Grandissimo lavoro di divulgazione, preciso nel tracciamento storico. Io aggiungerei però un elemento di riflessione. Magari il gruppo di neri X dava un apporto fondamentale nell'evoluzione del blues, magari un gruppo di bianchi in Europa dava la struttura, ma noi, oggi, non siamo quel li, quelli sono crepati. Se te nasci a New York nel 1970, bianco o nero che tu sia, sei semplicemente un americano. Se 500 anni fa avere un colore di pelle identificava gioco-forza una certa popolazione di un certo luogo e la conseguente cultura del posto, non significa che te, 500 anni dopo, sei più o meno erede di quella cultura solo perché hai la carnagione simile. Te sei nato come gli altri con gli hamburger e le patatine, quello è il tuo contesto, e sei andato a scuola o in studio negli stessi posti dove andavano tutti. Per te, americano (ma vale per tutti), il contesto culturale è identico a prescindere dalla pigmentazione. Quindi *oggi,* pensare che un Eminem o un Dr.Dre abbiano diversi diritti di accesso, o possano vantare diverse eredità culturali, è semplicemente una boiata razzista.
Sulla teoria ti do ragione, ma non dimenticare che negli states ci sono interi citta/quartieri abitati esclusivamente da bianchi o neri (vedi Harlem) nei quali si tramandano cmq culture differenti. Nel caso dell'hip pop credo sia questa la questione, non in senso stretto del colore di pelle, ma del contesto culturale in cui cresci.
@@cesaredelv Quelli sono contesti sociali che hanno connotazioni economiche. Mi vorresti dire che esiste la musica dei "ricchi" e quella dei "poveri"? Allora che facciamo, che se col primo disco diventi ricco non ti è più concesso fare la musica dei poveri? L'arte è come la tecnologia. Applausi a chi la inventa ma poi è di tutti. Puoi tracciare socialmente, culturalmente e storicamente tutto quello che ti pare, e fa bene avere un'educazione a riguardo, ma arrivare a dire che la fruizione della cultura è ad appannaggio di un gruppo qualsiasi, ripeto, è una boiata razzista. Il concetto stesso di "appropriazione culturale" è razzista.
@@ChristianIce Non mi mettere "in bocca" parole e concetti che non ho esposto. Tu hai espresso un concetto sul quale mi trovo assolutamente in accordo, ma esistono comunque grandi differenze culturali tra stati/città/e singoli quartieri americani e queste danno apporti e influenze diverse alla musica. Tutte le altre considerazioni che hai fatto al mio commento con c'entrano nulla con il mio pensiero. Io ho risposto al tuo commento su "tutti mangiano lo stesso hamburger". Su questo io non generalizzerei troppo, perché a chicago o miami credo che mangerai due hamburger ben diversi e gli artisti di quelle città, influenzeranno la musica in maniera diversa e ognuno si sentirà "padre" di qualcosa.Questo era ciò a cui mi riferivo.
«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». Credo che il tuo punto di vista sulle influenze sia talmente giusto da fondersi proprio con le parole di Lavoisier.
Di questo argomento ne sto parlando in questo periodo con i miei alunni della scuola primaria! So che può sembrare folle, ma già dalle elementari io voglio che dalle loro orecchie passi di tutto e tu sai bene perché. La loro curiosità rispetto alla nascita del blues, del jazz e del rock’n’roll mi ha spinto a fare ricerche su diversi libri cercando poi il modo di rendere il discorso semplice e intellegibile a dei bambini. Mi sono ritrovato in un ginepraio. Sto semplificando molto partendo dalla schiavitu, dalle work songs e tendenzialmente sto facendo intendere che il blues ha derivazione nera. Però poi da lì, non se ne esce. È tutto un guazzabuglio di influenze; quindi ho deciso in maniera un po’ tranchant (per fare un po’ di ear training che è l’obiettivo principale delle lezioni) di cercare di distinguere i brani che hanno più influenze blues da quelli che hanno più influenze europee. Senza andare a impelagarmi nella paternità nera o bianca dei generi. Insomma, questo video è capitato a fagiolo e ti ringrazio per il lavoro che fai. Spero anche io, nel mio piccolo, di seminare bene per il futuro.
Questa è una lezione. Esemplare. Sarebbe da portare il format a scuola per avere una adeguata educazione e contestualizzazione del concetto di musica. Neanche a dirlo quanto questi contenuti siano quella TV culturale che ormai manca da troppo e forse non tornerà più. Ben tornato su UA-cam. Purtroppo sul viola nonostante l'abbonamento sono orari incompatibili con il lavoro. Felice di riavere contenuti periodici! Grazie. E abbiamo sempre una birra in sospeso! ❤❤
Ciao Enrico, raramente scrivo su UA-cam ma visto l'argomento non posso fare a meno di condividere con voi una mia esperienza. Qualche mese fa mi è stato chiesto di fare un incontro presso un centro culturale di Monza sulla storia ed evoluzione della musica Rock, sapevo già molto ma quando per mie necessità ho dovuto consultare dei libri e approfondire l'argomento ho fatto delle scoperte che mai avrei pensato e credo che le persone dovrebbero ascoltare quello che dici perché spesso sento molte opinioni su questioni storiche della musica dove non parla la cultura ma l'ignoranza, ascoltare leggere informarsi, fermarsi per riflettere e poi magari dare opinioni, opinioni per aprire la mente. Grazie Enrico ti seguo sempre con grande stima e rispetto.
Ciao Enrico interessante e esplicativo questo tuo video come ogni altra cosa che proponi sul tuo canale Twich sia per quanto riguarda le tue proposte musicali attuali sia per quanto riguarda la presentazione di album imperdibili di cui commenti in modo veramente esauriente e con un linguaggio semplice ma allo stesso tempo sempre coinvolgente sulle tracce di ogni singolo album sia delle descrizioni sui particolari di come quell'album e' stato creato ho divagato un po' ma ci tenevo a farlo per farti i complimenti per il lavoro che stai facendo sempre e veramente coinvolgente e da cui traspare la tua passione la tua conoscenza approfondita della MUSICA!!! Grazie mille! 👊
Ragionamento direi perfetto (anche storicamente) e conferma, se ce ne fosse stato bisogno, ciò che ho sempre pensato, ovvero che la musica (come l'arte in genere) è una continua evoluzione che parte da un suono primordiale per poi, via via, diventare una forma di comunicazione in continuo sviluppo tramite le varie influenze, le commistioni, l'evoluzione tecnica e un mucchio di altri fattori che sarebbe lungo andare a riportare integralmente. Dire che "un'etnia ha inventato..." l'ho sempre ritenuta una puttanata: bianco o di colore che tu sia, per fare un esempio banale e quasi a caso, se vivi sulle sponde del Mississippi quella è la musica che si diffonde e che viene suonata salvo poi che ognuno vi aggiunge del suo. E poi qualcun altro ancora del suo ad libitum, dando nuove codifiche e "creando" (rigorosamente tra virgolette) nuovi generi e stili.
Un iteressante punto di vista sul continuo melting pot di influenze musicali che è ed è stata la musica lungo tutta la sua storia. Esposizione, come al solito, chiara e puntuale dalla quale trarre molti spunti per andare ad approfondire l'argomento. Grazie Enrico
Io non ho mai pensato che un genere musicale spuntasse all'improvviso, ho sempre pensato che la musica fosse un divenire fortemente contaminato dalla cultura associata ad essa e dall'ambiente, credo che però ci siano stati artisti che hanno fatto fare uno switch che ha determinato un leggero cambiamento del genere di appartenenza e che sia stato comunque fondamentale nell'evoluzione della musica in generale. Quindi si è uno sviluppo che arriva grazie da un movimento preesistente , ma le menti più illuminate hanno contribuito a far fare alla musica un passo in più a seconda del genere. Scoprire le radici di tutto è sempre molto affascinante, bel video Enrico!
Grande riflessione e grandissimo tema. Contaminazioni e influenze, nella musica così come in tutti gli altri ambiti della conoscenza umana. Ho apprezzato molto la trattazione lucida e pulita, lontana delle ottuse (e nauseanti) istanze "woke" dei giorni nostri. Grazie.
Bellissimo video, io sono sempre stato del parere semplicistico, che i neri hanno inventato la musica e noi bianchi il modo di farla, ma da questo tuo discorso deduco, che non è cambiato nulla ed ha ancora oggi così. Infatti le varie etichette sono spesso e volentieri stupide, esempio palese è anche un genere come il Grunge dove ogni band ha influenze diverse più metal o più punk o alterntive rock. Non esiste davvero il Grunge e così ogni genere, infatti preferivo più il modo di lavorare di Rocksound che non diceva il genere della band ma le affinità sonore. Un peccato che la Trap venga snobbata, e tanta musica moderna venga snobbata, se venisse raccontata come hai raccontato te oggi, si capirebbe anche molto del contesto sociale e politico di oggi.
Grazie Enrico per tutti questi nuovi contenuti su YT. La qualità è altissima e spero aiutino a diffondere il tuo lavoro come merita. Per il resto, tutti su Twitch, si scarica al volo e non costa niente!
Tanta stima per Silvestrin. Divulgatore musicale tra i migliori in Italia e non solo. Preparato anche su argomenti di attualità che vanno al di fuori della sfera musicale. Spero che prima o poi possa parlare di quel genio demiurgo che ha cambiato per sempre i miei ascolti musicali: Aphex Twin 😊
È bello che tu sia tornato a fare video del genere e che li faccia proprio su UA-cam, per l'unico motivo che nelle 2 ore di live fai, generalmente, talmente tante cose che è difficile mettere in piedi un discorso coerente e approfonditosu di un certo argomento (nonostante tu lo abbia fatto spesso anche su Twitch). Nonostante la degenerazione degli ultimi tempi UA-cam rimane un canale straordinario per fare divulgazione.
Fondamentale contributo quello del ricercatore Alan Lomax che all'epoca registrò qualunque cantastorie nel Delta del Mississippi. Grazie a lui le voci di Son House, Blind Willie Johnson, Reverendo Gary Davis, Blind Willie McTell e gli altri hanno avuto una collocazione importante nella storia della musica e grazie a questo, i musicisti hanno potuto ascoltare, assorbire e evolvere la musica attraverso i decenni. Tutto è un rimando a qualcosa, dove peschi peschi. Se analizziamo il country, senza ombra di dubbio, la figura che più viene in mente e che ne è la perfetta accezione è Hank Williams Sr. Ma anche lui ha ovviamente "strizzato l'occhio" a tutti i musicisti sopra citati, nonchè a una certa tradizione europea che hai perfettamente descritto nel video. Ciao Enri, un contenuto interessantissimo!!!!
Ciao Enrico, sono contento come altri che hai riaperto i commenti. Quello che porti avanti in termini di divulgazione e scoperta musicale è importante e unico in Italia. Detto questo vorrei entrare nell'argomento specifico. Sono d'accordo in lina di principio a riportare - con modalità da definire, ma dirò più avanti - i fan al centro del discorso musicale. Tuttavia, come li distingui i fan dagli occasionali ad un concerto? Come fai a dargli i biglietti a poco prezzo in un mercato altamente bagarinizzato dove l'acquisto è falsato dai bot? Come li metti lì davanti? E l'abbonamento mensile a >20 euro è ormai anacronistico perché anche il fan s'è abituato: tu stesso lo hai detto citando l'esperienza radiohead in un video di qualche tempo fa. E allora prendiamo la proposta di Kanye [che così come dice lui è di fatto una resurgence della pirateria dato che il cinema ha modello di erogazione del contenuto centralizzato] e quella di Dickinson e ne facciamo una crasi? Perché non fare in modo che chi compra la copia fisica abbia dei vantaggi? Tipo che il costo del disco ti venga scontato all'acquisto del biglietto per un live ad esempio. O che possa avere una precedenza sui bot...
Ciao Enrico, seguo il tuo canale da pochissimo, i tuoi contenuti sono molto interessanti, soprattutto da come li esponi in maniera molto dettagliata e il tuo "brio" non manca mai. Hai buone idee perseguite con energia, intelligenza e determinazione. Ancora complimenti, grazie😉
Questa è Divulgazione musicale. Con la D maiuscola. Da queste tue intelligenti e lucide considerazioni puó scaturire un dibattito davvero interessante. Ben fatto Enrico.
Appropriazione culturale è vuoto motto dei nostri tempi. Da sempre la cultura è contaminazione e diffusione. Si possono individuare dei momenti salienti, delle epoche, ma dire che un determinato aspetto culturale appartiene solo ad un popolo , inventato da un popolo e che non può essere usato da altri (pena l’appropriazione di cui sopra) è ridicolo. Gli afroamericani in questo caso dovrebbero essere orgogliosi che un genere musicale come l’hiphop, rinchiuso all’inizio solo all’interno della comunità nera, sia esploso a livello mondiale. Denunciando quanto tale genere sia potente.
Se Eminem è il miglior M. C. Usa, tranquillamente Silvestrin è il miglior DIVULGATORE MUSICALE nostrano , al netto dei bias del pensiero comune, e di discriminazioni "accademiche" di sorta. Applausi, grande Enrico, in un paese normale faresti divulgazione e cultura su una TV nazionale (.. magari proprio YT, fra un po di anni, sarà al pari di una TV 😉)
Hai esattamente colto il punto e non ti sei fermato all' attribuzione delle paternità: la Musica é un fluido come lo sono le Idee.. Ne parlavo con un amico musicista di Colore e notavamo come un apparente paradosso fosse sufficientemente esplicativo: Jimi Hendrix e Eminem ! Rispettivamente hanno scosso ambienti musicali che in quel determinato periodo erano dominati da un etnia diversa dalla loro.. Gran bel Video Complimenti !
Ciao Enrico sono un utente che segue Rinaldo da i suoi albori, ma conosco anche te da quando facevi Tv, visto che siamo quasi coetanei. Sono un musicista (un bassista nello specifico), ma soprattutto un cultore della musica. Non sapevo avessi un canale, ma subito averlo saputo ti ho seguito. Ho seguito questo video con molto interesse e devo dire che la penso esattamente come te. Bene abbiamo due cose in comune: il Milan e la musica, ci sono ottimi presupposti per tenerci in contatto. Buon lavoro.
Ciao,complimenti per tutto quello che stai facendo!La cultura musicale è un fondamento della vita,almeno quella mia.Detto questo,sinceramente,non ne farei un discorso di bianco nero o altro,ma un godere di influenze svariate fuse da geni che ne hanno costruito un genere.Questa per me è la musica.Grazie ancora
Mi aggiungo ai complimenti e mi permetto di consigliare la visione della serie di film The Blues di Scorsese. In uno di questi, viene fatta una indagine nell'Africa occidentale alla ricerca delle radici del blues; se ne può sentire qualche vago eco, ma la differenza sostanziale è che quella africana è una musica prettamente modale.
Una splendida disamina. L'evoluzione della musica che si evince dagli stessi generi che nel tempo sono andati a comporla si può ben vedere anche operando una sorta di "ingegneria inversa": si inizia ascoltando un certo genere e lo si decostruisce appassionandosi così a vari altri generi. Si può iniziare dall'Heavy Metal e scendere all'Hard Rock, al Progressive Rock e al Rock e da lì partire per scoprire il blues, il jazz, il folk e la classica per poi riproiettarsi di nuovo in avanti per scoprirne le varie derive elettroniche. Alla fine la musica è un viaggio e più si esplorano nuove strade e più ne si comprende la sterminata geografia, fermo restando la componente emotiva e soggettiva che fa amare di più o di meno un genere rispetto ad un altro.
Ciao grazie per esserti espresso in modo cosi' chiaro su un tema cosi delicato ed importante. avrei molte cose da dire, senza ovviamente contraddire la tua conclusione. Penso che faro un video dove rispondero' a diversi punti. A mio avviso ci sono alcuni chiarimenti da fare. Grazie
Enrico, il video è apprezzabile per molti aspetti, e, da tecnico, lo ritengo corretto anche nelle conclusioni tratte, però vorrei far presente che sia il titolo che una frase detta verso l'inizio sono un po' fuorvianti, alla luce degli studi etnomusicologici e di musicologia transculturale: in italiano la "musica popolare" è da riferirsi unicamente alle tradizioni orali, mentre quella che in lingua inglese si chiama "popular music" non è possibile tradurla in modo letterale, altrimenti si equivoca. Equivoci in tal senso sono frequenti anche nelle nostre leggi: immagina destinare fondi pubblici a ciò che è pop (ricompreso nella più ampia categoria "popular music") pensando di sostenere invece la "musica popolare" (e quindi chi porta avanti le pratiche delle antiche tradizioni orali rimane a bocca asciutta).
24 minuti incollato al telefono complimenti video interessantissimo, ridurre tutto alle squadre o questo o quello senza capire come le influenze e la trasformazione di un genere musicale e non solo, la morte di tutte le discussioni.
Ciao Enrico, non essendo io uno storico di genere, mi domando se anche la musica britannica del '600 non sia stata frutto di contaminazioni precedenti, magari provenienti da altre parti del mondo non europeo, di cui si sono perse le tracce. In ogni caso, si tratta sempre di Darwinismo musicale, hai ragione. Se poi l'essere umano la smettesse di dividere il mondo in colori diversi, forse staremmo tutti un pò meglio dentro un'utopia...
L’America è una sorta di terra promessa in cui si sono innestati linguaggi venuti da tutte le parti del pianeta e costretti a convivere hanno preso l’uno dall’altro generando così quella che definiamo Musica Moderna che poi ha condizionato di ritorno Il linguaggio dei musicisti del resto del mondo.E’ una questione molto affascinante e sono contento che tu la abbia affrontata dal punto di vista della ricerca musicale.
So quanto ti sia costato riaprire la sezione commenti. Hai fatto bene a chiuderla ai tempi e sicuramente se hai deciso di riaprirla avrai ponderato bene la scelta e a noi non può che far piacere 😊. Quanto al tema, fonte di varie discussioni, sono d'accordo con te non esistono invenzioni, solo continui scambi, incontri, contaminazioni, evoluzioni, esperimenti. Le radici nere, ma anche quelle balcaniche, arabe, ebraiche hanno permesso già alla musica bianca europea di evolversi numerose volte. Una canzone medievale bellissima, divenne la melodia ebraica da cui partí il compositore Smetana per la sua Moldava. Bela Bartok studió tanti canti popolari folk e li rielaborò nelle sue composizioni classiche e "alte". Il flamenco è un misto di radici indiane (quelle da cui vengono i veri gitani) e anche arabe. Ricordo un bellissimo esame universitario (Civiltà musicale afroamericana) che andava ad analizzare le radici culturali, sociali e sonore di jazz e blues, e quanto fossero piene di accenni ad altre canzoni popolari. Così come ricordo tanti aneddoti di musicisti che furono ispirati da generi apparentemente lontani (Dave Grohl ha più volte sottolineato che il modo che aveva di suonare la batteria nei Nirvana derivava da ascolti di Disco Music nera). Quello che i bianchi hanno fatto, per ovvie dinamiche storico politiche, è stato semplicemente poter utilizzare in molti casi certi generi e renderli commerciabili, appetibili per le radio e una massa più ampia. Elvis o Eminem, seppure figure diverse, hanno portato in classifica ciò che la black community suonava già in locali sgangherati (il rock blues delle origini) o era limitato principalmente ai ghetti neri di New York o Los Angeles. E così tanti artisti in mezzo e tanti ancora dopo. Justin Timberlake ha costruito i suoi successi grazie alle produzioni R'n'b di Timbaland, ispirato da Usher, e così via all'infinito. Per questo la chiusura mentale non ha senso nella musica (ma nell'arte in generale), perché la contaminazione è la base di tutto.
Nel film (non bellissimo) biografico su Jerry Lee Lewis, la definizione di "rock n roll" viene riassunta in modo ultra diretto (e con evidente necessità cinematografica) con questa battuta detta da un vecchio pianista bluesman nero ad un Jerry Lee bambino: "Se metti insieme una mano sinistra nera, ed una mano destra bianca, ottieni il Rock N roll". La frase secondo me è molto bella e d'impatto, perfetta per il film, e forse riassume bene quello che hai detto: contaminazione, influenze reciproche, il classico "1+1 fa 3" e non 2 perché il risultato delle contaminazioni va sempre oltre la somma della mera origine delle singole influenze. Nel pianoforte rock la mano sinistra è quella ritmica, quella percussiva, che può in modo semplificato rappresentare la "tribalità" della musica di origine africana, mentre quella destra è quella melodica e potenzialmente virtuosa, quindi tecnicamente allenata e melodicamente "colta", ovvero di origine bianca, ed europea. Due scuole, due origini, due culture, due mondi che si fondono e nel corso di decenni e decenni diventano una cosa sola. Bellissimo. Alla faccia di chi ci vuole chiusi e isolati nelle nostre "tradizioni", che a loro volta, banalmente, non esistono in quanto tali. Grazie per il video Enrico, non si finisce mai d'imparare.
@@EnricoSilvestrinTV Grazie! ^___^ Poi vai a vedere certa trap italiana, che "si ispira" a quella americana, e produce un clamoroso 1+1=0,5... Non 0 perchè certi beat di certi pezzi trap italiani sono molto fighi. ^___^
Teoria personalissima: certamente ci sono generi ab origine bianchi o neri, poi ci si infetta a vicenda e vabbè Direi però che nel mondo della musica pop (nel senso di musica popolare) per come questa veniva intesa prima dei generi rigorosamente neri come l’hip hop, l’uso di strumenti tipici (basso chitarra batteria etc) è di chiara derivazione blues e jazz ma poi è stata zanzata dai bianchi Anzi, azzardo a dire che l’origine di gran parte del pop rock e metal tra anni Settanta e Ottanta sta nello stesso miscuglio tra generi tutti succedanei della musica nera Quindi secondo me il problema non è se la musica pop (almeno quella più vecchia) sia nera (in gran parte sì), ma se il concetto americano di musica pop può storicamente estendersi anche ad altri paesi Esempio: la musica “pop” italiana prima del grande contagio americano (coincidente col boom economico) era di chiara derivazione classica (la musica orchestrale sanremese viene dalle romanze, o da altra tradizione folk non afroamericana), quindi altro che musica nera Se poi oggi Ramazzotti fa un singolo, sarà invetibaile l’impostazione ‘rock’ (e quindi nera) Ma se la pausini fa un singolone melodico, si torna alle romanze da salotto, non so se mi spiego
Complimenti Enrico per il tuo lavoro di divulgazione. Interessante la questione che dicevi delle registrazioni (penso ad esempio al film American Epic Sessions, o anche al fumetto che era uscito sui I Lomax)
Vernon Dalhart, Carter family, Roy Acuff, Jimmie Rodgers, Bob Willis, sono molto appassionato di un po'tutta l'oldtime music, pensare a cosa si faccia passare per country oggi...
Penso che la musica popolare, a partire dal XX secolo non sia né bianca né nera. Semplicemente è nata dall’incontro delle culture musicali europea, quella dei colonizzatori bianchi del Nuovo Mondo, e gli spiritual, poi evoluti nei worksong portata dagli schiavi africani deportati in Nord America. Questo guazzabuglio di suoni si è evoluto prima nel ragtime, poi nel dixieland e nel blues. Blues che dovrebbe essere il papà del jazz e del rock, e dei loro relativi sottogeneri. Mi scuso per la semplicizzazione ma dai miei studi l’evoluzione della musica popolare è quella sopra descritta.
Interessante. Condivido tutto ciò. Interessante è stato, da parte mia, approfondire le origini del rock n roll.. Su you tube ho trovato brani, addirittura degli anni 30 che in pratica avevano in nuce quel genere.
Da appassionato di scacchi vedo analogie con il mondo degli scacchi. Gli scacchi sono da sempre materia per indiani russi e americani...eppure il piu volte campione del mondo nonché tutt ora più forte al mondo è magnus carlsen che é norvegese...vedo un' analogia col discorso su eminem
Volendo si potrebbe parlare di Inni metodisti inglesi cantati e "svisati" anche da cantanti neri: il principio di Lutero per cui "perché il diavolo deve avere tutte queste belle melodie?" E da lì ci portiamo totalmente fuori dalla divisione occidentale Sacro/Profano.
Ciao son l' amico del prete. Sei un mostro di cultura musicale e di dialettica e da quando ti seguo mi hai dato strumenti nuovi per comprendere meglio questa contemporaneitá musicale e quindi sociale. Peccato che sei permaloso e se uno poco poco ti critica ce vai in puzza e banni. Pero io non sono rancoroso quindi continuerò a seguirti, anche dall' altra parte. Un abbraccio
Ho sempre pensato che gli li USA siano stati un grande calderone di musica europea e africana, la prima più armonica, la seconda più ritmica. Un continuo rimescolamento di carte, un fenomeno culturale di portata immensa. In ogni caso, stando all'argomentazione iniziale, non va dimenticato che ad oggi il 60% degli statunitensi è bianco, mentre solo il 12% è nero, quindi è 5 volte più probabile, che la 'superstar' di turno sia bianca.
Ma tutto il sistema temperato ha origini bianche sin dal tetracordo.... però ci sarebbe da fare una considerazione sul largo uso della pentatonica in USA anziché muoversi su un sistema diatonico europeo(chi ha detto i cinesi delle ferrovie?! ahahah). Il contributo che i neri o afro o che dir si voglia hanno dato alla musica contemporanea è "il ritmo",le varie figure ritmiche!!
Tra le contaminazioni avrei aggiunto come influenza popolare non come sound ma come stile vocale il bel canto italiano(ma cpaisco che se si andasse sempre piu indientro non basterebbero 23 minui) che è stato fondamentale nei primi decenni per i crooner. Sinatra e altri senza il bel canto non sarebbero magari esistiti. Anche in elvis c'è stata poi una progressione del bel canto come è avvenuta per i vari sound e stili che hai elencato.
Sei un pozzo di sapere musicale. Peccato solo che i contesti presenti a livello nazionale non siano favorevoli alla diffusione di massa di questi contenuti.
Pensate se Cristoforo Colombo fosse sbarcato in nordamerica e gli italiani avessero avuto l'influenza degli inglesi sulla musica americana. A quest'ora ci sarebbe la tarantella blues, la tarentella folk...etc😅
Ciao Enrico!!! Gli afroamericani hanno salvato l'america anche dal punto di vista spirituale. Cmq il melting pot Il meticciato é fondamentale per l'evoluzione stilistica e di linguaggi.
Tutto vero ma ad Eminem , Snoop Dog o altri preferisco i Beasty Boys che hanno inventato almeno 3 o 4 generi che si sono suonati a partire da 30/35 anni fa ad oggi. Magari anche perché non erano solo MC..
Li preferisci ma non li sai scrivere Non hanno inventato nulla Comunque. Sono solo stati enormi. Ma a livello di invenzione nulla che non avessero già fatto i Run-DMC. Infatti, se devi qualcosa a qualcuno, forse la devi a Rick Rubin.
@@EnricoSilvestrinTV beh,il correttore del telefono mi punisce sempre.. Personalmente, certo hardcore che poi ha preso piede negli anni '90 non riesco a farlo risalire ad altri. Verissimo che i Run Dmc e poi i Public Enemy, tramite collaboratori con gruppi rock e metal hanno aperto un canale..ma Eminem non lo reggo,mi dispiace. Avrà ragione Dre..
Lo so che è una rottura di coglioni, ma finalmente hai ripristinato i commenti, grazie. Un “famoso” musicologo sostiene che, come affermi anche tu, i generi musicali non nascono da un giorno all’altro ma si cristallizzano nel tempo. A me piace pensare alla molecola dell’acqua due parti di H e una di O, possiamo dire che l’acqua esiste grazie all’idrogeno? Si, ma solo combinato con l’ossigeno.
La musica è nera perchè lo siamo tutti, almeno in origine. Proveniamo tutti dallo stesso continente e, per quanto mutati geneticamente, siamo tutti "neri".
Grandissimo lavoro di divulgazione, preciso nel tracciamento storico.
Io aggiungerei però un elemento di riflessione.
Magari il gruppo di neri X dava un apporto fondamentale nell'evoluzione del blues, magari un gruppo di bianchi in Europa dava la struttura, ma noi, oggi, non siamo quel li, quelli sono crepati.
Se te nasci a New York nel 1970, bianco o nero che tu sia, sei semplicemente un americano.
Se 500 anni fa avere un colore di pelle identificava gioco-forza una certa popolazione di un certo luogo e la conseguente cultura del posto, non significa che te, 500 anni dopo, sei più o meno erede di quella cultura solo perché hai la carnagione simile.
Te sei nato come gli altri con gli hamburger e le patatine, quello è il tuo contesto, e sei andato a scuola o in studio negli stessi posti dove andavano tutti.
Per te, americano (ma vale per tutti), il contesto culturale è identico a prescindere dalla pigmentazione.
Quindi *oggi,* pensare che un Eminem o un Dr.Dre abbiano diversi diritti di accesso, o possano vantare diverse eredità culturali, è semplicemente una boiata razzista.
Riflessione importante e che condivido pienamente
Oggi deve essere questo. Il fatto che invece si ragioni come nel 1940 la dice lunga
Esatto, riflessione importantissima. Grazie 👍
Sulla teoria ti do ragione, ma non dimenticare che negli states ci sono interi citta/quartieri abitati esclusivamente da bianchi o neri (vedi Harlem) nei quali si tramandano cmq culture differenti. Nel caso dell'hip pop credo sia questa la questione, non in senso stretto del colore di pelle, ma del contesto culturale in cui cresci.
@@cesaredelv
Quelli sono contesti sociali che hanno connotazioni economiche.
Mi vorresti dire che esiste la musica dei "ricchi" e quella dei "poveri"?
Allora che facciamo, che se col primo disco diventi ricco non ti è più concesso fare la musica dei poveri?
L'arte è come la tecnologia.
Applausi a chi la inventa ma poi è di tutti.
Puoi tracciare socialmente, culturalmente e storicamente tutto quello che ti pare, e fa bene avere un'educazione a riguardo, ma arrivare a dire che la fruizione della cultura è ad appannaggio di un gruppo qualsiasi, ripeto, è una boiata razzista.
Il concetto stesso di "appropriazione culturale" è razzista.
@@ChristianIce Non mi mettere "in bocca" parole e concetti che non ho esposto. Tu hai espresso un concetto sul quale mi trovo assolutamente in accordo, ma esistono comunque grandi differenze culturali tra stati/città/e singoli quartieri americani e queste danno apporti e influenze diverse alla musica. Tutte le altre considerazioni che hai fatto al mio commento con c'entrano nulla con il mio pensiero. Io ho risposto al tuo commento su "tutti mangiano lo stesso hamburger". Su questo io non generalizzerei troppo, perché a chicago o miami credo che mangerai due hamburger ben diversi e gli artisti di quelle città, influenzeranno la musica in maniera diversa e ognuno si sentirà "padre" di qualcosa.Questo era ciò a cui mi riferivo.
«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». Credo che il tuo punto di vista sulle influenze sia talmente giusto da fondersi proprio con le parole di Lavoisier.
Di questo argomento ne sto parlando in questo periodo con i miei alunni della scuola primaria! So che può sembrare folle, ma già dalle elementari io voglio che dalle loro orecchie passi di tutto e tu sai bene perché. La loro curiosità rispetto alla nascita del blues, del jazz e del rock’n’roll mi ha spinto a fare ricerche su diversi libri cercando poi il modo di rendere il discorso semplice e intellegibile a dei bambini. Mi sono ritrovato in un ginepraio. Sto semplificando molto partendo dalla schiavitu, dalle work songs e tendenzialmente sto facendo intendere che il blues ha derivazione nera. Però poi da lì, non se ne esce. È tutto un guazzabuglio di influenze; quindi ho deciso in maniera un po’ tranchant (per fare un po’ di ear training che è l’obiettivo principale delle lezioni) di cercare di distinguere i brani che hanno più influenze blues da quelli che hanno più influenze europee. Senza andare a impelagarmi nella paternità nera o bianca dei generi. Insomma, questo video è capitato a fagiolo e ti ringrazio per il lavoro che fai. Spero anche io, nel mio piccolo, di seminare bene per il futuro.
Questa è una lezione. Esemplare. Sarebbe da portare il format a scuola per avere una adeguata educazione e contestualizzazione del concetto di musica. Neanche a dirlo quanto questi contenuti siano quella TV culturale che ormai manca da troppo e forse non tornerà più.
Ben tornato su UA-cam. Purtroppo sul viola nonostante l'abbonamento sono orari incompatibili con il lavoro. Felice di riavere contenuti periodici! Grazie. E abbiamo sempre una birra in sospeso! ❤❤
Ciao Enrico, raramente scrivo su UA-cam ma visto l'argomento non posso fare a meno di condividere con voi una mia esperienza.
Qualche mese fa mi è stato chiesto di fare un incontro presso un centro culturale di Monza sulla storia ed evoluzione della musica Rock, sapevo già molto ma quando per mie necessità ho dovuto consultare dei libri e approfondire l'argomento ho fatto delle scoperte che mai avrei pensato e credo che le persone dovrebbero ascoltare quello che dici perché spesso sento molte opinioni su questioni storiche della musica dove non parla la cultura ma l'ignoranza, ascoltare leggere informarsi, fermarsi per riflettere e poi magari dare opinioni, opinioni per aprire la mente.
Grazie Enrico ti seguo sempre con grande stima e rispetto.
Ciao Enrico interessante e esplicativo questo tuo video come ogni altra cosa che proponi sul tuo canale Twich sia per quanto riguarda le tue proposte musicali attuali sia per quanto riguarda la presentazione di album imperdibili di cui commenti in modo veramente esauriente e con un linguaggio semplice ma allo stesso tempo sempre coinvolgente sulle tracce di ogni singolo album sia delle descrizioni sui particolari di come quell'album e' stato creato ho divagato un po' ma ci tenevo a farlo per farti i complimenti per il lavoro che stai facendo sempre e veramente coinvolgente e da cui traspare la tua passione la tua conoscenza approfondita della MUSICA!!! Grazie mille! 👊
Grazie a te
Ragionamento direi perfetto (anche storicamente) e conferma, se ce ne fosse stato bisogno, ciò che ho sempre pensato, ovvero che la musica (come l'arte in genere) è una continua evoluzione che parte da un suono primordiale per poi, via via, diventare una forma di comunicazione in continuo sviluppo tramite le varie influenze, le commistioni, l'evoluzione tecnica e un mucchio di altri fattori che sarebbe lungo andare a riportare integralmente. Dire che "un'etnia ha inventato..." l'ho sempre ritenuta una puttanata: bianco o di colore che tu sia, per fare un esempio banale e quasi a caso, se vivi sulle sponde del Mississippi quella è la musica che si diffonde e che viene suonata salvo poi che ognuno vi aggiunge del suo. E poi qualcun altro ancora del suo ad libitum, dando nuove codifiche e "creando" (rigorosamente tra virgolette) nuovi generi e stili.
Mammamia Silvestrin , ma perché non ti mettono , su rai 1 in prima serata a parlare di musica, grazie per questo racconto e spunti di riflessione.
... perché la verità fa male al potere costituito.
Un iteressante punto di vista sul continuo melting pot di influenze musicali che è ed è stata la musica lungo tutta la sua storia. Esposizione, come al solito, chiara e puntuale dalla quale trarre molti spunti per andare ad approfondire l'argomento.
Grazie Enrico
Io non ho mai pensato che un genere musicale spuntasse all'improvviso, ho sempre pensato che la musica fosse un divenire fortemente contaminato dalla cultura associata ad essa e dall'ambiente, credo che però ci siano stati artisti che hanno fatto fare uno switch che ha determinato un leggero cambiamento del genere di appartenenza e che sia stato comunque fondamentale nell'evoluzione della musica in generale. Quindi si è uno sviluppo che arriva grazie da un movimento preesistente , ma le menti più illuminate hanno contribuito a far fare alla musica un passo in più a seconda del genere. Scoprire le radici di tutto è sempre molto affascinante, bel video Enrico!
Grande riflessione e grandissimo tema.
Contaminazioni e influenze, nella musica così come in tutti gli altri ambiti della conoscenza umana.
Ho apprezzato molto la trattazione lucida e pulita, lontana delle ottuse (e nauseanti) istanze "woke" dei giorni nostri.
Grazie.
Bellissimo video, io sono sempre stato del parere semplicistico, che i neri hanno inventato la musica e noi bianchi il modo di farla, ma da questo tuo discorso deduco, che non è cambiato nulla ed ha ancora oggi così.
Infatti le varie etichette sono spesso e volentieri stupide, esempio palese è anche un genere come il Grunge dove ogni band ha influenze diverse più metal o più punk o alterntive rock.
Non esiste davvero il Grunge e così ogni genere, infatti preferivo più il modo di lavorare di Rocksound che non diceva il genere della band ma le affinità sonore.
Un peccato che la Trap venga snobbata, e tanta musica moderna venga snobbata, se venisse raccontata come hai raccontato te oggi, si capirebbe anche molto del contesto sociale e politico di oggi.
Grazie Enrico per tutti questi nuovi contenuti su YT. La qualità è altissima e spero aiutino a diffondere il tuo lavoro come merita. Per il resto, tutti su Twitch, si scarica al volo e non costa niente!
Tanta stima per Silvestrin. Divulgatore musicale tra i migliori in Italia e non solo. Preparato anche su argomenti di attualità che vanno al di fuori della sfera musicale. Spero che prima o poi possa parlare di quel genio demiurgo che ha cambiato per sempre i miei ascolti musicali: Aphex Twin 😊
È bello che tu sia tornato a fare video del genere e che li faccia proprio su UA-cam, per l'unico motivo che nelle 2 ore di live fai, generalmente, talmente tante cose che è difficile mettere in piedi un discorso coerente e approfonditosu di un certo argomento (nonostante tu lo abbia fatto spesso anche su Twitch). Nonostante la degenerazione degli ultimi tempi UA-cam rimane un canale straordinario per fare divulgazione.
Fondamentale contributo quello del ricercatore Alan Lomax che all'epoca registrò qualunque cantastorie nel Delta del Mississippi. Grazie a lui le voci di Son House, Blind Willie Johnson, Reverendo Gary Davis, Blind Willie McTell e gli altri hanno avuto una collocazione importante nella storia della musica e grazie a questo, i musicisti hanno potuto ascoltare, assorbire e evolvere la musica attraverso i decenni. Tutto è un rimando a qualcosa, dove peschi peschi. Se analizziamo il country, senza ombra di dubbio, la figura che più viene in mente e che ne è la perfetta accezione è Hank Williams Sr. Ma anche lui ha ovviamente "strizzato l'occhio" a tutti i musicisti sopra citati, nonchè a una certa tradizione europea che hai perfettamente descritto nel video. Ciao Enri, un contenuto interessantissimo!!!!
Ciao Enrico, sono contento come altri che hai riaperto i commenti. Quello che porti avanti in termini di divulgazione e scoperta musicale è importante e unico in Italia.
Detto questo vorrei entrare nell'argomento specifico. Sono d'accordo in lina di principio a riportare - con modalità da definire, ma dirò più avanti - i fan al centro del discorso musicale.
Tuttavia, come li distingui i fan dagli occasionali ad un concerto? Come fai a dargli i biglietti a poco prezzo in un mercato altamente bagarinizzato dove l'acquisto è falsato dai bot? Come li metti lì davanti?
E l'abbonamento mensile a >20 euro è ormai anacronistico perché anche il fan s'è abituato: tu stesso lo hai detto citando l'esperienza radiohead in un video di qualche tempo fa.
E allora prendiamo la proposta di Kanye [che così come dice lui è di fatto una resurgence della pirateria dato che il cinema ha modello di erogazione del contenuto centralizzato] e quella di Dickinson e ne facciamo una crasi?
Perché non fare in modo che chi compra la copia fisica abbia dei vantaggi? Tipo che il costo del disco ti venga scontato all'acquisto del biglietto per un live ad esempio. O che possa avere una precedenza sui bot...
Ciao Enrico, seguo il tuo canale da pochissimo, i tuoi contenuti sono molto interessanti, soprattutto da come li esponi in maniera molto dettagliata e il tuo "brio" non manca mai. Hai buone idee perseguite con energia, intelligenza e determinazione. Ancora complimenti, grazie😉
Questa è Divulgazione musicale. Con la D maiuscola. Da queste tue intelligenti e lucide considerazioni puó scaturire un dibattito davvero interessante. Ben fatto Enrico.
Appropriazione culturale è vuoto motto dei nostri tempi. Da sempre la cultura è contaminazione e diffusione. Si possono individuare dei momenti salienti, delle epoche, ma dire che un determinato aspetto culturale appartiene solo ad un popolo , inventato da un popolo e che non può essere usato da altri (pena l’appropriazione di cui sopra) è ridicolo. Gli afroamericani in questo caso dovrebbero essere orgogliosi che un genere musicale come l’hiphop, rinchiuso all’inizio solo all’interno della comunità nera, sia esploso a livello mondiale. Denunciando quanto tale genere sia potente.
Se Eminem è il miglior M. C. Usa, tranquillamente Silvestrin è il miglior DIVULGATORE MUSICALE nostrano , al netto dei bias del pensiero comune, e di discriminazioni "accademiche" di sorta.
Applausi, grande Enrico, in un paese normale faresti divulgazione e cultura su una TV nazionale (.. magari proprio YT, fra un po di anni, sarà al pari di una TV 😉)
Hai esattamente colto il punto e non ti sei fermato all' attribuzione delle paternità: la Musica é un fluido come lo sono le Idee..
Ne parlavo con un amico musicista di Colore e notavamo come un apparente paradosso fosse sufficientemente esplicativo: Jimi Hendrix e Eminem ! Rispettivamente hanno scosso ambienti musicali che in quel determinato periodo erano dominati da un etnia diversa dalla loro..
Gran bel Video Complimenti !
la storia delle influenze musicali e la "nascita" di nuovi generi e' un argomento veramente interessante. Ancora, ancora
Bellissimo "articolo", grande Sulvermaaaan ❤
Bravissimo Enrico! Ottimo approfondimento! Grazie per essere qui su UA-cam e saluti dalla Romagna! Viva la Musica ❤ DAJE!
Meno male che esiste questo canale che fa informazione e cultura musicale vera.
Grazie per le parole
Ciao Enrico sono un utente che segue Rinaldo da i suoi albori, ma conosco anche te da quando facevi Tv, visto che siamo quasi coetanei. Sono un musicista (un bassista nello specifico), ma soprattutto un cultore della musica. Non sapevo avessi un canale, ma subito averlo saputo ti ho seguito. Ho seguito questo video con molto interesse e devo dire che la penso esattamente come te. Bene abbiamo due cose in comune: il Milan e la musica, ci sono ottimi presupposti per tenerci in contatto. Buon lavoro.
Divulgazione di alto livello qui. Grazie.
Ciao,complimenti per tutto quello che stai facendo!La cultura musicale è un fondamento della vita,almeno quella mia.Detto questo,sinceramente,non ne farei un discorso di bianco nero o altro,ma un godere di influenze svariate fuse da geni che ne hanno costruito un genere.Questa per me è la musica.Grazie ancora
Bravissimo! Che bel video. Finalmente qualcuno che fa chiarezza sulle origini di quei generi musicali.
Ciao Enrico, veramente interessante questo argomento 🙋♀️🙋♀️
Bellissima analisi! 🙏👏👏
Mi aggiungo ai complimenti e mi permetto di consigliare la visione della serie di film The Blues di Scorsese. In uno di questi, viene fatta una indagine nell'Africa occidentale alla ricerca delle radici del blues; se ne può sentire qualche vago eco, ma la differenza sostanziale è che quella africana è una musica prettamente modale.
La colonna sonora di questo video potrebbe essere il lavoro di Lomax! Sarebbe perfetto e darebbe un senso sonoro alle tue parole!
Esiste una teoria nel campo della semiotica che dice come un'opera d'arte contenga tutte quelle che l'hanno preceduta e tutte quelle che la seguiranno
Storia e antropologia della musica popolare, grazie 1000 di questo video.
Potresti estendere il discorso sui diversi generi e luoghi?
Una splendida disamina. L'evoluzione della musica che si evince dagli stessi generi che nel tempo sono andati a comporla si può ben vedere anche operando una sorta di "ingegneria inversa": si inizia ascoltando un certo genere e lo si decostruisce appassionandosi così a vari altri generi. Si può iniziare dall'Heavy Metal e scendere all'Hard Rock, al Progressive Rock e al Rock e da lì partire per scoprire il blues, il jazz, il folk e la classica per poi riproiettarsi di nuovo in avanti per scoprirne le varie derive elettroniche. Alla fine la musica è un viaggio e più si esplorano nuove strade e più ne si comprende la sterminata geografia, fermo restando la componente emotiva e soggettiva che fa amare di più o di meno un genere rispetto ad un altro.
Ciao grazie per esserti espresso in modo cosi' chiaro su un tema cosi delicato ed importante. avrei molte cose da dire, senza ovviamente contraddire la tua conclusione. Penso che faro un video dove rispondero' a diversi punti. A mio avviso ci sono alcuni chiarimenti da fare. Grazie
Bellissimo video, grazie.
In questo melting pot di influenze, io citerei Charley Patton, leggenda del Delta Blues, ma anche abile nel Hillbilly
La passione con cui spieghi e racconti è sempre apprezzata e mi ipnotizza. Grande Enrico!
Tanto per cambiare, analisi perfetta
Enrico, il video è apprezzabile per molti aspetti, e, da tecnico, lo ritengo corretto anche nelle conclusioni tratte, però vorrei far presente che sia il titolo che una frase detta verso l'inizio sono un po' fuorvianti, alla luce degli studi etnomusicologici e di musicologia transculturale: in italiano la "musica popolare" è da riferirsi unicamente alle tradizioni orali, mentre quella che in lingua inglese si chiama "popular music" non è possibile tradurla in modo letterale, altrimenti si equivoca. Equivoci in tal senso sono frequenti anche nelle nostre leggi: immagina destinare fondi pubblici a ciò che è pop (ricompreso nella più ampia categoria "popular music") pensando di sostenere invece la "musica popolare" (e quindi chi porta avanti le pratiche delle antiche tradizioni orali rimane a bocca asciutta).
Era un pop tradotto e spiegato
Grazie per i tuoi video e grazie per aver riattivato i commenti!
Video meraviglioso, complimenti enrico
24 minuti incollato al telefono complimenti video interessantissimo, ridurre tutto alle squadre o questo o quello senza capire come le influenze e la trasformazione di un genere musicale e non solo, la morte di tutte le discussioni.
Ciao Enrico, non essendo io uno storico di genere, mi domando se anche la musica britannica del '600 non sia stata frutto di contaminazioni precedenti, magari provenienti da altre parti del mondo non europeo, di cui si sono perse le tracce. In ogni caso, si tratta sempre di Darwinismo musicale, hai ragione. Se poi l'essere umano la smettesse di dividere il mondo in colori diversi, forse staremmo tutti un pò meglio dentro un'utopia...
Silvestream all'ennesima potenza!!!!!
Grande grande video.
Grazie veramente, ricostruzione top e molto stimolante.
L’America è una sorta di terra promessa in cui si sono innestati linguaggi venuti da tutte le parti del pianeta e costretti a convivere hanno preso l’uno dall’altro generando così quella che definiamo Musica Moderna che poi ha condizionato di ritorno Il linguaggio dei musicisti del resto del mondo.E’ una questione molto affascinante e sono contento che tu la abbia affrontata dal punto di vista della ricerca musicale.
Si impara sempre qualcosa da te Enrico. Clamoroso come sempre. Bravissimo 🙂
Grazie Enrico, piacevole ascolto, formazione musicale arrivata. Ho scoperto e imparato nuove cose, notizie e spunti da rifletterci sopra. Avanti così.
So quanto ti sia costato riaprire la sezione commenti. Hai fatto bene a chiuderla ai tempi e sicuramente se hai deciso di riaprirla avrai ponderato bene la scelta e a noi non può che far piacere 😊. Quanto al tema, fonte di varie discussioni, sono d'accordo con te non esistono invenzioni, solo continui scambi, incontri, contaminazioni, evoluzioni, esperimenti. Le radici nere, ma anche quelle balcaniche, arabe, ebraiche hanno permesso già alla musica bianca europea di evolversi numerose volte. Una canzone medievale bellissima, divenne la melodia ebraica da cui partí il compositore Smetana per la sua Moldava.
Bela Bartok studió tanti canti popolari folk e li rielaborò nelle sue composizioni classiche e "alte". Il flamenco è un misto di radici indiane (quelle da cui vengono i veri gitani) e anche arabe.
Ricordo un bellissimo esame universitario (Civiltà musicale afroamericana) che andava ad analizzare le radici culturali, sociali e sonore di jazz e blues, e quanto fossero piene di accenni ad altre canzoni popolari. Così come ricordo tanti aneddoti di musicisti che furono ispirati da generi apparentemente lontani (Dave Grohl ha più volte sottolineato che il modo che aveva di suonare la batteria nei Nirvana derivava da ascolti di Disco Music nera). Quello che i bianchi hanno fatto, per ovvie dinamiche storico politiche, è stato semplicemente poter utilizzare in molti casi certi generi e renderli commerciabili, appetibili per le radio e una massa più ampia. Elvis o Eminem, seppure figure diverse, hanno portato in classifica ciò che la black community suonava già in locali sgangherati (il rock blues delle origini) o era limitato principalmente ai ghetti neri di New York o Los Angeles. E così tanti artisti in mezzo e tanti ancora dopo. Justin Timberlake ha costruito i suoi successi grazie alle produzioni R'n'b di Timbaland, ispirato da Usher, e così via all'infinito. Per questo la chiusura mentale non ha senso nella musica (ma nell'arte in generale), perché la contaminazione è la base di tutto.
Nel film (non bellissimo) biografico su Jerry Lee Lewis, la definizione di "rock n roll" viene riassunta in modo ultra diretto (e con evidente necessità cinematografica) con questa battuta detta da un vecchio pianista bluesman nero ad un Jerry Lee bambino: "Se metti insieme una mano sinistra nera, ed una mano destra bianca, ottieni il Rock N roll".
La frase secondo me è molto bella e d'impatto, perfetta per il film, e forse riassume bene quello che hai detto: contaminazione, influenze reciproche, il classico "1+1 fa 3" e non 2 perché il risultato delle contaminazioni va sempre oltre la somma della mera origine delle singole influenze.
Nel pianoforte rock la mano sinistra è quella ritmica, quella percussiva, che può in modo semplificato rappresentare la "tribalità" della musica di origine africana, mentre quella destra è quella melodica e potenzialmente virtuosa, quindi tecnicamente allenata e melodicamente "colta", ovvero di origine bianca, ed europea. Due scuole, due origini, due culture, due mondi che si fondono e nel corso di decenni e decenni diventano una cosa sola. Bellissimo. Alla faccia di chi ci vuole chiusi e isolati nelle nostre "tradizioni", che a loro volta, banalmente, non esistono in quanto tali.
Grazie per il video Enrico, non si finisce mai d'imparare.
1+1=3
Bellissima bravo
@@EnricoSilvestrinTV Grazie! ^___^
Poi vai a vedere certa trap italiana, che "si ispira" a quella americana, e produce un clamoroso 1+1=0,5...
Non 0 perchè certi beat di certi pezzi trap italiani sono molto fighi. ^___^
Grande Enrico.. vorrei chiederti da tempo una recensione a richiesta su 107 elementi di Neffa..
Ciao ti seguo..
Teoria personalissima: certamente ci sono generi ab origine bianchi o neri, poi ci si infetta a vicenda e vabbè
Direi però che nel mondo della musica pop (nel senso di musica popolare) per come questa veniva intesa prima dei generi rigorosamente neri come l’hip hop, l’uso di strumenti tipici (basso chitarra batteria etc) è di chiara derivazione blues e jazz ma poi è stata zanzata dai bianchi
Anzi, azzardo a dire che l’origine di gran parte del pop rock e metal tra anni Settanta e Ottanta sta nello stesso miscuglio tra generi tutti succedanei della musica nera
Quindi secondo me il problema non è se la musica pop (almeno quella più vecchia) sia nera (in gran parte sì), ma se il concetto americano di musica pop può storicamente estendersi anche ad altri paesi
Esempio: la musica “pop” italiana prima del grande contagio americano (coincidente col boom economico) era di chiara derivazione classica (la musica orchestrale sanremese viene dalle romanze, o da altra tradizione folk non afroamericana), quindi altro che musica nera
Se poi oggi Ramazzotti fa un singolo, sarà invetibaile l’impostazione ‘rock’ (e quindi nera)
Ma se la pausini fa un singolone melodico, si torna alle romanze da salotto, non so se mi spiego
Complimenti Enrico per il tuo lavoro di divulgazione. Interessante la questione che dicevi delle registrazioni (penso ad esempio al film American Epic Sessions, o anche al fumetto che era uscito sui I Lomax)
Grande tema e grande contenuto. Grazie
Vernon Dalhart, Carter family, Roy Acuff, Jimmie Rodgers, Bob Willis, sono molto appassionato di un po'tutta l'oldtime music, pensare a cosa si faccia passare per country oggi...
Penso che la musica popolare, a partire dal XX secolo non sia né bianca né nera. Semplicemente è nata dall’incontro delle culture musicali europea, quella dei colonizzatori bianchi del Nuovo Mondo, e gli spiritual, poi evoluti nei worksong portata dagli schiavi africani deportati in Nord America. Questo guazzabuglio di suoni si è evoluto prima nel ragtime, poi nel dixieland e nel blues. Blues che dovrebbe essere il papà del jazz e del rock, e dei loro relativi sottogeneri. Mi scuso per la semplicizzazione ma dai miei studi l’evoluzione della musica popolare è quella sopra descritta.
Miglior video di questo canale!
addirittura si dovrebbe tributare la nascita del Rock 'n' Roll a Rosetta Tharpe.
ciao Enrico, messo like...bello questo anche argomento!
grazie
Interessante. Condivido tutto ciò. Interessante è stato, da parte mia, approfondire le origini del rock n roll.. Su you tube ho trovato brani, addirittura degli anni 30 che in pratica avevano in nuce quel genere.
Da appassionato di scacchi vedo analogie con il mondo degli scacchi. Gli scacchi sono da sempre materia per indiani russi e americani...eppure il piu volte campione del mondo nonché tutt ora più forte al mondo è magnus carlsen che é norvegese...vedo un' analogia col discorso su eminem
Volendo si potrebbe parlare di Inni metodisti inglesi cantati e "svisati" anche da cantanti neri: il principio di Lutero per cui "perché il diavolo deve avere tutte queste belle melodie?" E da lì ci portiamo totalmente fuori dalla divisione occidentale Sacro/Profano.
On the shoulders of giants❤
Ciao son l' amico del prete. Sei un mostro di cultura musicale e di dialettica e da quando ti seguo mi hai dato strumenti nuovi per comprendere meglio questa contemporaneitá musicale e quindi sociale.
Peccato che sei permaloso e se uno poco poco ti critica ce vai in puzza e banni.
Pero io non sono rancoroso quindi continuerò a seguirti,
anche dall' altra parte.
Un abbraccio
Non banno per una critica. Banno la maleducazione. Fa tutta la differenza del mondo. Un abbraccio a te
@@EnricoSilvestrinTV ci sta.
Ho sempre pensato che gli li USA siano stati un grande calderone di musica europea e africana, la prima più armonica, la seconda più ritmica. Un continuo rimescolamento di carte, un fenomeno culturale di portata immensa. In ogni caso, stando all'argomentazione iniziale, non va dimenticato che ad oggi il 60% degli statunitensi è bianco, mentre solo il 12% è nero, quindi è 5 volte più probabile, che la 'superstar' di turno sia bianca.
Grazie Enrico, è affascinante realizzare come la forma canzone elisabettiana sia legata alla poesia. Bella riflessione!
Ma tutto il sistema temperato ha origini bianche sin dal tetracordo.... però ci sarebbe da fare una considerazione sul largo uso della pentatonica in USA anziché muoversi su un sistema diatonico europeo(chi ha detto i cinesi delle ferrovie?! ahahah).
Il contributo che i neri o afro o che dir si voglia hanno dato alla musica contemporanea è "il ritmo",le varie figure ritmiche!!
Analisi interessantissima. Questo è fare cultura.
argomento interessantissimo. Un piacere ascoltare.
Veramente sapida di competenza la tua disamina. Complimenti
22:18 Plot twist, in realtà non è così nemmeno nei colori! 😂
Che bomba di video
Tra le contaminazioni avrei aggiunto come influenza popolare non come sound ma come stile vocale il bel canto italiano(ma cpaisco che se si andasse sempre piu indientro non basterebbero 23 minui) che è stato fondamentale nei primi decenni per i crooner. Sinatra e altri senza il bel canto non sarebbero magari esistiti. Anche in elvis c'è stata poi una progressione del bel canto come è avvenuta per i vari sound e stili che hai elencato.
La gioia è svegliarsi la mattina e fare colazione mentre guardi Silvestrin! Grande Enrico
Fammi capire Cesare...sono le 13.42 e tu ti sei appena svegliato??
Beato te 😅
Grande Enrico... sempre interessanti i tuoi contenuti 👍
Invidio le tue sveglie
Forse Cesare vive all'estero e, come me, guarda Enrico la mattina presto. Questione di fuso!
@@EnricoSilvestrinTVBy the way: video eccezionale!
🎉 Complimenti Capitano ! Io l' ho anche condiviso eh 😅 !!!
Ah , certe varianti per Muddy Waters non le sapevo
Grazie
chi pensa che l'hiphop sia solo degli afro americani, non conosce bene l'hiphop né la sua storia
Grazie per questo contenuto, davvero Grazie 🙏
Silvestrin ti voglio bene! (o era un altro Enrico?) 😉
Grazie per questa (ennesima) interessante e acuta disamina, hai fatto bene a riaprire i commenti.
bello rivedere i commenti aperti. grazie Enrico. spero la lezione sia servita
Sei un pozzo di sapere musicale. Peccato solo che i contesti presenti a livello nazionale non siano favorevoli alla diffusione di massa di questi contenuti.
Pensate se Cristoforo Colombo fosse sbarcato in nordamerica e gli italiani avessero avuto l'influenza degli inglesi sulla musica americana. A quest'ora ci sarebbe la tarantella blues, la tarentella folk...etc😅
grazie enrico 💜
Interessantissimo!!!
Molto interessante!
Wow c'é sempre da imparare 👍
Nappiiiiiiiiiiii!!!!!
Ahahahha
Ciao Enrico!!! Gli afroamericani hanno salvato l'america anche dal punto di vista spirituale. Cmq il melting pot Il meticciato é fondamentale per l'evoluzione stilistica e di linguaggi.
Grande Enrico bellissima spiegazione!
Ma scusate ma nella storia della musica americana, non esisteva anche il gospel ??
Moooolto interessante 👍
Ciao Enrico ti seguo sempre ma non torni più a raccontare la storia dietro alle copertine degli album
No, mi spiace. Format concluso già da anni
Tutto vero ma ad Eminem , Snoop Dog o altri preferisco i Beasty Boys che hanno inventato almeno 3 o 4 generi che si sono suonati a partire da 30/35 anni fa ad oggi. Magari anche perché non erano solo MC..
Li preferisci ma non li sai scrivere
Non hanno inventato nulla Comunque. Sono solo stati enormi. Ma a livello di invenzione nulla che non avessero già fatto i Run-DMC. Infatti, se devi qualcosa a qualcuno, forse la devi a Rick Rubin.
@@EnricoSilvestrinTV beh,il correttore del telefono mi punisce sempre..
Personalmente, certo hardcore che poi ha preso piede negli anni '90 non riesco a farlo risalire ad altri. Verissimo che i Run Dmc e poi i Public Enemy, tramite collaboratori con gruppi rock e metal hanno aperto un canale..ma Eminem non lo reggo,mi dispiace. Avrà ragione Dre..
BEASTIE BOYS
@@giulianoscagliarini8302 thank you ☺️
@@giulianoscagliarini8302 correttore birichino, corregge di tutto
Lo so che è una rottura di coglioni, ma finalmente hai ripristinato i commenti, grazie. Un “famoso” musicologo sostiene che, come affermi anche tu, i generi musicali non nascono da un giorno all’altro ma si cristallizzano nel tempo. A me piace pensare alla molecola dell’acqua due parti di H e una di O, possiamo dire che l’acqua esiste grazie all’idrogeno? Si, ma solo combinato con l’ossigeno.
algo
La musica è nera perchè lo siamo tutti, almeno in origine. Proveniamo tutti dallo stesso continente e, per quanto mutati geneticamente, siamo tutti "neri".
Non a caso Jimmy Endrix era nero ma era diventato il rocker più forte del mondo ,