Verissimo sig Lincetto ,per più di 15 anni ho avuti le minima amator ,cambiavo sempre le elettroniche ma differenze erano minime ,un giorno stufo presi le ls50 kef .....apriti cielo !!! Quanto tempo è soldi sprecati .
Ciao Marco, Nella tua disamina ritrovo esattamente lo stesso suono che avevo con le SF Elipsa Red.Molto piacevole.con un ottima gamma media e zero fatica di ascolto.Ma dopo 3 anni mi sono resoconto che non erail suono che cercavo..Oggi con un diffusore di ben altro livello ho migliorato lnon solo la trasparenza in gamma medio alta,ma sopratutto la scansione dei piani sonori e il controllo che ritengo nettamente superiore.
Il mio primo impianto era composto da: cd Naim 3, Electrocompaniet ECI-1 e Sonus Faber Minima Amator coi loro stand legno-marmo. Ne sono stato contento giusto il tempo per realizzare che il pianoforte non suonava come un pianoforte e che le orchestre erano piccole e inscatolate. Ora sono molto contento di essere riuscito a dare via tutto.
Complimenti come al solito per la professionalità tecnico musicale..vorrei qualche chiarimento,se possibile, sulla eufonia nella musica e nei synth.. grazie
Parva FM II, Minima, Gravis, Electa Amator, Extrema Amator: per me la Sonus Faber è iniziata ed è finita lì (ebbi anche modo di sentire le Parva prima versione da Elettronica Orla: terribili...). Sulle Sonus Faber successive la penso esattamente come lei (nella migliore delle ipotesi: la Minima Amator, ad esempio, era un modello decisamente improponibile, a quel prezzo poi...). Si sono fatti la fama e poi hanno vissuto di rendita facendo colpo sul marketing (nella misura in cui gli audiofili, soprattutto quelli con la grana, sono mediamente facilmente influenzabili dagli aspetti esteriori e dagli status symbol: per farla breve, degli psicolabili).
Buongiorno Sig. Lincetto quello che lei dice è verissimo, ma c'è un piccolo dettaglio che non tutti tengono in considerazione e che invece è fondamentale. Il dettaglio è che non tutti hanno sentito i brani al momento dell'esecuzione, quindi si fanno un idea di come possa essere stato il concerto con un CD o Vinile. Sonus Faber per rimanere in tema, ma sicuramente anche tanti altri marchi più o meno noti avranno fatto lo stesso pensiero e cioè visto che non tutti hanno la fortuna di ascoltare un esecuzione dal vivo per poi prendersi un CD o Vinile del concerto medesimo e notare le differenze, noi (brand) facciamo un diffusore bellissimo che suona sempre uguale e che costa tantissimo in modo che il 90% degli "audiofili" dirà che è un diffusore spettacolare. Questo ovviamente è il mio pensiero, non una verità assoluta.
Se è vero... Come dice Zen... La consapevolezza di quello che si vuole. E giustamente la si acquisisce per piccoli passi, con errori e confronti. Poi, una volta consapevoli allora si può lavorare per andare nel verso giusto, ciascuno con i mezzi economici che ha a disposizion da investire in questa bella passione.
Con questa ineccepibile testimonianza Marco Lincetto svela il motivo per cui Sonus Faber ha tanti stimatori ma anche molti detrattori : suono ruffiano piacevole ma che deluderà chi ricerca la fedeltà all'originale. Nella scelta basta avere le idee chiare su che cosa si vuole ascoltare. Su una cosa credo siano tutti d'accordo, l'estetica di questo marchio è tra i migliori nel mondo hifi. Lo stile italiano ha fatto ancora centro.
Dal 1989 ascolto le Sonus Faber Parva FM III, che nel video "Le Casse da Un Milione di euro: valore aggiunto o stucchevole sovrastruttura?" lodava per la musicalità rispetto alle casse da 1M€. Le considera quindi meno "ruffiane"/eufoniche delle Cremona?
Sì, un po' meno ruffiane, ma sempre con l'indole tesa NON al rigore. In ogni caso, va da sè che in qualsiasi confrontio fra cyborg ed esseri umani, vincono gli esseri umani...!
Buongiorno Marco, dopo tanti ascolti purtroppo non nel mio ambiente ho avuto le tue sensazioni, e non solo con Sonus Faber... Poi grazie a te ho conosciuto Mirko Marogna che mi ha fatto ascoltare il suo modo di interpretare la musica riprodotta con la massima trasparenza. Da quel giorno è finito il mio peregrinaggio. Grazie ancora!!!
@@marcoserafino835 prova a cercare su questo canale il video in cui Marco Lincetto intervista Mirko Marogna. Purtroppo non posso mettere il link in quanto il canale mi cancella il messaggio
Non mi ritengo un grosso esperto ma ho avuto occasione di ascoltare a lungo negli anni diversi modelli Sonus Faber, sia del periodo "Serblin", sia successivi. Resto sempre stupito quando nelle discussioni su web qualcuno tende a incasellare in maniera semplicistica la vasta produzione entro poche categorie, a volte diciamo pure un po' stereotipate . Per me che ne ho avuti tanti, semplicemente ci sono diffusori Sonus Faber riusciti (anche MOLTO riusciti), e diffusori meno riusciti (in qualche caso anche MOLTO meno riusciti). Nel caso specifico, la prima serie Cremona (anche la Auditor, ahimè) rientra a mio personalissimo giudizio nella categoria di quelli NON riusciti, al di là di una indubbia presenza estetica. Anch'io avevo una certa aspettativa sulla serie ma ne rimasi profondamente deluso. Il risultato fu che in breve tempo sia le Cremona che le Auditor mi abbandonarono e partirono per altri lidi. Limitandomi però alla serie Cremona, devo dire che la serie "M", pur essendo esteticamente quasi identica, in quelle poche occasioni in cui ho avuto la possibilità di ascoltarla in dimostrazione con setup adeguati, mi è parsa nettamente più riuscita, evidentemente in seguito ad una revisione importante del progetto. Qualcosa mi dice che anche a casa sua avrebbe avuto un impatto diverso, certamente migliore.
Domanda: il video verte sulle Cremona M che è la 2a serie a cui hanno cambiato in toto gli altoparlanti originariamente voluti da Serblin. La 1a serie usavano altoparlanti molto diversi soprattutto nei materiali. Come suona la 1a serie? Stesso problema?
So great Voice.. one words.. ''Waw'' And King here :) For your referance and review we bought Neumann KH 120 for my workplace. 1 months will come :). My home studio in ATC Scm 11. İ will be challenge them niceley. İf i loved Neumann tonality and transparencey i will bought them to for my home.
Un francese esordirebbe con un "vive la differènce" (mia madre, più prosaicamente, si limitava a dire "cent co, cent crapp"!): in questo video, per nulla denigratorio, si richiama l' attenzione su alcuni aspetti squisitamente legati all' indole ed alle inclinazioni di ogni singolo individuo; quindi "Alta" o "Altra" Fedeltà? Mi verrebbe da concludere con un "ai posteri l'ardua sentenza"!😄
Grazie per l'interessantissimo commento sulle Cremona
“…abitudini di ascolto lontane dalla situazione Live” , questa è una grande verità! Bravo Marco, bellissima disanima ❤
Verissimo sig Lincetto ,per più di 15 anni ho avuti le minima amator ,cambiavo sempre le elettroniche ma differenze erano minime ,un giorno stufo presi le ls50 kef .....apriti cielo !!! Quanto tempo è soldi sprecati .
Ciao Marco,
Nella tua disamina ritrovo esattamente lo stesso suono che avevo con le SF Elipsa Red.Molto piacevole.con un ottima gamma media e zero fatica di ascolto.Ma dopo 3 anni mi sono resoconto che non erail suono che cercavo..Oggi con un diffusore di ben altro livello ho migliorato lnon solo la trasparenza in gamma medio alta,ma sopratutto la scansione dei piani sonori e il controllo che ritengo nettamente superiore.
Perfetta disamina, puntuale come sempre! 🙂
Il mio primo impianto era composto da: cd Naim 3, Electrocompaniet ECI-1 e Sonus Faber Minima Amator coi loro stand legno-marmo. Ne sono stato contento giusto il tempo per realizzare che il pianoforte non suonava come un pianoforte e che le orchestre erano piccole e inscatolate. Ora sono molto contento di essere riuscito a dare via tutto.
Complimenti come al solito per la professionalità tecnico musicale..vorrei qualche chiarimento,se possibile, sulla eufonia nella musica e nei synth.. grazie
Parva FM II, Minima, Gravis, Electa Amator, Extrema Amator: per me la Sonus Faber è iniziata ed è finita lì (ebbi anche modo di sentire le Parva prima versione da Elettronica Orla: terribili...). Sulle Sonus Faber successive la penso esattamente come lei (nella migliore delle ipotesi: la Minima Amator, ad esempio, era un modello decisamente improponibile, a quel prezzo poi...). Si sono fatti la fama e poi hanno vissuto di rendita facendo colpo sul marketing (nella misura in cui gli audiofili, soprattutto quelli con la grana, sono mediamente facilmente influenzabili dagli aspetti esteriori e dagli status symbol: per farla breve, degli psicolabili).
Concordo, io avevo le Parva FM3 e suonavano veramente bene, poi con la dipartita di Franco Serblin, addio Sonus Faber.
Buongiorno Sig. Lincetto quello che lei dice è verissimo, ma c'è un piccolo dettaglio che non tutti tengono in considerazione e che invece è fondamentale. Il dettaglio è che non tutti hanno sentito i brani al momento dell'esecuzione, quindi si fanno un idea di come possa essere stato il concerto con un CD o Vinile. Sonus Faber per rimanere in tema, ma sicuramente anche tanti altri marchi più o meno noti avranno fatto lo stesso pensiero e cioè visto che non tutti hanno la fortuna di ascoltare un esecuzione dal vivo per poi prendersi un CD o Vinile del concerto medesimo e notare le differenze, noi (brand) facciamo un diffusore bellissimo che suona sempre uguale e che costa tantissimo in modo che il 90% degli "audiofili" dirà che è un diffusore spettacolare. Questo ovviamente è il mio pensiero, non una verità assoluta.
...basta non parlare più di "HI-FI", ma più correttamnente di "MY-FI"...
Un plauso a Lucia Minetti e ai musicisti per questa grande interpretazione. 👏👏
Se è vero... Come dice Zen... La consapevolezza di quello che si vuole. E giustamente la si acquisisce per piccoli passi, con errori e confronti. Poi, una volta consapevoli allora si può lavorare per andare nel verso giusto, ciascuno con i mezzi economici che ha a disposizion da investire in questa bella passione.
Con questa ineccepibile testimonianza Marco Lincetto svela il motivo per cui Sonus Faber ha tanti stimatori ma anche molti detrattori :
suono ruffiano piacevole ma che deluderà chi ricerca la fedeltà all'originale.
Nella scelta basta avere le idee chiare su che cosa si vuole ascoltare.
Su una cosa credo siano tutti d'accordo, l'estetica di questo marchio è tra i migliori nel mondo hifi.
Lo stile italiano ha fatto ancora centro.
Dal 1989 ascolto le Sonus Faber Parva FM III, che nel video "Le Casse da Un Milione di euro: valore aggiunto o stucchevole sovrastruttura?" lodava per la musicalità rispetto alle casse da 1M€.
Le considera quindi meno "ruffiane"/eufoniche delle Cremona?
Sì, un po' meno ruffiane, ma sempre con l'indole tesa NON al rigore.
In ogni caso, va da sè che in qualsiasi confrontio fra cyborg ed esseri umani, vincono gli esseri umani...!
Buongiorno Marco, dopo tanti ascolti purtroppo non nel mio ambiente ho avuto le tue sensazioni, e non solo con Sonus Faber... Poi grazie a te ho conosciuto Mirko Marogna che mi ha fatto ascoltare il suo modo di interpretare la musica riprodotta con la massima trasparenza. Da quel giorno è finito il mio peregrinaggio. Grazie ancora!!!
Ciao in che modo?
@@marcoserafino835 prova a cercare su questo canale il video in cui Marco Lincetto intervista Mirko Marogna. Purtroppo non posso mettere il link in quanto il canale mi cancella il messaggio
@@passin74 grazie
Non mi ritengo un grosso esperto ma ho avuto occasione di ascoltare a lungo negli anni diversi modelli Sonus Faber, sia del periodo "Serblin", sia successivi. Resto sempre stupito quando nelle discussioni su web qualcuno tende a incasellare in maniera semplicistica la vasta produzione entro poche categorie, a volte diciamo pure un po' stereotipate . Per me che ne ho avuti tanti, semplicemente ci sono diffusori Sonus Faber riusciti (anche MOLTO riusciti), e diffusori meno riusciti (in qualche caso anche MOLTO meno riusciti). Nel caso specifico, la prima serie Cremona (anche la Auditor, ahimè) rientra a mio personalissimo giudizio nella categoria di quelli NON riusciti, al di là di una indubbia presenza estetica. Anch'io avevo una certa aspettativa sulla serie ma ne rimasi profondamente deluso. Il risultato fu che in breve tempo sia le Cremona che le Auditor mi abbandonarono e partirono per altri lidi. Limitandomi però alla serie Cremona, devo dire che la serie "M", pur essendo esteticamente quasi identica, in quelle poche occasioni in cui ho avuto la possibilità di ascoltarla in dimostrazione con setup adeguati, mi è parsa nettamente più riuscita, evidentemente in seguito ad una revisione importante del progetto. Qualcosa mi dice che anche a casa sua avrebbe avuto un impatto diverso, certamente migliore.
Io possiedo le cremona M abbinate ad yamaha as-3200 … il suono è trasparente e tridimensionale…
Domanda: il video verte sulle Cremona M che è la 2a serie a cui hanno cambiato in toto gli altoparlanti originariamente voluti da Serblin. La 1a serie usavano altoparlanti molto diversi soprattutto nei materiali. Come suona la 1a serie? Stesso problema?
Ho detto M nel video, ma i diffusori provati erano le Cremona prima serie, come da titolo del video
@@ilpuntodimarcolincetto grazie 🤩
concordo al 100%
Io possiedo le cremona M e abbinate ad uno yamaha as-3200 riproducono un bel suono trasparente e tridimensionale
So great Voice.. one words.. ''Waw''
And King here :)
For your referance and review we bought Neumann KH 120 for my workplace. 1 months will come :). My home studio in ATC Scm 11. İ will be challenge them niceley. İf i loved Neumann tonality and transparencey i will bought them to for my home.
L'ho visto! L'ho sicuramente visto il video sulle spendor s100. Ma non lo ritrovo. Potresti mettere un link diretto a quel video? Grazie😊
ua-cam.com/video/_z7dtP0OHA4/v-deo.html
ua-cam.com/video/_z7dtP0OHA4/v-deo.html
Buonasera
Un francese esordirebbe con un "vive la differènce" (mia madre, più prosaicamente, si limitava a dire "cent co, cent crapp"!): in questo video, per nulla denigratorio, si richiama l' attenzione su alcuni aspetti squisitamente legati all' indole ed alle inclinazioni di ogni singolo individuo; quindi "Alta" o "Altra" Fedeltà? Mi verrebbe da concludere con un "ai posteri l'ardua sentenza"!😄