DENTRO I SEGRETI DELLA FUSIONE NUCLEARE - versione breve
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- Опубліковано 22 січ 2025
- LA SCIENZA RACCONTATA DAGLI SCIENZIATI
Faenza, Faventia Sales, 13 maggio 2022
[Versione breve senza le domande del pubblico]
Conferenza di Alessandro Venturini, dottore di ricerca in Ingegneria nucleare; lavora come ricercatore dell'Enea al Centro ricerche di Brasimone, in provincia di Bologna. Si occupa di fusione nucleare e in particolare della produzione del combustibile e della trasformazione dell'energia in calore.
La fusione nucleare, l'energia che tiene accese le stelle, è forse la più grande promessa di fonte energetica pulita e inesauribile che abbiamo a disposizione. La fusione nucleare non lascia scorie radioattive, può produrre quantità di energia sufficienti a rifornire tutto il pianeta. Ma è anche estremamente difficile da ottenere: ciò che nell'universo avviene senza sforzo miliardi di volte quando si accende una stella, sulla Terra risulta complicatissimo. L'ingegner Alessandro Venturini ci guida alla scoperta della ricerca sulla fusione nucleare, per capire come mai non ce l'abbiamo ancora fatta e quando potremo riuscire nell'impresa.
L’ing. Venturini dice:”in ITER, si tenderà a produrre per autosostenimento una considerevole energia di gran lunga superiore a quella di confinamento indi di sostenimento”. Ma non dovrebbe essere il contrario? Tutti i sistemi idonei a produrre energia (trasformare), partono da sostenimento >1 rispetto il rendimento in uscita, perdipiu sempre naturale. In ITER si va dall’artificiale, ancor più all’artificiale; non mi sembra che funzioni così sul nostro astro. Il forte potenziale gravitazionale è un sostentamento naturale di gran lunga superiore al potenziale emesso. Non riesco a rendermi conto come possa innescarsi questo supposto “autosostenimento alfa-elio4”. Voglio augurarmi di sbagliare e che tutto prosegua per il meglio. Cordiali saluti ed in particolare all’ing. Venturini.
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