Dall'archivio storico, Fiore del cielo 2010 (www.videoviterbo.com)

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  • Опубліковано 28 гру 2024
  • Nella ridente cittadina di Viterbo,allocata nei monti Cimini, a pochi km dalla capitale si rivive ogni 3 settembre lo storico trasporto de la magnificente macchina di s rosa. Un campanile alto 30 metri dal peso di 50 quintali sfolgorante di luci che attraversa con passo deciso e tosto le vie dell'antica città detta FAUL.
    Ogni 5 anni la tradizione vuole che la sua forma si rinnovi. È gia il secondo trasporto per Fiore del Cielo,vincitrice della scorsa edizione.
    I vecchi ricordano l'usanza si dal tempo dei padri,quella di cercare un posto in prima fila lungo la via del calvario,sin dalle prime ore dell'alba,mentre i giovani si appostano su le le fontane storiche o girano fiduciosi nel tentativo di trovare la postazione migliore.
    Sfilano raggianti i costumi della storia viterbese,con medievalismi che incantano,rimandando la mente al 1200,anno di santa Rosa.
    La popolazione,invoca la benedizione della martire ricordandone le gesta in questa giornata ,e il popolo italiano è invitato a condividere con essi.
    Eccoli i valorosi volontari della fede,colore che il popolo acclama mentre vantano il titolo di FACCHINO DI SANTA ROSA.
    Forti come rocce,possenti come le mura della città,con il fuoco degli eroi che divampa nel loro petto percorrono le vie del trasporto a ritroso,mentre trombe e tamburi accompagnano il loro passo come per gli antichi imperatori romani al ritorno delle battagliere gesta vittoriose.
    La cinta rossa,il vestito candido come la loro fede e il tradizionale ciuffo in pelle da apporre sulle spalle sono i simboli dell'eternare viterbese attraverso i secoli.
    I cavalieri di Rosa nulla temono,se non il dissenso della loro Santa. Per questo,giunti alla chiesa di piazza san sisto chiedono la benedizione vescovile per procedere al trasporto avvolti nell'aura miracolosa della martire.
    La città si spegne per il passaggio dell'eterno momento,al passo fiero dei facchini.
    È giunto il tempo di divenir parte de la gloriosa macchina.Il capo dei facchini,con la voce tonante e sicura schiera le rispettive file ciuffi al di sotto del basamento. Si stringono i denti tra la corda del ciuffo mentre le ultime spallette si preparano al meglio.
    La parola d'ordine è una sola, categorica e imperativa per tutti, essa già risuona e accende i cuori dai ciuffi alle spallette: sollevate e fermi!
    Piazza fontana grande è la prima tappa. Scrosciano applausi e lacrime de la popolazione.
    Piazza del plebiscito: i facchini non mostrano la stanchezza e tosti riprendono i loro posti dopo aver sorseggiato caffè e rinforzato i loro muscoli con dolciumi.Via del corso: La poderosa macchina,appare come guidata da un meticoloso navigatore che sfiora le pareti delle abitazioni senza mai toccarle.
    Piazza verdi.
    I poderosi condottieri della santa si preparano all'ultima immane fatica,la salita del santuario di rosa.I volti dei valorosi facchini non mostrano alcuna fatica,né tantomeno lo sconforto.Si stringono i pugni per l'ultima volta nell'anno 2010 ,preparandosi alla battaglia. Uomini con le funi si posizionano davanti il monumento mobile.
    Non si sale con gambe e braccia,ma con l'ardire de la fede,con la mano divina che la santa poggia sul capo dei valorosi viterbesi.
    Il trasporto si compie con successo,anche quest'anno si compie il miracolo di rosa.

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