A proposito di alta voce: e riguardo la lettura? Io ad esempio se leggo qualcosa ad alta voce faccio una gran fatica a comprendere e ricordare ciò che ho appena letto, come se il Leo lettore e il Leo uditore fossero in due luoghi diversi (a mente invece i Leo coincidono perfettamente). Invece ho un'amica che è l'esatto opposto: se legge ad alta voce ricorda molto meglio ciò che deve imparare. Cosa c'è dietro?
È una questione di pura abitudine e preferenza individuale. Non è chiaro perché ma alcune persone detestano la lettura ad alta voce per lo studio (anche io, come te, sono così), altre la trovano fenomenale. Non c'è una modalità migliore dell'altra, meglio seguire il proprio gusto e preferenza (anche se, innegabilmente, ad alta voce si va un pochino più lenti, ma nulla di terribile)
Ciao Ale. Io faccio un leggerissimo cambiamento al tuo metodo di studio: non appena finisco di schematizzare un capitolo, costruisco un discorso(o una breve spiegazione) di ciò che ho schematizzato, usando le parole chiave. Non so se faccio un mix con la tecnica di Feynman, comunque mi sembra efficace. Un'altra cosa a cui non avevo mai pensato e su cui volevo un tuo pensiero è l'utilizzo della tecnica di Feynman per ripassare. Può andare?
Il problema è che, io ripeto TROPPO ad alta voce, tanto che certe cose spesso non mi entrano in testa, mi stanco tantissimo, e divento tesissima. Per non parlare di quando ho una settimana per preparare una interrogazione e per me è già poco tempo. Mi sono stancata di questo metodo, non vorrei abolirlo completamente, vorrei solo limitarlo ed essere più veloce.
Ti capisco bene Anastasia, parti da questo video che ti spiega le basi del metodo di studio corretto: ua-cam.com/video/3FvXpqJEvvM/v-deo.html (il titolo parla di università ma i concetti restano gli stessi anche a scuola 😉)
Io temo di non saper trattenere le informazioni nella testa e che uso la ripetizione ad alta voce per farmele entrare in testa senza avere coscienza e comprensione di ciò che sto facendo e studiando. Penso anche di avere dei problemi con la memoria a breve termine per far passare le informazioni in quella a lungo termine. Penso che questi giorni sperimenterò la ripetizione nella mente almeno per un po' di tempo al giorno e poi passare a quella ad alta voce per dare più peso alla testa che alla mia voce... Boh, non so che pensare sinceramente
Invece che la ripetizione prova a sfruttare il ripasso programmato tramite testing e tutto il resto del metodo di studio, potrebbe aiutarti in modo considerevole!
Sei a un concorso pubblico. Esame orale. Probabilmente, assieme a te ci saranno diverse centinaia di candidati, che ripeteranno le stesse cose. Diaperazione! Pochi posti e tantissimi candidati. Ma, saper ripetere bene, con padronanza e sicurezza, stile come esame di laurea, da buon oratore... farà la differenza?
@@alessandrodeconcini-adc Be', io non intendevo ripetere a pappagallo, se hai capito così. Dico, in generale, che una buona esposizione(padronaza... Sicurezza... Decisione...) rispetto a una fatta "alla buona" fa la differenza, no?
@@alessandrodeconcini-adc ma ora, vorrei cercare di capire il problema della ripetizione, che a destra e a sinistra sembra che sia stata po' "demonizzata". Se ho capito bene, il problema è questo : Ripetere a mo' di filastrocca. Leggi e ripeti, in modo meccanico. Farsi un discorsetto stile recita da copione. Ripetere senza capire... Sarebbero questi i demoni della ripetizione. Giusto? Ma, io, la ripetizione la adotto per artiocolare linguisticamente quello che studio. Io posso aver capito il concetto studiato, ma, davvero, se non ripeto non riesco ad articolarlo, e un po' anche a capirlo, nel modo adeguato per quando dovrò ripeterlo all'esame. Per me è così. Per me , in tal senso, la ripetizione ci vuole. Sto sbagliando comunque?
@oliverpappalardo7424 sì perché il metodo è inefficiente. La cosa migliore è separare del tutto il ripasso dall'esercizio linguistico/espositivo. Quando ripassi lo fai col testing e in versione "mentalizzata", vale a dire a bassa voce e poi piuttosto pianifiche sessioni di esercizio di comunicazione ed esposizione se senti di averne bisogno. Se non riesci a ricordare e comprendere senza ripetere significa che ci sono problemi a monte, nelle fasi di acquisizione, comprensione e rielaborazione. Dovresti quindi lavorare sulla lettura efficace e sulla schematizzazione
In generale, non ha nessun senso ripetere una cosa (ad alta voce o meno) per *capirla*. Se non l'avete capita la prima o la seconda volta leggendola, allora il vostro problema non è il numero di volte in cui la leggete e/o la recitate. Il problema è quasi certamente la *fonte* che state usando per studiare. Provate a studiare la stessa cosa altrove (su un altro libro, sul Web, dove vi pare...) e forse avrete più fortuna. Non ha nemmeno molto senso ripetere per *memorizzare*: ci sono tecniche più adatte a questo scopo (come AdC spiega molto bene nei suoi video). Tuttavia, ripetere ad alta voce permette di creare quel minimo di "memoria muscolare" ("muscle memory") che permette di ricordare meglio brevi frasi e brevi procedure per cui torna utile come supporto ad alcuni, specifici tipi di apprendimento. Ad esempio, può tornare utile per ricordare una sequenza di operazioni (come lo "script" di una breve dimostrazione matematica). A parte questo, è ovviamente fondamentale per l'apprendimento delle lingue: non si impara a *parlare* una lingua senza *parlare*... (almeno, non è possibile farlo con le lingue "vive". Non saprei cosa pensare del latino e del greco antico...).
In realtà puoi parlare anche latino (perlomeno, forme "utilizzate" e "canonizzate" di latino) e greco antico. Ci sono molti gruppi di appassionati e parlanti (con anche libri e fumetti in queste lingue). Per farti l'esempio, il latino cd "ecclesiastico" è la lingua ufficiale del Vaticano e i testi normativi e religiosi (le encicliche) sono in latino
Grazie maestro di questi bellissimi consigli💪🤘
A proposito di alta voce: e riguardo la lettura? Io ad esempio se leggo qualcosa ad alta voce faccio una gran fatica a comprendere e ricordare ciò che ho appena letto, come se il Leo lettore e il Leo uditore fossero in due luoghi diversi (a mente invece i Leo coincidono perfettamente). Invece ho un'amica che è l'esatto opposto: se legge ad alta voce ricorda molto meglio ciò che deve imparare. Cosa c'è dietro?
È una questione di pura abitudine e preferenza individuale.
Non è chiaro perché ma alcune persone detestano la lettura ad alta voce per lo studio (anche io, come te, sono così), altre la trovano fenomenale.
Non c'è una modalità migliore dell'altra, meglio seguire il proprio gusto e preferenza (anche se, innegabilmente, ad alta voce si va un pochino più lenti, ma nulla di terribile)
Io quando ripeto faccio finta di essere un professore. 😂
È una buona idea 💪
Ciao Ale. Io faccio un leggerissimo cambiamento al tuo metodo di studio: non appena finisco di schematizzare un capitolo, costruisco un discorso(o una breve spiegazione) di ciò che ho schematizzato, usando le parole chiave. Non so se faccio un mix con la tecnica di Feynman, comunque mi sembra efficace. Un'altra cosa a cui non avevo mai pensato e su cui volevo un tuo pensiero è l'utilizzo della tecnica di Feynman per ripassare. Può andare?
In generale direi che può andare bene 💪 lo vedo un po' dispendioso in termini di tempo però 🤔
Il problema è che, io ripeto TROPPO ad alta voce, tanto che certe cose spesso non mi entrano in testa, mi stanco tantissimo, e divento tesissima. Per non parlare di quando ho una settimana per preparare una interrogazione e per me è già poco tempo. Mi sono stancata di questo metodo, non vorrei abolirlo completamente, vorrei solo limitarlo ed essere più veloce.
Ti capisco bene Anastasia, parti da questo video che ti spiega le basi del metodo di studio corretto:
ua-cam.com/video/3FvXpqJEvvM/v-deo.html
(il titolo parla di università ma i concetti restano gli stessi anche a scuola 😉)
@@alessandrodeconcini-adc grazie mille, sicuramente mi servirà perché devo preparare la maturità 😬
Se lascio la sveglia spenta mi sveglio alle 14:00
Io temo di non saper trattenere le informazioni nella testa e che uso la ripetizione ad alta voce per farmele entrare in testa senza avere coscienza e comprensione di ciò che sto facendo e studiando. Penso anche di avere dei problemi con la memoria a breve termine per far passare le informazioni in quella a lungo termine. Penso che questi giorni sperimenterò la ripetizione nella mente almeno per un po' di tempo al giorno e poi passare a quella ad alta voce per dare più peso alla testa che alla mia voce... Boh, non so che pensare sinceramente
Invece che la ripetizione prova a sfruttare il ripasso programmato tramite testing e tutto il resto del metodo di studio, potrebbe aiutarti in modo considerevole!
Another brick in the wall
Come capire che cronotipo siamo?
Di fatto solo sperimentando!
Sei a un concorso pubblico.
Esame orale.
Probabilmente, assieme a te ci saranno diverse centinaia di candidati, che ripeteranno le stesse cose.
Diaperazione! Pochi posti e tantissimi candidati.
Ma, saper ripetere bene, con padronanza e sicurezza, stile come esame di laurea, da buon oratore... farà la differenza?
C'è differenza tra allenare l'esposizione orale e ripetere col discorsetto!
@@alessandrodeconcini-adc Be', io non intendevo ripetere a pappagallo, se hai capito così. Dico, in generale, che una buona esposizione(padronaza... Sicurezza... Decisione...) rispetto a una fatta "alla buona" fa la differenza, no?
@oliverpappalardo7424 certo.
@@alessandrodeconcini-adc ma ora, vorrei cercare di capire il problema della ripetizione, che a destra e a sinistra sembra che sia stata po' "demonizzata".
Se ho capito bene, il problema è questo :
Ripetere a mo' di filastrocca. Leggi e ripeti, in modo meccanico. Farsi un discorsetto stile recita da copione. Ripetere senza capire... Sarebbero questi i demoni della ripetizione.
Giusto?
Ma, io, la ripetizione la adotto per artiocolare linguisticamente quello che studio. Io posso aver capito il concetto studiato, ma, davvero, se non ripeto non riesco ad articolarlo, e un po' anche a capirlo, nel modo adeguato per quando dovrò ripeterlo all'esame. Per me è così.
Per me , in tal senso, la ripetizione ci vuole.
Sto sbagliando comunque?
@oliverpappalardo7424 sì perché il metodo è inefficiente.
La cosa migliore è separare del tutto il ripasso dall'esercizio linguistico/espositivo.
Quando ripassi lo fai col testing e in versione "mentalizzata", vale a dire a bassa voce e poi piuttosto pianifiche sessioni di esercizio di comunicazione ed esposizione se senti di averne bisogno.
Se non riesci a ricordare e comprendere senza ripetere significa che ci sono problemi a monte, nelle fasi di acquisizione, comprensione e rielaborazione.
Dovresti quindi lavorare sulla lettura efficace e sulla schematizzazione
In generale, non ha nessun senso ripetere una cosa (ad alta voce o meno) per *capirla*. Se non l'avete capita la prima o la seconda volta leggendola, allora il vostro problema non è il numero di volte in cui la leggete e/o la recitate. Il problema è quasi certamente la *fonte* che state usando per studiare. Provate a studiare la stessa cosa altrove (su un altro libro, sul Web, dove vi pare...) e forse avrete più fortuna. Non ha nemmeno molto senso ripetere per *memorizzare*: ci sono tecniche più adatte a questo scopo (come AdC spiega molto bene nei suoi video).
Tuttavia, ripetere ad alta voce permette di creare quel minimo di "memoria muscolare" ("muscle memory") che permette di ricordare meglio brevi frasi e brevi procedure per cui torna utile come supporto ad alcuni, specifici tipi di apprendimento. Ad esempio, può tornare utile per ricordare una sequenza di operazioni (come lo "script" di una breve dimostrazione matematica).
A parte questo, è ovviamente fondamentale per l'apprendimento delle lingue: non si impara a *parlare* una lingua senza *parlare*... (almeno, non è possibile farlo con le lingue "vive". Non saprei cosa pensare del latino e del greco antico...).
In realtà puoi parlare anche latino (perlomeno, forme "utilizzate" e "canonizzate" di latino) e greco antico. Ci sono molti gruppi di appassionati e parlanti (con anche libri e fumetti in queste lingue).
Per farti l'esempio, il latino cd "ecclesiastico" è la lingua ufficiale del Vaticano e i testi normativi e religiosi (le encicliche) sono in latino