12 - ANSIA DA MALATTIA

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  • Опубліковано 4 сер 2020
  • In questo video entreremo nel mondo dell'ansia da malattia, molti di noi nei mesi passati ma anche "da sempre" convivono con il timore di aver contratto una "terribile malattia" o semplicemente sono spesso interessati al tema "malattia" studiano sintomi, sono "attratti" da racconti che riguardano la malattia di altre persone...scopriamo insieme di cosa stiamo parlando.

КОМЕНТАРІ • 50

  • @Denise33382
    @Denise33382 8 місяців тому +1

    Buongiorno, è la prima volta nella mia vita che sento descrivere cosi bene da un altra persona quelle che sono le sensazioni con le quali convivo da una vita.Da quando ho avuto il mio primo attacco di panico a 18 anni soffro di questo tipo di ansia che non sapevo nemmeno avesse questo nome specifico.Ti senti la mente imprigionata costantemente,giorno e notte,nella convinzione di avere,nel mio caso,una specifica malattia.Non mai avuto però il coraggio di fare ad es un'ecografia all'organo imputato per il terrore che i miei timori siano confermati , perché non credo che sarei in grado in tale caso di affrontare la situazoone.Ho 53 anni ed ho trascorso praticamente tutta la vita in questo circolo mentale vizioso,sento di averla letteralmente sprecata perché non sono riuscita a vivermi a pieno nulla nemmeno i miei meravigliosi tre figli e mio marito.Vivo costantemente in attesa che accada il peggio sto praticamente aspettando di morire da un momento all'altro, è un'angoscia terribile.

    • @chicca7973
      @chicca7973 6 місяців тому

      Anch’io sono cosi 😔 brutto vivere

  • @fabriziodimarzo7666
    @fabriziodimarzo7666 Рік тому +1

    Complimenti per come tratta questi argomenti; avendo sofferto d'ansia generalizzata per qualche anno ho riconosciuto molti dei disturbi che descrive in questo e in altri video: inizialmente non volevo usare farmaci ma solo terapia e il mio stato d'ansia è passato dall'ansia per le malattie, all'ansia per l'ansia stessa che mi appariva come un mostro capace di suscitarmi boli isterici, cervicale e cefalee fino alla depersonalizzazione (il sintomo in assoluto più inquietante in assoluto grazie al cielo sperimentato in sole 2 occasioni). Nonostante da un 2 - 3 anni, grazie ad un percorso di psicoterapia e una giusta terapia farmacologica, abbia una convivenza molto più serena con la mia ansia, che sono riuscito a ridimensionare da quel mostro che per me era senza però mai sottovalutarla, sono sempre interessato ad ascoltare professionisti come lei che mi fanno capire cosa stava succedendo in quegli anni e giorni di sofferenza che ho provato

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому +1

      Grazie Fabrizio per aver speso del tempo prezioso per condividere la sua esperienza! Molto significativa e utile la strategia del dare una forma, un colore, una dimensione all’ansia e perché no? Anche un nome. Localizzarla. Così pian piano può iniziare un dialogo, un processo lento di conoscenza. L’ansia fa parte di tutti noi, ciò che cambia è l’intensità del disturbo che provoca e la sua durata. Si questi fattori abbiamo possibilità e capacità di azione! Grazie ancora

  • @nunziodicorpo5996
    @nunziodicorpo5996 Рік тому +1

    Anche io vivo la stessa cosa, da quando mio fratello ha avuto nel 2008 un emorragia cerebrale sono entrato in uno stato d’ansia per qualsiasi controllo medico devo fare persino il semplice controllo della pressione mi crea ansia o anche un esame del sangue.

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому

      Vivere costantemente in allerta per il cervello e il corpo è molto faticoso. Una fatica invisibile ma che lavora costantemente come uni filtrazione in un muro…così accade che la costante produzione di messaggi di allarme bombarda organi così di frequente che poi avverto “realmente” disturbi fisici: insonnia, reflusso, pressione alta, dolori intestinali, cefalee….avete vissuto un trauma importante che merita di essere affrontato, digerito per non creare più disturbo alla mente.,EMDR aiuta sicuramente il cervello a riprendere i meccanismi di elaborazione inceppati dall’evento traumatico. Sul sito www.emdritalia.it troverai terapeuti certificati vicino a casa tua così da consultarne uno per confrontarsi sul tema.

  • @ramonaramo4973
    @ramonaramo4973 2 роки тому +1

    E vero che ho il mio ex malato di un brutto male …e questo mi ha peggiorato molto gli stati di ansia e panico

  • @TheMrsGigante
    @TheMrsGigante 3 роки тому

    Esattamente così

  • @ramonaramo4973
    @ramonaramo4973 2 роки тому +2

    Io vivo la stessa cosa da anni e anni…mi spavento e vado in panico se mi vedo qualcosa fuori posto nel fisico ..mi controllo ogni giorno il corpo …solo se mi vedo un livido vado in panico …se mi fa male la testa e passano giorni e non mi passa entrò in panico e non faccio altro che fate analisi su analisi

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  2 роки тому

      Ramona più che gli ospedali dovresti ricominciare ad essere amica di te stessa…come si intravede dalle tue parole il tema è la fiducia. Spesso la percezione di vulnerabilità accompagna le persone che hanno assistito a violenza domestica o hanno vissuto in un clima familiare caratterizzato da instabilità. Spesso un genitore è molto ansioso. Come se ne esce? Andando alla radice, lavorando sul trauma dell’ accudimento. Se mi sento spesa esposta al pericolo (nel tuo caso sanitario) spesso significa che nel corso della vita non ha acquisito sufficiente fiducia per accettare che le cose accadono, si affrontano e si risolvono indipendente dalla quantità di controllo che mettiamo su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Non possiamo controllare tutto, meglio accettare l’idea che le cose accadono e lavorare sul rafforzare le mie capacità di saperle affrontare! Comprendo il disagio ma iniziare a lavorare sulle distorsioni cognitive è utile (di cosa ho paura? E se fosse quella malattia…..cosa sarebbe la parte peggiore? E poi cosa accadrebbe? E poi? E poi? Prova ad andare avanti con gli “e poi”….scopri cosa accade! Buon lavoro

  • @giolupus9019
    @giolupus9019 Рік тому +1

    Sono in buona compagnia

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому +1

      Purtroppo è vero, gli anni di pandemia hanno aumentato l’incidenza di questa patologia. La pandemia è precipitata su terreni vulnerabili, alcuni sono precipitati altri hanno richiesta moltissimo lavoro per esser rimessi in sesto. La vulnerabilità di ciascuno affonda radici nell’insicurezza, bassa autostima, basso autovalore, solitudine…ognuno ha delle strategie per conviverci ma può capitare che eventi esterni (pandemia per esempio ma anche mal di gola, dolorini) scardino queste difese e mi senta crollare. Come per una buona ristrutturazione: è meglio partite aggiustando il tetto o verificare la tenuta delle fondamenta?

  • @ramonaramo4973
    @ramonaramo4973 2 роки тому

    Come si può fare per uscirne fuori ?

  • @marcofavaro3998
    @marcofavaro3998 Рік тому +1

    Convivo da un paio di anni con queste convinzioni. Ultimamente un valore fuori limite nel sangue mi sta portando alla follia. Leggo su internet, cerco la diagnosi, metto in dubbio il parere e le capacità dei professionisti che mi stanno seguendo, credendo di aver ragione. Ho paura ad approfondire ulteriormente anche se il professionista non ha previsto tale approfondimento, ho paura che me lo proponga. È un incubo.

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому +1

      Marco è davvero difficile convivere con questi timori. I pensieri di esporsi al rischio di morire contraendo una malattia da una parte potrebbero essere utili, adotti stili di vita sani, mi curo di me stesso, conosco e ascolto il corpo. Il problema, ovviamente, è la ricorsività dei pensieri segno di una sfiducia e insicurezza profonda in primis di me stesso…non mi fido di me stesso così la mente accentua la percezione del rischio. Quindi il punto è: dove ho imparato che la malattia è il centro della vita? Da quando la “malattia” diventa qlc di così potente da condizionare la mia vita? Prova a rifletterci davanti ad un foglio bianco, prova a disegnare questa paura, dalle un nome, inizia a conoscerla….

    • @marcofavaro3998
      @marcofavaro3998 Рік тому

      @@psicologachiaratenconi4703 che bella risposta. Grazie, davvero. Le cose stanno pian piano migliorando. Sto seguendo un programma in palestra, ho contattato una nutrizionista e ho ricominciato a disegnare. Mi sto alleggerendo parecchio e rileggendo le mie frasi di solo 8 gg fa, mi sento più positivo. Le domande che mi hai posto sono il fulcro del mio equilibrio, mi sto analizzando, sto tentando di risolvere il dilemma e n9nostante io abbia qualche idea in merito trovo difficile rompere questo schema.

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому +1

      @@marcofavaro3998 magari non va “rotto” il meccanismo ma compreso nel suo complesso funzionamento e poi, nel caso, sostituire dei pezzi inceppati e/o vecchi e introdurne di nuovi. Buon lavoro e complimenti, riprendere pian piano le fila della propria vita nutre la sensazione di padronanza! Ottimo con calma un passo alla volta

    • @marcofavaro3998
      @marcofavaro3998 Рік тому

      @@psicologachiaratenconi4703 grazie davvero per l’interessamento. Spero di proseguire con la giusta convinzione. A presto e grazie ancora

  • @ramonaramo4973
    @ramonaramo4973 2 роки тому

    Ma perché uno ha questi tipo di ansia fisiche e mentali ?c’è una cura ?

  • @rominatonon1707
    @rominatonon1707 Рік тому

    Buongiorno Dottoressa, tutto perfettamente vero! Io purtroppo sono così di mio molto ansiosa, ma ultimamente ancora di più sarà magari che ho avuto un lutto che ho perso mia mamma da poco persino mi viene attacchi di panico oh terribile 😩 comunque ansia = ipocondria?

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому

      Un evento come un lutto così importante può scardinare un equilibrio da sempre un po’ precario. La mente già tropo attivata si trova in uno stato di super lavoro e rischia il cortocircuito…da qui il panico. Consulta il sito EMDR Italia potrai trovare contenuti e terapeuti esperti vicino casa tua così da poterti consultare! Fammi sapere cosa ti ha colpito 💜

    • @rominatonon1707
      @rominatonon1707 Рік тому

      @@psicologachiaratenconi4703 Ci sono molte cose che mi colpiscono un po' di tutto. La ringrazio, molto gentile. Saluti.

  • @massimodeep9865
    @massimodeep9865 2 роки тому +1

    Ma a Firenze lei ha uno studio?

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  2 роки тому +2

      No lavoro in provincia di Milano ma ricevo on Line, nel caso fosse interessato può comodamente prendere appuntamento andando sul sito “MioDottore “ cercare il mio nominativo e scegliere uno spazio a lei più congeniale.

  • @ramonaramo4973
    @ramonaramo4973 2 роки тому

    Io ciò tutto quello che ha descritto ..mi sono fatta anche ecodopler una settimana fa per controllare tutte le vene

  • @ramonaramo4973
    @ramonaramo4973 2 роки тому +1

    Io mi controllo ogni due messi …mi sono fatta amici in tutti gli ospedali 😂

  • @ylegreta8514
    @ylegreta8514 2 роки тому

    La mia descrizione un continuo pensare ai sintomi...questo non è vivere sereni purtroppo..

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  2 роки тому +1

      Il corpo è attivo, è un insieme di apparati che lavorano ricevendo stimoli dall’interno e dall’ambiente, miliardi di volte al secondo….il livello di attenzione che noi dedichiamo al corpo aumenta la percezione che noi abbiamo di ogni cambiamento. Ad esempio in queste giornate così calde la pressione cala e questo comporta giramenti di testa, soprattutto nei cambi posturali, tachicardia, crampi dovuti ad eccessiva sudorazione e quindi perdita sali minerali, spossatezza generalizzata….una volta colti i segnali del corpo, utile decifrarli attribuendo sempre in prima battuta la causa più semplice: ho bevuto abbastanza acqua? Ho integrato magnesio e potassio? Ho mangiato leggero? Ho assunto frutta e verdura? Poi mi attivo per cercare soluzioni adeguate mi sdraio con gambe in alto, bevo sali minerali, faccio una doccia rinfrescante….la morale è: il corpo produce sensazioni, la mente ricerca spiegazioni e io mi attivo nel cercare soluzioni occupandomi e prendendomi cura di me (del corpo certamente ma anche della mente e dei pensieri che genera). Provaci anche tu, è di aiuto ricercare e rafforzare strategie utili piuttosto che coltivare pensieri disfunzionali…

    • @ylegreta8514
      @ylegreta8514 2 роки тому

      Grazie e stata molto gentile 💓

  • @corinaudriste8710
    @corinaudriste8710 2 роки тому

    Sembra che lei abbia parlato proprio di me 🤦🏼‍♀️io sono purtroppo x me proprio così

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  2 роки тому +1

      Il timore di avere qlc strana malattia potrebbe nascere da un iper attenzione ad ogni alterazione del nostro corpo, dalla testa al torace, apparato digerente…. Spesso può aiutare tentare di distrarre la mente forbendole stimoli piacevoli alternativi, una passeggiata durante la quale osservare e portare attenzione a particolari dell’ambiente che ci circonda, assaporare con calma e consapevolezza un alimento particolare…sono strategie di ancoraggio che aiutano la mente a “digerire” e stemperare pensieri che se alimentati costruiscono una ragnatela difficile da districare….provi e poi mi racconti, io adoro la cannella!

    • @corinaudriste8710
      @corinaudriste8710 2 роки тому

      @@psicologachiaratenconi4703 grazie mille della risposta 😄 per aggiungere ho il terrore pure di farmi visitare ( ma ci vado lo stesso alle visite ) nonostante vivo con l’ansia e la paura sin dal momento in cui prenoto una visita 🥲🥲🥲

  • @giuseppeleone4302
    @giuseppeleone4302 Рік тому

    Dottoressa, ho seguito il suo video.
    Anch'io soffro di questo tipo di ansia, in particolare per i nei. Ho 42 anni e ne soffro da 16. Nonostante ciò ho la forza di sottopormi a regolare visita dermatologica una volta all'anno. Insomma, ho le risorse per affrontare la visita ma i giorni prima della visita sono oltremodo agitato. Ho seguito un percorso psicoterapeutico per 2 anni e son stato tranquillo. Da qualche giorno l'ansia si è ripresentata violentemente e, seppur mi son sottoposto a visita solo 3 mesi fa, non riesco a tenere a bada questi pensieri. Pur sapendo che in 3 mesi non c'è nulla che possa far male. È, mi permetto, una sofferenza.

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому +1

      Giuseppe è come portarsi dentro un fardello pesante, invisibile si più. L’ansia è “solo “ un campanello d’allarme, utile se non invasivo e limitante. Si può lavorare sia sui pensieri che la attivano sia sui fattori ambientali che la provocano. Provi ad osservare in quali momenti si presenta con maggior intensità. Provi a guardare la sezione del canale MenteCuoreCervello troverà strategie da provare per imparare a gestirla…

    • @giuseppeleone4302
      @giuseppeleone4302 Рік тому

      La ringrazio, gentilissima

  • @gennarodellorusso7852
    @gennarodellorusso7852 2 роки тому

    Io ho l'ansia da acufene all'inizio e stato un'inferno ora sembra migliorare l'ansia, ma non l'acufene

  • @danielamolitierno8219
    @danielamolitierno8219 11 місяців тому

    Ma com è andata a finire con questa ragazza?

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  11 місяців тому

      È importante lavorare sull’ansia con EMDR e ricercare quale “imprinting” ambientale ha favorito l’iper attenzione alle malattie. Spesso fin da bambini si è stati esposti a ripetute occasioni in cui il tema “malattie” sia stato protagonista. Inoltre esistono strumenti sia cognitivi che comportamentali utili per modulare le emozioni correlate ai pensieri “legati “ al tema malattia.

  • @elenababici1844
    @elenababici1844 3 роки тому

    Buongiorno, volevo chiederle un parere dato che mi sono ritrovata purtroppo in molte cose da lei spiegate in questo video.
    Io ho iniziato a soffrire di disturbo d'ansia generalizzata a 16 anni (ora ne ho 22) e il tratto distintivo dei miei problemi è sempre stata la somatizzazione. Tuttavia io sono solita fissarmi con un sintomo per un paio di mesi anche fino a far diventare quella cosa un'ossessione, ma poi riesco ad arrivare ad un punto dove mi convinco che è tutto "nella mia testa" e così guarisco, però tempo qualche giorno e il problema si sposta, ma come può essere su un sintomo fisico posso ossessionarmi anche col timore del terremoto (fino a svegliarmi la notte di soprassalto perché mi sembra che il letto tremi per capirci) però prima o poi riesco sempre a superare la cosa da sola, e da quanto ho capito è insolito per i disturbi d'ansia. È come fossi continuamente in lotta tra una parte di me che cede a queste ossessioni e l'altra che la convince che non esistono, e così la prima torna all'attacco con una nuova paura. Quindi mi chiedo semplicemente che tipo di disturbo sia.
    Specifico che sono stata seguita per 4 mesi da uno psicoterapeuta in un periodo dove da sola non ce la stavo facendo ed è stato utile (grazie a questo percorso non soffro più di mioclonie e le avevo da anni in tutto il corpo), ma ho smesso perché non mi pareva che con lui avrei fatto progressi maggiori che sola a quel punto. Mi chiedo se magari una terapia cognitivo comportamentale potrebbe essere una cosa a cui pensare per il futuro.
    Scusi per il messaggio lungo

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  3 роки тому +1

      Elena innanzitutto complimenti per aver riconosciuto il senso di un percorso di terapia. Lei fa riferimento a delle parti di se che si fronteggiano sul tema dei sintomi. Ora, partendo da qui potrebbe essere sensato prendersi un momento di silenzio e calma per chiedersi dove ha avvertito queste sensazioni la prima volta….è stata ricoverata? Anche da piccolissima….ha subito un lutto di una persona affettivamente legata che è mancata in modo improvviso?

    • @elenababici1844
      @elenababici1844 3 роки тому

      @@psicologachiaratenconi4703 Grazie mille della risposta! In effetti tendo quasi a "dimenticarmi" sia successo ma è da quando sono piccola che ho vissuto con una madre che soffre di depressione gravemente, cosa che l'ha portata per anni ad abusare di benzodiazepine e alcol, anche assieme. È stata più volte ricoverata per questo e ha fatto due volte il percorso di disintossicazione, ma da due anni sta molto meglio, almeno per quanto riguarda la sfera psicologica (dato che comunqe soffre di un dolore cronico). E i miei sintomi sono scaturiti quando per la prima volta mia mamma è andata via di casa per curarsi in comunità. Credo perché fino a quel momento ero troppo occupata a tenere tutto assieme (dato che nessuno a parte i miei genitori ha mai saputo della mia situazione né lo sa ora, se non medici ), insomma ho sempre fatto credere a tutti di vivere una vita normalissima fino a "imbrogliare" anche me così da vivere almeno fuori casa una vita "normale"; però il fatto che lei andò via mi permise di avere il tempo di pensare a come mi sentivo e ho letteralmente da quel momento iniziato a conoscermi e capirmi e soprattutto a sentire tutto il dolore assieme (così iniziarono due anni di ansia pesante con attacchi di vomito all'ordine del giorno, tic, mioclonie, mancanza di respiro, sensazione di extrasistoli etc, da cui sono uscita sola perché i miei non accettavano mi servisse aiuto, cosa che io invece ho sempre pensato).
      Però io non provo più sentimenti cattivi nei riguardi di mia mamma, per me è acqua passata, anche se mi porto dietro queste ossessioni cicliche che non sono d'accordo.

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  3 роки тому +1

      @@elenababici1844 proprio così crescere, soprattutto i primi anni di vita con una mamma così tanto sofferente segna la nostra sensazione di autoefficacia. Ci fa sentire vulnerabili perché non abbiamo incontrato una “mente compagna” libera e disponibile capace di sostenerci nella scoperta del mondo e delle relazioni. L’imperativo biologico ci spinge alla sopravvivenza e se questo significa diventare i genitori dei nostri genitori per avere garantita la sopravvivenza facciamo anche questo. Il prezzo da pagare una profonda insicurezza e, talvolta, apparente forza. Corazza esterna che crediamo possa proteggerci dai pericoli…in realtà potrebbe proteggerci ma di certo ci allontana dagli altri (paura che ci feriscano, che il mondo sia cattivo….). Perdiamo la fiducia. Mentre siamo piccoli cresce la dipendenza quindi probabilmente quando è avvenuto il primo distacco il senso di colpa per non essere stata abbastanza e per non aver fatto abbastanza potrebbe aver scatenato angoscia….alla base di tutto c’è un gran bisogno di essere semplicemente Amati, quando si incontrano depressione e alcol Non se ne ha mai la certezza…

    • @elenababici1844
      @elenababici1844 3 роки тому

      @@psicologachiaratenconi4703 Sì è tutto molto vero, grazie. E so che prima o poi dovrò ricominciare il percorso con uno specialista, appena sarò economicamente indipendente di certo perché per ora riesco a convincere i miei per sostegni solo di periodi. Ma devo dire che questo ritorno un po' alla normalità post lock down in questi ultimi due mesi mi ha fatto molto bene e la sessione tiene bene impegnati quindi ultimamente sto molto meglio.

  • @m.p.2623
    @m.p.2623 Рік тому

    Il trapano in sottofondo non dà fastidio per niente.....

    • @psicologachiaratenconi4703
      @psicologachiaratenconi4703  Рік тому

      Mi è piaciuto perché in questo video eravamo in piena pandemia e il rumore di sottofondo mi è parso molto significativo ci ricorda che per quanto sia nelle nostre possibilità non ci è permesso controllare tutto. Grazie per avermelo ricordato.