Il problema che secondo me farà sempre prevalere la teoria liberale è “chi stabilisce i precetti morali ai quali sottomettere la libertà individuale?”. Perché dovremmo scegliere la crisi climatica e non per esempio la volontà di Dio o il volo degli uccelli?
L'ereditarietà dei beni della società liberale assomiglia molto alla trasmissione dei titoli nobiliari. In altre parole la borghesia, che ha combattuto i privilegi della nobiltà, li ha poi fatti propri. In tale status quo l'idea di meritocrazia, quindi di individuo che emerge grazie alle proprie capacità, va a farsi benedire in quanto individui capaci con poche disponibilità finanziarie, difficilmente avranno la meglio su avversari meno capaci ma con maggiori disponibilità derivanti da eredità.
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Mi pare avventata la riduzione del concetto di libertà a hobbes: già con locke, kant e rousseau, che non sono gli ultimi arrivati, si ha una concezione di libertà positiva totalmente differente, e mai priva di fini. Ammetto di non aver letto il libro, dunque non capisco come mai non si prendono in considerazione, almeno nell'intervista, questi autori essenziali per lo sviluppo del liberalismo.
Caspita, davvero bravo!
Il problema che secondo me farà sempre prevalere la teoria liberale è “chi stabilisce i precetti morali ai quali sottomettere la libertà individuale?”. Perché dovremmo scegliere la crisi climatica e non per esempio la volontà di Dio o il volo degli uccelli?
La teoria liberale prescinde da principi morali
Un piccolo appunto: se l'intento è quello divulgativo deve essere curata la chiarezza, soprattutto delle domande
Grazie
L'ereditarietà dei beni della società liberale assomiglia molto alla trasmissione dei titoli nobiliari. In altre parole la borghesia, che ha combattuto i privilegi della nobiltà, li ha poi fatti propri. In tale status quo l'idea di meritocrazia, quindi di individuo che emerge grazie alle proprie capacità, va a farsi benedire in quanto individui capaci con poche disponibilità finanziarie, difficilmente avranno la meglio su avversari meno capaci ma con maggiori disponibilità derivanti da eredità.
È possibile inserire i sottotitoli in portoghese?
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Mi pare avventata la riduzione del concetto di libertà a hobbes: già con locke, kant e rousseau, che non sono gli ultimi arrivati, si ha una concezione di libertà positiva totalmente differente, e mai priva di fini. Ammetto di non aver letto il libro, dunque non capisco come mai non si prendono in considerazione, almeno nell'intervista, questi autori essenziali per lo sviluppo del liberalismo.