www.treccani.it/vocabolario/migrante/ agg. [part. pres. di migrare]. - 1. Che migra, che si sposta verso nuove sedi: popoli, gruppi etnici m.; animali, uccelli migranti. 2. Con sign. più tecnici, in biologia e medicina, di cellula o organo che ha capacità o possibilità di spostamento - attivo o passivo a seconda dei casi - dalla sede abituale, per cause varie. In partic.: cellule m. (o cellule migratorie, o macrofagi), di natura reticolo-endoteliale, che hanno notevole importanza nei fenomeni infiammatorî; rene m., il rene che si è spostato dalla sua sede normale per alterazioni della loggia in cui è contenuto. Analogam., ascesso m., ascesso freddo che dalla primitiva sede di formazione si sposta sotto l’influenza della gravità, seguendo le vie di minore resistenza (spazî cellulari e perivascolari). dizionario.internazionale.it/parola/emigrato 2. agg., s.m. CO che, chi ha lasciato il proprio paese e si è trasferito altrove, spec. per cercare lavoro. Ormai non si fa più NESSUNA DISTINZIONE tra chi va verso l'estero e chi va verso un'altra area di uno stesso paese. Questo video parla di MIGRAZIONI interne a un'area, in questo caso uno stato nazione come l'Italia. Si prega di evitare commenti inutili, di informarsi prima di scrivere, se è possibile, e in ogni caso di esprimersi in modo educato, altrimenti i commenti verranno cancellati. Migrante: colui/lei che si sposta per stabilirsi altrove (generico) in modo più o meno stabile. Emigrante: colui/lei che lascia il luogo di origine (stato, regione, città) Immigrato: colui/lei che è arrivato/a IN un luogo per viverci in modo più o meno stabile. Se si considerano solo gli spostamenti, si parla di MIGRANTI; se si parla di persone che lasciano un luogo, senza considerare dove sono diretti, si parla di EMIGRANTI o EMIGRATI. Se si parla delle persone che sono arrivate in un posto senza considerare la loro provenienza, si parla di IMMIGRATI. Le parole MIGRANTI, EMIGRATI O IMMIGRATI non hanno nessun valore offensivo, né politico. Sono solo parole tecniche utilizzate nel linguaggio specialistico della demografia. Chi le vuole utilizzare in termini offensivi, è libero di farlo a proprio rischio e pericolo. In ogni caso ogni commento razzista verrà cancellato.
Sono emigrato con tutta la mia famiglia nel 63 a Torino già c'erano parenti che ci hanno accolto x qualche mese poi abbiamo preso casa il lavoro non c'è mai mancato ma il resto si per parecchio tempo abbiamo pianto attaccati al termosifoni x la nostalgia che ci distruggeva dentro anche se avevi qualche soldino in tasca ma la vita del tuo paese mancava troppo superare quei momenti e stato la cosa peggiore della mia vita, oggi sono sposato con una Piemontese dal 75 ma quello che si soffre da emigrato lo può capire solo chi la vissuto
Mio padre ( Pace all'anima ) era un'emigrante ... Grazie papà : se oggi ho qualcosa è anche merito tuo e tutti quelli come te che hanno fatto tanti sacrifici...
Mia nonna era natia del Polesine. Mi raccontava tante storie sulla sua giovinezza, sulla campagna, sul lavoro, sulla miseria, sulla scuola fino alla quinta elementare alle serali, sulla befana fascista, sulla guerra, sui bombardamenti. Emigrò nel 1945 finito il conflitto, evitò l'alluvione, fece arrivare i fratelli, i nipoti e un cugino. Lavorarono tutti, impiegati in fabbrica o nei cantieri edili, formarono tutti la famiglia e fecero studiare i figli. Ripenso a lei e al coraggio enorme che ebbe nel partire da sola, per prima, alla volta del Piemonte. Ciao nonna e grazie dei virtuosi sacrifici dei quali godo ancora oggigiorno ❤️
Eravamo un popolo di agricoltori, adesso molti si sentono qualcuno. Siamo tutti con lo stesso valore ed importanza. L'istruzione non dona l'intelligenza. I contadini avevano buonssnso e rispetto della natura . Invece l'industrializzazione l'ha deturpata .
Cuesti sacrifici ,sono ricordi strazianti (Pero`c'era aria pura .Allora si aspettava con entusiasmo le quattro stagioni .Adesso tutto e`uguale.....Un caro saluto a tutti gli Italiani .❤
Mio padre ha vissuto in Francia dal 1949 al 1964, mia madre in Germania dal 1955 al 1964, mio nonno in Australia dal 1936 al 1956, mio zio in Belgio dal 1942 al 1958.
Un bel esempio ,e un legione vedere cuesto vidio,anche io sono emigrata insieme con la mia famiglia nel 91, ma Gracie a mia M'ama e ttuti non che ci siamo riuniti ,fare i sacrifici,Gracie Italia,e molto bello di avere respeto per tutti i popoli del mondo.Ormai siamo e siete da dutto il mondo .E bello di avere pace e essere uguali.Gracie.💯🌹🌹🌹🌹
Mia madre ha lavorato molto mi ricordo che allevare conigli e capre e pecore andava in montagna a tagliare legna x vedere e scaldarsi d'inverno. Povera mamma un abbraccio quello che non le ho dato.❤❤🙏🙏🙏quanti ricordi grazie mamma grazie nonna .un ricordo affettuoso ❤
Nel 1961 mio Padre da Melfi,(Basilicata) è partito in Germania ed hà Lavorato alla Ferrovia fino alla sua Pensione,ed há vissuto fino a 95.Anni. Papà ti voglio tanto Bene. Riposa in Pace Vita Mia.😓😭🙏😇💋💝🌹🌻 Ed io con mia Madre e mio Fratello siamo partiti da Melfi il 1967 per la Germania da mio Padre.ancora tutt'Ora mi trovo in Germania è mi trovo molto Bene.Hó formato una Famiglia con 2.Figli,ma Purtroppo sono Vedova da 9.Anni.
Io sono arrivata nel 1969 in provincia di Milano ,, si partiva con tanta speranza ,nn era facile adattarsi perche ' nn tutti ti facevano sentire a * casa,pur essendo Italiani ,sembravamo * stranieri , ora che sono una donna piu ' che adulta sento la lombardia la mia seconda *casa , era un' altra societa ' ,nn rimpiango nulla , quelli anzi sono stati anni bellissimi ,li ricordo con nostalgia
Quello che emerge dal video è la capacità di adattamento di coloro che lasciano il proprio paese d'origine alla ricerca del minimo indispensabile per vivere o comunque di situazioni migliorative. Cosa che accade da sempre comunque a tutte le latitudini.
Mentre oggi tutto gli è dovuto e vengono per farsi regalare soldi , sussidi , cellulari , rubare le case , spacciare ecc ecc E nn lavorare ma ciucciare tutte le nostre risorse
Io faccio parte della fine di questa immigrazione arrivata fino agli anni 90, dove ancora esisteva questa distanza tra nord e sud... una distanza grande ancora oggi
La distanza è normale , rimarrà sempre. X tradizione , cultura, abitudini. Questo anche a livello mondiale. Se uno è bianco, uno nero, uno giallo vuol dire che sono diversi. Volerli mettere assieme x forza...non credo sia giusto
il grande problema di sempre : se non sei un ladro devi lavorare per vivere. Chi dirige la macchina infernale del lavoro lo sa e cerca di sfruttare la situazione raccontando un mucchio di palle e riempendosi le tasche. La popolazione nel ventesimo secolo è cresciuta mentre i posti di lavoro , specie nelle regioni meridionali che offrivano solo lavori agricoli era inesistente grazie alla politica adottata : il nord industrializzato il sud come serbatorio di risorse umane. Una marea di persone si sono viste catapultate in un luogo che non era il loro solo per necessità di sopravvivenza. Il nord ha accolto queste persone al grido di :arrivano i" terrun" . L'Italia che si era appena unita si era adesso più che mai divisa in quelli che fanno lavorare e quelli che devono lavorare.....e parlavano due lingue diverse per cultura e tradizioni.
1969 a Torino, c’erano 600,000 persone di origine meridionali. Pensare che oggi a Torino, ci sono un milione di persone. Incredibile. I giovani, dovrebbero vedere questo video. Alla fine, mi pare, un po’ tutti siamo immigranti.
Pensa a tutti quelli dei paesi in guerra, dittature ecc che sono sparsi nel mondo non per soldi come in questi casi ma perché costretti e perseguitati...... questi alla fine lo volevano loro e potevano tornare a casa quando volevano ne perdevano tutto e i famigliari...
Anche nel nord est dalle campagne ci si trasferiva in città..La città un sogno. Dalle campagne si scappava in tanti.Ora il sogno è svanito.La popolazione del nord è in parte di origine meridionale,o per lo meno un genitore .Siamo tutti italiani misti.
Non solo chi viveva al sud ma la povertà è anche al nord. Negli anni 50 la persone andavano a Milano e Torino eccetera molti andavano al estero mio padre in Francia e i miei zii tutti a Milano e le ragazza in famiglia a servizio.io sono friulana quindi al nord .non è stato facile .
Come tutti i migranti tutt'ora, nonostante emigrare sia 1000 volte più complicato oggi di allora...... ma ricordati che questi sono MIGRANTI ECONOMICI ..... e NON profughi, richiedenti asilo ecc.... purtroppo gli ignoranti e i razzisti non capiscono l enorme differenza tra chi emigra per cercare lavoro e chi lo fa perché costretto da persecuzioni, guerre, dittature ecc... RINGRAZIAMO CHE I NOSTRI MIGRANTI NON DEBBANO MAI VEDERE DI PERSONA LA DIFFERENZA TRA I DUE TIPI...
@@francoscanfe9627 poi sul paghetta ecc non sei ben informato... nonostante eravamo migranti economici abbiamo sempre avuto enormi incentivi... ma se è per questo non serviva uscire dal italia per poter prendere i soldi deg.i USA o altri che ci hanno salvato il cu**o più volte E NOI NON CI MERITAVAMO NULLA VISTO CHE ERAVAMO FASCISTI E LA MERDA L AVEVAMO VOLUTA NOI......A differenza dei VERI profughi
La stessa cosa si è ripetuta dagli anni ottanta ad oggi con gli extra comunitari verso l'Europa. Oggi stanno riprendendo le emigrazioni dei connazionali.
@admcmlxxii2662 non hai capito perché hai le orecchie piene di retorica globalista. Puoi fartele lavare in zona Stazione da qualche nostra risorsa extracomunitaria
Interessanti queste storie di emigranti dal sud al nord che si sentivano oriundi: effettivamente allora eravamo 2 nazioni, ora nemmeno 1, ma solo servi e zerbini di poteri esterni
Tutto il mondo è paese anche qui in Svizzera se una persona si sposta da San Gallo e va a lavorare a Zurigo ai zurighesi da fastidio il loro accento ...e siamo in Svizzera eh eh
Migrazione dura, vera. Miseria disperazione e speranza alla base del fenomeno. La migrazione di oggi ha alla base altri valori molto più complessa. Si parte per bisogno, si parte per avventura, si parte per lavorare ma si parte pure con l'intento di specifico di combinare guai delinquere e vivere di illegalità nel paese degli altri .
Ma l emigrazione in italia non e mai finita io sono emigrato 1999 in germania e fino ad oggi vedo ancora persone che vengono qua dal piemonte dalla sardegna e dal mio.parse la sicilia e altre citta e una vergogna
Ridicolo chiamare emigranti , italiani che vanno a lavorare in altre parte dell'Italia Che cacchio abbiamo fatto a fare un'italia unita quando poi si sentono queste cose che in altri paesi non esistono , Tipo uno di Stoccarda che va a lavorare a Francoforte Uno di Miami che va a new York Uno di Marsiglia che va a lavorare a Parigi Sempre francesi tedeschi e americani sono Poi addirittura Uno dice vengono emigranti dal sud e dal Veneto Questa è l'Italia Questi sono i fratelli d'Italia E questi sono quelli che a braccetto sono morti vicini MERIDIONALI e settentrionali Sulle Alpi Perché poi i loro figli si comportassero da stranieri nella stessa patria
Tecnicamente sono migranti, non è ridicolo, si chiamano proprio così. L'Italia non era tanto unita e il popolo italiano era poco "italiano" se ancora negli anni sessanta non si affittavano case o stanze ai "terroni". Infine, lei sicuramente ricorderà la legge "italinissima" e "fascistissima" contro l'urbanesimo, che vietava gli spostamenti degli italiani entro il territorio italiano (fu abolita solo ne 1961) www.rivistailmulino.it/a/10-febbraio-1961
@@antonioallegra6876 Scusami ma sta dando i numeri? Complimenti per i suoi teoremi che cambiano a secondo se si sta parlando del nord o del sud Quindi anche uno del nord che viene a lavorare al sud è un migrante ? Mai considerato tale e le posso garantire che ce ne sono tantissimi che dal nord vengono a lavorare al sud. Poi non si fittano ai terroni e falso dispregiativo e anacronistico, Caso mai Non si fittano ai Meridionali Cosa che lei non dovrebbe essere fiero in quanto le persone si dividono tra brave persone e cattive persone Terroni erano chiamati Quelli che abitavano fuori milano Praticamente quelli fuori porta romana in giù Come i romani chiamano burini quelli fuori Roma E cafoni .quelli che abitano fuori Napoli Quindi Lei se giudica i Meridionali tecnicamente terroni e migranti Lei è tecnicamente un autentico e patentato CAFONE ORIGINALE CERTIFICATO COMPLIMENTI
Se ci fosse un interscambio fra regioni e provincie diverse da un posto all altro e viceversa forse il termine potrebbe non esserci, ma poiché c era e c è, un flusso continuo dal sud verso il nord , be il termine è corretto e direi non offensivo.
@@Pinco-xg2ol Ma stai a dire quindi se ti chiamo razzista non è offensivo perché è corretto? Flusso continuo..... ma che dici ? Ormai i nostri giovani sono tutti laureati e vanno via dall'italia , Rimanendo nell'Europa oppure i migliori vanno in America a completare gli studi , dove i nostri studiosi del sud vedono gratificare il loro valore , Altro che il finto buonismo del nord, Ma chi ci viene più da voi , io per esempio non ci vado neanche più per turismo, preferisco le capitali europee e mete esotiche, Finalmente stanno chiudendo ditte e aziende del nord Per mancanza di personale , La pacchia e finita Avete finito di sfruttare la manovalanza del Sud
![Lp. Сердце Вселенной #60 РОЖДЕНИЕ ЛОЛОЛОШКИ [Финал] • Майнкрафт](http://i.ytimg.com/vi/YoR0pAV9FVQ/mqdefault.jpg)
www.treccani.it/vocabolario/migrante/
agg. [part. pres. di migrare]. -
1. Che migra, che si sposta verso nuove sedi: popoli, gruppi etnici m.; animali, uccelli migranti.
2. Con sign. più tecnici, in biologia e medicina, di cellula o organo che ha capacità o possibilità di spostamento - attivo o passivo a seconda dei casi - dalla sede abituale, per cause varie. In partic.: cellule m. (o cellule migratorie, o macrofagi), di natura reticolo-endoteliale, che hanno notevole importanza nei fenomeni infiammatorî; rene m., il rene che si è spostato dalla sua sede normale per alterazioni della loggia in cui è contenuto. Analogam., ascesso m., ascesso freddo che dalla primitiva sede di formazione si sposta sotto l’influenza della gravità, seguendo le vie di minore resistenza (spazî cellulari e perivascolari).
dizionario.internazionale.it/parola/emigrato
2. agg., s.m. CO che, chi ha lasciato il proprio paese e si è trasferito altrove, spec. per cercare lavoro.
Ormai non si fa più NESSUNA DISTINZIONE tra chi va verso l'estero e chi va verso un'altra area di uno stesso paese.
Questo video parla di MIGRAZIONI interne a un'area, in questo caso uno stato nazione come l'Italia. Si prega di evitare commenti inutili, di informarsi prima di scrivere, se è possibile, e in ogni caso di esprimersi in modo educato, altrimenti i commenti verranno cancellati.
Migrante: colui/lei che si sposta per stabilirsi altrove (generico) in modo più o meno stabile.
Emigrante: colui/lei che lascia il luogo di origine (stato, regione, città)
Immigrato: colui/lei che è arrivato/a IN un luogo per viverci in modo più o meno stabile.
Se si considerano solo gli spostamenti, si parla di MIGRANTI; se si parla di persone che lasciano un luogo, senza considerare dove sono diretti, si parla di EMIGRANTI o EMIGRATI. Se si parla delle persone che sono arrivate in un posto senza considerare la loro provenienza, si parla di IMMIGRATI.
Le parole MIGRANTI, EMIGRATI O IMMIGRATI non hanno nessun valore offensivo, né politico. Sono solo parole tecniche utilizzate nel linguaggio specialistico della demografia.
Chi le vuole utilizzare in termini offensivi, è libero di farlo a proprio rischio e pericolo.
In ogni caso ogni commento razzista verrà cancellato.
Sono emigrato con tutta la mia famiglia nel 63 a Torino già c'erano parenti che ci hanno accolto x qualche mese poi abbiamo preso casa il lavoro non c'è mai mancato ma il resto si per parecchio tempo abbiamo pianto attaccati al termosifoni x la nostalgia che ci distruggeva dentro anche se avevi qualche soldino in tasca ma la vita del tuo paese mancava troppo superare quei momenti e stato la cosa peggiore della mia vita, oggi sono sposato con una Piemontese dal 75 ma quello che si soffre da emigrato lo può capire solo chi la vissuto
A me non fai pena, come non ti fanno pena quelli di oggi.
La storia si ripetera all infinito
Mio padre ( Pace all'anima ) era un'emigrante ... Grazie papà : se oggi ho qualcosa è anche merito tuo e tutti quelli come te che hanno fatto tanti sacrifici...
💯❤️💯un abbraccio forte. 👋
anche il mio🥰
Idem
E non dovrebbero essere i razzisti nei confronti di altri emigrati, e invece anche al sud c'è tanto razzismo
Grazie Guido sei un grande uomo, sensi bile e molto riconoscente, bravo.. Ciao.🎅🌲
Mia nonna era natia del Polesine.
Mi raccontava tante storie sulla sua giovinezza, sulla campagna, sul lavoro, sulla miseria, sulla scuola fino alla quinta elementare alle serali, sulla befana fascista, sulla guerra, sui bombardamenti. Emigrò nel 1945 finito il conflitto, evitò l'alluvione, fece arrivare i fratelli, i nipoti e un cugino. Lavorarono tutti, impiegati in fabbrica o nei cantieri edili, formarono tutti la famiglia e fecero studiare i figli. Ripenso a lei e al coraggio enorme che ebbe nel partire da sola, per prima, alla volta del Piemonte. Ciao nonna e grazie dei virtuosi sacrifici dei quali godo ancora oggigiorno ❤️
Aveva le palle quadrate ❤
Eravamo un popolo di agricoltori, adesso molti si sentono qualcuno. Siamo tutti con lo stesso valore ed importanza. L'istruzione non dona l'intelligenza. I contadini avevano buonssnso e rispetto della natura . Invece l'industrializzazione l'ha deturpata .
Parole sante. Qui in Veneto uguale.
Cuesti sacrifici ,sono ricordi strazianti (Pero`c'era aria pura .Allora si aspettava con entusiasmo le quattro stagioni .Adesso tutto e`uguale.....Un caro saluto a tutti gli Italiani .❤
Mio padre ha vissuto in Francia dal 1949 al 1964, mia madre in Germania dal 1955 al 1964, mio nonno in Australia dal 1936 al 1956, mio zio in Belgio dal 1942 al 1958.
Un bel esempio ,e un legione vedere cuesto vidio,anche io sono emigrata insieme con la mia famiglia nel 91, ma Gracie a mia M'ama e ttuti non che ci siamo riuniti ,fare i sacrifici,Gracie Italia,e molto bello di avere respeto per tutti i popoli del mondo.Ormai siamo e siete da dutto il mondo .E bello di avere pace e essere uguali.Gracie.💯🌹🌹🌹🌹
Ya ya, bitteschön
Mia madre ha lavorato molto mi ricordo che allevare conigli e capre e pecore andava in montagna a tagliare legna x vedere e scaldarsi d'inverno. Povera mamma un abbraccio quello che non le ho dato.❤❤🙏🙏🙏quanti ricordi grazie mamma grazie nonna .un ricordo affettuoso ❤
Fanno commuovere queste storie...tanti sacrifici
Nel 1961 mio Padre da Melfi,(Basilicata) è partito in Germania ed hà Lavorato alla Ferrovia fino alla sua Pensione,ed há vissuto fino a 95.Anni.
Papà ti voglio tanto Bene.
Riposa in Pace Vita Mia.😓😭🙏😇💋💝🌹🌻
Ed io con mia Madre e mio Fratello siamo partiti da Melfi il 1967 per la Germania da mio Padre.ancora tutt'Ora mi trovo in Germania è mi trovo molto Bene.Hó formato una Famiglia con 2.Figli,ma Purtroppo sono Vedova da 9.Anni.
Io sono arrivata nel 1969 in provincia di Milano ,, si partiva con tanta speranza ,nn era facile adattarsi perche ' nn tutti ti facevano sentire a * casa,pur essendo Italiani ,sembravamo * stranieri , ora che sono una donna piu ' che adulta sento la lombardia la mia seconda *casa , era un' altra societa ' ,nn rimpiango nulla , quelli anzi sono stati anni bellissimi ,li ricordo con nostalgia
Non ti facevano sentire a casa semplicemente perché non eri a casa tua
@@luigibianchi5132a questa affermazione preferisco nn rispondere ,e con tutta la mia educazione le auguro una buona giornata 😊
@@sandravalenti1206 🤣😂🤣😂
Quello che emerge dal video è la capacità di adattamento di coloro che lasciano il proprio paese d'origine alla ricerca del minimo indispensabile per vivere o comunque di situazioni migliorative. Cosa che accade da sempre comunque a tutte le latitudini.
Mentre oggi tutto gli è dovuto e vengono per farsi regalare soldi , sussidi , cellulari , rubare le case , spacciare ecc ecc
E nn lavorare ma ciucciare tutte le nostre risorse
Io faccio parte della fine di questa immigrazione arrivata fino agli anni 90, dove ancora esisteva questa distanza tra nord e sud... una distanza grande ancora oggi
E sarà peggio in futuro,se faranno l'autonomia speciale in Veneto.
La distanza è normale , rimarrà sempre. X tradizione , cultura, abitudini. Questo anche a livello mondiale. Se uno è bianco, uno nero, uno giallo vuol dire che sono diversi. Volerli mettere assieme x forza...non credo sia giusto
@@solocarpi8022vallo a dire a Garibaldi..non al meridionale..con la forza hanno voluto l'unità d'Italia..
La cosa che mi intristisce di più è vedere questo divario nel 2024
Onore a questi antichi migranti italiani !!!!
No ai criminali che arrivano oggi
I veri sicilianni Como le mie e noi nata fuora ❤❤❤❤❤ a Italia
il grande problema di sempre : se non sei un ladro devi lavorare per vivere. Chi dirige la macchina infernale del lavoro lo sa e cerca di sfruttare la situazione raccontando un mucchio di palle e riempendosi le tasche. La popolazione nel ventesimo secolo è cresciuta mentre i posti di lavoro , specie nelle regioni meridionali che offrivano solo lavori agricoli era inesistente grazie alla politica adottata : il nord industrializzato il sud come serbatorio di risorse umane. Una marea di persone si sono viste catapultate in un luogo che non era il loro solo per necessità di sopravvivenza. Il nord ha accolto queste persone al grido di :arrivano i" terrun" . L'Italia che si era appena unita si era adesso più che mai divisa in quelli che fanno lavorare e quelli che devono lavorare.....e parlavano due lingue diverse per cultura e tradizioni.
Chissà che fine ha fatto Pasquale Raso, quel bambino in video?
1969 a Torino, c’erano 600,000 persone di origine meridionali.
Pensare che oggi a Torino, ci sono un milione di persone.
Incredibile.
I giovani, dovrebbero vedere questo video.
Alla fine, mi pare, un po’ tutti siamo immigranti.
Poveri italiani, sparsi per tutto il mondo per poter dare da mangiare e una casa ai figli 😭😭
Però oggi manteniamo!!! I clandestini ! Senza documenti. Pagati 1000 euro al mese. Senza rispettare. Le nostre regole. Grazie al nostro. Governo!!!
Pensa a tutti quelli dei paesi in guerra, dittature ecc che sono sparsi nel mondo non per soldi come in questi casi ma perché costretti e perseguitati...... questi alla fine lo volevano loro e potevano tornare a casa quando volevano ne perdevano tutto e i famigliari...
Verissimo
Nn come tutti quelli che vengono a invaderci oggi e derubarci di tutto
Anche nel nord est dalle campagne ci si trasferiva in città..La città un sogno. Dalle campagne si scappava in tanti.Ora il sogno è svanito.La popolazione del nord è in parte di origine meridionale,o per lo meno un genitore .Siamo tutti italiani misti.
Ormai al nord il cd italiano (nord o sud) é una minoranza sparuta: nelle scuole 7 su 10 arrivano dall'Africa, Asia ...
Non solo chi viveva al sud ma la povertà è anche al nord. Negli anni 50 la persone andavano a Milano e Torino eccetera molti andavano al estero mio padre in Francia e i miei zii tutti a Milano e le ragazza in famiglia a servizio.io sono friulana quindi al nord .non è stato facile .
Onore a te , il Friuli è bellissimo
Un caro saluto da Milano
Minuto 1:20 ..la signora poverina,guarda il marito mentre risponde alla domanda!😂😏
Alla fine dopo tanto lavoro di schiavitu sono andate con una pensione da fame
i nostri migranti erano con tutti i documenti in regola e con visite mediche fatte prima della partenza (anche per me fu lo stesso modo )
Ma che c'entra...emigravano nello stesso stato. Chiedilo a chi è emigrato in America, argentina, Germania...si nascondevano in mezzo ai topi
e quindi?
e non avevano paghete e pranzi a sbafo del popolo
Come tutti i migranti tutt'ora, nonostante emigrare sia 1000 volte più complicato oggi di allora...... ma ricordati che questi sono MIGRANTI ECONOMICI ..... e NON profughi, richiedenti asilo ecc.... purtroppo gli ignoranti e i razzisti non capiscono l enorme differenza tra chi emigra per cercare lavoro e chi lo fa perché costretto da persecuzioni, guerre, dittature ecc...
RINGRAZIAMO CHE I NOSTRI MIGRANTI NON DEBBANO MAI VEDERE DI PERSONA LA DIFFERENZA TRA I DUE TIPI...
@@francoscanfe9627 poi sul paghetta ecc non sei ben informato... nonostante eravamo migranti economici abbiamo sempre avuto enormi incentivi... ma se è per questo non serviva uscire dal italia per poter prendere i soldi deg.i USA o altri che ci hanno salvato il cu**o più volte
E NOI NON CI MERITAVAMO NULLA VISTO CHE ERAVAMO FASCISTI E LA MERDA L AVEVAMO VOLUTA NOI......A differenza dei VERI profughi
I miei antenati andavano da Villafalletto in America a tagliare il grano.
La stessa cosa si è ripetuta dagli anni ottanta ad oggi con gli extra comunitari verso l'Europa. Oggi stanno riprendendo le emigrazioni dei connazionali.
Senza documenti e con la paghetta allo sbarco??????
@@francoscanfe9627 mi scusi, ma credo di non averla intesa.
@@admcmlxxii2662gli extracomuniimmondizia sono clandestini.
@admcmlxxii2662 non hai capito perché hai le orecchie piene di retorica globalista. Puoi fartele lavare in zona Stazione da qualche nostra risorsa extracomunitaria
Interessanti queste storie di emigranti dal sud al nord che si sentivano oriundi: effettivamente allora eravamo 2 nazioni, ora nemmeno 1, ma solo servi e zerbini di poteri esterni
E adesso non basta neanche più l'Italia 😢 ... comunque fa male ascoltare sottolineare tutta questa meridionalita' ... eppure siamo sempre italiani 😢
Per fortuna che non avevano pregiudizi nè!
Da quando vivo a Ferrara vedo la differenza tra nord e sud già il fatto che a Ferrara ho l'etichetta del terrone perché sono di Foggia
Io sono di Foggia...emigrata in America nel 1966...c e' Molta nostalgia .
Nostalgia di cosa?
Ma che te frega, sei un Italiano e questa è la nostra terra 😊
ahah...noi da evitare....
Che bello senza quei lagher di uffici e fabbriche….
Migranti da sud a nord ok ora arrivano da molto più a sud ........
Tutto il mondo è paese anche qui in Svizzera se una persona si sposta da San Gallo e va a lavorare a Zurigo ai zurighesi da fastidio il loro accento ...e siamo in Svizzera eh eh
Ma muniza u nord Italia con la lira fuora Italia era 4 volta di piu
????
@@Stany. l italia no e la Francia la Germania e Belgio no vali nieti i veri sicilianni sono partiti fuora Italia na li zonò ricci
@@Stany. tuto sano c’è c e più di sicilianni ricci nel mondo
@@lucienladelfa7601 Ciao, vorrei risponderti ho provato anche google translate, ma non rileva la lingua ;)
@@Stany. scuza sono nata in Francia ma no so scrivi italiani lo scrivo Como lo penzo
Migrazione dura, vera. Miseria disperazione e speranza alla base del fenomeno. La migrazione di oggi ha alla base altri valori molto più complessa. Si parte per bisogno, si parte per avventura, si parte per lavorare ma si parte pure con l'intento di specifico di combinare guai delinquere e vivere di illegalità nel paese degli altri .
Ma l emigrazione in italia non e mai finita io sono emigrato 1999 in germania e fino ad oggi vedo ancora persone che vengono qua dal piemonte dalla sardegna e dal mio.parse la sicilia e altre citta e una vergogna
Ridicolo chiamare emigranti , italiani che vanno a lavorare in altre parte dell'Italia
Che cacchio abbiamo fatto a fare un'italia unita quando poi si sentono queste cose che in altri paesi non esistono ,
Tipo uno di Stoccarda che va a lavorare a Francoforte
Uno di Miami che va a new York
Uno di Marsiglia che va a lavorare a Parigi
Sempre francesi tedeschi e americani sono
Poi addirittura
Uno dice vengono emigranti dal sud e dal Veneto
Questa è l'Italia
Questi sono i fratelli d'Italia
E questi sono quelli che a braccetto sono morti vicini
MERIDIONALI e settentrionali
Sulle Alpi
Perché poi i loro figli si comportassero da stranieri nella stessa patria
Tecnicamente sono migranti, non è ridicolo, si chiamano proprio così. L'Italia non era tanto unita e il popolo italiano era poco "italiano" se ancora negli anni sessanta non si affittavano case o stanze ai "terroni". Infine, lei sicuramente ricorderà la legge "italinissima" e "fascistissima" contro l'urbanesimo, che vietava gli spostamenti degli italiani entro il territorio italiano (fu abolita solo ne 1961) www.rivistailmulino.it/a/10-febbraio-1961
@@antonioallegra6876
Scusami ma sta dando i numeri?
Complimenti per i suoi teoremi che cambiano a secondo se si sta parlando del nord o del sud
Quindi anche uno del nord che viene a lavorare al sud è un migrante ?
Mai considerato tale e le posso garantire che ce ne sono tantissimi che dal nord vengono a lavorare al sud.
Poi non si fittano ai terroni e falso dispregiativo e anacronistico,
Caso mai
Non si fittano ai Meridionali
Cosa che lei non dovrebbe essere fiero in quanto le persone si dividono tra brave persone e cattive persone
Terroni erano chiamati
Quelli che abitavano fuori milano
Praticamente quelli fuori porta romana in giù
Come i romani chiamano burini quelli fuori Roma
E cafoni .quelli che abitano fuori Napoli
Quindi
Lei se giudica i Meridionali tecnicamente terroni e migranti
Lei è tecnicamente un autentico e patentato
CAFONE ORIGINALE CERTIFICATO
COMPLIMENTI
Sempre emigrati sono..come li vorrebbe chiamare?
Mah..
Se ci fosse un interscambio fra regioni e provincie diverse da un posto all altro e viceversa forse il termine potrebbe non esserci, ma poiché c era e c è, un flusso continuo dal sud verso il nord , be il termine è corretto e direi non offensivo.
@@Pinco-xg2ol
Ma stai a dire quindi se ti chiamo razzista non è offensivo perché è corretto?
Flusso continuo..... ma che dici ?
Ormai i nostri giovani sono tutti laureati e vanno via dall'italia ,
Rimanendo nell'Europa oppure i migliori vanno in America a completare gli studi , dove i nostri studiosi del sud vedono gratificare il loro valore ,
Altro che il finto buonismo del nord,
Ma chi ci viene più da voi , io per esempio non ci vado neanche più per turismo, preferisco le capitali europee e mete esotiche, Finalmente stanno chiudendo ditte e aziende del nord
Per mancanza di personale ,
La pacchia e finita
Avete finito di sfruttare la manovalanza del Sud
Veramente io non sopporto questi uomini
Quelli di oggi so meglio ??
In che senso? Cosa ti da' fastidio?
E chi se ne frega.