Questo addetto navale Giapponese in Italia da un punto di vista strategico non aveva tutti i torti. Se pensiamo che il Giappone nei primi mesi di guerra ha occupato Filippine, Singapore, Indonesia, le varie isole del Pacifico, in un scacchiere vasto 10 volte più di quello Italiano nel Mediterraneo
Certo che le critiche sulla preparazione della marina e dell'aviazione italiane, e sull'indecisione politica, fanno centro. Però, criticare la preparazione e la prestazione italiane è corretto ma banale, è un po' come sparare sulla croce rossa. Il Giappone è andato molto meglio ma le grandi conquiste dei primi mesi sono state dovute al fatto che gli Europei che tenevano quelle località erano stati duramente impegnati (UK) o addirittura avevano la madrepatria invasa (Olanda, Francia), e gli Stati Uniti non avevano grandi forze nelle Filippine. I Giapponesi hanno occupato una vasta area che poco poteva fare per difendersi, approfittando della guerra in Europa. Nonostante Pearl Harbour, nel giro di qualche mese dall'inizio della guerra le cose cambiavano e i Giapponesi già prendevano bastonate, e da metà 1942 fino al 1945 non hanno praticamente mai smesso di prenderle.
@@brunobacelli5389 Osservazioni giustissime. Vero anche però che anche la Gran Bretagna nel 1940-41 era seriamente minacciata di invasione, e non per questo si è persa di coraggio nel Mediterraneo
Gli USA avevano delle ben definite priorità e la priorità era la sconfitta della Germania, "Germania first". Quindi il Giappone non fu contrastato nella sua fase di espansione.
@@kalz55 gli Stati Uniti mandarono piloti volontari in Cina e nacquero le "Tigri Volanti", vedi il racconto di Gregory Boyington. Poi l'embargo sui metalli ferrosi e sul petrolio nei confronti del Giappone. Ma quando il Giappone stesso agiva come un tifone in Cina non fu importunato minimamente se non con contingenti aerei da parte sovietica che rinforzarono l'aviazione cinese. E per un certo periodo anche la Repubblica di Weimar manderà aiuti alla Cina, questo lo si vede nel film 800 EROI dove i soldati cinesi indossani elmetti tedeschi.
In ogni caso video illuminante..Il nipponico, nella sua "limitata conoscenza" come lui premette, ci restituisce una genuina visione della nostra storia. Grazie per averlo ritirato fuori
Da Italiano che ha passato la maggior parte della vita all'estero, quindi che porta uno sguardo distaccato sull'Italia, sono impressionato dall'analisi dell'ufficiale giapponese. Sul carattere e le peculiarità degli Italiani ci ha azzeccato in pieno.
Buongiorno in ritardissimo! Molto interessanti le osservazioni di questo addetto navale: questo canale si distingue sempre per la particolarità delle fonti💪!
Buona domenica pomeriggio al Prof ed al Raggruppamento di ascolto. Le argomentazioni dell' addetto militare nipponico hanno portato la sempre più apprezzata espressività e gestualità del prof a livelli superlativi !
Le navi , per occupare , la Tunisia e Creta , dovevano partire la mattina del 10 giugno . Zero strategia , zero organizzazione a prescindere dai mezzi .
La formazione, la cultura, la mentalita' e il conseguente approccio alle problematiche mediterranee, alla strategia italiana e alla situazione della RM, di questo ufficiale della Marina giapponese mettono bene in rilievo le grandi carenze della nostra guerra navale ma anche gli evidenti limiti alla base dell'intervento italiano nel 1940, che poi determinarono il disastroso andamento della nostra guerra. Interessanti anche taluni suoi rilievi negativi sul comportamento dell'apparato politico-amministrativo fascista e sull'impatto dello stesso per quanto riguarda il morale della popolazione. Altri passaggi per così dire "socio-culturali" piuttosto discutibili, derivano chiaramente dalla differente educazione e dal diverso modello sociale in cui questo capitano si è formato. Buona Domenica a tutti. Un saluto a prof. Cecini . Adriano S.
Discutibile è la tua cultura : quella italiana...il jap ha visto giusto su tutto. Sul fatto che italiani dicono tutto a donne per cui impossibile tenere segreti forse si riferiva a Mussolini e alla Petecci, evidentemente non sapeva che Mussolini scriveva a Churcil 😂😂
Nel mio piccolo mi trovo in quasi tutto quello scritto nel rapporto dell'ufficiale giapponese e anzi, questo video dovrebbe essere mandato in prima serata nelle televisioni pubbliche, così magari qualche italiano si dà un svegliata visto che molte cose valgono ancora oggi. Unica cosa che non mi torna è quando parla di orgoglio degli alti comandi; forse non era orgoglio, forse era incapacità di capire o peggio, non voler proprio ascoltare per motivi che vanno oltre la stupidità umana ! Citare Badoglio subito all'inizio bè, già quello è la prima secca mazzata. Tutti si son chiesti, alleati/nemici, il perchè l'Italia non abbia fatto certe mosse e ne abbia fatte altre illogiche, tutti. Oggi sappiamo e dal 92 vediamo riaccadere le stesse cose in ogni settore della Nazione, economico, finanziario, militare ecc...
@@giulioespositi9052In senso centuplicato però... Nel dopoguerra una classe politica formatasi sotto il F. seppe almeno lavorare in senso economico-industriale: Fanfani, Spadolini ecc. Morta quella generazione sono arrivati i boomer e tutto è finito. Riguardo le donne italiane poi, stendiamo un velo pietoso... La frivolezza e gli altri vizi si sono millecuplicati, e infatti siamo il paese più vecchio del mondo, senza figli...
Buongiorno Roattiani! Buongiorno Aurora! Soprattutto buongiorno a Giovanni che pure per preparare questo video ha dovuto prendere la solita dose di Maalox..... ciò che scrive l'addetto giapponese è tristemente vero: la mancanza di strategia generale, le gelosie tra forze armate, il "magna magna",...
@@GiovanniCeciniStoriaCinema apprezzo molto che faccia divulgazione citando le fonti e legge dole per noi, divulgazione senza nessuna inflessione ideologica. Grazie ancora
min 2.57 mi consento di dar ragione all'addetto navale giapponese: la dichiarazione di guerra italiana è si stata fatta il 10 giugno 1940 ma la stessa recitava che a partire dalla mezzanotte dello stesso giorno sarebbe iniziata la belligeranza, ergo il primo giorno di guerra Italia - Francia - Inghilterra è stato a tutti gli effetti 11 giugno. Ancora molti complimenti per i suoi video che seguo con assiduità e passione. 😇🥰🙋🙋
Ha fatto un'analisi dell'Italia e degli italiani molto azzeccata anche se su certi particolari si potrebbe avere un'opinione differente. I tedeschi dicono che il nostro patrittismo si basa sul tradimento nei loro confronti, tanto per fare un esempio di come gli altri la pensano in maniera diversa dalla nostra. E' sintomatico il fatto di come i tedeschi e giapponesi abbiano combattuto e portato a termine la guerra, una cosa tutta differente da parte nostra. E non deve stupire i comportamenti diversi tra noi e loro.
I Tedeschi e i Giapponesi hanno combattuto con ostinazione fino a farsi radere al suolo e debellare. Si tratta di un punto che merita una riflessione: con la natura del regime fascista, ci si poteva aspettare una cosa del genere, al di là del carattere nazionale? E di fronte a una sicura sconfitta, vale davvero la pena di farsi asfaltare come hanno fatto Tedeschi e Giapponesi?
Occorre capire cosa si intende per portare a termine una guerra. La guerra termina quando uno dei due in conflitto sottoscrive una resa. Tale epilogo è stato lo stesso per tutti e tre. Semplicemente in Italia la percezione e consapevolezza della sconfitta è arrivata prima suggerendo l'inutilità di ulteriori spargimenti di sangue.
@@brunobacelli5389 I tedeschi, o almeno il loro Führer, speravano fino all'ultimo nelle nuove armi che dovevano riuscire a capovolgere la situazione. Molti esperti militari però dicono che anche le nuove armi non avrebbero potuto capovolgere la situazione . Per i giapponesi bisogna dire che in Giappone c'erano due diverse fazioni. I militari erano per la resistenza ad oltranza sul suolo nazionale. ed effettivamente questo avrebbe allungato la guerra di parecchio, con ulteriori perdite umane anche da parte degli USA. I politici vedevano la guerra come perduta ed erano disponibili alla resa. Poi ovviamente le due bombe diedero la svolta decisiva.
Caro Cecini,la solfa è sempre quella,e si può brevemente riassumere in questo: gli Italiani non sono nè Giapponesi,nè Tedeschi,nè Inglesi, ma sono Italiani con il loro preciso carattere nazionale,con le loro caratteristiche ed i loro schemi mentali,con i loro limiti (di cui bisogna tenere conto prima di imbarcarsi in certe avventure) ed i loro moltissimi pregi (che per risultare efficaci devono tener conto delle caratteristiche nazionali,senza pretendere che gli Italiani si trasformino in altro da quello che sono). Un Mussolini invelenito ed incupito a Salò recriminava contro il popolo che aveva guidato per più di un ventennio dicendo che "anche Michelangelo se invece del marmo avesse avuto a disposizione del legno non avrebbe potuto creare i suoi capolavori. Ora,a parte che se per vent'anni hai scambiato il legno per marmo,sei un cialtrone ed anche poco inteligente..ma lasciamo stare...con il legno possono essere creati capolavori assoluti e strutture bellissime,purchè appunto si tenga conto della natura del materiale e la si assecondi.Noi non saremo mai nè Giapponesi nè Tedeschi,ed aggiungo grazie a Dio; Noi salvammo per la gran parte le nostre città ed i nostri capolavori d'arte, il Giappone e la Germania del 1945 erano delle lande lunari polverizzate intorno a cui si aggiravano disperati fantasmi. Se malgrado le ferite inferte dal conflitto potemmo in qualche modo cavarcela per ripartire alla grande nel giro di pochissimi anni,lo dobbiamo anche al nostro carattere nazionale che grazie a Dio non è nè quello nipponico nè quello teutonico. Sui cosidetti "tradimenti",è un tema già affrontato più volte,e rifare l'elenco degli innumerevoli tradimenti ed atti di slealtà tedesca nei nostri confronti sarebbe cosa tediosa.
Che ci piaccia o no, la cruda-realta' dei fatti rimane incontrovertibile: Mussolini "c'ha-"provato", sperando di "rimediare-territori" "sfruttando" la creduta/imminente fine/vittoriosa della 'blitz-krieg' di Hitler: È-ANDATA-MALE. La triste realtà che non riuscendo a essere, almeno un 25% del livello di "Senso-dello-Stato"("piaga" ormai strutturale degli Italiani; a tutt'oggi): eravamo la 3°"gamba/fragile" dell'ASSE(come del resto: lo siamo OGGI: nell NATO.😊
La corruzione dell'arco costituzionale della prima repubblica italiana mafiosa e comunista incriminata dai magistrati è la nuova dittatura di un popolo di tarati.
@@stefanogaldiero2263 Penso che, dopo +/- un Secolo sia ridicolo parlare di "Fascismo"&"Comunismo": due ideologie entrambie Sconfitte: una da una Guerra Mondiale, l'altra dalla STORIA del XX Secolo.
Buongiorno, sono d'accordo in parte, tedesche e giapponesi, con tutto quello che hanno combinato e sofferto durante la seconda guerra mondiale, da anni godono comunque di stima e rispetto universali, i loro manufatti sono molto ambiti. Noi abbiamo da sempre la fama di geniali ma un po cialtroni. I nostri prodotti eccellono solamente nelle nicchie di mercato dove il nostro genio può esprimersi al meglio.
@@quartadimensione532 È un commento, non è una risposta a Claudio Rotondi. Comunque sapevo di un ufficiale giapponese morto in un imboscata dei partigiani presso l' Abetone. Se vuoi approfondire vedi in rete " Toyo Mitsunobu " e " ISTREVI il mistero della missione giapponese" . Poi se vuoi divertiti è comparso sul canale un commento di un "fenomeno parastatale" tale " Ninny 7701" a cui ho educatamente risposto...Ciao !
Se si pensa che un gen Vannacci, da operativo qual'era è stato "trasferito" al cartografico, per aver preso le difese o comunque aver sollevato perplessità sulla gestione uranio impoverito, capite che siamo ancora al livello delle forniture logistiche agli alpini durante la campagna di Russia.🤕
Le valutazioni strategiche e militari sono condivisibili. Anche quelle sui nostri comandi. Le analisi sociologiche risentono molto della mentalità nipponica e della loro concezione di onore. Comunque molto equilibrato e a tratti affascinato dalla complessità della società italiana.
Vogliamo parlare del fatto di schierare dei carrarmati ridicoli di due per due metri in Nord Africa??? Contro dei carri come i Matilda e Sherman che erano tre volte quasi piú grandi???? Il resto sono cose note, come quello dello scollegamento aviazione-marina... Che tristezza.. Ottimo video. Grazie
Ha detto diverse boiate, gli italiani sono ultra-risparmiatori e hanno più case di proprietà di tutti in Europa, così come il qualunquismo sulla corruzione che si può applicare ovunque sempre, dall'Egitto agli USA. Non c'è al riguardo alcun dato statistico oggettivo, se non che la mafia all'epoca era quasi sparita, ritornando poi con lo Sbarco in Sicilia. Poi sul resto ha detto molte cose sensate, dall'individualismo narcisista all'egoismo delle donne italiane (prima ragione per cui l'Italia è il paese più anziano del mondo) ecc. Infine aveva senza dubbio il dente avvelenato, visto che era il 1944 e pure il suo paese aveva perso. La prestazione militare del Giappone fu pietosa, perse già col fallimento di Pearl Harbour, altro che Italia... Ciò che ebbe di differente fu il senso dell'onore e la volontà di non arrendersi a nessun costo, da parte di tutto il popolo... Mentre qui buona parte dei capi e del popolo tradì, solo una minoranza non lo fece.
Sì, ma persona illuminata pure lui, dato che il Giappone in mare e terra si è comportato in maniera disastrosa Gli USA (certo, gli USA) hanno fatto manbassa e sbaragliato il Giappone e i suoi mezzi ottimi e la loro discreta competenza di partenza
@@mauroorso1963Buona domenica pomeriggio Mauro Brummbär! Immagino che tu conoscai le opere del ricercatore tuo corregionale Luca Valente .....Ne ho parlato nei miei tardivi commenti.
La lettura dei documenti, siano degli anni 40 o di fine 800, ritraggono sempre la stessa situazione di arretratezza, corruzione, andamento claudicante di un un´"itaglietta" attegiandosi a "grande potenza". Nel 2024 si assiste esattamente alla medesima situazione... parafrasando: l´Italia é proprio un gran bel Paese... peccato ci siano gli italiani (e qui il riferimento é si al popolo, ma in primo luogo alla "classe dirigente", causa primaria dello sfascio materiale e morale).
@@l.ferrandino5939 la classe dirigente non forma nessun paese e’ sempre il contrario Se fosse cosi’ semplice nessun governo del mondo avrebbe alcun problema
@@toffonardi7037 "Formato" = si, termine non adatto. Diciamo che la classe dirigente é si lo specchio del Pese che la esprime, ma al contempo diventa il modello da seguire, dato che non offre, non fa nulla per cambiare il marciume. Con qs intento l´uso del verbo "formare".
@@l.ferrandino5939 si’ ma non ha nemmeno senso chiedersi se la Classe dirigente deve essere un modello perche’ e’ dal marciume che viene che sialimenta
@@alespg1359Ammiragli "fascistissimi"? Ma dove te li sei sognati? Se ce n'era qualcuno era già tanto. Neppure Bergamini lo era anche se aveva, eccome, le idee chiare. A Punta Stilo poteva riportare una grande vittoria e invece, Super Marina lo invitò a non uscire con le sue navi dalla base di Taranto. Ma di che cosa parliamo qui?
La mentalità giapponese della battaglia decisiva è evidente in queste note. In realtà neanche i giapponesi risolsero il conflitto con una battaglia decisiva e fu la guerra al traffico a dare la vittoria alla USN
Sarebbe interessante sapere cosa riportavano i dispacci degli addetti italiani in germania e giappone negli anni pre guerra. Quello in giappone avrebbe potuto parlare dell'importanza dell'arma aeronavale e quello in germania dell'indespensabilita' dell'arma corazzata e motorizzata in cooperazione con l'aviazione. Sarei appunto curioso di sapere il tenore di questi report e se e da chi sono stati valutati. Come sono andate le cose pero' lo sappiamo.
Basti pensare che il generale von Blomberg che poi fu rimosso da Hitler prima della guerra ad assistere ad una sfilata del regio esercito non sapeva se mettersi a ridere o piangere. Idem basti pensare all'opinione pessima che Rommel aveva degli alti comandi. Se ne salvava solo uno. Messe
Siamo rimasti sempre indietro, anche in guerra, per la mediocrità e ottusità della classe industriale italiana. Mentre la potenza industriale americana ha salvato, Inghilterra,Francia e ( Europa)dal nazismo, in parte anche la Russia è stata aiutata dall’America nella seconda guerra mondiale . Oggi ancora di più si avverte il divario, le nostre migliori aziende, vengono vendute allo straniero, nella indifferenza totale( politica e sociale).
Veramente sono 50 anni che comanda l'arco costituzionale della prima repubblica italiana ed i presidenti della repubblica provenivano tutti dall'arco mafioso. Mafiosi anche loro
Fare paragoni con USA 344 m Cina 1450m India 1470m o Giappone 124m non mi sembra logico .Alla netto del PIL davanti ci sono 7 nazioni dietro 200 . Per una nazione senza risorse naturali con un sud non proprio industrializzato e con solo 58.milioni di persone non mi sembra così male .
@@giorgiorusconi9015 Infatti il giappo elogia la potenza industriale italiana, l'Italia all'epoca era un riferimento per la scienza e la cultura (Marconi, Via Panisperna, Pirandello ecc.), e anche dopo abbiamo inventato una cosa "piccola" come il PC. Il nazional socialismo fu estremamente modernizzante, inventò le autostrade, la Volkswagen, i fucili d'assalto, i controlli gratuiti al seno ecc. Senza gli scienziati NS col cavolo che gli USA sarebbero andati sulla Luna 😄 Avevano gente come Von Braun e Heisenberg... Se l'Asse avesse vinto vivremmo oggi in un mondo futuristico. Peraltro non capisco la critica del commentatore, cioè voleva un'industriocrazia? Il potere tutto in mano agli industriali, a gente come Agnelli ed Elkann? Bei risultati ha dato... Invece quando gli industriali venivano sottomessi con la forza al bene nazionale si progrediva, non si regrediva come oggi, senza industrie...
La visione strategica e militare è correttissima. Le osservazioni dal punto di vista sociologico sono in parte influenzate dalla cultura di origine dell' osservatore, ma sono anch'esse certamente condivisibili. Sono cose che ho notato anche io sia frequentando gli ambienti militari che viaggiando all' estero: autoreferenzialità, servilismo, egoismo, la colpa è sempre di qualcun altro e si tirano fuori sempre delle scuse inutili. Manca la visione di lungo periodo perché in fondo in fondo conta solo il presente e i cazzi propri. Anche all' estero hanno problemi simili ma in misura molto minore.
E' lo stesso addetto giapponese che si sorprese del fatto che l'Italia non avesse occupato Malta subito dopo la dichiarazione di guerra? Oppure mi sbaglio?
A inizio guerra bastava presentarsi davanti a Malta con un paio di corazzate e sarebbe caduta facilmente. Gli inglesi avevano (mi pare) 2 caccia Hurricane in tutta l'isola.
L’Italia potenza navale nella seconda guerra mondiale non era male. Cioè mi spiego meglio. L’Italia aveva rinnovato la flotta negli anni 30 con navi all’avanguardia, per farlo il governo fascista aveva aggiunto varie tasse come quella sul macinato del grano. Il problema dove è nato? È nato quando dal 35 al 38 molte tecnologie vengono applicati in campo navale(alcuni brevetti fatti da ricercatori italiani) rendendo improvvisamente nell’arco di 3 anni tutte le navi, sia quelle appena costruite che quelle ammodernate ad eccezione del comparto sommergili, obsolete, una vera sfortuna, perché le tecnologie fecero passi da gigante consecutivi con rapidità mai viste prima. Le altre nazioni hanno aggiornato subito le loro unità, Italia indebitata per le navi costruite qualche anno prima non ha potuto farlo(come l’apparizione del nuovo tipo di navi: Le portaerei che saranno fondamentali). In più il quadro ufficiali e comando marina era rimasto alla prima guerra mondiale ancora vincolato al concetto di nobiltà, non si premiava il talento ma il lignaggio con effetti catastrofici. Certo ci sono delle eccezioni, come i comandanti di singole unità(quasi tutti sommergibilisti guarda a caso) o le operazioni dei reparti speciali(che usavano naviglio di piccole dimensioni come il siluro a lenta corsa) ma l’alto comando marina(e lo stesso vale per il comporta aeronautico e esercito) erano inadeguati. In più quando un generale/ammiraglio conoscendo le forze in campo alle richieste assurde di offensiva del governo fascista cercava di ritardare o di far ragione i dirigenti di partito veniva rimosso e messo uno del partito fascista al comando. Abbiamo pianificato un attacco alla grecia per l’anniversario del partito fascista, peccato che le condizioni meteorologiche erano proibitive, per farvi capire pianificare un attacco solo per un anniversario? Si pianifica un attacco con le migliori condizioni favorevoli, con il minimo di perdite e il massimo risultato, allora invece si pianificò per una data poco importava se morivano giovani italiani e risorse. Comunque i Giapponesi di controparte hanno poco da dire sugli italiani. La loro situazione era ben peggiore. Dovete sapere che il giappone era politicamente diviso in due fazioni. La fazione commercialista:che voleva interrompere la seconda guerra Sino-Giapponese e rimuovere gli embarghi che aveva subito per riprendere a commerciare con il mondo. La fazione militarista di stampo tradizionalista che voleva creare “la bolla di influenza e autonomia economica Giapponese”(Arrivava geograficamente alle porte dell’Australia e al confine con l’India includendo la Cina orientale), il loro vantaggio che nelle loro schiere avevano molti giovani(un pò esaltati). Il dipartimento di difesa giapponese, come Germania,U.S.A, Inghilterra e anche Italia, fanno uno studio sulle probabilità di vittoria in caso di attacco agli americani. Questo studio riportò: Sconfitta sicura per il governo Giappone, per varie motivazioni tra cui -Il governo Giapponese è in guerra già da 4 anni con la Cina(Seconda guerra Sino-Giapponese), risorse umane e materiali già esauste da un conflitto a lungo termine(sopratutto acciaio e materiali plastici), industria nazionale già al limite. -Risorse americane più grandi, fresche e sopratutto in zone lontane dal conflitto. L’imperatore di allora non ebbe il coraggio di contrastare la fazione più giovane e motivata dei militari(dimostrando pessima capacità di governo) e il Giappone entrò in guerra anche se sapeva già di perdere, per carità anche il governo tedesco e quello italiano sapevano di perdere ma hanno incominciato comunque il conflitto(anche se li c’erano molti presupposti sia sociali che politici diversi come il comportamento degli alleati permissivi con i tedeschi).
Commento interessante, ma da rettificare. Il Giappone perse la guerra già col fallimento di Pearl Harbour, l'Italia nel complesso diede una prestazione migliore. Loro non vollero neanche attaccare l'URRS, senza aiutare quindi l'Asse. Le forze armate erano divise tra la Kodoha e la Toseiha, entrambe patriottiche e guerriere, la prima però erede di Saigo, quindi fortemente samuraica e antimoderna, la seconda conservatrice e più in linea con l'epoca Meiji. Nessuna delle due era pacifista e mercantilista, sulla scia ad es. della Marina massonizzata italiana. Tojo apparteneva alla Toseiha, per dire. Dire che Germania e Italia entrarono sapendo già di perdere è una follia. La Germania non pensava che l'Inghilterra dichiarasse guerra, il Pittore sin dal suo libro era filoinglese, e col primo ministro precedente Churchill i rapporti eran buoni. Il presentimento della sconfitta sorse solo dopo Stalingrado. L'entrata degli USA, per nulla scontata fu un'altra mazzata pesante. L'America al tempo non era il gendarme mondiale, gli americani erano per tradizione isolazionisti, solo con ci volle un "11 settembre" per rendere l'entrata appena accettabile. I sondaggi dell'epoca mostrano come gli americani coscritti non fossero affatto anti tedeschi e antifascisti. Dicevano che preferivano la vittoria tedesca all'assimilazione degli afroamericani per esempio.
Credo che siamo stati l'unico paese della storia a dichiarare guerra di sua volonta' senza avere la minima idea di cosa fare e quali obbiettivi si voleva raggiungere attraverso di essa. Tutto il resto e' solo la conseguenza di tale faciloneria...
Tanto per lui, il grande condottiero, la guerra era finita, ergo non aveva bisogno di obiettivi militari . Quanta leggerezza e superficialità. Tipico italiano?
In guerra ci siamo entrati solo per sbruffoneria, per non fare brutta figura davanti al ben più efficiente alleato tedesco, che il 10 giugno stava già entrando a Parigi (mentre noi non riusciremo ad andare oltre Mentone). Obbiettivi chiari non ce n'erano, agivamo come scimmie dementi che copiano le azioni degli altri, senza manco pensare a cosa fanno, per puro riflesso condizionato. Spiacente di dovertelo dire caro ducetto di Predappio, ma le squadre di manganellatori vanno bene al massimo per fare i briganti, non per combattere una guerra vera; per quella ci vogliono militari seri, esperti e ben armati.
Ancora oggi gli Italiani hanno scarso spirito di sacrificio, di amor patrio e responsabilità, tanto è vero che non appena arriva qualcuno che cerca di invertire questa tendenza viene subito allontanato. Questo carattere è peggiorano nel tempo se possibile arrivando a minacciare l'esistenza stessa del paese che si sta allegramente autoestinguendo.
Le custodi del firmamento Caffè ! Buona domenica pomeriggio.....se passate per Piadena CR consiglio apericena nel giardino interno della "Bottega del gelato", ollaudato ieri sera con la sig.ra Malone ..... Ho trovato cose interessanti sull' addetto nipponico ....prego vedere miei commenti e risposta a tale " Ninny 7701" fuggito dal recinto dei parastatali di MetalMike!
L'addetto navale Toyo Mitsunobu aveva ragione a scrivere ciò che scrisse. Ma la conferma a ciò che precisamente osservò Mitsunobu sono confermate da due storici, uno pure giornalista, Franco Bandini ne il suo :"Tecnica della sconfitta" e una dallo storico e giornalista Rai-Raio2 e pure corrispondente estero, Piero Baroni nei suoi :"Come e perché si perde una guerra" e "1935-1943, la fabbrica della sconfitta". In questi saggi troverete tutte le risposte al perché le cose andarono come, purtroppo, per noi andarono....
@@Herzogluca Herzogluca, le baggianate sono quelle che dici tu e gli "storici" ufficiali come te. Davanti a certe affermazioni cavolesche, come le dici tu, perfino la carica dei 600 diventa una necessaria manovra militare, ligica e sensata. Un consiglio: risparmiati certe baggianate.
Mille morti disse il "supremo" da buon opportunista quale è sempre stato. Praticamente fece una puntata al casinò della storia scommettendo tutto il paese sulla immediata vittoria tedesca. Gli inglesi però fecero saltare il banco e i morti da mille passarono a 500.000. Credo che la scelta italiana di entrare in guerra nel 40 possa facilmente vincere il premio di peggior scommessa della storia.
@@GiovanniCeciniStoriaCinema Grazie per la risposta. A proposito dell'evento, avevo letto un articolo anni fa, credo su Storia MIlitare. L'episodio mi era rimasto impresso perché la cabriolet civile sulla quale viaggiava l'addetto era targata "TS".
Come giustamente osservato, oggi possiamo avere il Presidente della Repubblica al posto del Re e la Democrazia al posto del fascismo ma le cose non sono cambiate: -gente di valore ed eccellenze soffocate da opportunisti e maneggioni -mancanza di coordinazione e di pianificazione -incapacità di assumersi responsabilità
Avevo già letto della costernazione dell'addetto militare giapponese del fatto che il primo giorno di guerra non si era già preparato un blitz (specialmente su Malta) in "La nostra guerra 1940 - 1945" di Arrigo Petacco
Al netto di alcune affermazioni da classico reazionario militarista di questo addetto navale direi che ha centrato molti dei caratteri tipici..uno in particolare che non ammettiamo molto..la suscettibilità alle critiche di stranieri e l'arroganza di chi ha un grande passato ma molto dietro le spalle..
Assolutamente. A quelli che dicono che quando fu appeso a testa in giù non gli cadde un centesimo dalle tasche. Ora, a parte la bruttezza dell'immagine, non è che il regime si componesse solo di una persona... Mio nonno, quando sentiva queste vanterie, rideva e rispondeva che lui era uscito dal carcere di Perugia nel 44 perché la sua famiglia aveva messo 50.000 lire sul tavolo del direttore... e che quello non ci aveva pensato un attimo a prendersele.
@@marcopiancatelli189 Urbano Lazzaro, alias il partigiano Bill, riportò TUTTO quanto fu sequestrato a Missolini e complici all'atto d3l loro arresto a Dongo. Se non era tutta la cassa dell RSI, poco ci mancava!
@@marcopiancatelli189 Non so perché, un mio commento non appare. Perciò, riprovo a postarlo. Urbano Lazzaro, alias Bill, il partigiano che identificò e arrestò Mussolini a Dongo, riporta la lista di denaro, beno, titoli e altro che furono confiscate a Mussolini e soci mentre tentavano la fuga. Di fatto, era come se scappassero con la cassa della RSI.
Chissà questo ufficiale giapponese cosa ne pensava del crollo militare del Giappone, e del suo stato di privilegiato e/o raccomandato visto che invece su unita combattive nel Pacifico, si trovava al sicuro in una Ambasciata 🤔
si ma anche le altre nazioni anche non belligeranti avevano i loro addetti militari presso le ambasciate , io non sò se era un raccomandato /privilegiato ma conoscendo l''attaccamento proverbiale dei giapponesi per il dovere e l'onore io scommetto che avrebbe preferito 1000 volte essere sul fronte di guerra al fianco dei suoi commilitoni piuttosto che dover stare seduto alla scrivania dell'ambasciata giapponese a roma.
Buongiorno e buona domenica a tutti i Roattiani...stiamo diventando sempre più numerosi e da ieri c'è pure Amadeus nella nostra armata "Roatta for ever" 😂😂🤭🤭🤭
Ciao ho visto che no hai letto il io commento ... te lo riassumo perché vi tengo... sapevo di un ufficiale nipponico morto in un imboscata dei partigiani presso l' Abetone . Se vuoi approfondire cerca in rete " Toyo Mitsunobu " e ' ISTREVI Il mistero della missione giapponese" .... inoltre ti segnalo che è apparso nel canale un fenomeno parastatale .....vedi commento i di tale " Ninny 7701" , a cui ho educatamente risposto .
Ci sarebbe troppo da discutere, sia sulle analisi corrette (quelle politico-amministrative-militari), sia su quelle discutibili (chiamiamole "sociologico-culturali"), d'altronde non si può trascurare il momento in cui questo documento è stato scritto. Il carattere nazionale è, a mio modesto parere, una stronzata (messo nei termini in cui spesso se ne parla); si può discutere sull'individualismo, sull'assunzione o meno di responsabilità etc ma tutto questo è troppo spesso influenzato non dal fantomatico carattere nazionale ma da fattori esterni e/o contingenti. Poi, detto con franchezza, mi sono stancato abbastanza di sentire 'sta cosa dell'onore di cui i giapponesi (non solo loro) si riempiono la bocca, troppe sarebbero le circostanze che si potrebbero citare in cui giapponesi, inglesi, americani, francesi, tedeschi etc, del loro onore se ne fregarono altamente. A questo proposito, visto che nessuno ne parla mai e quando lo fanno non viene sottolineata abbastanza, mi sarebbe piaciuto sentire l'analisi (sociologica) di questo ufficiale riguardo la modalità di attacco a Pearl Harbour da parte dei suoi vertici politico-militari, chissà cosa avrebbe scritto (pensando al carattere nazionale di un popolo e all'onore) se gli italiani (o chi per loro) avessero attaccato il territorio giapponese nella stessa identica maniera.
Documento interessantissimo. Non mi stupisco che un alto ufficiale giapponese, facente parte di una elite profondamente razzista, abbiamo parole così sprezzanti nei confronti del carattere di noi italiani. Teniamo sempre conto il contesto, stiamo parlando di un giapponese imbevuto di cultura fascista e tradizionalista giapponese negli anni '40. Per un esponente di una cultura che disprezza le altre come inferiori è piuttosto ovvio per lui pensare che noi italiani siamo umani inferiori, che sorridiamo troppo e non siamo pronti al sacrificio totale per la causa. Con queste premesse fa comunque piacere che un ufficiale intelligente sappia riconoscere nelle ragioni del fallimento italiano, non la indole "italiana" inferiore ma la corruzione ed incompetenza del regime di Mussolini. Tale era l'incapacità del regime fascista da deludere perfino un militare giapponese degli anni '40! Mi permetto anche una piccola nota personale: fa molto piacere che indichi come uno degli errori capitali non aver occupato subito la Tunisia, errore incomprensibile se non conoscendone le motivazioni politiche. Ma rimane un errore capitale troppo poco sottolineato, peggio che non aver occupato Malta.
Vedo che molti valutano positivamente il commento alla strategia militare e in modo negativo quello all’essere italiano. Bhe io sono esattamente contrario. Nel senso il commento di questo ufficiale al dover conquistare Malta, creta e Gibilterra lasciano il tempo che trovano. Bhe. Più importante sono le critiche a come si comportavano i gerarchi ed il solito trovare scuse senza mai prendersi le proprie responsabilità. Non è cambiato nulla 😅
Si può discutere la strategia, perché ovviamente ognuno può presentarne una sua, però la critica è che l'Italia è entrata in guerra senza averne nemmeno una. E questo è un punto centratissimo da parte del giapponese, che poi dice quale avrebbe dovuto essere secondo lui (e per me su Malta ha ragione in pieno, considerando l'uso strategico che ne faranno poi gli inglesi). Del resto entrammo in guerra in "quattro e quattro otto" perché ci servivano mille morti per sedere al tavolo della pace insieme a Hitler. Non c'era nessuna pianificazione, c'era solo la fretta.
Beh, le considerazioni dell'ufficiale giapponese mi hanno ferito ma ahinoi/noi debbo ammettere che ha fatto una fotografia dell'Italia e degli italiani spietata ma veritiera.
Io rimango piuttosto basito nell osservare come l Italia abbia rinunciato ad un preziosissimo alleato: la Cina, non meno prezioso della Russia a cui come hai mostrato in altre live l Italia non ha mai chiuso le porte, per quest alleanza col Giappone e la Germania. Nel senso che sia con la Cina che con la Russia erano stati intrecciati accordi economici di rilievo, invece nella nostra time line non riesco veramente chi o cosa abbia spinto ad un Unione del genere e a quale prezzo. La Cina nutriva una stima che andava ben oltre la semplice simpatia ma al di là di ciò i soldi l economia la produttività l innovazione potevano rappresentare da sé un fattore cruciale. In virtù di ciò non avrebbe avuto più senso un asse Roma Mosca Pechino? (così da andare a stabilizzare indirettamente Mao e Chang anche in quel caso due facce della stessa medaglia almeno nelle premesse iniziali). Superare i fattori ideologici con Mussolini e Stalin che son stati quanto di più concretico opportunismo la storia ci abbia mai potuto dare per formare un alleanza che al suo interno avrebbe avuto la nazione più ricca in termini di risorse una delle più popolose ed una delle più progredite in termini di know how, tre anime tre popoli che avrebbero potuto formare una sorta di Eurasia di nuova via della seta. Sembra assurdo e utopistico ma ci rendiamo conto delle differenze strutturali delle incompatibilità e delle divergenze tra Italia Germania e Giappone .. 3 nazioni povere da un punto di vista di risorse molto avanti nel know how e nei principi teorici ma non complementari. Quello che ha detto il generale Giapponese nei nostri confronti è lusinghiero se pensiamo a cosa avesse potuto dire un italiano in Giappone o peggio un tedesco in Giappone.
Le parole del giapponese sono state riportate da Petacco in un libro molti anni fa, diceva che lo stesso voleva dimettersi perchè gli era incomprensibile il comportamento italiano che non aveva preso Malta, come lui aveva riferito sarebbe stato logico. D'altronde basti pensare che abbiamo iniziato la guerra con META' delle nostre navi mercantili fuori italia e che vennero quindi internate nei porti. Il pelatone ha sbagliato totalmente i conti pensando che la guerra sarebbe finita in un paio di mesi. E c'è chi rimpiange uno che ha fatto un errore così macroscopico (volendo ovviamente tacere tutte le altre nefandezze).
Ovvio, cercano di difendere a spada tratta il loro eroe dando la colpa "ai poteri forti", "alla finanza internazionale" e "alle logge ebreo-massoniche che dominano il mondo"... Tutto pur di difendere il loro idolo, anche negando l'evidenza.
Buongiorno professore, che ne dice di un video sul processo ai criminali di guerra giapponesi, non se ne parla, non c'è quasi nulla sul web, a differenza di Norimberga su cui sappiamo tutto e se ne parla forse troppo, grazie mille, chiedere non e peccato 😊
Onestamente mi pare si tratti di una analisi piuttosto banale, se non addirittura infantile. A meno che non si tratti di una traduzione fatta "alla buona". "Gli Italiani pensano sempre a divertirsi", "i politici si mangiano i soldi pubblici", "solo i poveri vanno a combattere" , ecc. Populismo allo stato puro. Riguardo al risparmio sbaglia clamorosamente. Gli Italiani sono notoriamente un popolo di risparmiatori. O meglio: lo erano prima dell'americanizzazione.
Sono d'accordo su tutto anche sulle donne che per me è una cosa positiva.... significa che l'analisi era veritiera sia nel male , vedi l'esercito, sia che per le nostre donne piu evolute delle loro. Bel documento complimenti
Il popolo italiano non ha contezza del risparmio? Meno male che con la Costituzione del '48, che prevede la prmozione e la tutela del risparmio, ci siamo rifatti.
Indro Montanelli sarebbe stato d'accordo con la severa diagnosi del capitano nipponico. I disastri bellici italiani sono totalmente imputabili al nostro carattere nazionale. Inutile pigliarsela col Duce o col Re: come diceva Churchill, "ogni popolo ha i governanti che si merita"
No I disastri bellici sono tutti da imputare alla classe dirigente italiana dell'epoca. duce e re compreso.Secondo te cosa si doveva fare, continuare a combattere senza niente? P.S.Montanelli può pensare quello che vuole ,non sono mai stato d'accordo con lui ,se non i n rari casi. Questo non significa che non lo leggessi ,anzi mi piaceva come scriveva pur non essendo d'accordo con lui.
Churchill aveva talmente ragione che ne fece le spese lui per primo, quando gli elettori inglesi lo mandarono a casa alle prime elezioni in tempo di pace. Era convinto che con i meriti acquisti sul campo avrebbe governato l'Inghilterra finché avesse voluto, invece gli inglesi, popolo maturo e zero romantico, lo silurarono immediatamente appena percepirono che la sua retorica era inadeguata per il post guerra. Del resto ci sono politici bravi in tempo di guerra e altri bravi in tempo di pace. Churchill è stato un grande politico di guerra, ma in tempo di pace continuava a proporre retoriche che la gente non voleva più sentire e si dimostrò inadeguato ai nuovi bisogni.
quanti luoghi comuni e falsità propagate non a caso da britannici o filo bratinnici, utili a una propaganda razzista pro impero britannico. Complimenti per continuare a cascarci in pieno ancora dopo 70 anni!
Suggerisco alcune riflessioni, prima di parlare a vanvera. Siamo di fronte alla testimonianza di un esperto militare giapponese del tempo, che probabilmente era a conoscenza della situazione molto meglio di noi. È verissimo il fatto che era fondamentale controllare Malta per mettere al sicuro le rotte del Mediterraneo, ma dire che l'Italia tentò di prendere l'Egitto perché "Mussolini aveva fretta di fare qualcosa", è un commento che rivela molta ignoranza sulla questione. Se l'Italia fosse riuscita a controllare Suez e Gibilterra, Malta sarebbe crollata nel giro di giorni o settimane, per l'impossibilità di ricevere rifornimenti. Inoltre questo avrebbe aperto la possibilità all'Asse, almeno teorica, di ottenere il petrolio da Iraq e Iran. Il controllo di Suez era anche fondamentale per non perdere il corno d'Africa e per indebolire gli scambi tra Inghilterra e colonie Indiane. Infine non escluderei la possibilità che, di fronte alla caduta di Suez, Franco non avesse già pianificato l'occupazione di Gibilterra. Con questo non sto dicendo che fosse la cosa migliore da tentare, ma dire "perché Mussolini aveva fretta di fare qualcosa" è un commento ridicolo, frutto della propaganda che si ancora oggi si insegna nelle scuole italiane.
Il controllo di Creta, nell'ottica del nipponico, non è in senso difensivo ma è per costituire una base da cui mandare rifornimenti in Egitto per facilitarne una successiva l'invasione
Avevi visto le difficoltà dell'esercito in Spagna; avevi visto come l'invasione dell'Albania si trasformò in una farsa. Ma, soprattutto, avevi la possibilità di studiare un piano per occupare, o almeno neutralizzare, Malta. Nulla fu fatto, convinti che, tanto, la guerra sarebbe durata poche settimane!
Anni fa avevo letto il libro del generale Giuseppe Santoro e c'era il riferimento sull'ufficiale giapponese che si era indignato perchè all'indomani dell'entrata in guerra dell'Italia non venne presa in considerazione l'occupazione di Malta.
Questo addetto navale Giapponese in Italia da un punto di vista strategico non aveva tutti i torti. Se pensiamo che il Giappone nei primi mesi di guerra ha occupato Filippine, Singapore, Indonesia, le varie isole del Pacifico, in un scacchiere vasto 10 volte più di quello Italiano nel Mediterraneo
Certo che le critiche sulla preparazione della marina e dell'aviazione italiane, e sull'indecisione politica, fanno centro. Però, criticare la preparazione e la prestazione italiane è corretto ma banale, è un po' come sparare sulla croce rossa. Il Giappone è andato molto meglio ma le grandi conquiste dei primi mesi sono state dovute al fatto che gli Europei che tenevano quelle località erano stati duramente impegnati (UK) o addirittura avevano la madrepatria invasa (Olanda, Francia), e gli Stati Uniti non avevano grandi forze nelle Filippine. I Giapponesi hanno occupato una vasta area che poco poteva fare per difendersi, approfittando della guerra in Europa. Nonostante Pearl Harbour, nel giro di qualche mese dall'inizio della guerra le cose cambiavano e i Giapponesi già prendevano bastonate, e da metà 1942 fino al 1945 non hanno praticamente mai smesso di prenderle.
Dove il Giappone agiva con calcolo freddo. Mentre in Italia c'era chi voleva bottino per far bella figura al tavolo della pace...
@@brunobacelli5389 Osservazioni giustissime. Vero anche però che anche la Gran Bretagna nel 1940-41 era seriamente minacciata di invasione, e non per questo si è persa di coraggio nel Mediterraneo
Gli USA avevano delle ben definite priorità e la priorità era la sconfitta della Germania, "Germania first". Quindi il Giappone non fu contrastato nella sua fase di espansione.
@@kalz55 gli Stati Uniti mandarono piloti volontari in Cina e nacquero le "Tigri Volanti", vedi il racconto di Gregory Boyington. Poi l'embargo sui metalli ferrosi e sul petrolio nei confronti del Giappone. Ma quando il Giappone stesso agiva come un tifone in Cina non fu importunato minimamente se non con contingenti aerei da parte sovietica che rinforzarono l'aviazione cinese. E per un certo periodo anche la Repubblica di Weimar manderà aiuti alla Cina, questo lo si vede nel film 800 EROI dove i soldati cinesi indossani elmetti tedeschi.
In ogni caso video illuminante..Il nipponico, nella sua "limitata conoscenza" come lui premette, ci restituisce una genuina visione della nostra storia. Grazie per averlo ritirato fuori
Da Italiano che ha passato la maggior parte della vita all'estero, quindi che porta uno sguardo distaccato sull'Italia, sono impressionato dall'analisi dell'ufficiale giapponese. Sul carattere e le peculiarità degli Italiani ci ha azzeccato in pieno.
Grazie per aver scovato e condiviso questo documento
Buongiorno in ritardissimo!
Molto interessanti le osservazioni di questo addetto navale: questo canale si distingue sempre per la particolarità delle fonti💪!
Buona domenica pomeriggio al Prof ed al Raggruppamento di ascolto. Le argomentazioni dell' addetto militare nipponico hanno portato la sempre più apprezzata espressività e gestualità del prof a livelli superlativi !
Le navi , per occupare , la Tunisia e Creta , dovevano partire la mattina del 10 giugno . Zero strategia , zero organizzazione a prescindere dai mezzi .
il 9, il 10 avrebbero dovuto essere già lì
q'g p
@@neronesan1073 e i piani e l'organizzazione doveva esistere ad anteriore
E malta x prima
la marina era l'arma più forte, purtroppo non aveva appoggio aereo
La formazione, la cultura, la mentalita' e il conseguente approccio alle problematiche mediterranee, alla strategia italiana e alla situazione della RM, di questo ufficiale della Marina giapponese mettono bene in rilievo le grandi carenze della nostra guerra navale ma anche gli evidenti limiti alla base dell'intervento italiano nel 1940, che poi determinarono il disastroso andamento della nostra guerra.
Interessanti anche taluni suoi rilievi negativi sul comportamento dell'apparato politico-amministrativo fascista e sull'impatto dello stesso per quanto riguarda il morale della popolazione.
Altri passaggi per così dire "socio-culturali" piuttosto discutibili, derivano chiaramente dalla differente educazione e dal diverso modello sociale in cui questo capitano si è formato.
Buona Domenica a tutti.
Un saluto a prof. Cecini .
Adriano S.
Discutibile è la tua cultura : quella italiana...il jap ha visto giusto su tutto. Sul fatto che italiani dicono tutto a donne per cui impossibile tenere segreti forse si riferiva a Mussolini e alla Petecci, evidentemente non sapeva che Mussolini scriveva a Churcil 😂😂
Il Giappone è riuscito a far peggio e ad essere più disfunzionale dell'Italia
Un tedesco o un alleato occidentale possono dire questo tipo di cose
Nel mio piccolo mi trovo in quasi tutto quello scritto nel rapporto dell'ufficiale giapponese e anzi, questo video dovrebbe essere mandato in prima serata nelle televisioni pubbliche, così magari qualche italiano si dà un svegliata visto che molte cose valgono ancora oggi. Unica cosa che non mi torna è quando parla di orgoglio degli alti comandi; forse non era orgoglio, forse era incapacità di capire o peggio, non voler proprio ascoltare per motivi che vanno oltre la stupidità umana ! Citare Badoglio subito all'inizio bè, già quello è la prima secca mazzata. Tutti si son chiesti, alleati/nemici, il perchè l'Italia non abbia fatto certe mosse e ne abbia fatte altre illogiche, tutti. Oggi sappiamo e dal 92 vediamo riaccadere le stesse cose in ogni settore della Nazione, economico, finanziario, militare ecc...
....E....GIÀ....TEMO SIA: "GENETICO".....
molto interessante che rileva profittatori di guerra
La fotografia della società italiana non è per niente sbiadita,siamo ancora oggi cosi
......purtroppo.....
anche peggio
@@giulioespositi9052In senso centuplicato però... Nel dopoguerra una classe politica formatasi sotto il F. seppe almeno lavorare in senso economico-industriale: Fanfani, Spadolini ecc.
Morta quella generazione sono arrivati i boomer e tutto è finito.
Riguardo le donne italiane poi, stendiamo un velo pietoso... La frivolezza e gli altri vizi si sono millecuplicati, e infatti siamo il paese più vecchio del mondo, senza figli...
Per fortuna oggi non dobbiamo dichiarare guerra a nessuno...si spera
....ho una "mia"-teoria di ormai "Genetica-Comportamentale", acquisita in: +/-19.Secoli di progressiva, nostra/Naz.le: "Castrazione-Spirituale".....
Buongiorno Roattiani! Buongiorno Aurora! Soprattutto buongiorno a Giovanni che pure per preparare questo video ha dovuto prendere la solita dose di Maalox..... ciò che scrive l'addetto giapponese è tristemente vero: la mancanza di strategia generale, le gelosie tra forze armate, il "magna magna",...
Buona domenica Bruno 😘😁😚
E se si parla di gelosie e rivalità, e corruzione, il Giappone in IIGM è un altro fra i massimi purtroppo (o meglio, per fortuna), insieme all'Italia
Mi iscrivo a questo canale dopo aver visto questo video pubblicato, dalle fonti direttamente a noi. Grazie di cuore
Un piacere!
@@GiovanniCeciniStoriaCinema apprezzo molto che faccia divulgazione citando le fonti e legge dole per noi, divulgazione senza nessuna inflessione ideologica. Grazie ancora
min 2.57 mi consento di dar ragione all'addetto navale giapponese: la dichiarazione di guerra italiana è si stata fatta il 10 giugno 1940 ma la stessa recitava che a partire dalla mezzanotte dello stesso giorno sarebbe iniziata la belligeranza, ergo il primo giorno di guerra Italia - Francia - Inghilterra è stato a tutti gli effetti 11 giugno.
Ancora molti complimenti per i suoi video che seguo con assiduità e passione.
😇🥰🙋🙋
buongiorno a lei prof. e buongiorno a tutti
Ha fatto un'analisi dell'Italia e degli italiani molto azzeccata anche se su certi particolari si potrebbe avere un'opinione differente. I tedeschi dicono che il nostro patrittismo si basa sul tradimento nei loro confronti, tanto per fare un esempio di come gli altri la pensano in maniera diversa dalla nostra.
E' sintomatico il fatto di come i tedeschi e giapponesi abbiano combattuto e portato a termine la guerra, una cosa tutta differente da parte nostra. E non deve stupire i comportamenti diversi tra noi e loro.
Consiglio un libro a proposito di tradimento: IL TRADIMENTO TEDESCO di Erich Kuby
I Tedeschi e i Giapponesi hanno combattuto con ostinazione fino a farsi radere al suolo e debellare. Si tratta di un punto che merita una riflessione: con la natura del regime fascista, ci si poteva aspettare una cosa del genere, al di là del carattere nazionale? E di fronte a una sicura sconfitta, vale davvero la pena di farsi asfaltare come hanno fatto Tedeschi e Giapponesi?
@@alessandrofarris4149L'ho letto e lo consiglio anch'io.
Occorre capire cosa si intende per portare a termine una guerra. La guerra termina quando uno dei due in conflitto sottoscrive una resa. Tale epilogo è stato lo stesso per tutti e tre. Semplicemente in Italia la percezione e consapevolezza della sconfitta è arrivata prima suggerendo l'inutilità di ulteriori spargimenti di sangue.
@@brunobacelli5389 I tedeschi, o almeno il loro Führer, speravano fino all'ultimo nelle nuove armi che dovevano riuscire a capovolgere la situazione. Molti esperti militari però dicono che anche le nuove armi non avrebbero potuto capovolgere la situazione . Per i giapponesi bisogna dire che in Giappone c'erano due diverse fazioni. I militari erano per la resistenza ad oltranza sul suolo nazionale. ed effettivamente questo avrebbe allungato la guerra di parecchio, con ulteriori perdite umane anche da parte degli USA. I politici vedevano la guerra come perduta ed erano disponibili alla resa. Poi ovviamente le due bombe diedero la svolta decisiva.
Bello questo lavoro di lettura e riflessione ❤❤❤
Caro Cecini,la solfa è sempre quella,e si può brevemente riassumere in questo: gli Italiani non sono nè Giapponesi,nè Tedeschi,nè Inglesi, ma sono Italiani con il loro preciso carattere nazionale,con le loro caratteristiche ed i loro schemi mentali,con i loro limiti (di cui bisogna tenere conto prima di imbarcarsi in certe avventure) ed i loro moltissimi pregi (che per risultare efficaci devono tener conto delle caratteristiche nazionali,senza pretendere che gli Italiani si trasformino in altro da quello che sono). Un Mussolini invelenito ed incupito a Salò recriminava contro il popolo che aveva guidato per più di un ventennio dicendo che "anche Michelangelo se invece del marmo avesse avuto a disposizione del legno non avrebbe potuto creare i suoi capolavori. Ora,a parte che se per vent'anni hai scambiato il legno per marmo,sei un cialtrone ed anche poco inteligente..ma lasciamo stare...con il legno possono essere creati capolavori assoluti e strutture bellissime,purchè appunto si tenga conto della natura del materiale e la si assecondi.Noi non saremo mai nè Giapponesi nè Tedeschi,ed aggiungo grazie a Dio; Noi salvammo per la gran parte le nostre città ed i nostri capolavori d'arte, il Giappone e la Germania del 1945 erano delle lande lunari polverizzate intorno a cui si aggiravano disperati fantasmi. Se malgrado le ferite inferte dal conflitto potemmo in qualche modo cavarcela per ripartire alla grande nel giro di pochissimi anni,lo dobbiamo anche al nostro carattere nazionale che grazie a Dio non è nè quello nipponico nè quello teutonico. Sui cosidetti "tradimenti",è un tema già affrontato più volte,e rifare l'elenco degli innumerevoli tradimenti ed atti di slealtà tedesca nei nostri confronti sarebbe cosa tediosa.
Che ci piaccia o no, la cruda-realta' dei fatti rimane incontrovertibile: Mussolini "c'ha-"provato", sperando di "rimediare-territori" "sfruttando" la creduta/imminente fine/vittoriosa della 'blitz-krieg' di Hitler: È-ANDATA-MALE. La triste realtà che non riuscendo a essere, almeno un 25% del livello di "Senso-dello-Stato"("piaga" ormai strutturale degli Italiani; a tutt'oggi): eravamo la 3°"gamba/fragile" dell'ASSE(come del resto: lo siamo OGGI: nell NATO.😊
La corruzione dell'arco costituzionale della prima repubblica italiana mafiosa e comunista incriminata dai magistrati è la nuova dittatura di un popolo di tarati.
Poi io non sono italiano io sono merixionale e coi fascisti ci facciamo i lacci delle scarpe.
Viva la russia👋
@@stefanogaldiero2263
Penso che, dopo +/- un Secolo sia ridicolo parlare di "Fascismo"&"Comunismo": due ideologie entrambie Sconfitte: una da una Guerra Mondiale, l'altra dalla STORIA del XX Secolo.
Buongiorno,
sono d'accordo in parte, tedesche e giapponesi, con tutto quello che hanno combinato e sofferto durante la seconda guerra mondiale, da anni godono comunque di stima e rispetto universali, i loro manufatti sono molto ambiti.
Noi abbiamo da sempre la fama di geniali ma un po cialtroni.
I nostri prodotti eccellono solamente nelle nicchie di mercato dove il nostro genio può esprimersi al meglio.
Buongiorno e buona Domenica al prof. Cecini, alla mitica Aurora, a Giuseppe e a tutti i roattiani e pretoriani del canale ☀️👍
Buongiorno Claudio 😘☺️☺️☺️
Buongiorno Claudio
Buona domenica Claudio , mi permetto di consigliare la lettura dei miei tardivi commenti sull' argomento e la mia risposta a tale " Ninny 7701"
@@jackmalone629 io non vedo il commento Jack 🙄🙄
@@quartadimensione532 È un commento, non è una risposta a Claudio Rotondi. Comunque sapevo di un ufficiale giapponese morto in un imboscata dei partigiani presso l' Abetone. Se vuoi approfondire vedi in rete " Toyo Mitsunobu " e " ISTREVI il mistero della missione giapponese" . Poi se vuoi divertiti è comparso sul canale un commento di un "fenomeno parastatale" tale " Ninny 7701" a cui ho educatamente risposto...Ciao !
Questo documento è terribilmente moderno e coerente con lo schifo di nazione che siamo... e che siamo sepre stati... 😢
Se si pensa che un gen Vannacci, da operativo qual'era è stato "trasferito" al cartografico, per aver preso le difese o comunque aver sollevato perplessità sulla gestione uranio impoverito, capite che siamo ancora al livello delle forniture logistiche agli alpini durante la campagna di Russia.🤕
Per festeggiare i 6.000 uscritti !
Grazie!!!!!
Bello, grazie....magari và filtrato però direi che sembra scritto oggi.
Le valutazioni strategiche e militari sono condivisibili. Anche quelle sui nostri comandi. Le analisi sociologiche risentono molto della mentalità nipponica e della loro concezione di onore. Comunque molto equilibrato e a tratti affascinato dalla complessità della società italiana.
Siete proprio così e lo vede tutto il mondo tranne gli italiani, tranne voi, tranne tu
@@stefanogaldiero2263 si osservano sempre più vittime degli stereotipi. Sarà un virus.
Onore proprio quello che manca agli italiani fascisti👋
Ecco un commento equilibrato...
@@stefanogaldiero2263una curiosità, la sua nazionalità quale sarebbe?
Fantastico video! 🙏
illuminante resoconto di un alleato (!) grazie per averlo condiviso
👍 lo metto per questo ufficiale.
Molto interessante, credibile nella ricostruzione, a parte le osservazioni fuori luogo sulle Donne. Quale differenza con i boriosi scritti italiani!
Fuori luogo sulle donne?
Quanti bambini negli orfanatrofi te li sei dimenticati?
Fuori luogo? Ma hai sentito bene cosa diceva delle donne del ceto basso e poi di quelle benestanti?
Giudizio condivisibilissimo.
Vogliamo parlare del fatto di schierare dei carrarmati ridicoli di due per due metri in Nord Africa??? Contro dei carri come i Matilda e Sherman che erano tre volte quasi piú grandi???? Il resto sono cose note, come quello dello scollegamento aviazione-marina... Che tristezza.. Ottimo video. Grazie
Se è per questo marina e esercito giapponesi erano non solo totalmente scollegati ma pure apertamente ostili tra di loro.
Le cd scatole di sardine alleati e nemici morivano dal ridere
@@ordo3k4os Almeno però la marina nipponica aveva una sua forza aeronavale indipendente, che le consentiva in parte di compensare questo distacco.
Applausi al giapponese, le ha azzeccate tutte😂😂😂😂
Ha detto diverse boiate, gli italiani sono ultra-risparmiatori e hanno più case di proprietà di tutti in Europa, così come il qualunquismo sulla corruzione che si può applicare ovunque sempre, dall'Egitto agli USA. Non c'è al riguardo alcun dato statistico oggettivo, se non che la mafia all'epoca era quasi sparita, ritornando poi con lo Sbarco in Sicilia.
Poi sul resto ha detto molte cose sensate, dall'individualismo narcisista all'egoismo delle donne italiane (prima ragione per cui l'Italia è il paese più anziano del mondo) ecc.
Infine aveva senza dubbio il dente avvelenato, visto che era il 1944 e pure il suo paese aveva perso.
La prestazione militare del Giappone fu pietosa, perse già col fallimento di Pearl Harbour, altro che Italia...
Ciò che ebbe di differente fu il senso dell'onore e la volontà di non arrendersi a nessun costo, da parte di tutto il popolo... Mentre qui buona parte dei capi e del popolo tradì, solo una minoranza non lo fece.
Purtroppo sì 😢
Sì, ma persona illuminata pure lui, dato che il Giappone in mare e terra si è comportato in maniera disastrosa
Gli USA (certo, gli USA) hanno fatto manbassa e sbaragliato il Giappone e i suoi mezzi ottimi e la loro discreta competenza di partenza
Buongiorno prof Buongiorno a tutti
Buona Domenica!!ciao
@@edi8850 Ciso Edi🖐
Buongiorno Giuseppe Zagheni 🙋♂️
@@mauroorso1963Buongiorno Orso Mauro ☕
@@mauroorso1963Buona domenica pomeriggio Mauro Brummbär! Immagino che tu conoscai le opere del ricercatore tuo corregionale Luca Valente .....Ne ho parlato nei miei tardivi commenti.
La lettura dei documenti, siano degli anni 40 o di fine 800, ritraggono sempre la stessa situazione di arretratezza, corruzione, andamento claudicante di un un´"itaglietta" attegiandosi a "grande potenza".
Nel 2024 si assiste esattamente alla medesima situazione... parafrasando: l´Italia é proprio un gran bel Paese... peccato ci siano gli italiani (e qui il riferimento é si al popolo, ma in primo luogo alla "classe dirigente", causa primaria dello sfascio materiale e morale).
la classe dirigente è solo lo specchio del proprio paese......
@@toffonardi7037 Paese a sua volta formato, influenzato e diretto dalla "classe dirigente"
@@l.ferrandino5939 la classe dirigente non forma nessun paese e’ sempre il contrario
Se fosse cosi’ semplice nessun governo del mondo avrebbe alcun problema
@@toffonardi7037 "Formato" = si, termine non adatto. Diciamo che la classe dirigente é si lo specchio del Pese che la esprime, ma al contempo diventa il modello da seguire, dato che non offre, non fa nulla per cambiare il marciume. Con qs intento l´uso del verbo "formare".
@@l.ferrandino5939 si’ ma non ha nemmeno senso chiedersi se la
Classe dirigente deve essere un modello perche’ e’ dal marciume che viene che sialimenta
Fategli una statua a questo giapponese, fatelo sentire ai tanti nostalgici
Ai nostalgici della monarchia?
A dirla tutta, ci sono anche le lettere di ammiragli fascistissimi che esprimono grosse perplessità anche prima del 10 Giugno.
@@alespg1359Ammiragli "fascistissimi"? Ma dove te li sei sognati? Se ce n'era qualcuno era già tanto. Neppure Bergamini lo era anche se aveva, eccome, le idee chiare. A Punta Stilo poteva riportare una grande vittoria e invece, Super Marina lo invitò a non uscire con le sue navi dalla base di Taranto. Ma di che cosa parliamo qui?
Lo faremo sentire, tutto, a tua madre.
30:53 gli italiani avevano poca voglia della guerra e guerra non si doveva fare
Pare che non sia cambiato niente in dopo 70/ 80 anni.
Che dire mondo vecchio sempre nuovo.
Un esempio attuale è la costruzione del ponte sullo stretto di Messina!
@@gilba56 e i banchi a rotelle !
24:13 tutto vero anche mia nonna nata1907 me lo ha sempre detto.
La mentalità giapponese della battaglia decisiva è evidente in queste note. In realtà neanche i giapponesi risolsero il conflitto con una battaglia decisiva e fu la guerra al traffico a dare la vittoria alla USN
La battaglia decisiva l'hanno persa! Midway!
Sarebbe interessante sapere cosa riportavano i dispacci degli addetti italiani in germania e giappone negli anni pre guerra. Quello in giappone avrebbe potuto parlare dell'importanza dell'arma aeronavale e quello in germania dell'indespensabilita' dell'arma corazzata e motorizzata in cooperazione con l'aviazione. Sarei appunto curioso di sapere il tenore di questi report e se e da chi sono stati valutati. Come sono andate le cose pero' lo sappiamo.
Basti pensare che il generale von Blomberg che poi fu rimosso da Hitler prima della guerra ad assistere ad una sfilata del regio esercito non sapeva se mettersi a ridere o piangere. Idem basti pensare all'opinione pessima che Rommel aveva degli alti comandi. Se ne salvava solo uno. Messe
Molto Interessante Prof.
Buongiorno Giovanni ☺️☺️
Buona Domenica!! Ciao
@@edi8850 ciao Edi, buona domenica a te 😘☺️☺️☺️👋
@@quartadimensione532Buongiorno Quarta 🙋♂️
Molto interessante. Un semplice addetto navale Giapponese ne sapeva piu' del Compando Supremo Italiano
Salve, è possibile comprarla questa pubblicazione? Grazie
Io l'ho trovata in un mercatino. Ormai è un fascicolo d'antiquariato.
Cercala in qualche biblioteca
Siamo rimasti sempre indietro, anche in guerra, per la mediocrità e ottusità della classe industriale italiana. Mentre la potenza industriale americana ha salvato, Inghilterra,Francia e ( Europa)dal nazismo, in parte anche la Russia è stata aiutata dall’America nella seconda guerra mondiale . Oggi ancora di più si avverte il divario, le nostre migliori aziende, vengono vendute allo straniero, nella indifferenza totale( politica e sociale).
Veramente sono 50 anni che comanda l'arco costituzionale della prima repubblica italiana ed i presidenti della repubblica provenivano tutti dall'arco mafioso. Mafiosi anche loro
Non si tratta di rimanere indietro ma di assumere le proprie responsabilità 😮
Fare paragoni con USA 344 m Cina 1450m India 1470m o Giappone 124m non mi sembra logico .Alla netto del PIL davanti ci sono 7 nazioni dietro 200 . Per una nazione senza risorse naturali con un sud non proprio industrializzato e con solo 58.milioni di persone non mi sembra così male .
Più che salvati dai tedeschi, almeno in Italia gli americani hanno sostituito questi. Con effetti nefandi che ancora si perpetuano.
@@giorgiorusconi9015 Infatti il giappo elogia la potenza industriale italiana, l'Italia all'epoca era un riferimento per la scienza e la cultura (Marconi, Via Panisperna, Pirandello ecc.), e anche dopo abbiamo inventato una cosa "piccola" come il PC.
Il nazional socialismo fu estremamente modernizzante, inventò le autostrade, la Volkswagen, i fucili d'assalto, i controlli gratuiti al seno ecc.
Senza gli scienziati NS col cavolo che gli USA sarebbero andati sulla Luna 😄
Avevano gente come Von Braun e Heisenberg...
Se l'Asse avesse vinto vivremmo oggi in un mondo futuristico.
Peraltro non capisco la critica del commentatore, cioè voleva un'industriocrazia? Il potere tutto in mano agli industriali, a gente come Agnelli ed Elkann? Bei risultati ha dato...
Invece quando gli industriali venivano sottomessi con la forza al bene nazionale si progrediva, non si regrediva come oggi, senza industrie...
La visione strategica e militare è correttissima. Le osservazioni dal punto di vista sociologico sono in parte influenzate dalla cultura di origine dell' osservatore, ma sono anch'esse certamente condivisibili. Sono cose che ho notato anche io sia frequentando gli ambienti militari che viaggiando all' estero: autoreferenzialità, servilismo, egoismo, la colpa è sempre di qualcun altro e si tirano fuori sempre delle scuse inutili. Manca la visione di lungo periodo perché in fondo in fondo conta solo il presente e i cazzi propri. Anche all' estero hanno problemi simili ma in misura molto minore.
Interessante.
Veramente interessante!!!
molto interessante e da un punto di vista originale
E' lo stesso addetto giapponese che si sorprese del fatto che l'Italia non avesse occupato Malta subito dopo la dichiarazione di guerra? Oppure mi sbaglio?
No alessandroferris, non ti sbagli.
A inizio guerra bastava presentarsi davanti a Malta con un paio di corazzate e sarebbe caduta facilmente.
Gli inglesi avevano (mi pare) 2 caccia Hurricane in tutta l'isola.
@@andreadalcortivo747 Esattamente, ma chiediamoci perché non fu fatto..... Ed è qui che casca l'asino...
@@risorgiitalia8622 Perchè non lo volevano i poteri forthi e noncielodikono?
@@andreadalcortivo747 Ma ci sei o ci fai... Qui si sta mettendo proprio male...
Molto interessante. Complimenti
Sembra una descrizione di oggi, sono sempre più contento di essermene andato.
L’Italia potenza navale nella seconda guerra mondiale non era male. Cioè mi spiego meglio. L’Italia aveva rinnovato la flotta negli anni 30 con navi all’avanguardia, per farlo il governo fascista aveva aggiunto varie tasse come quella sul macinato del grano. Il problema dove è nato? È nato quando dal 35 al 38 molte tecnologie vengono applicati in campo navale(alcuni brevetti fatti da ricercatori italiani) rendendo improvvisamente nell’arco di 3 anni tutte le navi, sia quelle appena costruite che quelle ammodernate ad eccezione del comparto sommergili, obsolete, una vera sfortuna, perché le tecnologie fecero passi da gigante consecutivi con rapidità mai viste prima. Le altre nazioni hanno aggiornato subito le loro unità, Italia indebitata per le navi costruite qualche anno prima non ha potuto farlo(come l’apparizione del nuovo tipo di navi: Le portaerei che saranno fondamentali). In più il quadro ufficiali e comando marina era rimasto alla prima guerra mondiale ancora vincolato al concetto di nobiltà, non si premiava il talento ma il lignaggio con effetti catastrofici. Certo ci sono delle eccezioni, come i comandanti di singole unità(quasi tutti sommergibilisti guarda a caso) o le operazioni dei reparti speciali(che usavano naviglio di piccole dimensioni come il siluro a lenta corsa) ma l’alto comando marina(e lo stesso vale per il comporta aeronautico e esercito) erano inadeguati. In più quando un generale/ammiraglio conoscendo le forze in campo alle richieste assurde di offensiva del governo fascista cercava di ritardare o di far ragione i dirigenti di partito veniva rimosso e messo uno del partito fascista al comando. Abbiamo pianificato un attacco alla grecia per l’anniversario del partito fascista, peccato che le condizioni meteorologiche erano proibitive, per farvi capire pianificare un attacco solo per un anniversario? Si pianifica un attacco con le migliori condizioni favorevoli, con il minimo di perdite e il massimo risultato, allora invece si pianificò per una data poco importava se morivano giovani italiani e risorse. Comunque i Giapponesi di controparte hanno poco da dire sugli italiani. La loro situazione era ben peggiore. Dovete sapere che il giappone era politicamente diviso in due fazioni.
La fazione commercialista:che voleva interrompere la seconda guerra Sino-Giapponese e rimuovere gli embarghi che aveva subito per riprendere a commerciare con il mondo.
La fazione militarista di stampo tradizionalista che voleva creare “la bolla di influenza e autonomia economica Giapponese”(Arrivava geograficamente alle porte dell’Australia e al confine con l’India includendo la Cina orientale), il loro vantaggio che nelle loro schiere avevano molti giovani(un pò esaltati).
Il dipartimento di difesa giapponese, come Germania,U.S.A, Inghilterra e anche Italia, fanno uno studio sulle probabilità di vittoria in caso di attacco agli americani. Questo studio riportò: Sconfitta sicura per il governo Giappone, per varie motivazioni tra cui
-Il governo Giapponese è in guerra già da 4 anni con la Cina(Seconda guerra Sino-Giapponese), risorse umane e materiali già esauste da un conflitto a lungo termine(sopratutto acciaio e materiali plastici), industria nazionale già al limite.
-Risorse americane più grandi, fresche e sopratutto in zone lontane dal conflitto.
L’imperatore di allora non ebbe il coraggio di contrastare la fazione più giovane e motivata dei militari(dimostrando pessima capacità di governo) e il Giappone entrò in guerra anche se sapeva già di perdere, per carità anche il governo tedesco e quello italiano sapevano di perdere ma hanno incominciato comunque il conflitto(anche se li c’erano molti presupposti sia sociali che politici diversi come il comportamento degli alleati permissivi con i tedeschi).
Commento interessante, ma da rettificare.
Il Giappone perse la guerra già col fallimento di Pearl Harbour, l'Italia nel complesso diede una prestazione migliore.
Loro non vollero neanche attaccare l'URRS, senza aiutare quindi l'Asse.
Le forze armate erano divise tra la Kodoha e la Toseiha, entrambe patriottiche e guerriere, la prima però erede di Saigo, quindi fortemente samuraica e antimoderna, la seconda conservatrice e più in linea con l'epoca Meiji.
Nessuna delle due era pacifista e mercantilista, sulla scia ad es. della Marina massonizzata italiana.
Tojo apparteneva alla Toseiha, per dire.
Dire che Germania e Italia entrarono sapendo già di perdere è una follia. La Germania non pensava che l'Inghilterra dichiarasse guerra, il Pittore sin dal suo libro era filoinglese, e col primo ministro precedente Churchill i rapporti eran buoni.
Il presentimento della sconfitta sorse solo dopo Stalingrado. L'entrata degli USA, per nulla scontata fu un'altra mazzata pesante.
L'America al tempo non era il gendarme mondiale, gli americani erano per tradizione isolazionisti, solo con ci volle un "11 settembre" per rendere l'entrata appena accettabile.
I sondaggi dell'epoca mostrano come gli americani coscritti non fossero affatto anti tedeschi e antifascisti. Dicevano che preferivano la vittoria tedesca all'assimilazione degli afroamericani per esempio.
Interessantissimo: ci lamentiamo sempre del potere, ma non vediamo l'ora di farne parte...
A questo documento do una credibilità al 50%! Ci sono dei punti che sono discutibili!
Crede dipenda dal fatto che è scritto da uno che, culturalmente, rispetto agli italiani è una specie di alieno.
Non siamo cambiati per niente. Siamo sempre i soliti.
Bho...almeno adesso non applaudiamo alla guerra in piazza Venezia
Credo che siamo stati l'unico paese della storia a dichiarare guerra di sua volonta' senza avere la minima idea di cosa fare e quali obbiettivi si voleva raggiungere attraverso di essa. Tutto il resto e' solo la conseguenza di tale faciloneria...
Tanto per lui, il grande condottiero, la guerra era finita, ergo non aveva bisogno di obiettivi militari . Quanta leggerezza e superficialità. Tipico italiano?
In guerra ci siamo entrati solo per sbruffoneria, per non fare brutta figura davanti al ben più efficiente alleato tedesco, che il 10 giugno stava già entrando a Parigi (mentre noi non riusciremo ad andare oltre Mentone). Obbiettivi chiari non ce n'erano, agivamo come scimmie dementi che copiano le azioni degli altri, senza manco pensare a cosa fanno, per puro riflesso condizionato. Spiacente di dovertelo dire caro ducetto di Predappio, ma le squadre di manganellatori vanno bene al massimo per fare i briganti, non per combattere una guerra vera; per quella ci vogliono militari seri, esperti e ben armati.
Mamma mia quanta verità 😅
Ancora oggi gli Italiani hanno scarso spirito di sacrificio, di amor patrio e responsabilità, tanto è vero che non appena arriva qualcuno che cerca di invertire questa tendenza viene subito allontanato. Questo carattere è peggiorano nel tempo se possibile arrivando a minacciare l'esistenza stessa del paese che si sta allegramente autoestinguendo.
Le Custodi del Firmamento Caffè. Buongiorno Quarta Dimensione ☕ 🥐
Buongiorno Darena ☕ 🥐
Quarta Dimensione oggi sole 🌞
Buongiorno Giuseppe ☺️☕🥐🥯🍩🧇
@@quartadimensione532 🖐🍸🙂
Le custodi del firmamento Caffè ! Buona domenica pomeriggio.....se passate per Piadena CR consiglio apericena nel giardino interno della "Bottega del gelato", ollaudato ieri sera con la sig.ra Malone ..... Ho trovato cose interessanti sull' addetto nipponico ....prego vedere miei commenti e risposta a tale " Ninny 7701" fuggito dal recinto dei parastatali di MetalMike!
Giusto👍per la risposta al parastatale
@@giuseppezagheni9479 ????
L'addetto navale Toyo Mitsunobu aveva ragione a scrivere ciò che scrisse. Ma la conferma a ciò che precisamente osservò Mitsunobu sono confermate da due storici, uno pure giornalista, Franco Bandini ne il suo :"Tecnica della sconfitta" e una dallo storico e giornalista Rai-Raio2 e pure corrispondente estero, Piero Baroni nei suoi :"Come e perché si perde una guerra" e "1935-1943, la fabbrica della sconfitta". In questi saggi troverete tutte le risposte al perché le cose andarono come, purtroppo, per noi andarono....
Se si riferisce al "tradimento" delle alte sfere, sono baggianate smentite dalla storia.
@@Herzogluca Herzogluca, le baggianate sono quelle che dici tu e gli "storici" ufficiali come te. Davanti a certe affermazioni cavolesche, come le dici tu, perfino la carica dei 600 diventa una necessaria manovra militare, ligica e sensata. Un consiglio: risparmiati certe baggianate.
@@risorgiitalia8622
Se ti riferisci al "tradimenti" degli ammiraglio, la cosa è stata abbondantemente smontata.
@@Herzogluca Non è stato smontato un bel niente. Con la fantasia puoi smontare ciò che ti pare, ma i fatti sono fatti.
@@risorgiitalia8622 E quali sarebbero i fatti che smentiscono la mia versione?
l' Italia pensava ad una guerra di 3 mesi
Mille morti disse il "supremo" da buon opportunista quale è sempre stato.
Praticamente fece una puntata al casinò della storia scommettendo tutto il paese sulla immediata vittoria tedesca.
Gli inglesi però fecero saltare il banco e i morti da mille passarono a 500.000.
Credo che la scelta italiana di entrare in guerra nel 40 possa facilmente vincere il premio di peggior scommessa della storia.
Ma questo è lo stesso che venne ucciso in un'imboscata partigiana, mentre traversava in auto l'Appennino emiliano?
Si, è lui
@@GiovanniCeciniStoriaCinema Grazie per la risposta. A proposito dell'evento, avevo letto un articolo anni fa, credo su Storia MIlitare. L'episodio mi era rimasto impresso perché la cabriolet civile sulla quale viaggiava l'addetto era targata "TS".
Come giustamente osservato, oggi possiamo avere il Presidente della Repubblica al posto del Re e la Democrazia al posto del fascismo ma le cose non sono cambiate:
-gente di valore ed eccellenze soffocate da opportunisti e maneggioni
-mancanza di coordinazione e di pianificazione
-incapacità di assumersi responsabilità
Molto interessante!
Catso! E' una fotografia pefetta del popolo italiano! Vogliamo un premier Giapponese!
Avevo già letto della costernazione dell'addetto militare giapponese del fatto che il primo giorno di guerra non si era già preparato un blitz (specialmente su Malta) in "La nostra guerra 1940 - 1945" di Arrigo Petacco
Anch'io ho letto l'esternazione dell'addetto navale nipponico nell'opera di Petacco.
Al netto di alcune affermazioni da classico reazionario militarista di questo addetto navale direi che ha centrato molti dei caratteri tipici..uno in particolare che non ammettiamo molto..la suscettibilità alle critiche di stranieri e l'arroganza di chi ha un grande passato ma molto dietro le spalle..
La parte sulla corruzione sarebbe da far leggere ai nostalgici del ventennio
La realtà del "Ventennio" rispecchia, come-Oggi, il ns/carattere "furbesco", con i risultati che sappiamo😊
Assolutamente. A quelli che dicono che quando fu appeso a testa in giù non gli cadde un centesimo dalle tasche. Ora, a parte la bruttezza dell'immagine, non è che il regime si componesse solo di una persona...
Mio nonno, quando sentiva queste vanterie, rideva e rispondeva che lui era uscito dal carcere di Perugia nel 44 perché la sua famiglia aveva messo 50.000 lire sul tavolo del direttore... e che quello non ci aveva pensato un attimo a prendersele.
@@marcopiancatelli189
Urbano Lazzaro, alias il partigiano Bill, riportò TUTTO quanto fu sequestrato a Missolini e complici all'atto d3l loro arresto a Dongo.
Se non era tutta la cassa dell RSI, poco ci mancava!
La corruzione è strettamente legata alla mentalità.
@@marcopiancatelli189
Non so perché, un mio commento non appare. Perciò, riprovo a postarlo.
Urbano Lazzaro, alias Bill, il partigiano che identificò e arrestò Mussolini a Dongo, riporta la lista di denaro, beno, titoli e altro che furono confiscate a Mussolini e soci mentre tentavano la fuga.
Di fatto, era come se scappassero con la cassa della RSI.
Il jap assolutamente imparziale obiettivissimo. Siete ancora così 😢
TUTTO VERO TUTTO.
Scusa, perchè SIETE ? Sei giapponese?
La Somalia Britannica... se non ricordo male gli inglesi la definivano "vaso da notte dell'impero".
Chissà questo ufficiale giapponese cosa ne pensava del crollo militare del Giappone, e del suo stato di privilegiato e/o raccomandato visto che invece su unita combattive nel Pacifico, si trovava al sicuro in una Ambasciata 🤔
si ma anche le altre nazioni anche non belligeranti avevano i loro addetti militari presso le ambasciate , io non sò se era un raccomandato /privilegiato ma conoscendo l''attaccamento proverbiale dei giapponesi per il dovere e l'onore io scommetto che avrebbe preferito 1000 volte essere sul fronte di guerra al fianco dei suoi commilitoni piuttosto che dover stare seduto alla scrivania dell'ambasciata giapponese a roma.
Buongiorno e buona domenica a tutti i Roattiani...stiamo diventando sempre più numerosi e da ieri c'è pure Amadeus nella nostra armata "Roatta for ever" 😂😂🤭🤭🤭
Ciao ho visto che no hai letto il io commento ... te lo riassumo perché vi tengo... sapevo di un ufficiale nipponico morto in un imboscata dei partigiani presso l' Abetone . Se vuoi approfondire cerca in rete " Toyo Mitsunobu " e ' ISTREVI Il mistero della missione giapponese" .... inoltre ti segnalo che è apparso nel canale un fenomeno parastatale .....vedi commento i di tale " Ninny 7701" , a cui ho educatamente risposto .
Ci sarebbe troppo da discutere, sia sulle analisi corrette (quelle politico-amministrative-militari), sia su quelle discutibili (chiamiamole "sociologico-culturali"), d'altronde non si può trascurare il momento in cui questo documento è stato scritto.
Il carattere nazionale è, a mio modesto parere, una stronzata (messo nei termini in cui spesso se ne parla); si può discutere sull'individualismo, sull'assunzione o meno di responsabilità etc ma tutto questo è troppo spesso influenzato non dal fantomatico carattere nazionale ma da fattori esterni e/o contingenti.
Poi, detto con franchezza, mi sono stancato abbastanza di sentire 'sta cosa dell'onore di cui i giapponesi (non solo loro) si riempiono la bocca, troppe sarebbero le circostanze che si potrebbero citare in cui giapponesi, inglesi, americani, francesi, tedeschi etc, del loro onore se ne fregarono altamente.
A questo proposito, visto che nessuno ne parla mai e quando lo fanno non viene sottolineata abbastanza, mi sarebbe piaciuto sentire l'analisi (sociologica) di questo ufficiale riguardo la modalità di attacco a Pearl Harbour da parte dei suoi vertici politico-militari, chissà cosa avrebbe scritto (pensando al carattere nazionale di un popolo e all'onore) se gli italiani (o chi per loro) avessero attaccato il territorio giapponese nella stessa identica maniera.
Documento interessantissimo. Non mi stupisco che un alto ufficiale giapponese, facente parte di una elite profondamente razzista, abbiamo parole così sprezzanti nei confronti del carattere di noi italiani. Teniamo sempre conto il contesto, stiamo parlando di un giapponese imbevuto di cultura fascista e tradizionalista giapponese negli anni '40. Per un esponente di una cultura che disprezza le altre come inferiori è piuttosto ovvio per lui pensare che noi italiani siamo umani inferiori, che sorridiamo troppo e non siamo pronti al sacrificio totale per la causa. Con queste premesse fa comunque piacere che un ufficiale intelligente sappia riconoscere nelle ragioni del fallimento italiano, non la indole "italiana" inferiore ma la corruzione ed incompetenza del regime di Mussolini. Tale era l'incapacità del regime fascista da deludere perfino un militare giapponese degli anni '40! Mi permetto anche una piccola nota personale: fa molto piacere che indichi come uno degli errori capitali non aver occupato subito la Tunisia, errore incomprensibile se non conoscendone le motivazioni politiche. Ma rimane un errore capitale troppo poco sottolineato, peggio che non aver occupato Malta.
Vedo che molti valutano positivamente il commento alla strategia militare e in modo negativo quello all’essere italiano. Bhe io sono esattamente contrario. Nel senso il commento di questo ufficiale al dover conquistare Malta, creta e Gibilterra lasciano il tempo che trovano. Bhe. Più importante sono le critiche a come si comportavano i gerarchi ed il solito trovare scuse senza mai prendersi le proprie responsabilità.
Non è cambiato nulla 😅
Si può discutere la strategia, perché ovviamente ognuno può presentarne una sua, però la critica è che l'Italia è entrata in guerra senza averne nemmeno una.
E questo è un punto centratissimo da parte del giapponese, che poi dice quale avrebbe dovuto essere secondo lui (e per me su Malta ha ragione in pieno, considerando l'uso strategico che ne faranno poi gli inglesi).
Del resto entrammo in guerra in "quattro e quattro otto" perché ci servivano mille morti per sedere al tavolo della pace insieme a Hitler.
Non c'era nessuna pianificazione, c'era solo la fretta.
@@marcopiancatelli189
Esattamente...
Geniale ! Il giorno d'oggi, forse, siamo anche peggio.
cambiano le spillette, i colori di camicia ma "l'italiano" è sempre quello....
Guarda che gli italiani non sono tutti come Schettino👍.
Oro alla patria .... chissà in quale banca svizzera è finito ....
Questo giapponese ci ha inquadrato perfettamente...
Beh, le considerazioni dell'ufficiale giapponese mi hanno ferito ma ahinoi/noi debbo ammettere che ha fatto una fotografia dell'Italia e degli italiani spietata ma veritiera.
Buongiorno
Io rimango piuttosto basito nell osservare come l Italia abbia rinunciato ad un preziosissimo alleato: la Cina, non meno prezioso della Russia a cui come hai mostrato in altre live l Italia non ha mai chiuso le porte, per quest alleanza col Giappone e la Germania.
Nel senso che sia con la Cina che con la Russia erano stati intrecciati accordi economici di rilievo, invece nella nostra time line non riesco veramente chi o cosa abbia spinto ad un Unione del genere e a quale prezzo.
La Cina nutriva una stima che andava ben oltre la semplice simpatia ma al di là di ciò i soldi l economia la produttività l innovazione potevano rappresentare da sé un fattore cruciale.
In virtù di ciò non avrebbe avuto più senso un asse Roma Mosca Pechino? (così da andare a stabilizzare indirettamente Mao e Chang anche in quel caso due facce della stessa medaglia almeno nelle premesse iniziali).
Superare i fattori ideologici con Mussolini e Stalin che son stati quanto di più concretico opportunismo la storia ci abbia mai potuto dare per formare un alleanza che al suo interno avrebbe avuto la nazione più ricca in termini di risorse una delle più popolose ed una delle più progredite in termini di know how, tre anime tre popoli che avrebbero potuto formare una sorta di Eurasia di nuova via della seta.
Sembra assurdo e utopistico ma ci rendiamo conto delle differenze strutturali delle incompatibilità e delle divergenze tra Italia Germania e Giappone .. 3 nazioni povere da un punto di vista di risorse molto avanti nel know how e nei principi teorici ma non complementari.
Quello che ha detto il generale Giapponese nei nostri confronti è lusinghiero se pensiamo a cosa avesse potuto dire un italiano in Giappone o peggio un tedesco in Giappone.
gli italiani non hanno praticamente debito privato... pregiudizi...
Le Custodi del Firmamento Caffè Buongiorno ai solcatori di universi ☕ 🥐 ☕ 🥐 ☕ 🥐 ☕
Le parole del giapponese sono state riportate da Petacco in un libro molti anni fa, diceva che lo stesso voleva dimettersi perchè gli era incomprensibile il comportamento italiano che non aveva preso Malta, come lui aveva riferito sarebbe stato logico. D'altronde basti pensare che abbiamo iniziato la guerra con META' delle nostre navi mercantili fuori italia e che vennero quindi internate nei porti. Il pelatone ha sbagliato totalmente i conti pensando che la guerra sarebbe finita in un paio di mesi. E c'è chi rimpiange uno che ha fatto un errore così macroscopico (volendo ovviamente tacere tutte le altre nefandezze).
Ovvio, cercano di difendere a spada tratta il loro eroe dando la colpa "ai poteri forti", "alla finanza internazionale" e "alle logge ebreo-massoniche che dominano il mondo"... Tutto pur di difendere il loro idolo, anche negando l'evidenza.
Buongiorno professore, che ne dice di un video sul processo ai criminali di guerra giapponesi, non se ne parla, non c'è quasi nulla sul web, a differenza di Norimberga su cui sappiamo tutto e se ne parla forse troppo, grazie mille, chiedere non e peccato 😊
praticamente quello che scrive Arrigo Petacco nella sua opera monumentale sulla Seconda Guerra Mondiale
Ho capito bene? Questo tizio pensava che non risparmiassimo abbastanza se non per niente?
Onestamente mi pare si tratti di una analisi piuttosto banale, se non addirittura infantile. A meno che non si tratti di una traduzione fatta "alla buona".
"Gli Italiani pensano sempre a divertirsi", "i politici si mangiano i soldi pubblici", "solo i poveri vanno a combattere" , ecc. Populismo allo stato puro.
Riguardo al risparmio sbaglia clamorosamente. Gli Italiani sono notoriamente un popolo di risparmiatori. O meglio: lo erano prima dell'americanizzazione.
Lo sono ancora oggi, tanto che l'indice di risparmio del nostro paese è tra i più alti del mondo.
caro Giovanni, i Cecini sono miei parenti e cugini.
Di che zona d’Italia?
@@GiovanniCeciniStoriaCinema Lombardia, Monza.
Sono d'accordo su tutto anche sulle donne che per me è una cosa positiva.... significa che l'analisi era veritiera sia nel male , vedi l'esercito, sia che per le nostre donne piu evolute delle loro. Bel documento complimenti
Tale e quale oggi !
Tutto deve cambiare perché nulla cambi.
Al tempo dei Romani già si lamentavano gli stessi problemi.
Il popolo italiano non ha contezza del risparmio? Meno male che con la Costituzione del '48, che prevede la prmozione e la tutela del risparmio, ci siamo rifatti.
Tirabaffi retine per capelli ecc...erano le loro principali preoccupazioni! Se ciò non è frivolo dimmi tu cosa lo è.👋👍
Non fa una piega 😢
Popolo giapponese è il migliore al mondo
O Franza o Spagna, purché se magna
Ben detto: ci voleva un giapponese per fare il punto della situazione?
Indro Montanelli sarebbe stato d'accordo con la severa diagnosi del capitano nipponico. I disastri bellici italiani sono totalmente imputabili al nostro carattere nazionale. Inutile pigliarsela col Duce o col Re: come diceva Churchill, "ogni popolo ha i governanti che si merita"
No I disastri bellici sono tutti da imputare alla classe dirigente italiana dell'epoca. duce e re compreso.Secondo te cosa si doveva fare, continuare a combattere senza niente? P.S.Montanelli può pensare quello che vuole ,non sono mai stato d'accordo con lui ,se non i n rari casi. Questo non significa che non lo leggessi ,anzi mi piaceva come scriveva pur non essendo d'accordo con lui.
Churchill aveva talmente ragione che ne fece le spese lui per primo, quando gli elettori inglesi lo mandarono a casa alle prime elezioni in tempo di pace.
Era convinto che con i meriti acquisti sul campo avrebbe governato l'Inghilterra finché avesse voluto, invece gli inglesi, popolo maturo e zero romantico, lo silurarono immediatamente appena percepirono che la sua retorica era inadeguata per il post guerra.
Del resto ci sono politici bravi in tempo di guerra e altri bravi in tempo di pace. Churchill è stato un grande politico di guerra, ma in tempo di pace continuava a proporre retoriche che la gente non voleva più sentire e si dimostrò inadeguato ai nuovi bisogni.
quanti luoghi comuni e falsità propagate non a caso da britannici o filo bratinnici, utili a una propaganda razzista pro impero britannico.
Complimenti per continuare a cascarci in pieno ancora dopo 70 anni!
Suggerisco alcune riflessioni, prima di parlare a vanvera. Siamo di fronte alla testimonianza di un esperto militare giapponese del tempo, che probabilmente era a conoscenza della situazione molto meglio di noi. È verissimo il fatto che era fondamentale controllare Malta per mettere al sicuro le rotte del Mediterraneo, ma dire che l'Italia tentò di prendere l'Egitto perché "Mussolini aveva fretta di fare qualcosa", è un commento che rivela molta ignoranza sulla questione. Se l'Italia fosse riuscita a controllare Suez e Gibilterra, Malta sarebbe crollata nel giro di giorni o settimane, per l'impossibilità di ricevere rifornimenti. Inoltre questo avrebbe aperto la possibilità all'Asse, almeno teorica, di ottenere il petrolio da Iraq e Iran. Il controllo di Suez era anche fondamentale per non perdere il corno d'Africa e per indebolire gli scambi tra Inghilterra e colonie Indiane. Infine non escluderei la possibilità che, di fronte alla caduta di Suez, Franco non avesse già pianificato l'occupazione di Gibilterra. Con questo non sto dicendo che fosse la cosa migliore da tentare, ma dire "perché Mussolini aveva fretta di fare qualcosa" è un commento ridicolo, frutto della propaganda che si ancora oggi si insegna nelle scuole italiane.
Il controllo di Creta, nell'ottica del nipponico, non è in senso difensivo ma è per costituire una base da cui mandare rifornimenti in Egitto per facilitarne una successiva l'invasione
Avevi visto le difficoltà dell'esercito in Spagna; avevi visto come l'invasione dell'Albania si trasformò in una farsa.
Ma, soprattutto, avevi la possibilità di studiare un piano per occupare, o almeno neutralizzare, Malta.
Nulla fu fatto, convinti che, tanto, la guerra sarebbe durata poche settimane!
"perché Mussolini aveva fretta di fare qualcosa"
Invece, era proprio così. Si entrò in guerra senza piani definiti.
Anni fa avevo letto il libro del generale Giuseppe Santoro e c'era il riferimento sull'ufficiale giapponese che si era indignato perchè all'indomani dell'entrata in guerra dell'Italia non venne presa in considerazione l'occupazione di Malta.
Il nipponico aveva capito qualcosa....ma tra le altre cose non aveva minimamente compreso qual era la reale situazione del mondo in quel momento.
Italiani brava gente, italiani dal cuore d'oro.
L'italia è una repubblica fondata sul lavoro.
"Belpaese" di m......
Sbaglio, o sembri infastidito dagli errori connessi e dall'ingordigia degli alti gerarchi di allora?
Il Paese ha pagato salato quegli errori e quell’ingordigia.