Illuminante il suo discorso. Quanta luce nelle sue parole. Grazie professor Massimo, sono grata per i suoi insegnamenti… per le sue parole… che spesso hanno guidato il mio cammino di vita.
Dio la benedica Prof. Recalcati, l’analisi per chi se la può permettere, da quando parole ai silenzi dolorosi. La parola cura vero vero.. se non l’avessi fatta sarei morta.
Grazie di questo discorso dr Recalcati. Io sono una drssa specialista in tutt altra specialita'. Io la prima volta che l ho ascoltatata l La consideravo un po" cervellotico" nei discorsi. Eppure poi ascoltando altri suoi discorsi l ho apprezzata molto e questo suo discorso sul trauma della parola mi ha colpita in modo particolare direi un discorso,almeno per me, di una " tenerezza" indicibile.....😊
Complimenti al Prof. re Recalcati per diversi motivi , ne cito solo due :chiarezza espositiva senza cadere in banalità e efficace sintesi di una parte del suo discorso che si svolge da molti anni.
io da bambina sono strada un esclusa poi da adulta sono diventata studiosa di cose difficili Laurea e dottorato, poetessa, scrittrice, attrice. Ho spaziato in tutti i campi possibili e impossibili.Carattere forte e volitivo. Con un grande desiderio del bello e del buono. Grazie Massimo.Ma i ricordi non si dimenticano.
Prendere contatto con i nostri limiti, stigma,significa poi liberare la nostra vera indole, perché l' uomo libero riesce a ritrovare in se stesso le sue risorse. La sua parola, dott.Recalcati fa ritrovare me stessa. J'adore Recalcati
A proposito di indole e di come venga soffocata, una parola proiettile di amplissimo e vigoroso uso comune è quella del termine "carattere" con il quale, solitamente, gli adulti (dai genitori alla cerchia dei familiari) classificano fin da subito l'individuo-bambino, magari con il vago e vano tentativo d'inquadrarne i tratti comportamentali salienti, forse per evitare di trovarsi impreparati la volta successiva e diminuire lo sforzo che richiede - appunto - l'ascolto attento di un essere che, per definizione, è in piena crescita e quindi suscettibile di cambiamenti e "sorprese" che lo renderebbero ingestibile. Ci si ritrova quindi con un "buon" o "cattivo" carattere - o del tutto privo di "carattere" o ad aver "troppo" carattere ecc ecc - non solo senza sapere perché, ma costretti a fare i conti con tale stigma. Noto peraltro che tale abitudine non si limita allo stretto ambito familiare, ma riguarda da vicino anche il modo di relazionarsi di molti adulti - un'ampia maggioranza - forse mossi inconsciamente dagli stessi motivi. E' la conoscenza di sè ovvero, l'esperienza che ognuno di noi fa di sè stesso nell'arco della propria esistenza che fa emergere la propria Natura, quell'individualità che personalmente distinguo dalla concezione corrente del temine identità. Quindi, credo che la questione essenziale - e specialmente all'epoca di un'ipermodernità che c'impone una cadenza infernale volta al "cambiamento" perpetuo ed inesorabile - sia quella del come poter conciliare la necessaria individuazione della nostra Natura nei suoi tratti distintivi con l'inevitabile e spesso salutare evoluzione (e quindi cambiamento) della personalità.
La mia parola proiettile: " il piccolino", con tutte le conseguenze del caso; ma anche la possibilità di fare, come Sartre, che Recalcati riporta, il piccolo movimento di auto trasformazione rigenerativa. Un umile grazie, queste conferenze sono piccole perle che adornano il nostro essere in divenire.
Ascolto Recalcati , con enorme profitto interiore . Lacan è stato un genio. Recalcati è uno di quelli che lo sa " mettere a terra" , in questa conferenza lo si afferra bene. E penso che ciò che afferma da un certo punto in avanti sia totalmente valido. È prima di quel punto che io ho trovato nella mia esperienza una differenza e una validità estremamente profonda, un evoluzione , una trasformazione che parte da un " prima della parola" , che esiste, prova ne sia che a un certo punto nella vita psichica dell' infante appare , appunto, la parola, appare in un mondo che vivo e vivissimo era e senza parola viveva. È a quel " qualcosa prima" della parola che vanno rivolte le attenzioni, cosa che Lacan conosce perfettamente e ne parla, ma non ha voluto " toccare" dentro sè, e nemmeno nella relazione all altro . In fondo, come quasi tutte le psicoterapie , si tratta di stimolare ( meravigliosamente e con risultati meravigliosi) una forma di " resilienza". Sta bene, eccome! Personalmente ci trovo un limite, perché la trasformazione della realtà può partire da prima della parola scritta sulla nuca, seppure , dal mondo senza parole. Poi può essere detta in parola, ma non ne ha strettamente bisogno perché la base della persona è, prima della parola. La parola non crea, la parola enuncia, enuncia qualcosa che è.
Grazie dott”Massimo Recalcati” Dalla sua capacità di trasmettere il suo sapere… che per me ogni volta “illuminante” sento davvero il fuoco che lei ha messo a suo servizio per la sua evoluzione…. Questo mi dà coraggio perché sento che ho una paura terribile…. Paura del mio fuoco,Paura di essere bruciata viva… grazie di cuore
"Il passato non è semplicemente ciò che è già accaduto. Noi lo trasformiamo continuamente con la parola" Il nostro passato cambia, cresce, si trasforma con noi. Ma solo se lo raccontiamo . Io ci riesco ad esempio attraverso la poesia. È la mia personale forma di autopsicoanalisi.
Grazie .. grande riflessione sulla mia vita .e comprensione per le parole missile verso gli altri .. lezione molto interessante e illuminante . Grazie professore
Egregio professore,è vero,personalmente tramite le sacre scritture,quindi la parola di Dio;ho superato le mie paure,mentre leggo,ascolto il silenzio sovrannaturale,di Dio,grazie anche ,alle presenze,che mi ascoltano ,insieme agli altri!!Grazie ai miei,simili;la parola,ha un valore,un peso,per questo è importante restare in silenzio,se si pensa,di fare danni,o altri traumi.L’essenzialità, sublima,la parola,per questo,in essa,ho trovato Amore,e comprensione del mio Ego!!
Al minuto 24:45 del suo intervento al festival della filosofia 2022 fa una considerazione sulle opinioni, le scelte, le paure di chi non ha voluto, saputo, potuto piegarsi alle imposizioni date dal governo relative alla gestione della pandemia. 1. Le sue parole come PROIETTILI nei confronti di chi ha "invocato" la libertà e la democrazia, probabilmente, hanno lasciato un solco. A me certamente. 2. Sarei curiosa di sapere se oggi sarebbe disposto e disponibile a ripetere quello che ha detto lo scorso anno. 3. Molto interessante la sua disanima sulla parola che mi auguro ci aiuti tutti (chi le ha pronunciate e chi le ha ascoltate) a farne tesoro interrogando le nostre coscienze e la nostra intelligenza.
Grande !personalmente da li in poi l' ho eliminato dalla mia esistenza .sarebbe uno psichiatra .in oltre sino io male informata o è stato jung a introdurre l' analisi con la parola ?
Aiuto Elma. Grazie per aver riportato questo fatto. Quest'incoerenza. Da qui si fa posto al nostro ascolto di quanto il silenzio comunichi o l'ascolto di eventuali benedette, sincere, costruttive.. parole.
LEZIONE MAGISTRALE. La PAROLA è ciò che essenzialmente distingue l'uomo dagli animali. È l' arma più potente. Un' arma a doppio taglio. Con la parola si può salvare, ma anche mandare in rovina un individuo.
È proprio vero : mio figlio ,nato sordo , doveva fare la rieducazione del linguaggio , impostare i fonemi , distinguere i suoni, ripetere fino allo sfinimento i nomi delle varie cose . Ogni volta che andavamo dalla ortofonista , gli veniva il raffreddore , non fingeva , gli colava il naso sternutiva ... Finita la lezione mentre si tornava a casa il fastidio passava , era necessario che facesse quelle lezioni altrimenti non avrebbe mai parlato, ho pensato di abbinare alla lezione una cosa piacevole , il gelato , la passeggiata sulla spiaggia , portare con noi il cane .... è tutto passato . Grazie professore .
Recentemente durante una lite mia sorella mi ha chiamata fottuta pazza. Mio marito mi ha chiamata molto spesso pazza… sono una persona ipersensibile, che soffre d’ansia…che ne ha passate di ogni…tra cui un cancro e altre malattie. Tutti mi stimano tranne chi dovrebbe farlo davvero. L’ho picchiata mia sorella… ho preso a calci la sua porta e quando finalmente mi ha aperto l’ho aggredita. Penso, anzi sono sicura che se non ci fosse stato mio cognato le avrei fatto male. Di certo non ne vado fiera ma…quell’ennesimo proiettile è stato l’ultimo
Chiedo: Nella "crivellatura" come possiamo collocare le "parole" invece costruttive, piacevoli, fiorite, intuitive, quelle insomma che danno poi buoni frutti nella persona? O meglio: i proiettili son sempre e solo "negativi"???
Se viene data la parola ad un bimbo di oggi che non sa associare la parola al suo sentire, come fa a guarire? Il bambino oggi non legge quasi più, non alimenta la sua immaginazione, dunque non cerca le parole per esprimere il suo sentire. Se sente un disagio psichico non sa la differenza fra tristezza, malinconia, nostalgia, amarezza, noia, vuoto, troppo pieno, risentimento, rancore, smarrimento, mancanza, rivalsa... Lo psicologo nelle scuole per educare ai sentimenti, per educare a nominare le sensazioni e prevenire, non per guarire. Fa ribrezzo pensare che i bambini oggi abbiano bisogno dello psicologo.
ASCOLTARE PER VEDERE INSIEME GIUNGE ALLA MENTE IL PENSIERO È PAROLA E GIUNGE DOPO IL VEDERE IL PENSIERO È SEMPLICEMENTE UN REGISTRATORE LA MENTE PUÒ VEDERE IL PENSIERO IL PENSIERO NON PUÒ VEDERE LA MENTE
Non mi curo più di noi adulti ,sempre se adulti. L età 5 o 6 anni. Ma dei bambini e dei giovani. Quali parole sono state urlate contrto quei genitori, i nonni, che se non hanno confidato nella propria intelligenza ,saggezza, a lasciarsi intimorire e spaventate, una massa e non una parola sola di chi ha aderito, ha diviso, offeso ed umiliato . Chi integro ha visto attraversato e trasformato. Non è sceso a compromessi. Non ha ceduuto alla rabbia e all odio. Non si dimentica, no. Neppure perdona. Ciò che è stato fatto affinché non si ripeta. Non c'è neppure astio, risentimento, ma la sola delusione per chi poteva per conoscenza , bisogno di sapere, agire con le parole , molto diversamente. Cadendo così invece rovinosamente. Volando troppo in basso. Per chi appariva in alto.
sarei curiosa di sapere qual'è la sua parola proiettile, quella che ha dietro la nuca, che l'ha reso ciò che è oggi ...... siamo tutti segnati da una parola proiettile?
Recalcati come Paganini, non si ripete.Ogni sua relazione conferenziale porta acqua nuova. Spesso le parole prouettile imprigionano i talenti; e se ripetute restano indelebili. qualcuno si salva e diventa il genio. perche il genio cerca sempre la strada piu tortuosa nel realizzaree se stesso. I piu li vediamo ogni giorno !!! in balia del vento senza idee e inetti verso ogni forma di condizionamento.
Piccola storia personale ascoltando questa bella lezione. Sul nome proprio. Sono un insegnante e ho una nuova classe, sto imparando i loro nomi e cognomi. Per inciso, invito sempre i ragazzi (hanno dai 16 ai 19 anni, sono dei liceali) a presentarsi con il nome e cognome. Dopo qualche lezione mi mancano ancora molti nomi. Chiedo a una ragazza a cui rivolgo una domanda su quello che sto spiegando come si chiami e mi dice solo il cognome. "E il nome?". Il nome non lo dice, non lo vuole dire. Mi sembra curioso, anche perché il nome lo posso cercare sul registro, che è però elettronico e in questo momento non c'è connessione. "Perché non vuoi dire come ti chiami?". Nessuna risposta. Poi verrò a sapere da colleghe, che la conoscono, che dal primo anno (nel frattempo è arrivato al quarto) ha chiesto di non essere chiamata per nome ma solo con il cognome. Non sente che il nome femminile corrisponda al genere, che per lei è maschile. Ha chiesto ai compagni di essere chiamata (nome di fantasia) John. Mi piacerebbe davvero sentire una lezione su questo. Professore Recalcati qualcuno l'avvertirà di questo post e di questa richiesta? Pardon: desiderio, desiderio di sapere...
@@vannacollina2721 nessun condizionamento da parte di nessuno. Semplicemente prima non se ne parlava e chi aveva questo tipo di "ripensamenti" se li teneva ben stretti.
@@msdoriablete sei demente. Certo che sono stati condizionati, dalla propaganda dei media. Bisogna capire la causa, se non si sente femmina, probabilmente perchè si sente rifiutata da qualcuno della famiglia o non viene accettata per quello che è. Lo volete capire che sono tecniche di panipolazione psicologica per il controllo sociale?
Caro Recalcati la mia impressione è che nella nostra vita ci sia un uso smisurato delle parole. Troppo chiacchiericcio inutile. I social alimentano queste uso inutile della parola. Vogliamo il silenzio..
Ma quanta passione c'è in questo grande uomo! Che esempio di vocazione , di " legge del desiderio "
Bellissimo argomento! Grande Filosofo:" MASSIMO RECALCATI!!!😊😊
Veramente interessante ed illuminante. Grazie Prof. Recalcati immensamente grata🙏💙
LEI ha doti relazionali naturali e IL SUO PREZIOSO MESSAGGI SONO MOLTO terapeutici x TANTE persone GRAZIE MILLE BUONA VITA GRAZIE
😅
Illuminante il suo discorso. Quanta luce nelle sue parole. Grazie professor Massimo, sono grata per i suoi insegnamenti… per le sue parole… che spesso hanno guidato il mio cammino di vita.
Eccellente = m song arricriat
Incredibile come Lei Professore sappia passare concetti complessi con una facilità linguistica a portata di tutti
Grazie
Dio la benedica Prof. Recalcati, l’analisi per chi se la può permettere, da quando parole ai silenzi dolorosi. La parola cura vero vero.. se non l’avessi fatta sarei morta.
Applauso riconoscente. Ho individuato la mia parola proiettile. Sono galvanizzata. Un immenso, ed insufficiente, grazie.
Straordinario e illuminante come sempre
Molto bravo !!! Lo ascolterei sempre...☀️🌹🙏
Grazie per la luce profonda che riesce ad infondere
Apprezzo sempre la sua formazione fil.Grazie ancora, ancora.
Illuminante, mille grazie 🙏
Ascoltare il professore è un dono
per il quale non esiste ringrazianento sufficiente.
Incredibile! Il mio proiettile mi ha colpito il cuore e in mezzo alla fronte
Grazie di questo discorso dr Recalcati. Io sono una drssa specialista in tutt altra specialita'. Io la prima volta che l ho ascoltatata l La consideravo un po" cervellotico" nei discorsi. Eppure poi ascoltando altri suoi discorsi l ho apprezzata molto e questo suo discorso sul trauma della parola mi ha colpita in modo particolare direi un discorso,almeno per me, di una " tenerezza" indicibile.....😊
Infinitamente grazie❤
Illuminata dalle sue parole che danno significato e valore a un sentire che si trasforma.
Complimenti al Prof. re Recalcati per diversi motivi , ne cito solo due :chiarezza espositiva senza cadere in banalità e efficace sintesi di una parte del suo discorso che si svolge da molti anni.
La ringrazio prof. Massimo Recalcati per lo splendore di questa conferenza preziosa.
Ho riaperto il video per ascoltare una seconda volta. Per non perdere nulla. Splendido
Come lei tratta _ l parola_ e l ascolto. Splendido intervento, complimenti
Un grande aiuto che lei ci offre grazie
Recalcati sempre avanti anni luce
Illuminante come sempre!!!!
Grazie!
Assolutamente illuminante anche questo intervento!! Grazie di esistere Massimo!!
Sempre interessantissimo
io da bambina sono strada un esclusa poi da adulta sono diventata studiosa di cose difficili Laurea e dottorato, poetessa, scrittrice, attrice. Ho spaziato in tutti i campi possibili e impossibili.Carattere forte e volitivo. Con un grande desiderio del bello e del buono. Grazie Massimo.Ma i ricordi non si dimenticano.
Prendere contatto con i nostri limiti, stigma,significa poi liberare la nostra vera indole, perché l' uomo libero riesce a ritrovare in se stesso le sue risorse.
La sua parola, dott.Recalcati fa ritrovare me stessa.
J'adore Recalcati
Mi correggo stigmi
A proposito di indole e di come venga soffocata, una parola proiettile di amplissimo e vigoroso uso comune è quella del termine "carattere" con il quale, solitamente, gli adulti (dai genitori alla cerchia dei familiari) classificano fin da subito l'individuo-bambino, magari con il vago e vano tentativo d'inquadrarne i tratti comportamentali salienti, forse per evitare di trovarsi impreparati la volta successiva e diminuire lo sforzo che richiede - appunto - l'ascolto attento di un essere che, per definizione, è in piena crescita e quindi suscettibile di cambiamenti e "sorprese" che lo renderebbero ingestibile.
Ci si ritrova quindi con un "buon" o "cattivo" carattere - o del tutto privo di "carattere" o ad aver "troppo" carattere ecc ecc - non solo senza sapere perché, ma costretti a fare i conti con tale stigma.
Noto peraltro che tale abitudine non si limita allo stretto ambito familiare, ma riguarda da vicino anche il modo di relazionarsi di molti adulti - un'ampia maggioranza - forse mossi inconsciamente dagli stessi motivi.
E' la conoscenza di sè ovvero, l'esperienza che ognuno di noi fa di sè stesso nell'arco della propria esistenza che fa emergere la propria Natura, quell'individualità che personalmente distinguo dalla concezione corrente del temine identità.
Quindi, credo che la questione essenziale - e specialmente all'epoca di un'ipermodernità che c'impone una cadenza infernale volta al "cambiamento" perpetuo ed inesorabile - sia quella del come poter conciliare la necessaria individuazione della nostra Natura nei suoi tratti distintivi con l'inevitabile e spesso salutare evoluzione (e quindi cambiamento) della personalità.
La magnificenza della cultura
Rende nobile l' essere umano
Adoro sentirti parlare
La mia parola proiettile: " il piccolino", con tutte le conseguenze del caso; ma anche la possibilità di fare, come Sartre, che Recalcati riporta, il piccolo movimento di auto trasformazione rigenerativa. Un umile grazie, queste conferenze sono piccole perle che adornano il nostro essere in divenire.
Prof ascoltare la “sua parola” è straordinario ♥️♥️♥️
Semplicemente illuminanti lezioni di vita.. grazie Prof.
Ascolto Recalcati , con enorme profitto interiore .
Lacan è stato un genio.
Recalcati è uno di quelli che lo sa " mettere a terra" , in questa conferenza lo si afferra bene.
E penso che ciò che afferma da un certo punto in avanti sia totalmente valido. È prima di quel punto che io ho trovato nella mia esperienza una differenza e una validità estremamente profonda, un evoluzione , una trasformazione che parte da un " prima della parola" , che esiste, prova ne sia che a un certo punto nella vita psichica dell' infante appare , appunto, la parola, appare in un mondo che vivo e vivissimo era e senza parola viveva.
È a quel " qualcosa prima" della parola che vanno rivolte le attenzioni, cosa che Lacan conosce perfettamente e ne parla, ma non ha voluto " toccare" dentro sè, e nemmeno nella relazione all altro .
In fondo, come quasi tutte le psicoterapie , si tratta di stimolare ( meravigliosamente e con risultati meravigliosi) una forma di " resilienza".
Sta bene, eccome! Personalmente ci trovo un limite, perché la trasformazione della realtà può partire da prima della parola scritta sulla nuca, seppure , dal mondo senza parole. Poi può essere detta in parola, ma non ne ha strettamente bisogno perché la base della persona è, prima della parola.
La parola non crea, la parola enuncia, enuncia qualcosa che è.
Grazie ogni volta per me è un passo avanti....verso dove? Verso chi sono veramente. Grazie
Grazie
Grazie dott”Massimo Recalcati”
Dalla sua capacità di trasmettere il suo sapere… che per me ogni volta “illuminante” sento davvero il fuoco che lei ha messo a suo servizio per la sua evoluzione…. Questo mi dà coraggio perché sento che ho una paura terribile…. Paura del mio fuoco,Paura di essere bruciata viva… grazie di cuore
Molto illuminante!
"Il passato non è semplicemente ciò che è già accaduto. Noi lo trasformiamo continuamente con la parola"
Il nostro passato cambia, cresce, si trasforma con noi. Ma solo se lo raccontiamo . Io ci riesco ad esempio attraverso la poesia. È la mia personale forma di autopsicoanalisi.
Grazieee!
Una scoperta formidabile da custodire. Grazie
"Non leggo per imparare, leggo per vivere"
Cosi Flaubert, citato da Erich Fromm in quello che fu il suo ultimo lavoro, "L'amore per la vita".
Erich Fromm: uno dei 5 più grandi psicoanalisti
Professore, le sue parole insegnano e aiutano. Infinitamente grazie 💙
Grande😊
Grazie di cuore Professore.
E' IL SILENZIO CHE CURA! Grazie Dott.Recalcati davvero illuminante...❤ Dio la benedica.
cibo per l'anima e la mente! grazie
Grazie...
Grazie .. grande riflessione sulla mia vita .e comprensione per le parole missile verso gli altri .. lezione molto interessante e illuminante . Grazie professore
Anche a me e stata data e ascoltata La Parola: è stato salvifico !!! Grazie dottorRecalcati ho rivissuto una grandiosa esperienza di guarigione ❤
Illuminante, grazie professore !!!!
Bellissimo intervento
Complimenti vivissimi.
L'ascolto che da parola e permette la parola come esperienza.
Semplicemente fantastico professore
sempre interessante.
Meraviglia!
Aggiungerei anche la memoria oltre all'ascolto che dona dignità alla parola.
Bravissimo!!
Grazie professore
Il finale da brividi ❤
Egregio professore,è vero,personalmente tramite le sacre scritture,quindi la parola di Dio;ho superato le mie paure,mentre leggo,ascolto il silenzio sovrannaturale,di Dio,grazie anche ,alle presenze,che mi ascoltano ,insieme agli altri!!Grazie ai miei,simili;la parola,ha un valore,un peso,per questo è importante restare in silenzio,se si pensa,di fare danni,o altri traumi.L’essenzialità, sublima,la parola,per questo,in essa,ho trovato Amore,e comprensione del mio Ego!!
Al minuto 24:45 del suo intervento al festival della filosofia 2022 fa una considerazione sulle opinioni, le scelte, le paure di chi non ha voluto, saputo, potuto piegarsi alle imposizioni date dal governo relative alla gestione della pandemia.
1. Le sue parole come PROIETTILI nei confronti di chi ha "invocato" la libertà e la democrazia, probabilmente, hanno lasciato un solco. A me certamente.
2. Sarei curiosa di sapere se oggi sarebbe disposto e disponibile a ripetere quello che ha detto lo scorso anno.
3. Molto interessante la sua disanima sulla parola che mi auguro ci aiuti tutti (chi le ha pronunciate e chi le ha ascoltate) a farne tesoro interrogando le nostre coscienze e la nostra intelligenza.
❤
Grande !personalmente da li in poi l' ho eliminato dalla mia esistenza .sarebbe uno psichiatra .in oltre sino io male informata o è stato jung a introdurre l' analisi con la parola ?
Aiuto Elma. Grazie per aver riportato questo fatto. Quest'incoerenza. Da qui si fa posto al nostro ascolto di quanto il silenzio comunichi o l'ascolto di eventuali benedette, sincere, costruttive.. parole.
SEMPLICEMENTE ...perfetto
LEZIONE MAGISTRALE.
La PAROLA è ciò che essenzialmente distingue l'uomo dagli animali.
È l' arma più potente.
Un' arma a doppio taglio.
Con la parola si può salvare, ma anche mandare in rovina un individuo.
Io con i fatti ho salvato,ripetutamente ringrazio comunque la conoscenza,cultura,del prof,grande.
E 'vero ..il.nostro nome e 'sacro
Prof non si smentisce mai!!! Vola sempre alto....
ASCOLTARE PER VEDERE INSIEME NON C'È CONFLITTO MA AMORE
ASCOLTARE PER VEDERE INSIEME NON C'È PAURA NE CONFLITTO MA AMORE NON IL PENSIERO CHE GIUNGE DOPO
È proprio vero : mio figlio ,nato sordo , doveva fare la rieducazione del linguaggio , impostare i fonemi , distinguere i suoni, ripetere fino allo sfinimento i nomi delle varie cose . Ogni volta che andavamo dalla ortofonista , gli veniva il raffreddore , non fingeva , gli colava il naso sternutiva ... Finita la lezione mentre si tornava a casa il fastidio passava , era necessario che facesse quelle lezioni altrimenti non avrebbe mai parlato, ho pensato di abbinare alla lezione una cosa piacevole , il gelato , la passeggiata sulla spiaggia , portare con noi il cane .... è tutto passato . Grazie professore .
Il mio uomo ideale, affascinante al massimo. Rimarrà un sogno
QUANTO DOLORE. LA LINGUA USATA MALE PROVOCA TANTE FERITE NELL 'ANIMA
eccellente senza alcun dubbio
❤
ADORO QUEST'UOMO
Recentemente durante una lite mia sorella mi ha chiamata fottuta pazza. Mio marito mi ha chiamata molto spesso pazza… sono una persona ipersensibile, che soffre d’ansia…che ne ha passate di ogni…tra cui un cancro e altre malattie. Tutti mi stimano tranne chi dovrebbe farlo davvero.
L’ho picchiata mia sorella… ho preso a calci la sua porta e quando finalmente mi ha aperto l’ho aggredita. Penso, anzi sono sicura che se non ci fosse stato mio cognato le avrei fatto male. Di certo non ne vado fiera ma…quell’ennesimo proiettile è stato l’ultimo
Il Logos che crea e salva..sempre.
Incantevole ❤
Le sue sono parole illuminanti...quale. ... .... ..
Mio fratello mi chiamava nasona
Vi voglio tranquillizzare
Sono ora una persona realizzata e molto contenta
La vita mi piace .
🤣🤣🤣🤣
Chiedo: Nella "crivellatura" come possiamo collocare le "parole" invece costruttive, piacevoli, fiorite, intuitive, quelle insomma che danno poi buoni frutti nella persona? O meglio: i proiettili son sempre e solo "negativi"???
Se viene data la parola ad un bimbo di oggi che non sa associare la parola al suo sentire, come fa a guarire? Il bambino oggi non legge quasi più, non alimenta la sua immaginazione, dunque non cerca le parole per esprimere il suo sentire. Se sente un disagio psichico non sa la differenza fra tristezza, malinconia, nostalgia, amarezza, noia, vuoto, troppo pieno, risentimento, rancore, smarrimento, mancanza, rivalsa... Lo psicologo nelle scuole per educare ai sentimenti, per educare a nominare le sensazioni e prevenire, non per guarire. Fa ribrezzo pensare che i bambini oggi abbiano bisogno dello psicologo.
ASCOLTARE PER VEDERE INSIEME GIUNGE ALLA MENTE IL PENSIERO È PAROLA E GIUNGE DOPO IL VEDERE IL PENSIERO È SEMPLICEMENTE UN REGISTRATORE LA MENTE PUÒ VEDERE IL PENSIERO IL PENSIERO NON PUÒ VEDERE LA MENTE
Mi diceva anche :come era la mia faccia(brutta)era il mio cuore
preziosa
armonia
risorgi
oltre
limiti
altrui
In quale libro il professor Recalcati parla di questo argomento?
Grazie prof. I nomi sono importanti x ché io da piccola nn accettavo il mio nome concetta .che poi alla fine diminuendo in cettina .
Eccezionale ,Eccezionale😎
Non mi curo più di noi adulti ,sempre se adulti. L età 5 o 6 anni. Ma dei bambini e dei giovani. Quali parole sono state urlate contrto quei genitori, i nonni, che se non hanno confidato nella propria intelligenza ,saggezza, a lasciarsi intimorire e spaventate, una massa e non una parola sola di chi ha aderito, ha diviso, offeso ed umiliato . Chi integro ha visto attraversato e trasformato. Non è sceso a compromessi. Non ha ceduuto alla rabbia e all odio. Non si dimentica, no. Neppure perdona. Ciò che è stato fatto affinché non si ripeta. Non c'è neppure astio, risentimento, ma la sola delusione per chi poteva per conoscenza , bisogno di sapere, agire con le parole , molto diversamente. Cadendo così invece rovinosamente. Volando troppo in basso. Per chi appariva in alto.
1a
sarei curiosa di sapere qual'è la sua parola proiettile, quella che ha dietro la nuca, che l'ha reso ciò che è oggi ...... siamo tutti segnati da una parola proiettile?
🤓
Non ho il lasciapassare nazista..posso ascoltarLa ugualmente😂??
Quello che è successo al suo primo paziente, è successo con la gamba sinistra. Ancora,purtroppo, utilizzo inconsciamente, somatizzazioni fisiche!
dopo che freud ha fatto entrare la persona e l'ha dato la parola..cosa ė successo? cosa ha detto l'uomo? Se qualcuno sa la risposta..grazie
Parole che fanno pensare
E allora cos'è che porta al mutismo selettivo?
Anch'io me lo chiedo Recalcati può suggerire un percorso?
Mi chiamo Beatrice, il significato è colei che rende beati. Non è così purtroppo
Recalcati come Paganini, non si ripete.Ogni sua relazione conferenziale porta acqua nuova.
Spesso le parole prouettile imprigionano i talenti; e se ripetute restano indelebili. qualcuno si salva e diventa il genio. perche il genio cerca sempre la strada piu tortuosa nel realizzaree se stesso. I piu li vediamo ogni giorno !!! in balia del vento senza idee e inetti verso ogni forma di condizionamento.
Piccola storia personale ascoltando questa bella lezione. Sul nome proprio. Sono un insegnante e ho una nuova classe, sto imparando i loro nomi e cognomi. Per inciso, invito sempre i ragazzi (hanno dai 16 ai 19 anni, sono dei liceali) a presentarsi con il nome e cognome. Dopo qualche lezione mi mancano ancora molti nomi. Chiedo a una ragazza a cui rivolgo una domanda su quello che sto spiegando come si chiami e mi dice solo il cognome. "E il nome?". Il nome non lo dice, non lo vuole dire. Mi sembra curioso, anche perché il nome lo posso cercare sul registro, che è però elettronico e in questo momento non c'è connessione. "Perché non vuoi dire come ti chiami?". Nessuna risposta. Poi verrò a sapere da colleghe, che la conoscono, che dal primo anno (nel frattempo è arrivato al quarto) ha chiesto di non essere chiamata per nome ma solo con il cognome. Non sente che il nome femminile corrisponda al genere, che per lei è maschile. Ha chiesto ai compagni di essere chiamata (nome di fantasia) John. Mi piacerebbe davvero sentire una lezione su questo. Professore Recalcati qualcuno l'avvertirà di questo post e di questa richiesta? Pardon: desiderio, desiderio di sapere...
Non sei l'unico docente ad avere questo tipo di esperienza.
Da me una ragazza tronca il nome di battesimo per evitare il femminile
I giovani sono stati condizionati ed oggi persino in questo. Lasciateli stare.
@@vannacollina2721 nessun condizionamento da parte di nessuno.
Semplicemente prima non se ne parlava e chi aveva questo tipo di "ripensamenti" se li teneva ben stretti.
@@msdoriablete sei demente. Certo che sono stati condizionati, dalla propaganda dei media. Bisogna capire la causa, se non si sente femmina, probabilmente perchè si sente rifiutata da qualcuno della famiglia o non viene accettata per quello che è. Lo volete capire che sono tecniche di panipolazione psicologica per il controllo sociale?
❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤💪
Veramente eccelzo
Non non riesco ad ascoltare sono stanca..........
Caro Recalcati la mia impressione è che nella nostra vita ci sia un uso smisurato delle parole.
Troppo chiacchiericcio inutile.
I social alimentano queste uso inutile della parola.
Vogliamo il silenzio..
Ovviamente non sempre un idjota diventa un genio 😊