Buongiorno, grazie per la semplicità con cui viene spiegata la lezione sulla deflazione, ben fatta, complimenti. Da ignorante della materia, vorrei capire se un surplus di produzione( offerta) rispetto alla domanda non comporti la stessa cosa cioè la deflazione; Aumentare gli stipendi, incentivando in consumi, risolverebbe il problema del momento; oppure meglio se salvare i posti di lavoro e crearne di nuovi? Io sarei per la seconda opzione comunque. Sicuramente le imprese hanno la soluzione: esportare la produzione fuori dal proprio paese salvo crisi internazionale dovuta a guerre e simili.
Salve, l'aumento dell'offerta genera una riduzione dei prezzi. In questo caso, tuttavia, è una deflazione buona perchè vuol dire che il processo produttivo è diventato più efficiente e si produce di più. Quando c'è deflazione da offerta la situazione è più gestibile perchè ha meno impatto sulle imprese. In generale, per uscire dalla deflazione bisogna stimolare la domanda. Gli strumenti sono il tasso di cambio, deprezzare-svalutare per favorire le esportazioni, oppure i consumi, con politiche economiche espansive. Di certo, non intervenire è peggio. Saluti!
Attualmente "a causa della guerra Ucraina - Russia", l'inflazione è salita parecchio, senza essere accompagnata dalla crescita; Si rischia a breve una deflazione? Csa comporta la deflazione: Un abbassamento dei tassi di interesse dei titoli di stato e di altri strumenti finanziari?
Come agiscono le banche centrali nel caso in cui si entri in una spirale deflazionistica? Che misure attuano per bloccare la spirale? Comunque il video è molto chiaro e ben fatto, complimenti!
Ciao Marco, grazie per i complimenti, molto gentile! Per rispondere alla tua domanda ti invito in primo luogo a vedere il video che spiega a grandi linee il funzionamento della politica monetaria: ua-cam.com/video/_UgsDd2l0SI/v-deo.html Vedere il video ti serve da base e ti spiega cosa farebbe una banca centrale per fermare la deflazione. In breve, in primo luogo dovrebbe agire in modo tempestivo, per evitare che un breve periodo di riduzione dei prezzi si trasformi in una spirale inflazionistica. Infatti, è molto difficile eradicare la deflazione una volta che la spirale è avviata. Il tempismo, quindi, è fondamentale e, anzi, sarebbe opportuno agire d'anticipo quando si manifestano i primi segnali di indebolimento dell'inflazione. Come agire? Riducendo i tassi di interesse e aumentando la quantità di moneta in circolazione, cioè attivando una politica monetaria espansiva. In questo modo si stimola l'economia, si fa aumentare la domanda e, così, si fanno risalire i prezzi. In sintesi è questa la politica che una banca centrale deve attuare per tirar fuori un'economia da una situazione di deflazione. Spero sia tutto più chiaro. Saluti!
Buongiorno. Complimenti per la spiegazione. Non mi è tanto chiaro perché, di fronte al ribasso dei prezzi deciso dalle imprese, i consumatori aspettano ulteriori ribassi non incentivando i consumi. Grazie.
Salve, faccio un esempio. Supponga di dover sostituire il suo frigorifero non perchè è fuori uso, ma perchè lo vuole cambiare per "sfizio" (quindi, non si fa riferimento a consumi che non possono essere differiti nel tempo). Osservando l'evoluzione dei prezzi si accorge che il prezzo del frigo che ha scelto di comprare si è ridotto e pensa che tra un mese costerà di meno. Visto che non è necessario sostituirlo subito, rinvia di un mese l'acquisto, così lo comprerà ad un prezzo più basso. Dopo un mese si accorge che, effettivamente, il prezzo si è ridotto. E, quindi, pensa che se aspetta lo pagherà ancora meno... quindi, la riduzione dei prezzi le fa posporre nel tempo gli acquisti non necessari. Questo atteggiamento lo hanno tutti gli altri consumatori e, quindi, i consumi si riducono. Riducendosi i consumi, il Pil si riduce e le imprese, vendendo meno, per preservare i profitti, riducono i costi licenziando. Se ci sono meno occupati c'è anche meno gente che può spendere, ciò fa ridurre i consumi. Le imprese, per provare a stimolare la domanda, riducono i prezzi. Ma riducendo i prezzi i consumatori rinviano i consumi, meno consumi uguale meno vendite, meno vendite portano le imprese a licenziare, meno lavoratori uguale meno consumi, le imprese riducono i prezzi per stimolare i consumi... e il ciclo potrebbe non fermarsi mai. Ecco perchè la deflazione può essere molto pericolosa. Saluti
Ho una domanda. Perchè lo stato interviene contro la deflazione svalutando la moneta? Non ho compreso bene il rapporto tra svalutazione della valuta e il fatto che ripartano le esportazioni. Comunque bel video, ottima spiegazione!
Salve, se si deprezza-svaluta (a seconda dei casi) la moneta, le esportazioni diventano più convenienti per i Paesi esteri e le importazioni più costose per il Paese che svaluta. Quindi, si ha più facilità ad esportare, spingendo la domanda, e costa di più quello che si importa. Entrambi questi fattori (+ domanda per l'export e prezzi più alti di ciò che si importa) spingono in alto i prezzi domestici contrastando la deflazione. Saluti.
Ciao, perdonami l'ignoranza in materia, ma secondo la logica dei primi video, è proprio grazie alla crescita della valuta (legata all'aumento dei tassi di interesse) che io spingo gli altri a comprare. Com'è che invece anche quando svaluto la moneta la domanda cresce?@@IlFarodellEconomia
Salve, sono due questioni differenti. L'aumento dei tassi spinge gli investitori stranieri a comprare TITOLI nazionali, pagandoli in moneta domestica e, quindi, provocando un apprezzamento della valuta domestica. Il deprezzamento (o la svalutazione) della valuta, invece, rende i BENI domestici più convenienti all'estero, inducendo i consumatori stranieri ad acquistarne di più. Sono due concetti diversi, uno legato ad aspetti finanziari (import-export di capitali), l'altro legato ad aspetti reali (import-export di beni e servizi). Saluti
Mi sorge una dubbio a proposito: i teorici della Scuola Austriaca affermano che senza la presenza di una banca centrale che immetta artificialmente denaro nel sistema le crisi non potrebbero avvenire. Vorrei sapere che ne pensa l'autore del video.
Ciao Giraldiro, il mio parere è che, al netto di qualche problema di comunicazione, le banche centrali hanno aiutato le economie a non sprofondare negli ultimi 12 anni. Ciò non esclude, tuttavia, che in passato, soprattutto negli Stati Uniti nel periodo tra crisi dotcom e crisi sub-prime, le banche centrali possano aver contribuito alla creazione di bolle con politiche troppo espansive. Ciò, però, non mi fa ritenere che un governo dotato della capacità di stampare moneta sia capace di far meglio, anzi, molto probabile che crei ancora più disordine. Saluti!
@@IlFarodellEconomia grazie per la risposta, però avrei un'altra domanda: ipotizziamo un sistema in cui il denaro sia prestato dalle banche con capitale proprio, quindi un sistema dove lo stato non stampi alcuna moneta, ma dove si limiti solamente a stabilirne la valuta. In questa condizione potrebbero verificarsi lo stesso crisi generali?
@@IlFarodellEconomia ovviamente non è mia intenzione sostenere tesi alternative o chissà cosa, però mi interessava sapere se le crisi sono il prodotto di politiche monetarie o se, come pensavano Marx ed altri, sono semplicemente un problema intrinseco al capitalismo.
Ciao, non capisco esattamente come mai al calar della domanda calano anche i prezzi: Con il calar dei prezzi la gente non dovrebbe tornar a comprar di più proprio perché più conveniente? E se questo fenomeno é legato all'intrisecità della domanda e ciò che ci ruota attorno, fin dove può arrivare il minimo di domanda: Allo sciopero della fame? Video usufruibili e chiari anche per chi s'interessa da poco a certi concetti, continua così!
Ciao, hai visto il video sull'equilibrio di mercato, forse ti può essere utile per chiarirti un po' le idee. Ecco il link: ua-cam.com/video/jiwUfpD5yvI/v-deo.html Saluti!
Ha toccato due punti chiave: l' unione europea conduce politiche deflattive ed impedisce allo stato di fare spesa pubblica, alias tiene alta la disoccupazione sperando nella domanda estera ed esponendoci a shock esterni. non è un fallimento questo?
Grazie per aver condiviso il suo pensiero. Per essere precisi bisogna separare due aspetti: da un lato ci sono le politiche disinflazionistiche della BCE, che ha avuto il mandato di mantenere l'inflazione a livelli bassi, ma di evitare la deflazione (e infatti, tutte le politiche espansive della BCE sono state giustificate proprio dal pericolo deflazione). La BCE sta facendo il suo dovere. Dall'altro lato abbiamo le politiche fiscali, che subiscono il vincolo imposto dai trattati europei. Personalmente, non sono un gran sostenitore della spesa pubblica tout court, visto che i governi sono molto più bravi a spendere male che a spendere bene. Tuttavia, imporre vincoli rigidi sia alla politica monetaria che a quella fiscale, limita di molto (sia in ampiezza che a livello temporale) le capacità di reazione dei policy makers in caso di avvenimenti negativi. La flessibilità che tanto si cerca di creare mira proprio a questo, ma i risultati raggiunti sono oggettivamente scarsi. Vi è ancora poco spazio di manovra.
@@IlFarodellEconomia il problema è che la Bce non ha armi per aumentare l' inflazione , pompa soldi nella speranza che l' aumento di massa monetaria si rifletta sull' inflazione, ma questi rimangono nelle banche e non aumentano i consumi
guardi, secondo miei calcoli, pubblicati in un capitolo del libro "Macroeconomic theory and the eurozone crisis", circa 2/3 del QE della BCE è stato ridepositato dalle banche presso la stessa BCE, quindi non ha mai prodotto effetti sull'economia reale. A prescindere dall'essere eurosostenitori o euroscettici (personalmente sono un sostenitore dell'euro) ritengo che alcune regole europee vadano riviste perché la struttura complessiva è troppo rigida per poter funzionare.
Buongiorno, grazie per la semplicità con cui viene spiegata la lezione sulla deflazione, ben fatta, complimenti.
Da ignorante della materia, vorrei capire se un surplus di produzione( offerta) rispetto alla domanda non comporti la stessa cosa cioè la deflazione;
Aumentare gli stipendi, incentivando in consumi, risolverebbe il problema del momento; oppure meglio se salvare i posti di lavoro e crearne di nuovi?
Io sarei per la seconda opzione comunque.
Sicuramente le imprese hanno la soluzione: esportare la produzione fuori dal proprio paese salvo crisi internazionale dovuta a guerre e simili.
Salve, l'aumento dell'offerta genera una riduzione dei prezzi. In questo caso, tuttavia, è una deflazione buona perchè vuol dire che il processo produttivo è diventato più efficiente e si produce di più. Quando c'è deflazione da offerta la situazione è più gestibile perchè ha meno impatto sulle imprese.
In generale, per uscire dalla deflazione bisogna stimolare la domanda. Gli strumenti sono il tasso di cambio, deprezzare-svalutare per favorire le esportazioni, oppure i consumi, con politiche economiche espansive.
Di certo, non intervenire è peggio.
Saluti!
Grazie, molto utili e chiare le tue spiegazione, molto utili anche gli esempi. Buon lavoro!!!
Grazie mille! Se hai piacere, segui anche il canale Facebook: facebook.com/ilfarodelleconomia/
per me Santo subito!
Attualmente "a causa della guerra Ucraina - Russia", l'inflazione è salita parecchio, senza essere accompagnata dalla crescita; Si rischia a breve una deflazione? Csa comporta la deflazione: Un abbassamento dei tassi di interesse dei titoli di stato e di altri strumenti finanziari?
Grazie!!!! Sto recuperando tutti i tuoi video.
Ciao Carmelo, grazie mille! Se lo ritieni utile, iscriviti al canale e spargi la voce! Saluti!
Video ben fatti,il canale merita più iscritti
La ringrazio. Continui a seguirmi!
Come agiscono le banche centrali nel caso in cui si entri in una spirale deflazionistica? Che misure attuano per bloccare la spirale? Comunque il video è molto chiaro e ben fatto, complimenti!
Ciao Marco, grazie per i complimenti, molto gentile! Per rispondere alla tua domanda ti invito in primo luogo a vedere il video che spiega a grandi linee il funzionamento della politica monetaria: ua-cam.com/video/_UgsDd2l0SI/v-deo.html
Vedere il video ti serve da base e ti spiega cosa farebbe una banca centrale per fermare la deflazione.
In breve, in primo luogo dovrebbe agire in modo tempestivo, per evitare che un breve periodo di riduzione dei prezzi si trasformi in una spirale inflazionistica. Infatti, è molto difficile eradicare la deflazione una volta che la spirale è avviata. Il tempismo, quindi, è fondamentale e, anzi, sarebbe opportuno agire d'anticipo quando si manifestano i primi segnali di indebolimento dell'inflazione. Come agire? Riducendo i tassi di interesse e aumentando la quantità di moneta in circolazione, cioè attivando una politica monetaria espansiva. In questo modo si stimola l'economia, si fa aumentare la domanda e, così, si fanno risalire i prezzi.
In sintesi è questa la politica che una banca centrale deve attuare per tirar fuori un'economia da una situazione di deflazione.
Spero sia tutto più chiaro. Saluti!
@@IlFarodellEconomia grazie mille per la risposta, ora è tutto più chiaro! Buona giornata
e chi ti molla più!!! Fan club subito!
Buongiorno. Complimenti per la spiegazione. Non mi è tanto chiaro perché, di fronte al ribasso dei prezzi deciso dalle imprese, i consumatori aspettano ulteriori ribassi non incentivando i consumi. Grazie.
Salve, faccio un esempio. Supponga di dover sostituire il suo frigorifero non perchè è fuori uso, ma perchè lo vuole cambiare per "sfizio" (quindi, non si fa riferimento a consumi che non possono essere differiti nel tempo). Osservando l'evoluzione dei prezzi si accorge che il prezzo del frigo che ha scelto di comprare si è ridotto e pensa che tra un mese costerà di meno. Visto che non è necessario sostituirlo subito, rinvia di un mese l'acquisto, così lo comprerà ad un prezzo più basso. Dopo un mese si accorge che, effettivamente, il prezzo si è ridotto. E, quindi, pensa che se aspetta lo pagherà ancora meno... quindi, la riduzione dei prezzi le fa posporre nel tempo gli acquisti non necessari. Questo atteggiamento lo hanno tutti gli altri consumatori e, quindi, i consumi si riducono. Riducendosi i consumi, il Pil si riduce e le imprese, vendendo meno, per preservare i profitti, riducono i costi licenziando. Se ci sono meno occupati c'è anche meno gente che può spendere, ciò fa ridurre i consumi. Le imprese, per provare a stimolare la domanda, riducono i prezzi. Ma riducendo i prezzi i consumatori rinviano i consumi, meno consumi uguale meno vendite, meno vendite portano le imprese a licenziare, meno lavoratori uguale meno consumi, le imprese riducono i prezzi per stimolare i consumi... e il ciclo potrebbe non fermarsi mai. Ecco perchè la deflazione può essere molto pericolosa. Saluti
Grazie. Chiarissimo! E ancora sinceri complimenti!
infatti il tasso del 2%come parametro per quei paese in pre adesione eurozona (IPA), sancito dal trattato di Maastrich
Ho una domanda. Perchè lo stato interviene contro la deflazione svalutando la moneta? Non ho compreso bene il rapporto tra svalutazione della valuta e il fatto che ripartano le esportazioni.
Comunque bel video, ottima spiegazione!
Salve, se si deprezza-svaluta (a seconda dei casi) la moneta, le esportazioni diventano più convenienti per i Paesi esteri e le importazioni più costose per il Paese che svaluta. Quindi, si ha più facilità ad esportare, spingendo la domanda, e costa di più quello che si importa. Entrambi questi fattori (+ domanda per l'export e prezzi più alti di ciò che si importa) spingono in alto i prezzi domestici contrastando la deflazione. Saluti.
Ciao, perdonami l'ignoranza in materia, ma secondo la logica dei primi video, è proprio grazie alla crescita della valuta (legata all'aumento dei tassi di interesse) che io spingo gli altri a comprare. Com'è che invece anche quando svaluto la moneta la domanda cresce?@@IlFarodellEconomia
Salve, sono due questioni differenti. L'aumento dei tassi spinge gli investitori stranieri a comprare TITOLI nazionali, pagandoli in moneta domestica e, quindi, provocando un apprezzamento della valuta domestica. Il deprezzamento (o la svalutazione) della valuta, invece, rende i BENI domestici più convenienti all'estero, inducendo i consumatori stranieri ad acquistarne di più. Sono due concetti diversi, uno legato ad aspetti finanziari (import-export di capitali), l'altro legato ad aspetti reali (import-export di beni e servizi). Saluti
Salve.Le slide che usa per fare le lezioni sono scaricabili su qualche sito o eventualmente può fornirle lei ? Grazie.
Buongiorno, purtroppo no, le slide vengono utilizzate esclusivamente per creare i video e non sono fatte per "circolare". Saluti
Mi sorge una dubbio a proposito: i teorici della Scuola Austriaca affermano che senza la presenza di una banca centrale che immetta artificialmente denaro nel sistema le crisi non potrebbero avvenire. Vorrei sapere che ne pensa l'autore del video.
Ciao Giraldiro, il mio parere è che, al netto di qualche problema di comunicazione, le banche centrali hanno aiutato le economie a non sprofondare negli ultimi 12 anni. Ciò non esclude, tuttavia, che in passato, soprattutto negli Stati Uniti nel periodo tra crisi dotcom e crisi sub-prime, le banche centrali possano aver contribuito alla creazione di bolle con politiche troppo espansive. Ciò, però, non mi fa ritenere che un governo dotato della capacità di stampare moneta sia capace di far meglio, anzi, molto probabile che crei ancora più disordine. Saluti!
@@IlFarodellEconomia grazie per la risposta, però avrei un'altra domanda: ipotizziamo un sistema in cui il denaro sia prestato dalle banche con capitale proprio, quindi un sistema dove lo stato non stampi alcuna moneta, ma dove si limiti solamente a stabilirne la valuta. In questa condizione potrebbero verificarsi lo stesso crisi generali?
@@IlFarodellEconomia ovviamente non è mia intenzione sostenere tesi alternative o chissà cosa, però mi interessava sapere se le crisi sono il prodotto di politiche monetarie o se, come pensavano Marx ed altri, sono semplicemente un problema intrinseco al capitalismo.
Ciao, non capisco esattamente come mai al calar della domanda calano anche i prezzi: Con il calar dei prezzi la gente non dovrebbe tornar a comprar di più proprio perché più conveniente?
E se questo fenomeno é legato all'intrisecità della domanda e ciò che ci ruota attorno, fin dove può arrivare il minimo di domanda: Allo sciopero della fame?
Video usufruibili e chiari anche per chi s'interessa da poco a certi concetti, continua così!
Ciao, hai visto il video sull'equilibrio di mercato, forse ti può essere utile per chiarirti un po' le idee. Ecco il link: ua-cam.com/video/jiwUfpD5yvI/v-deo.html Saluti!
Ha toccato due punti chiave: l' unione europea conduce politiche deflattive ed impedisce allo stato di fare spesa pubblica, alias tiene alta la disoccupazione sperando nella domanda estera ed esponendoci a shock esterni.
non è un fallimento questo?
Grazie per aver condiviso il suo pensiero. Per essere precisi bisogna separare due aspetti: da un lato ci sono le politiche disinflazionistiche della BCE, che ha avuto il mandato di mantenere l'inflazione a livelli bassi, ma di evitare la deflazione (e infatti, tutte le politiche espansive della BCE sono state giustificate proprio dal pericolo deflazione). La BCE sta facendo il suo dovere. Dall'altro lato abbiamo le politiche fiscali, che subiscono il vincolo imposto dai trattati europei. Personalmente, non sono un gran sostenitore della spesa pubblica tout court, visto che i governi sono molto più bravi a spendere male che a spendere bene. Tuttavia, imporre vincoli rigidi sia alla politica monetaria che a quella fiscale, limita di molto (sia in ampiezza che a livello temporale) le capacità di reazione dei policy makers in caso di avvenimenti negativi. La flessibilità che tanto si cerca di creare mira proprio a questo, ma i risultati raggiunti sono oggettivamente scarsi. Vi è ancora poco spazio di manovra.
@@IlFarodellEconomia il problema è che la Bce non ha armi per aumentare l' inflazione , pompa soldi nella speranza che l' aumento di massa monetaria si rifletta sull' inflazione, ma questi rimangono nelle banche e non aumentano i consumi
guardi, secondo miei calcoli, pubblicati in un capitolo del libro "Macroeconomic theory and the eurozone crisis", circa 2/3 del QE della BCE è stato ridepositato dalle banche presso la stessa BCE, quindi non ha mai prodotto effetti sull'economia reale. A prescindere dall'essere eurosostenitori o euroscettici (personalmente sono un sostenitore dell'euro) ritengo che alcune regole europee vadano riviste perché la struttura complessiva è troppo rigida per poter funzionare.
e l'inflazione buona e cattiva non la spieghi?
grazie per l'idea! Metto in programma un video sull'argomento. Saluti!