Ciao Iacopo, il valore che questi video stanno portando al mio percorso è veramente elevato. Ho appena intrapreso la strada del freelance, e praticamente ogni giorno, l'ascolto dei contenuti che crei mi aiuta a mantenere il focus, migliorare personalmente e professionalmente, ma soprattutto a fare le scelte giuste. 🍎Grazie!
I nostri pensieri possono aiutarci o remarci contro. Alcune volte penso che bisogna soltanto ignorarli, dare priorità a quello che vogliamo realizzare e andare avanti. Puoi pensare di mangiare un dolce, pensare di passare un giorno sul cellulare invece che lavorare, ma sai che questi pensieri (e queste azioni) non sono allineati con quello che vuoi, non ti porteranno là. Quindi li ignori e fai quello che devi fare o che vuoi fare. Perché questa è la questione: siamo sicuri che non vogliamo inviare mail di outreach? Magari vogliamo di più stare sul cellulare ma appena iniziamo a scrivere, sentiamo che stiamo facendo qualcosa che ci porterà più vicini al nostro obiettivo e questo ci entusiasma. Solitamente vogliamo fare sia l'azione "giusta" sia quella "sbagliata". Solo che la prima è più faticosa da iniziare rispetto alla seconda. Serve fare uno switch. Da: non voglio farlo ma lo devo fare quindi lo faccio. A: in verità lo voglio fare, devo soltanto mettermi lì e iniziare.
Prima volta che capito sul tuo canale. Complimenti al di là del contenuto di valore. Vedo che rispondi a tutti, una rarità. Uno dei pochissimi che ha capito che è giusto anche cosiderare chi commenta, è un particolare che salta all'occhio. La cura per il lavoro sotto ogni aspetto è notevole, nonostante sia presumibile che anche tu come altri creatori di contenuti possa avere un tempo da ottimizzare, non fai "tagli" da qualche parte. Ottimo
Ciao Tania! Assolutamente, ci tengo. E anzi, mi piace sempre tantissimo il confronto che si crea nei commenti! Grazie per le belle parole, spero vorrai vedere anche altri video (benvenuta!) 🌞
Impressionante come ogni tuo nuovo video intercetti il mio dialogo mentale! Questo mi fa ben sperare per il mio percorso crescita, anche se a volte mi capita ancora di cedere a delle distrazioni
Ero al festival e speravo davvero di incontrarti, oggi ho trovato questo video su youtube. Condivido tutto ciò che segue ed ispira il tuo ragionamento. Sebbene mi sia dispiaciuto non incrociarti, tornando a casa dal festival sono stato felice nel pensarti immerso in un tuo flow creativo e trovare poi questo video. Grazie.
Ciao Jacopo, grazie per la tua risposta. Stavo per scriverti io...mi hai anticipato di pochi secondi. Nulla è lasciato al caso: è il motto da tantissimi anni. Ti ringrazio per i tuoi video, in particolare, il video in cui hai consigliato il libro "La sincronicità" di Jung. Era già un paio di volte che quella parola (sincronicità) mi ronzava attorno e tu mi hai dato il via affinché lo leggessi: l'ho letteralmente divorato e poi ho lavorato su me stesso. Ti mando tanta forza e tanta energia. Ciao Salvo. P.S Ho scritto a Jacopo accodandomi ad un altro Salvatore, ma sono un altra persona. Mi scuso con il primo Salvatore, ma spero che Jacopo legga lo stesso io mio commento.
Sono d’accordo in parte, a me questo atteggiamento mi ha portato a rimanere solo ..😅..grandi successi si, ma vita sociale arida, quando cambi paradigma purtroppo i tuoi amici non ti capiranno più
Questo succede perché non siete sullo stesso livello evolutivo, vedrai che tanti ti capiranno con il tempo e presto tu avrai nuovi amici più allineati con i quali potrai condividere. Ci vuole tempo, ma arrivano. Tu comincia a crederci 😊 Auguri
Esatto! Si vede che non erano gli amici giusti? Non sto dicendo di rinunciare agli amici comunque, assolutamente. Ma quelli veri e giusti capiscono :-)
Ciao Jacopo, noi ci conosciamo già e sai quanto ti stimi… credo ci siano momenti della vita in cui però devi bilanciare un po’ di priorità che, nel mio caso, ad esempio, hanno quasi la stessa importanza! Le relazioni familiari (avendo anche un bambino) per me sono fondamentali, e le posso coltivare soprattutto nel fine settimana. Ma forse questo rientra comunque nel tuo concetto di focalizzarci sulle nostre priorità, che probabilmente cambiano nelle varie fasi della vita. Comunque bel video, come sempre 😎
Ciao Jacopo, offri un ottimo spunto di riflessione come al solito. Parto da un vecchio proverbio (e sue varianti):"attento quello che sogni/desideri potrebbe realizzarsi/potresti ottenerlo". Ovviamente si riferisce al fatto che la percezione di un "qualcosa" che abbiamo nella testa di assolutamente teorico e astratto, dal momento che si materializza nella nostra realtà quotidiana potrebbe non essere così valido/piacevole per noi. Quindi si richiede di fare "attenzione" a ciò che si desidera, perché come si sa, se vuoi la bicicletta poi devi pedalare (in questo campo la saggezza popolare ha parecchi consigli da dispensare). Sia nell'Esodo che nel Deutoronomio il desiderio non è ben visto: Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo (tra i 2 la differenza alternano la casa con la moglie per il resto il concetto è quello). Quindi il desiderio viene visto come un peccato o un'azione disdicevole, per quanto sia solo "ipotetica". Questo termine deriva dal latino e risulta composto dalla preposizione de, che in latino ha un'accezione privativa, e da sidus che significa, letteralmente, stella. Desiderare significa quindi avvertire la mancanza delle stelle. Quindi l'esercizio di capire quale sia il nostro sole, che è di fatto una stella. ci ricongiunge alla etimologia della parola desiderio. Secondo me la problematica legata al desiderio è che in quel momento creiamo una sorta di effetto calamita con l'oggetto o l'obiettivo desiderato e che potrebbe portarci ad ottenerlo anche a discapito di qualcun altro (sempre che non abbiamo interferenze esterne maggiori di questa forza attrattiva che creiamo). Molti poi cadono nell'inganno del gatto: quante volte i gatti miagolano per un pezzo di cibo e quando lo ricevono, per un po' lo annusano, ma lo lasciano lì disinteressandosene continuando a miagolare per avere altro (l'essere umano non è molto diverso). Varrebbe la pena analizzare anche la frase "«Dio ti darà ciò di cui hai bisogno, non quello che vuoi»". Quindi l'esperienza trascendentale suprema sarebbe di affidarsi senza porsi troppi problemi più che sforzarsi o affannarsi. Forse, avere un'idea precisa del proprio talento (bellissimo un video su questo tema di Pupi Avati) o meglio, della propria vocazione, potrebbe essere un punto di partenza ma anche di arrivo. Anche una vocazione laica, una chiamata a fare un qualcosa che ci piace, che ci fa star bene, che non ci crea conflitti con noi stessi e con gli altri, è di per se il nostro Sole ma allo stesso tempo non dovrebbe porci nelle condizioni (teoriche) di entrare nella sfera empatica e di vita di qualcun altro. Nella mia vita, molte volte mi sono trovato a dover riflettere su queste tematiche a lavoro compiuto. Quando ho fatto scelte per desiderio (ottenendo un risultato) e quando mi ci sono trovato per vocazione. E quanto l'ambiente esterno ha interagito con e contro di me. Ad un certo punto usi la frase "programmati per il fallimento". Un proverbio dice: "nell'acqua che non vuoi bere, ci affoghi". Una sorta di desiderio al negativo, ma intanto crei questa calamita attrattiva perché i pensieri danno energia e bisognerebbe sapere cosa pensare (desiderare o decidere cosa fare). Ma comunque dovremmo sempre fare i conti con le nostre decisioni. Ma il fallimento è uno stato mentale che nasce dalla famiglia e ce lo portiamo dietro finché non riusciamo a fare pace con noi stessi. Siamo noi a dare un valore al fallimento, conosco persone che non si rendono nemmeno conto di essere dei falliti perché passano il tempo a sminuire gli altri. Della serie: "io sono furbo e gli altri sono scemi" e circondandosi di gente simile creano il gruppetto con la quale se la raccontano finché possono muoversi in contesti a loro favorevoli. Quindi se una persona normale cresce in questi ambienti, intrisi di ignoranza e arroganza, è ovvio che la sua percezione di fallimento sarà molto alta, perché quel ruolo sociale gli è stato imposto senza un motivo reale. Ma questo influenzerà di fatto molte sue scelte. Fimo a sfociare nelle turbe psichiche, ansia, depressione, anoressia, bulimia ecc. Secondo me siamo noi stessi il nostro stesso Sole, qualsiasi sforzo che facciamo per ottenere qualcosa potrebbe farci entrare in loop disastrosi se non siamo lucidi e sappiamo quando fermarci. A volte le cose che ci servono ci capitano senza che nemmeno ce ne accorgiamo, o abbiamo intuizioni su scelte da fare che dobbiamo saper prendere al balzo. Ma le scelte devono essere sempre in equilibrio con quello che noi siamo e non con quello che vorremmo essere perché sarà il percorso stesso a trasformarci.
Ciao Johnny ho letto tutto il tuo commento. Il pensiero che mi viene da fare sulla conclusione che hai fatto è che mi sembra che "mettere se stessi come proprio Sole" equivalga a perdere direzione... credo sia un po' sempre quella ricerca di equilibrio tra il "femminile" ed il "maschile" dentro di noi (tra virgolette perché sono concetti che vanno sganciati dal corrispettivo di genere sessuale). Quello che dici mi sembra relativo all'affidarsi, al mantenersi aperti e connessi al proprio intuito ("femminile").. dall'altra parte si perde la direzione, la concretezza ("maschile"). Secondo me una parte non esclude l'altra, vanno integrate.
@@martina.pellegrini Ciao Martina, intanto grazie per aver letto il mio commento. Cercherò di essere breve perché questo argomento ha molte possibilità di sviluppo. La mia frase esattamente era: "Secondo me siamo noi stessi il nostro stesso Sole". Cioè abbiamo una nostra energia, una nostra identità e un nostro scopo che è insito dentro di noi. Il Sole è al centro del sistema da lui stesso influenzato e tutto il resto gli gira attorno, c'è chi ne trae vantaggio, chi ne ha svantaggio, ma il Sole rimane lì indifferente ad eclissi, piogge sulla Terra, notti (lui brilla sempre), raggi UVA, buchi nell'ozono. Non si raffredda perché questa estate eravamo a 40 gradi in Italia. Lui ha una sua utilità e la porta avanti, saranno gli altri a doversi adattare. Quindi con questa affermazione, in risposta all'esercizio proposto da Jacopo, intendo dire (sapendo la parte negativa di questa affermazione è uno smisurato egocentrismo) che dal momento che noi sappiamo riconoscere la nostra attitudine e la coltiviamo così da poter essere utili, ci verrà riconosciuta (senza sforzo extra da parte nostra) in primis da chi è interessato a noi. Ma noi dovremmo essere pronti a capire se per noi è la persona (collaboratore) giusta ma in piena onestà intellettuale (e non per convenienza, perché il sole non scalda per convenienza, fredda chi si allontana e brucia chi si avvicina ma restando fermo). Hai presente quando le persone fanno le "vasche" in centro al sabato pomeriggio. Se vuoi vedere tutti quelli che passano, ti devi fermare in un punto e saranno loro a passarti davanti, poi se riconosci qualcuno o vuoi interagire con qualcuno lo potrai fare (se hai uno stand ad esempio). Un po' come il commerciante che aspetta fuori dal negozio e capta i curiosi cercando di convertirli in clienti (e deve avere un buon occhio per fermare le persone adatte al suo commercio). Se invece rincorri la gente (o gli obiettivi) comunque sei sotto sforzo. Sei nella fase del bisogno. Puoi raggiungere dei risultati ma ad esempio non sai se il risultato che ti sei prefissato è quello che otterrai nella realtà. La mitologia greca ci aiuta molto in questo. Quante punizioni hanno dato gli dei a chi ha osato andare oltre le proprie conoscenze/capacità peccando di presunzione quando si sarebbero potuti godere la loro condizione umana, magari già privilegiata. Pensiamo al supplizio di Tantalo (avere cibo e acqua a portata di mano e soffrire di fame e sete). Icaro che ha preferito volare troppo in alto invece che proseguire la fuga labirinto insieme al padre Dedalo (ha progettato il labirinto ed l'hanno rinchiuso dentro, ha costruito le ali per fuggire e il figlio è morto nonostante lo avesse avvertito di volare né troppo in alto, né troppo in basso). L'equipaggio di Ulisse che ha aperto per malafede la borsa con dentro i venti contrari, Sisifo, che ogni volta che portava la pietra in cima al monte, poi la vedeva rotolare rovinosamente e doveva ripetere tutto quel lavoro inutile da capo. Io posso mettere un obiettivo prioritario da raggiungere ma conosco anche tutte le variabili negative e come io reagirei ad esse? Per questo chi nasce all'interno di certi ambienti ha più vantaggi perché conosci anche i retroscena di certi percorsi. Ad esempio, se vuoi fare dei tour come artista è meglio non aver paura di prendere gli aerei (e queste fobie non te le scegli) se no limiterai di molto la tua carriera e le tue possibilità a meno che le affronterai ma questo ti porterà ansia e quindi dolore. Sempre rimanendo in musica due esempi di artisti che mi vengono in mente sono Malmsteen e i Manowar. Loro sono un ottimo esempio perché in pieno periodo grunge hanno continuato a comporre musica secondo i canoni (hard/rock metal di stampo classico, l'ho detta semplice) per il quale il progetto è nato senza scendere a compromessi di mercato al di sopra del loro standard (importante questa ultima frase). Quando hanno provato a cambiare leggermente (Eclipse e Triumph of Steel per chi conosce gli album, ma nulla a che fare col grunge ma semplicemente un piccolo tentativo di uscire dai binari), perché magari consigliati da qualche manager o per provare a diversificare la carriera, sono stati puniti sia dal loro pubblico che dal pubblico che volevano conquistare. Quindi sono subito tornati ai loro standard e sono tutt'ora in attività. Gli Iron Maiden, molto più famosi, hanno cambiato cantante (non andando più di moda gli acuti ne hanno preso un altro con un timbro in antitesi col precedente) e non solo loro ma molte altre band hanno tentato lo stesso. Sono dovuti tornare indietro. Band che riempivano gli stadi non riuscivano a suonare nemmeno nei teatri... Sono usciti dal loro sistema solare e sono entrati in quello di un altro, ma non come sole ma come pianeti. Si sono salvati perché la loro storia (e le royalties sui loro pezzi) gli ha fatto da paracadute. Altri artisti non hanno avuto questa fortuna e sono miseramente falliti (senza contare quelli che li fanno già esordire come cloni). Parlo soprattutto per esperienza personale. Nella vita i risultati che mi sono arrivati hanno avuto sempre una prerogativa: io non stavo perseguendo un obiettivo ma stavo realizzando me stesso ed ero apprezzato per quello. I fallimenti sono arrivati sempre per obiettivi (o scelte) temporanei che in quel momento dovevo/volevo perseguire ma non mi rappresentavano e che quindi anche se tutto andava bene ero comunque un pesce fuor d'acqua. Senza contare la fatica e il tempo dedicato. E prima o poi arriva il prezzo da pagare prima di tutto con noi stessi. Quindi, nel qual modo sia possibile, io e il mio obiettivo dobbiamo essere la stessa cosa. Se voglio essere un atleta di arti marziali, non devo avere come obiettivo lo stretching, ma lo stretching è parte integrante della mia vita come respirare e mangiare. Non devo pormelo come obiettivo, perché non mi pongo l'obiettivo di respirare. Posso solo decidere a che livello farlo, quanto tempo dedicargli, se farlo da solo o insieme da qualcuno, ma deve assolutamente far parte della mia vita. Ma io posso essere una persona che ha bisogno di fare stretching e me lo pongo come obiettivo ma se salto alcuni giorni pazienza. Posso essere un artista marziale che non fa sempre stretching ma perdi in performance e rischi più infortuni. A questo punto devi mettere lo stretching come obiettivo,ma diventa uno sforzo, perché nel farlo non ti appartiene (se no lo faresti senza che sia un obiettivo). Come un gatto, fa stretching in maniera naturale perché è nella sua stessa natura fare stretching. Non se lo deve imporre. Lui non sa, in quanto gatto, che deve fare stretching, lo fa perché nel "sistema solare gatto" lo stretching è compreso di default. Il senso del tuo messaggio tra intuito (femminile) e direzione (maschile) è giusto ma bisogna applicarlo dopo che hai scelto: sei il Sole , vuoi raggiungere il Sole o giri attorno al Sole? Il problema è che spesso siamo tutte e 3 le cose alternativamente quindi la capacità sta nel far prevalere quella che a noi porta maggior soddisfazione. PS Senza dimenticare che anche il Sole gira intorno alla galassia (Via Lattea) e quindi anche lui è parte di un sistema ancora più grande, ma che non gli impedisce di portare avanti il suo scopo. D'altra parte è una stella. Per questo che molti artisti si definiscono stelle rispetto a quelli che vivono di luci riflessa? Però una stella deve saper auto alimentare la propria luce (interiore) quotidianamente, se no si spegne e a quel punto diventa un pianeta come tutti gli altri...
Assolutamente d’accordo. Essere accecati dai propri desideri non è cosa. Ma diciamo anche che non dobbiamo far passare il discorso di essere totalmente in balia. Avere una direzione e rimanere flessibili ai feedback dell’universo potrebbe essere una moderazione consigliabile. Avere una bussola non significa rinunciare alla sensazione (positiva) del lasciarsi andare.
Ciao Jacopo, da amante dell'astrologia (quella seria) mi piace molto la metafora del sistema solare. Mi hai dato il boost, vado ad allenarmi e poi a studiare. Un caro saluto
🌞 Ben detto, Iacopo! Scoviamo prima la nostra Stella, raggiungiamola..prendiamola e rendiamola splendente ed esclusiva mentre illumina il nostro di cammino.. E solo poi, vuoi vedere mai, se la si tratta in un certo modo, potrà divenire magari una costellazione luccicante ed inclusiva. Ma solo poi.. La Luce che ognuno di Noi porta dentro potrebbe rimanere buio per una intera Vita. Prima che occhi per vedere, occorre trovare il Coraggio di aprirli.. Ma questo è un altro discorso.. A presto, è sempre un piacere ascoltarti.
Ciao Iacopo, grazie di cuore per questo bellissimo video che oggi mi arriva proprio dritto al punto… ho carta e penna davanti per disegnare il mio sistema solare☀️ volevo chiederti, in cosa identifichi tu il tuo sole? Cioè quando dici che quel weekend sei rimasto a casa x registrare video, il tuo "sole" era quello e tutto era in funzione di quello. La tua vita chiaramente non gira intorno a registrare i video, i video sono il mezzo per onorare il tuo “vero” sole. Qual è il tuo vero sole? Cos’è che realmente, profondamente vuoi e che determina le azioni da fare per ottenerlo, tra cui registrare i video? Se penso a tutto ciò che desidero io ad esempio mi rendo conto che la prosperità economica è il mio sole. Ma non perché i soldi sono il mio “Dio”, ma perché è per mezzo di loro che realizzo ciò che è per me davvero importante.. quindi al centro ci sta quello.
Ciao Martina! Ottimo, significa che sei allineata a realizzare ciò che per te è davvero importante. Ed è già tantissimo. Sono felice che ti siano piaciuti i pensieri 🌞
Il “weekend-divertimento” come é inteso oggi (eventi, fare cose) é altamente sopravvalutato, é importante dare il proprio personale valore al divertimento, non seguire le cose perché tutti le fanno. Quanto al piegare l’universo, direi che é più come il surf, non controlli l’onda, ma impari a fluire con lei, sfruttando la sua forza a tuo favore. Ma devi donarti completamente all’onda, se sei distratto da altro ti travolge. Mi associo a chi ha apprezzato maglietta e location 😃
Ciao Iacopo, complimenti per il video, volevo chiederti come si fa a raggiungere questi obiettivi in un mondo dove siamo bombardati di media che distolgono continuamente la nostra attenzione? Anche a me piacerebbe tanto creare video, e so che mi dà estrema soddisfazione perché quando lo faccio e mi rendo conto di cosa ho creato con le mie mani provo una gioia immensa, eppure conscio che questo mi costerà fatica, torno sempre a guardare video su UA-cam, live su Twitch, giocare al computer e tanto altro che occupa la mia giornata. Non è per forza un male, ma mi rendo conto che vorrei tanto avere una carica tale da non fermarmi per mesi sui miei progetti, eppure questa carica svanisce ogni volta dopo poco. Consigli?
Evidentemente non lo vuoi abbastanza per fronteggiare queste distrazioni. Quindi o lavori sul volerlo di più, oppure sull’abbassare il potere delle distrazioni. Oppure giochi talmente tanto fino a “farti schifo” e poi fai un’inversione a U :-)
"Come ottenere TUTTO ciò che vuoi" ----> chi ha un minimo di esperienza di vita ed è onesto con se stesso prima che con gli altri sa che ciò non è possibile, perché sono troppe le variabili che intervengono a determinare gli eventi che non dipendono dalla volontà individuale. La verità e la realtà è che nella vita si può riuscire in molto, ma non in tutto. Così posta la questione, la trattazione del tema sarebbe onesta, concreta e realistica. Un classico esempio del fatto che non sempre tutto è possibile: desiderare ardentemente una donna e convincersi che si riuscirà sicuramente a conquistarla, quando lei, per motivi che non dipendono da noi e sui quali non possiamo influire in alcun modo, potrebbe restare totalmente indifferente a noi, se non peggio, e a quel punto volendo restare fermi nelle nostre intenzioni non potremmo che scadere in atti molesti, anche con risvolti legali. Quindi è chiaro che il titolo del video è puro clickbait e infatti all'interno di esso non si trova una risposta alla questione posta nel titolo.
I titoli devono anche abbreviare e sintetizzare un concetto. Mettiamola così: come ottenere tutto ciò che è giusto per te. Concordi che sia un titolo ragionevole? Bene: ora pensa a tutte le persone che, per una volontà di ferro, ottengono ciò che non è giusto per loro. Già ti viene voglia di ampliare il titolo precedente. Ma poi pensi: aspetta però, se l’hanno ottenuto, significa che in un certo senso era giusto. E finiamo nella filosofia infinita. Ergo: possiamo discuterne per ore, però quello è un titolo e deve essere breve. E questo video è una riflessione personale e non una lezione più approfondita alla lavagna (ne ho fatte diverse anche di quelle). Concordo quindi su ciò che dici, ma penso che sia un argomento sfumato, con implicazioni “metafisiche”. È possibile volare? È possibile leggere nel pensiero? Sviluppare abilità magiche? Diverse persone sostengono che la risposta sia sì. You can do anything, but you can’t do everything. Suona meglio in inglese.
noi pensiamo, abbiamo la presunzione di pensare che siamo artefici del proprio destino. la verità è che è tutta questione di fortuna o sfortuna. non basta volere e fare cose. non possiamo scegliere niente
Perdonami ma mi sembra più una chiacchiera ego riferita su quanto tu sia bravo a fare quello che fai e che sei concentrato perennemente sul tuo corso (quindi mi pare più una marchettata), anziché dare reali spunti perché chi ti ascolti, possa scoprire questo segreto per il successo...25 min su cosa fai e su quello che mangi. Queste supercazzole, trite e ritrite...
Racconto la mia esperienza e ciò che ho visto funzionare per me, se può essere d’aiuto a qualcuno. Ho video di ore alla lavagna in cui non faccio il minimo accenno a me stesso, if you want!
@@iacopopelagatti no ma figurati, non è necessario il perdono. È una critica, la mia... certamente non un insulto, anche se potrebbe essere percepito come tale. Proverò a dare un occhio ad altro tuo materiale. Buone cose.
Riprendendo la tua metafora del sistema solare, non credi che allineare tutti i pianeti ottimizzandoli per il sole possa essere tossico o meno efficiente rispetto ad allinearne solo una maggioranza? E se magari quell'evento di cui hai parlato ti avesse aiutato a staccare la testa per due giorni, permettendoti di ripartire con più forza di prima?
Può essere (a volte) che sia così. Quello che so è che non avrei avuto un’idea che ho avuto e probabilmente non mi sarei riposato come mi sono riposato e non avrei fatto questo video, ecc. Tutte azioni allineate a ciò che ritengo giusto e importante. Non lo sapremo mai cosa sarebbe successo andando. Ma ora so cosa NON sarebbe successo. Ogni tanto bisogna usare l’intuito :-)
Mi alleno ogni giorno e mangio bene ad ogni pasto. Mi sento bene e dico i No. Sono pronto a fare apply su funky ( speriamo la competizione non sia troppo alta ) ma ne dubito e sono felice così 😅😅
dove ci sta scritto che bisogna crescere? questo è un po un vizio di noi occidentali consumisti, che non si accontentano mai, che vogliono sempre di più
Potrei scrivere righe e righe di metafore e spunti su questi video, uno più cazzuto dell’altro. Ma sto ancora contando le porte dall’ultimo video🚪 Grazie per queste good vibes Iacopo, sicuramente tu sei la mela a tutte quelle barrette di cioccolato qui su UA-cam, e in generale come personaggio. ✌️spero di ribeccarti presto!
Qual è il tuo sole? 🌞
Per lavorarci insieme: funkylancers.com/
Ciao Iacopo, il valore che questi video stanno portando al mio percorso è veramente elevato. Ho appena intrapreso la strada del freelance, e praticamente ogni giorno, l'ascolto dei contenuti che crei mi aiuta a mantenere il focus, migliorare personalmente e professionalmente, ma soprattutto a fare le scelte giuste. 🍎Grazie!
Grande Nico! Che bello leggere queste parole. Buon inizio percorso e ci vediamo nei prossimi. Grazie a te 🌞
Assolutamente d'accordo, Iacopo è un faro
Ciao Jacopo me ero persa questo video. Ero un po' in crisi e questo video mi ha aiutata molto a fare chiarezza. Quanto valore che regali 🙏
Grazie Patrizia, ne sono molto felice ❤️
I nostri pensieri possono aiutarci o remarci contro. Alcune volte penso che bisogna soltanto ignorarli, dare priorità a quello che vogliamo realizzare e andare avanti.
Puoi pensare di mangiare un dolce, pensare di passare un giorno sul cellulare invece che lavorare, ma sai che questi pensieri (e queste azioni) non sono allineati con quello che vuoi, non ti porteranno là. Quindi li ignori e fai quello che devi fare o che vuoi fare.
Perché questa è la questione: siamo sicuri che non vogliamo inviare mail di outreach? Magari vogliamo di più stare sul cellulare ma appena iniziamo a scrivere, sentiamo che stiamo facendo qualcosa che ci porterà più vicini al nostro obiettivo e questo ci entusiasma.
Solitamente vogliamo fare sia l'azione "giusta" sia quella "sbagliata". Solo che la prima è più faticosa da iniziare rispetto alla seconda.
Serve fare uno switch.
Da: non voglio farlo ma lo devo fare quindi lo faccio. A: in verità lo voglio fare, devo soltanto mettermi lì e iniziare.
Esatto 🫶🏽
Prima volta che capito sul tuo canale. Complimenti al di là del contenuto di valore. Vedo che rispondi a tutti, una rarità. Uno dei pochissimi che ha capito che è giusto anche cosiderare chi commenta, è un particolare che salta all'occhio. La cura per il lavoro sotto ogni aspetto è notevole, nonostante sia presumibile che anche tu come altri creatori di contenuti possa avere un tempo da ottimizzare, non fai "tagli" da qualche parte. Ottimo
Ciao Tania! Assolutamente, ci tengo. E anzi, mi piace sempre tantissimo il confronto che si crea nei commenti! Grazie per le belle parole, spero vorrai vedere anche altri video (benvenuta!) 🌞
Impressionante come ogni tuo nuovo video intercetti il mio dialogo mentale! Questo mi fa ben sperare per il mio percorso crescita, anche se a volte mi capita ancora di cedere a delle distrazioni
Felice di intercettare i tuoi pensieri! Grazie Matteo e buon percorso (le distrazioni sono umane e normali, a volte anche piacevoli) 🌞
Incredibile la capacità che hai di verbalizzare ciò che anche io sento dentro, grazie 🙏
Fantastico, grazie Pietro 🪄
Ero al festival e speravo davvero di incontrarti, oggi ho trovato questo video su youtube.
Condivido tutto ciò che segue ed ispira il tuo ragionamento. Sebbene mi sia dispiaciuto non incrociarti, tornando a casa dal festival sono stato felice nel pensarti immerso in un tuo flow creativo e trovare poi questo video. Grazie.
Ciao Salvatore! Sai dove scrivermi, per le prossime volte. Ti auguro di trovare il tuo flow 🌞
Ciao Jacopo, grazie per la tua risposta. Stavo per scriverti io...mi hai anticipato di pochi secondi. Nulla è lasciato al caso: è il motto da tantissimi anni. Ti ringrazio per i tuoi video, in particolare, il video in cui hai consigliato il libro "La sincronicità" di Jung. Era già un paio di volte che quella parola (sincronicità) mi ronzava attorno e tu mi hai dato il via affinché lo leggessi: l'ho letteralmente divorato e poi ho lavorato su me stesso. Ti mando tanta forza e tanta energia. Ciao Salvo.
P.S
Ho scritto a Jacopo accodandomi ad un altro Salvatore, ma sono un altra persona.
Mi scuso con il primo Salvatore, ma spero che Jacopo legga lo stesso io mio commento.
Sono d’accordo in parte, a me questo atteggiamento mi ha portato a rimanere solo ..😅..grandi successi si, ma vita sociale arida, quando cambi paradigma purtroppo i tuoi amici non ti capiranno più
Questo succede perché non siete sullo stesso livello evolutivo, vedrai che tanti ti capiranno con il tempo e presto tu avrai nuovi amici più allineati con i quali potrai condividere.
Ci vuole tempo, ma arrivano.
Tu comincia a crederci 😊
Auguri
Esatto! Si vede che non erano gli amici giusti? Non sto dicendo di rinunciare agli amici comunque, assolutamente. Ma quelli veri e giusti capiscono :-)
Questa riflessione non l'avevo mai fatta prima, però concordo con quanto hai detto :) Grazie i tuoi video fanno sempre riflettere
Grande Manuel, grazie a te ❤️
Ciao Jacopo, noi ci conosciamo già e sai quanto ti stimi… credo ci siano momenti della vita in cui però devi bilanciare un po’ di priorità che, nel mio caso, ad esempio, hanno quasi la stessa importanza! Le relazioni familiari (avendo anche un bambino) per me sono fondamentali, e le posso coltivare soprattutto nel fine settimana. Ma forse questo rientra comunque nel tuo concetto di focalizzarci sulle nostre priorità, che probabilmente cambiano nelle varie fasi della vita. Comunque bel video, come sempre 😎
Assolutamente sì. Grazie Eleonora! E buon balance 🍝
Ciao Iacopo, questo è il primo video tuo che vedo, like e iscritto. ✌
Ciao Simone! Piacere e benvenuto 😃
Ciao Jacopo, offri un ottimo spunto di riflessione come al solito. Parto da un vecchio proverbio (e sue varianti):"attento quello che sogni/desideri potrebbe realizzarsi/potresti ottenerlo".
Ovviamente si riferisce al fatto che la percezione di un "qualcosa" che abbiamo nella testa di assolutamente teorico e astratto, dal momento che si materializza nella nostra realtà quotidiana potrebbe non essere così valido/piacevole per noi. Quindi si richiede di fare "attenzione" a ciò che si desidera, perché come si sa, se vuoi la bicicletta poi devi pedalare (in questo campo la saggezza popolare ha parecchi consigli da dispensare).
Sia nell'Esodo che nel Deutoronomio il desiderio non è ben visto: Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo (tra i 2 la differenza alternano la casa con la moglie per il resto il concetto è quello).
Quindi il desiderio viene visto come un peccato o un'azione disdicevole, per quanto sia solo "ipotetica". Questo termine deriva dal latino e risulta composto dalla preposizione de, che in latino ha un'accezione privativa, e da sidus che significa, letteralmente, stella. Desiderare significa quindi avvertire la mancanza delle stelle. Quindi l'esercizio di capire quale sia il nostro sole, che è di fatto una stella. ci ricongiunge alla etimologia della parola desiderio.
Secondo me la problematica legata al desiderio è che in quel momento creiamo una sorta di effetto calamita con l'oggetto o l'obiettivo desiderato e che potrebbe portarci ad ottenerlo anche a discapito di qualcun altro (sempre che non abbiamo interferenze esterne maggiori di questa forza attrattiva che creiamo).
Molti poi cadono nell'inganno del gatto: quante volte i gatti miagolano per un pezzo di cibo e quando lo ricevono, per un po' lo annusano, ma lo lasciano lì disinteressandosene continuando a miagolare per avere altro (l'essere umano non è molto diverso).
Varrebbe la pena analizzare anche la frase "«Dio ti darà ciò di cui hai bisogno, non quello che vuoi»".
Quindi l'esperienza trascendentale suprema sarebbe di affidarsi senza porsi troppi problemi più che sforzarsi o affannarsi. Forse, avere un'idea precisa del proprio talento (bellissimo un video su questo tema di Pupi Avati) o meglio, della propria vocazione, potrebbe essere un punto di partenza ma anche di arrivo.
Anche una vocazione laica, una chiamata a fare un qualcosa che ci piace, che ci fa star bene, che non ci crea conflitti con noi stessi e con gli altri, è di per se il nostro Sole ma allo stesso tempo non dovrebbe porci nelle condizioni (teoriche) di entrare nella sfera empatica e di vita di qualcun altro.
Nella mia vita, molte volte mi sono trovato a dover riflettere su queste tematiche a lavoro compiuto. Quando ho fatto scelte per desiderio (ottenendo un risultato) e quando mi ci sono trovato per vocazione. E quanto l'ambiente esterno ha interagito con e contro di me.
Ad un certo punto usi la frase "programmati per il fallimento". Un proverbio dice: "nell'acqua che non vuoi bere, ci affoghi". Una sorta di desiderio al negativo, ma intanto crei questa calamita attrattiva perché i pensieri danno energia e bisognerebbe sapere cosa pensare (desiderare o decidere cosa fare). Ma comunque dovremmo sempre fare i conti con le nostre decisioni. Ma il fallimento è uno stato mentale che nasce dalla famiglia e ce lo portiamo dietro finché non riusciamo a fare pace con noi stessi. Siamo noi a dare un valore al fallimento, conosco persone che non si rendono nemmeno conto di essere dei falliti perché passano il tempo a sminuire gli altri. Della serie: "io sono furbo e gli altri sono scemi" e circondandosi di gente simile creano il gruppetto con la quale se la raccontano finché possono muoversi in contesti a loro favorevoli. Quindi se una persona normale cresce in questi ambienti, intrisi di ignoranza e arroganza, è ovvio che la sua percezione di fallimento sarà molto alta, perché quel ruolo sociale gli è stato imposto senza un motivo reale. Ma questo influenzerà di fatto molte sue scelte. Fimo a sfociare nelle turbe psichiche, ansia, depressione, anoressia, bulimia ecc.
Secondo me siamo noi stessi il nostro stesso Sole, qualsiasi sforzo che facciamo per ottenere qualcosa potrebbe farci entrare in loop disastrosi se non siamo lucidi e sappiamo quando fermarci. A volte le cose che ci servono ci capitano senza che nemmeno ce ne accorgiamo, o abbiamo intuizioni su scelte da fare che dobbiamo saper prendere al balzo. Ma le scelte devono essere sempre in equilibrio con quello che noi siamo e non con quello che vorremmo essere perché sarà il percorso stesso a trasformarci.
Ciao Johnny ho letto tutto il tuo commento. Il pensiero che mi viene da fare sulla conclusione che hai fatto è che mi sembra che "mettere se stessi come proprio Sole" equivalga a perdere direzione... credo sia un po' sempre quella ricerca di equilibrio tra il "femminile" ed il "maschile" dentro di noi (tra virgolette perché sono concetti che vanno sganciati dal corrispettivo di genere sessuale). Quello che dici mi sembra relativo all'affidarsi, al mantenersi aperti e connessi al proprio intuito ("femminile").. dall'altra parte si perde la direzione, la concretezza ("maschile"). Secondo me una parte non esclude l'altra, vanno integrate.
@@martina.pellegrini Ciao Martina, intanto grazie per aver letto il mio commento. Cercherò di essere breve perché questo argomento ha molte possibilità di sviluppo.
La mia frase esattamente era: "Secondo me siamo noi stessi il nostro stesso Sole". Cioè abbiamo una nostra energia, una nostra identità e un nostro scopo che è insito dentro di noi. Il Sole è al centro del sistema da lui stesso influenzato e tutto il resto gli gira attorno, c'è chi ne trae vantaggio, chi ne ha svantaggio, ma il Sole rimane lì indifferente ad eclissi, piogge sulla Terra, notti (lui brilla sempre), raggi UVA, buchi nell'ozono. Non si raffredda perché questa estate eravamo a 40 gradi in Italia. Lui ha una sua utilità e la porta avanti, saranno gli altri a doversi adattare.
Quindi con questa affermazione, in risposta all'esercizio proposto da Jacopo, intendo dire (sapendo la parte negativa di questa affermazione è uno smisurato egocentrismo) che dal momento che noi sappiamo riconoscere la nostra attitudine e la coltiviamo così da poter essere utili, ci verrà riconosciuta (senza sforzo extra da parte nostra) in primis da chi è interessato a noi. Ma noi dovremmo essere pronti a capire se per noi è la persona (collaboratore) giusta ma in piena onestà intellettuale (e non per convenienza, perché il sole non scalda per convenienza, fredda chi si allontana e brucia chi si avvicina ma restando fermo). Hai presente quando le persone fanno le "vasche" in centro al sabato pomeriggio. Se vuoi vedere tutti quelli che passano, ti devi fermare in un punto e saranno loro a passarti davanti, poi se riconosci qualcuno o vuoi interagire con qualcuno lo potrai fare (se hai uno stand ad esempio). Un po' come il commerciante che aspetta fuori dal negozio e capta i curiosi cercando di convertirli in clienti (e deve avere un buon occhio per fermare le persone adatte al suo commercio). Se invece rincorri la gente (o gli obiettivi) comunque sei sotto sforzo. Sei nella fase del bisogno. Puoi raggiungere dei risultati ma ad esempio non sai se il risultato che ti sei prefissato è quello che otterrai nella realtà. La mitologia greca ci aiuta molto in questo. Quante punizioni hanno dato gli dei a chi ha osato andare oltre le proprie conoscenze/capacità peccando di presunzione quando si sarebbero potuti godere la loro condizione umana, magari già privilegiata. Pensiamo al supplizio di Tantalo (avere cibo e acqua a portata di mano e soffrire di fame e sete). Icaro che ha preferito volare troppo in alto invece che proseguire la fuga labirinto insieme al padre Dedalo (ha progettato il labirinto ed l'hanno rinchiuso dentro, ha costruito le ali per fuggire e il figlio è morto nonostante lo avesse avvertito di volare né troppo in alto, né troppo in basso). L'equipaggio di Ulisse che ha aperto per malafede la borsa con dentro i venti contrari, Sisifo, che ogni volta che portava la pietra in cima al monte, poi la vedeva rotolare rovinosamente e doveva ripetere tutto quel lavoro inutile da capo. Io posso mettere un obiettivo prioritario da raggiungere ma conosco anche tutte le variabili negative e come io reagirei ad esse? Per questo chi nasce all'interno di certi ambienti ha più vantaggi perché conosci anche i retroscena di certi percorsi. Ad esempio, se vuoi fare dei tour come artista è meglio non aver paura di prendere gli aerei (e queste fobie non te le scegli) se no limiterai di molto la tua carriera e le tue possibilità a meno che le affronterai ma questo ti porterà ansia e quindi dolore. Sempre rimanendo in musica due esempi di artisti che mi vengono in mente sono Malmsteen e i Manowar. Loro sono un ottimo esempio perché in pieno periodo grunge hanno continuato a comporre musica secondo i canoni (hard/rock metal di stampo classico, l'ho detta semplice) per il quale il progetto è nato senza scendere a compromessi di mercato al di sopra del loro standard (importante questa ultima frase). Quando hanno provato a cambiare leggermente (Eclipse e Triumph of Steel per chi conosce gli album, ma nulla a che fare col grunge ma semplicemente un piccolo tentativo di uscire dai binari), perché magari consigliati da qualche manager o per provare a diversificare la carriera, sono stati puniti sia dal loro pubblico che dal pubblico che volevano conquistare. Quindi sono subito tornati ai loro standard e sono tutt'ora in attività. Gli Iron Maiden, molto più famosi, hanno cambiato cantante (non andando più di moda gli acuti ne hanno preso un altro con un timbro in antitesi col precedente) e non solo loro ma molte altre band hanno tentato lo stesso. Sono dovuti tornare indietro. Band che riempivano gli stadi non riuscivano a suonare nemmeno nei teatri... Sono usciti dal loro sistema solare e sono entrati in quello di un altro, ma non come sole ma come pianeti. Si sono salvati perché la loro storia (e le royalties sui loro pezzi) gli ha fatto da paracadute. Altri artisti non hanno avuto questa fortuna e sono miseramente falliti (senza contare quelli che li fanno già esordire come cloni). Parlo soprattutto per esperienza personale. Nella vita i risultati che mi sono arrivati hanno avuto sempre una prerogativa: io non stavo perseguendo un obiettivo ma stavo realizzando me stesso ed ero apprezzato per quello. I fallimenti sono arrivati sempre per obiettivi (o scelte) temporanei che in quel momento dovevo/volevo perseguire ma non mi rappresentavano e che quindi anche se tutto andava bene ero comunque un pesce fuor d'acqua. Senza contare la fatica e il tempo dedicato. E prima o poi arriva il prezzo da pagare prima di tutto con noi stessi. Quindi, nel qual modo sia possibile, io e il mio obiettivo dobbiamo essere la stessa cosa. Se voglio essere un atleta di arti marziali, non devo avere come obiettivo lo stretching, ma lo stretching è parte integrante della mia vita come respirare e mangiare. Non devo pormelo come obiettivo, perché non mi pongo l'obiettivo di respirare. Posso solo decidere a che livello farlo, quanto tempo dedicargli, se farlo da solo o insieme da qualcuno, ma deve assolutamente far parte della mia vita. Ma io posso essere una persona che ha bisogno di fare stretching e me lo pongo come obiettivo ma se salto alcuni giorni pazienza. Posso essere un artista marziale che non fa sempre stretching ma perdi in performance e rischi più infortuni. A questo punto devi mettere lo stretching come obiettivo,ma diventa uno sforzo, perché nel farlo non ti appartiene (se no lo faresti senza che sia un obiettivo).
Come un gatto, fa stretching in maniera naturale perché è nella sua stessa natura fare stretching. Non se lo deve imporre. Lui non sa, in quanto gatto, che deve fare stretching, lo fa perché nel "sistema solare gatto" lo stretching è compreso di default.
Il senso del tuo messaggio tra intuito (femminile) e direzione (maschile) è giusto ma bisogna applicarlo dopo che hai scelto: sei il Sole , vuoi raggiungere il Sole o giri attorno al Sole? Il problema è che spesso siamo tutte e 3 le cose alternativamente quindi la capacità sta nel far prevalere quella che a noi porta maggior soddisfazione.
PS Senza dimenticare che anche il Sole gira intorno alla galassia (Via Lattea) e quindi anche lui è parte di un sistema ancora più grande, ma che non gli impedisce di portare avanti il suo scopo. D'altra parte è una stella. Per questo che molti artisti si definiscono stelle rispetto a quelli che vivono di luci riflessa? Però una stella deve saper auto alimentare la propria luce (interiore) quotidianamente, se no si spegne e a quel punto diventa un pianeta come tutti gli altri...
Assolutamente d’accordo. Essere accecati dai propri desideri non è cosa. Ma diciamo anche che non dobbiamo far passare il discorso di essere totalmente in balia. Avere una direzione e rimanere flessibili ai feedback dell’universo potrebbe essere una moderazione consigliabile. Avere una bussola non significa rinunciare alla sensazione (positiva) del lasciarsi andare.
Ciao Jacopo, da amante dell'astrologia (quella seria) mi piace molto la metafora del sistema solare.
Mi hai dato il boost, vado ad allenarmi e poi a studiare.
Un caro saluto
Fantastico! Questo sì che è applicare. Mi piace che ti risuoni 🌞
🌞 Ben detto, Iacopo! Scoviamo prima la nostra Stella, raggiungiamola..prendiamola e rendiamola splendente ed esclusiva mentre illumina il nostro di cammino.. E solo poi, vuoi vedere mai, se la si tratta in un certo modo, potrà divenire magari una costellazione luccicante ed inclusiva. Ma solo poi.. La Luce che ognuno di Noi porta dentro potrebbe rimanere buio per una intera Vita. Prima che occhi per vedere, occorre trovare il Coraggio di aprirli.. Ma questo è un altro discorso..
A presto, è sempre un piacere ascoltarti.
Grande Michele, parole stupende. Grazie di ❤️
Ciao Iacopo … sto cercando di andare verso tutto ciò , qualcosa già facevo nel week con costanza .
Stasera dopo le 18.30 continuo le tue lezioni …
🌞
🤟🏾🤟🏾🤟🏾
Ho messo like prima di guardare il video solo per la maglietta 😅 adesso ti ascolto, promesso!
Intenditrice! Magazzini Generali, 2010
T-shirt e location wow 🎸🤟🏻🌱
Grandi Black Rebel! ❤️
Ciao Iacopo, grazie di cuore per questo bellissimo video che oggi mi arriva proprio dritto al punto… ho carta e penna davanti per disegnare il mio sistema solare☀️ volevo chiederti, in cosa identifichi tu il tuo sole? Cioè quando dici che quel weekend sei rimasto a casa x registrare video, il tuo "sole" era quello e tutto era in funzione di quello. La tua vita chiaramente non gira intorno a registrare i video, i video sono il mezzo per onorare il tuo “vero” sole. Qual è il tuo vero sole? Cos’è che realmente, profondamente vuoi e che determina le azioni da fare per ottenerlo, tra cui registrare i video? Se penso a tutto ciò che desidero io ad esempio mi rendo conto che la prosperità economica è il mio sole. Ma non perché i soldi sono il mio “Dio”, ma perché è per mezzo di loro che realizzo ciò che è per me davvero importante.. quindi al centro ci sta quello.
Ciao Martina! Ottimo, significa che sei allineata a realizzare ciò che per te è davvero importante. Ed è già tantissimo. Sono felice che ti siano piaciuti i pensieri 🌞
Il “weekend-divertimento” come é inteso oggi (eventi, fare cose) é altamente sopravvalutato, é importante dare il proprio personale valore al divertimento, non seguire le cose perché tutti le fanno. Quanto al piegare l’universo, direi che é più come il surf, non controlli l’onda, ma impari a fluire con lei, sfruttando la sua forza a tuo favore. Ma devi donarti completamente all’onda, se sei distratto da altro ti travolge.
Mi associo a chi ha apprezzato maglietta e location 😃
Assolutamente d’accordo! Grande Giorgia, non ti sapevo fan dei BRMC ❤️
Ciao Iacopo, complimenti per il video, volevo chiederti come si fa a raggiungere questi obiettivi in un mondo dove siamo bombardati di media che distolgono continuamente la nostra attenzione? Anche a me piacerebbe tanto creare video, e so che mi dà estrema soddisfazione perché quando lo faccio e mi rendo conto di cosa ho creato con le mie mani provo una gioia immensa, eppure conscio che questo mi costerà fatica, torno sempre a guardare video su UA-cam, live su Twitch, giocare al computer e tanto altro che occupa la mia giornata. Non è per forza un male, ma mi rendo conto che vorrei tanto avere una carica tale da non fermarmi per mesi sui miei progetti, eppure questa carica svanisce ogni volta dopo poco. Consigli?
Evidentemente non lo vuoi abbastanza per fronteggiare queste distrazioni. Quindi o lavori sul volerlo di più, oppure sull’abbassare il potere delle distrazioni. Oppure giochi talmente tanto fino a “farti schifo” e poi fai un’inversione a U :-)
"Come ottenere TUTTO ciò che vuoi" ----> chi ha un minimo di esperienza di vita ed è onesto con se stesso prima che con gli altri sa che ciò non è possibile, perché sono troppe le variabili che intervengono a determinare gli eventi che non dipendono dalla volontà individuale. La verità e la realtà è che nella vita si può riuscire in molto, ma non in tutto. Così posta la questione, la trattazione del tema sarebbe onesta, concreta e realistica. Un classico esempio del fatto che non sempre tutto è possibile: desiderare ardentemente una donna e convincersi che si riuscirà sicuramente a conquistarla, quando lei, per motivi che non dipendono da noi e sui quali non possiamo influire in alcun modo, potrebbe restare totalmente indifferente a noi, se non peggio, e a quel punto volendo restare fermi nelle nostre intenzioni non potremmo che scadere in atti molesti, anche con risvolti legali. Quindi è chiaro che il titolo del video è puro clickbait e infatti all'interno di esso non si trova una risposta alla questione posta nel titolo.
I titoli devono anche abbreviare e sintetizzare un concetto. Mettiamola così: come ottenere tutto ciò che è giusto per te. Concordi che sia un titolo ragionevole? Bene: ora pensa a tutte le persone che, per una volontà di ferro, ottengono ciò che non è giusto per loro. Già ti viene voglia di ampliare il titolo precedente. Ma poi pensi: aspetta però, se l’hanno ottenuto, significa che in un certo senso era giusto. E finiamo nella filosofia infinita. Ergo: possiamo discuterne per ore, però quello è un titolo e deve essere breve. E questo video è una riflessione personale e non una lezione più approfondita alla lavagna (ne ho fatte diverse anche di quelle). Concordo quindi su ciò che dici, ma penso che sia un argomento sfumato, con implicazioni “metafisiche”. È possibile volare? È possibile leggere nel pensiero? Sviluppare abilità magiche? Diverse persone sostengono che la risposta sia sì. You can do anything, but you can’t do everything. Suona meglio in inglese.
noi pensiamo, abbiamo la presunzione di pensare che siamo artefici del proprio destino. la verità è che è tutta questione di fortuna o sfortuna. non basta volere e fare cose. non possiamo scegliere niente
Se lo dici tu :-)
👍🏻👍🏻🤩🤩!!
🌞❤️🌞
E qui ci scappa... Comprendi chi è il tuo D'io... E realizza che sei D'io
Stupendo e verissimo ❤️
I diritti sono miei😂😂😂
Perdonami ma mi sembra più una chiacchiera ego riferita su quanto tu sia bravo a fare quello che fai e che sei concentrato perennemente sul tuo corso (quindi mi pare più una marchettata), anziché dare reali spunti perché chi ti ascolti, possa scoprire questo segreto per il successo...25 min su cosa fai e su quello che mangi. Queste supercazzole, trite e ritrite...
Racconto la mia esperienza e ciò che ho visto funzionare per me, se può essere d’aiuto a qualcuno. Ho video di ore alla lavagna in cui non faccio il minimo accenno a me stesso, if you want!
P.S. comunque sono buono, ti perdono :-)
@@iacopopelagatti no ma figurati, non è necessario il perdono. È una critica, la mia... certamente non un insulto, anche se potrebbe essere percepito come tale. Proverò a dare un occhio ad altro tuo materiale.
Buone cose.
@@Morrisseye grazie per la fiducia! Mi farebbe piacere avere un tuo feedback dopo! (scherzavo per il perdono, ovviamente)
Riprendendo la tua metafora del sistema solare, non credi che allineare tutti i pianeti ottimizzandoli per il sole possa essere tossico o meno efficiente rispetto ad allinearne solo una maggioranza? E se magari quell'evento di cui hai parlato ti avesse aiutato a staccare la testa per due giorni, permettendoti di ripartire con più forza di prima?
Può essere (a volte) che sia così. Quello che so è che non avrei avuto un’idea che ho avuto e probabilmente non mi sarei riposato come mi sono riposato e non avrei fatto questo video, ecc. Tutte azioni allineate a ciò che ritengo giusto e importante. Non lo sapremo mai cosa sarebbe successo andando. Ma ora so cosa NON sarebbe successo. Ogni tanto bisogna usare l’intuito :-)
Mi alleno ogni giorno e mangio bene ad ogni pasto. Mi sento bene e dico i No. Sono pronto a fare apply su funky ( speriamo la competizione non sia troppo alta ) ma ne dubito e sono felice così 😅😅
Grande! Sai che ti stiamo aspettando 🌞
Sembra il fiume del paese dove vivo io :)
Ma dai! Dici che siamo vicini? 😃
È andata bene che al festival non c'erano i BRMC 😉
Grande! Qualcuno che ha riconosciuto la maglietta 🤟🏾
la risposta è forse...Perché la mente vuole cose che secondo lei per noi sono essenziali, ma di base ci stiamo aggrappando a sicurezze illusorie...
Di che sicurezze illusorie parli, per esempio? 🙏🏼
dove ci sta scritto che bisogna crescere? questo è un po un vizio di noi occidentali consumisti, che non si accontentano mai, che vogliono sempre di più
Cosa c’entra la crescita col consumo?
@@iacopopelagatti come fa una pianta a crescere? consuma risorse
Potrei scrivere righe e righe di metafore e spunti su questi video, uno più cazzuto dell’altro. Ma sto ancora contando le porte dall’ultimo video🚪
Grazie per queste good vibes Iacopo, sicuramente tu sei la mela a tutte quelle barrette di cioccolato qui su UA-cam, e in generale come personaggio.
✌️spero di ribeccarti presto!
Queste sono soddisfazioni! Come sta andando? 🚪
Troppo buono ❤️
Nemmeno a 2x è seguibile il video
e allora vattene da qualche altra parte e non rompere. che ne dici, amico?
@@iacopopelagatti se agli amici parli così, figuriamoci. Vado con piacere, buone cose.
@@domenicoc5877 era detto con tono amichevole 😃
Metti a 3x zi
@@RiccardoEulogi😂