R.Schumann - Adagio und Allegro op 70

R.Schumann (1810-1856)
Adagio und Allegro op 70
(originally written for Horn or Oboe, Violin or Violoncello and pianoforte)
Version for double bass and piano
Giancarlo Pavan: double bass
Keiko Imai: piano
Recorded in Venezia, Conservatorio B.Marcello
February 17 2024
On 14 February 1849, in a single day, this wonderful work originally intended for the "modern" horn was released, with the keys in F: on the manuscript the title was in fact Romanze und Allegro für Klavier und Horn. In the edition, published by Kistner of Leipzig the following August, the title became: Adagio und Allegro für Klavier und Horn, bzw. Oboe, Violin and Cello.
On the one hand, the destination of the modern horn, with its magnificent qualities of agility, extension and chromatic possibilities, testifies to an authentic enthusiasm of Schumann, who - having his own copyist Schlitterlau, horn player in the royal chapel in Dresden - he committed himself immediately afterwards, on 18 February of that same year, to the composition of the Konzertstück for four horns and orchestra. On March 2, the opera was performed privately by Clara and Schlitterlau.
On the other hand, the indication "bzw." (respectively), which in the Italian editions corresponds to our simpler "or", should not be understood as a simple publisher's ruse: proof of this is the fact that the first performance of this work took place the following January with the violin (Franz Schubert) and Clara Schumann on the piano.
The use of the cello is particularly successful in the Adagio, which bears the indication «Langsam, mit innigem Ausdruck» (Slow with intimate expressiveness). It has rightly been observed that the breadth and eloquence of the melody of this Adagio recalls the enormous cantabile span of the Adagio sustaino of the Second Symphony, that is, one of the peaks, before the Tristan, of the melodic function in romantic music.
Even in the rapid tempo the cello seems to express very well at least two of the three qualities that Clara indicated in this Sonata, according to her "superb, fresh, passionate"; especially since in the Allegro ("Rasch und feurig", rapid and with fire) a cantabile space suddenly opens up in an Intermezzo which is linked to the great melody of the Adagio.
ITALIANO _______________________________________________________________
Il 14 febbraio 1849, in un solo giorno, usciva di getto questa mirabile opera destinata originariamente al corno "moderno", con le chiavi, in fa: sul manoscritto il titolo era infatti Romanze und Allegro für Klavier und Horn. Nell'edizione, uscita da Kistner di Lipsia il successivo agosto, il titolo diventò: Adagio und Allegro für Klavier und Horn, bzw. Oboe, Vìolin und Cello.
Da un lato la destinazione al corno moderno, con le sue magniflche doti di agilità, di estensione e di possibilità cromatiche, testimonia un entusiasmo autentico di Schumann, il quale - avendo a disposizione, per ogni verifica, il suo proprio copista Schlitterlau, cornista nella cappella reale di Dresda - si impegnò subito dopo, il 18 febbraio di quello stesso anno, nella composizione del Konzertstück per quattro corni e orchestra. Il 2 marzo l'opera veniva eseguita da Clara e Schlitterlau in forma privata.
D'altro lato l'indicazione "bzw." (rispettivamente), che nelle edizioni italiane corrisponde a un nostro più semplice "oppure", non va intesa come una semplice astuzia da editore: ne è riprova il fatto che la prima esecuzione di quest'opera avvenne nel gennaio seguente con il violino (Franz Schubert) e Clara Schumann al pianoforte.
L'uso del violoncello risulta particolarmente felice nell'Adagio, che porta l'indicazione «Langsam, mit innigem Ausdruck» (Lento con intima espressività). È stato giustamente osservato che l'ampiezza e l'eloquenza della melodia di quest'Adagio ricorda l'enorme campata cantabile dell'Adagio sostenuto della Seconda Sinfonia, cioè uno dei vertici, prima del Tristano, della funzione melodica nella musica romantica.
Anche nel tempo rapido il violoncello sembra molto ben esprimere almeno due delle tre qualità che Clara indicava in questa Sonata, secondo lei "superba, fresca, appassionata"; tanto più che nell'Allegro («Rasch und feurig», rapido e con fuoco) si apre improvvisamente uno spazio cantabile in un Intermezzo che si ricollega alla grande melodia dell'Adagio.

[@maestrodanielepasini]

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