase dei fan del "il debito non esiste". Loro prendono le politiche Keynesiane quando lo Stato deve investire, ma si rifiutano di accettare che dopo lo Stato deve recuperare quanto ha investito. Per loro si deve fare debito nei momenti di crisi, di stagnazione, di crescita... Sempre e cmq, tanto basta stampare via!! :)
@@cosimoleone9110 sul moltiplicatore c'è già un ottimo video di michele boldrin, dove lo debunka
@@makc9734 quelli sono i post-keynesiani, letteralmente marxisti travestiti.
@@pincopallino7771 E cosa c'entrerebbe il marxismo?
7:04, oh no. Dannato dialetto, ci frega sempre
Ueeeeee! Terùn
Ti amo quando fai questo tipo di video, così come quello sull'ambiente e quello "l'economia è giusta?" Perché a tante persone bisogna far capire che l'economia è una scienza e dà strumenti per capire certe dinamiche, ma non bisogna mischiarci politica e filosofia
Questo bisogna farlo a capire anche a molti economisti però😂
La scienza economica ha parecchi limiti, sulla carta tutto bello, quattro assiomi (discutibili) e si parte con grafici e calcolini, ma la realtà é ben diversa e ben più complessa.
Detto questo, io personalmente credo che la politica e filosofia siano importanti tanto quanto la "scienza economica.
@@federicoaielli1721 ha limiti come ogni scienza sociale, anche sul video infatti dice che chi studia economia ne è consapevole e che comunque molte teorie oggi si basano sull'economia comportamentale, che studia come le persone si comportano nella realtà o tramite esperimenti, non in base a teorie campate per aria.
Tutto è importante, anche la politica e la filosofia, ma studiano cose diverse, come la fisica e la chimica, ma tutto coopera
@@federicoaielli1721 il tutto per dire che le teorie neoclassiche sono superate da un pezzo
@@marcomorettini4424 siamo d'accordo.
"Gli economisti servono solo a far fare bella figura agli astrologi"
Per quanto non sia d'accordo con la tua idea economica apprezzo molto i tuoi video, sono facili e la gente comune può capire al meglio l'economia moderna. Grazie What's Up Economy ❤️.
UCSW gang
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Complimenti per la divulgazione!
Ma ben tornato tu! 🙂... e mi sembra con bel video! Interessantissimo! Vai così 👍(corro a riabbonarmi al tuo canale, che per un un'errore con la prepagata mi é saltato ad agosto sorry...😉). Continua così che vai bene!
Ottimo come al solito, grazie!
Apprezzo molto il tuo canale e i tuoi contenuti. Trovo che se migliorassi a livello comunicativo, a livello di come formuli ed esprimi stilisticsmente i concetti che tratti, potresti arrivare a molte più persone e non solo, risultare molto piu fruibile per chi giá ti segue e apprezza. Perchè ripeto, i concetti che tratti sono trattati in maniera impeccabile.
Aggiungo, complimenti, te li meriti davvero. La mia era solo una critica costruttiva che magari può tornarti utile.
@@marcoaiuto2338 grazie, sempre bello ricevere feedback costruttivi
Potresti fare un video sulla scuola austriaca, magari toccando anche l'individualismo metodologico? Mi interesserebbe molto capire quanto sia ritenuta una prospettiva valida in economia e quali siano invece i suoi limiti
Se devo essere sincero anche io quando ero studente ad economia ero un fanatico del modello keynesiano proprio perché è il modello su cui si basa il primo esame di macro (all'epoca ricordo era il 2012/2013 e rimasi scioccato da come l'allora governo monti faceva l'esatto opposto di quello che studiavo) poi dopo è cambiato tutto😅
Giorgio: "Non è mai esistita una società completamente liberista senza nessuna interferenza dello stato"
Andrew Ryan: "... Certo"
E sarebbe anche perfetta se non fosse un utopia..bellissimo
@@mermaidboy89 Perfetta? Abbiamo visto tutti che fine ha fatto ahahah
@@alessandrochiofalo1681 appunto se nn fosse un utopia
@@mermaidboy89 gli usa sono vicini a quel modello ed è un paese pessimo
@@TheMrJoef eh no credimi c è letteralmente un abisso...Ryan scappa dagli stati uniti per questo.L'antitrust nasce in America e non credere che abbiano sempre presidenti alla Trump viene anche l 'Obama che ti da mutui a tasso zero e scatena crisi globali..Il punto è Rapture è stupenda ma non può durare come tutte le cose estreme..
Dico la mia: Libero mercato... la parola libero è fondamentale, ecco perchè è necessario un garante di libertà... Gli esseri umani hanno la tendenza a collaborare, ovviamente ogni gruppo cerca di fare il proprio interesse e se può sfruttare l'altro o le occasioni si lasciano tentare... perchè non avere dei vantaggi? solo per scelte che sono di responsabilità e tendenzialmente veicolate da una forza bruta e violenta (lo stato, con i suoi poliziotti e soldati) che mi obbliga a rispettare determinate regole che garantiscono che io non possa sfruttare il mio interlocutore...
Quindi, la chiave per far funzionare il libero mercato, è la libertà e parità di tutti gli attori. Infatti è giusto avere una rappresentanza sindacale delle manovalanze, altrimenti sarebbero molto più deboli dei "padroni"... E viceversa un buon sindacato protegge anche l'azienda che da lavoro a tutti loro... (utopico? no solo complesso)
Ora la smetto, che tutti hanno capito che sono un turbo-liberista convito che il libero accordo fra uomini sia migliore di altre forme di scambio di energie e idee fra uomini 🤣😂🤣
Giorgio, se posso, sul punto "creare valore e non profitto", sono parzialmente d'accordo, tuttavia bisogna dire che l'obiettivo primario dell'azienda è si creare valore, ma per creare valore vi sono altri 2 obiettivi collegati e non subordinati: la durabilità e indipendenza, altrimenti senza la capacità d'adattarsi ai mutamenti sociali/politici ed economici ed essere autonomamente capace d'agire, non si creano le condizioni per poter creare valore.
Sarò stupido io ma mi pare palese che il creare valore sia un mezzo (e non un fine quindi) per arrivare al profitto! Crea valore nella speranza di attirare investitori, dipendenti qualificati, clienti etc.. ma con l'ovvio fine di creare profitto, che è il fine ultimo di qualunque azienda che non sia, appunto, no-profit.
O sbaglio?
@@jackfolla3517 non è un pensiero stupido o sbagliato, ma alquanto superato in realtà. Con il tempo si è andato ad affermare nella teoria economica aziendalista, cosa tra l'altro alquanto apprezzata e consolidata, l'idea che il creare profitto non debba essere prioritario per le aziende. Ma quanto piuttosto mantenere costanti, se non addirittura aumentarli, i rapporti e i flussi di scambio. La teoria del flusso circolare è importante giacché motiva momenti di mancanza del Mercato, come le crisi. In caso di crisi, viene a mancare il profitto anche per periodi prolungati, e quel che permane e si cerca di far permanere è la costanza dei rapporti e dei flussi di scambio tra gli agenti, sia essi fornitori, venditori, compratori, stato, banche ecc. È fondamentale capire tal concetto, specie in relazione ad economie moderne ed avanzare come quelle occidentali, in cui la crescita economica è tendenzialmente bassa, ai ritmi tra il 2-5%, poi dipende dai paesi e dalle loro grandezze, i redditi procapite ecc., ma questo spiega nel modo migliore come senza una costante dei rapporti che legano le aziende e quindi le reciprocità di flussi che ve ne siano, l'azienda ne viene a mancare e quindi fallisce. Ecco perché ad oggi nella teoria aziendale si dà particolare importanza si a soddisfare gli stakeholders, questi non sono solo gli azionisti ma anche compratori, fornitori, centri di credito, popolazione ecc., ma soprattutto alla durabilità dell'azienda nel tempo e alla sua indipendenza
@@jackfolla3517 Guarda Tesla, non ha mai creato profitto, ma ogni giorno crea sempre più valore, ed è quello il suo obbiettivo.
@@ducadinapoli7483 Il valore di un'azienda non è altro che la sua capacità di generare profitto in futuro. È ovvio che un'azienda che si pone l'obiettivo di generare profitto immediato si ritroverà, a lungo andare, con meno profitti di un'azienda che pensa in grande.
Ciao,vorrei porti una domanda da non esperto in economia.Dal punto di vista della spiegazione di come si comportano realmente consumatori e produttori, quale e' la migliore teoria economica in circolazione tra quella keynesiana,austriaca e via dicendo?
Bellissimo il video, hai preso spunto da il video "8 miti sugli avvocati" di Angelo Greco?
Comunque anche non ritenendomi un neo-keynesiano, bel video complimenti! Ci voleva proprio 😁
Queste sono le tue personalissime opinioni, è possibile travere professoroni con h index + 40 che dicono il contrario e altri ancora che dicono il contrario del contrario.
Es. primo quesito: Alcuni dicono di lasciare fare al libero mercato perché è il più efficace per il progresso tecnologico e quindi facendo così si troverà una tecnologia/business che risolve tutto
Questo perché l'economia ha molto poco di scientifico
@@Anima-fo5gf è una scienza sociale, non una scienza dura… Normale che non c’è nulla di esatto come nella natura
Ciao amico mio... Stamani a "L'aria che tira" Borghi ha detto che,
"Nel 95 in un altra Italia che aveva la sua moneta, senza le regole europee , si cresceva del 3% del PIL, eravamo davanti alla Germania, eravamo davanti alla Francia basta andarli a vedere"
Hai già fatto un video che sbufali queste affermazioni, (mi sembra, o forse ho visto una puntata de 'Le Belve', dove richiamava l'inflazione degli anni 90 e metteva in evidenza come il miglioramento và contestualizzato, e allora i problemi erano anche altri, comunque...
Mi puoi aiutare a sbufalare, o a farmi vedere che era realmente così, questa affermazione di Borghi fatta il 31 agosto 2020 a l'ACT?
Se hai già fatto qualche video a tema, ti sarei super grato se me lo indicizzassi, allo stesso modo se mi indicizzassi materiale atto a smentire confermare questa affermazione nel caso tu non ne abbia prodotto alcuno, oppure affiancare ai tuoi video per completare la tua opinione.
Grazie mille dell'attenzione
Buon lavoro
Auguri
come sempre grazie
Un mito che noto spesso è che gli economisti siano tutti non solo liberisti/neo-liberisti, ma anche anti-marxisti: quanto di ciò è vero? Che spazio hanno Marx e la teoria del valore-lavoro nella scienza economica? Qual è il rapporto tra gli economisti marxisti e quelli non marxisti?
@@saulobuonuomo6150 Le teorie di Marx avevano molto senso nell'era dell'industrializzazione, dove di lavoravano 14 ore al giorno, con continui morti e mutilati, dove le paghe per gli operai non gli consentiva di avere da mangiare tutti i giorni in modo decente, dove se uno protestava veniva licenziato seduta stante. Tutto questo mentre gli industriali facevano la guerra al ribasso tra di loro.
Marx ha ottenuto una buona parte di quel che voleva.
@@saulobuonuomo6150 Anche se si tratta di entrare nei dettagli, perché sarebbe stata superata?
Spero che il rigetto di Marx non sia dovuto a un pregiudizio ideologico.
@@saulobuonuomo6150 Che i posti creati siano stati maggiori di quelli distrutti non ha però una valenza teorica ma pratica. E allo stesso modo, non è detto che la nuova rivoluzione industriale vada nello stesso modo, ossia che i robot, l'AI, la realtà aumentata, la guida autonoma possano dare più posti di lavoro di quelli attuali.
In una economia comunista (non socialista, è diverso) questo sarebbe un bene per tutti, mentre in un economia capitalista o liberista questo sarebbe un dramma.
Inoltre il fatto che si siano creati posti di lavoro, ciò non toglie che ci siano stati interi decenni in cui questi dovevano formarsi, alias disoccupazione, fame, morti, poveri.
Non sono un fan del comunismo, anche questo ha molti limiti come quello da te descritto, senza incentivi la crescita tecnologica, sanitaria, informatica ecc avrebbero tempi enormi probabilmente, sicuramente molto più di un sistema capitalistico.
Però sarebbe molto più facile affrontare i problemi attuali come i cambiamenti climatici, la disoccupazione, il Covid, le crisi finanziarie, le pensioni.
Questo ovviamente sulla carta, perchè le prove concrete di comunismo sono sempre degenerate in dittature.
@@anse7288 la teoria del valore-lavoro è una teoria classica (Adam smith, Ricardo), così come l'idea che esistano un valore d'uso e un valore di scambio diversi tra loro. Marx ha riciclato queste teorie per giustificare la favola che i kapitalisti cattivi rubano il plusvalore (l'eccedenza) ai poveri lavoratori che per questo vengono sfruttati.
Con la rivoluzione marginalista comunque è stata superata la falsa idea che ci sia una qualche relazione tra ore lavorate e valore del bene, bensì il valore è sempre soggettivo, perché uno stesso bene può soddisfare in modo diverso ogni consumatore che quindi gli attribuisce una propria importanza (utilità).
@@anse7288 Se ti può essere utile c'è un enorme pagina di Wikipedia che racchiude tutta la critica a Marx ed alle idee, che quindi ti spiega per il 90% di quello che ha scritto è sbagliato e non funziona.
en.m.wikipedia.org/wiki/Criticism_of_Marxism#:~:text=Marxian%20economics%20have%20been%20criticized,to%20fall%20as%20Marx%20predicted
Il mercato mette già in conto il fatto ambientale ma dato che il mercato non è libero il consumatore non può scegliere più di tanto, si possono scegliere le macchine migliori,le energie migliori(anche se per la maggior parte gli investimenti energetici sono pubblici quindi non non abbiamo la minima decisione su questo), da cosa mangiare (riutilizzabile e non)
Molte delle tecnologie inventate hanno permesso di non avere necessarie molte delle cose non riutilizzabili come la carta etc
In realtà no, il mercato non considera il fattore ambientale (e molti altri), perchè il mercato massimizza le preferenze, ma non è detto che gli agenti siano in grado di avere preferenze che massimizzino la loro utilità ed il loro benessere.
@@federicobidone7789 volevi dire che gli economisti non possono calcolare i costi ambientali?
@@thicksunroof4687 un economista con abbastanza dati può calcolare qualsiasi cosa, pure quello che mangi a cena.
Volevo dire esattamente quello che ho detto, al mercato non frega niente del fattore ambientale, per i motivi che ho spiegato.
Esempio: la gente compra oggetti in plastica non riciclabile perché sono molto comodi, anche se questo costituisce ad uccidere l'umanità sul lungo periodo.
@@federicobidone7789 già dalla prima frase capisco che è na stronzata quello che hai appena detto, tu non puoi e non potrai mai calcolare il futuro di cosa una persona mangia perchè è incalcolabile, ok? Penso che siamo d'accordo su questo
Il mercato normalmente è formato da movimenti naturali che muovono il mercato per far si di offrire la miglior qualità di vita possibile al maggior numero di persone possibili e il costo viene contato naturalmente nel mercato LIBERO perchè le persone hanno una domanda e le aziende per fare profitto e sopperire alla propria domanda delle persone in essa devono offrirla, che sia una abitazione, cibo, servizi, trasporti, etc, se alle aziende questa cosa comincia ad essere un costo e alle persone uguale si muoveranno verso mezzi elettrici prodotto da risorse rinnovabili come eolico e solare, mangeranno dai piatti di ceramica o le aziende troveranno un modo per riutilizzare il prodotto cosi da avere entrate rinnovabili
Hai visto quanto ho dovuto scrivere?
Questo il mercato LIBERO lo fa in modo naturale quello che burocrazia e leggi monopolizzanti ci metteranno molto più tempo per farlo perchè non avranno quella competizione che fa si di offrire il prodotto a un prezzo migliore e a una qualita migliore ma offriranno il prodotto a un margine maggiore quindi meno persone se lo potranno permettere il cambiamento per le rinnovabili e non metto in conto neanche che in un monopolio i salari possono essere più bassi perchè i lavoratori non hanno scelta
Poi il mercato è fatto di transazioni tra cui ci sono anche quelle immobiliari di prodotti etc
E se la proprietà è pubblica nessuno se ne curerà perchè non è di nessuno se è privata la persona penserà a curarla e mantenerla
E una legge non può non permettere una transazione di un prodotto o servizio perchè qualcuno è stato il primo quindi deve essere l'unico che può farlo capisci che questa cosa rallenta il commercio quindi il benessere e il movimento delle aziende verso la copertura della maggior parte della domanda
@@federicobidone7789 io acquisto ciò che massimizza le mie preferenze. Quella che per te è una scelta stupida per me potrebbe essere utile, o viceversa. I consumatori oggi tengono più all'ambiente rispetto a qualche anno fa, le aziende che si adeguano a minor impatto ambientale guadagneranno consumatori, ma dovranno tener conto di costi per riconvertire la produzione.
Bravo. 👍
Giorgio secondo me sei davvero competente e sei uno dei pochi che parla economia a questi livelli su UA-cam, però secondo me dovresti cercare di alleggerire il video con animazioni, video, tagli ecc come hai fatto con alcuni video passati, è abbastanza faticoso arrivare a fine video
Grazie mille del supporto! Vero, sono dei video diversi. Con la nuova stagione riprendiamo il vecchio format
Per il corso di 10 lezioni, lo consigli solo a chi ha già basi di economia o che ha frequentato l'università o anche a chi è interessato studiarla in futuro?
6:12
potete scegliere qualsiasi colore per la vostra macchina.
l'importante è che sia nero
un grande saggio era ford
Contesto quello che dici all'inizio su Smith, non mi risulta l'affermazione per cui la mano invisibile, ovviamente una metafora, risolverebbe ogni problema economico, potresti citarmi il passaggio?
Altra contestazione, il Liberismo non si pone l'obbiettivo di risolvere problemi economici nel modo più efficiente o di renderci tutti felici, è innanzitutto una Filosofia del Diritto. Il Liberismo si contrappone al Socialismo (il cui estremo è il Comunismo) o Statalismo e ne mostra la illegittimità e i fallimenti. I cosiddetti "fallimenti del mercato" sono in realtà successi. Non è infatti economico, ad esempio, abitare in montagna. Lo Stato interviene sovvenzionando gli abitanti della montagna, impoverendo però tutti gli altri. Bisognerebbe pertanto parlare di "fallimenti dello stato".
Sarebbe interessante una collaborazione con l'Istituto Liberale
Ok bel video, peró ti ricordo che mi avevi detto che avresti fatto il video sulla moneta ( sono QWERTY ho cambiato nome )
Ottobre segna!!
@@WhatsupEconomy ok Lo aspetto con ansia
Scusa ma se uno oggi compra delle azioni Amazon o meglio, tesla ovvio che sa che non riceverà alcun profitto nel immediato ma si aspetta sempre a un profitto, poi che le azioni aumentano di valore e quindi la necessità di un utile viene rimpiazzata da un ottima performance borsistica suona più come un gioco alla lotteria che una forma di investimento. Perché non credo che un investitore Amazon decida di comprare le azioni solo perché Amazon è riuscita a fare le consegne in giornata, comunque complimenti per i video che realizzi l.
Se Amazon fa le consegne in giornata e aumenta la platea di clienti, oltre che i ricavi, le azioni Amazon guadagnano valore, se non effettua le consegne in giornata perde clienti, perde ricavi, investirà di meno, diminuirà il valore delle azioni. Amazon non distribuisce dividendi perché li usa come autofinanziamento.
PS: il mio commento semplifica forse troppo, ma serve per capire che anche il modello di business di Amazon, in quanto funzionante e molto competitivo come servizi, qualità e prezzi, ha un valore. Dubito comunque che chi acquistò agli inizi le azioni Amazon si lamenti che non distribiusca dividendi.
Ahh questo è un economista!! Deve essere per forza un neoliberista del cavolo!
> cose che la sinistra dice che sarebbero una figata se fossero vere
Esatto! Ahah
Si studia un modello neo-keynesiano, non keynesiano (o post-keynesiano).
I primi si basano sempre sul paradigma neoclassico della scarsità delle risorse, gli altri sul paradigma della riproducibilità del capitale.
I primi usano la teoria dei fondi prestabili, gli altri la teoria della moneta endogena.
Le relazioni tra I,S,L ed M sono in certi casi stravolte o addirittura ribaltate.
Dire che si studi un modello keynesiano è quindi molto fuorviante nei confronti di chi non sa molto della materia.
In più, l'interpretazione odierna (econ.neoclassica) della mano invisibile di Smith travisa non poco la sua concezione originale (econ.classica).
Per il resto bel video
4:10, aspettando Liberland
L obiettivo del manager non è aumentare il profitto ma creare valore per gli state holders..... Ma se i più forti stake holders sono gli azionisti.....
È però necessario creare valore anche per altri perché se i clienti non sono molto soddisfatti significa che non sono molto attirato dall'attività aziendale, quindi addio profitti. Se poi non si creano delle situazioni di stabilità ancora prima di profitto, che non sempre si accompagnano, l'azienda rischia di non durare più di qualche anno, e quindi nuovamente si direbbe addio ai profitti.
Potevi chiamare il video “in realtà” 😁
Comunque un video molto interessante
Vero! Ahah grazie!
Scusate ma che vuol dire creare valore per i propri stakeholders?
Creare un beneficio per quelli che hanno qualche tipo d'interesse nei confronti dell'azienda, quindi non solo azionisti o proprietari ma anche fornitori, dipendenti etc. Approfondirò con un video
@@WhatsupEconomy grazie mille !
Mi è piaciuto.
Aspetto i commenti dei pianificatori per eccellenza: i socialisti.
Perchè scusa? Quando hanno governato avevano pianificato di essere ricchi, e a parte pochissimi, ci sono riusciti. Loro.
Ok 👌
@Bonus Malus I socialisti sono quelli che hanno distrutto l'economia italiana, i comunisti quelli che non hanno mai governato l'Italia
@Bonus Malus il comunismo è una branca del socialismo. Quel grande inetto di Marx lo definì "socialismo scientifico". Inevitabilmente se si parla di socialismo si include anche quello teorizzato dal filosofo. Se hai problemi consulta un dizionario.
@@giuseppenhp8435 tu non sai NULLA di Marx. NULLA.
Hai mai letto qualcosa della scuola austriaca? Hayek, von Mises e gli altri.
Ma quindi considerare un brand come un future è giusto o sbagliato?
Un mito sugli economisti è quello che si pensa puntino ad una crescita infinita, perciò chiederei se fosse possibile definire l'obiettivo dell'economia di uno stato, essendo che la crescita infinita è impossibile
Bello che la gente pensa di sapere come risolvere i problemi di un paese meglio di un economista (tipo basta stampare moneta, basta uscire dal euro)
Davvero, ignorantoni come Stiglitz e Krugman...
Questo più che mito potrebbe essere un argomento complesso da trattare: l'economia che punterebbe ad una crescita senza fine ma con consumo di risorse ed inquinamento.
Bisogna vedere che risorse si utilizzano, se si utilizzano risorse limitate ed inquinanti non si può crescere all'infinito. L'obbiettivo è usare al 100% le risorse rinnovabili per poter sperare in una crescita illimitata
@@marcomorettini4424 si apre un tema interessante infatti.
Mi sa che non si è compresa l'entropia
@@alessandrogini5283 non si parla di zero emissioni ma efficienza energetica e cicli chiusi di produzione.
@@gabrielesalini2113 non è sufficente neppure quello per evitare il disastro
La mano invisibile é un concetto che lega adam smith e Maradona
A parità di ogni altra circostanza...
Di certo non vi fanno studiare le alternative al liberismo.
cos'è il libero mercato ? potreste farmi un sempio ?
Ma è proprio necessario dare un valore monetario a un bene dell'umanità come le foreste casentinesi?
Si
sì, essendo un bene scarso
Di Max Whebber che ne pensi?
L'inflazione sarebbe da spiegare ai sovranisti
E la deflazione agli europeisti 😉
@@zefikristian94 purtroppo non sanno che la deflazione è correlata ai consumi (occupazione)...
Io spero vivamente che non si vada verso un'Italia in continua deflazione...
Io mi sto avvicinando alla scuola austriaca...ci starebbe un video. Che ne pensi?
Dunque quelli della scuola austriaca ed un buon 40% di quella di chicago non sono economisti
Perché no?
Imparare alla gente è proprio brutto, eh! Sembri mia suocera! 😂😂😂😘
L'economia è solo consumismo ai massimi livelli. L'economia non è una legge di natura, è un artificio creato dall'uomo e che l'uomo ha in ogni istante la possibilità di mutare a proprio piacimento. Trovo ideologicamente idiota parlare di leggi economiche, magari create 50/60/100 anni fa e completamente assurde nel mondo di oggi in cui i soldi (pezzi di carta) decidono il valore d'ogni cosa. Il primo mito dell'economia da sfatare è che serva davvero a qualcosa!
La prossima volta che scrivi da un computer o da un telefono, ricorda che l'hai fatto grazie al consumismo, a quei pezzi di carta e a quelle "assurde leggi create 100 anni fa". Ma se vuoi ritirarti in un bosco a dormire in mezzo alla bellissima e accogliente natura sei liberissimo di farlo.
@@mammamiasignoramia7206 il concetto è che ormai le tecnologie sono progredite abbastanza da svolgere al posto nostro il 90% dei lavori per i quali noi spendiamo il nostro tempo. Se pensi che lavorare sia la ragione di vita dell'essere umano allora mi sa che la tua mentalità sia alquanto annebbiata. Cosa succederà all'economia mondiale quando i robot ci sostituiranno nella maggior parte delle mansioni? Ci sono due ipotesi (e non si scappa, mi dispiace)
1: verrà garantito un reddito universale che permetterà ad ognuno di noi di comprare cibo e ci permetterà di vivere senza dover lavorare.
2: la soglia di povertà comprenderà il 98% della popolazione mondiale in quanto nessuno lavorerà e i pochi a farlo saranno gli unici beneficiari di ogni prodotto.
Se le macchine ci sostituiranno cosa pensi succederà all'economia per come la intendiamo oggi? Se non lavori e non hai reddito come comprerai i beni che verranno prodotti? Ti ripeto, che tu lo voglia o meno, il futuro (si parla di 10/20 anni?) manderà letteralmente in pezzi tutte le leggi economiche che ora ci governano. Per questo dico che non hanno senso. Se gli stati che producono i soldi (di nuovo, pezzi di carta) decidessero di stamparne in abbondanza per tutti, teoricamente farebbero schizzare l'inflazione alle stelle, ma in pratica l'inflazione potrebbero anche decidere da l'oggi al domani che non esiste più. Insisto, sono leggi e formule che abbiamo creato noi. A cambiarle o ad eliminarle sai che succede? Proprio un cazzo
@@JonathanLivingston87 il terribile futuro che hai descritto veniva molto discusso anche all'inizio dell'industrializzazione, ben due secoli fa, e, indovina un po', le macchine non ci hanno affatto completamente sostituito, ma ci hanno alleggerito i lavori più pesanti. Ovviamente alcuni lavori sono quasi spariti, ma sono stati rimpiazzati da altri. I lavori al contatto col pubblico sono sempre più richiesti, e inoltre i macchinari e i computer non si riparano e soprattutto non si progettano da soli. Le macchine non generano ricchezza alle sole aziende, ma all'intera comunità. I prodotti costano meno e dunque anche una famiglia di ceto medio-basso può permettersi una vita dignitosa (cosa impensabile fino a meno di 100 anni fa). Le famiglie benestanti (che nel mondo sono sempre di più) possono permettersi più svaghi e pagano per questo.
Ma se per lavoro intendi solo quello in cui ti spacchi la schiena e rischi la vita tutti i giorni, allora sì, potrebbe sparire entro il prossimo secolo (almeno nelle nazioni più ricche), ma i lavori ad alta istruzione e ad alte competenze sono sempre più richiesti, e molti di essi non esistevano fino a poche decine di anni fa.
Il lavoro è eccome una parte fondamentale dell'essere umano, dato che per avere una vita godibile abbiamo bisogno del lavoro di altre persone. Siccome nessuno fa niente per niente abbiamo bisogno di un incentivo, e quei pezzi di carta ci rendono attivi nella società.
@@mammamiasignoramia7206 Premetto che "il terribile futuro" non deve essere per forza terribile. Detto questo, non puoi proprio paragonare la prima industrializzazione a quel che succederà e in realtà, sta già succedendo adesso. E no, non parlo esclusivamente di lavori in cui "ci si spacca la schiena". Basta guardare all'automobile e a quello che sta facendo la Tesla: il settore dei trasporti è ampiamente destinato a scomparire con l'avvento della guida automatica. Tu hai detto giusto, alcuni settori in cui è richiesta un'alta istruzione probabilmente resisteranno, ma nemmeno tutti; pensa alla medicina dove l'uomo parrebbe indispensabile, ma dove la precisione dei computer già adesso sta cominciando a sostituire le esperte ed altamente istruite mani di un bravo chirurgo. Mi spiace, ma credo non ci sia paragone rispetto all'avvento delle macchine a vapore. E soprattutto non vedo perché non sia possibile che l'uomo possa finalmente riappropriarsi del proprio tempo per accrescere la propria mente o le proprie passioni anziché lavorare, spesso in modo alienante, per produrre qualcosa che una macchina può far meglio e più velocemente. Dei lavori spariranno? No! La maggior parte dei lavori spariranno! La sola nascita dell'intelligenza artificiale potrebbe da sola spazzar via una miriade di occupazioni, persino a livello politico. E forse solo il settore dell'intrattenimento resterà davvero attivo. Non nasceranno nuove occupazioni, esattamente come non ne sono nate negli ultimi anni. Il lavoro, in generale è sempre in costante declino ed è inevitabile. Insomma, l'abbiamo visto in questa pandemia: a livello economico sarebbe dovuto succedere un disastro con il 70% delle persone a casa, eppure non è cambiato assolutamente nulla, è stato immesso in circolo denaro, prodotto dal nulla (perché mi dispiace, ma quei pezzi di carta vengono prodotti DAL NULLA) e anche se la teoria economica urlava all'insostenibilità, a livello pratico non è successo alcunché. E questo perché, come ho scritto prima, queste "leggi economiche" possono essere cambiate, riscritte, ignorate per permettere al sistema di continuare ad andare avanti. Ah, invece credo che macchinari e computer diventeranno assolutamente autonomi e saranno altri computer a progettare e a riparare altre macchine. Le potenzialità dell'AI secondo me sono immense, a malapena concepiamo quali applicazioni potrebbero avere. E non parlo davvero di utopia. Questo è il futuro e bisognerà capire che ruolo VUOLE avere l'essere umano in tutto ciò.
@@JonathanLivingston87 beh in realtà esiste una corrente di pensiero chiamata "anti-lavorista" che partendo proprio dalle tue stesse tesi vede nell'automazione il migliore alleato per liberare l'umanità dl giogo dei lavori pesanti o ripetitivi.
Devi editare i video,tagliare gli mh emh etc,tagliare i momenti morti etc,dovresti già saperlo ma non lo fai
Video pesantino, qualche stacco-disegnino-grafico era necessario. Sembra una lezione di un prof noioso. Puoi fare molto meglio ;)
C'è un luogo comune che recita che gli economisti, soprattutto quelli che fanno video su youtube, siano sfigati, così diconi eh😉😉
Non sono un economista quindi non so di cosa stai parlando