Geopolitica. La grande incertezza
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- Опубліковано 6 лют 2025
- da vicino/lontano 2021 il dialogo tra il maggior esperto italiano di geopolitica, LUCIO CARACCIOLO, e il direttore di "messaggero Veneto" e "il Piccolo" OMAR MONESTIER. Introduce Guglielmo Cevolin
in collaborazione con Historia e LiMes Club PN UD VE
con il sostegno di Amga Energia & Servizi
ll mondo intorno a noi è in fibrillazione. Il coronavirus ha moltiplicato le incertezze, quasi fossimo in uno stato d'emergenza permanente, colpendo popoli e Paesi in modo diseguale. Non siamo in guerra. Ma le maggiori potenze sono in logica di guerra. Riarmano e ragionano come se quell'orizzonte catastrofico fosse concreto. Le distanze tra Usa, Cina e Russia nella geopolitica del post-pandemia appaiono se possibile aumentate. Biden tenta di ricostruire un ordine mondiale con un progetto di ritorno degli Usa a un ruolo quantomeno di capocordata, con l'intenzione di ricompattare gli alleati in funzione anticinese e antirussa.
E l'Italia? Al suo interno tutto sembra dipendere da due curve: quella del Covid-19 e quella del Pil. Eppure è possibile che nel futuro prossimo il nostro Paese venga chiamato a compiere scelte, in campo internazionale, cui non siamo abituati: o di qua o di là. Meglio non farsi cogliere impreparati. Lasceremmo che siano gli altri a decidere per noi.
LUCIO CARACCIOLO Massimo esperto italiano di geopolitica, dirige le riviste LiMes e Heartland. Ha fondato e dirige la Scuola di geopolitica e di governo di LiMes. Scrive editoriali e commenti di politica estera per il Gruppo Editoriale L’Espresso e per autorevoli testate straniere. Insegna Studi strategici all’Università Luiss Guido Carli di Roma e Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. È presidente del think tank Macrogeo ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
OMAR MONESTIER Dal 2012 è direttore del Messaggero Veneto e, da quest’anno, anche del Piccolo. In passato ha diretto Il Mattino di Padova, il Corriere delle Alpi di Belluno e il Tirreno.
GUGLIELMO CEVOLIN Professore aggregato di Diritto pubblico all’Università di Udine, dove insegna Diritto dell’informazione e dei Media. Ha al suo attivo 150 pubblicazioni, tra cui, nel 2021 con l'Università di Valencia, una monografia sul Pluriverso linguistico in FVG. È presidente di Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, coordinatore del LiMes club Pordenone-Udine-Venezia ed è membro del comitato scientifico di vicino/lontano.
Bravissimo il Direttore e sua l'ultima domanda!!!! 👏👏👏👏👏👏👏👏 tutti i due sono stati bravissimi! Non mi sono sentita esclusa ideologicamente, ma partecipe! Grazie!
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@@hallisound Jh
Molto interessante. Una bella lezione
Un paese senza sovranità non può godere della Politica. Questa è privilegio degli stati liberi e sovrani. I nostri "politici" sono solo funzionari di entità estranee che governano l'Italia prescindendo dagli interessi della nazione. Penso che il grande Caracciolo, che con tutti i suoi colleghi di Limes ha avuto il coraggio e l'autorevolezza culturale di essere libero e che ha raccontato e racconta la nudità dei nostri cosiddetti governanti, non lo dica esplicitamente solo per una questione di educazione, ma la sua analisi lo fa intendere chiaramente. Si citava La Stampa che prima si occupava di politica estera e ora balbetta: se non c'è politica non c'è neanche informazione, resta solo la chiacchiera. Limes è informazione, il resto è chiacchiericcio. Mi aspetto da Limes un articolo sulla "Green Economy" e le sue ricadute sull'Italia.
Un paese senza spina dorsale non ha nessun interesse, in quanto non è in grado di percorrere alcuna strada
Caracciolo e Fabbri in numerosi appuntamenti
( Limes Mappamundi e altri) descrivono senza
mezzi termini lo stato di sovranità limitata del nostro paese.
@@INDIGOBLUE555 E allora ? Gli Stati Uniti, in Libia, ci avevano dato carta bianca, che cosa ne abbiamo fatto ?
@@fabrizioriva1281
Fioravante nel suo commento cita la moderazione di Caracciolo sul tema del pesante condizionamento della egemonia USA e io gli segnalo che in vari altri interventi sia Caracciolo che Fabbri sono molto meno diplomatici.Tutto qui.La nostra vergognosa pavidità sul quadrante geopolitico mediterraneo non era in oggetto.
Limes e Caracciolo sono editati da un editore "de sinistra" e quindi lui è un "grillo parlante" ovvero un fiore all'occhiello tale che può dire cose che l'inclita guarnigione sinistrata non vuole sentire come cosa vera. Tale è la faccenda che il direttucolo presente, dopo le rituali domande ideologiche sul caso Regeni, fa finta di non capire che sono stati gli alleati a costruirlo e questo spiega perchè non c'è risposta alla successiva domanda del perché gli alleati non ci aiutano su quel caso. Ma poi il grillo si vendica alla domanda del giornalaio sul perché non abbiamo una politica estera affermando che" in primis" non abbiamo politica tout court!
adesso ti senti più intelligente?
si dice editi, non editati
Hai dimenticato i finanziamenti di Bill Gates, di Soros e dei rettiliani.
@@marioserraghini2119 che poi di solito dicevano che caracciolo era fascista adesso e’ comunista?? Haahah
I diktat internazionali che abbiamo firmato da 43 al 47 ( e loro corollari successivi fino a Lisbona, Mastricht etc) non solo non consentono, anche probabilmente con specifiche clausole segrete che neanche parlamentari e minstri possono leggere ( sic). Impediscono all Italia non solo di avere una politica ( quindi una politica estera) ma anche di esser un paese di fatto. Niente politica autonoma di sicurezza interna, niente reale alternanza di gruppi di potere antagonisti, niente ovviamente politica monetaria autonoma ( finita nel 78 con Moro poi 81 con Andreatta/Ciampi). Quindi di cosa stiamo parlando? Di virologia ? Il fatto che paesucoli di minor peso come Turchia e Iran dimostra l imporranza della volonta nazionale. Per essere paese non servono necessariamente i cannoni, bisogna volerlo essere. La storia militare del 40/41;sul mediterraneo ed altre sciagurate campagne militari italiane lo dimostrano: l Italia, prima di tutto, non ha mai VOLUTO contare. Ricorda il Sordi di una Vita difficile, che la fortuna non l aveva trovata perche mai l aveva cercata.
Bene, Concordo.
A parte l'ignoranza cosmica insita nell' affermazione che Iran e Turchia sarebbero paesucoli, il perdere una guerra (che abbiamo iniziato noi) ha delle conseguenze.
Se poi noi non siamo capaci di gestirci. è inutile continuare e frignare vedendo cospirazioni ovunque
@@fabrizioriva1281 è sempre più facile scaricare le proprie colpe verso l'esterno cercando complotti ovunque. E' forse colpa dei tedeschi se a Roma (la capitale, non un paesino marginale) non riesce a raccogliere la spazzatura e ha autobus urbani che vanno a fuoco? La globalizzazione è crudele soprattutto perché mette i perdenti davanti alla dura realtà del loro fallimenti rispetto ai vincenti, e gli omuncoli (come quelli che scrivono qui) non riescono ad accettare questo fatto, e allora vai di complotti e teorie strampalate.
@@AndreasPieralli Tanti anni fa sentivo queste teorie complottistiche nei paesi Arabi (allora era tutta colpa di Israele).
Mai avrei pensato che l'Italia si imbarbarisse fino al punto di emulare questa mentalità da quarto mondo
@@fabrizioriva1281 E' raro trovare un perdente che sappia ammetterlo apertamente. E' sempre più facile inventarsi una narrazione giustificante. L'Italia in tante statistiche non ha nulla da invidiare ai paesi del terzo mondo, ma stando a sentire i populisti sarebbe colpa della Germania (non si capisce perché). Invece di capire i propri errori e problemi, per concentrarsi sulla loro soluzione, si disperdono energie in fantasiose teorie complottistiche che, alla fine dei fatti, creano solo divisione sia in Italia, che tra noi e gli altri paesi, e non risolvono un bel niente.
Ho ascoltato decine e decine di conferenze
di Caracciolo e dei suoi analisti e non posso
che riconoscere a Limes una ammirevole autonomia dimostrata sia all'epoca della proprietà De Benedetti che successivamente alla acquisizione di GEDI da parte di Exor.
Ai supponenti commentatori esperti di geopolitica (spesso maleducati) dico solo:
partecipate ad un incontro di Limes,così potrete porre quesiti e mostrare a noi tutti la vostra preparazione dinanzi alla incompetenza di Caracciolo e dei suoi collaboratori.Non vi sembra una buona idea ? Rimango in attesa di questo video ... "epocale" :-)
Ė proprio vero che chi solitamente commenta lo fa maleducamente. Oppure tifa pro o contro Limes in base al proprio fanatismo politico da stadio, dimostrando di non aver capito l'antipoliticismo di Limes
3:51
L'uomo della provvidenza!
Insomma ennesimo video del mainstream servile contro i grillini 26:20
Palese il disastro tattico del memorandum, in compagnia di Salvini. Centra poco il mainstream, c'entra l'incompetenza totale del governo giallo-verde. Pensavano di star giocando una partita a risico quando in realtà decidevano le sorti del nostro paese. Che pena.
@@PerugiaSabotage Salvini e Di Maio sono un disastro anche se il primo è il peggio, insieme ai suoi degni compari Berlusconi e Renzi, che è stato prodotto dalla politica italiana negli ultimi tre decenni. Ma sull'attuale governo stenderei, al di là delle numerose lingue che lo leccano, un velo pietoso visto che nella sostanza nella politica afro-mediterranea è un disastro pari a quelli precedenti. Però siccome stiamo parlando di "superMario" non dobbiamo dirlo e solo leccare
@@millenniummillennium2312 A parte fare quello che non abbiamo mai voluto fare (la guerra) non vedo che cosa ci resterebbe da fare in un Libia dominata da Turchi e Russi.
Il danno è già stato fatto dai 5 Stalle
Se i 5 Stalle combinano disastri, un gornalista (non Travaglio), che dovrebbe dire ?
@@fabrizioriva1281 sì certo come no..... ma per favore! Tenetevi "superMario". Ma poi se è super perché non caccia russi e turchi dalla Libia?