Queste preziose informazioni sono molto utili per poter acquistare un’acustica in modo consapevole e non andare incontro a spiacevoli inconvenienti, se non a vere e proprie fregature.
E' la " nota " dolente delle chitarre acustiche purtroppo : dopo 30 anni è successo alla mia APX 12 e , adesso per rimetterla in condizioni ottimali . è , dal punto di vista economico un disastro . Il legno massello della tavola si è deformato all'altezza del ponte e adesso sono cazzi , Metto il capotasto e la suono così . Video importante questo , che ti aiuta a capire che strumento stai comprando . Grazie.
Purtroppo delle volte anche la grande distribuzione è poco onesta mi è capitato comprando su thomann una takamine da circa 400€ che avesse una action al 12 tasto di 4mm. ho scritto alla Thomann che mi ha risposto che era normale e che l'action si poteva regolare agendo sul ponticello. Dal liutaio sono riuscito, agendo sul ponticello, a portarla a 3mm. Quindi alla fine l'ho tenuta lo stesso ma ho imparato la lezione, gli strumenti si devono provare e l'acquisto per corrispondenza è meglio evitarlo. Complimenti per i tuoi video.
Bellissimo video, come sempre. In tutte le mie chitarre acustiche questo problema si è sempre presentato, quando più, quando meno. Alcune chitarre avevano il ponticello regolabile in altezza tramite due viti laterali, e la cosa era un po' più semplice; su altre ho cambiato o modificato il ponticello. Quasi sempre ho montato corde un po' più sottili. Si, il volume del suono era minore, ma almeno non mi veniva la tendinite, cosa che mi è successa. Una volta provai un'acustica Gibson di un amico. Era splendida, aveva un suono incantevole e una tastiera morbidissima. Un giorno lui decise di far cambiare le barrette, perché si stavano rovinando. Di colpo la chitarra perse la sua morbidezza. Temo che il liutaio che fece il lavoro fosse un incompetente, perché gli rovino' lo strumento. Le nuove barrette poi erano troppo alte, e una chitarra economica sarebbe stata più facile da suonare. Cose da tenere presenti. Un saluto.
... veramente un video interessantissimo, dal quale abbiamo saputo che le blasonate Martin non sono molto semplici per fare il Neck Reset. Mi piacerebbe sapere come è attaccato il manico della Gibson J45. Con i tuoi preziosissimi consigli avremo più elementi per l'acquisto oculato di una chitarra acustica. Complimenti e grazie per quello che ci trasmetti.
Ottimo video: sei molto chiaro e anche molto pragmatico. Ci sono tantissime chitarre che si possono salvare grazie al tuo suggerimento su abbassare il ponte. Grazie per aver condiviso la tua conoscenza.
Ciao questo è il video più interessante tra i video che hai fatto anche se gli altri sono altrettanto interessanti e fatti bene. Hai avuto modo di studiare il nuovo sistema della Martin Sc13 ? Se possibile sarebbe fantastico se potessi fare un approfondimento perché sembra sia rivoluzionario per il reset della tastiera. Comunque grazie per i fantastici contenuti continua così.
Le ho viste per la prima volta due settimane fa in un negozio in Svizzera. L'unica cosa che posso dire è che sicuramente incontreranno resistenza visto un marchio tradizionale come Martin la loro è stata una scelta indubbiamente funzionale ma molto poco conservativa. Il vantaggio di Taylor è che se non lo sai non diresti mai che non è una chitarra assemblata in modo tradizionale!
Ciao Andrea, innanzitutto complimenti per il video, e per le nozioni che ci regali attraverso la tua professionalità. Se non ho capito male, io ho un action molto bassa ai primi tasti, ma dal dodicesimo in avanti si vede proprio uno scivolone del manico e quindi della tastiera proprio. E' come se il manico avesse diverse inclinazioni, in diversi punti della tastiera. Non all'indietro paro paro insomma.
sembra la descrizione di uno dei classici problemi da Neck reset ovvero che il manico ha due inclinazioni diverse, una da capotasto a 14esimo tasto e una dal 14esimo fino alla fine della tastiera
Buongiorno Andrea e grazie di cuore per i preziosi video che realizzi. Ho una Crafter che non ho usato per anni e ora che ho ricominciato a suonare mi sono reso conto che ha l'action altissima. Il modello sfortunatamente non ho margini di ponticello e ponte, ho visto però una pubblicità di stew mac che vende un arnese che si chiama Doctor Bridge che sembrerebbe abbassare la tavola armonica. Sai se funziona? Se fosse d'aiuto ti porterei la chitarra tanto abito a Vigodarzere. Grazie 🙂
Chiarissimo come sempre, solo una domanda da cosa dipende la durezza di una acustica in questo caso una Yamaha DW-8 con corde 012" pur avendo una ottima action. Grazie per i tuoi video esaustivi.
Ciao Gio! L'altezza delle corde al 12° è solo un parametro di 3 e se aggiungiamo le corde saliamo a 4! Se l'action al 12° tasto è corretta ma il manico è troppo curvo comunque le corde saranno alte. Se manico e action sono corretti ma abbiamo il capotasto altissimo la chitarra risulterà scomoda. Se monti corde 012 ma non sei abituato o allenato, idem come sopra.
@@LiuteriaMarcellan ovviamente è una questione di allenamento su tensioni creata da calibri importanti ma potrebbe essere l'incatenatura del piano o lo strumento in se che esaspera una maggiore tensione? Grazie in anticipo.
@@giogio7351 No perchè che tua abbia una tavola flessibile o rigida le corde che hai montato hanno bisogno di una precisa tensione per arrivare in nota!
Con questo video mi sono iscritto al canale..👍👍 Pensavo ,in casi estremi quando non puoi staccare il manico o lavorare sul ponte non sarebbe possibile sostituire la tastiera con una più spessa ? Anche perchè so che più si abbassa il ponte più si perde in sonorità , specie sulle acustiche e semiacustiche.....
Molto interessante. Ho una Ibanez F360BK Floral del 1982 che pur avendo le incatenature ancora incollate presenta il rigonfiamento della tavola che peggiora se provo a montare corde superiori allo 0.10 ed il ponticello è già al minimo sindacale. Avevo pensato di provare il JLD Bridge Doctor ma sono un po' scettico, lei cosa ne pensa di quel marchingegno? Saluti e complimenti per i contenuti del canale
Ciao Massimo. Il JLD Bridge Doctor può funzionare ma metti in conto una riduzione del volume della chitarra e un cambiamento timbrico. Sicuro sicuro sia tutti incollato???
@@LiuteriaMarcellan Occhiometricamente sembrerebbe tutto a posto. La chitarra tra l'altro ha un suono veramente bello (ne ha una uguale anche Nell Yung) anche con le corde ultralight. Mi sa che la terrò così, grazie comunque della risposta che magari potrebbe interessare anche a qualcun'altro nelle stesse condizioni. Magari in futuro un giro in liuteria lo farò. Saluti e buone Feste.
Ciao ti seguo da tempo, proprio dici un sacco di cose interessanti. Volevo chiederti una info, Io suono chi dà acustica, Vorrei sapere se esistono i Pin con buchetto che che consente di fare attraversare la corda tenendo il pallino fuori come fosse che la corda viene montata in modalità da chitarra elettrica Per evitare fare la piegatura della corda a L in filando il pallino sotto nel Pin, spero che sono riuscito a spiegarmi cosa vorrei e scusami anche per questa domanda forse poco intelligente. Magari se esistono davvero se mi potresti mandami il link nella risposta grazie.
Grazie Andrea per l'ottima spiegazione. Mi ricollego ad una cosa che hai detto sul finire del video. Se si hanno chitarre che si suonano poco (per esempio una travel che ci si porta dietro durante in viaggi 2/3 volte l'anno), conviene lasciarla a riposo con le corde non tirate? Grazie mille come al solito ;-)
Ciao Andrea, potresti fare un video dei casi in cui si forma la bombatura sul ponticello? Ho visto un video in rete dove con 2 placche in allumino riscaldato e i morsetti si riesce a resettare. Ovviamente è un operazione invasiva che prevede lo scollaggio del ponticello.
Ciao Andrea, vista la mia passione per le chitarre acustiche e relativi aspetti di liuteria (sono un "gemelli" e quindi sono curiosissimo per qualunque cosa mi capiti di occuparmi) mi piacerebbe allora che tu facessi un video dedicato al problema dei "dead spot" o punti sul manico in cui il suono risulta strozzato o perde di sustain. Finora ho provato una miriade di chitarre (Taylor e Martin comprese, anche se non di fascia molto alta) ed ho notato che NESSUNA chitarra acustica NON presenti in misura maggiore o minore questo problema. Per me il problema poi si amplifica perchè io non posso suonare pizzicando con le unghie che si spezzano sempre, anche se tenute lunghe un solo millimetro. Quindi il suono che se ne ricava è più ovattato e questo amplifica il problema dei punti morti e si sente subito che lì la chitarra suona male. Poi mi piacerebbe capire perchè questo non lo si riscontri sulle chitarre classiche (anche se credo di intuire che sia perchè queste hanno l'incatenatura a raggera , cioè fatta più seriamente che quel reticolato stravagante delle chitarre acustiche). Infine (ti chiedo scusa se sono stato troppo prolisso) perchè, provando ad inserire una barretta di legno di collegamento incastrata tra la tavola armonica (sotto il rinforzo del ponte) ed il fondo della cassa (tipo l'anima del violino, per intenderci), ciò riduce molto il problema sopra descritto (con mia grande soddisfazione). Si perdono un poco i bassi, ma aumenta il sustain generale, il suono mi sembra più bilanciato tra le sei corde e si riduce il fenomeno dei dead spot. P. S. ma non potrebbero fare così direttamente i costruttori? (scherzo) :)
Intanto ti capisco un sacco per le unghie, le mie sono fatte di burro 😅 I dead spots o Wolf Note sono un argomento molto complesso. Di base il principio è che la cassa armonica ha una sua nota di risonanza e se questa cade in prossimità di una nota precisa e degli armonici di altre note, queste avranno l'effetto, per esempio, di suonare più forte ma decadendo rapidamente. Mettendo l'anima alla chitarra tu cambi la nota di risonanza "spostando" semplicemente il problema. Però allo stesso tempo ostacoli vibrazione di tavola e fondo quindi non solo il problema non sarà più presente sulle stesse note ma sarà comunque meno evidente perchè, appunto tavola e fondo non sono più libere di vibrare.
@@LiuteriaMarcellan Diciamo però che i conti non mi tornano per i seguenti motivi: tutte le chitarre acustiche in misura maggiore o minore più o meno presentano questo problema, quindi il discorso dell'incatenatura non l'ho buttato lì per caso. Ma possibile che sulle classiche la cosa non si verifica, mentre per le acustiche è praticamente una costante? Mi piacerebbe tantissimo farmi costruire un'acustica con incatenatura da classica, ma non potrei sicuramente permettermi il costo. E vabbè. Il discorso di spostare la frequenza di risonanza di tutto il sistema lo avevo intuito anch'io ed è esattamente a quello a cui miravo mettendogli l'anima come i violini e alla fine ci sono riuscito anche se non al 100%. La chitarra suona complessimamente meglio in termini di bilanciamento del suono (non ci sono più bassi che rimbombavano ed i cantini che sparivano) ora il suono è più bilanciato. Sì, il volume generale è minore, ma questo a me importa veramente poco anche se in realtà in alcuni punti del manico si nota ancora che il suono scade un po'. Ma ti posso dire una cosa: ritengo di aver recuperato una chitarra che, giuro, stavo per riportare indietro al venditore. Se non l'ho fatto è solo perchè non avevo la certezza di non ritrovarmi daccapo con la nuova chitarra. Andrea: alla fine spero che tu non prenda questi miei sproloqui come una critica alle tue affermazioni, si fa per amore di discussione. E poi tu, come liutaio, potresti sempre rispondermi di comprarmi una chitarra seria che faccio prima, altrimenti che mi tenga "quello che passa il convento". Ciao.
La misura del ponticello come si effettua? Valuto quanto è alto, oppure misuro la luce tra ponte e corda? Inoltre questa misura, su una chitarra nuova, non dovrebbe essere standard?
Un sacco di chitarre acustiche, le travel, le Taylor, le eko e le italiane vintage, un botto di koreane e giapponesi vecchie, hanno il manico avvitato.
Mi chiedo la scelta da parte di una casa costruttrice verso un modo rispetto un altro di agganciare il manico alla chitarra è dovuto a cosa?al risparmio?ad ottenere un suono migliore? . Vi sono marchi come la Gibson ma anche la Santa Cruz che adottano lo stesso sistema Martin
12:33 : il metodo del vapore benché efficace rischia di fare danni alla finitura…ora ho visto parecchi liutai americani che usano una barretta metallica in cui passa corrente…in questi modo si scalda senza generare umidità
si, è vero, c'è la versione che funziona come una resistenza, il problema descritto nel video rimane. Se non è stata usata colla reversibile, se la sede fra maschio e femmina non è precisa bisogna stare molto più a lungo a scaldare, che sia con vapore o no, e più tempo ci vuole più il calore arriva ovunque, ai filetti, alla finitura alle controfasce...e cominciano i problemi!
@@LiuteriaMarcellan infatti credo che vale la pena fare tutto ciò solo con Martin di un certo livello. Magari sarebbe utile capire come prevenire l’affossamento del manico…
Ho portato la mia Larrivee da Andrea qualche anno fa, allora ha risolto abbassando al massimo la selletta al ponte e da allora è rimasta a posto. Spinto da questo interessantissimo video, ho provato a cercare nel web qualche info sul neck reset delle Larrivee ed ho visto che consigliavano l’abbassamento del ponte (il mio è alto circa 9mm) così come indicato da Andrea verso la fine del video.
Può essere si presenti anche sulle classiche ma nel caso delle acustiche è l'enorme tensione che sopportano rispetto a quella generata dalle corde di una chitarra classica. Per una classica standard parliamo di 38Kg circa per una acustica con .012, che sono considerate light, parliamo di 73 Kg
qualora si fosse rotto il ponte, fessurato con conseguente slittamentoin avanti a causa della trazione delle corde, l'intervento di un liutaio che costo può comportare?
molto esaustivo! diciamo dovrebbero guardarlo tutti prima di comprare un'acustica!
L'idea è quella! 😋
Sei un grande, devo compare una chitarra acustica, la porto da te al volo! Grandissimo
Grazie Andrea per la spiegazione che perme' e' molto istruttivo einportante per capire.come devo trattarla Grazie di nuovo
Marcellan la tua spiegazione è stata ORO colato!
Utilissima
Davvero lode per le spiegazioni che fai... in particolare questa
Grazie a te!
Queste preziose informazioni sono molto utili per poter acquistare un’acustica in modo consapevole e non andare incontro a spiacevoli inconvenienti, se non a vere e proprie fregature.
Lei è stato molto chiaro, grazie per tutti i suoi consigli e per mettere a disposizione di tutti la sua esperienza, competenza e conoscenza.
Interessantissimo. Grazie!!
E' la " nota " dolente delle chitarre acustiche purtroppo : dopo 30 anni è successo alla mia APX 12 e , adesso per rimetterla in condizioni ottimali . è , dal punto di vista economico un disastro . Il legno massello della tavola si è deformato all'altezza del ponte e adesso sono cazzi , Metto il capotasto e la suono così . Video importante questo , che ti aiuta a capire che strumento stai comprando . Grazie.
Purtroppo delle volte anche la grande distribuzione è poco onesta mi è capitato comprando su thomann una takamine da circa 400€ che avesse una action al 12 tasto di 4mm. ho scritto alla Thomann che mi ha risposto che era normale e che l'action si poteva regolare agendo sul ponticello. Dal liutaio sono riuscito, agendo sul ponticello, a portarla a 3mm. Quindi alla fine l'ho tenuta lo stesso ma ho imparato la lezione, gli strumenti si devono provare e l'acquisto per corrispondenza è meglio evitarlo. Complimenti per i tuoi video.
Confermo che Takamine è soggetta a queste problematiche...anche Cort che usa un simile sistema di amplificazione
Sei un grande!
Grazie! Bravissimo
Ancora complimenti Andrea per la serietà e professionalità.
Bravo, un video credo unico nel suo genere.
Bellissimo video, come sempre. In tutte le mie chitarre acustiche questo problema si è sempre presentato, quando più, quando meno. Alcune chitarre avevano il ponticello regolabile in altezza tramite due viti laterali, e la cosa era un po' più semplice; su altre ho cambiato o modificato il ponticello. Quasi sempre ho montato corde un po' più sottili. Si, il volume del suono era minore, ma almeno non mi veniva la tendinite, cosa che mi è successa. Una volta provai un'acustica Gibson di un amico. Era splendida, aveva un suono incantevole e una tastiera morbidissima. Un giorno lui decise di far cambiare le barrette, perché si stavano rovinando. Di colpo la chitarra perse la sua morbidezza. Temo che il liutaio che fece il lavoro fosse un incompetente, perché gli rovino' lo strumento. Le nuove barrette poi erano troppo alte, e una chitarra economica sarebbe stata più facile da suonare. Cose da tenere presenti. Un saluto.
... veramente un video interessantissimo, dal quale abbiamo saputo che le blasonate Martin non sono molto semplici per fare il Neck Reset. Mi piacerebbe sapere come è attaccato il manico della Gibson J45. Con i tuoi preziosissimi consigli avremo più elementi per l'acquisto oculato di una chitarra acustica. Complimenti e grazie per quello che ci trasmetti.
Interessantissimo, grazie.
Chiarissimo!
Grazie per questo video. Davvero.
Ottimo video: sei molto chiaro e anche molto pragmatico. Ci sono tantissime chitarre che si possono salvare grazie al tuo suggerimento su abbassare il ponte. Grazie per aver condiviso la tua conoscenza.
Sei davvero in gamba, complimenti! 🙂
Professionalità come sempre. Congratulazioni Andrea.
I tuoi video sono diventati un appuntamento fisso, non vedo l’ora di vedere il prossimo.Complimenti Andrea,continua così 👍
Grazie dell'ottimo video Maestro! Io, per fortuna, ho una magnifica Taylor....🥰
Molto interessante. Grazie.
Ciao questo è il video più interessante tra i video che hai fatto anche se gli altri sono altrettanto interessanti e fatti bene. Hai avuto modo di studiare il nuovo sistema della Martin Sc13 ? Se possibile sarebbe fantastico se potessi fare un approfondimento perché sembra sia rivoluzionario per il reset della tastiera. Comunque grazie per i fantastici contenuti continua così.
Le ho viste per la prima volta due settimane fa in un negozio in Svizzera. L'unica cosa che posso dire è che sicuramente incontreranno resistenza visto un marchio tradizionale come Martin la loro è stata una scelta indubbiamente funzionale ma molto poco conservativa. Il vantaggio di Taylor è che se non lo sai non diresti mai che non è una chitarra assemblata in modo tradizionale!
Ciao Andrea, innanzitutto complimenti per il video, e per le nozioni che ci regali attraverso la tua professionalità. Se non ho capito male, io ho un action molto bassa ai primi tasti, ma dal dodicesimo in avanti si vede proprio uno scivolone del manico e quindi della tastiera proprio. E' come se il manico avesse diverse inclinazioni, in diversi punti della tastiera. Non all'indietro paro paro insomma.
sembra la descrizione di uno dei classici problemi da Neck reset ovvero che il manico ha due inclinazioni diverse, una da capotasto a 14esimo tasto e una dal 14esimo fino alla fine della tastiera
@@LiuteriaMarcellan grazie 😊
Buongiorno Andrea e grazie di cuore per i preziosi video che realizzi. Ho una Crafter che non ho usato per anni e ora che ho ricominciato a suonare mi sono reso conto che ha l'action altissima. Il modello sfortunatamente non ho margini di ponticello e ponte, ho visto però una pubblicità di stew mac che vende un arnese che si chiama Doctor Bridge che sembrerebbe abbassare la tavola armonica. Sai se funziona? Se fosse d'aiuto ti porterei la chitarra tanto abito a Vigodarzere. Grazie 🙂
Chiarissimo come sempre, solo una domanda da cosa dipende la durezza di una acustica in questo caso una Yamaha DW-8 con corde 012" pur avendo una ottima action.
Grazie per i tuoi video esaustivi.
Ciao Gio! L'altezza delle corde al 12° è solo un parametro di 3 e se aggiungiamo le corde saliamo a 4! Se l'action al 12° tasto è corretta ma il manico è troppo curvo comunque le corde saranno alte. Se manico e action sono corretti ma abbiamo il capotasto altissimo la chitarra risulterà scomoda. Se monti corde 012 ma non sei abituato o allenato, idem come sopra.
@@LiuteriaMarcellan ovviamente è una questione di allenamento su tensioni creata da calibri importanti ma potrebbe essere l'incatenatura del piano o lo strumento in se che esaspera una maggiore tensione?
Grazie in anticipo.
@@giogio7351 No perchè che tua abbia una tavola flessibile o rigida le corde che hai montato hanno bisogno di una precisa tensione per arrivare in nota!
Con questo video mi sono iscritto al canale..👍👍 Pensavo ,in casi estremi quando non puoi staccare il manico o lavorare sul ponte non sarebbe possibile sostituire la tastiera con una più spessa ? Anche perchè so che più si abbassa il ponte più si perde in sonorità , specie sulle acustiche e semiacustiche.....
Non l'ho mai fatto ma penso sia un vero e proprio lavoraccio 😳😳😳
Molto interessante. Ho una Ibanez F360BK Floral del 1982 che pur avendo le incatenature ancora incollate presenta il rigonfiamento della tavola che peggiora se provo a montare corde superiori allo 0.10 ed il ponticello è già al minimo sindacale. Avevo pensato di provare il JLD Bridge Doctor ma sono un po' scettico, lei cosa ne pensa di quel marchingegno? Saluti e complimenti per i contenuti del canale
Ciao Massimo. Il JLD Bridge Doctor può funzionare ma metti in conto una riduzione del volume della chitarra e un cambiamento timbrico. Sicuro sicuro sia tutti incollato???
@@LiuteriaMarcellan Occhiometricamente sembrerebbe tutto a posto. La chitarra tra l'altro ha un suono veramente bello (ne ha una uguale anche Nell Yung) anche con le corde ultralight. Mi sa che la terrò così, grazie comunque della risposta che magari potrebbe interessare anche a qualcun'altro nelle stesse condizioni. Magari in futuro un giro in liuteria lo farò. Saluti e buone Feste.
@@massimomalatesta4454 Ti aspetto quando vuoi!
Molto molto interessante. Allentare leggermente le corde quando non si suona può essere utile per rallentare il degrado?
Ciao Stefano, più di tutto è utile tenere d'occhio la chitarra. Se la si mantiene con cura può stare con le corde in tensione anche 50 anni
Ciao ti seguo da tempo, proprio dici un sacco di cose interessanti.
Volevo chiederti una info,
Io suono chi dà acustica,
Vorrei sapere se esistono i Pin con buchetto che che consente di fare attraversare la corda tenendo il pallino fuori come fosse che la corda viene montata in modalità da chitarra elettrica
Per evitare fare la piegatura della corda a L in filando il pallino sotto nel Pin, spero che sono riuscito a spiegarmi cosa vorrei e scusami anche per questa domanda forse poco intelligente.
Magari se esistono davvero se mi potresti mandami il link nella risposta grazie.
Grazie Andrea per l'ottima spiegazione. Mi ricollego ad una cosa che hai detto sul finire del video. Se si hanno chitarre che si suonano poco (per esempio una travel che ci si porta dietro durante in viaggi 2/3 volte l'anno), conviene lasciarla a riposo con le corde non tirate?
Grazie mille come al solito ;-)
più che corde a riposo o meno è importante tenere d'occhio gli strumenti. Come in tutte le cose la manutenzione vuol dire lunga vita!
Ciao Andrea, potresti fare un video dei casi in cui si forma la bombatura sul ponticello? Ho visto un video in rete dove con 2 placche in allumino riscaldato e i morsetti si riesce a resettare. Ovviamente è un operazione invasiva che prevede lo scollaggio del ponticello.
Molto utile👍. Togliere la tastiera e metterne una più spessa, potrebbe essere una soluzione?
Si, ma un lavoro ancora più complesso e quindi costoso di un neck reset!
Ciao Andrea, vista la mia passione per le chitarre acustiche e relativi aspetti di liuteria (sono un "gemelli" e quindi sono curiosissimo per qualunque cosa mi capiti di occuparmi) mi piacerebbe allora che tu facessi un video dedicato al problema dei "dead spot" o punti sul manico in cui il suono risulta strozzato o perde di sustain. Finora ho provato una miriade di chitarre (Taylor e Martin comprese, anche se non di fascia molto alta) ed ho notato che NESSUNA chitarra acustica NON presenti in misura maggiore o minore questo problema. Per me il problema poi si amplifica perchè io non posso suonare pizzicando con le unghie che si spezzano sempre, anche se tenute lunghe un solo millimetro. Quindi il suono che se ne ricava è più ovattato e questo amplifica il problema dei punti morti e si sente subito che lì la chitarra suona male.
Poi mi piacerebbe capire perchè questo non lo si riscontri sulle chitarre classiche (anche se credo di intuire che sia perchè queste hanno l'incatenatura a raggera , cioè fatta più seriamente che quel reticolato stravagante delle chitarre acustiche).
Infine (ti chiedo scusa se sono stato troppo prolisso) perchè, provando ad inserire una barretta di legno di collegamento incastrata tra la tavola armonica (sotto il rinforzo del ponte) ed il fondo della cassa (tipo l'anima del violino, per intenderci), ciò riduce molto il problema sopra descritto (con mia grande soddisfazione). Si perdono un poco i bassi, ma aumenta il sustain generale, il suono mi sembra più bilanciato tra le sei corde e si riduce il fenomeno dei dead spot.
P. S. ma non potrebbero fare così direttamente i costruttori? (scherzo) :)
Intanto ti capisco un sacco per le unghie, le mie sono fatte di burro 😅
I dead spots o Wolf Note sono un argomento molto complesso. Di base il principio è che la cassa armonica ha una sua nota di risonanza e se questa cade in prossimità di una nota precisa e degli armonici di altre note, queste avranno l'effetto, per esempio, di suonare più forte ma decadendo rapidamente. Mettendo l'anima alla chitarra tu cambi la nota di risonanza "spostando" semplicemente il problema. Però allo stesso tempo ostacoli vibrazione di tavola e fondo quindi non solo il problema non sarà più presente sulle stesse note ma sarà comunque meno evidente perchè, appunto tavola e fondo non sono più libere di vibrare.
@@LiuteriaMarcellan Diciamo però che i conti non mi tornano per i seguenti motivi: tutte le chitarre acustiche in misura maggiore o minore più o meno presentano questo problema, quindi il discorso dell'incatenatura non l'ho buttato lì per caso. Ma possibile che sulle classiche la cosa non si verifica, mentre per le acustiche è praticamente una costante? Mi piacerebbe tantissimo farmi costruire un'acustica con incatenatura da classica, ma non potrei sicuramente permettermi il costo. E vabbè.
Il discorso di spostare la frequenza di risonanza di tutto il sistema lo avevo intuito anch'io ed è esattamente a quello a cui miravo mettendogli l'anima come i violini e alla fine ci sono riuscito anche se non al 100%. La chitarra suona complessimamente meglio in termini di bilanciamento del suono (non ci sono più bassi che rimbombavano ed i cantini che sparivano) ora il suono è più bilanciato. Sì, il volume generale è minore, ma questo a me importa veramente poco anche se in realtà in alcuni punti del manico si nota ancora che il suono scade un po'.
Ma ti posso dire una cosa: ritengo di aver recuperato una chitarra che, giuro, stavo per riportare indietro al venditore. Se non l'ho fatto è solo perchè non avevo la certezza di non ritrovarmi daccapo con la nuova chitarra.
Andrea: alla fine spero che tu non prenda questi miei sproloqui come una critica alle tue affermazioni, si fa per amore di discussione. E poi tu, come liutaio, potresti sempre rispondermi di comprarmi una chitarra seria che faccio prima, altrimenti che mi tenga "quello che passa il convento". Ciao.
La misura del ponticello come si effettua? Valuto quanto è alto, oppure misuro la luce tra ponte e corda? Inoltre questa misura, su una chitarra nuova, non dovrebbe essere standard?
Un sacco di chitarre acustiche, le travel, le Taylor, le eko e le italiane vintage, un botto di koreane e giapponesi vecchie, hanno il manico avvitato.
Mi chiedo la scelta da parte di una casa costruttrice verso un modo rispetto un altro di agganciare il manico alla chitarra è dovuto a cosa?al risparmio?ad ottenere un suono migliore? . Vi sono marchi come la Gibson ma anche la Santa Cruz che adottano lo stesso sistema Martin
12:33 : il metodo del vapore benché efficace rischia di fare danni alla finitura…ora ho visto parecchi liutai americani che usano una barretta metallica in cui passa corrente…in questi modo si scalda senza generare umidità
si, è vero, c'è la versione che funziona come una resistenza, il problema descritto nel video rimane. Se non è stata usata colla reversibile, se la sede fra maschio e femmina non è precisa bisogna stare molto più a lungo a scaldare, che sia con vapore o no, e più tempo ci vuole più il calore arriva ovunque, ai filetti, alla finitura alle controfasce...e cominciano i problemi!
@@LiuteriaMarcellan infatti credo che vale la pena fare tutto ciò solo con Martin di un certo livello. Magari sarebbe utile capire come prevenire l’affossamento del manico…
hai esperienza con avustiche Larrivèe?
Quale tipologia di attacco al body utilizxano?
Ho portato la mia Larrivee da Andrea qualche anno fa, allora ha risolto abbassando al massimo la selletta al ponte e da allora è rimasta a posto. Spinto da questo interessantissimo video, ho provato a cercare nel web qualche info sul neck reset delle Larrivee ed ho visto che consigliavano l’abbassamento del ponte (il mio è alto circa 9mm) così come indicato da Andrea verso la fine del video.
Ho una Gibson dodici corde di oltre 40 anni con il manico scorso in avanti di un millimetro! Sai dirmi cortesemente come è realizzato?
A cosa servono le viti sul pinte delle Taylor?
Maestro, perché le classiche non hanno il problema?
Può essere si presenti anche sulle classiche ma nel caso delle acustiche è l'enorme tensione che sopportano rispetto a quella generata dalle corde di una chitarra classica. Per una classica standard parliamo di 38Kg circa per una acustica con .012, che sono considerate light, parliamo di 73 Kg
qualora si fosse rotto il ponte, fessurato con conseguente slittamentoin avanti a causa della trazione delle corde, l'intervento di un liutaio che costo può comportare?
Discorso che non fa una piega.👍.
Ciao, neoiscritto, e al volo!!...mah, appena preso la advanced Ibanez aadce e mi sa proprio che c'ha il manico avvitato...ma speso 260...(🤟😂)..
Mai stato cosi' contento di vedere un mikro "gap"...
Ma non c'è il pulsante per il reset di fabbrica?
😂 magari!
Potresti provare con i tasti Ctrl+Alt+Canc 🤣
Quindi dici che in una chitarra acustica, quando è riposta è meglio allentare le corde?
..io ho una Seagull...per fortuna...giusto?
Mamma mia quante parole.... C'è un problema arriviamo al dunque.
Non c'è nessun obbligo a guardare un video. Se cerchi e trovi informazioni utili e soprattutto gratuite, lamentarsi è davvero poco elegante.
@@LiuteriaMarcellan assolutamente d'accordo assolutamente.!!!
VERO CHE UNA TAYLOR COSTA MA SE CONSIDERIAMO LA STRUTTURA E LA SPENSIERATEZZA DEL NON METTERCI LE MANI A BREVE...RIPAGA.